LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE – V.I.A. La VIA: appartiene al processo decisionale (è contestuale ai procedimenti di variante - NON è un’autorizzazione) si basa su di un elaborato - SIA = studio di impatto ambientale – che deve essere redatto contestualmente al progetto, in un processo interattivo è volta a considerare gli effetti che possono manifestarsi sull’ambiente a seguito della realizzazione di varie tipologie di opere ed impianti previene i danni inflitti all’ambiente ed è quindi uno strumento per la sostenibilità dello sviluppo
La VIA comporta: analisi ambientale iniziale – approccio dinamico concezione ampia di ambiente – aspetti socio- economici, insediativi, infrastrutturali, paesistici, ambientali in senso stretto (aria, acqua, suolo…) giustificazione dell’opera opzione “zero” individuazione delle alternative progettuali stima degli impatti (diretti, indiretti, cumulativi, etc.) e reversibilità degli impatti mitigazione e/o compensazione degli impatti residui
Bilancio costi-benefici Valutazione finale
IL QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO - livello comunitario - Direttiva 97/11/CE che modifica la Direttiva 85/337/CEE sulla VIA di determinati progetti pubblici e privati estende la gamma dei progetti che comportano la VIA nazionale obbligatoria (allegato 1) demanda agli Stati membri la determinazione di soglie e/o criteri sulla base dei quali decidere se i progetti dell’allegato II debbano o meno essere sottoposti a VIA introduce lo scoping regolamenta la VIA in contesto transfrontaliero (Convenzione di Espoo) prevede, per i nuovi progetti rientranti nel campo di applicazione delle Direttive VIA e IPPC, un’unica procedura nell’ambito della VIA
- livello nazionale - DPR 12 aprile 1996 concernente disposizioni in materia di VIA (modificato e integrato con DPR settembre 1999) prevede lo scoping prevede la definizione di soglie per i progetti degli allegati e la procedura di screening per l’esame caso per caso rafforza gli strumenti di partecipazione del pubblico mediante la possibilità del ricorso all’inchiesta pubblica individua i compiti delle regioni nell’ambito della VIA transfrontaliera introduce il principio dell’autorizzazione pubblica integrata per le materie di competenza regionale
La legge regionale sulla VIA n. 38 del 30 dicembre 19988 Introduce i concetti di: “screening” o verifica - la decisione se le caratteristiche del progetto possano produrre un impatto ambientale significativo procedura di V.I.A. “scoping” - l’identificazione degli argomenti che devono essere considerati nello Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.), in consultazione tra autorità competente e proponente “monitoraggio” - la fase di controllo e verifica dell’esattezza delle previsioni sugli impatti attesi sulla realizzazione dell’opera o intervento - di competenza di ARPAL
La legge rimanda a 3 allegati contenenti gli elenchi di opere da assoggettare alle seguenti procedure: - nell’ALLEGATO 1 sono comprese opere assoggettate a VIA nazionale - nell’ALLEGATO 2 o nell’ALLEGATO 3, nel caso siano parzialmente o totalmente interessate aree parco o aree carsiche, sono contenute opere o interventi da assoggettare sempre a VIA regionale - nell’ALLEGATO 3 sono comprese opere o interventi da assoggettare a procedura di verifica o screening
Adeguamento della l.r. n. 38/98 alle novità normative di livello nazionale Norma di riferimento - Testo Unico Ambientale D. Lgs. n. 152/2006 come modificato dal D. Lgs. n. 4/2008 e dal D. Lgs. n. 128/2010 NOVITA’: introduzione della VAS - VALUTAZIONE AMBIENTALE DI PIANI E PROGRAMMI, a fare da riferimento per la VIA SUI PROGETTI Effetti di semplificazione: superamento dell’opzione zero quadri di riferimento conoscitivi e valutativi comuni semplificazione procedurale
NOVITA’ NELL’AMBITO DELLA DISCIPLINA DELLA VIA Norma di riferimento - D. Lgs. n. 152/2006 s.m.i. NOVITA’ NELL’AMBITO DELLA DISCIPLINA DELLA VIA introduzione della fase pubblica nel procedimento di verifica/screening e prolungamento dei termini modifica dei termini del procedimento di VIA nazionale modifica delle competenze su alcune tipologie progettuali (nazionali regionali) modifica delle soglie dimensionali di alcune tipologie progettuali (miniidro - eolico - fotovoltaico)
Contenuti della richiesta per la procedura di verifica (art. 10) ALLEGATO 5 - L.R. n. 38/98 Contenuti della richiesta per la procedura di verifica (art. 10) 1. Caratteristiche - dimensione del progetto (superfici, volumi, potenzialità); - utilizzazione delle risorse naturali; - produzione di rifiuti; - inquinamento e disturbi ambientali; - rischio di incidenti; - impatto sul patrimonio naturale e storico, tenuto conto della destinazione delle zone che possono essere danneggiate (in particolare zone turistiche, urbane o agricole). 2. Ubicazione del progetto - la qualità e la capacità di rigenerazione delle risorse naturali della zona; - la capacità di carico dell'ambiente naturale, con particolare attenzione alle seguenti zone: a) zone costiere; b) zone montuose e forestali; c) zone nelle quali gli standard di qualità ambientale della legislazione comunitaria sono già superati; d) zone a forte densità demografica; e) paesaggi importanti dal punto di vista storico, culturale e archeologico; f) aree demaniali dei fiumi, dei torrenti, dei laghi e delle acque pubbliche; g) effetti dell'opera sulle limitrofe aree naturali protette.
Articolo 4 – Norme Tecniche per lo screening (contenuti della richiesta di verifica) .I contenuti della richiesta sono i seguenti: dimensione del progetto: tipologia dimensioni (superfici, volumi, potenzialità) obiettivi del progetto (giustificazione dell’opera, con illustrazione di massima delle alternative considerate, fruitori dell’opera, bacino di utenza) inquadramento territoriale (localizzazione, destinazione d’uso delle aree limitrofe e vocazione territoriale, valutazione della sensibilità ambientale del sito) utilizzazione delle risorse naturali: fonti di approvvigionamento disponibilità delle risorse da impiegare approvvigionamento idrico interazione ed eventuale modifica del drenaggio sia superficiale che sub-superficiale delle acque produzione e smaltimento di rifiuti inquinamento e disturbi ambientali: generazione di conflitti nell’uso delle risorse con altri interventi limitrofi valutazione quali-quantitativa degli inquinamenti indotti e da impatti non mitigabili volumi di traffico indotti e capacità del sistema infrastrutturale analisi del rischio di incidenti impatto sul patrimonio naturale e storico fotomontaggio con inserimento dell’intervento nel contesto territoriale e paesistico.
CONTENUTI DELLA RICHIESTA, CON RIFERIMENTO ALLE OPERE COSTIERE Progetto (localizzazione, tipologia, dimensioni, planimetrie e sezioni di scala idonea) Caratterizzazione meteo-marina dell’area vasta e del paraggio (anemometria, correnti, moto ondoso) Caratterizzazione sedimentologica dell’area vasta e del paraggio (trasporto solido, granulometria) Caratterizzazione bionaturalistica dell’area vasta e del paraggio Interazione delle opere con il contesto così definito Descrizione delle eventuali alternative progettuali Descrizione del progetto (onda di progetto, verifiche di stabilità, analisi dei fenomeni di riflessione/rifrazione/frangimento) Caratterizzazione ed approvvigionamento dei materiali (granulometria e caratteristiche del materiale di ripascimento, dimensioni e prestazioni dei massi naturali o artificiali, loro provenienza) Modalità di realizzazione Tempi di realizzazione Costi Impatti secondari (traffico indotto, rumore, polveri)
PROCEDIMENTO DI VIA
IL S.I.A. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO esamina la compatibilità dell’opera con gli strumenti di pianificazione e di programmazione vigenti ed individua i vincoli esistenti QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE descrive il rapporto tra il progetto ed il sito interessato (accessibilità, localizzazione, distanza da centri abitati, etc.), la giustificazione dell’opera, le fasi temporali di realizzazione, l’approvvigionamento dei materiali e lo smaltimento dei rifiuti, l’analisi dei rischi QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE descrive i comparti ambientali potenzialmente impattati (aria, acqua, rumore, suolo, paesaggio, etc.) e deriva una stima finale degli impatti