Dal Canada, con Gioia... Italia e Canada a confronto: Mattew ci racconta il suo paese.

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Dal Canada, con Gioia... Italia e Canada a confronto: Mattew ci racconta il suo paese.

Gioia, che nome! Mi ha fatto pensare a una persona felice, che trasmette allegria: è proprio così. Insieme a lei, c’era un bambino di otto anni, Mattew.

Gioia voleva far conoscere a suo figlio la scuola da lei frequentata, le abitudini degli italiani e soprattutto la nostra lingua. Mattew era timido e si nascondeva dietro la sua mamma, come un orsacchiotto.

E’ uno stato molto grande che si trova in America Settentrionale. Le lingue parlate sono due: l’inglese e il francese, perché il Canada era occupato dalla Francia e dall’Inghilterra. La capitale è Ottawa, dove, in inverno, ci sono frequenti nevicate e la temperatura è molto bassa. Il Canada è bagnato da tre oceani: l’Oceano Pacifico a ovest, l’Oceano Atlantico a est e il Mar Glaciale Artico a nord.

lago Ontario, proprio dove abita Gioia. Al confine con gli Stati Uniti, si trovano le cascate del Niagara, che finiscono nel lago Ontario, proprio dove abita Gioia. OTTAWA

I canadesi amano lo sciroppo d’acero, che si ricava dall’albero omonimo e Gioia se ne è portata appresso una bottiglietta. L’ho assaggiato, che gusto! Era molto appiccicoso e dolciastro, di un marrone intenso.

In primavera, le giornate si allungano e i raggi del sole si fanno più caldi. La neve si scioglie e, a breve, gli alberi cominceranno a germogliare sotto un cielo attraversato dagli uccelli migratori che tornano dal Sud. Sono queste le condizioni ottimali per la lenta montata della linfa degli aceri. Il cosiddetto temps des sucres (alla lettera "tempo dello zucchero") reca con sé ogni anno lo stesso rituale. Quando la luna è favorevole o quando arriva il vento da sud-ovest, l'acericoltore incide la corteccia dei suoi alberi, raccogliendo un liquido leggermente zuccherino che si trasforma, una volta bollito, in uno sciroppo delicatamente profumato Prima di subire la sua trasformazione, il liquido sgorga dagli alberi goccia a goccia attraverso dei cannelli. Un tempo si attaccavano agli aceri dei secchi e se ne versava regolarmente il contenuto in barili trainati da cavalli. Con una concessione alla modernità, molte érablières (alla lettera érablière significa acereta, ma col tempo la parola ha preso a connotare tutta l'azienda produttiva) utilizzano oggi un'ingegnosa rete di tubi che collegano i cannelli a una pompa; la linfa viene trasportata per pressione a vuoto fino all'evaporatore. Al prezioso nettare non va aggiunto niente: il processo prevede solo l'evaporazione dell'acqua. Occorrono circa 40 litri di linfa per produrre un litro di sciroppo puro, di cui si apprezzano colore, sapore e trasparenza.

Una cosa che mi ha incuriosita è stato vedere un dollaro canadese. Le banconote che ci hanno mostrato erano più consistenti di quelle italiane e valgono circa il 40% in meno dell’euro.

La colazione in Canada è a base di pancetta e uova, ma Mattew mangia all’italiana. Lo sport preferito dei canadesi è l’hockey, praticato sul ghiaccio, a differenza degli italiani che praticano soprattutto il calcio, che i canadesi chiamano soccer.

Per finire, Mattew ha canticchiato una canzoncina simpatica, che tutti i bambini canadesi conoscono. Racconta le avventure di un ragnetto, Itsy-Bitsy spider.

Vorrei andare in Canada, per vedere le cascate del Niagara, per conoscere l’ambiente dove vive Gioia, ma so che ci vuole molto tempo per arrivarci (ci sono sei ore di fuso orario) e la cosa mi fa un po’ paura. testo di Miriam Saidi con integrazione di Sabrina Riillo - classe 5 A - P.S. Anche noi ci siamo cimentati col nostro inglese…. Clicca qui

scuola primaria “Giovanni XXIII” –Gerenzano (VA)- Sabrina Miriam Classe 5 A scuola primaria “Giovanni XXIII” –Gerenzano (VA)-