Nei Contesti figurativi, Lavoro del corso di Metodologie Didattiche II Sanu Marzo 2010 IL CIBO E LA TAVOLA NELLE ARTI FIGURATIVE La Mela Nei Contesti figurativi, come natura morta e allegoria Caterina Palocci
come simbolo di redenzione La mela nella scultura come simbolo di redenzione La mela è inserita tra le mani del Bambin Gesù come se dovesse mangiarla. Infatti Gesu’, mangiando quella mela, assumerà su di se la colpa del peccato originale, e si sacrificherà per salvare l'umanità secondo quanto raccontano le Sacre Scritture. Questa scultura creata con una plasticità magistrale, di squisito candore, olpisce lo sguardo attento e consapevole del bimbo intento alla protezione del frutto. Madonna della Mela Luca Della Robbia. 1450-1460 Firenze, Museo Nazionale del Bargello
Adamo ed Eva Albrecht Durer, 1507, Museo National del Prado. Madrid La mela, frutto proibito La presenza di una mela allude chiaramente al mito del peccato originale nel Giardino dell'Eden. Secondo la tradizione fu per aver mangiato una mela che Adamo ed Eva furono cacciati dal paradiso terrestre. Adamo ed Eva Albrecht Durer, 1507, Museo National del Prado. Madrid
Raffaello Sanzio, 1498-1500, Chantilly, Museo Condé La mela nella mitologia La scelta del soggetto, il ritmo semplice e cadenzato, l'equilibrio delle pose, l'armoniosa disposizione delle figure, il cui profilo sinuoso si stacca con grazia sullo sfondo di un sereno paesaggio sono tutti elementi che testimoniano un classicismo sottolineato inoltre dalla dolcezza dei colori dove dominano i toni ocra, e dalla luminosità delle carni. Le tre Grazie tengono in mano ognuna le mele del giardino delle Esperidi, simbolo del dono dell'immortalità come ricompensa della virtù. Le tre Grazie Raffaello Sanzio, 1498-1500, Chantilly, Museo Condé
La mela e la natura morta Osservando questo quadro possiamo notare la grande naturalezza, c'è un effetto di cose che sembrano messe là così come sono: la mela buona, quella bacata, le foglie secche, il cesto di vimini. Si può ammirare il forte naturalismo, la pienezza delle forme, i colori e la luce così "veri" che riescono quasi a farci sentire il profumo. Il rapporto con la realtà è uno degli aspetti più importanti della pittura di Caravaggio. La mela, a prescindere dal contesto religioso e mitologico che abbiamo visto essere oltretutto privo di fondamento, è protagonista in molti luoghi delle arti figurative e della letteratura, spaziando dalle nature morte come in questo quadro Canestra di frutta. Caravaggio. 1596 ca. Olio sui tela. cm.46X64. Milano, Pinacoteca Ambrosiana.
Renè Magritte, Olio su tela, 1964. Collezione privata La mela conquista la scena Questo titolo è dovuto anche in parte all'evento reale della Grande Guerra, composta da trincee e da uomini spazzati via a causa di oggetti ancora più insignificati di una mela o di un mazzo di fiori, una guerra che ha annulato la personalità e dove la cancellazione del volto fa da metafora. Infine di quest'opera risalta anche la sovrapposizione perchè va contro le regole del buon senso e alle gerarchie che organizzano un' immagine di questo tipo, infatti i personggi coperti, a loro volta coprono una parte di paesaggio. Conflitto tra il visibile nascosto e il visibile apparente; la mela conquista il centro della scena, il punto dove di solito corre lo sguardo quando ci si trova davanti ad un ritratto, (cioe’ il volto). La grande guerra Renè Magritte, Olio su tela, 1964. Collezione privata
Sitografia http://www.alimentipedia.it/Frutta/Frutta_mela.html (visitato il 13 Marzo 2010) http://www.geometriefluide.com/pagina.asp?cat=caravaggio&prod=canestra-caravaggio (visitato il 13 Marzo 2010) http://www.mediterraneaonline.eu/it/05/view.asp?id=1119 (visitato il 13 Marzo 2010) Motore di ricerca immagini : www.google.com