Salizzole 5 Marzo 2010. Il senso del cibo Quello che vorrei esplorare con Voi è la relazione che cè tra noi ed il cibo; se ha solo un sapore, un odore,

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Transcript della presentazione:

Salizzole 5 Marzo 2010

Il senso del cibo Quello che vorrei esplorare con Voi è la relazione che cè tra noi ed il cibo; se ha solo un sapore, un odore, un colore, un aspetto, una consistenza od anche un suono, un sentimento, una emozione, un ricordo. Cercando così di capire da che cosa dipende la sua introduzione.

Il controllo sul cibo Il livello individuale Il livello sovraindividuale Dalla fame alla sazietà (lelaborazione della fame, il cibo, lelaborazione della sazietà) Tradizionale, culturale, territoriale, religioso

I sistemi di controllo delle risposte Arco riflesso (sistema SR) Stimolo (S)Risposta (R) Sistema S-O-R Stimolo (S)Organizzazione (O)Risposta (R)

Il senso del cibo Come si chiama la spinta che ci porta a ricercare qualche cosa da mangiare ? Appetito ? Fame ? È un desiderio, è un sentimento di attrazione verso il cibo e verso alcuni alimenti in particolare E una necessità, prodotta dalle conseguenze della mancanza di cibo tutto è buono pur di sopravvivere L Amore sta al Cuore come l Appetito sta allo Stomaco

Il senso del cibo appetibilità fame

Lelaborazione della fame Quando le sostanze energetiche, soprattutto zucchero, presenti nel sangue si abbassano, al di sotto di un certo livello, il nostro cervello inizia a reagire perché ha bisogno di zucchero. Parte la ricerca. Spinti dalladrenalina, che ci fa sentire più attivi, più inquieti, più agitati, più aggressivi, il cuore batte più in fretta, siamo pronti a tutto pur di avere il cibo. Ci sentiamo in pericolo perché se non troviamo energia, se lo zucchero scende sotto un livello critico, il cervello si spegne.

Ci sono normalmente delle variazioni glicemiche che sono influenzate da: 1.dai pasti 2.dallazione ormonale (adrenalina, cortisolo, tiroxina) che attraverso un meccanismo di riutilizzo dellenergia accumulata nel fegato, nei muscoli, nel grasso forniscono lo zucchero e determinano il fenomeno dell alba (energia necessaria per svegliare il cervello) o liberano energia durante il digiuno.

zucchero nel sangue Centro della sazietà Centro della fame Ricerca di cibo Lelaborazione della fame ipotalamo Nell ipotalamo avvengono: 1.La termoregolazione 2.Le reazioni di difesa e di paura 3.La regolazione dei comportamenti appetitivi (fame, sete, comportamento sessuale) 4. La regolazione delle ghiandole endocrine Insulina

Lelaborazione della fame Nell ipotalamo vengono regolate quelle funzioni essenziali per la vita; Il possesso dellenergia è essenziale per la vita; La carenza di energia fa aumentare ladrenalina; L adrenalina fa aumentare laggressività; Per il possesso dellenergia si fanno le guerre; Guerra, sangue, morte ………. Disperazione; Quando si è affamati si sta male;

Il cibo Lintroduzione di zuccheri è il segnale che non cè carenza energetica, non cè carestia. Il grano è maturo I legumi sono stati raccolti Non cè stata siccità od alluvione Cè il sole Non cè la guerra Cè la protezione divina

Il cibo Il contenuto di serotonina nellipotalamo aumenta con lassunzione di cibo, soprattutto carboidrati (pasta, riso, pane, patate,…) potenziando quella sensazione di benessere legata alla sazietà, piuttosto che inibendo lappetito. La serotonina inoltre influenza la scelta delle sostanze nutrienti, sopprime il consumo di carboidrati, indirizza verso il consumo di proteine senza influire sul consumo dei grassi.

Chi ha la serotonina alta Si sente fuori dai guai E fiducioso e libero da preoccupazioni Ha mangiato Ha bevuto Ha dormito Ha procreato Si sente bene

Si sta bene quando sono soddisfatti i seguenti bisogni: Bisogni fisiologici (fame, sete, ecc.)fame Bisogni di salvezza, sicurezza e protezionesicurezza Bisogni di appartenenza (affetto, identificazione)affettoidentificazione Bisogni di stima, di prestigio, di successostimaprestigiosuccesso Bisogni di realizzazione di sé (realizzando la propria identità e le proprie aspettative e occupando una posizione soddisfacente nel gruppo sociale).identità gruppo sociale Abraham Maslow

Si sta bene quando sono soddisfatti i seguenti bisogni: Questa scala dei bisogni è suddivisa in cinque differenti livelli dai più elementari (necessari alla sopravvivenza dellindividuo) ai più complessi ( di carattere sociale). Lindividuo si realizza passando per i vari stadi, i quali devono essere soddisfatti in modo progressivo.

Si sta bene quando sono soddisfatti i seguenti bisogni: Quando uno di questi bisogni non è appagato in modo congruo, per un meccanismo di compenso, per mantenere lo stato di benessere vengono amplificati gli altri bisogni che diventano ripetitivi ed non controllabili. (manie di grandezza, manie sessuali, abbuffate..)

La dipendenza da cibo Tutto bene se su i recettori Cb 1 (RCb1) agiscono agonisti fisiologici come lanandamide, ma se il sistema che è molto delicato, è iperstimolato con cibi molto palatabili e/o molte sigarette, si innesca un circolo vizioso di continua motivazione al consumo che sfocia nellobesità o nel tabagismo o nellalcoolismo R Cb1

Lelaborazione della sazietà

Lappagamento della fame saziamento: il cibo è nello stomaco, ma non possiamo fermarci e mangiamo ancora qualcosa. Questo è un punto critico e dipende da: 1.velocità dellintroduzione 2.potere saziante del cibo (paradosso dei cibi grassi) il cibo è nellapparato digerente che fa da serbatoio. La sazietà: Questo periodo è influenzato da: 1.Velocità di transito intestinale 2.Velocità di assorbimento (indice glicemico dei cibi) 3.Contenuto calorico

Lindice glicemico

Il controllo sovra individuale Il cibo da una parte soddisfa le esigenze di un bisogno primario, il cui fine consiste nella conservazione della specie, Così un alimento sarà buono da mangiare se prima sarà stato buono da pensare. Un cibo, perché prima di tutto pensato, diventa tipico di un popolo, ne delinea lidentità e si connota come elemento differenziante rinforzato da pensieri di tipo simbolico e religioso ma da unaltra soddisfa bisogni culturali che dipendono dalle modalità con cui si accetta o si rifiuta il cibo. Una abitudine alimentare si è sviluppata e poi perpetuata in una popolazione perché ha un rapporto ottimale tra costi e benefici.

Il controllo culturale e sociale Pensate alla Vostra alimentazione …… Che cosa è buono da mangiare per Voi ? Perché ? Che cosa Vi ricorda ? Che emozioni Vi provoca? Da dove vengono ?

da dove vengono? Dallinconscio individuale Dallesperienza collettiva Dallinconscia paura di restare soli Dallinconscia paura di star male, di morire di fame.

In un momento storico in cui cè Uno spreco di cibo: Perché prodotto in eccesso ( ne è prodotto per 12 mld invece che 6 mld di ab.) Perché gettato, Perché mangiato in più rispetto al nostro bisogno, Con un esponenziale aumento delle malattie legate alla malnutrizione per eccesso. Trasformiamo un cibo buono da mangiare, in qualche cosa di migliore da mangiare.

Il cibo che ha un senso è quello Che aggancia il passato con il presente; Che lega lindividuo al suo territorio, alle stagioni; Che è rispettato per la sua sacralità; Che ci proietta nel futuro non limitando la nostra aspettativa di vita.

Grazie per lattenzione