Giochi Platform I platform sono stati probabilmente il genere piú in voga in sala giochi negli anni 80: tanti livelli posti uno sopra all'altro, e il compito.

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Transcript della presentazione:

Giochi Platform I platform sono stati probabilmente il genere piú in voga in sala giochi negli anni 80: tanti livelli posti uno sopra all'altro, e il compito del giocatore é ovviamente quello di arrivare in cima, in genere per salvare una fanciulla rapita, ma a volte anche dei piccoli canguri, evitando scale pericolanti e oggetti vari che piovono dall'alto, scagliati dal cattivo di turno. La storia dei videogiochi passa attraverso questo titolo, che funzionava sui primi Atari (insieme alla concorrente console Odyssey della Magnavox). Oggi fa ridere, ma tutti i giochi di oggi esistono anche grazie Per chi ricorda le mitiche cartucce, questo gioco funzionava proprio così, infilando una specie di toast di plastica nel lettore Deco cassette System. 32 colori e una definizione di 240x240: uno spettacolo, per lepoca.a lui. È l'epoca in cui vengono lanciati giochi come Pong, Space Invaders, Pacman, Q*Bert, Tempest, grazie ai quali si passa dai videogiochi monocromatici al sonoro e in seguito alle prime digitazioni grafiche. L'origine dei videogiochi, però, viene fatta risalire al 1962, quando un esperto di intelligenza artificiale del Mit (Massachussets Institute of Technology) usa il mastodontico mainframe Pdp-1 per creare Spacewar!, il primo gioco interattivo della storia. La prima fase di diffusione dei videogiochi è caratterizzata da un iniziale predominio delle case statunitensi, che però tra gli anni Settanta e Ottanta entrano in crisi e passano il testimone all'agguerrita concorrenza giapponese. Clamoroso, per esempio, è il flop registrato da Atari con il videogioco ispirato al film E.T. di Steven Spielberg, per i cui diritti la casa statunitense aveva sborsato ben 21 milioni di dollari. A partire dai primi anni Ottanta si affermano soprattutto i due colossi Nintendo e Sega, che lanciano i primi grandi videogiochi di massa, come Donkey Kong e Super Mario.

La svolta Ora parliamo della scissione tra computer e console ed è infatti divisa in due sezioni. Questa svolta è dovuta alla comparsa dei primi Pc, Commodore 64 e Amiga, grazie ai quali gli autori di videogiochi cominciano a godere di grande libertà espressiva: a differenza delle console, infatti, con i Pc era possibile sviluppare o modificare giochi senza alcuna autorizzazione. Questa condizione porta a una straordinaria proliferazione di videogame: fanno la loro comparsa giochi violenti e a luci rosse, i primi simulatori di volo e i giochi di strategia; vengono lanciate anche le prime avventure come The Hobbit e Monkey Island. L'evoluzione delle console, invece, apre la strada ai videogiochi di combattimento e arti marziali, ai giochi di ruolo e alla grafica tridimensionale, cioè alla nascita del videogame moderno. È l'epoca di Street Fighter e Final Fantasy, della console Snes Nintendo e del Megadrive Sega

Perché piacciono così tanto questi giochi??? I giochi platform sono giochi che a differenza di altri,induce il giocatore a restare attaccato allo schermo e continuare a giocare...Perchè? Perchè i giochi platform sono giochi che non viaggiano sempre sulla stessa linea di difficoltà,di tempo o di durata,ma mano a mano che vanno avanti cambiano,si rendono più difficili,cambiano di livelli e cambiano le ambientazioni, dando così al giocatore la voglia di continuare a giocare,quasi ogni cambio di livello giocasse a un gioco nuovo... Tra i giochi platform più famosi troviamo sicuramente super Mario e pacman, che nonostante la loro semplicità hanno riscosso un grande successo...

Pregi e difetti dei Platform I livelli diventeranno sempre un po' più difficili, ma senza mai essere frustranti, fatto che di solito era uno dei più comuni difetti dei platform. Inoltre una cosa che ho molto apprezzato è che, nonostante ci siano elementi ricorrenti all'interno della struttura dei livelli, ma questo è inevitabile, nessuno di questi è mai eccessivamente ripetitivo o troppo simile ai precedenti. Infine se apprezzate un po' le storie della Disney il gioco si rivelerà decisamente divertente e mai stancante o monotono. La giocabilità è ottima come deve essere in un platform e la longevità è molto buona grazie ad un'attenta realizzazione dei livelli e del sistema di controllo. I difetti sono veramente pochi e l'unico degno di nota è il fatto che sia forse troppo simile agli altri platform della Disney Interactive, ed è il solo elemento che non mi convince a dargli più di otto. Nel campo dei giochi dazione più arcade, lavvento della tridimensionalità ha notevolmente modificato le categorie classiche, una delle quali, tuttavia, merita di essere citata: quella dei platform (la più nota è la saga di Super Mario), in cui il personaggio deve saltare su una serie di piattaforme, superando ostacoli di vario tipo grazie alla propria agilità. Variamente mescolate ad aspetti platform si trovano caratteristiche proprie di unaltra tipologia, quella dello "sparatutto", in cui un personaggio o unastronave devono, appunto, sparare a dei nemici, cercando di sopravvivere il più a lungo possibile. Grazie alla grande novità rappresentata dai motori grafici che permettono, sfruttando la potenza dei computer dellultima generazione, una visuale prospettica di un ambiente realistico, lo "sparatutto" ha definitivamente trionfato sul platform nella formula di Doom e di Quake, che ha costituito il nuovo modello di arcade: visuale in soggettiva, uninquietante arma in primo piano (quella che il giocatore "tiene in mano"), un cupo labirinto da disinfestare dai mostri, simile ai dungeons di certi giochi di ruolo. Questi giochi non sono più prodotti "usa e getta", ma qualcosa di più simile a un hobby o ad uno sport: quando il giocatore ha ripulito tutti i dungeons previsti, si può procurare le espansioni in commercio, oppure, connettendosi ad Internet, sfidare amici o sconosciuti in una battaglia simulata.