agenda Contabilità Pubblica: cenni

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Il Bilancio negli Enti Locali

agenda Contabilità Pubblica: cenni Strumenti di Programmazione Economico Finanziaria Struttura del Bilancio: Entrate e Uscite e loro fasi Regole Generali in Materia di Spesa - Nuovi Princìpi Contabili Bilanci Equilibri di Bilancio e Patto di Stabilità Rendiconto di Gestione 1

contabilità pubblica L’Amministrazione Aziendale può essere sintetizzata in tre momenti: organizzazione, gestione e rilevazione Nella logica Economico Aziendale, tutti i sistemi di rilevazione hanno come prevalente la finalità della conoscenza della gestione Nella Pubblica Amministrazione i sistemi di rilevazione hanno assunto nel tempo una impostazione diversa: quella autorizzatoria A partire dagli anni ’80, le dimensioni, le attività e le gestioni condotte dalle Pubbliche Amministrazioni hanno progressivamente affermato il c.d. concetto di aziendalizzazione della PA (L. 142/90, Riforme ASL ’92, D.Lgs. 29/93, D. Lgs. 77/95) 2

contabilità pubblica La natura autorizzatoria delle rilevazione contabili nelle “aziende pubbliche” ha avuto come scopo non tanto quello di osservare la gestione, bensì quello di regolare i rapporti tra i vari organi di amministrazione La funzione autorizzatoria prevede che - a priori - l’organo rappresentativo di una collettività imponga il tetto di spesa per le attività, in modo da predefinire - anche in modo analitico - la natura e la destinazione della spesa 3

contabilità pubblica Totale assenza di meccanismi di mercato e quindi di meccanismi di feedback che misurino o indirizzino l’assunzione delle decisioni. Sono quindi necessari meccanismi “a preventivo” che permettano ai cittadini, attraverso i loro rappresentanti politici, di indirizzare la gestione Scarsa interdipendenza tra costi e ricavi. Nelle aziende private per avere maggiori ricavi, occorre sostenere maggiori costi. Nella PA le spese non possono eccedere le entrate e quindi occorre selezionare i bisogni da soddisfare Diverso atteggiamento dei “contribuenti”. In un’azienda privata, i soci sono disposti a sostenere maggiori costi in cambio di maggiori ricavi; nella PA, i cittadini versano risorse con riferimento alla propria capacità contributiva e difficilmente sopportano incrementi nei livelli fiscali anche se dovessero corrispondere a maggiore qualità o quantità dei servizi. Perchè prevale la funzione autorizzatoria invece di quella di “sintesi” in uso nelle aziende? 4

(economico patrimoniale) contabilità pubblica vs contabilità economico patrimoniale Chi, Cosa, Quando e Come Contabilità Generale (economico patrimoniale) Contabilità Pubblica (FINANZIARIA) Finalità Principale Osservazione della Gestione e valutazione economicità Funzione Autorizzatoria Cosa si rileva? Valori numerari e non, generati nello scambio; reddito di esercizio e capitale Valori numerari generati nello scambio; Fondo di Cassa e Risultato di Amministrazione In che momento si rileva? Momento di variazione della moneta e del credito/debito Fasi decisionali di entrata e spesa Con che tecnica si rileva? Partita Doppia Partita Semplice 5

contabilità pubblica ed enti locali D. Lgs. 267/2000 - TUEL Princìpi Contabili Obiettivi di Finanza Pubblica - Patto di Stabilità Leggi di Stabilità Regolamento di Contabilità 6

pianificazione, programmazione e controllo 7

pianificazione Linee Programmatiche di Mandato (art. 46 TUEL) Piano Generale di Sviluppo (art. 165 TUEL) Relazione Previsionale e Programmatica (art. 170 TUEL) Bilancio Pluriennale (art. 171 TUEL) Piano Triennale delle Opere Pubbliche (tra gli altri allegati al Bilancio ex art. 172 TUEL) Programmazione Triennale del Fabbisogno di Personale 8

programmazione Bilancio di Previsione Annuale (art. 151, 162 e segg. TUEL) – Lo schema è predisposto dalla Giunta e approvato dal Consiglio Comunale Piano Esecutivo di Gestione (art. 169 TUEL) – Approvato dalla Giunta Piano Dettagliato degli Obiettivi (art. 197 TUEL – con riferimento al controllo di gestione) Patto di Stabilità 9

programmazione – bilancio di previsione Redatto in termini di competenza finanziaria (nuovo principio in vigore dal 2014) E’ autorizzatorio Comprende Entrata e Spesa Contiene diversi equilibri (CHE DEVONO ESSERE CONTROLLATI E MANTENUTI) Si riferisce a un esercizio amministrativo (il pluriennale a tre) 10

struttura del bilancio – art. 165 TUEL ENTRATE TITOLI – fonte di provenienza CATEGORIE – tipologia RISORSE – individuazione analitica dell’oggetto 11

struttura del bilancio – art. 165 TUEL SPESE TITOLI – principali aggregati economici FUNZIONI – svolte dall’Ente SERVIZI – gestione di attività INTERVENTI – natura economica 12

struttura del bilancio I - ENTRATE TRIBUTARIE II - ENTRATE DA TRASFERIMENTI III - ENTRATE EXTRA TRIBUTARIE I - SPESA CORRENTE II – SPESA IN CONTO CAPITALE IV – ENTRATE IN CONTO CAPITALE III - QUOTA CAPITALE MUTUI IN AMMORTAMENTO V – ENTRATE DA ACCENSIONE PRESTITI VI – ENTRATE GESTIONE SERVIZI CONTO TERZI IV – SPESE GESTIONE SERVIZI CONTO TERZI

struttura del bilancio – equilibri I - ENTRATE TRIBUTARIE II - ENTRATE DA TRASFERIMENTI III - ENTRATE EXTRA TRIBUTARIE I - SPESA CORRENTE III - QUOTA CAPITALE MUTUI IN AMMORTAMENTO IV – ENTRATE IN CONTO CAPITALE II – SPESA IN CONTO CAPITALE V – ENTRATE DA ACCENSIONE PRESTITI VI – ENTRATE GESTIONE SERVIZI CONTO TERZI IV – SPESE GESTIONE SERVIZI CONTO TERZI

armonizzazione d.lgs. 118/2011 regole contabili uniformi comuni schemi di bilancio articolati in missioni e programmi comune piano dei conti integrato bilancio consolidato contabilità finanziaria, affiancata, a fini conoscitivi, ad un sistema e di schemi di contabilità economico-patrimoniale sistema di indicatori di risultato

armonizzazione d.lgs. 118/2011 - struttura ENTRATE SPESE TITOLI Fonte di Provenienza MISSIONI Funzioni Principali e Obiettivi Strategici perseguiti dalle Amministrazioni CATEGORIE Natura delle Entrate nell’ambito di ciascuna Fonte di Provenienza PROGRAMMI Aggregati Omogenei di attività volte a perseguire gli obiettivi definiti nell’ambito delle Missioni TIPOLOGIE Oggetto dell’entrata nell’ambito della Categoria di appartenenza MACROAGGREGATI Articolazione dei Programmi secondo la NATURA ECONOMICA della Spesa 16

armonizzazione d.lgs. 118/2011 - struttura Interventi Macroaggregati Personale Redditi da Lavoro Dipendente Acquisti beni di consumo Prestazione dei Servizi Acquisto di Beni e Servizi Utilizzo Beni di Terzi Trasferimenti Correnti Trasferimenti Trasferimenti di Tributi Fondi Perequativi Interessi Passivi e Oneri Finanziari Interessi Passivi Altre spese per Redditi da Capitale Imposte e Tasse Imposte e Tasse a carico dell’ente Oneri Straordinari Fondo Svalutazione Crediti Altre Spese Correnti Fondo di Riserva Ammortamenti di Esercizio 17

gestione del bilancio gestione entrate e spese variazioni di bilancio ricognizione stato attuazione programmi e verifica degli equilibri assestamento di bilancio patto di stabilità 18

gestione – le fasi dell’entrata previsione accertamento ragione del credito sussistenza del titolo individuazione del debitore determinazione della somma da incassare scadenza riscossione (da parte del Tesoriere o altro incaricato) versamento 19

gestione – le fasi della spesa previsione impegno individuazione del creditore e della ragione del debito in relazione a un’obbligazione giuridica determinazione della somma da pagare vincolo sulle previsioni di bilancio (nell’ambito della disponibilità esistente) liquidazione ordinazione pagamento 20

gestione – impegno di spesa stanziamento provvedimento di spesa (esistono casi particolari di impegni automatici – p.e. trattamento economico personale, rate ammortamento mutui, ecc) attestazione di copertura finanziaria e visto di regolarità contabile (Ragioneria) 21

gestione – liquidazione della spesa presuppone la regolarità della fornitura è di competenza dell’ufficio che ha predisposto il provvedimento di spesa consente al servizio finanziario di procedere con le fasi successive 22

gestione – debiti fuori bilancio (art. 194 TUEL) Al Consiglio Comunale compente il riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da: sentenze esecutive copertura disavanzi (consorzi, aziende e istituzioni) ricapitalizzazione di società partecipate espropriazioni e occupazioni di urgenza acquisizione di beni e servizi senza impegno (a patto che sussista utilità e arricchimento per l’ente) 23

gestione – variazioni di bilancio (art. 175 TUEL) Tipologia: variazioni interne al bilancio (storni) maggiori entrate Competenza del Consiglio Comunale (la Giunta può adottare variazioni in via di urgenza salvo ratifica entro 60 giorni e comunque 31/12 L’ultima possibilità di variare il bilancio è il 30 novembre(assestamento) le variazioni devono essere “coerenti” “Fondo di Riserva” 24

gestione – residui attivi Previsione MINORE ENTRATA Accertamento Residuo ATTIVO Riscossione 25

Fasi di impegno, liquidazione, ordinazione gestione – residui passivi Previsione ECONOMIA DI SPESA Fasi di impegno, liquidazione, ordinazione Residuo PASSIVO Pagamento 26

patto di stabilità: le origini Dicembre 1991, i 12 Stati della C.E. definiscono le linee essenziali del Trattato di Maastricht che verrà siglato il 7 febbraio 1992 (ratificato in Italia il 29 ottobre dello stesso anno) ed entrerà in vigore il 1° gennaio 1993 Non c’è unanimità. Soprattutto sui temi di politica economica e unione monetaria (creazione BCE e Moneta Unica nel 1999) In Italia, il più alto consenso alla moneta unica (dai sondaggi risulta favorevole il 68% degli italiani a fronte della media europea del 47%) Ai sensi del Trattato di Maastricht, la partecipazione dei paesi all’unione monetaria è condizionata dal rispetto di 5 criteri nominali di convergenza, meglio conosciuti come “parametri”, oltre a al rispetto di criteri reali di convergenza delle economie (quali: situazione ed evoluzione delle partite correnti delle bilance dei pagamenti, l’evoluzione dei costi unitari del lavoro ed altri indici di prezzo)

patto di stabilità: le origini I parametri: rapporto deficit pubblico/PIL < 3% rapporto debito pubblico/PIL < 60% tasso di inflazione < dell’1,5% rispetto alla media 3 paesi più virtuosi tasso interesse L/T < del 2% rispetto alla media 3 paesi più virtuosi stabilità della moneta all’interno dello SME negli ultimi due anni Criticità legata alla crescita dell’indebitamento e alla necessità del controllo

patto di stabilità: gli obiettivi Strumento per garantire la “convergenza” dei parametri Viene declinato “a cascata” solitamente durante la definizione delle decisioni di finanza pubblica (Leggi Finanziarie, ora di Stabilità) Non ha avuto “stabilità” normativa: si è passati dal focus sulla riduzione dell’indebitamento, alle logiche di saldo, al controllo della sola spesa pubblica e poi ancora a logiche di saldo di competenza mista

patto di stabilità – la competenza “mista” Aggregati Valori Accertamenti Entrate tributarie 1000 Accertamenti Entrate da trasferimenti 500 Accertamenti Entrate extra tributarie a) ACCERTAMENTI ENTRATE CORRENTI 2500 b) IMPEGNI SPESE CORRENTI -2300 c) SALDO DI PARTE CORRENTE (a+b) 200 d) Incassi in conto capitale e) Pagamenti in conto capitale -300 f) SALDO DI PARTE CAPITALE (d+e) g) SALDO DI COMPETENZA MISTA (c+f) 400 OBIETTIVO PATTO DI STABILITA’

rendiconto della gestione (artt. 228, 229 e 230 TUEL) Conto del Bilancio Conto Economico Conto del Patrimonio 31

valori iniziali (residui conservati e stanziamenti) conto del bilancio valori iniziali (residui conservati e stanziamenti) accertamenti e impegni riscossioni e pagamenti residui da riportare minori entrate ed economie di spesa 32

conto del bilancio – risultato di amministrazione FORMAZIONE RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE fondo di cassa all’1/1 + riscossioni totali - pagamenti totali fondo di cassa al 31/12 + residui attivi da riportare - residui passivi da riportare = RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE 33

conto del bilancio – risultato di amministrazione FORMAZIONE RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE + accertamenti di competenza - impegni di competenza +/- RISULTATO DELLA COMPETENZA + residui attivi da riportare - residui passivi da riportare +/- RISULTATO DELA GESTIONE RESIDUI = RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE 34

avanzo di amministrazione composizione fondi non vincolati fondi vincolati fondi per fin.to spese c/capitale fondi ammortamento utilizzo reinvestimento quote di amm.to copertura debiti fuori bilancio provvedimenti riequilibrio finanziamento spese di investimento estinzione anticipata prestiti spesa corrente non ripetitiva spesa corrente (solo in assestamento) 35