Università di Udine Centro IBD La nutrizione nelle malattie infiammatorie intestinali Università di Udine Centro IBD Dietista: Dott.ssa Maria Rosaria Peri
C'è una dieta speciale per persone con IBD?
La maggior parte dei pazienti tollera tutti i cibi e non è necessaria alcuna restrizione alimentare.
Alcuni adulti lamentano crampi e diarrea se consumano latte e latticini; è più raro che questo avvenga nei bambini.
In alcuni casi i pazienti con morbo di Crohn hanno un marcato restringimento dell’ultima parte del tenue, ileo. In questa situazione, una dieta povera di fibre o una speciale dieta liquida possono essere molto utili per ridurre i sintomi, in particolare il dolore addominale.
Queste diete particolari sono di solito necessarie solo per periodi limitati, fino a che la terapia non abbia risolto l’infiammazione che ha causato il restringimento, se questo è reversibile.
Esempio di dieta liquida I cibi permessi sono numerosi e comprendono: Latte, Yogurt (se tollerati) Biscotti, fette biscottate, biscotto granulare disciolti nel latte o nel the. Crema di riso, semolino, pastina minuta (prima infanzia) creme di cereali raffinati (esempio zuppe cremose), carne e pesce macinati finemente, omogeneizzati di carne e altri simili, formaggini. Verdure ridotte a purè. Succhi od omogeneizzati di frutta. E’ difficile coprire i normali fabbisogni nutritivi con questo tipo di dieta, a causa della monotonia della alimentazione composta solo da cibi liquidi e poco appetibili.
Esempio di dieta povera in fibre Alimenti Concessi: Tè diluito, bibite non gassate; Latte in modeste quantità, secondo la tolleranza individuale, yogurt se tollerato; Carni di manzo, pollame, vitello, agnello scelti nelle parti più tenere e meno fibrose; Pesce fresco o surgelato; Uova alla coque o in camicia; Condimento utilizzare solo olio di oliva, mentre burro e margarina in piccole quantità;
Prosciutto cotto o crudo sgrassato, bresaola; Formaggi molli non fermentati: crescenza, ricotta, bel paese, mozzarella, fontina, certosino, robiola, quartirolo; Pane bianco senza mollica o fette di pane tostato, grissini, fette biscottate, crackers; Pasta da preferirsi in piccola pezzatura, riso, semolino, crema di riso; Marmellata, gelatina di frutta. Brodo di carne sgrassato o vegetale.
Alimenti Non Concessi: Bibite ghiacciate, alcoliche, tè forte, caffè, cacao; Nelle fasi acute della malattia evitare il latte; Carni di maiale e selvaggina; Pane scuro, integrale, di segale ed in genere tutti gli alimenti preparati con farina integrale; Uova fritte; Pancetta, strutto, lardo;
Alimenti Non Concessi: Legumi secchi e freschi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave) Noci, nocciole, mandorle, datteri, pinoli, avocado, cocco fresco e tutta la frutta essiccata; Cioccolato, gelati, dolciumi farciti; Salse piccanti, mostarda, senape, droghe, spezie, olive.
Sottopeso < 18.5 Normopeso 18.5÷25 Sovrappeso 25 ÷ 30 Obesità lieve Più che evitare particolari alimenti, la cosa fondamentale è mantenere un buono stato di nutrizione. Ogni paziente comunque capirà se esistono particolari cibi a cui è intollerante. Valutazione BMI Sottopeso < 18.5 Normopeso 18.5÷25 Sovrappeso 25 ÷ 30 Obesità lieve >30 Obesità moderata >35 Obesità Severa >40
Quando la malattia è in fase attiva quali cibi si dovrebbero mangiare?
La dieta blanda, chiamata a volte “leggera”, esclude quei cibi che possono irritare l’apparato digerente.
In questo tipo di dieta si dovrà quindi dare la preferenza agli alimenti di più facile digestione, eliminando, o riducendo drasticamente, i cibi vegetali e animali che contengono fibre indigeribili e sostanze estrattive che stimolano la peristalsi e la secrezione gastrointestinale. Ci si baserà anche molto sulla semplicità della preparazione culinaria.
Stomaco e intestino possono essere irritati in diversi modi. C’è un’azione irritante meccanica, esercitata da cibi ricchi di fibre e di bucce e di conseguenza capaci di raschiare e sfregare, come noci, nocciole, mandorle, certi prodotti integrali, chicchi interi, frutta crude, ecc.
C’è un’azione irritante chimica esercitata attraverso una stimolazione della secrezione acida dello stomaco. Esercitano questa azione soprattutto gli estratti di carne, le bevande che contengono caffeina e simili (caffè, tè, bibite a base di cola), gli alcolici, ecc.
È bene anche ricordare che le carni contengono sostanze estrattive (creatina, creatinina, purine, acido lattico) molto attive nell’eccitare la secrezione gastrica e dotate di solubilità spiccata: la logica conseguenza è l’inaccettabilità dei brodi di carne, specialmente se concentrati, in questo tipo di diete.
Inoltre va sottolineato che in alcuni ortaggi, particolarmente nell’aglio, nelle cipolle, nei porri, nelle rape, nei ravanelli, nel cavolfiore, nei broccoli e in tutti i cavoli sono presenti particolari composti (allilici) irritanti: per questa ragione questi vegetali e i brodi con essi preparati non sono per lo più ammessi.
C’è poi un’azione irritante di tipo fisiologico. La esercitano gli alimenti che favoriscono la produzione di gas (lo fanno spesso i cavoli, per esempio), gli alimenti che, come quelli fritti, sono difficili da digerire, e anche quelli che provocano una motilità intestinale accentuata.
. Questo significa che un alimento, pur sembrando blando, può meritare egualmente l’esclusione perché magari, anche se non è fibroso, viene digerito soltanto in parte, e quindi lascia abbondanti residui nell’intestino.
Infine, c’è un’azione irritante di tipo termico, che può essere svolta da un alimento sia bollente sia gelato: entrambi, infatti, sono in grado di provocare un peggioramento delle condizioni di una mucosa gastrica già di per sé irritata e dolorante.
Ci sono degli alimenti specifici che peggiorano l'infiammazione delle malattie IBD?
No, anche se certi cibi possono aggravare i sintomi di queste malattie, non c’è alcuna evidenza che l’infiammazione dell’intestino ne sia direttamente influenzata. Qualsiasi elemento contaminato che porta all’avvelenamento da cibo o alla diarrea può aggravare la malattia.
supplementi vitaminici? Dovrebbero essere assunti dei supplementi vitaminici?
La vitamina B12 viene assorbita nella parte terminale dell’ileo, per cui alcuni pazienti con malattia di Crohn possono necessitare di iniezioni di vitamina B12, dato che non possono ricavarla in maniera sufficiente dalla dieta.
Nei malati con malassorbimento o un intestino tenue corto, le vitamine liposolubili, soprattutto la vitamina D, possono essere necessarie, ma vanno assunte sotto controllo medico.
Quando i pazienti seguono una dieta povera di fibre, ne risulta anche una introduzione inadeguata di alcune vitamine presenti nella frutta e nella verdura, come la vitamina C e l’acido folico e altre del compresso vitaminico B.
In presenza di infiammazione cronica dell’intestino, e nel caso di dieta non ottimale, è utile che i pazienti assumano un preparato polivitaminico.
Sono consigliabili alcuni minerali particolari?
Nella maggior parte dei pazienti con queste malattie non si verifica carenza di minerali. Tuttavia in caso di compromissione estesa o in caso di malassorbimento lipidico sono necessarie integrazioni di calcio e magnesio.
La terapia con ferro è utile per curare l’anemia La terapia con ferro è utile per curare l’anemia. L’assunzione orale di questo minerale ha lo svantaggio di produrre feci scure ed in alcuni casi può irritare il tratto gastrointestinale.
Alcune preparazioni orali sono tollerate meglio di altre Alcune preparazioni orali sono tollerate meglio di altre. Alcuni gastroenterologi preferiscono somministrare il ferro tramite iniezione, i bambini tollerano il ferro per via orale meglio degli adulti e quindi in essi il preparato intramuscolare viene usato più raramente. .
Come tutti gli altri farmaci in caso di effetti collaterali, la terapia può e deve essere sospesa.
dovrebbero preoccuparsi dell'assunzione Le persone con queste malattie dovrebbero preoccuparsi dell'assunzione dei liquidi?
Sì In condizioni di diarrea cronica, il rischio di disidratazione è sempre presente. Se l’introduzione di liquidi non compensa i liquidi persi, la funzione renale può risultare alterata. I pazienti con colite e m. di Crohn hanno una incidenza maggiore di calcoli renali in parte secondari a questo problema.
La disidratazione e la perdita di sali causano un senso di debolezza. Per queste ragioni, è consigliabile l’assunzione di una grande quantità di liquidi soprattutto in caso di temperatura elevata, quando la pelle perde già naturalmente sali ed acqua.
L'alimentazione influisce sulla crescita?
Risposta: Nei pazienti giovani con comparsa di m Risposta: Nei pazienti giovani con comparsa di m. di Crohn o colite prima della pubertà, la crescita è spesso ritardata. Questo di solito è il risultato di una scarsa nutrizione, connessa alla malattia e ai sintomi. Buone abitudini alimentari ed un adeguato apporto calorico sono consigliati e particolarmente indicati per pazienti con malattie infiammatorie dell’intestino.
La maggior parte degli ammalati risponderà ad una dieta adeguata ed al controllo della malattia grazie a misure terapeutiche appropriate