Un piccolo stato in un grande continente BURUNDI Un piccolo stato in un grande continente
Territorio Il Burundi si trova nella regione Grandi Laghi. L'intero territorio del paese è costituito da un altopiano, il punto più alto è il monte Karonje (2685 m). L'unica area situata a meno di 1000 m di altitudine è una striscia di terra attorno al fiume Ruzizi che forma la Albertine Rift. L'idrografia del paese è caratterizzata dalla sua appartenenza a due grandi bacini, quello del Congo e quello del Nilo, Il lago Tanganica, fra i più grandi laghi africani, segna il confine fra il Burundi e la Repubblica Democratica del Congo. La porzione di costa del Burundi è lunga circa 120 km e caratterizzata da sponde scoscese, il lago raggiunge profondità elevate già a pochi metri di distanza dalla riva. Solo nella parte settentrionale vi sono alcuni tratti sabbiosi derivanti da depositi alluvionali. Il clima del Burundi è di tipo tropicale mitigato però sia dall'altitudine sia dall'influenza del Lago Tanganica. Le precipitazioni sono più abbondanti (oltre 1400 mm/anno) sull'altopiano orientale mentre nei pressi del lago e nella valle del Ruzizi diminuiscono e si ha una stagione più secca da ottobre a marzo.
Popolazione La popolazione del Burundi non è suddivisa per etnie o per tribù. La differenziazione fra le etnie è in realtà molto labile, condividono infatti la stessa lingua, la stessa religione e hanno usi simili. La popolazione è costituita per l'85% da hutu che rappresentano perlopiù la componente di popolazione dedita all'agricoltura, da un 14% di tutsi perlopiù dediti alla pastorizia e da un rimanente 1% di twa, un'etnia pigmea. Il Burundi ha una popolazione stimata di 9.511.330 abitanti circa per una densità di popolazione pari a 290,7 abitanti per km². La popolazione ha avuto un'enorme crescita fin dal dopoguerra, come ogni paese in via di sviluppo. Le lingue ufficiale del paese sono il kirundi ed il francese Il Burundi è stato abitato fin dai tempi più antichi. Le prime testimonianze archeologiche datano ad un milione di anni fa. Ma le prime notizie storiche, supportate da fonti di letteratura orale, narrano della nascita del Regno del Burundi ad opera di Ntare Rushatsi presumibilmente attorno al 1680. Nel 1884 i tedeschi invasero sia il Burundi che il Ruanda, entrambi annessi come protettorato all'Africa Orientale Tedesca. Durante la prima guerra mondiale i belgi invasero a loro volta i territori che vennero chiamati Ruanda-Urundi ed affidati dalla Società delle Nazioni al Belgio come mandato. L'amministrazione belga mantenne sostanzialmente gli assetti sociali e politici preesistenti, secondo i principi dell'amministrazione indiretta, ma non tenne conto della complessità della struttura tradizionale ed operò una drastica semplificazione di tipo razziale, secondo i dettami dell'epoca, avvantaggiando una parte sociale minoritaria, i batutsi, ai danni della maggioranza, i bahutu ed i batwa. I conflitti "etnici" iniziati all'epoca, non hanno ancora trovato una soluzione definitiva.
Economia L'attività agricola, cui si dedica la maggior parte della popolazione, è rivolta sia alle produzioni per l'autoconsumo (arachidi, patate, riso) sia a quelle commerciali e di piantagione (agrumi, banane, caffè, cotone, canna da zucchero, palma da olio, tè e tabacco). L'allevamento di bovini, caprini, ovini e dromedari è diffuso in tutto il territorio, ma la siccità colpisce spesso le regioni settentrionali provocando frequenti morie di bestiame. La pesca è praticata sulle coste del lago Tanganica. Una potenziale risorsa di queste regioni è rappresentata dal turismo che ha come meta le savane. Circa l'80% della popolazione vive con meno di 1,25 dollari statunitensi al giorno]. Il Burundi è, secondo alcune statistiche, uno dei 5 paesi più poveri del mondo.