Le sigillature di Gardenal Maddalena, Marcoaldi Anna Maria, Mecatti Alberta, Ramaj Irma Anno accademico 2006-2007 Corso di laurea in igiene dentale.

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Le sigillature di Gardenal Maddalena, Marcoaldi Anna Maria, Mecatti Alberta, Ramaj Irma Anno accademico 2006-2007 Corso di laurea in igiene dentale

Zuccheri Batteri Cariogeni Ospite suscettibile Assenza di carie Carie Essendo la carie una patologia prevenibile assume un’importanza fondamentale la prevenzione primaria nell’infanzia Come? La prevenzione si articola in una sana alimentazione, in corrette manovre di igiene orale ,in periodiche visite di controllo ,applicazione di fluoro e SIGILLATURE.

Le superfici occlusali dei molari hanno profondi solchi al cui interno la placca batterica può infiltrarsi facilmente e, infatti, qui abbiamo circa l’80% delle carie nei bambini e nei giovani. I primi molari permanenti “denti dei sei anni” fanno la loro comparsa ad un età in cui è massimo il consumo di zuccheri e spesso insufficiente la capacità nelle manovre di igiene orale: da ciò la frequente comparsa in essi di precoci lesioni cariose.

Esiste però una particolare strategia difensiva: proteggere i solchi dei molari con una resina adesiva che impedisca l’attacco batterico (riduzione incidenza carie dal 52 al 72%). Questo metodo chiamato SIGILLATURA ha il compito di proteggere lo smalto in quelle zone di difficile pulizia ( solchi e fossette ) dove possono annidarsi prima residui alimentari, poi germi con formazione di placca batterica e carie. E’una pratica rapida,indolore,non necessita di anestesia ed è poco costosa.

Si usa una speciale resina fluida,atossica,volumetricamente stabile e duratura nel tempo, che viene fatta scorrere all’interno dei solchi occlusali trattati in precedenza con acido per renderli porosi e trattenerla,e poi indurita con lampade alogene Un sigillante è un polimero organico (resina) che fluisce dentro la cavità o fessura e si lega alla superficie dello smalto soprattutto per ritenzione meccanica Un gran numero di sigillanti di uso clinico sono fatti di Bis-GMA ( bisfenolo A-glicidil metacrilato) Tre sono i tipi di sigillanti comunemente disponibili: con riempitivo, senza riempitivo e con riempitivo che rilasciano fluoro

Possono essere classificati in base al metodo di polimerizzazione: 1) autoindurenti (il materiale è fornito in due parti divise che quando vengono unite polimerizzano rapidamente) 2) fotopolimerizzanti: il materiale indurisce quando viene esposto alla luce della lampada alogena.

INDICAZIONE APPLICAZIONE SIGILLATURE 1)pazienti con rischio per carie dentale (ogni età) 2)pazienti sottoposti a interventi ortodontici 3)carie limitate allo smalto(sigillatura con ameloplastica) PROCEDIMENTO CLINICO Seguire le indicazioni del produttore per ogni prodotto La ritenzione del sigillante dipende dal mantenere un campo asciutto durante la mordenzatura e l’applicazione del sigillante (oggi,però, esiste anche un nuovo prodotto Embrace Wetbond che essendo idrofilo aderisce in ambiente umido stabilendo un legame chimico con il dente e garantendo così la perfetta integrazione con la superficie dentale e l'assenza di microinfiltrazioni. )

FASI OPERATIVE 1) Scelta del dente: è essenziale che il dente sia sufficientemente erotto, in modo da poter mantenere un campo asciutto Pulire accuratamente lo smalto in modo da eliminare placca o altri contaminanti dalla superficie e dalle fessure con apposite coppette di gomma e pasta abrasiva priva di grassi o paraffina Irrigare abbondantemente con acqua. Evitare l’uso di detergenti che contengano olio Isolare i denti ed asciugare. Si possono utilizzare anche rulli di cotone , ma il miglior metodo di isolamento rimane la diga di gomma. 2)Mordenzatura dello smalto Usando la punta della siringa del mordenzante oppure un apposito applicatore a fibre, applicare un quantità abbondante di mordenzante ( acido fosforico al 37%) su tutte le superfici da sigillare. Il tempo di mordenzatura non deve essere inferiore ai 15 secondi e non superiore ai 60 secondi.

Risciacquo della superficie mordenzata Asciugatura dello smalto mordenzato attentamente con un getto di aria. La superficie correttamente mordenzata dovrebbe avere aspetto biancastro, opaco e lattiginoso. Se non lo ha ripetere la procedura di mordenzatura 3)Applicazione del sigillante Usando l’ago della siringa od un pennellino, portare il materiale nei solchi e nelle fessure, evitando di andare oltre le superfici mordenzate. Usando l’estremità dell‘ago della siringa oppure la punta di una sonda, distribuire uniformemente il materiale all’interno dei solchi, in modo da evitare bolle e migliorare l’adattamento alla morfologia del dente da trattare

4) Polimerizzazione  Aspettare che il prodotto penetri per 10-20 secondi prima di fotopolimerizzare. Polimerizzare il materiale con una lampada di adeguata potenza, per 20 sec per ogni superficie, avvicinandosi il più possibile alla zona da trattare, senza possibilmente venire a contatto col materiale. Un controllo finale con sonda precede lo smontaggio della diga , infine controllo dell’occlusione(per evitare ripercussioni sulla crescita e sulle funzioni gnatologiche a causa di precontatti ).

I sigillanti possono essere trattenuti per molti anni e anche se il sigillante di superficie va perduto ,il sigillante nelle cavità e nelle fessure rimane ancora e fornisce protezione.La sigillatura nel tempo può essere sostituita.