“La Gestione dei Rifiuti Speciali” C.I.S. AGRIPOLIS Servizio Rifiuti Speciali Corso “Sicurezza nei laboratori” AGRIPOLIS – marzo 2011 “La Gestione dei Rifiuti Speciali” dott.ssa Viva Da Molin Responsabile Servizio Rifiuti Speciali del C.I.S. di Agripolis
I rifiuti possono essere: C.I.S. AGRIPOLIS Servizio Rifiuti Speciali I rifiuti possono essere: Urbani (RSU): cioè domestici, provengono da abitazioni e sono gestiti dal servizio pubblico. Speciali: provengono da attività e lavorazioni, possono essere pericolosi e non pericolosi. Es.: nel nostro campus universitario i rifiuti che vengono prodotti nelle aule e negli studi sono stati “assimilati” agli urbani, quindi asportati dal servizio pubblico (si paga la tassa/tariffa, viene attivata la raccolta differenziata, ecc….), quelli prodotti nei laboratori sono indiscutibilmente “speciali” e devono essere smaltiti tramite altri canali (ditte autorizzate).
Rifiuti prodotti nei Laboratori: Rifiuti chimici (= rischio chimico) Rifiuti sanitari (= rischio biologico) Rifiuti diversi: fotografici (riconducibili ai chimici), oli e grassi, filtri per cappe, resine e carboni, neon, cartucce e toner, ecc.
LIQUIDI RIFIUTI CHIMICI soluzioni solventi organici solventi inorganici miscele
SOLIDI RIFIUTI CHIMICI materiale plastico monouso, carta sporca, contenitori filtri cappe, resine, carboni
RIFIUTI SANITARI: colture cellulari animali (o parti di) in sperimentazione liquidi biologici tutti i materiali contaminati (compresi aghi e oggetti da taglio)
… ognuno ha i suoi rifiuti “sanitari”…
SOA: SOTTOPRODOTTI di ORIGINE ANIMALE Definizione: corpi interi, parti di animali o prodotti di origine animale non destinati ad uso umano Non pro-vengono dai “la-boratori” Avranno certamente un ulteriore utilizzo
RIFERIMENTI NORMATIVI D.Lgs. 22/1997 “Decreto Ronchi”: normativa completa sui rifiuti Regolamento CE 1774/2002 (del 3 ottobre 2002): norme relative ai sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” (Testo Unico) D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 “Ulteriori disposizioni correttive … al 152” DIRETTIVA 2008/98/CE relativa ai rifiuti deve essere recepita entro il 12/12/2010
QUANDO UN RIFIUTO SPECIALE E’ PERICOLOSO? La nuova direttiva CE introduce, all’art.3, la definizione di “rifiuto pericoloso”: rifiuto che presenta una o più ca-ratteristiche di cui all’allegato III°. (n.d.r.: “della Direttiva 91/689/CEE”)
(H3-A) "Facilmente infiammabile": sostanze e preparati: Allegato "III" direttiva 91/689/CE: 14 Caratteristiche di Pericolo per i rifiuti (H1) "Esplosivo”: sostanze e preparati che possono esplodere per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del dinitrobenzene; (H2) "Comburente":sostanze e preparati che, a contatto con altre sostanze,soprattutto se infiammabili, presentano una forte reazione esotermica; (H3-A) "Facilmente infiammabile": sostanze e preparati: liquidi il cui punto di infiammabilità è inferiore a 21° C (compresi i liquidi estremamente infiammabili), che a contatto con l'aria, a temperatura ambiente e senza apporto di energia, possono riscaldarsi e infiammarsi, solidi che possono facilmente infiammarsi per la rapida azione di una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o a consumarsi anche dopo l'allontanamento della sorgente di accensione, gassosi che si infiammano a contatto con l'aria a pressione normale, che, a contatto con l'acqua o l'aria umida, sprigionano gas facilmente infiammabili in quantità pericolose;
Allegato "III" direttiva 91/689/CE: 14 Caratteristiche di Pericolo per i rifiuti (H3-B) "Infiammabile":sostanze e preparati liquidi il cui punto di infiam- mabilità è pari o superiore a 21° C e inferiore o pari a 55° C; (H4) "Irritante": sostanze e preparati non corrosivi il cui contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare una reazione infiammatoria; (H5) "Nocivo": sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute di gravità limitata; (H6) "Tossico": sostanze e preparati (comprese le sostanze e i preparati molto tossici) che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute gravi, acuti o cronici e anche la morte;
Allegato "III" direttiva 91/689/CE: 14 Caratteristiche di Pericolo per i rifiuti (H7) "Cancerogeno": sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre il cancro o aumentarne la frequenza; (H8) "Corrosivo": sostanze e preparati che, a contatto con tessuti vivi, possono esercitare su di essi un'azione distruttiva (H9) "Infettivo": sostanze contenenti microrganismi vitali o loro tossine, conosciute o ritenute per buoni motivi come cause di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi; (H10) "Teratogeno”:sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre malformazioni congenite non ereditarie o aumentarne la frequenza;
Allegato "III" direttiva 91/689/CE: 14 Caratteristiche di Pericolo per i rifiuti (H11) "Mutageno”: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne la frequenza; (H12): Sostanze e preparati che, a contatto con l'acqua, l'aria o un acido, sprigionano un gas tossico o molto tossico; (H13): “Sensibilizzanti”: possono dare luogo a una reazione di ipersensibilizzazione, per cui una successiva esposizione produce effetti nefasti caratteristici; (H14) "Ecotossico": sostanze e preparati che presentano o possono presentare rischi immediati o differiti per uno o più settori dell'ambiente. (H15): rifiuti suscettibili, dopo eliminazione, di dare origine in qualche modo ad un'altra sostanza, avente una delle caratteristiche sopraelencate.
F+ : Estremamente infiammabile F : Facilmente infiammabile CORRISPONDENZA: Pittogrammi di pericolo delle sostanze e preparati pericolosi e le caratteristiche di pericolo dei rifiuti H1 H2 H3A H3B H4 E : Esplosivo O : Comburente F+ : Estremamente infiammabile F : Facilmente infiammabile Xi : Irritante H5 H6 H12 H8 H14 H9 Xn : Nocivo T : Tossico T+ molto tossico C : Corrosivo N : Pericoloso per l'ambiente Infettivo H7 H10 H11
QUINDI: QUANDO UN RIFIUTO SPECIALE E’ PERICOLOSO? In base alla concentrazione di sostanze pericolose corrispondenti contenute (concetto introdotto nel 2001)
Concentrazione limite Codice di pericolosità SOSTANZE TOSSICHE Nocive ≥ 25% H5 Tossiche ≥ 3% H6 Molto Tossiche ≥ 0,1% SOSTANZE CORROSIVE Corrosive R34 ≥ 5% H8 Corrosive R35 ≥ 1% SOSTANZE IRRITANTI Irritanti R36, R37, R38 ≥ 20% H4 Irritanti R41 ≥ 10% SOSTANZE TOSSICHE PER IL CICLO RIPRODUTTIVO Sostanze tossiche R62, R63 (categoria 3) H10 Sostanze tossiche R60 (categorie 1 e 2) ≥ 0,5% SOSTANZE MUTAGENE Sostanze tossiche R68 (categoria 3) H11 Sostanze tossiche R46 (categorie 1 e 2) SOSTANZE CANCEROGENE Sostanze tossiche R40 (categoria 3) H7 Sostanze tossiche R45, R49 (categorie 1 e 2)
Sostanze Codice di pericolosità SOSTANZE INFIAMMABILI Sostanze con punto di infiammabilità ≤ 21°C H3A ≥ 21°C - ≤ 55°C H3B Per le altre caratteristiche di pericolosità H1, H2, H9 (Infettivo), H12, H13 e H14, la Decisione 2001/119 non ha previsto alcun limite specifico AL DI SOTTO DELLE CONCENTRAZIONI DI PERICOLOSITA’, IL RIFIUTO E’ COMUNQUE SPECIALE
COME VENGONO CLASSIFICATI i RIFIUTI SPECIALI? La nuova direttiva CE riprende, all’art.7, l’elenco istituito dalla CE nel 2000, e ne prevede l’aggiornamento. è il CER: Catasto Europeo Rifiuti - È l’elenco dei rifiuti attualmente in uso - È vincolante per la determinazione dei rifiuti da considerare pericolosi (asteriscati)
È strutturato gerarchicamente in tre livelli: esempio: 07 07 04* CER: contiene e descrive tutti i tipi di rifiuti (pericolosi e non), in funzione della loro origine e composizione È nato con finalità statistiche, non gestionali (quindi può succedere che non si trovi la descrizione corrispondente al rifiuto cercato) È strutturato gerarchicamente in tre livelli: esempio: 07 07 04*
CER (Catasto Europeo Rifiuti): codice di 6 cifre raggruppate a coppie: 07 07 04* 07 = processi chimici organici identifica l’attività di provenienza 07 = produzione ed uso di prodotti della chimica fine identifica il singolo processo dell’attività generatrice: 04* = solventi organici non alogenati identifica il singolo tipo di rifiuto generato ad ogni codice corrisponde una descrizione dettagliata i rifiuti pericolosi sono contrassegnati con un asterisco *
CAPITOLI DEL CATALOGO (= prima coppia): 01 Rifiuti derivanti da prospezione, estrazione da miniera o cava, nonché dal trattamento fisico o chimico di minerali 02 Rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca, trattamento e preparazione di alimenti 03 Rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli, mobili, polpa, carta e cartone 04 Rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce e dell'industria tessile 05 Rifiuti della raffinazione del petrolio, purificazione del gas naturale e trattamento pirolitico del carbone 06 Rifiuti dei processi chimici inorganici 07 Rifiuti dei processi chimici organici 08 Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di rivestimenti (pitture, vernici e smalti vetrati), adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa 09 Rifiuti dell'industria fotografica 10 Rifiuti provenienti da processi termici 11 Rifiuti prodotti dal trattamento chimico superficiale e dal rivestimento di metalli ed altri materiali; idrometallurgia non ferrosa
CAPITOLI DEL CATALOGO 12 Rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di metalli e plastica 13 Oli esauriti e residui di combustibili liquidi (tranne oli commestibili, 05 e 12) 14 Solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne le voci 07 . e 08) 15 Rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi (non specificati altrimenti) 16 Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco 17 Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (compreso il terreno . proveniente da siti contaminati) 18 Rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario o da at-tività di ricerca collegate (tranne i rifiuti di cucina e di ristorazione che non derivino direttamente da trattamento terapeutico) 19 Rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito, nonché dalla potabilizzazione dell'acqua e dalla sua preparazione per uso industriale 20 Rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni) inclusi i rifiuti della . raccolta differenziata
SETTORE SANITARIO E VETERINARIO 18 -- -- RIFIUTI PRODOTTI DAL SETTORE SANITARIO E VETERINARIO O DA ATTIVITÀ DI RICERCA COLLEGATE (tranne i rifiuti di cucina e di ristorazione non direttamente provenienti da trattamento terapeutico) 18 01 -- rifiuti dei reparti di maternità e rifiuti legati a diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie negli esseri umani 18 01 03* rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni 18 01 06* sostanze chimiche pericolose o contenenti sostanze pericolose 18 01 08* medicinali citotossici e citostatici 18 01 10* rifiuti di amalgama prodotti da interventi odontoiatrici 18 02 -- rifiuti legati alle attività di ricerca e diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie negli animali 18 02 02* rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni RIFIUTI SANITARI 18 02 03 rifiuti che non devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni 18 02 05* 18 02 07*
CODICI RIFIUTI in uso nel CIS di AGRIPOLIS Rifiuti Chimici 06 03 11* Sali e soluzioni contenenti cianuri 06 04 03* Rifiuti contenenti arsenico 06 04 04* Rifiuti contenenti mercurio 06 04 05* Rifiuti contenenti altri metalli pesanti 06 13 01* Prodotti fitosanitari, agenti conservativi del legno ed altri biocidi organici
CODICI RIFIUTI del CIS AGRIPOLIS 07 07 01* Soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri. Es.: ex 060101, acido solforoso e solforico ex 060102, acido cloridrico ex 060104, acido fosforoso e fosforico ex 060105, acido nitroso e nitrico ex 060202, soda (idrossido di sodio) acidi e basi sopraelencati quando non sono puri, ma in soluzione 07 07 03* Solventi organici alogenati Es.: ex 140502, altri solventi alogenati e miscele di solventi con alogeni, es.: cloroformio, bromo 07 07 04* Altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri Es.: ex 140503, altri solventi e miscele di solventi 07 07 07* Fondi e residui di reazione, alogenati Es.: soluzioni con etidio bromuro CONFLUITO NEL 07 07 03* 07 07 10* Altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti. Es.: gel con etidio bromuro Tutti i materiali solidi (carta, plastica monouso) inquinati da prodotti chimici pericolosi
CODICI RIFIUTI del CIS AGRIPOLIS 16 05 09 Sostanze chimiche di scarto diverse da quelle di cui alle voci 160506, 160507 e 160508 NON PERICOLOSO (CISTERNA sotto la stecca III) 16 05 06* Sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose, comprese le miscele di sostanze chimiche di laboratorio Es.: reagentari vecchi, cioè prodotti puri, nella loro confezione originale ac-compagnati da un elenco molto specifico
CODICI RIFIUTI del CIS AGRIPOLIS Rifiuti Fotografici 09 01 01* Soluzioni di sviluppo ed attivanti a base acquosa 09 01 04* Soluzioni fissative 09 01 07 Carta e pellicole per fotografia contenenti argento o composti dell’argento NON PERICOLOSO (lastre per radiografia)
CODICI RIFIUTI del CIS AGRIPOLIS Rifiuti Sanitari 18 02 02* Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni Es.: piccole parti o tessuti di animali; materiali contaminati da sostan-ze potenzialmente infette 18 02 03 NON UTILIZZATO Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti non applicando precauzioni particolari per evitare infezioni NON PERICOLOSO Es.: materiali monouso (guanti, pipette Pasteur, puntali …) non contaminati da sostanze potenzialmente infette, lettiere
Rifiuti Diversi 12 01 12* Grassi e cere esauriti Paraffina 13 02 08* Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione Oli 13 08 02* Altre emulsioni Oli con presenza d’acqua 15 01 10* Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose Contenitori (vetro, latta, ecc…) inquinati da prodotti chimici pericolosi 15 02 02* Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell’olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose Es: filtri per cappe pericolosi all’analisi 15 02 03 Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 150202 NON PERICOLOSO Es.: filtri per cappe da laboratorio, filtri per impianti di condizionamento 16 02 16 Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 16 02 15 Es.: cartucce per stampanti e fotocopiatrici 19 09 04 Carbone attivo esaurito Es.: cartucce a carbone 19 09 05 Resine di scambio ionico sature ed esauste Es.: cartucce a resine 20 01 21* Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio Neon 20 01 23* Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso contenenti clorofluorocarburi Frigoriferi 20 01 35* Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso contenenti componenti pericolosi video
La gestione dei rifiuti di laboratorio
Fasi della gestione: Raccolta e confezionamento in laboratorio Trasporto al Deposito temporaneo Gestione del Deposito Temporaneo Compilazione del Registro di Carico e Scarico Rapporto con le diverse ditte incaricate per il trasporto e lo smaltimento delle diverse tipologie di rifiuti Compilazione dei documenti di viaggio Compilazione della dichiarazione annuale MUD
Produttori – chiavetta USB Trasportatori – “black box” Acronimo di Sistema Informatico di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti Trasmissione telematica dei dati: Produttori – chiavetta USB Trasportatori – “black box” Carabinieri – destinatari dati
1. Raccolta e confezionamento Decidere quando lo scarto diventa rifiuto Individuare il codice più opportuno Utilizzare l’imballaggio appropriato (in rif. alle normative ADR) il contenitore deve essere a norma (marcato CE/UN), per garantire materiale adeguato, doppia chiusura, maneggiabilità e impilabilità i contenitori sono forniti dal Servizio (disponibili in Deposito) i contenitori per i rifiuti sanitari sono specifici (hanno il simbolo del rischio biologico): bidoni, cartoni e scatole per lame e oggetti taglienti per i chimici liquidi si usano taniche da 5, 10 o 20 litri, per i chimici solidi si usano contenitori (tipo i bidoni dei sanitari) da 50 lt Compilare la scheda di accompagnamento Compilare e apporre l’etichetta descrittiva.
Scheda di trasferimento dei rifiuti dal laboratorio al deposito temporaneo: “raggruppamento dei rifiuti effettuato prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono stati prodotti.”
Etichetta per i rifiuti (CIS Agripolis)
I nostri bidoni per i rifiuti sanitari sono omologati per 20 kg. I cartonplast per i rifiuti sanitari per 7 kg.
I bidoni che noi utilizziamo per i rifiuti chimici solidi sono omologati per 25 kg La differenza tra il contenitore per i rifiuti chimici e quello per i rifiuti infettivi è esclusivamente la stampigliatura preesistente.
le taniche sono omologate per i liquidi: densità 1.5/1.8 - è molto importante rispettare il limite di riempimento