La didattica delle competenze

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La didattica delle competenze La riforma dell’istruzione tecnica A cura di Alberto Battaggia a.s. 2012-2013

Aspetti rilevanti La Riforma dell’istruzione tecnica La Competenza Definizioni Opportunità L’Innovazione didattica Concezione costruttivistica La Progettazione didattica I soggetti della didattica Fasi e articolazione La Valutazione Oggetto Strumenti Metodologie La Certificazione Attori Obiettivi La Validazione La situazione al Marco Polo

La riforma dell’istruzione tecnica

La riforma dell’istruzione tecnica/1 Fino al 2010, 1800 istituti tecnici, 10 settori, 39 indirizzi Obiettivi della riforma: razionalizzare Nuovi istituti tecnici: 2 settori, 11 indirizzi Economico Amministrativo Finanza e marketing Tecnologico 1. meccanica, meccatronica ed energia; 2. trasporti e logistica; 3. elettronica ed elettrotecnica; 4. informatica e telecomunicazioni; 5. grafica e comunicazione 6. chimica, materiali e biotecnologie; 7. sistema moda; 8. agraria, agroalimentare e agroindustria; 9. costruzioni, ambiente e territorio. Orario settimanale di 32 ore di lezione La riforma dell’istruzione tecnica

La riforma dell’istruzione tecnica/2 Centralità delle attività di laboratorio Più autonomia e flessibilità dell'offerta formativa ’30% - 35% dell’orario annuale delle lezioni dell'area di indirizzo 20% di autonomia rispetto al monte ore complessivo delle lezioni Ore di insegnamento-apprendimento Primo biennio 660 ore (area istruzione generale) 396 ore (area di indirizzo) Secondo biennio e quinto anno 495 ore (area istruzione generale) 561 ore (area di indirizzo) Struttura del percorso didattico Secondo biennio Quinto anno con esame di stato Intensificazione dei rapporti col mondo del lavoro La riforma dell’istruzione tecnica

La competenza La didattica delle competenze La formazione efficace L’obbligo di istruzione Conoscenze e competenze Lavorare per competenze

La didattica delle competenze Origine Dibattito europeo su istruzione-lavoro Riflessione pedagogico-didattica costruttivistica Esigenze di comparazione delle competenze acquisite in sistemi formativi nazionali diversi Caratteristiche Si basa su competenze osservabili e verificabili Si caratterizza per essere innovativa Obiettivi formare cittadini consapevoli, autonomi e responsabili; riconoscere gli apprendimenti comunque acquisiti; favorire processi formativi efficaci favorire la continuità tra formazione, lavoro e vita sociale; valorizzare la cultura viva del territorio Promuovere una mentalità cooperativa La competenza

Le “competenze” Definizioni Caratteristiche Indicano conoscenze, capacità, abilità in contesti concreti di lavoro o studio Rientrano in una concezione del sapere come “formazione efficace” Caratteristiche Determinate dalla rubrica delle competenze Articolate in conoscenze e abilità Esprimono traguardi formativi Sviluppate in verticale sulla base degli 8 livelli EQF Valutate e certificate dagli organismi formatori (scuole) La competenza

La formazione efficace Concezione del sapere Dimensione logico-cognitiva Dimensione affettivo-relazionale Dimensione concreta Obiettivo dell’azione educativa Coltivare talenti” di tutti i cittadini Cultura come esperienza ed appropriazione personale in vista di un progetto di vita significativo. Caratteri del nuovo metodo educativo: Natura comunitaria della scuola Personalizzazione Unità del sapere Insegnamento vitale Corresponsabilità educativa della società Mobilitazione del potenziale degli studenti Educazione morale. La competenza

L’obbligo di istruzione Art. 2 del Regolamento attuativo dell’art. 1 comma 622 della legge 622/2006 Le competenze previste dall’obbligo di istruzione Competenze di base degli assi culturali Asse dei linguaggi Asse storico-sociale Asse matematico Asse scientifico tecnologico Competenze chiave di cittadinanza Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione La competenza

L’obbligo di istruzione La competenza

Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli per l'apprendimento permanente (EQF) Griglia di otto livelli Descrive conoscenze/abilità acquisite indipendentemente dal sistema che le certifica Dalla durata dell’apprendimento all’esito dell’apprendimento livello corrispondenza 1 Uscita dal ciclo della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado 2 Uscita dal nuovo ciclo dell’obbligo di dieci anni 3 Uscita dal II° biennio delle superiori 4 Uscita dall’intero ciclo delle superiori 5 Uscita da corsi post-diploma (IFTS) 6 Laurea triennale o equivalente 7 Laurea quinquennale o equivalente 8 Dottorato di ricerca o equivalente La competenza

L’innovazione didattica La didattica delle competenze L’innovazione didattica

Didattica laboratoriale/1 Concezione costruttivistica Procede per problemi e per ricerca E’ attiva e centrata sullo studente E’ un “fare insieme” per imparare Si basa sulla costruzione delle conoscenze Ha bisogno di una strumentazione specifica (non necessariamente tecnologica) Porta alla elaborazione / costruzione di un prodotto (cognitivo o materiale) Favorita dall’utilizzo di tecnologie didattiche multimediali La’innovazione didattica

Didattica laboratoriale/2 Didattica tradizionale Disciplina come rappresentazione oggettiva della realtà Per ogni disciplina centrali i sistemi e le regole (es. concezione normativa della lingua) Rapporto causale tra insegnamento e apprendimento I saperi si comunicano, si trasmettono Posizione centrale dell’insegnante/dell’insegnamento Lezione frontale Apprendimento decontestualizzato Didattica laboratoriale Disciplina come costrutto storico “in Progress” Per ogni disciplina centrali contesti e situazioni problematiche (es. concezione comunicativa della lingua) L’insegnamento crea un contesto “opportuno” per l’apprendimento I saperi si costruiscono attraverso l’interazione dei soggetti Posizione centrale dello studente /dell’apprendimento Lezione dialogata interattiva Apprendimento situato La’innovazione didattica

Didattica laboratoriale/3 Esempi di attività didattica laboratoriale Attività di ricerca Attraverso mezzi tradizionali (libri, riviste…) Attraverso tecnologie (Web, archivi digitali…) Attività di apprendimento cooperativo e collaborativo Progettazione e realizzazione di Saggi mappe concettuali Presentazioni Ipertesti Web quest Discussioni su documenti o temi In presenza Su forum o blog La’innovazione didattica

La Progettazione didattica

I soggetti della didattica Attori: Autorità pubblica Rete formativa Scuola Soggetti della progettazione a livello di scuola: Consiglio tecnico scientifico Dipartimenti Consigli di classe Attività da svolgere: Rubrica delle competenze Percorso formativo di istituto per UDA La Progettazione didattica

Autorità pubblica Soggetti Compiti Commissione UE Governo nazionale e regionale Compiti Definisce il profilo educativo dell’allievo (PECUP) sulla base di Competenze chiave europee (UE) Competenze di cittadinanza (Italia) Competenze professionali (Italia) Definisce le mete formative Sulla base dell’EQF (sistema dei livelli di competenza, UE) NB: l’autorità pubblica italiana NON ha definito una rubrica delle competenze ma si è limitata ad una serie di enunciati di competenza Suggerisce linee guida La Progettazione didattica

Rete formativa Composizione Compiti Scuole Università Associazioni imprenditoriali Istituzioni (Regioni…) Compiti Definisce la Rubrica delle competenze Tratte dal repertorio delle competenze La Progettazione didattica

Organismo formativo (Scuola) Soggetti Comitato Tecnico Scientifico Dipartimenti Consigli di classe Compiti Elaborazione del piano formativo di istituto Progettazione didattica Valutazione Certificazione La Progettazione didattica

Comitato Tecnico- Scientifico Soggetti Interni Dirigente scolastico, docenti Esterni Istituzioni del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica Compiti funzioni consultive e propositive per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità strumento per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni e sviluppare le alleanze formative La Progettazione didattica

Dipartimenti Compiti Riorganizzati secondo i 4 Assi culturali Identificare i saperi essenziali disciplinari Contribuire alla elaborazione del Piano formativo di Istituto Contribuire alla elaborazione delle UdA Riorganizzati secondo i 4 Assi culturali 1. Linguaggi Italiano L1, L2,L3 Scienze motorie Arte e territorio Tecnica comunicazione 2. Storico-sociale Diritto ed Economia Economia aziendale Economia politica Geografia Relazioni internazionali Storia dell’arte 3. Scientifico- tecnologico Scienze integrate Fisica/Chimica Informatica 4. Matematico Matematica La Progettazione didattica

Consigli di classe Soggetti: Compiti Docenti della classe Progettazione didattica Elaborazione delle UdA di ogni anno scolastico Valutazione delle competenze Certificazione delle competenze La Progettazione didattica

ATTORI ATTIVITA’ La Progettazione didattica Profilo dell’allievo (PECUP) Autorità Pubblica UE Ministero Traguardi formativi (su base EQF) Rete formativa Regione Università Enti La Progettazione didattica Rubrica delle competenze Organismo formativo (Scuola) CTS Dipartimenti Consigli di classe Piano formativo per UDA Valutazione Certificazione

Progettazione didattica Attori: Autorità pubblica Rete formativa Scuola Soggetti della progettazione a livello di scuola: Consiglio tecnico scientifico Dipartimenti Consigli di classe Attività da svolgere: Rubrica delle competenze Percorso formativo di istituto per UDA La Progettazione didattica

Fasi della progettazione didattica 1. Elaborazione del repertorio delle competenze 2. Percorso formativo di massima 3. Elaborazione delle rubriche della competenza 4. Elaborazione della unità di apprendimento 5. Valutazione delle competenze 6. Certificazione delle competenze 7. Validazione delle competenze La Progettazione didattica

ATTORI ATTIVITA’ 1 step 2 step 3 step 4 step 5 step 6 step 7 step Elaborazione del repertorio delle competenze 2 step Percorso formativo di massima Rete formativa 3 step Elaborazione delle rubriche della competenza La Progettazione didattica 4 step Elaborazione della unità di apprendimento Organismo formativo (Scuola) 5 step Valutazione delle competenze 6 step Certificazione delle competenze 7 step Validazione delle competenze

Tipologie 1° Step Repertorio delle competenze Competenze di base degli assi culturali Competenze chiave di cittadinanza Competenze disciplinari Altre competenze La Progettazione didattica

2° Step Percorso formativo Documento di progettazione poliennale Articolato in annualità Attori Dipartimento Consigli di classe Struttura Saperi essenziali Attività propedeutiche UDA strategiche pluridisciplinari Larsa (lab. rec&svil. apprend.) Alternanza scuola lavoro Altre iniziative (tornei, gite, eventi…) Attività collegiali per l’équipe dei docenti-formatori (formazione, …) Estensione temporale Annuale Poliennale La Progettazione didattica

3° Step Rubrica delle competenze Matrice che identifica, per ogni competenza : Indicatori, ovvero le evidenze (compiti, comportamenti osservabili) che costituiscono il riferimento concreto della competenza Gradi di padronanza) Parziale, basilare, adeguato, eccellente Conoscenze ed abilità più rilevanti quelle che costituiscono il centro di quel campo di sapere competente Fonti Competenze chiave europee Competenze di cittadinanza Competenze dei 4 assi culturali (disciplinari) Riorganizzano anche l’insieme delle competenze disciplinari Base quinquennale La Progettazione didattica

Caratteristiche generali Struttura essenziale 4° Step Elaborazione Unità di apprendimento Caratteristiche generali Strutture di base dell’azione formativa Mirano ad una o più competenze Prevedono un la realizzazione di un “compito-prodotto” Pluridisciplinari Prevedono l’utilizzo di conoscenze e abilità specifiche Struttura essenziale Denominazione Compito - prodotto Obiettivi formativi Competenze mirate Conoscenze e abilità da impiegare Utenti Discipline coinvolte Sequenza in fasi Tempi e Metodi La Progettazione didattica

5° Step Valutazione delle competenze Ha per oggetto compiti “reali” da svolgere per risolvere un “problema” Investe Capacità personali Competenze Conoscenze e abilità Si basa sul criterio di attendibilità Sostituisce quello della discrezionalità e della oggettività L’acquisizione dell’apprendimento va provato Prevede Autovalutazione Portfolio dell’allievo La Progettazione didattica

Si svolge indicando: Situazioni di apprendimento significativo 6° Step Certificazione delle competenze Si svolge indicando: Situazioni di apprendimento significativo Livelli di competenza Deve garantire Comprensibilità del linguaggio Evidenze Validità metodi valutativi La Progettazione didattica

Coinvolge i soggetti economici e professionali 7° Step Validazione delle competenze Verifica quanto certificato dalla scuola secondo la rubrica delle competenze Coinvolge i soggetti economici e professionali - esprimono un giudizio di validità sugli esiti delle attività in alternanza - esprimono un giudizio circa la validità delle rubriche Criteri per la validazione. Indicatori giudicati per: Pertinenza Completezza ed essenzialità Chiarezza e gradualità Utilità:. La Progettazione didattica

La situazione al marco polo – primavera 2013

La situazione al Marco Polo 1 step Elaborazione del repertorio delle competenze 2 step Percorso formativo di massima ATTIVITA’ SVOLTE 3 step Elaborazione delle rubriche della competenza La Progettazione didattica 4 step Elaborazione della unità di apprendimento 5 step Valutazione delle competenze ATTIVITA’ DA SVOLGERE 6 step Certificazione delle competenze 7 step Validazione delle competenze

Obiettivi della progettazione didattica per competenze Le competenze possono essere Disciplinari Trasversali (competenze chiave europee…ecc.) Progettazione didattica per competenze significa Elaborare percorsi formativi che permettano di raggiungere I competenze disciplinari competenze trasversali I percorsi formativi sono costituiti da UdA Il nuovo curricolo è costituito da Uda non più da “moduli” suddivisi in “unità didattiche”. Occorre condividere un modello di UdA a livello di istituto

Cosa fare adesso? Prime esperienze di progettazione Condividere un modello di UdA Progettare un percorso formativo annuale disciplinare costituito da UdA NB. Le UDA, quando l’istituto sarà pronto, dovrebbero Saranno progettate di anno in anno sulla base delle esigenze Vedranno il coinvolgimento dei colleghi del Consiglio di classe e del Dipartimento Saranno ritagliate sempre più sulla identità dell’istituto Esigenza: garantire la tenuta culturale-educativa delle nostre discipline! Proposta: una prima elaborazione annuale che funga da modello (da sviluppare e affinare)

Tempistica 2013 primavera estate 2013 - 2014 2014 – 2015 Elaborazione da parte dei Coordinamenti disciplinari attuali di un percorso di Uda disciplinari 2013 - 2014 Aggregazione dei Coordinamenti in 4 Dipartimenti = 4 assi culturali 2014 – 2015 Rielaborazione dei percorsi formativi integrandoli con UDA a carattere più trasversale