Didattica Globale Strategie per il recupero del disagio

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ELEMENTI CARATTERIZZANTI IL COOPERATIVE LEARNING
Advertisements

«S-CAMBIANDO SIMPARA» Cremona 18 giugno 2013 TERZA SESSIONE: « MUSICA E SPORT, STRUMENTI DINTEGRAZIONE» Coordina Lucia Balboni, Ufficio Integrazione UST.
LA MEDIAZIONE DIDATTICA PER L’ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE
L. Carpini Workshop Convegno: Io parlo straniero. Alfabetizzazione linguistica Educazione interculturale Lend Firenze- Assessorato alla Pubblica Istruzione.
La ricerca guidata in Internet
DAL TUTORING AL RIORIENTAMENTO
PER IL SUCCESSO FORMATIVO interventi e servizi per gli studenti ITC PIETRO VERRI MILANO Anno scolastico 2002/2003 documentazione a cura di P. Avena, A.
La LIM nella progettazione didattica
e un processo Finalita La Formazione capacità relazionali connotata dal possesso di valori umani strumenti culturali contribuire a dare vita ad una persona.
Dai BISOGNI FORMATIVI richiesti dalla Società all OFFERTA FORMATIVA proposta dalla Scuola allAUTONOMIA MENTALE di un soggetto-persona in grado di operare.
Obbligo d’istruzione L’Asse matematico Donatella MARTINI
I DIARI DI BORDO PROGETTO EMERGENZA LINGUA U.s.r. Modena
Motivazione allo studio e successo scolastico
Il Cooperative Learning Metodo jigsaw
L’ATTIVITA’ DIDATTICA
Per una pedagogia delle competenze
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
una bella avventura culturale
4^ - 5^ scuola primaria 1^-2^-3^scuola secondaria di primo grado
1 Progetto FARE SCUOLA FINALITA E CONTENUTI © ISPEF 2001.
La formazione degli insegnanti Giuliana Rocca, Dario Signorelli Torino, 23 maggio 2008.
teoria delle intelligenze multiple:
PIANO NAZIONALE I. S. S. Presidio Provincia di Pescara.
GUIDA PER ALUNNI E GENITORI
A.N.DI.S Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici Sezione Regionale della Toscana 18 ottobre 2013 I Bisogni Educativi Speciali nella Scuola di Tutti.
LAmbiente, inteso come sistema vivente, è un campo didattico che offre infinite possibilità di approccio e di proposte formative …
dall’Educazione Fisica alle Scienze Motorie: quale futuro?
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
La mia autostima.
Responsabile coordinamento:
PROGETTO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA
LA RETE DELLE DISCIPLINE e LA PERSONALIZZAZIONE EDUCATIVA
Progetto Anno scolastico Punti di partenza per leggere, scrivere e far di conto sulle droghe e i loro significati. Con la supervisione della Città
APPRENDIMENTO COOPERATIVO
Quali le modalita’ di lavoro ?
Le competenze Nel documento tecnico del MPI (Donato De Silvestri )
OBBLIGO SCOLASTICO: UNA SFIDA? ASSE MATEMATICO. Il nuovo obbligo scolastico come opportunità Opportunità per cosa? Opportunità per chi?
L’ Apprendimento Cooperativo nella scuola del FARE - prof
dalle abilità alle competenze
INSEGNARE NEL TERZO MILLENNIO Che cosa vuol dire ??? A cura di Marziana Degiorgis Claudia Zanella Che cosa vuol dire ??? A cura di Marziana Degiorgis Claudia.
Dott.ssa Laura Bellomo A.S
LA CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA
ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio.
Il nostro Piano di miglioramento Una seria opportunità per “cambiare”
1 RETE SCUOLA MEDIA “D’AZEGLIO” AP ISC ACQUASANTA ISC CASTEL DI LAMA CAPOLUOGO ISC ROCCAFLUVIONE I CARE SCUOLA CAPOFILA DIREZIONE DIDATTICA “BORGO SOLESTA’”
TECNOLOGIE E DISABILITÀ Prof.ssa Floriana Falcinelli.
D.D. Bussoleno (To) VIAGGIO VERSO IL CURRICOLO Temevo il mio ritorno tanto quanto avevo temuto la mia partenza; entrambi appartenevano all’ignoto e all’imprevisto.
Grottaferrata 24 marzo 2015 Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio di applicazione delle Indicazioni Nazionali Gestire il cambiamento.
TRATTAMENTO MULTIMODALE
METODOLOGIE ARTICOLATE
COMPETENZE E DISABILITÁ
Apprendimento cooperativo Cooperative learning
DOCENTI NEOASSUNTI GESTIONE DELLA CLASSE E DELLE PROBLEMATICHE
Perché le TIC nella Didattica
Conoscenze, abilità, competenze
Il cooperative learning
48° C. D. “Madre Claudia Russo”di Napoli “A piccoli passi verso… la qualità “ DS Prof.ssa Rosa SecciaRQ Teresa Pedone.
Alcuni spunti di riflessione sulla didattica della matematica.
APPRENDIMENTO COOPERATIVO
LA BUSSOLA ORIZZONTE DI SENSO QUALE PERSONA QUALE ALUNNO/BAMBINO QUALE INSEGNANTE QUALE SCUOLA QUALE METODOLOGIA QUALE SAPERE QUALE APPRENDIMENTO.
PAI Piano Annule di Inclusione
ISTITUTO COMPRENSIVO VIA A . MORO BUCCINASCO
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
“Metodologie operative e spunti di riflessione” C entro T erritoriale per l’ I nclusione Verdellino Formazione docenti marzo 2016.
Piano Lauree Scientifiche I laboratori di autovalutazione per gli studenti per le aree di Chimica, Fisica e Matematica Stefania De Stefano Dipartimento.
La collaborazione fra pari nel recupero di competenze in matematica: il ruolo della riflessione metacognitiva Aosta, 8 aprile 2011 Angela Pesci Dipartimento.
SIRQ Scuole in Rete per la Qualità FLIPPED CLASSROOM.
MONITORAGGIO ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO «ANDIAMO A SCUOLA: ANALISI DEI CONTESTI EDUCATIVI» CLASSI TERZE SEZIONI B e C LICEO SCIENZE UMANE ISTITUTO OSPITANTE:
Didattica inclusiva della matematica IIS Federico Caffè maggio 2016 Vera Francioli & Claudio Marchesano Introduzione Insegnamento capovolto & Apprendimento.
La proposta preventiva per la scuola per l’area dipendenze a.s Dr. Luca Biffi 18 maggio 2016.
Transcript della presentazione:

Didattica Globale Strategie per il recupero del disagio LICEO SCIENTIFICO B. RESCIGNO Didattica Globale Strategie per il recupero del disagio Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale Aliberti R., Desiderio A.C., Filippone F.

Analisi transazionale Approccio sociologico Analisi transazionale Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale A cura della dott.ssa Floriana Filippone

L’incrocio dei due strumenti, da un lato l’Analisi Transazionale dall’altro un metodo più schematico ed analitico, possono dare un contributo sostanziale alla Didattica Globale intesa come disciplina che tenga in conto di quanti più aspetti possibili un alunno è portatore, sia quelli qualitativi (AT) che quantitativi, affinché il mondo della scuola possa andare incontro, come suo dovere, ai sempre più mutevoli interessi dei giovani del III Millennio. La costruzione di una griglia di valutazione per il rilevamento del disagio ha completato il breve percorso formativo. La disamina delle principali problematiche di cui gli alunni del Liceo Rescigno sono portatori hanno permesso l’organizzazione di una scheda adattata ai bisogni specifici A cura della dott.ssa Floriana Filippone Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale

Tra le diverse teorie a nostra disposizione, tra cui la PNL, l’approccio sistemico, l’ascolto attivo, etc. si è voluta utilizzare l’Analisi Transazionale. Eric Berne, ideatore e principale teorico dell’A.T., è giunto, attraverso una serie di considerazioni circa la nostra personalità, ad elaborare una teoria del comportamento che consente di analizzare e comprendere gli atteggiamenti di ognuno di fronte alle varie situazioni Tale approccio  teorizza diversi strumenti per comprendere e modificare il proprio modo di sentire, pensare, agire; quindi risolvere i propri problemi, comunicare con noi stessi e con l’ambiente esterno,  adattarsi a qualsiasi situazione, normale o conflittuale. A cura della dott.ssa Floriana Filippone Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale

Tale approccio  teorizza diversi strumenti per comprendere e modificare il proprio modo di sentire, pensare, agire; quindi risolvere i propri problemi, comunicare con noi stessi e con l’ambiente esterno,  adattarsi a qualsiasi situazione, normale o conflittuale. E’ proprio il carattere operativo, più che teorico, che ha indirizzato la scelta verso questo approccio. Gli insegnanti, infatti, possono approfondire e testare la validità dell’A.T. prima su se stessi per poi, eventualmente, servirsene come strumento di “diagnosi del disagio” dei propri allievi. A cura della dott.ssa Floriana Filippone Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale

Il riconoscimento del proprio stile comunicativo, o meglio, dell’Io deputato alla comunicazione in un contesto determinato può far maturare un opportuno processo di consapevolezza rispetto alle proprie enunciazioni A cura della dott.ssa Floriana Filippone Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale

Per rendere ancora più concreto e tangibile l’utilizzo degli strumenti offerti dall’A.T. sono state effettuate delle simulazioni in cui ogni docente, su specifico input, aveva il compito di compiere transazioni da un Io dato. Ad esempio, al compito indicato dall’”insegnante” non bisognava rispondere attivando il bambino adattato (BA-) ma il bambino ribelle (BR) per poterne meglio comprendere le motivazioni. A cura della dott.ssa Floriana Filippone Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale

Approccio didattico Imparare cooperando Cooperative Learning A cura della dott.ssa Desiderio Anna Chiara Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale

Cooperative learning Tecniche di organizzazione della classe mediante le quali si creano situazioni in cui piccoli gruppi di studenti lavorano insieme come un team per affrontare un compito, risolvere un problema o sviluppare una competenza comune (Artz, Newman,1990) Artz A. F., Newman C.M (1990), Cooperative Learning, in “Matthematics Teacher” Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale A cura della dott.ssa Desiderio Anna Chiara

Cooperative learning I fondamenti psico-pedagocici I principi base di un ambiente di apprendimento cooperativo Le azioni del docente Le tecniche di CL Riuscita scolastica: benessere personale e qualità delle interazioni Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale A cura della dott.ssa Desiderio Anna Chiara

In che modo la cooperazione diventa fonte di critica? La nostra esperienza In che modo la cooperazione diventa fonte di critica? A cura della dott.ssa Desiderio Anna Chiara Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale

Un ambiente di Cooperative Learning Tratti identitari Interdipendenza positiva Responsabilità individuale e di gruppo Interazione promozionale faccia a faccia Insegnamento e uso delle competenze sociali Valutazione di gruppo A cura della dott.ssa Desiderio Anna Chiara Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale

Che tipo di interdipendenza si crea nelle nostre classi? La nostra esperienza Che tipo di interdipendenza si crea nelle nostre classi? Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale A cura della dott.ssa Desiderio Anna Chiara

Le azioni dell’insegnante Progettare l’attività Gestire il contesto d’apprendimento Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale A cura della dott.ssa Desiderio Anna Chiara

TECNICHE Circle time Carta “T” per la competenza del chiedere aiuto Brainstorming (classico o scritto) A cura della dott.ssa Desiderio Anna Chiara Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale

Il CL funziona? I 754 studi di Johnoson e Johnson che il punteggio ottenuto nelle prove di valutazione da persone impegnate in situazioni cooperative è superiore di due terzi rispetto a situazioni competitive Più frequenti intuizioni e un maggior uso di strategie di ragionamento Più tempo speso sul compito rispetto a tipi di lavoro individuale Favorisce la partecipazione degli studenti con basso status senza ridurre il livello di contributo degli studenti di status più elevato (Cohen e Lotan 1997) Riduzione dell’ansia da prestazione (Kessler, Price, Wortman, 1985) Innalzamento del livello di autostima ( Kagan, 1986 – Slavin 1987) A cura della dott.ssa Desiderio Anna Chiara Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale

Formare gli insegnanti al cooperative learning? La nostra esperienza Formare gli insegnanti al cooperative learning? Piano integrato 2007 - B4 Didattica Globale A cura della dott.ssa Desiderio Anna Chiara