La radio In Italia. Il broadcasting: dalla radio alla Tv Un nuovo tipo di comunicazione, verticale o discendente, che prevede una istituzione che elabora.

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La radio In Italia

Il broadcasting: dalla radio alla Tv Un nuovo tipo di comunicazione, verticale o discendente, che prevede una istituzione che elabora un messaggio complesso e un apparecchio ricevente che non può inviare a sua volta messaggi: questo è il Broadcasting. Contemporaneità nella riproduzione di suoni, in sincronia con gli eventi: sensazione di partecipazione diretta. La sfera pubblica irrompe in quella privata. La guerra mondiale riporta in auge la funzione informativa della radio. Subito dopo, la televisione si sviluppa ad un ritmo travolgente e prende la forma culturale della radio, usurpandone anche il posto in casa, al centro del salotto

Anni 50: la radio, medium personale 1948: il transistor sostituisce le valvole degli apparecchi, e consente la miniaturizzazione delle radio Benessere economico dopo la guerra mondiale: i giovani si emancipano dalle abitudini dai valori e dai condizionamenti familiari, diventando soggetti attivi del Consumo La radio diventa il primo medium personale e mobile La televisione cannibalizza la radio in tutto, tranne che nella trasmissione della musica 1954: nasce il primo programma radiofonico dedicato al Rock Sodalizio tra radio, musica rock e pubblico giovanile

Dagli anni 70: la radio, medium interattivo La radio e il telefono Caratteristica principale, la partecipazione Proliferazione dei formati in relazione ai gusti e ai target Lavvento di Internet fa crescere le possibilità di interazione tra radio e pubblico Internet apre la strada a nuove forme di radiofonia: asincrona, orizzontale, fortemente interattiva, e facile da produrre, anche per i non professionisti La radio passa anche sul satellite Il podcasting

Identità delle radio in Europa e in USA Emittenti europee pedagogiche guardano con diffidenza a programmazione musicale USA RAI e BBC: musica classica, teatro, letteratura. rock in Europa arriva attraverso il cinema oppure attraverso alcune radio: – Radio Luxembourg – Radio Caroline & Radio Veronica (radio pirata)

Il modello americano: la format radio la Hit parade diventa il modello di programmazione per la radio musicale: limitare il numero di canzoni programmate in un determinato periodo (1 settimana, 1 mese) NASCE LA PLAYLIST Il Juke Box come modello di fruizione che testimonia il piacere dellascolto ripetuto piuttosto che la varietà e la novità: il criterio di selezione è il successo del brano NASCE IL PRIMO FORMAT, IL TOP 40 Forte selezione dei brani (da 80 a 10) Stile di conduzione irriverente, in linea con il contenuto della musica e con la sua portata anticonformista Riduzione del tempo complessivamente destinato al parlato: ritmi più frenetici Produzione di Jingle, per rafforzare lidentità dellemittente e per imprimerla nellascoltatore: suoni originali registrati appositamente

La filosofia della format radio FORMAT: formula di programmazione dellemittente che ne determina contenuti, generi e stile complessivo, in relazione ad un determinato pubblico di riferimento STATIONALITY: identità dellemittente, determinata dal format e dalla sua realizzazione CLOCK: visualizzazione grafica del formato in una unità di misura della programmazione: lora ROTATION: metodo di programmazione basato sulla ripetizione degli stessi moduli produttivi nel corso delle re, alternativo e rivoluzionario rispetto alla filosofia del palinsesto

Il modello europeo si trasforma Dal Lussemburgo e dalle radio pirata il modello americano arriva in Europa La BBC, loperatore di servizio pubblico più rappresentativo del continente, dedica un canale alla musica dei giovani In Italia cè solo la RAI, con tre canali: il primo dedicato allinformazione, il secondo allintrattenimento generalista, il terzo alla cultura Non si dà spazio alla cultura giovanile, se non in forme ridotte Le radio straniere (soprattutto Radio Montecarlo) portano in Italia uno stile scanzonato e una programmazione leggera, del tutto estranea alle tradizioni della RAI nascono le radio libere

Radio libere, radio private 10 marzo 1975: prime trasmissioni di Radio Milano International, oggi Radio : sentenza della Corte Costituzionale che liberalizza letere in ambito locale La fioritura delle radio private risponde a stimoli diversi: VOGLIA DI MUSICA SEMPRE AGGIORNATA AFFERMAZIONE IDENTITA LOCALE NECESSITA DI CERCARE CONSENSI DI TIPO POLITICO (ATTIVISMO GIOVANILE) RICHIESTA DI LIBERA ESPRESSIONE DELLE OPINIONI Nel frattempo nascono moltissime radio (nel 1979 sono 2900, nel 1987 sono 4200) Anni 80: le radio locali cominciano a trasmettere in tutto il paese (la prima è Radio 105 nel 1986) 1990: legge 6 agosto n. 223 (Mammì): distinzione tra soggetti privati a carattere commerciale e comunitario, nonché distinzione distinzione tra ambito locale e nazionale

Radio Nazionali Oggi in Italia abbiamo 14 radio private nazionali Alcune fanno parte di gruppi editoriali - Gruppo LEspresso, Il Sole 24 Ore, RCS, Mondadori Altre sono ancora in mano ai proprietari e agli imprenditori che le hanno fatte nascere – Hazan, Suraci, Montefusco, Niespolo, Mignani, Volanti, Zambardelli Ascolti: a differenza di quanto accade con la Tv, la Rai oggi ha solo il 25% dell'audience, e più del 50% va a di queste radio nazionali private, prevalentemente musicali La maggior parte della programmazione è infatti dedicata alla musica Alcune radio fanno concorrenza alla Rai anche sul fronte della programmazione informativa e di parola

Radio Locali Realtà molto difficile da censire, mondo sommerso Radio con bacino di utenza locale, regionale, sovraregionale: economia di varietà, in senso orizzontale (centri commerciali, discoteche, intrattenimento) o in senso verticale (stampa o tv locale). Complessivamente il 25% dellascolto Syndication: federazioni di radio, radio locali con caratteristiche proprie collegate a grandi circuiti nazionali, 6 ore di programmazione insieme Precarietà economica e di diffusione: forme di programmazione semplici, interferenze Funzione identitaria e connettiva della radio locale: trasparenza rispetto alla vita del luogo, vicinanza fisica al pubblico che partecipa La dimensione locale permette tempi e modalità più dilatate in onda

Radio Comunitarie Esercitata da associazioni, fondazioni e cooperative costituite ad hoc, riconosciute come espressione di particolari istanze culturali, etniche, politiche e religiose. Assenza di scopo di lucro. Obbligo a trasmettere programmi originali autoprodotti che hanno riferimento alle istanze indicate per almeno il 50% dellorario di trasmissione giornaliero (7-21). Non è consentita la trasformazione della concessione per la radiodiffusione sonora a carattere comunitario in concessione a carattere commerciale. Caratteristica principale: PARTECIPAZIONE a qualsiasi livello; gli ascoltatori possono essere a loro volta produttori, amministratori, tecnici, proprietari delle stazioni stesse. Voce delle minoranze (etniche, linguistiche, religiose), strumento di partecipazione politica non tradizionale, elemento di coesione e identità sociale.

Le 10 radio più ascoltate (Audiradio) Primo posto Radio Deejay con un ascolto pari a 710mila Secondo posto per Radio 105 (698mila) RTL (594mila) RDS (572mila) Radio Kiss Kiss (340mila) Radio Italia Solo Musica Italiana (325mila) Radio R101 (248mila) Virgin Radio (224mila) m20 (192mila) Radio 24 – IlSole24Ore (161mila)