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PubblicatoMarisa Sabrina Mori Modificato 8 anni fa
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TRE GRANDI REGIONI A EST LA FASCIA DEGLI ALPALACCHI E LA PINURA ATLANTICA CENTRO GRANDI PIANURE A OVEST LA REGIONE DELLE MONTAGNE ROCCIOSE
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La catena dei monti Appalachi si estende per 2500 km. Presenta rilievi antichi non molto elevati che impediscono la navigazione dei fiumi diretti nell’atlantico. La pianura a nord è stretta ed è attraversata da estuari dei fiumi Hudson e Delaware La regione pianeggiante confina con il Canada e si estende fino al golfo del Messico. Le pianure sono di due tipi: quelle a nord sono state spianate dalla glaciazione e circonda la regione dei grandi laghi condivisa con il Canada. Quelle a sud sono state formate dai sedimenti portati dai fiumi (Mississippi, Missouri- terzo al mondo per lunghezza) La regione occidentale è occupata dalle Montagne rocciose, un terzo del territorio ed è di alta instabilità sismica. A est si incontrano sono le montagne rocciose, dette anche vette più elevate (altitudine media di 3500m); poi gli altipiani centrali (tra i 1800 e i 2500m), costituiscono l’area più arida del Paese perché sono chiusi tra catene montuose. Gli altipiani principali sono: Gran Bacino, con la depressione della valle della Morte e i laghi salati; e quello del Colorado dove il fiume omonimo e i suoi affluenti hanno scavatole gole del Grand Canyon prima di sfociare nell’Oceano Pacifico. Atri fiumi importanti sono il Columbia e il Sacramento.
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UN CLIMA CAPRICCIOSO Sui rilievi vi è un clima di alta montagna. Tra le pianure e le montagne, in inverno nell’area settentrionale fa molto freddo. Nella zona meridionale dove il clima è di tipo tropicale dove vi sono uragani che si formano sull’Atlantico e sul Golfo del Messico. LE COSTE Le coste Atlantiche sono frastagliate fino al North Carolina, a sud diventano più basse e orlate da dune sabbiose. Le coste del Golfo del Messico è bassa e paludosa. Le coste del Pacifico sono quasi tutte alte e rocciose con poche insenature a parte la Baia di San Francisco.
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MELTIN POT Società multietnica. La popolazione è caratterizzata da una composizione etnica molto complessa. Dovuto al fatto delle diverse onde migratorie, da paesi e continenti diversi: Europa, Africa e dall’Asia. Il termine MELTIN POT (miscuglio) vieni utilizzato per indicare la mescolanza delle varie componenti etniche. I BIANCHI sono il 75% della popolazione americana, gli afroamericani sono il 12%, i messicani sono il 5%, gli asiatici sono il 2,5% e i nativi sono lo 0,8% della popolazione. I Nativi sono divisi in vari gruppi, risiedono perlopiù nell’ovest del paese, vivono di allevamento e turismo. La crescita demografica è più alta di quella media europea. Ci sono notevoli differenza tra varie aree e gruppi etnici, incremento naturale dei bianchi è quasi nullo, mentre è più elevato tra i neri, gli asiatici e i latino-americano. IMMIGRAZIONE. A partire dal Seicento gli inglesi protestanti lasciarono la madrepatria per motivi religiosi o economici stabilendosi nella costa atlantica. Quando arrivarono i bianchi arrivarono anche i neri, che erano deportati come schiavi per lavorare nelle piantagioni nel Sud degli Stati Uniti. Nell’Ottocento arrivarono gli immigrati provenienti da tutta Europa. 1820-1996 raggiunsero gli Stati Uniti oltre a 63 milioni di immigrati. Flusso immigratorio costituito da ISPANICI. Negli anni Novanta gli stati uniti hanno creato una barriera di acciaio, alta tre metri e lunga centinaia di chilometri, per limitare l’immigrazione clandestina dei messicani.
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RELIGIONI. Gli Stati Uniti non hanno una religione di Stato ma il sentimento religioso, cristiano, è molto diffuso. Nei paesi con un alto grado di sviluppo (90%) delle persone dichiara di professare un credo religioso. La RELIGIOSITA’ DIFFUS fa da collante sociale in una nazione costruita da mille identità. DIVARIO TRA RICCHI E POVERI. Indice di sviluppo umano porta gli Stati Uniti ai vertici della classifica mondiale, il divario tra i cittadini ricchi e quelli poveri è enorme. Hanno raggiunto il più alto tasso di disuguaglianza fra i Paesi occidentali industrializzati. Vicino a un gruppo di ricchi c’è un gran numero di poveri, che a causa della crisi in questi anni stanno aumentando. Una persona su sette vive in stato di povertà, soprattutto afroamericani e latino-americani.
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NEW YORK. Tra il 1892 e il 1954 oltre 20 milioni di immigrati provenienti da tutto il mondo si stanziarono a New York. Oggi circa quattro mila abitanti sono di origine europea, poco più di due milioni sono gli afroamericani e oltre un milione gli ispano-americani, centinaia di migliaia gli asiatici oltre a una presenza della comunità ebraica. Quartieri etnici a Manhattan (isola sul fiume Hudson) La città è divisa in diversi quartieri dalla forte connotazione etnica, per le diverse origini dei newyorkesi, per questo nei diversi quartieri si sono stanziati gli immigrati, che volevano trovare un ambiente simile al loro luogo natale. Manhattan rappresenta il cuore culturale e finanziario della città. Ci sono due motivi collegati alla nascita dei quartieri etnici:1.rapita espansione della città, trasformazione da centro portuale-industriale a polo terziario hanno generato una fuga dall’area centrale della metropoli, si trovavano in uno stato di degrado. 2.i quartieri che sono rimasti liberi ora sono occupati da nuoci immigrati e da chi non aveva i mezzi per spostarsi altrove.
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HARLEM Nel cuore di Manhattan c’è Harlem. Nacque agli inizi del Novecento, quando gli alloggi furono destinati ai neri in seguito al fallimento di un’impresa edilizia. I bianchi ricchi se ne andarono subito e successivamente se ne andarono via anche i poveri. Oggi Harlem è il cuore della cultura africana a New York, ospita quasi due milioni di afroamericani residenti in città. Negli anni Sessanta del Novecento fu teatro di violenti e del degrado legato alla criminalità e alla droga. Oggi Harlem sta attraversando un periodo di rinascita grazie all’intervento pubblico e all’arrivo dei turisti, con la scoperta dell’ambiente musicale e spirituale legato ai cori gospel. EL BARRIO A est di Haelem. Ospita una delle più grandi comunità latino-americane della città, oggi è abitata prevalentemente da portoricani, domenicani e cubani.
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CHINATOWN Chinatown è un florida comunità composta da 150000 residenti, molti di loro lavorano e vivono nel loro quartiere senza parlare neanche una parola in inglese. Negli anni Novanta del Novecento Chinatown ha attirato un numero sempre più elevato di immigrati vietnamiti. Animata da tutto il suo colore durante i festeggiamenti del Capodanno cinese, quando nelle starda sfilano carri di musicisti e ballerini.
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L’identità di Little Itali si è molto indebolita. Un tempo era un quartiere del tutto italiano, ma il miglioramento delle condizioni socio-economiche dei nostri immigrati portò,a metà del secolo sorso un grande esodo di alcune zone di Brooklyn, del Bronx e verso i sobborghi della città, per cui oggi a Little Italy si sono insediate altre comunità
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