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Apprendimento
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situazione comportamento
apprendimento cambiamenti nel comportamento che un organismo mette in atto nel corso dell’esistenza per meglio adattarsi all’ambiente esterno situazione comportamento il comportamento adattivo deve ripresentarsi anche in situazioni successive a quella originaria
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si può (e si deve) studiare solo ciò che è osservabile
anni ‘40 e ‘50 comportamentismo ortodosso l’uomo condivide con gli animali la capacità di apprendere studiare il comportamento di organismi più semplici permette di capire i processi su cui si basa l’apprendimento degli esseri umani studiare l’apprendimento negli animali è più semplice perché si può controllare ogni aspetto del loro ambiente si può (e si deve) studiare solo ciò che è osservabile
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in quali condizioni osservabili e misurabili si producono cambiamenti duraturi nel comportamento osservabile e misurabile di un organismo? Condizionamento classico Condizionamento operante
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Il condizionamento classico
PAVLOV non è uno psicologo, né un comportamentista è un fisiologo che nel 1904 ha vinto il Nobel per la Medicina grazie alle ricerche sulla fisiologia della digestione situazione sperimentale misurazione della quantità di saliva prodotta in condizioni controllate
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L’esperimento di Pavlov (1849-1936)
il cibo in bocca produce un immediato aumento della salivazione i cani cominciavano già a salivare quando stimolati da eventi che “precedevano” il cibo l’aumento di salivazione alla vista del cibo è il primo atto preparatorio ai processi digestivi
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Innati o Incondizionati Appresi o Condizionati
comportamenti o riflessi Innati o Incondizionati (cibo - salivazione) Appresi o Condizionati (suono - salivazione) riflesso incondizionato innato cibo - salivazione presentazione casuale di uno stimolo neutro - no salivazione lo stimolo neutro diventa uno stimolo condizionato che provoca una risposta condizionata presentazione ripetuta di uno stimolo neutro prima del cibo - salivazione
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esperimento con la campanella
PRESENTAZIONE DEL CIBO Stimolo Incondizionato SUONO Stimolo Neutro (iniz.) PRESENTAZIONE DEL CIBO Stimolo Incondizionato SALIVAZIONE Risposta Incondizionata SALIVAZIONE Risposta Incondizionata SUONO Stimolo Condizionato SALIVAZIONE Risposta Condizionata
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Schema di condizionamento classico
prima del condizionamento suono (stimolo neutro) no salivazione cibo (st. incondizionato) salivazione (risposta incondizionata innata) durante il condizionamento suono (stimolo neutro) seguito da cibo (st. incondizionato) salivazione dopo il condizionamento suono (stimolo condizionato) salivazione (risposta condizionata appresa)
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fasi del condizionamento classico
caratteristiche temporali Acquisizione si forma l’associazione SC + SI aumenta salivazione Estinzione presentazione di SC ma non di SI salivazione tende a sparire Riacquisizione presentazione SC + SI riapprendimento rapido della salivazione
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l’efficacia del condizionamento dipende da due fattori
ripetizione dell’associazione tra lo stimolo e la risposta (un numero sufficiente di volte) rapporto temporale tra lo stimolo e la risposta più efficace se SN precede SI di secondi (condizionamento in avanti)
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la risposta condizionata si presenta anche con stimoli
generalizzazione la risposta condizionata si presenta anche con stimoli simili allo stimolo condizionato originale frequenza del suono quantità di salivazione
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estinzione suoni simili es. 900 Hz no cibo generalizzazione eliminata
discriminazione SC tono di 1000 Hz estinzione suoni simili es. 900 Hz no cibo generalizzazione eliminata frequenza del suono quantità di salivazione
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Stimoli Avversativi (stimoli incondizionati negativi)
stimoli dolorosi o spiacevoli che inducono risposte incondizionate di fuga o paura per stabilire un condizionamento è sufficiente un singolo accoppiamento tra SN e SI avversativo il condizionamento con SI avversativo è molto più resistente all’estinzione
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Il condizionamento operante
(Skinner 1938;1953) il condizionamento rende possibile l’apprendimento anche di comportamenti che non fanno parte del repertorio innato comportamento operante = comportamento che opera sull’ambiente per produrre un effetto positivo gli effetti positivi di un comportamento aumentano la probabilità che il comportamento sia nuovamente riprodotto in futuro deriva dalla legge dell’effetto di Thorndike
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apprendimento della risposta difuga dei gatti dalla problem-box
Thorndike (1898) apprendimento della risposta difuga dei gatti dalla problem-box curva di apprendimento: il tempo impiegato ad uscire dalla gabbia diminuisce con l’aumentare delle prove
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il gatto dimostra un apprendimento per prove ed errori
la risposta corretta è emessa casualmente se un comportamento casuale produce un effetto positivo tende ad essere ripetuto legge dell’effetto le risposte corrette tendono ad essere ripetute le risposte sbagliate tendono ad essere soppresse comportamento per prove ed errori
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il rinforzo il comportamento è condizionato con la presentazione di un rinforzo la conseguenza positiva di un comportamento è il rinforzo Skinner-box
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Rinforzo positivo un evento ambientale positivo per l’animale rende più probabile il comportamento in futuro Rinforzo negativo eliminazione di uno stimolo avversativo (pavimento elettrificato) apprendimento più rapido Punizione un evento ambientale negativo per l’animale rende meno probabile il comportamento in futuro
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l’intervallo temporale tra comportamento rinforzo determina i tempi di acquisizione del condizionamento ottimale da 0 a 5 secondi dopo il comportamento estinzione cessazione del rinforzo costante (cibo ogni volta che preme la leva) produce apprendimento molto rapido ma anche rapida estinzione rinforzo intermittente
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modellamento tecnica per selezionare comportamenti estranei a quelli specie-specifici (approssimazioni successive) il ratto riceve cibo ogni volta che si avvicina alla leva il ratto impara a stare vicino alla leva il ratto riceve cibo solo quando tocca la parete dove c’è la leva il ratto impara a toccare la parete dove c’è la leva il ratto riceve cibo solo quando abbassa la leva il ratto impara ad abbassare la leva
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processi cognitivi negli animali
situazione sperimentale tipica ratti affamati sono messi dentro labirinti complessi devono imparare ad uscire con l’aumentare delle sessioni sperimentali, i ratti fanno sempre meno errori ed escono più velocemente esperimento di Tolman e Honzik (1930)
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tre gruppi di ratti percorrono ogni giorno un labirinto
ad un gruppo non viene dato alcun rinforzo al secondo gruppo di ratti viene dato un rinforzo ogni volta che raggiungono il traguardo al terzo gruppo viene dato un rinforzo solo a partire dall’11 giorno risultati
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I ratti apprendono una mappa cognitiva del labirinto ed
elaborano una rappresentazione mentale del percorso l’apprendimento avviene anche in assenza di rinforzo apprendimento latente variabili intervenienti insieme di processi mentali che modulano la relazione S – R è necessario postulare la loro esistenza per spiegare il comportamento osservabile
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l’apprendimento secondo la Gestalt
critica al comportamentismo gli animali non possono mostrare comportamenti intelligenti perché le situazioni sperimentali sono troppo rigide Köhler (1925) i primati (scimpanzè) sono in grado di risolvere problemi complessi in maniera creativa NON per prove ed errori ma per INSIGHT
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il cibo è fuori dalla gabbia e troppo lontano per essere raggiunto con le zampe
nella gabbia ci sono delle pertiche ma nessuna è abbastanza lunga soluzione dopo qualche tentativo, lo scimpanzè “vede” la soluzione all’improvviso e infila le pertiche l’una nell’altra
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insight ristrutturazione cognitiva creativa degli elementi presenti nell’ambiente rende possibile la soluzione di problemi dimostra l’esistenza di una rappresentazione interna dell’ambiente circostante e non un semplice legame stimolo-risposta
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