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Il Purgatorio e l’opera di Dante

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Presentazione sul tema: "Il Purgatorio e l’opera di Dante"— Transcript della presentazione:

1 Il Purgatorio e l’opera di Dante

2 L’invenzione del Purgatorio (1)
Jacques Le Goff La nascita del Purgatorio (La naissance du Purgatoire Indagine che ripercorre le tappe della formazione secolare del “regno di mezzo” nella mentalità collettiva, negli scritti dei Padri della Chiesa e nella storia delle Istituzioni. “il terzo luogo”, come lo definì Lutero al tempo delle controversie tra riformati e cattolici sulla validità delle indulgenze, non compare nelle Sacre Scritture Le Goff prende l’avvio da elementi ideologici che annunciano l’idea del purgatorio a partire dal giudeo-cristianesimo antico per giungere alla sua nascita nella seconda metà del XII sec. E alla sua affermazione nel secolo seguente nelle religioni antiche ci sono due tipi di geografie dell’aldilà: uno spazio uniforme e uno dualistico. Es: Ade e Campi Elisi dei Greci e dei Romani il Cristianesimo eredita questa concezione che si riflette anche in una collocazione spaziale dei due regni: basso/alto

3 L’invenzione del Purgatorio (2)
Etimologia del termine invenire = inventare, escogitare, trovare argomenti a partire dal IV sec. con i Padri della Chiesa (Ambrogio, Gerolamo e Agostino) si inizia a riflettere sulla condizione delle anime dopo il trapasso e su una loro possibile evoluzione tra il momento della morte e il Giudizio finale Agostino lascia aperta la possibilità che i luoghi di espiazione siano sulla terra, possibilmente dove è stata commessa la colpa (da ciò una serie di eresie sui loci purgatorii in terra: i luoghi della colpa, strade, boschi, terme, le chiese come percorso penitenziale della anime, l’Etna o i vulcani delle isole Eolie tra l’idea si concretizza nel sostantivo purgatorium nel 1274 il Concilio di Lione sancisce il riconoscimento ufficiale dell’esistenza del purgatorio come argomento di fede

4 L’invenzione del Purgatorio (2 bis)
tra l’idea si concretizza nel sostantivo purgatorium nel 1274 il Concilio di Lione sancisce il riconoscimento ufficiale dell’esistenza del purgatorio come argomento di fede la Chiesa prende possesso dell’aldilà e attraverso di esso dell’aldiqua stabilendo due poteri: spirituale: risponde al bisogno di colmare un evidente “buco” teologico economico: può mettere le mani sull’aldilà per affermare il proprio potere sulla terra attraverso le indulgenze integrando nella comunità anche quei "peccatori di mestiere", come banchieri o mercanti.

5 Il ruolo di Dante Dante è il maggior artefice della “fortuna” del purgatorio Dante conferisce una collocazione precisa e una strutturazione minuziosa, geografica e spirituale al nuovo spazio dell’aldilà cristiano fornendo alcune sistemazioni del problema che poi diverranno stabili Dante dimostra come un grande fenomeno teologico-ideologico regga solo se sostenuto anche dall’immaginario sia folclorico sia artistico

6 I rapporti fra il Purgatorio e la terra: i vivi per i morti
Rapporto vivi-morti come suffragio Da sant’Agostino inizia la triade messe-preghiere-elemosine come strumenti del suffragio Essi implicano una mediazione ecclesiastica e la chiesa tenderà a enfatizzare tale mediazione Individuazione di una serie di santi come aiuto delle anime del purgatorio Da 3 e 4: rifiuto di eretici e poi di protestanti Punto 4: i santi delle confraternite (san Francesco per i francescani: vedi Dante nell’episodio di Federico da Montefeltro), santi irlandesi e poi soprattutto Maria

7 chi c’è? dove è? Le quattro categorie di uomini definite da sant’Agostino (malvagi, buoni, non del tutto buoni, non del tutto malvagi) diventano tre con l’unificazione delle ultime due Casistica dei peccati per il purgatorio: minuta, parva, minora, levia, leviora, quotidiana e, dal secolo XII, venialia La divisione manichea in quattro non scompare: il purgatorio non è luogo eternoTendenziale infernalizzazione del purgatorio: nell’inferno (Jacopo da Varagine), sotto la crosta terrestre (Tommaso d’Aquino e tutti i domenicani tranne Alberto Magno) Nella terza zona dell’atmosfera (Jacopo da Varagine) o comunque verso il cielo (Bonaventura e tutti i francescani; Alberto Magno fra i domenicani)

8 La realtà del Purgatorio
Dal momento della sua nascita il purgatorio è per tutti un luogo reale, la sede dell’ignis purgatorius e dei peccatori di peccati venialia Non è una allegoria né uno stato della mente Per tutti è una verità letterale Caratteristica tipica del pensiero medievale per il quale tutto il simbolismo ha sempre una base di realtà (storica, materiale, metafisica…) Su questa realtà Dante può costruire il terzo regno

9 Collocazione geografica e spaziale
del “terzo luogo” nell’universo di Dante

10 La struttura del Purgatorio e il sistema delle pene
è sulla superficie della terra: isola in emisfero australe tronco di cono centro di una geografia reale e di una geografia trascendente: spiaggia da cui inizia la salita di purificazione ripartizione in 9 settori come per Inferno: antipurgatorio + 7 cornici* + paradiso terrestre angelo delle 7 P *i sette peccati capitali in ordine di gravità

11 La medietà come caratteristica principale
è destinato a finire, non è eterno è cantica della purificazione progressiva tra il buio infernale e la luce terrestre – peccato/redenzione si succedono il giorno e la notte centro geometrico della Commedia = centro tematico: Canto XVI (Marco Lombardo) riflessione sul tema del “libero arbitrio” medietà stilistica fra comico e sublime I temi affetti/amicizia coralità l’uomo pellegrino. elegia del corpo luce politica


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