La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano"— Transcript della presentazione:

1 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
NOVA BOVALINO “COSTRUIRE LA CITTADINANZA ATTIVA” RELAZIONE : IL CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO e LA GOVERNANCE LOCALE. Dott. Domenico Primerano Bovalino 24/11/2012 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

2 GOVERNARE CON I CITTADINI NEL NUOVO CONTESTO EUROPEO
CRISI FINANZIARIA Una migliore politica pubblica; Una maggiore fiducia nell’amministrazione; Una più forte democrazia; Rispondere alla richiesta di maggiore trasparenza ed accountability; Andare incontro alle aspettative di maggiore considerazione da parte dei cittadini; Controbattere alla diminuzione di partecipazione e fiducia verso la pubblica amministrazione il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano 2 2

3 Risorse economiche e finanziarie
Le difficoltà economiche e finanziarie nelle quali si dibattono tutti gli Enti locali sono particolarmente accentuate in Calabria , Regione Obiettivo 1 , che ancora non riesce a superare la propria condizione di marginalità . I Comuni calabresi stentano a sopportare l’attuale livello di costi dei servizi e non sono in grado di reggere,senza opportuni supporti, altre spese conseguenti a funzioni da esercitare ulteriori rispetto alle attuali Solo in Calabria sono 60 i comuni a rischio dissesto finanziario. NEGLI ULTIMI DUE ANNI I TAGLI DEL GOVERNO HANNO RIDOTTO LE ENTRATE DEL 40% : L’ULTIMO DECRETO SULLA SPENDING REVIEW RIDUCE ANCORA DI 500 MILIONI DI EURO PER IL 2012 E DI DUE MILIARDI NEL 2013; LE DIFFICOLTA’ SONO ENORMI BEN DESCRITTE DAL RAPPORTO DI LEGA AUTONOMIE CALABRIA. SI TAGLIA SU TUTTO. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

4 LA CLASSIFICA DELLE CITTA’ IDEALI La “posizione” delle nostre Province
QUALITA’ DELLA VITA LA CLASSIFICA DELLE CITTA’ IDEALI La “posizione” delle nostre Province 77° – CROTONE 90° - COSENZA 95° – VIBO VALENTIA 97° - REGGIO CALABRIA 99° - CATANZARO I 6 CRITERI CHE FANNO ESSERE UNA CITTA’ IDEALE TENORE DI VITA AFFARI E LAVORO SERVIZI AMBIENTE E SALUTE ORDINE PUBBLICO POPOLAZIONE TEMPO LIBERO il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

5 Noi stiamo rubando il futuro ai nostri figli e ai nostri nipoti
Non possiamo continuare a vivere in una società chiusa su un pianeta finito. Noi stiamo rubando il futuro ai nostri figli e ai nostri nipoti La Crisi finanziaria, la disoccupazione,i costi della politica, gli sprechi, il paese politico e quello reale ,la fiducia del cittadino verso le istituzioni, ecc, ecc. dimostrano che l’Italia è in crisi e che quindi tutti : DOBBIAMO QUINDI FARE QUALCOSA , MA COSA? NELLA SOCIETA’ CIVILE CRESCE LA VOGLIA DI GIRARE PAGINA! Dobbiamo abbandonare l’illusione ed affrontare la Realta’. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

6 Illusione invece di realta’
L’illusione: piu’consumi piu’ sei felice La realta’: piu’ consumi piu’ diventi grasso! …………..e LO SVILUPPO SOSTENIBILE ?? il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

7 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Uomo il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

8 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Uomo moderno! il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

9 PROVIAMO A RIPARTIRE : ALZIAMO IL LIVELLO
NON TUTTO E’ ANDATO DISTRUTTO, UN TESSUTO SOCIALE SUL QUALE PROVARE A RITESSERE RAPPORTI PUBBLICI TRASPARENTI ESISTE ANCORA: E’ FATTO DI MAGISTRATI CHE ANCORA CI CREDONO; DI PROFESSIONISTI CHE SEGUITANO A COMPIERE IL LORO DOVERE CON SCRUPOLO; DI IMPRENDITORI PICCOLI E GRANDI CHE HANNO IMPARATO A FARE IMPRESA E RESISTERE SUL MERCATO SENZA L’AIUTO DELLA POLITICA: ED E’ FATTO DI GIOVANI E DI MENO GIOVANI CHE HANNO VOGLIA DI METTERSI IN DISCUSSIONE. NON SARA’ FACILE. . il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

10 LA POPOLAZIONE NON E’ PROTETTA
ABBIAMO BISOGNO DI TRE COSE PER AFFRONTARE LA CRISI E COSTRUIRE LA CITTADINANZA ATTIVA : UNA FORTE NORMATIVA FORTE PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI SE UNO DI QUESTI LEGAMI E’ DEBOLE LA POPOLAZIONE NON E’ PROTETTA il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

11 La stagione delle riforme OBIETTIVI DEL LEGISLATORE
Cambiare il come si amministra, riguarda in primo luogo il perché, il fine dell'amministrazione, ciò verso cui si deve considerare indirizzata e ordinata l'azione amministrativa pubblica. Si tratta del dato di fondo,che dà il senso dell'attuale stagione di riforme e che si riflette poi nella modernizzazione del sistema. (pensioni, sprechi, lotta alla corruzione, fisco e.. Ecc.) il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

12 GOVERNANTI E GOVERNATI
Come è noto, l'amministrazione si colloca al crocevia del rapporto fra chi governa e chi è governato, fra governo e società, è strumento e prolungamento dell'azione di governo e, insieme, mezzo per l'organizzazione e il funzionamento della vita individuale e collettiva, della società. Entro tale rapporto, che di per sé è sempre in equilibrio precario, l'amministrazione italiana, nonostante i principi affermati nella Costituzione, ha continuato ad essere eminentemente concepita come strumento e prolungamento dell'azione di governo, momento del governo sulla società. Di qui il permanere di un'organizzazione amministrativa sostanzialmente centralizzata, lontana dai cittadini e dipendente dalle istituzioni di governo, di un funzionamento dell'amministrazione a carattere autoritativo e unilaterale, nonché di una tutela nei confronti dell'amministrazione ripartita e dimezzata. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

13 Chi governa e chi e’ governato
Politici Dirigenti Cittadini sudditi il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

14 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
MUTAMENTO DI SISTEMA Ora il mutamento di prospettiva, che si ricava dalle iniziative di riforma dell'attuale stagione, è dato, nella sua essenzialità e, se è consentito, nella sua banalità, dall'affermarsi dell'idea che l'amministrazione debba essere anche (principalmente, se non solo) strumento per l'organizzazione e il funzionamento della vita individuale e collettiva, strumento e funzione per la società governata: che l'amministrazione si qualifichi anche e principalmente come servizio alla società.  In tale prospettiva è in atto una rivoluzione. Ci si trova infatti di fronte ad un mutamento di sistema. NUOVI CONTROLLI, SEMPLIFICAZIONI DEI PROCEDIMENTI, MAGGIORE RESPONSABILITA’ DEI DIRIGENTI, NUOVE SANZIONI. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

15 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Si pone una domanda ? se e come l'amministrazione possa essere utile alla società, affinché essa non costituisca un vincolo, talora inutile e dannoso, come spesso è sentita, e ridiventi invece una risorsa, un'opportunità per conseguire i risultati che ci si attende nella vita economico-sociale? Per conseguenza, decentrare le funzioni significa in breve riordinarle al fine di realizzare un diverso equilibrio, un diverso confine fra amministrazione e società.  Tutto ciò si riassume, come è noto, nell'affermazione, in tutte le iniziative di riforma, di un principio fondamentale: quello di sussidiarietà. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

16 Il Nuovo Orizzonte Costituzionale del Policentrismo Autonomistico
Principio di sussidiarietà (verticale e Orizzontale) Equiordinazione (Stato, Regioni, Province, Comuni). RIFORMA DELLE PROVINCE E NASCITA DELLE CITTA’ METROPOLITANE il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

17 Principio di Sussidiarietà
Il principio di sussidiarietà VERTICALE in virtù del quale di disloca la funzione, in via differenziale all’Ente più vicino alla collettività, e dall’altro si consente l’attribuzione di tale funzione all’Ente “Superiore” nell’ipotesi in cui l’Ente “Inferiore” non sia in grado di svolgerla(Corte Cost. 303/03) il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

18 SUSSIDIARIETA’ ORIZZONTALE
ART. 118 COST. 4° COMMA: Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

19 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

20 COMUNI ALTRI ENTI PROVINCE
IL DECENTRAMENTO IN CALABRIA TRASFERIMENTO FUNZIONI AMMINISTRATIVE LEGGE REGIONALE 12 AGOSTO 2002 N. 34 COMUNI ALTRI ENTI PROVINCE il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

21 TRASFERIMENTO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE ALLE PROVINCE
Dal primo gennaio 2006 la Regione ha conferito alle Province le seguenti funzioni: Sviluppo economico ed attività Produttive Territorio, Ambiente ed Infrastrutture Servizi alla persona ed alla comunità Polizia amministrativa regionale e locale. SVOLTA EPOCALE ? ( LR. 34/2000) il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

22 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
DOBBIAMO PARTIRE DALLA CRISI E DALLE RIFORME COME STRUMENTI PER IL CAMBIAMENTO NEGLI ENTI LOCALI ? il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

23 La Pubblica amministrazione verso il cambiamento
Modello burocratico Modello aziendale Politici Politici Dirigenti Dirigenti Cittadini utenti clienti Cittadini sudditi Orientamento agli atti Orientamento ai risultati Orientamento al mercato il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

24 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
La Pubblica Amministrazione sta subendo profonde trasformazioni per accrescere in modo sostanziale qualità ed efficienza: nuove strutture e nuovi modelli organizzativi; nuovi ruoli e maggiori responsabilità per dirigenti e funzionari; partecipazione più attiva alle decisioni, nei momenti della pianificazione, della programmazione, del budget, del controllo. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

25 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Le sollecitazioni al cambiamento provengono sia dall' interno delle amministrazioni sia dall' esterno: i cittadini: pretendono servizi migliori e un miglior rapporto con gli uffici a cui si rivolgono; i dirigenti e i funzionari pubblici : conoscono i problemi e sono fortemente motivati a risolverli; il mondo produttivo: pretende procedure più efficienti ed efficaci per poter garantire qualità e costi concorrenziali; le nuove tecnologie: consentono e promuovono comportamenti organizzativi profondamente diversi, annullano vincoli di spazio e di tempo, creano maggiore trasparenza,….. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

26 Contesto di riferimento
Attesa dell’utenza Cittadino contribuente Trasparenza Forme di pressione Utente singolo Forme associative Mass-media Enti locali Evoluzione normativa Trasparenza Stato/Finanza Pubblica Controlli esterni Diversificazione servizi il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

27 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Esistono molte e diverse pressioni all’innovazione nel sistema pubblico il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

28 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
……..Se quello delineato sopra è il contesto di riferimento nel quale opera l’Ente locale, i processi di cambiamento passano attraverso le seguenti grandi direttrici : Cambiamento politico Comportamento direzionale partecipazione del cittadino Strumenti/Modelli Strumenti/Tecniche Meccanismi operativi il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

29 Livelli di autonomia finanziaria
Entrate trasferite Libere Vincolate Massima autonomia Autonomia tributaria Autonomia derivata Massima dipendenza Libere Entrate tributarie Vincolate il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

30 Verso un nuovo modello di Ente locale
Autonomia finanziaria Bassa Alta Agenzia Locale Governance locale Amministrazione locale Ente Locale guidato Alta Autonomia istituzionale Bassa il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

31 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

32 Un paragone per semplificare
Il Territorio è il nostro PRODOTTO Se noi fossimo un’azienda e guardassimo al nostro bilancio Da soggetti ed Aziende che: Abitano, Vivono, Transitano, Lavorano nel nostro TERRITORIO 85% - 90% del nostro “fatturato” proviene dal nostro territorio Cioè il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

33 Perché scegliere Questo Territorio”?
Se ci mettiamo dalla parte di chi deve scegliere Perché un Cittadino o un’Azienda dovrebbe scegliere questo territorio? Centrale nella scelta sono: i Servizi le Caratteristiche il “Clima sociale” presenti nel Territorio Si guarda ad un’area territoriale significativa, che non è il singolo Comune di 6.000, abitanti. E’ un’area vasta che interessa. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

34 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Ciò che suscita appeal, “simpatia reciproca”, è il Sistema Territoriale Servizi all’infanzia Carico Tributario Attività sportive Un centro urbano vivibile Sanità Facilità di movimento Scuole di ogni ordine e grado Un centro culturale Lavoro Associazioni educative Verde Pubblico organizzato Viabilità adeguata Centri servizi Quartieri vivibili Strutture e servizi per anziani Un Paese Sicuro il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

35 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Ciò che suscita “sympàtheia”: simpatia, un sentire condiviso, sentire la medesima influenza. Ciò che crea appeal: Sono i servizi di un territorio. E’ il sistema territoriale Un sistema territoriale di eccellenza il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

36 Diventare un territorio di Eccellenza
Implica Comuni di eccellenza Aziende di eccellenza, Scuole di eccellenza Servizi di eccellenza Società civile di eccellenza Territorio di eccellenza Capitale Umano di eccellenza …….. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

37 La domanda si trasforma:
Non basta diventare un territorio che suscita appeal; Occorre decidere Chi voglio che si interessi di questo territorio. Quali aziende; Quali persone il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

38 Un modello di sviluppo che va oltre il dualismo sviluppo-declino
Per attrarre aziende e persone di qualità è necessario prestare più attenzione alla qualità dello sviluppo: uno sviluppo orientato a conferire più qualità alla vita e più qualità all’ambito locale; uno sviluppo capace di coniugare coesione sociale e sviluppo economico. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

39 Per la crescita e lo sviluppo del territorio.
Fondamentale e necessario diventa dunque: cambiare il contesto organizzativo; investire in risorse umane,tecnologiche;territoriali; coinvolgere la dirigenza, rendendo il sistema condiviso; sensibilizzare il cittadino utente sulla partecipazione e condivisione dei processi; il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

40 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Quale dovrebbe essere la risposta della P.A. locale ai cambiamenti? La sfida dello sviluppo locale : dal contesto alla strategia La Dirigenza tra politica e Amministrazione Il Coordinamento dell’organizzazione L’Attività di coordinamento dei servizi La programmazione strategica e i controlli I modelli organizzativi Il Project Management il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

41 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

42 RISPETTO DEI PRINCIPI DI : LEGALITA’ TRASPARENZA EQUITA’ EFFICIENZA
EFFICACIA ECONOMICITA’ SOLIDARIETA’ TOLLERANZA SICUREZZA il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

43 La governance per costruire il futuro
Come attori dello sviluppo locale dobbiamo affrontare prevalentemente problematiche di: razionalizzazione di servizi; miglioramento dei servizi riduzione di costi; Aspetti necessari, ma non sufficienti per rispondere alle nuove esigenze delle nostre Comunità. Guardando al futuro servono nuove vie, occorre ripensare al nuovo ruolo del pubblico, serve un nuovo modello di sviluppo per il territorio. Dobbiamo assolutamente mantenere e migliorare il nostro grado di competitività come territorio; Per noi oggi è vitale concorrere per essere competitivi, non possiamo perdere posizione rispetto ad altri territori; Saremo area d’aiuto comunitario fino al 2013 In questo quadro si inserisce l’attività dell’Unione dei Comuni del Camposampierese. Da Ente nato per il miglioramento e la razionalizzazione dei servizi, riducendo i costi di erogazione sopportati dai singoli Comuni, si è resa necessaria una riflessione sull’importanza di mantenere alto il livello di competitività del territorio per non veder migrare con le aziende e i cittadini anche le risorse indispensabili allo sviluppo. Coesione sociale, sostegno alle categorie più deboli, infrastrutturazione e miglioramento della qualità di vita, sono temi che richiedono ingenti investimenti e spesso non producono entrate dirette che li sostengono. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

44 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
COSA SERVE ? AMMINISTRAZIONE APERTA CAMBIAMENTI ORGANIZZATIVI E RISORSE UMANE( Nuove Competenze- Nuova generazione- nuova scuola ecc.ecc.) PROGRAMMAZIONE E RISORSE FINANZIARIE NUOVI STRUMENTI MANAGERIALI E TECNOLOGICI UNA NUOVA CITTADINANZA ATTIVA il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

45 AMMINISTRAZIONE APERTA La comunicazione
Cosa diversa dall’informazione ? La partecipazione attiva del cittadino? Esempio di mozione diretta? Bilancio sociale? Bilancio di mandato Negli anni passati si è assistito a iniziative di riforma finalizzate a produrre cambiamenti nella Pubblica amministrazione attraverso interventi legislativi orientati alla modifica degli assetti organizzativi, alla rivisitazione del sistema delle competenze e alla introduzione di nuove modalità operative e gestionali. Le iniziative legislative che sono il frutto di scelte politiche e istituzionali, pertanto adottate con diversi atti normativi, esprimono tuttavia con determinazione, anche se con percorsi di mediazione, la tendenza di portare il sistema amministrativo verso nuovi scenari che richiedono un processo di migrazione, per passare: da una status “culturale” caratterizzato, all’esterno, da un rapporto amministrazione-cittadino di tipo autoritativo e all’interno dall’attenzione alle logiche formali, sia in ambito organizzativo che operativo; Verso una nuova cultura dell’amministrazione intesa come sistema autorevole e dialogante proiettato nell’ottica del servizio e nella risposta concreta e adeguata alle esigenze di una società in continua evoluzione. La prima concezione di amministrazione pubblica era giustificabile in un contesto in cui i singoli non erano ancora capaci o sufficientemente organizzati per soddisfare le proprie esigenze, sia individuali che collettive. Ciò accadeva, in particolare agli anni della nascita del sistema amministrativo italiano. Ma in un sistema sociale integrato a livello globale, in cui i soggetti e le organizzazioni private sono in grado di assicurarsi sia le funzioni essenziali che la organizzazione di iniziative di assistenza pubblica, l’autorevolezza e a stessa presenza delle pubbliche amministrazioni si giustifica in funzione di un nuovo valore aggiunto da fornire al sistema sociale in termini di integrazione e garanzia della salvaguardia dei diritti, oltre che della creazione e promozione di nuove opportunità di crescita e sviluppo. Questo obiettivo ambizioso è possibile soltanto se l’apparato amministrativo adotta nuovi paradigmi di organizzazione e gestione che abbandonino le vecchie logiche legate strettamente alle gerarchie, ai procedimenti formali, alla organizzazione per compartimenti monocratici per migrare verso forme organizzative destrutturate e orientate alle funzioni, alla gestione per processi, alla interoperabilità e cooperazione tra i soggetti finalizzata allo scambio di esperienze e al “net management”. Il nuovo valore del cambiamento, nel contesto attuale consiste infatti nella consapevolezza dell’esigenza di smaterializzazione e di creazione di reti di rapporti e di attività, all’interno delle quali creare comunità virtuali organizzate e idonee a fornire le risposte istituzionali richieste dal sistema e sviluppare sistemi di relazione e partecipazione tra amministrazioni pubbliche e tra queste e i cittadini il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

46 I cambiamenti organizzativi
La classica struttura gerarchica entra in crisi perchè: Strutturata su molti livelli con sistemi di comunicazione lenti e inefficaci Potere decisionale al vertice e limitati meccanismi di delega Scarsa responsabilizzazione ai livelli operativi il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

47 I cambiamenti organizzativi
PUNTI DI DEBOLEZZA Focus principale: ottimizzazione della funzione Basso focus sulla qualità Tempi morti tra le diverse funzioni Livello di comunicazione carente Scarsa percezione del livello di soddisfazione del cliente Mancanza di definizione di valori e strategie il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

48 Le quattro fasi del cambiamento organizzativo
Strategia e politica Risorse umane Meccanismi operativi tecnologia il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

49 Pianificata per il medio-lungo termine Ambiziosa, ma realizzabile.
STRATEGIA E POLITICA Multidimensionale: Organizzazione Risorse Umane Tecnologie Pianificata per il medio-lungo termine Ambiziosa, ma realizzabile. ( premio nobel SIMON ) Deve essere comunicata all’interno della struttura. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

50 Allineare la forza lavoro alle strategie e alle politiche aziendali
Risorse umane I principali fattori critici (clima, competenze, le politiche del personale, ecc). Allineare la forza lavoro alle strategie e alle politiche aziendali Ambiente e cultura aziendale Competenze e crescita delle conoscenze il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

51 Bisogni principali (secondo il principio di Pareto)
MECCANISMI OPERATIVI Bisogni principali (secondo il principio di Pareto) Definiti sulla base delle esigenze dei clienti. Interfunzionali. Che comportano cambiamenti delle variabili “strutturali”. In grado di ottimizzare i processi operativi e gestionali. Orientati al miglioramento dell’organizzazione. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

52 la tecnologia come “strumento” per aumentare l’efficienza
la tecnologia per migliorare l’integrazione tra i processi e la comunicazione interna la tecnologia per gestire la conoscenza il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

53 CAMBIAMENTI ORGANIZZATIVI: L’ORGANIZZAZIONE
il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

54 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Un sistema è sempre perfettamente organizzato per realizzare i risultati che PRODUCE Qualsiasi sia l’output di un sistema organizzativo, questo è la perfetta espressione delle capacità organizzative del sistema. Se il risultato è un disastro, vuol dire che l’organizzazione è perfettamente strutturata per produrlo. (M grasso. Il management del buon senso . Francoangeli) il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

55 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Nuovi paradigmi per lo sviluppo economico LA TEORIA DELLE TRE T Talento, Tecnologia, Tolleranza Il Professor Richard Florida della Carnagie Mellon University, ha sviluppato la teoria delle 3 T. Tecnologia, Talento e Tolleranza, ciascuna di queste dimensioni da sola non è sufficiente a garantire lo sviluppo della quarta T il Territorio il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

56 DISTINZIONE ≠ SEPARAZIONE IMPATTO ORGANIZZATIVO
IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE TOCCA SIA GLI ORGANI DI INDIRIZZO POLITICO AMMINISTRATIVO CHE GLI ORGANI DIRETTIVI RICHIEDENDO LA DEFINIZIONE A VARI LIVELLI DEGLI - INDIRIZZI POLITICI (STRATEGIA) IMPATTO ORGANIZZATIVO - OBIETTIVI E POLITICHE GENERALI - OBIETTIVI E POLITICHE SETTORIALI IMPATTO CONTABILE - ASSEGNAZIONE DELLE RISORSE il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

57 ENTI LOCALI STRUTTURA AMMINISTRATIVA
ESEMPLIFICAZIONI SUL PRINCIPIO DELLA DISTINZIONE ENTI LOCALI R.P.P. ORGANI POLITICI Approva Presenta CONSIGLIO BILANCIO “POLITICO” Bilancio Pluriennale GIUNTA AUTORIZZAZIONE I° LIVELLO Bilancio Annuale Piano Esecutivo di Gestione BILANCIO “AMM.VO” STRUTTURA AMMINISTRATIVA AUTORIZZAZIONE II° LIVELLO Area o Servizio A B incarnano il principio della DISTINZIONE C DIR.1 DIR.2 DIR.3 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano ORGANIZZAZIONE DELL’ENTE LOCALE

58 ATTRIBUZIONI (Enti Locali)
TELEOLOGICHE STRUMENTALI CONSIGLIO Adotta gli statuti dell’ente Adotta programmi, RPP, piani finanziari, programmi triennali, bilanci annuali e pluriennali Assunzione diretta dei pubblici servizi, costituzione di istituzione e aziende speciali Istituzione e ordinamento dei tributi CONSIGLIO Adotta convenzioni tra i comuni Contrae i mutui Ha competenza negli acquisti e nelle alienazioni immobiliari, relative permute, appalti e concessioni ORGANI POLITICI GIUNTA e SINDACO La giunta compie tutti gli atti rientranti nelle funzioni degli organi di governo La giunta collabora con il sindaco nell’attuazione degli indirizzi generali del consiglio Il sindaco rappresenta l’ente, convoca e presiede la giunta, nonché il consiglio, se non è prevista la figura del presidente GIUNTA e SINDACO La giunta adotta i regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi Il sindaco emana ordinanze contingibili ed urgenti in materia sanitaria ed edilizia il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

59 ATTRIBUZIONI (Enti Locali)
TELEOLOGICHE STRUMENTALI Spettano ai dirigenti tutti i compiti non ricompresi espressamente dalla legge o dallo statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo degli organi di governo dell’ente o non rientranti tra le funzioni del segretario o del direttore generale (art.107 TUEL) DIRIGENTI - Spettano ai dirigenti tutti i compiti, compresa l’adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l’amministrazione verso l’esterno Sono attribuiti i compiti di attuazione degli obiettivi e di programmi Spettano ai dirigenti gli atti di gestione finanziaria Sono di competenza dei dirigenti i provvedimenti di autorizzazione e concessione, le attestazioni e le certificazioni Spettano ai dirigenti le presidenze delle commissioni di gara e di concorso - Spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti. Spetta l’organizzazione interna degli uffici a cui sono preposti Sono di competenza dei dirigenti gli atti di amministrazione e gestione del personale il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

60 Il modello organizzativo programmato
B A il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

61 Il modello organizzativo attuato
B A X ? il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

62 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Sindaco – S.G. – D.G. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

63 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

64 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
MA COME REALIZZIAMO LO SVILUPPO LOCALE ? CON QUALI RISORSE FINANZIARIE ? ENTRATE PROPRIE (FINANZA LOCALE) FINANZIAMENTI COMUNITA’ EUROPEA FINANZIAMENTI DELLA REGIONE FINANZIAMENTI DELLO STATO PRIVATI il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

65 SCENARIO LA GUERRA DEI MONDI !!!!!! !PER LE FINANZE LOCALI
ATTACCHI: AUMENTO TRIBUTI LOCALI ? IMU? PATTO DI STABILITA’ LEGGE FINANZIARIA SPENDING REVIEW il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

66 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
SCENARIO LA GUERRA DEI MONDI !!!!! PER LE FINANZE LOCALI DIFESE: REPERIMENTO DI NUOVE RISORSE RIDUZIONE DELLE SPESE RIDUZIONE DEGLI INTERVENTI il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

67 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
C R I T I C I T A’ Patto di stabilità Spesa corrente insopprimibile. Difficoltà di applicazione dei nuovi strumenti di lavoro (project financing, leasing in costruendo, ecc). Difficoltà a reperire risorse dell’Unione Europea. evasione fiscale notevole il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

68 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
PANACEA DI TUTTI I MALI RICERCA DI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO A CHIUNQUE SIA DISPOSTO A FORNIRE MEZZI FINANZIARI LA DIFFUSA CONSAPEVOLEZZA CHE ESISTONO NUMEROSI ENTI CHE POSSONO EROGARE FONDI E CONTRIBUTI INGENERA LA FALSA CONVINZIONE CHE BASTA “CHIEDERE PER OTTENERE” il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

69 SOGGETTI DELLA RICERCA
AGGANCI POLITICI A M I C I RICHIESTE FORMALI il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

70 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
CRITICITA’ Non soluzione del problema. Il reperimento di fondi è casuale, si creano legami, non ci potrebbero essere risultati concreti; INGENUITA’ di fondo: “faccio le richieste ed avrò subito le risposte”; MANCANZA DI STRATEGIA: “cosa voglio fare?” il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

71 CHI VUOLE SOLDI SI FACCIA AVANTI
“TEATRO DEI FONDI” Titolo dell’opera CHI VUOLE SOLDI SI FACCIA AVANTI Attori: UN’IDEA interpretata da un POLITICO UNA CAPACITA’ TECNICA interpretata da un DIRIGENTE UN’ATTIVITA’ DI RELAZIONE interpretata da un CONSULENTE il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

72 I fondi comunitari… LA PROGRAMMAZIONE ……2007/2013…….
Svolgimento: E’ importante, anzi fondamentale avere un’idea e perseguirla anche quando le circostanze non sono favorevoli. Si possono aprire spiragli nel “mare magnum” dei contributi e dei fondi. Con un dirigente, all’inizio è sufficiente una sola persona motivata anche personalmente, si ha la possibilità di avviare il tutto adeguando la struttura successivamente a misura del progressivo sviluppo del progetto. Il consulente o la società di consulenza chiude il cerchio, per non perdersi nei meandri burocratici e per raggiungere obiettivi mirati senza perdersi nel percorso. E allora………… I fondi comunitari… LA PROGRAMMAZIONE ……2007/2013……. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

73 Finanziamenti Comunitari
Linee di bilancio CE Fondi strutturali CE Politiche settoriali Politiche di riequilibrio territoriale PIN PIC AI POR/ DOCUP PON Interreg Urban Leader + Equal il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

74 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
PURTROPPO IL CAMBIAMENTO NON E’ COSI FACILE , C’E’ BISOGNO DI UNA PROGRAMMAZIONE VIRTUOSA E DI UN PIANO STRATEGICO il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

75 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
OGNI CAMBIAMENTO TROVERA’ SEMPRE FIERI OPPOSITORI IN COLORO CHE RITENGONO DI ESSERE DANNEGGIATI E TIEPIDI SOSTENITORI IN COLORO CHE RITENGONO DI POTERNE TRARRE VANTAGGIO. ( N. MACHIAVELLI) il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

76 Circolo virtuoso della programmazione strategica
Controlli il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

77 PIANO GENERALE DI SVILUPPO
“governance interna” Che mira a creare un sistema coerente di pianificazione, programmazione e controllo operando in un circolo virtuoso: OBIETTIVI RELAZIONE PREVISONALE E PROGRAMMATICA PROGRAMMA DI GOVERNO PIANO GENERALE DI SVILUPPO PROGRAMMA AMMINISTRATIVO REGIONALE DI SVILUPPO SISTEMA CONTROLLI INTERNI STRUTTURA ORGANIZZATIVA BILANCIO PLURIENNALE PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE ANNUALE RENDIMENTI RISULTATI IMPIEGHI SPESE DIRETTIVE RISORSE MEZZI FINANZIARI ENTRATE il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

78 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Ambito del Project Alto Ambito del Direttore dei lavori Scelte Strategiche Enfasi sul Orientamento del processo realizzativo Basso Programmazione Progettazione Costruzione Tempo il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

79 Programma triennale delle opere pubbliche
La realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere svolta in conformità ad un programma triennale e dei suoi aggiornamenti annuali, nel rispetto degli strumenti di programmazione di mandato e e della normativa urbanistica. I lavori da realizzare nel primo anno del triennio sono compresi nell’elenco annuale che costituisce il documento di previsione per gli investimenti in lavori pubblici e loro finanziamento. Il programma triennale e l’elenco annuale devono essere approvati unitamente al bilancio di previsione ed integrano sostanzialmente la relazione previsionale e programmatica. On-line delivery of digital content: consegna on-line di prodotti digitali (es. un libro in formato .pdf, un video mpeg etc.) Electronic fund transfer: operazioni bancarie (trasferimento soldi) Electronic share trading: operazioni di borsa (acquisto di quote, azioni, etc)

80 MATRICE DI FINANZIABILITA’
La matrice di finanziabilità Conclusa la fase di pianificazione è utile predisporre una matrice in grado di incrociare le strategie ed i progetti selezionati e pianificati con gli strumenti di finanziamento, diretti ed indiretti, più appropriati. Vantaggi: possibilità di valutare la coerenza tra progetto e fonte di finanziamento strumento guida per il team di progetto (per seguire i bandi…. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

81 Matrice di finanziabilità –
FONDI AREE FONDI COMUNITARI E NAZIONALI AMBIENTE Asse 1 POR CALABRIA PON RISORSE IDRICHE VI PROG. QUADRO RICERCA LIFE NATURA/LIFE AMBIENTE DOCUP VI PROGRAMM A COMUNITARI O IN MATERIA DI AMBIENTE PROGRAMMA DI AZIONE COMUNITARIO NEL CAMPO DELLA PROTEZIONE AMBIENTALE VALORIZZAZIONE BB.CC Asse 2 POR CALABRIA CULTURA 2000 MEDIA INTESA ISTITUZIONALE BENI CULTURALI – AQ BB.CC PIT TURISMO (POR CALABRIA) PON SICUREZZA LEADER PLUS RISORSE UMANE Istruzione Asse 3 POR CALABRIA PON SCUOLA PON ATAS SOCRATES/LEONARDO GIOVENTU’ PON ALTA FORMAZIONE E RICERCA ERASMUS MUNDUS Formazione Professionale EQUAL E LEARNING TEMPUS Welfare: Pari opportunità Disabilità Immigrazione DOCUP LOMBARDIA ARGO AGIS DAPHNE L. 215 L. 125 CONCILIAZIONIE Creazione d’imprea ART. 6 L. 215/ SVILUPPO ITALIA (Microimpresa, 44, ect) il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

82 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
IL LIBRO DEI SOGNI Programmare le cose programmabili non programmare le cose non programmabili. ( simon) il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

83 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

84 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

85 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Per realizzare la governance le amministrazioni pubbliche hanno bisogno di una pianificazione strategica efficace : METODO E STRUMENTI Di analisi diagnostica e pianificazione Di ascolto e gestione della partecipazione Di monitoraggio e valutazione RETI DI RELAZIONI Con gli attori sociali Partnership pubblico-privato Relazioni interistituzionali COMPETENZE E MODELLI ORGANIZZATIVI Assetto organizzativo dell’ente locale Ruolo e competenze dei dirigenti pubblici Integrazione degli strumenti e dei processi il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

86 La pianificazione strategica:
uno sforzo disciplinato di prendere decisioni pubbliche fondamentali in un quadro di crescente incertezza mediante processi di democrazia deliberativa e la messa in rete il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

87 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Che cosa è un PST • Piano • Strategico • Territoriale Processo creativo in cui ciascun soggetto coinvolto, portatore di una specifica definizione dei problemi, delle priorità e delle domande emergenti contribuisce a creare una visione della comunità locale e contribuisce a ridefinirne l’identità. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

88 Due principi di partenza
La tecnica dell’ imitazione di una best practice (il piano strategico di Barcellona, di Lione, di Torino, di Londra…)permette di ridurre i rischi del progetto appellandosi a un precedente riuscito La tecnica del piano onni-comprensivo ( la “visione” della città e del territorio) permette agli operatori di presentare come interconnessi dei progetti che nascono spesso come limitati, parziali e disconnessi il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

89 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Il processo Nella pianificazione strategica il processo è più importante del risultato Esso permette di far emergere risorse nascoste o latenti È un processo di apprendimento Sviluppa importanti effetti collaterali Induce competenze tecniche di tipo nuovo Accorcia le distanze tra istituzioni e può dare un nuovo ruolo alla società civile il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

90 ATTI DELLA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
Il SINDACO /Presidente illustra al Consiglio (art. 46, 3 comma TU) le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato Piano di mandato Piano strategico di sviluppo Si individuano, attraverso il coinvolgimento di tutti i settori della società civile, gli assi strategici di sviluppo. Ha portata di lungo periodo Relazione previsionale e programmatica – bilancio previsionale Ai sensi dell’art. 170 del TU gli organi di indirizzo politico determinano i programmi le finalità strategiche, specificano i progetti, quantificano le risorse. Piano triennale degli investimenti Gli organi di indirizzo politico programmano le opere da realizzare nel triennio Dalla pianificazione strategica “nasce” La programmazione operativa: redazione del piano esecutivo di gestione attraverso il quale la pianificazione si traduce in progetti ed obiettivi annuali e si suddividono tra i centri di responsabilità le risorse (umane, finanziarie e strumentali) il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

91 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
GLI STRUMENTI circolo virtuoso della programmazione programma opere pubbliche bilancio partecipato piano strategico piano esecutivo di Gestione Piano della performance Controllo di Gestione matrice SWOT balanced score card benchmatking il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

92 il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano
Il ciclo di progetto La rappresentazione schematica in quattro settori circolari ha dato al metodo il nome dedicato ad Edwards Deming, che nel 1946 introdusse in Giappone il controllo di qualità. PLAN La fase di Plan consiste nell’identificare il problema, nell’analizzarlo, nell’individuare le cause reali, nel definire e pianificare le azioni correttive. Il problem setting appartiene a questa fase. DO La fase di Do consiste nel preparare e applicare le azioni pianificate, a livello di test. Il problem solving appartiene a questa fase. CHECK La fase di Check consiste nel verificare i risultati delle azioni intraprese, confrontandoli con gli obiettivi attesi. ACT La fase di Act consiste nello standardizzare e consolidare se il check è stato positivo, introducendo le modifiche nel ciclo produttivo, oppure nel preparare un nuovo ciclo PDCA se il check ha rilevato nuovi inconvenienti. il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

93 Il cambiamento auspicabile: Costruire una nuova cittadinanza attiva
PARTECIPARE ALLA VITA POLITICA Referendum Bilancio partecipativo Forum Soddisfazione del cittadino Carta dei servizi Negli anni passati si è assistito a iniziative di riforma finalizzate a produrre cambiamenti nella Pubblica amministrazione attraverso interventi legislativi orientati alla modifica degli assetti organizzativi, alla rivisitazione del sistema delle competenze e alla introduzione di nuove modalità operative e gestionali. Le iniziative legislative che sono il frutto di scelte politiche e istituzionali, pertanto adottate con diversi atti normativi, esprimono tuttavia con determinazione, anche se con percorsi di mediazione, la tendenza di portare il sistema amministrativo verso nuovi scenari che richiedono un processo di migrazione, per passare: da una status “culturale” caratterizzato, all’esterno, da un rapporto amministrazione-cittadino di tipo autoritativo e all’interno dall’attenzione alle logiche formali, sia in ambito organizzativo che operativo; Verso una nuova cultura dell’amministrazione intesa come sistema autorevole e dialogante proiettato nell’ottica del servizio e nella risposta concreta e adeguata alle esigenze di una società in continua evoluzione. La prima concezione di amministrazione pubblica era giustificabile in un contesto in cui i singoli non erano ancora capaci o sufficientemente organizzati per soddisfare le proprie esigenze, sia individuali che collettive. Ciò accadeva, in particolare agli anni della nascita del sistema amministrativo italiano. Ma in un sistema sociale integrato a livello globale, in cui i soggetti e le organizzazioni private sono in grado di assicurarsi sia le funzioni essenziali che la organizzazione di iniziative di assistenza pubblica, l’autorevolezza e a stessa presenza delle pubbliche amministrazioni si giustifica in funzione di un nuovo valore aggiunto da fornire al sistema sociale in termini di integrazione e garanzia della salvaguardia dei diritti, oltre che della creazione e promozione di nuove opportunità di crescita e sviluppo. Questo obiettivo ambizioso è possibile soltanto se l’apparato amministrativo adotta nuovi paradigmi di organizzazione e gestione che abbandonino le vecchie logiche legate strettamente alle gerarchie, ai procedimenti formali, alla organizzazione per compartimenti monocratici per migrare verso forme organizzative destrutturate e orientate alle funzioni, alla gestione per processi, alla interoperabilità e cooperazione tra i soggetti finalizzata allo scambio di esperienze e al “net management”. Il nuovo valore del cambiamento, nel contesto attuale consiste infatti nella consapevolezza dell’esigenza di smaterializzazione e di creazione di reti di rapporti e di attività, all’interno delle quali creare comunità virtuali organizzate e idonee a fornire le risposte istituzionali richieste dal sistema e sviluppare sistemi di relazione e partecipazione tra amministrazioni pubbliche e tra queste e i cittadini il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

94 I paradigmi del cambiamento
Dalla gerarchia alla funzione Dai procedimenti ai processi Dalla solitudine alla cooperazione Dall’inquadramento professionale al ruolo funzionale Dall’appartenenza esclusiva allo scambio di esperienze Negli anni passati si è assistito a iniziative di riforma finalizzate a produrre cambiamenti nella Pubblica amministrazione attraverso interventi legislativi orientati alla modifica degli assetti organizzativi, alla rivisitazione del sistema delle competenze e alla introduzione di nuove modalità operative e gestionali. Le iniziative legislative che sono il frutto di scelte politiche e istituzionali, pertanto adottate con diversi atti normativi, esprimono tuttavia con determinazione, anche se con percorsi di mediazione, la tendenza di portare il sistema amministrativo verso nuovi scenari che richiedono un processo di migrazione, per passare: da una status “culturale” caratterizzato, all’esterno, da un rapporto amministrazione-cittadino di tipo autoritativo e all’interno dall’attenzione alle logiche formali, sia in ambito organizzativo che operativo; Verso una nuova cultura dell’amministrazione intesa come sistema autorevole e dialogante proiettato nell’ottica del servizio e nella risposta concreta e adeguata alle esigenze di una società in continua evoluzione. La prima concezione di amministrazione pubblica era giustificabile in un contesto in cui i singoli non erano ancora capaci o sufficientemente organizzati per soddisfare le proprie esigenze, sia individuali che collettive. Ciò accadeva, in particolare agli anni della nascita del sistema amministrativo italiano. Ma in un sistema sociale integrato a livello globale, in cui i soggetti e le organizzazioni private sono in grado di assicurarsi sia le funzioni essenziali che la organizzazione di iniziative di assistenza pubblica, l’autorevolezza e a stessa presenza delle pubbliche amministrazioni si giustifica in funzione di un nuovo valore aggiunto da fornire al sistema sociale in termini di integrazione e garanzia della salvaguardia dei diritti, oltre che della creazione e promozione di nuove opportunità di crescita e sviluppo. Questo obiettivo ambizioso è possibile soltanto se l’apparato amministrativo adotta nuovi paradigmi di organizzazione e gestione che abbandonino le vecchie logiche legate strettamente alle gerarchie, ai procedimenti formali, alla organizzazione per compartimenti monocratici per migrare verso forme organizzative destrutturate e orientate alle funzioni, alla gestione per processi, alla interoperabilità e cooperazione tra i soggetti finalizzata allo scambio di esperienze e al “net management”. Il nuovo valore del cambiamento, nel contesto attuale consiste infatti nella consapevolezza dell’esigenza di smaterializzazione e di creazione di reti di rapporti e di attività, all’interno delle quali creare comunità virtuali organizzate e idonee a fornire le risposte istituzionali richieste dal sistema e sviluppare sistemi di relazione e partecipazione tra amministrazioni pubbliche e tra queste e i cittadini il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

95 DEDICATO ALL’ASSOCIAZIONE NOVABOVALINO
Nessuna strada ha mai condotto alcuna carovana fino a raggiungere il suo miraggio, ma solo i miraggi hanno messo in moto le carovane”. (Henry Desroche)  il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano

96 AI GIOVANI : Il futuro :abitare le istituzioni
“IL FUTURO E’ DECISAMENTE APERTO. ESSO DIPENDE DA NOI; DA TUTTI NOI. DIPENDE DA QUELLO CHE NOI E MOLTE ALTRE PERSONE FACCIAMO E FAREMO:0GGI, DOMANI E DOPODOMANI. E QUELLO CHE FACCIAMO E FAREMO DIPENDE A SUA VOLTA DAI NOSTRI PENSIERI, DALLE NOSTRE SPERANZE ,DALLE NOSTRE PAURE! DIPENDE DA COME VEDIAMO IL MONDO; E DA COME VALUTIAMO LE POSSIBILITA’ LARGAMENTE DISPONIBILI DEL FUTURO……… INVECE DI POSARE A PROFETI, DOBBIAMO DIVENTARE I CREATORI DEL NOSTRO DESTINO. E IMPARARE A FARE LE COSE NEL MIGLIORE MODO CHE CI E’ POSSIBILE E AD ANDARE ALLA RICERCA DEI NOSTRI ERRORI. MA QUESTO SIGNIFICA CHE DOBBIAMO CAMBIARE NOI STESSI.” (KARL RAIMUND POPPER) il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano


Scaricare ppt "il cambiamento organizzativo e la governance locale. D.Primerano"

Presentazioni simili


Annunci Google