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Jacopo Barozzi da Vignola

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Presentazione sul tema: "Jacopo Barozzi da Vignola"— Transcript della presentazione:

1 Jacopo Barozzi da Vignola
Vignola 1 ottobre 1507 – Roma 7 luglio 1573

2 Vignola: Regola delle cinque ordine dell'architettura, 1562
Vita Vignola è stato un architetto, teorico dell’architettura e trattatista italiano tra i più importanti durante il Manierismo; La sua formazione iniziò a Bologna come pittore e prospettico e si completò poi a Roma all’inizio del cinquecento; Frequentò l’accademia della Virtù nell’ambito degli studi vitruviani; Da Roma si spostò in Francia per poi tornare in Italia a Bologna e infine si traferì definitivamente a Roma. Vignola: Regola delle cinque ordine dell'architettura, 1562

3 A Roma divenne architetto dei Farnese e ebbe anche l’incarico di architetto capo della basilica di San Pietro in Vaticano dopo la morte di Michelangelo nel 1564; 1562: pubblica trattato intitolato « Regola dei cinque ordini d’architettura » 1583: secondo trattato « Le due regole della prospettiva pratica »

4 Chiesa del Gesù - Roma

5 Una costruzione difficoltosa …
La posa della prima pietra della chiesa avvenne tre volte Molti architetti (Giovanni Lippi, Michelangelo, Vignola, Giacomo della Porta) collaborarono alla costruzione MODELLI: Chiesa di S. Andrea (Mantova) progettata da Leon Battista Alberti

6 Struttura interna Pianta longitudinale ad una sola navata coperta da una volta a botte Ai lati della navata si trovano 9 cappelle laterali comunicanti (9-14) Transetto poco pronunciato Ampia e alta cupola centrale

7 Palazzo Farnese di Caprarola

8 Un po’ di Storia Nel 1534 Alessandro Farnese costruì nel piccolo borgo del viterbese un palazzo di due piani a carattere difensivo Nel 1556 Alessandro Farnese il Giovane decise di indire un concorso per la ristrutturazione della fortezza. Parteciparono Nanni di Baccio Bigio e Jacopo Barozzi da Vignola. Vinse quest’ultimo I lavori iniziarono nel 1559 e finirono nel (due anni dopo la morte dell’architetto) I Farnese che, secondo Michelangelo, non avevano un grande senso artistico, riuscirono a sfruttare a pieno le finalità “politiche” del palazzo

9 Esterno All’esterno il palazzo ha una piazza trapezoidale che distorce il cortile Belvedere e il Palazzo (-> Piazza del Campidoglio, Roma) Dal Rettifilio (strada che conduceva al palazzo) la piazza veniva percepita come un parallelepipedo. Ciò sottolinea la grande sapienza prospettica del Vignola (autore de Le due regole della prospettiva pratica)

10 Struttura interna Introduzione
L’edificio, a pianta pentagonale, si articola attorno a un cortile circolare. Il Vignola aggiunse un piano interrato e due piani superiori

11 Struttura interna Piano del cortile
Nel piano del cortile si trovava “L’appartamento dei prelati”, prima abitato dallo stesso cardinale, poi usato per gli ospiti. Jacopo Barozzi da Vignolla Pianta del piano Del cortile Penna e acquarello seppia

12 Struttura interna Piano della loggia superiore
Su questo piano, raggiungibile a cavallo grazie alle scale a chiocciola, si trovavano: L’appartamento invernale del cardinale orientato a sud-ovest L’appartamento estivo del cardinale orientato a nord-est La sala di Giove e dei Fasti con affreschi di Taddeo Zuccari

13 Struttura interna Piano dei Cavalieri
Su questo piano vi è una doppia infilata di stanze che danno su un corridoio intermedio pentagonale. Jacopo Barozzi da Vignolla Pianta del piano dei cavalieri Penna e acquarello seppia

14 Struttura interna Piano degli Staffieri
L’ultimo piano, il più piccolo, era adibito a alloggio per gli staffieri Pianta del piano Degli Staffieri SBAA del Lazio Rilievi di Ermanno Polla

15 Scala Regia A differenza di quanto era previsto dalla tradizione dell’epoca la scala venne costruita all’interno e non nel cortile La scala con gradini bassi era ispirata alla scala del Bramante nel Vaticano Ruota attorno a trenta coppie di colonne di piperino in stile dorico Le pareti sono affrescate da Antonio Tempesta Questa scala ellittica verrà ripresa da Mascherino nel Palazzo del Quirinale e da Borromini nel Palazzo Barberini.

16 Dicono del palazzo … Dentro ai cinque angoli del pentagono ha girato il Vignola un cortile tondo nel quale rispondono con le loro porte, tutti gli appartamenti dell’edificio; le quali porte riescono tutte sulla loggia tonda che circonda il cortile. […] Ed intorno alla loggia, negli angoli che formano il sesto del tondo, sono le quattro scale a chiocciola […] Giorgio Vasari Terrazze sopra terrazze, scalinate su scalinate, articolati sviluppi di curve sembrano trasportare, su braccia trionfali, la principesca dimora di Alessandro Farnese. […] Natura e arte mai furono immedesimate con maggiore slancio fantasioso di questa impalcatura vivente di scale e terrazzi Adolfo Venturi

17 Vignola urbanista? Oltre al Palazzo Farnese, Vignola progettò o rielaborò numerosi edifici e strade della cittadina di Caprarola. Tra questi: Il rettifilo L’ospedale L’osteria Il giardino pubblico che dà sul rettifilo La fontana Mascherone il cui fastigio superiore riprende gli stemmi di porta Faulle a Viterbo.

18 Opere idrauliche del Vignola
Abbassamento del Lago di Vico (20 m circa) Diga del mulino di Valentano

19 Barozzi teorico Oltre ad essere associato alle numerose opere che progettò nel corso della sua vita, il nome del Vignola è legato a due testi fondamentali di teoria dell’architettura e del disegno prospettico, che incontrarono grande fortuna nel corso dei secoli: La Regola delli cinque ordini di architettura Le Due regole della prospettiva prattica

20 «La Regola delli cinque ordini di architettura»
Pubblicato nel 1562, codifica il lessico architettonico classico e propone un sistema di calcolo architettonico Nelle tavole del trattato viene elaborato un algoritmo per calcolare la grossezza della colonna a partire da un’altezza data. Consente di calcolare le dimensioni degli altri elementi architettonici basandosi sull’esatta proporzione in cui devono stare tra loro piedistallo, colonna e trabeazione. Il successo della Regola è legato principalmente alla sua semplicità ed efficacia didattica.

21 Le Due regole della prospettiva prattica
Pubblicate postume nel 1583 a cura di Egnazio Danti che arricchì il testo vignolesco con i propri commentari Il trattato intendeva fornire a pittori e disegnatori uno strumento per padroneggiare e applicare il metodo prospettico attraverso il compendio di tutte le conoscenze a disposizione. Tale intendimento nasceva dall’attività di cartografo e ingegnere idraulico dedito al rilievo in pianta e alla progettazione di infrastrutture. Tavola delle “Due regole della prospettiva prattica” raffigurante il prospettografo, strumento impiegato nel disegno delle antichità romane dal Vignola

22 Fonti Bruno Adorni, Jacopo Barozzi da Vignola, ISBN: 9788861306530
Wikipedia Palazzo Farnese (Caprarola) Chiesa del Gesù Passaggio a Nord-Ovest, Rai 1, Il palazzo di Caprarola

23 Lavoro svolto da: Leonardo Archetti Matteo Gusmini
4^L LSSA – IIS G Antonietti

24 Caprarola Caprarola è un comune di abitanti della provincia di Viterbo, nel Lazio Un borgo che 500 crebbe d’importanza grazie alla costruzione del Palazzo della famiglia Farnese.

25 Scale a confronto Scale del Mascarino Palazzo del Quirinale
Scale del Borromini Palazzo Barberini


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