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Attività di sorveglianza e controllo delle malattie infettive

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Presentazione sul tema: "Attività di sorveglianza e controllo delle malattie infettive"— Transcript della presentazione:

1 Attività di sorveglianza e controllo delle malattie infettive
AGGIORNAMENTI SULLE ATTIVITA’ DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE IN SANITA’ PUBBLICA 20 dicembre 2007 Centro Incontri Regione Piemonte Torino Attività di sorveglianza e controllo delle malattie infettive Roberto Raso SeREMI

2 Conoscere per agire Sorvegliare Analizzare Interpretare Valutare
Impatto degli interventi Rivalutare/correggere intervenire Diffondere i risultati Decidere

3 e decidere: quale peso ? in quale contesto ? di malattia di salute
esiti Gravità individuale della malattia durata diffusione Gravità collettiva della malattia costo sociale, economico in quale contesto ? di malattia di salute di percezione …….

4 Su mille morti nel mondo, nel 2002, il WHO stima:
WHO - Top ten causes of death. Fact sheet N。 310 / February 2007

5 Cause di morte 2001 e 2002 0,8% di tutte le cause di morte (95.532) 731

6 Accessi ai Pronto Soccorsi e DEA: 2006
2,8% di tutti gli accessi

7 diagnosi principali di dimissione ospedaliera: SDO 2006
1,2% delle diagnosi principali di dimissione ( ) 3,4% di tutte le diagnosi di dimissione ( )

8 Quale peso nella popolazione? Alcune malattie infettive.
2003 Quale peso nella popolazione? Alcune malattie infettive.

9 Quale peso nella popolazione? Alcune malattie infettive.
2006 Quale peso nella popolazione? Alcune malattie infettive.

10 San. Animale SISP SIAN SeREMI-SIMI CRRMTA- MTA
MST-IST Zoonosi/Vettori MTA San. Animale SISP SIAN Pat. Specifiche TB HIV/AIDS Inf. Invasive ……. Med Viaggi SeREMI-SIMI CRRMTA- MTA - Inf. Ospedaliere Pat. emergenti Mal. Prev.Vaccino

11 Integrare orientare coordinare le attività e i servizi San. Animale
SIAN SISP SeREMI-SIMI CCR MTA - MTA e i servizi

12 Unione Europea Integrazione dei network europei e dei sistemi esistenti nei diversi Paesi Realizzazione di sistemi di allerta rapida Standardizzazione dei metodi European Surveillance System (TESSy). Realizzazione di un sistema di sorveglianza routinario delle malattie individuate dalla Decisione della Commissione (2000/96/EC and 2003/534/EC). Sarà la principale piattaforma per tutte le attività di sorveglianza della UE. Early Warning And Response System For Communicable Diseases (EWRS) Communicable diseases networks Basic Surveillance Network (BSN) European Antimicrobial Resistance Surveillance System (EARSS) European Influenza Surveillance Scheme (EISS) European Laboratory Working Group on Diphtheria (ELWGD) European Network for Diagnostics of Imported Viral Diseases (ENIVD) International surveillance network for the enteric infections (ENTER-NET) European Programme for Intervention Epidemiology Training (EPIET) Scientific Evaluation on the Use of Antimicrobial Agents in Human Therapy (ESAC) European Surveillance of Sexually Transmitted Infections (ESSTI) European Union Invasive Bacterial Infections Surveillance (EU IBIS) European bulletin on communicable disease (EUROSURVEILLANCE) European Centre for the Epidemiological Monitoring of AIDS (EUROHIV) Surveillance of tuberculosis in Europe (EUROTB) Surveillance Community Network for Vaccine Preventable Infectious Diseases ( EUVAC.NET ) The European Working Group for Legionella Infections (EWGLI) Hospitals in Europe Link for Infection Control through Surveillance (HELICS) Inventory of Resources for Infectious Diseases in Europe (IRIDE)

13 Italia e Piemonte. Integrazione tra sistemi informativi: sviluppo di sistemi basati sul web e loro integrazione Sviluppo e sperimentazione di un sistema piemontese via web Sperimentazione del sistema nazionale via web per le notifiche e gli alert Sviluppo e sperimentazione di una interfaccia tra i due sistemi ministero Server (Database) Nazionale Regionale regione asl Dati (nazionali e regionali) (Database locale) (report regionali) Altri sistemi Alert, controlli, report, avvisi UE WHO …. Alert, …… Dati nazionali Possibilità di “colloquio” tra differenti sistemi di sorveglianza e alert Possibilità di sviluppi autonomi locali, nazionali e internazionali Area funzioni Nazionali Regionali ASL

14 Capacità di risposta alle emergenze di Salute Pubblica
“Definizione e strutturazione della interfaccia tra la Regione PIEMONTE ed il Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM)”: Capacità di risposta alle emergenze di Salute Pubblica Proseguire le azioni di integrazione delle risorse per la risposta rapida e adeguata a differenti tipologie di urgenze ed emergenze in Salute Pubblica Rivedere ed adeguare il sistema delle reperibilità finalizzato alla gestione di risposte rapide Pianificare interventi sulla base di una metodologia comune per la individuazione e il governo delle priorità Migliorare l’integrazione delle attività di sorveglianza Migliorare l’organizzazione e le capacità comunicative con la popolazione e i media Elaborare criteri ottimali per il miglioramento delle azioni di comunicazione intersettoriale

15 Progetto Vaccine Library
Raccolta centralizzata e sistematizzata di evidenze sull’efficacia e sicurezza dei vaccini. Diffusione delle più esaustive ed autorevoli revisioni disponibili e una lista degli studi RCT, Coorte e Casi-Controllo, con una loro descrizione e sintesi Ricerca sanitaria finalizzata sulla efficacia e sicurezza della vaccinazione antinfluenzale Revisione sistematica sulla efficacia e sicurezza della vaccinazione antinfluenzale negli adulti Revisione sistematica sulla valutazione sull’impatto dell'influenza sulla popolazione generale Infezioni nosocomiali Partecipazione al progetto INFOSS: revisione delle linee guida esistenti su otto temi di maggior interesse.

16 Zoonosi, Malattie Trasmesse dagli Alimenti

17 In rosso le zoonosi comprese nel SIMI
CLASSE PRIMA colera; febbre gialla; febbre ricorrente epidemica; febbri emorragiche virali (febbre di Lassa, Marburg, Ebola); peste; poliomielite; tifo esantematico; botulismo; difterite; influenza con isolamento virale; rabbia; tetano; trichinosi; CJD CLASSE SECONDA blenorragia; brucellosi; diarree infettive non da salmonelle; epatite virale A; epatite virale B; epatite virale NonA-NonB; epatite virale non specificata; febbre tifoide; legionellosi; leishmaniosi cutanea; leishmaniosi viscerale; leptospirosi; listeriosi; meningite ed encefalite acuta virale meningite meningococcica; morbillo; parotite; pertosse; rickettsiosi diversa da tifo esantematico; rosolia; salmonellosi non tifoidee; scarlattina; sifilide; tularemia; varicella. CLASSE TERZA flussi informativi particolari e differenziati AIDS; lebbra; malaria; micobatteriosi non tubercolare; tubercolosi; sindrome/infezione da rosolia congenita. CLASSE QUARTA focolai epidemici, dermatofitosi (tigna); infezioni, tossinfezioni ed infestazioni di origine alimentare; pediculosi; scabbia. CLASSE QUINTA Malattie non comprese nelle classi precedenti e zoonosi indicate dal regolamento di polizia veterinaria. In rosso le zoonosi comprese nel SIMI

18 Coordinamento e Integrazione dei Servizi coinvolti:
Direttiva CE 2003 sulle misure di sorveglianza delle zoonosi e agenti zoonotici (GU aprile 2006) Tra le informazioni richieste: Popolazione animale (allevamenti, capi, metodi di produzione) Indagini effettuate (unità epidemiologiche, risultati di laboratorio, distribuzione geografica.. ) Sorveglianza resistenze Numero focolai tossinfezione alimentari, numero casi implicati nel focolaio, esiti Agente e sierotipo Prodotti alimentari implicati nel focolaio e altri veicoli Tipologia luogo produzione, acquisizione, consumo dell’alimento Coordinamento e Integrazione dei Servizi coinvolti: veterinaria, MTA, sorveglianza malattie infettive, controllo alimenti….

19 Tubercolosi

20 Notifiche di TB tra residenti piemontesi per 100.000 abitanti

21 Collaborazione al progetto nazionale TB-SORV, coordinato dall’Emilia-Romagna
Ridefinizione della scheda di notifica Sistema di segnalazione dai laboratori Monitoraggio dell’esito del trattamento Sorveglianza delle farmacoresistenze Realizzazione di un pacchetto formativo Raccomandazioni sull’uso dei test immunologici su sangue per la diagnosi di infezione tubercolare latente Aggiornamento linee guida lavoratori sanità

22 HIV/AIDS

23 Ufficio TD-AIDS Regionale
Sorveglianza, prevenzione, diagnosi e cura dell’infezione da HIV CENTRI DI CURA DI MALATTIE INFETTIVE CONSULTA REGIONALE AIDS Ufficio TD-AIDS Regionale SEREMI Associazioni Medici SerT Case Alloggio SEREMI ASL 20 Alessandria

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27 Diminuzione di nuove diagnosi
Effetto del controllo e cura delle IST in Piemonte Effetto delle terapie

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29 Alta percentuale di nuovi casi che arrivano tardi alla diagnosi
Facilitare l’accesso all’esecuzione del test e ridurre la latenza tra diagnosi e presa in cura

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31 I nuovi casi sono a trasmissione sessuale in particolare a trasmissione eterosessuale
Implementare le strategie di intervento sul fronte della lotta alla diffusione dell’infezione da HIV a partire dalla lotta alle IST

32 Facilitare l’accesso ai servizi:
Sorveglianza, prevenzione, diagnosi e cura dell’infezioni da HIV e AIDS Facilitare l’accesso ai servizi: individuare e chiarire nodi legali, di privacy, organizzativi. Definire: strategie, priorità, programmi di intervento e realizzazione di obiettivi Istituzione di un Gruppo di Lavoro Regionale per la “Lotta alla diffusione dell’infezione da HIV/AIDS: l’offerta del test HIV” Distribuzione di uno strumento di informazione e di comunicazione: DVD “Aids: se domani…” Formazione: intervento di Counselling nella comunicazione pre e post test HIV

33 Infezioni Sessualmente Trasmesse

34 Sorveglianza, prevenzione, diagnosi e cura delle
Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) Rete dei Centri MST : visite 57% donne, età media 31 53% maschi, età media 36 65% italiani 64% media superiore o laurea 60% positivo per IST Patologie più frequenti: condilomi, chlamydia, gonorrea, herpes genitale Uso regolare preservativo --> 5% Mai effettuato Test HIV --> 37%

35 Ampliamento della rete
Centri a bassa soglia, gratuità, approccio sindromico, multidisciplinarietà Ampliamento della rete 2007 Apertura Centri IST di Cuneo e Verbania 2007 Apertura primo Punto IST al poliambulatorio di Collegno 2008… Sviluppo Rete dei PIST

36 Legionellosi

37 Sorveglianza e controllo della Legionellosi nosocomiale
Gruppo di lavoro Regionale: Raccomandazioni per il controllo e la sorveglianza nelle strutture sanitarie.

38 7 focolai segnalati (22 casi) 25% stranieri
Epatite A 7 focolai segnalati (22 casi) 25% stranieri 38% con nome e cognome non italiani Medicina dei viaggi MTA Vaccinazioni

39 monitoraggio e sviluppo dell’utilizzo del software per l’attività MVI
Medicina dei viaggi internazionali: attività vaccinali e di counselling monitoraggio e sviluppo dell’utilizzo del software per l’attività MVI monitoraggio delle attività vaccinali e di counselling e della corretta gestione degli archivi

40 Malattie prevenibili con vaccino

41 Piano Nazionale della Prevenzione (PNP 2005-2007) Area Vaccinazioni
1. Rete regionale delle anagrafi vaccinali 2. Completamento del PNEMRc 3. Potenziamento dell’offerta ai soggetti ad alto rischio 4. Promozione della qualità dell’offerta vaccinale Proseguita l’attività del PNEMRc con monitoraggio degli obiettivi e definite le raccomandazioni regionali per la campagna di vaccinazione antinfluenzale effettuate ricognizioni su sistemi informativi dei servizi vaccinali qualità dei servizi vaccinali piemontesi

42 Meningite meningococcica

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47 Nuova sorveglianza speciale Nazionale
delle infezioni batteriche invasive ridefinizione/adeguamento dei dati e flussi della sorveglianza piemontese

48 fine


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