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Riabilitazione Neurologica Principi e aspetti definitori

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Presentazione sul tema: "Riabilitazione Neurologica Principi e aspetti definitori"— Transcript della presentazione:

1 Riabilitazione Neurologica Principi e aspetti definitori
Progetto formativo speciale Sabato 22 settembre 2007

2 Key points Elevato numero di persone con disabilità neurologica (in probabile aumento) Le malattie neurologiche di solito comportano disabilità Elevato costo per I SSN

3 Neurological disorders : some facts
About 100,000 people each year have a first stroke, 25,000 < 65yrs 64,000 deaths caused by stroke (12%) people with disabling neurological disorders 4.3% of all NHS resources are for acute stroke patients 5.5% Hospital budget

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5 I am not sure if you want this level of detail, but I thought it broke out the various disability groups nicely, like you mentioned. I took this table from the Call to Action.

6 Projecting neurologic disease burden: Difficult but critical Neurology 2007 68: 322-323.  
Projected number of people with Parkinson disease in the most populous nations, 2005 through 2030 Neurology : How common are the "common" neurologic disorders? Neurology : The burden of inpatient neurologic disease in two Ethiopian hospitals Neurology :

7 Projecting neurologic disease burden: Difficult but critical Neurology 2007 68: 322-323.  
In 25 anni il numero di persone con m. di Parkinson è destinato a raddoppiarsi d 4,3 a 9 milioni 2) Su 1000 bambini, la prevalenza stimata era 5,8 per i disturbi autistici e 2,4 per la paralisi cerebrale. Nella popolazione generale, su 1000 soggetti, la prevalenza annua era 121 per l’emicrania, 7,1 per l’epilessia, e 0,9 per la sclerosi multipla. Nella popolazione anziana, la prevalenza della malattia di Alzheimer era di 67 e quella per la m. di Parkinson 9,5. Tra le malattie meglio descritte dall’incidenza annuale per abitanti, quella dello stroke era 183, 101 per i traumi cerebrali maggiori, 4,5 per I traumi mIdollari, e 1,6 per la SLA. 3) ¼ dei pazienti ricoverati in un ospedale rurale africano ha malattie neurologiche

8 Recent advances in rehabilitation DT Wade, BA de Jong
Recent advances in rehabilitation DT Wade, BA de Jong BMJ 2000;320;

9 Do biomedical models of illness make for good healthcare systems
Do biomedical models of illness make for good healthcare systems? DT Wade, PW Halligan BMJ 2004;329;

10 Barnes, J Neurol Neurosurg Psychiat, 2003

11 Modello biomedico di “illness”
All illness and all symptoms and signs arise from an underlying abnormality within the body (usually in the functioning or structure of specific organs), referred to as a disease All diseases give rise to symptoms, eventually if not initially, and although other factors may influence the consequences of the disease, they are not related to its development or manifestations Health is the absence of disease Mental phenomena, such as emotional disturbance or delusions, are separate from and unrelated to other disturbances of bodily function The patient is a victim of circumstance with little or no responsibility for the presence or cause of the illness The patient is a passive recipient of treatment, although cooperation with treatment is expected.

12 Modello biomedico di “illness”
Si basa su tre assunzioni considerate da alcuni non corrette: all illness have a single underlying cause, disease (pathology) is always the single cause, and removal or attenuation of the disease will result in a return to health.

13 Paradigma’s Change From Medical Model of Disability
To Social Model of Disability based on Human rights approach

14 Barnes, J Neurol Neurosurg Psychiat, 2003

15 Modello versus Modello medico sociale
Problema PERSONALE vs Problema SOCIALE cura medica vs integrazione sociale trattamento individuale vs azione sociale aiuto professionale vs responsabilità individuale & collettiva intervento sulla persona vs modificazione ambientale comportamento vs atteggiamenti prendersi cura vs diritti umani politica sanitaria vs politiche adattamento individuale vs cambiamento sociale

16 Do biomedical models of illness make for good healthcare systems
Do biomedical models of illness make for good healthcare systems? DT Wade, PW Halligan, BMJ 2004; 329: Recent advances in rehabilitation DT Wade, BA de Jong BMJ 2000;320;

17 International classification of impairment, disability, handicap
WHO, 1980

18 Definitions of the WHO’s International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps (ICDH, WHO 1980) Impairment (menomazione): Qualsiasi perdita o anormalità a carico di una struttura o una funzione psicologica, fisiologica, anatomica Disability (disabilità): Limitazione o perdita (conseguente a menomazione) della capacità di compiere una attività nel modo e nell’ampiezza considerati normali per persone della stessa età, sesso e cultura Handicap: Condizione di svantaggio conseguente a una menomazione o a una disabilità che limita o impedisce l’adempimento del ruolo normale per tale soggetto, in relazione all’età, al sesso, ai fattori socioculturali

19 MENOMAZIONE Per menomazione (impairment) si intende qualsiasi perdita o anomalia a carico di strutture o funzioni psicologiche , fisiologiche o anatomiche. La menomazione rappresenta la deviazione dalla norma sul piano biomedico dell'individuo e rappresenta la esteriorizzazione di una condizione patologica (stato).

20 ICIDH 1 Menomazioni 1. Della capacità intellettiva 2. Altre menomazioni psicologiche 3. Del linguaggio e della parola 4. Auricolari 5. Oculari 6. Viscerali 7. Scheletriche 8. Deturpanti 9. Generalizzate, sensoriali e di altro tipo

21 DISABILITA’ Per disabilità (disability) si intende qualsiasi limitazione o carenza della capacità di svolgere una attività nel modo e nell’ampiezza considerati normali. E’ l’oggettivazione della menomazione

22 ICIDH 1 Disabilità 1. Nel comportamento 2. Nella comunicazione 3. Nella cura della propria persona 4. Locomotorie 5. Dovute all'assetto corporeo 6. Nella destrezza 7. Circostanziali 8. In particolari attività 9. Altre restrizioni all'attività

23 HANDICAP E’ una condizione di svantaggio conseguente a una menomazione o disabilità che limita o impedisce la possibilità di svolgere un proprio ruolo in relazione all’età, al sesso, ai fattori socioculturali

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25 ICIDH 1 Handicap 1. Nell'orientamento 2. Nell'indipendenza fisica 3. Nella mobilità 4. Occupazionali 5. Nell'integrazione sociale 6. Nell'autosufficienza economica 7. Altri handicap

26 DT Wade, J Neurol Neurosurg Psychiatry 1997;63(Suppl 1):11-18

27 Barnes, J Neurol Neurosurg Psychiat, 2003

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30 Sequenza di Concetti ICIDH-1 1980 - ICIDH-2 1998
Malattia o disturbo Menomazione Disabilità Handicap

31 LIMITI DELL’ICDH È una classificazione delle limitazioni nelle capacità delle persone NON REGISTRA GLI EFFETTI DI UN AMBIENTE OSTACOLANTE ICIDH classifica le circostanze nelle quali l’individuo può trovarsi: NON CLASSIFICA LE CARATTERISTICHE DEL CONTESTO SOCIALE CHE CREANO TALI CIRCOSTANZE Registra i cambiamenti nel livello di abilità delle persone NON È POSSIBILE SAPERE SE TALI CAMBIAMENTI SONO DOVUTI A: - CAMBIAMENTI NELLA PERSONA - CAMBIAMENTI NELL’AMBIENTE (FISICO O SOCIALE)

32 OMS - CLASSIFICAZIONE DELLE DISABILITA’
da ICIDH (International Classification of Impairment, Disability and Handicap) a ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) 2001

33 da ICIDH-2 a ICF MODELLO BIOPSICOSOCIALE: Sintesi del modello medico e del modello sociale. Ogni dimensione è concettualizzata come un’interazione tra caratteristiche intrinseche dell’individuo e caratteristiche dell’ambiente fisico e sociale in cui la persona è inserita. DISABILITA’: Variazione identificabile del funzionamento umano RISPETTO A ICIDH, ICF SUPERA IL MODELLO LINEARE E COGLIE LA NATURA DINAMICA E RECIPROCA DELLE INTERAZIONI INDIVIDUO / AMBIENTE

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35 ICF The International Classification of Functioning, Disability and Health of the WHO (2001) The International Classification of Impairment, Disabilities and Handicaps was developed as a tool for classifying the consequences of disease. The revised classification, ICF (see paragraph 9 in the main document above), aims to provide a unified and standard language and framework for the description of health states and is based on dimensions of functioning with categories, or domains, within each dimension. These dimensions are (1) body functions and structure, (2) activities at the individual level and (3) participation in society. It systematically groups different health domains and health-related domains (e.g. what a person can do or does do when he or she has a given health condition). It covers all possible health domains described at body, individual and society dimensions. In this way, the universe of ICIDH encompasses health and health-related outcomes (including non-fatal health outcomes – see Annex 3).

36 ICF Un nuovo membro della famiglia dei sistemi di classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Greetings , I am happy to greet you on behalf of the World Health Organization and it is my pleasure to provide you with this introduction on the WHO Family of International Classifications (WHO- FIC) We are now in an upgrading process and moving towards the a unified concept of integrated classification systems for health information. In this presentation, I would like to address the following points: What is the WHO Family of International Classifications ? Why is there a need for the WHO FIC ? What are the key concepts of WHO FIC And the underlying principles of family ? How can we use the WHO FIC to improve people’s health? For your information, a copy of the slides used in this presentation is available from WHO or over the INTERNET. The contact addresses are found at the end of this presentation.

37 FAMIGLIA DELLE CLASSIFICAZIONI INTERNAZIONALI DELL’OMS
L’ICF fa parte della “famiglia” delle classificazioni OMS ICD-10: classificazione diagnostica ed eziologica ICF: classificazione funzionale, neutrale rispetto all’eziologia; descrive il funzionamento e la disabilità Le due classificazioni sono complementari Due persone con la stessa patologia possono avere un funzionamento diverso, e viceversa

38 I sistemi di classificazione
ICD-10 International Statistical Classification of Diseases & Related Health Problems Diagnosi Cure primarie Ragioni di un incontro ICF International Classification of Functioning, Disability and Health Riabilitazione [Keywords] context###[Narration] ### Valutazione funzionale Obiettivo Principali sistemi Campo di applicazione

39 The ICF Approved by World Health Assembly
Available in six official languages Searchable Web and CD versions After an eight year international process of development and testing, the ICF was approved in May 2001 by the World Health Assembly, the governing body of the World Health Organization. It was subsequently published in all six of the official languages of the WHO, both on paper and electronically. Web and CD-ROM versions are available with user-friendly search software. Some training materials are available at the Web site and others are under development. The Web site is

40 I C F : sperimentazione Dal 1994 al 2001 61 paesi coinvolti
Bozze ICF tradotte e testate in 27 paesi 7 conferenze internazionali

41 La 54° Assemblea Mondiale della Sanità
ICF classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute La 54° Assemblea Mondiale della Sanità 22 Maggio 2001 Approva e pubblica l’ICF e raccomanda L’uso dell’ICF negli Stati Membri per la ricerca, negli studi di popolazione e nei rapporti L’uso congiunto con l’ICD Adattamenti specifici per indagini ed incontri clinici Revisioni periodiche

42 I C F La presentazione mondiale dell’ICF avvenne a Trieste nell’Aprile 2002 In quella sede vennero stilate una serie di conclusioni e raccomandazioni : L’ICF mette in risalto una visione ampia della salute L’ICF delinea le componenti funzionali delle condizioni cliniche L’ICF facilita la pianificazione degli interventi E’ complementare all’ICD-10 Permette una ri-valutazione del funzionamento E’ uno strumento di comunicazione

43 I C F Classificazione internazionale per fornire un linguaggio standard e unificato che serva da modello di riferimento per la descrizione della salute e degli stati ad essa correlati Proporsi come una classificazione della componente salute e non solo una classificazione delle conseguenze delle malattie

44 Scopi di ICF fornire una base scientifica alle conseguenze delle condizioni di salute stabilire un linguaggio comune per migliorare la comunicazione consentire un confronto dei dati fra i vari paesi, discipline, servizi e nel tempo dare uno schema sistematico di codificazione per i sistemi informativi sulla sanità

45 Obiettivi specifici Schema di codifica per i sistemi informativi sanitari Linguaggio comune per migliorare la comunicazione Strumento di ricerca per “misurare” risultati Strumento per la valutazione dei bisogni e per l’abbinamento tra condizioni e trattamenti Strumento per la politica sociale (paniere minimo, sistemi di indennità, assicurazione, etc.)

46 I principali concetti dell’ICF
Si parla di “funzionamento umano” in generale e non puramente di disabilità Il modello fornito è universale e non riguarda solo una minoranza Integra sia gli aspetti medici che quelli sociali Non riguarda solo gli adulti ma copre l’intero arco della vita (bambini e anziani) Si passa da “conseguenze di un disturbo” a “componenti della salute”

47 Fondamenti dell’ICF Funzionamento umano - non solo disabilità
Modello universale non “speciale” Modello integrato non solo medico o sociale Modello complesso - non lineare semplice Coinvolge il contesto non solo la persona Transculturale - non categorie occidentali Operazionale non risente di una teoria Long life non per un’età particolare [Keywords] concept###[Narration] ###

48 Funzionamento umano non solo disabilità
Funzioni corporee vs menomazione Strutture corporee Attività vs disabilità Partecipazione vs handicap

49 Modello universale vs “speciale”
[Keywords] concept###[Narration] ICIDH applies to 100 % disablement applies to nearly all### Ognuno può avere disabilità Valutazione multidimensionale Solo gruppi “speciali” Valutazione categoriale Unidimensionale

50 Architettura dell’ICF
Target: non il malato o il disabile, ma tutti Universo Non più le conseguenze delle malattie (1980), ma le componenti della salute e altre componenti ad essa correlate (es. istruzione, lavoro, etc.) Non più i “fattori di rischio”, ma i fattori ambientali Funzionamento e disabilità sono termini “ombrello”, il primo in positivo il secondo in negativo In realtà la classificazione avviene per componenti e domini (domini della salute e domini ad essa correlati)

51 Sequenza concettuale semplice ICIDH 1980
Evento lesivo Menomazione Disabilità Handicaps

52 Sistema complesso interattivo
ICF 2001 Condizioni di salute (disturbo/malattia) Strutture&Funzionicorporee (Menomazione) Attività (Limitazione) Partecipazione (Restrizione) Fattori ambientali Fattori personali

53 Applicazione transculturale
[Keywords] concept###[Narration] ### Equivalenza concettuale e funzionale della classificazione Traducibilità Utilizzabilità Pubblicazioni internazionali

54 Equivalenza tra culture: applicabilità
Equivalenza Concettuale: simile comprensione /significato dei concetti Equivalenza Funzionale: simili domini Equivalenza Metrica: simili caratteristiche di misura

55 Struttura ICF Classificazione Parti Componenti
Parte 1: Funzionamento e disabilità Parte 2: Fattori contestuali Parti Funzioni e strutture corporee Attività e partecipazione Fattori ambientali Fattori personali Componenti Cambio nelle funzioni Cambio nelle strutture Capacità Performance Facilitatori / barriere Costrutti o qualificatori ICIDH categories are organized in a "nested" approach Broader Category  detailed subcategory The classification has two parts, each with two components. [An example may help to illustrate the point: The universe of health and disability is being classified (this is the forest). Within that forest we classify the dimensions of Impairments, Activities and Participation (the trees). In the Activities dimension we have several chapters or domains ranging from simple to complex activities - from sensing and recognizing to interpersonal behaviors (the trunks). Within, for example, the chapter on Interpersonal Behaviors are included activities such as general interactive skills (the branch) and included in that broad category are behaviors such as initiating social contact, responding to cues and so on (the leaves).] Item levels: 1st 2nd 3rd 4th Item levels: 1st 2nd 3rd 4th Item levels: 1st 2nd 3rd 4th Item levels: 1st 2nd 3rd 4th Item levels: 1st 2nd 3rd 4th Domini e categorie a differenti livelli

56 Attività e partecipazione
Componenti dell’ICF Funzioni e strutture corporee Attività e partecipazione Fattori ambientali Funzioni Strutture Capacità Performance Barriere Facilitatori Nach den Ausfuehrungen zum Kontext und Konzept des ICIDH-2 moechte ich Ihnen nun auf die Inhalte, Begriffsdefinitionen und Kodierungschema vorstellen. Der ICIDH-2 unterscheidet zwischen drei Dimensionen…

57 Body Function and Structures
Physiological and psychological function of body systems Very specific recording of detailed functional abilities and impairments Not linked to cause. For example, fluency and rhythm of speech functions – could be from stuttering, stroke, or autism

58 ICF Funzioni corporee 1 Mentali 2 Sensoriali e dolore
3 Della voce e dell’eloquio 4 Del sistema cardiovascolare, ematologico, immunologico e respiratorio 5 Del sistema digestivo, metabolico e endocrino 6 Genitourinarie e riproduttive 7 Neuromuscoloscheletriche e collegate al movimento 8 Della cute e delle strutture associate

59 ICF Strutture corporee
1 Del sistema nervoso 2 Occhio, orecchio e strutture collegate 3 Strutture collegate alla voce e all’eloquio 4 Dei sistemi cardiovascolare, immunologico e respiratorio 5 Strutture collegate al sistema digestivo, metabolico e endocrino 6 Strutture collegate al sistema genitourinario e riproduttivo 7 Strutture collegate al movimento 8 Cute e strutture collegate

60 Funzioni e strutture corporee
Funzioni mentali Strutture del sistema nervoso Funzioni sensoriali e del dolore Occhio, orecchio e strutture correlate Funzioni della voce e dell‘eloquio Strutture coinvolte nella voce e nell’eloquio Funzioni dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico e respiratorio Strutture dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico e respiratorio Functioni del sistema digestivo, metabolico ed endocrino Strutture correlate al sistema digestivo, metabolico ed endocrino Funzioni riproduttive e genitourinarie Strutture correlate ai sistemi riproduttivo e genitourinario Funzioni muscoloscheletriche e del movimento Strutture correlate al movimento Funzioni della cute Strutture della cute e ad essa correlate

61 Componenti dell’ ICF Funzioni & Strutture Corporee Attività &
Partecipa- zione Fattori Ambientali Funzioni Strutture Capacity Performance Barriere Facilitatori

62 Activities and Participation
Descrizione del funzionamento individuale nella sua globalità, in contrapposizione delle funzioni e strutture delle parti del corpo Variano da “di base” (Basic) a complesse Di base, per esempio, vestirsi, mangiare, fare il bagno Complesse: includono lavorare, andare a scuola, attività civiche

63 Activities and Participation (cont.)
WHO approach Activities – what people can do inherently without assistance or barriers Participation – functioning taking into account the impact of barriers and facilitators in the environment

64 ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE
L’attività è l’esecuzione di un compito o di una azione da parte di un individuo Le limitazioni dell’attività sono le difficoltà nello svolgimento dell’attività stessa La partecipazione è il coinvolgimento di una persona in una situazione di vita Le restrizioni della partecipazione sono i problemi che un individuo può avere

65 Attività e Partecipazione
1 Apprendimento e applicazione delle conoscenze 2 Compiti e richieste generali 3 Comunicazione 4 Mobilità 5 Cura della propria persona 6 Vita domestica 7 Interazioni e relazioni interpersonali 8 Aree di vita principali 9 Vita sociale, civile e di comunità

66 ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE
Per codificare questa componente si usano due costrutti : Capacità: indica il più alto livello probabile di funzionamento in un ambiente standard Performance:ciò che un individuo fa nel suo ambiente

67 Capacità e performance
Capacità: indica il più alto livello probabile di funzionamento che una persona può raggiungere in un momento determinato in un dominio nella lista di Attività e Partecipazione. La capacità viene misurata in un ambiente standard e uniforme Performance: descrive quello che l’individuo fa nel suo ambiente attuale/reale, e quindi introduce l’aspetto del coinvolgimento di una persona nelle situazioni di vita

68 Componenti della II parte
Fattori Ambientali Barriere Facilitatori

69 Fattori ambientali 1. Prodotti e tecnologia
2. Ambiente naturale e cambiamenti all’ambiente effettuati dall’uomo 3. Relazioni e sostegno sociale 4. Atteggiamenti 5. Servizi, sistemi e politiche

70 FATTORI PERSONALI ( non classificati nell’ICF )
Età Educazione Professione Esperienze passate Capacità di adattamento Stili caratteriali Background sociale

71 Fattori contestuali Ambiente Persona genere età
altre condizioni di salute capacità di adattamento background sociale educazione professione esperienze passate Stile del carattere Ambiente Prodotti Ambiente prossimo Istituzioni Norme sociali Ambiente culturale Ambiente costruito Fattori politici Ambiente naturale

72 Definizioni Benessere e salute Termini ombrello Componenti
Limitazioni e Restrizioni Capacità e performance

73 Benessere e salute Benessere: termine generale che racchiude tutto l’universo dei domini della vita umana, inclusi aspetti fisici, mentali e sociali, che costituiscono quella che può essere chiamata una “buona vita” Stati di salute: uno stato di salute è il livello di funzionamento all’interno di un dato dominio di salute dell’ICF Domini di salute: aree di vita che sono ritenute parte della nozione di salute

74 Termini ombrello Funzionamento: è il termine ombrello per le funzioni corporee, le strutture corporee, attività e partecipazione Disabilità: è il termine ombrello per menomazioni, limitazione delle attività e restrizioni della partecipazione. Indica l’aspetto negativo dell’interazione tra un individuo e i fattori contestuali dello stesso individuo

75 Definition of Disability
Usual Definition A person with a disability is someone who: Has a physical or mental impairment that substantially limits one or more major life activities; Has a record of such impairment; or Is regarded as having such an impairment ICF Definition Disability is an umbrella term that describes: Impairments Activity limitations Participation restrictions I thought it may be helpful to point out the differing definitions of disability to demonstrate the complexities of trying to define disability. Also, one definition has its roots in policy, while the other has its roots in health promotion. I know the ICF is a new concept, but based on what I have been hearing at the conferences, it is beginning to get recognition within the world of disability and rehabilitation research, and is the way that much health information will hopefully be classified in the future.

76 Definizione componenti
Funzioni corporee: funzioni fisiologiche dei sistemi corporei, incluse quelle psicologiche Strutture corporee: sono le parti strutturali o anatomiche del corpo Attività: è l’esecuzione di un compito o di un’azione da parte di un individuo Partecipazione: è il coinvolgimento di una persona in una situazione di vita Fattori ambientali: tutti gli aspetti del mondo esterno ed estrinseco che formano il contesto della vita di un individuo e come tali hanno un impatto sul funzionamento della persona Fattori personali: sono fattori contestuali correlati all’individuo quali l’età, il sesso, la classe sociale, le esperienze di vita e così via

77 Limitazioni e restrizioni
Limitazioni delle attività: sono le difficoltà che un individuo può incontrare nell’eseguire delle attività. (…) Può essere lieve o grave (…) rispetto al modo e alla misura attesi dalle persone Restrizione della partecipazione: sono problemi che un individuo può sperimentare nel coinvolgimento delle situazioni di vita. La presenza di una restrizione alla partecipazione viene determinata paragonando la partecipazione dell’individuo con quella che ci si aspetta da un individuo senza disabilità in quella stessa cultura o società

78 Barriere e facilitatori
Facilitatori: nell’ambito dei fattori ambientali di una persona, sono dei fattori che, mediante la loro presenza o assenza, migliorano il funzionamento e riducono la disabilità (…) I facilitatori possono evitare che una menomazione o una limitazione delle attività divengano una restrizione della partecipazione, dato che migliorano la performance di un’azione, nonostante il problema di capacità della persona Barriere: nell’ambito dei fattori ambientali di una persona, sono dei fattori che, mediante la loro presenza o assenza, limitano il funzionamento e creano disabilità

79 Visione d’insieme dell’ICF
Parte 1: Funzionamento e disabilità Parte 2: Fattori contestuali Componenti Funzioni e strutture corporee Attività e partecipazione Fattori ambientali Fattori personali Domini Funzioni corporee Strutture corporee Aree di vita (compiti, azioni, etc.) Influenze esterne su funzionamento e disabilità Influenze interne su funzionamento e disabilità Costrutti Cambiamento Capacità Performance Impatto facilitante o ostacolante Impatto delle caratteristiche della persona Aspetto positivo Integrità funzionale e strutturale Attività Partecipazione Facilitatori Non applicabile Aspetto negativo Menoimazione Limitazione dell’attività Restrizione della partecipazione Barriere/Ostacoli

80 Sistema alfanumerico di valutazione
L’ICF usa un sistema alfanumerico (es. b5501) Le lettere “b” sta per funzioni corporee (body) “s” sta per strutture corporee (structure) “d” sta per attività e partecipazione (domain) “e” sta per fattori ambientali (environment) I numeri Prima cifra: numero di capitolo Seconda e terza cifra: secondo livello Quarta ed eventualmente quinta cifra: livelli successivi

81 Livelli di classificazione
L’ICF è multilivello: la categoria del primo livello include categorie dei livelli inferiori ICF ad un livello (34 categorie) Es. b1: funzioni mentali ICF a due livelli (362 categorie) es. b144 = funzioni mnemoniche ICF a quattro livelli (1424 categorie) b1440 = memoria a breve termine b1441 = memoria a lungo termine, etc. Il codice è completato dal qualificatore (uno, due o più numeri dopo il punto) Es. b = problema grave nella M.B.T.

82 Codifica (Uso dei qualificatori)
La classificazione in ogni componente è realizzata utilizzando la stessa scala 0-4 Il qualificatore “8” è usato se non ci sono informazioni sufficienti a stabilire l’entità del problema o della difficoltà Il qualificatore “9” è usato quando un codice particolare risulta inappropriato In caso di utilizzo di un solo qualificatore lasciare gli altri spazi in bianco d4500._1 d d4500.2_

83 Codifica per le funzioni corporee
Sono codificate attraverso un solo qualificatore, che indica l’estensione o la gravità della menomazione b LIEVE menomazione della forza dei muscoli b MEDIA menomazione della forza dei muscoli b GRAVE menomazione della forza dei muscoli b COMPLETA menomazione della forza dei muscoli Essendo le due classificazioni parallele, quando viene utilizzata una funzione corporea dovrebbe essere codificata anche la corrispondente struttura corporea

84 Struttura a più livelli, codifica e qualificatori introdotti dall’ICF
b Funzioni corporee b Funzioni mentali b140-b Funzioni mentali specifiche b Funzioni mentali specifiche del linguaggio b Ricezione del linguaggio b Ricezione del linguaggio scritto “ funzioni mentali di decodifica dei messaggi scritti per ottenerne il significato “ Qualificatori: 0 NESSUNA menomazione (impairment) 0-4% 1 LIEVE “ % 2 MODERATA “ % 3 GRAVE “ % 4 TOTALE “ &

85 Codifica per le funzioni corporee
Primo qualificatore: estensione della menomazione Secondo qualificatore: natura della menomazione Terzo qualificatore: collocazione della menomazione 0 nessuna menomazione 1 lieve menomazione 2 media menomazione 3 grave menomazione 4 completa menomazione 8 non specificato 9 non applicabile 0 nessun cambiamento nella struttura 1 assenza totale 2 assenza parziale 3 parte in eccesso 4 dimensioni anormali 5 discontinuità 6 posizione deviante 7 cambiamenti qualitativi nella struttura 0 più di una regione 1 destra 2 sinistra 3 entrambi i lati 4 anteriore 5 posteriore 6 prossimale 7 distale

86 Codifica per attività e partecipazione
Sono codificati con due qualificatori Primo numero: performance Secondo numero: capacità Possono essere utilizzati dei qualificatori aggiuntivi Terzo numero: capacità con assistenza Quarto numero: performance senza assistenza Scala utilizzata 0 nessuna difficoltà 1 difficoltà lieve 2 difficoltà media 3 difficoltà grave 4 difficoltà completa

87 Codifica per i fattori ambientali
Devono essere codificati tenendo conto del punto di vista della persona Es. un marciapiede senza rilievi facilita la persona in carrozzella ma ostacola l’ipovedente E’ l’unico qualificatore “ambiguo”, potendo essere espresso come barriera o come facilitatore xxx.0 nessuna barriera xxx+0 nessun facilitatore xxx.1 barriera lieve xxx+1 lieve facilitatore xxx.2 barriera media xxx+1 medio facilitatore xxx.3 barriera grave xxx+1 grave facilitatore xxx.1 barriera completa xxx+1 completo facilitatore

88 Secondo qualificatore Funzioni corporee (b)
Componenti Primo qualificatore Secondo qualificatore Funzioni corporee (b) Qualificatore generico negativo Nessuno Strutture corporee (s) Es. s730.3 grave menomazione dell’arto superiore Cambiamento nella struttura corporea 0 nessun cambiamento 1 assenza totale 2 assenza parziale 3 parte in eccesso (etc.) Es. s parziale assenza dell’arto superiore Attività e partecipazione (d) Qualificatore generico rispetto a problemi di Performance Es. d (lievi difficoltà a farsi il bagno con l’uso di ausili disponibili nel proprio ambiente) Qualificatore generico rispetto a problemi di Capacità Es. d5101._2 (media difficoltà a farsi il bagno senza l’uso di ausili) Fattori ambientali (e) Qualificatore generico positivo o negativo

89 Uso dell’ICF L’ICF è un linguaggio… il “testo” lo costruiscono gli utilizzatori “A seconda del contesto gli utilizzatori sceglieranno i codici più rilevanti per il loro obiettivo, che è quello di descrivere una particolare esperienza di salute” Pertanto Scelta dei costrutti e delle categorie pertinenti alla propria area di intervento Scelta del livello di classificazione ottimale per ogni categoria Meglio valutare i costrutti separatamente, e solo poi fare ipotesi di correlazione

90 La valutazione della comunicazione nell’ICF
Domini: Comunicare – ricevere (d310-d329) Comunicare – produrre (d330-d349) Conversazione e uso di strumenti e tecniche di comunicazione (d350-d369)

91 Comunicare - ricevere Comunicare con – ricevere – messaggi verbali (d310) Comunicare con – ricevere – messaggi non verbali (d315) Comunicare con – ricevere – gesti del corpo (d3150) Comunicare con – ricevere – segni e simboli comuni (d3151) Comunicare con – ricevere – disegni e fotografie (d3152) Comunicare con – ricevere – messaggi nel linguaggio dei segni (d320) Comunicare con – ricevere – messaggi scritti (d325)

92 Comunicare - produrre Parlare (d330)
Produrre messaggi non verbali (d335) Produrre gesti con il corpo (d3350) Produrre segni e simboli (d3351) Produrre disegni e fotografie (d3352) Produrre messaggi nel linguaggio dei segni (d340) Scrivere messaggi (d345)

93 Comunicazione e uso di strumenti e tecniche
Conversazione (d350) Avviare una conversazione (d3500) Mantenere una conversazione (d3501) Terminare una conversazione (d3502) Conversare con una persona (d3503) Conversare con molte persone (d3504) Discussione (d355) Discussione con una persona (d3550) Discussione con molte persone (d3551) Utilizzo di strumenti e tecniche (d360) Usare strumenti di telecomunicazione (d3600) Usare macchine per scrivere (d3601) Usare tecniche di comunicazione (d3602)

94 Indicazioni etiche sull’uso dell’ICF
L’ICF non deve essere usato per etichettare le persone o per identificarle in una o più categorie di disabilità Ottenere il coinvolgimento della persona, o, in caso di impossibilità cognitiva, del suo tutore Il sistema deve essere usato in maniera olistica, e non stralciando una sua parte Le informazioni dell’ICF devono essere usate nella prospettiva di un cambiamento non solo della persona ma anche politico e sociale (e comunque dell’organizzazione)

95 “Gli individui classificati nella stessa categoria tramite l’ICF possono comunque essere diversi tra loro in molti modi”

96 Describe how people live with disability
WHO (World Health Organisation) ICF Classifications 2001 WWW3.who.int/icf/icftemplate.cfm Describe how people live with disability Human Functioning NOT Disability Integrates social and medical models Sees people in context

97 Quale è il messaggio fondamentale dell’ICF?
L’ICF pone in una nuova luce le nozioni di salute (“health”) e di disabiltà. L’ICF riconosce che ogni essere umano può avere un problema di salute e chiarisce il ruolo fondamentale dell’ambiente nel determinare la disabilità. Questo non è qualche cosa che capita solo a una minoranza, ma può capitare a chiunque.

98 Cambiamento culturale: la rivoluzione dell’ICF
Qualunque persona in qualunque momento della vita può avere una condizione di salute che in un ambiente sfavorevole diventa disabilità

99 I C F è : Uno strumento clinico Uno strumento di ricerca
Uno strumento statistico Uno strumento educativo Uno strumento di politica sociale

100 APPLICAZIONI dell’ICF
Statistica: demografia, studi su popolazioni, sistemi informativi Ricerca: misurazione dei risultati, qualità della vita, fattori ambientali Clinica: assessment dei bisogni, valutazione dei risultati Politica sociale: previdenza sociale, indennità, pianificazione di servizi Formazione: incremento della consapevolezza e delle azioni sociali

101 Cosa è la riabilitazione neurologica?
Barnes, J Neurol Neurosurg Psychiat, 2003

102 Reabilitazione neurologica: elementi per la definizione
Scopi della riabilitazione Processo della riabilitazione Caratteristiche di un servizio di riabilitazione

103 Well-being WHO ICF Model of illness Four Levels Three Contexts
Organ (pathology) Personal Person (impairment) Physical Person in environment Behaviour (activities) Social Person in society Social position (Participation) Well-being

104 ICF e Obiettivi della Riabilitazione
Massimizzare il repertorio comportamentale Ottimizzando i contesti personale, fisico, sociale Minimizzando le menomazioni tutte, ma specialmente quelli con inpatto sulle attività Minimizzando il danno d’organo (pathology) Ottimizzando le opportunità di interazione sociale

105 ICF e Interventi Danno d’organo Impairments
Diagnosi e trattamento della malattia Diagnosi e trattamento delle complicanze Diagnosi e trattamento di malattie incidentali Impairments Cognitivi (neglect, word finding) Altro deficit (motorio  scrittura) Impedire peggioramenti (eccesso di farmaci!!)

106 ICF e Interventi Attività Partecipazione
Esercizio delle funzioni colpite, secondo gli obiettivi del paziente, in rapporto all’ambiente quotidiano Partecipazione Organizzare opportunità per inserimento sociale

107 ICF e Interventi Contesto personale Contesto fisico Contesto sociale
Aumentare la fiducia in se stesso Ridurre i timori di insuccesso Contesto fisico Uso di ausili cognitivi (diari, sistemi di allarme-ricordo, post-it) Contesto sociale Lavoro stabile Inserimentonella comunità

108 Aims of the rehabilitation process
Maximise patients’ participation in their social setting Minimise the risk of medical complication (e.g. contractures) Minimise the pain and distress experienced by the patient (maximise quality of life) Minimise the distress of and stress on the patient's family and/or carers DT Wade e BA de Jong, BMJ 2000;320:

109 Approaches of the rehabilitation process
Approaches that reduce disability Approaches designed to acquire new skills and strategies, which will maximise activity Approaches that help to alter the environment, both physical and social, so that a given disability carries with it minimal consequent handicap Barnes, J Neurol Neurosurg Psychiat, 2003

110 Rehabilitaton Process
Rehabilitation is a reiterative, active, educational, problem solving process focused on a patient's behaviour (disability/activity), with the following components: Assessment: the identification of the nature and extent of the patient's problems and the factors relevant to their resolution Goal setting Intervention, which may include either or both of treatments, which affect the process of change; support, which maintains the patient's quality of life and his or her safety Evaluation: to check on the effects of any intervention DT Wade e BA de Jong, BMJ 2000;320:

111

112 ICF e valutazione

113 MISURE DI DISABILITA’/ATTIVITA’
Indice di Barthel (BI) Misura di Indipenza Funzionale (FIM)

114 MISURA DI INDIPENDENZA FUNZIOALE

115 Goal setting The process of rehabilitation is set around the establishment of goals. The first goal to be set is the long term strategic aim. Once a realistic and achievable long term goal has been established then the smaller steps needed to achieve that goal are determined. The goals must be precise and should be: Specific Measurable Achievable Relevant Time limited SMART

116 The multidisciplinary team centered around patient and caregiver

117 Characteristics of a rehabilitation service
It comprises a multi-disciplinary group (team) of people who focus their attention on a patient's disability, and: Work together towards common goals with each patient; Involve and educate the patient and family in the process; Have relevant expertise and experience (knowledge and skills); and Can, between them, resolve most of the common problems faced by their patients

118 INTERVALLO


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