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Alfabetizzazione in chimica nella Scuola Primaria

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Presentazione sul tema: "Alfabetizzazione in chimica nella Scuola Primaria"— Transcript della presentazione:

1 Alfabetizzazione in chimica nella Scuola Primaria
D'A nnunzio Lanciano Relatrici: Facondina Salvatore Teresa del Lavale Chieti, 3 Aprile 2008

2 Perché chimica nella scuola primaria?
Formazione culturale Costruzione del pensiero scientifico Sviluppo della consapevolezza metacognitiva

3 Quale chimica? Attraverso interazioni e manipolazioni individuare qualità e proprietà di oggetti e materiali. Caratterizzare e provocare trasformazioni variandone le modalità; Produrre miscele eterogenee e soluzioni, passaggi di stato e combustioni; Interpretare i fenomeni osservati in termini di variabili e relazioni tra esse. Riconoscere invarianze e conservazioni, in termini proto-fisici e proto-chimici, nelle trasformazioni che caratterizzano l'esperienza quotidiana (DALLE NUOVE INDICAZIONI)

4 DIDATTICA LABORATORIALE E METACOGNITIVA
LA SCELTA DEL METODO DIDATTICA LABORATORIALE E METACOGNITIVA Valorizzare l'esperienza e le conoscenze degli alunni Favorire l'esplorazione e la scoperta Incoraggiare l'apprendimento collaborativo Promuovere la consapevo- lezza del proprio modo di apprendere Realizzare percorsi in forma di laboratorio (DALLE NUOVE INDICAZIONI)

5 LE AZIONI DEL DOCENTE ANALISI EPISTEMOLOGICO/FORMATIVA DELLA CHIMICA
VALENZA FORMATIVA DEI NUCLEI FONDANTI PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE VALORIZZAZIONE DELLE DIVERSITA' INDIVIDUALI DOCUMENTAZIONE DEI PROCESSI E DEI PRODOTTI MONITORAGGIO, CONTROLLO E VALUTAZIONE

6 Documentazione dell’esperienza
Diario di bordo dell’insegnante per programmare le nuove mete cognitive e lasciare traccia del percorso intrapreso -Fotografie/riprese /registrazioni: rilevare per analizzare le modalità cognitive (stili cognitivi) - (doc. processo) -Materiale prodotto dagli alunni:raccolta di disegni, mappe, grafici...per rilevare le mete cognitive raggiunte – (doc. prodotto)

7 COME APPRENDE L’ALUNNO

8 FASE DI ATTIVAZIONE DEI PERCORSI DI APPRENDIMENTO
Attivazione delle pre- conoscenze e dei saperi naturali/informali (cosa sai) possedute dagli allievi sul problema o tema da affrontare. Brainstorming, mappe concettuali Narrazione, produzione di schemi e disegni

9 FASE ESPERIENZIALE Contesti di esperienza e ricerca - azione “per favorire l'operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa” Sperimentazione dello stesso fenomeno/principio scientifico creando contesti diversi e considerando più variabili (la fase del SE) Produzione di exhibits: modelli tridimensionali/ dispositivi a favore di una Scienza interattiva ed esperienziale (hands-on...minds -on)

10 Fase del SE …

11 Alcune trasformazioni

12 FASE DELLA METACOGNIZIONE
Narrare per concettualizzare: spazio che viene riservato alla verbalizzazione dell'agire e alla scrittura di idee, ipotesi o conclusioni.

13 Verifica Relazione scientifica

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16 Verifica Relazione scientifica Disegni Drammatizzazioni
Mappe concettuali Scheda di autovalutazione

17 MONITORAGGIO, CONTROLLO E VALUTAZIONE
dal Piano dell’Offerta Formativa 2007/08

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20 Aspetti positivi Ricaduta positiva sul curricolo
Rafforzo e sviluppo della motivazione Attivazione del lavoro operativo e mentale dalla progettazione alla valutazione Sollecitazione del desiderio di continuare ad apprendere Rielaborazione attraverso le immagini

21 Aspetti problematici Gestione del tempo Gestione dell’esperienza
nella rielaborazione scritta da parte degli alunni nelle attività di classe Gestione dell’esperienza Gestione della documentazione dell’esperienza con alunni così piccoli Gestione del materiale di laboratorio Problema di costi e di pericolosità Formazione dell’insegnante

22 Proposte di miglioramento
Individuare temi centrali della disciplina Creare interdisciplinarità Proporre esperienze per generare competenze

23 RISULTATI DEGLI ALUNNI “Pillole di scienze”
ANNO SCOLASTICO 2006/07

24 COMPETENZE

25

26 La percezione dei genitori

27

28 Ricadute Innalzamento dei livelli di apprendimento degli alunni nei percorsi curriculari; Implementazione della motivazione allo studio e della partecipazione attiva alla vita scolastica; Potenziamento delle competenze didattiche e professionali relative alla didattica delle scienze sperimentali dei docenti di scuola primaria coinvolti nei percorsi di formazione in situazione; Sostegno ai processi di discussione, ricerca e innovazione nella scuola per quanto concerne l’apprendimento e lo sviluppo delle competenze e della relativa personalizzazione attraverso la progettazione del curricolo di base; Estensione e sviluppo delle proposte di intervento a sostegno dell’innovazione della didattica delle scienze sperimentali per l’organizzazione di un Piano Pluriennale di Istituto.

29 è una testa atta a organizzare le conoscenze così da evitare
“…Una testa ben fatta è una testa atta a organizzare le conoscenze così da evitare la loro sterile accumulazione...” MORIN E., La testa ben fatta: riforma dell' insegnamento e riforma del pensiero, R. Cortina ed., Milano, 2000, (pag. 90.).


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