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CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI CLINICI ELETTRONICI

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Presentazione sul tema: "CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI CLINICI ELETTRONICI"— Transcript della presentazione:

1 CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI CLINICI ELETTRONICI
“Leggero, trasparente, permanente e sostenibile”: gestione e conservazione del documento digitale. Firenze Maggio 2015 CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI CLINICI ELETTRONICI Matteo SAVOLDI – Nicola CAROFIGLIO - Umberto FERRI

2 TEMI TRATTATI DCE – Documento Clinico Elettronico
Versamento, Ruoli e Responsabilità Pacchetti di Conservazione e Copie di Sicurezza Attualizzazione Verifiche e scarti Esibizione: Consultazione e Copie DCE Modelli implementativi

3 THE FUTURE OF PAPER…

4 PREMESSA GLI ARCHIVISTI E MEDAS

5 SCRYBA - Le teorie archivistiche e il confronto continuo fra informatici medicali e archivisti sono alla base delle scelte relative all’ evoluzione del sistema di conservazione di Medas, “Scryba” Standard UNI Sincro MedasData*, metadatazione Primis Formazione archivistica interna a Medas Formazione e supporto archivistico c/o Aziende Sanitarie Medas, attraverso Medas School, è promotore di numerosi divulgativi rivolti al mondo sanitario su temi della dematerializzazione; Medas oggi ha un collaboratore archivista, uno stagista archivista e una stagista del master in “Formazione, Gestione e Conservazione di archivi digitali in ambito pubblico e privato” del prof. Pigliapoco. GLI ARCHIVISTI E MEDAS

6 DCE Documento Clinico Elettronico

7 Documento Clinico Elettronico
Documento Informatico Documento Clinico Elettronico La rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti; (DL CAD art.1 co.1 lett.p) Documento Informatico connesso ad un Paziente. Documento Clinico Elettronico

8 Richiesta Prenotazione Esecuzione Refertazione Da processi dove il supporto fisico (carta, pellicole, …) è necessario per proseguire con le successive fasi del PDTA A processi dove i supporti fisici non sono necessari per la gestione di PDTA. Il supporto fisico serve solo per le copie analogiche. SUPPORTO INFORMATIVO

9 REFERTO è l’atto obbligatoriamente redatto in forma scritta col quale il medico specialista dichiara conformi a verità i risultati degli esami diagnostici ottenuti, unitamente alla interpretazione clinica dei risultati stessi, in relazione al quadro clinico e all’anamnesi del paziente RISULTATO è il puro esito degli esami diagnostici eseguiti mediante strumentazioni cliniche in un Servizio (Laboratorio, Radiologia, …); un prodotto privo di interpretazione o valutazione clinica da parte dello specialista, ovvero una lettura pura e semplice di un dato analitico. CERTIFICATO è il documento a cui il medico è obbligato (in base anche all’art.22 del Codice di deontologia medica 1998) e nel quale deve limitarsi ad attestare i dati obiettivi di competenza tecnica che abbia direttamente constatato in totale aderenza alla realtà. Esempi di DCE

10 CLASSIFICAZIONE DEI DCE
La classificazione dei DCE non è prestabilita né da norme né da Linee Guida né in standard nazionali o internazionali. CLASSIFICAZIONE DEI DCE

11 Esempio di Tipologie Documenti ai Fini Tributari
PROT. N. 2010/ AGENZIA DELLE ENTRATE Provvedimento attuativo della comunicazione dell’impronta relativa ai documenti informatici rilevanti ai fini tributari, ai sensi dell’articolo 5 del decreto 23 gennaio 2004. Esempio di Tipologie Documenti ai Fini Tributari

12 ICD-10 è la decima revisione della classificazione ICD, (International Statistical Classification of Diseases) ossia la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati, proposta dall'OMS. Sono classificate oltre 2000 malattie. La traduzione ufficiale in lingua italiana, effettuata a cura dell'ISTAT e dell'Ufficio di Statistica del Ministero della Salute, è stata pubblicata dall'Organizzazione mondiale della sanità a Ginevra nel 2000 e a Roma nel 2001. ICD-10

13 La Sistematizzata NOmenclatura di MEDicina (SNOMED) è una collezione sistematica e computer-processable di termini medici (medicina umana e veterinaria) che specifica codici, termini, sinonimi e definizioni che coprono l’ anatomia, le malattie, i risultati, le procedure, i microrganismi, le sostanze, ecc . Multi-axial design T (Topography) – Anatomic terms M (Morphology) – Changes found in cells, tissues and organs L (Living organisms) – Bacteria and viruses C (Chemical) – Drugs F (Function) – Signs and symptoms J (Occupation) – Terms that describe the occupation D (Diagnosis) – Diagnostic terms P (Procedure) – Administrative, diagnostic and therapeutic procedures A (Physical agents, forces, activities) – Devices and activities associated with the disease S (Social context) – Social conditions and important relationships in medicine G (General) – Syntactic linkages and qualifiers SNOMED

14 Document Type Coding Schema
Sintassi codifica di ogni Tipologia di Documento: ContextCode.SubContextCode.GenusCode.SpeciesCode Ad ogni codifica sono associate le seguenti informazioni multilingua. Code Name Description Context (ContextCode, Contextname, ContextDescription) Subcontext (SubCcntextCode, SubContextName, SubContextDescription) Genus (GenusCode, GenusName, GenusDescritption) Species (SpciesCode,SpeciesName,SpeciesDescritption) Document Type Coding Schema

15 Documenti creati automaticamente
Visita Documento “redatto”: Referto, Prescrizione, … Esame TAC Doc. “creato automaticamente”: Studio Immagini Documento “redatto”: Referto Documenti creati automaticamente

16 L’evoluzione tecnologica in ambito medico porta all’aumento del numero e della tipologia di documenti informatici multimediali, “creati automaticamente”. ieri oggi ieri oggi Documenti in medicina

17 ? ? DCE Testi Immagini Segnali Suoni Video Odori ..001 1110 011..

18 Formati attuali dei DCE
Formati strutturati (es. HL7-CDA, DICOM, …) PRO: sono “autoconsistenti” CONTRO: non sono facilmente consultabili (foglio di stile …) Formati non strutturati (es. pdf, …) PRO: la consultazione è facile CONTRO: devono prevedere informazioni aggiuntive per essere gestiti Formati attuali dei DCE

19 DCE “Documenti”: HL7 CDA
RIM (Reference Information Model) fHL7 CDA (file xml): Header Id documento Interessato Body Dati clinici strutturati Documento CDA Schema XML-CDA Documento CDA validato Foglio di stile XSLT Presentazione all’Utente DCE “Documenti”: HL7 CDA

20 DCE “Immagini”: DICOM DICOM … … …
(Digital Imaging and Communication in Medicine – ACR-NEMA) Studio Immagini DICOM (Study Instance UID) Serie 1 Img 1 Img 2 Img i Serie n Img 1 Img 2 Img j Serie n Img 1 Img 2 Img k DCE “Immagini”: DICOM

21 Immagine DICOM Data Element … 0008 0060 ID Modality//NM
iD Accession Number// ID Institution Name//Istituto Tumori ID Study Description//LINFO MAMM PAT Patient Name//Nutrito Ben PAT Patient ID// PAT Patient Birthdate// PAT Patient Sex//F ACQ Body Part Examined//ASCELLA D REL Study Instance UID// IMG Rows// IMG Columns// 7fe PXL Pixel Data//Data on disk ... Immagine DICOM

22 DCE: altre considerazioni
Punti di attenzione per favorire la “portabilita” dei DCE nel tempo e nello spazio Usare codifiche nei DCE richiede la loro conservazione/trasmissione; Cifrare DCE (o parti di essi) richiede la conservazione/trasmissione di chiavi e algoritmi di cifratura; Comprimere DCE (o parte di essi) comporta la conservazione/trasmissione degli algoritmi di decompressione; Modificare un DCE può prevenirne l’uso (es.: Studi Immagini DICOM e DCE che vengono gestiti in ambiti di specifici); Alcuni DCE sono “meglio accessibili” solo con alcuni strumenti (es.: alcuni studi immagini). DCE: altre considerazioni

23 DCE E LORO RELAZIONI

24 Un documento clinico, a prescindere dal formato digitale, può essere composto da più “parti”.
Esempi Studio di immagini è un insieme di serie ciascuna delle quali comprende un numero variabile di immagini ma: in caso di esame radiodiagnostico è bene considerare l’intero studio come documento iconografico dell’esame in caso di teleconsulto è probabile che il richiedente selezioni solo un insieme di immagini da sottoporre al consulente Referto di Laboratorio – può essere considerato come l’insieme delle risposte degli esami indicati nella richiesta ma il più delle volte le risposte sono l’insieme di più referti provenienti da laboratori differenti (es. U.O. Laboratorio di analisi cliniche, U.O. Laboratorio di microbiologia) DCE “COMPOSTI”

25 Versioni Sostitutive Annullative Addendum
“Versione Sostitutiva”, un nuovo DCE che ne sostituisce il precedente; “Versione Annullativa”, un nuovo DCE che annulla il precedente; “Allegato”, i.e. uno studio immagini è allegato ad un referto “Addendum”, un DCE che aggiunge informazioni ad un altro esistente che continua a mantenere la sua validità. Versioni Sostitutive Annullative Addendum

26 DCE particolari Anamnesi Patient Summary
Diario clinico, Diario Infermieristico, Scheda Terapica, Registri, … Bisogna capire quale è il miglior modo di gestire questi documenti all’interno del contesto clinico, tecnico e organizzativo di ogni Contesto (CCE, Reti di patologia, …) DCE particolari

27 Fascicoli Sanitari Cartella Clinica Dossier
Fascicolo Sanitario elettronico Fascicolo Personale Fascicolo Specialistico [0-n] Fascicolo di Rete di Patologia [0-n] Fascicoli Sanitari

28 Un DCE appartiene a molti Fascicoli Sanitari
Cartella Clinica Dossier Fascicolo Sanitario elettronico Fascicolo Personale Fascicolo Specialistico [0-n] Fascicolo di Rete di Patologia [0-n] DCE Un DCE appartiene a molti Fascicoli Sanitari

29 VERSAMENTO, RUOLI E RESPONSABILITA’

30 bozza Documento in bozza Documento Approvato Documento con Qualità Garantita Viewer Aziendali Applicazione di Esibizione Produzione Documento Processo di Approvazione Sistema di Archiviazione Sistema di Conservazione Applicazione Producer Archivio e Conservazione Aziendale Responsabile Unità Produttiva Direttore Responsabile della Conservazione Direttore Sanitario / Direttore Amministrativo Responsabile Gestione Documentale Responsabile Sicurezza e Privacy Risk manager SCRYBA DQA QUALITA’ GARANTITA E CONSAPEVOLEZZA DELLE RESPONSABILITA’

31 MANUALE DELLA CONSERVAZIONE
Manuale della Conservazione – del conservatore Allegato specifico riferito all’ Azienda Accordi di Versamento MANUALE DELLA CONSERVAZIONE

32 Gli Accordi di Versamento
(Submission Agreement) dott. Matteo Savoldi - Medas

33 Lo standard OAIS (ISO 14721) - 1
OAIS Open Archival Information System – Sistema informativo aperto per l’archiviazione Standard che fornisce un quadro concettuale di riferimento per la conservazione a lungo termine di qualsiasi oggetto informativo 1990 – Consultative Committee for space data systems - accordo di cooperazione con l’ISO 2002 – Approvato come standard ISO 14721 2012 – ultimo aggiornamento rilasciato

34 Lo standard OAIS (ISO 14721) - 2
Il modello concettuale OAIS Archivio Produttori Consumatori Management

35 Submission Agreement Accordo di versamento
OAIS PRODUCER INTERACTION FUNCTIONAL MODEL - ADMINISTRATION DATA TRANSFORMATION IN THE PRODUCER ENTITY Accordo di versamento Un accordo tra un OAIS e un Produttore, ove è specificato il modello dati per la Sessione di versamento. Tale modello dati identifica i formati, i contenuti e i costrutti logici usati dal Produttore, nonché il modo in cui sono rappresentati in ogni sessione telematica o di consegna dei supporti.

36 Scopo degli Accordi di versamento - 1
Delineare gli ambiti di responsabilità in capo ai soggetti coinvolti nel ciclo di produzione e conservazione dei documenti informatici Art. 3 DPCM 3 dicembre 2013 Il sistema di conservazione assicura dalla presa in carico dal produttore fino all’eventuale scarto, la conservazione tramite l’adozione di regole, procedure e tecnologie…garantendone le caratteristiche di autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità , reperibilità. AdV Produttore Conservatore

37 Scopo degli Accordi di versamento - 2
Delineare gli ambiti di responsabilità in capo ai soggetti coinvolti nel ciclo di produzione e conservazione dei documenti informatici RESPONSABILITA’ DEL PRODUTTORE Operatori che producono documenti digitali Responsabili delle unità operative (Primari) Direttore Sanitario Responsabile della gestione documentale Responsabile della conservazione Quali strumenti producono, archiviano e conservano documenti Uso della firma elettroniche / digitali Gestione del versioning Gestione della privacy Gestione delle relazioni

38 Scopo degli Accordi di versamento - 3
Delineare gli ambiti di responsabilità in capo ai soggetti coinvolti nel ciclo di produzione e conservazione dei documenti informatici La «qualità aziendale» di un documento informatico è garantita innanzi tutto dal produttore, che considera il documento creato come autentico, ossia in grado di produrre gli effetti di cui è portatore.

39 Scopo degli Accordi di versamento – 4
Definire le regole condivise affinché i documenti siano conservati nel Sistema di Conservazione Regole di presa in carico: Sono regole condivise tra il produttore e il conservatore L’esito del controllo effettuato da queste regole può essere: PdV accettato PdV accettato con warning PdV rifiutato La «qualità aziendale» dei documenti informatici, già garantita dal Produttore, viene ulteriormente accertata dalle regole di presa in carico prima che il documento venga definitivamente accettato all’interno dell’ OAIS

40 Processo di conservazione come previsto dall’art. 9 del DPCM 3/12/2013
PRODUTTORE CONSERVATORE UTENTE Document Quality Assurance DQA KO OK/WARNING Si trasforma in Pacchetto di archiviazione (AIC) Sistema di conservazione Pacchetto di distribuzione (DIP) Pacchetto di versamento (SIP) Sistema informativo aziendale e SGID Comunità designata (utenti)

41 Scopo degli Accordi di versamento - 5
Definire le regole condivise affinché i documenti siano conservati nel Sistema di Conservazione Esempi di regole di presa in carico: Si effettua un controllo per verificare che il PdV non sia già stato inviato Si verifica se il documento è firmato digitalmente e che il certificato sia valido Si verifica l’esistenza di un anagrafica del paziente Si verifica che siano presenti determinati metadati ritenuti qualificanti Si verifica che la data di creazione del PdV sia successiva alla data di firma ….

42 Contenuto degli Accordi di Versamento
RESPONSABILITA’ Descrizione dei sistemi che producono, archiviano e conservano documenti Descrizione delle tipologie documentarie, delle firme associate, dei formati e dei tempi di invio in conservazione Descrizione delle responsabilità in riferimento ai singoli documenti prodotti REGOLE DI PRESA IN CARICO Esplicitare tutte le regole che si vogliono implementare con la specifica se PdV rifiutato PdV ammesso con warning

43 Riferimenti e bibliografia
CCSDS, Reference model for an open archival information system (OAIS) Direzione generale per i beni librari e per gli istituti culturali, OAIS. Sistema informativo aperto per l’archiviazione, a cura di G.Michetti , ICCU, 2007 Per approfondire la tematica dell’autenticità Progetto internazionale InterPARES, Authenticity Task Force, Requirements for assessing and maintaining the authenticity of electronic records,

44 DEMO DQA

45 PROCESSO DI VERSAMENTO, PACCHETTI DI CONSERVAZIONE E COPIE DI SICUREZZA

46 LE STRUTTURE INFORMATIVE DI SCRYBA
RESPONSABILITY LINE 1 a 1 molti in 1 molti in 1 molti in 1 SIP Submission Information Package AIP Archival Information Package PV Preservation Volume SM Storage Media SP Storage Place PdV Pacchetto di Versamento PdA Pacchetto di Archiviazione MdC Media di Conservazione SdC Spazio di Conservazione Esempi: un referto uno studio immagini una fattura un allegato Esempi: un bluray un nastro LTO una NAS Esempi: una cassaforte un rack LE STRUTTURE INFORMATIVE DI SCRYBA

47 … COPIE DI SICUREZZA SCRYBA MEDIA MANAGER Scryba Storage online
Capacitivo Scryba Storage online Submitter Scryba CS Console Storage High Performance Submitter NAS Scryba CSC server LTO Scryba server Scryba server DVD/BD MM Scryba CS Console NAS Scryba CSC server Scryba backup server LTO DVD/BD COPIE DI SICUREZZA SCRYBA MEDIA MANAGER

48 DEMO PRODUZIONE

49 VERIFICHE, SCARTI ATTUALIZZAZIONE

50 SourceIdC Descrizione: Informazioni relative a uno o più indici di conservazione da cui è originato quello in oggetto. Tali informazioni assumono rilievo per ricostruire la storia degli oggetti digitali sottoposti a conservazione. Il SourceIdC può riferirsi a: una precedente versione dell’IdC attuale (per esempio in caso di migrazione e/o modifiche del formato dei file, ove da un VdC si migri ad un nuovo VdC); più IdC cronologicamente antecedenti che hanno generato per fusione l’IdC attuale (per esempio in caso di riorganizzazione della struttura dell’archivio, ove più VdC vengano aggregati in un singolo VdC); un IdC cronologicamente antecedente che per frammentazione ha generato l’IdC attuale (per esempio in caso di scarto di documenti da un VdC, ove a partire da un VdC si generino più VdC). Elementi sovraordinati: SelfDescription. Elementi subordinati: Hash, ID, Path. Attributi: [nessuno]. SourceVdC Descrizione: Informazioni relative a uno o più volumi di conservazione da cui è originato quello in oggetto (per esempio per migrazione di un volume o per aggregazione di più volumi). Elementi sovraordinati: VdC. Elementi subordinati: ID, IdC_ID.

51

52 PROCESSO DI VERIFICA SCARTO E ATTUALIZZAZIONE
PATRIMONIO DOCUMENTALE Anno X PATRIMONIO DOCUMENTALE Anno X + DeltaT Archival Information Package Archival Information Package Processo di verifica, scarto e attualizzazione old new Preservation Volume Preservation Volume old new Storage Media Storage Media old new PROCESSO DI VERIFICA SCARTO E ATTUALIZZAZIONE

53 I processi di attualizzazione e scarto
dott. Nicola Carofiglio - Medas

54 Attualizzazione Funzione strategica di Scryba consente di mantenere attuale il patrimonio documentale conservato mediante riversamento delle strutture informatiche. Verifica di leggibilità e integrità; Riscrittura periodica delle strutture (AIP, VdC, SM) in nuove strutture; Cancellazione delle precedenti (l’eliminazione di strutture informatiche e distruzione degli storage media fisici). Limite massimo attualizzazione 5 anni (Dpcm 3 dicembre 2013, Art. 7 comma f.) È compiuta in automatico da Scryba in seguito ad alcune operazioni manuali.

55 Attualizzazione - Canali
Applicata, singolarmente, a ogni canale Scryba. Due ragioni: motivazione di natura tecnica: ogni canale possiede i propri AIP, i propri VdC ed i propri SM; motivazione logistica: concedere al cliente massima flessibilità decisionale e organizzativa.

56 Algoritmo di verifica, scarto e attualizzazione
Verifica: verifica l’integrità e la completezza delle strutture (AIP, PV, SM) conservate all’interno del Canale dell’anno in esame. Scarto: scarta tutti gli AIP che hanno raggiunto il loro tempo minimo di conservazione, la cui eliminazione è già stata approvata dall’amministrazione archivistica. Attualizzazione: riscrive tutte le vecchie strutture prese in esame, “ricopiandole” in nuove strutture (in cui non vi saranno gli AIP scartati). Genera nuove strutture, permettendo l’eliminazione di quelle vecchie.

57 Document Type Selezione e scarto AIP sono regolati dalla codifica Prontuariodiscarto, basata sulla la codifica DocumentType che identifica, univocamente, mediante la combinazione di 4 codici una specifica tipologia di documento. Esempio : Certificato di assistenza al parto (CEDAP) CONTEXT Clinico SUBCONTEXT Non-noto GENUS Certificato SPECIES CEDAP

58 Document Type - 2 Context: contesto informativo - ambito relativo ad una specifica comunità di riferimento, caratterizzato da uno specifico set di metadati (Amministrativo, Clinico, …) Sub-Context: dominio specifico del Contesto di riferimento (Amministrativo – Tributario, Clinico – Veterinario) Genus: genere del documento identificato sulla base di un’analisi archivistica e normativa della documentazione (lettera, verbale, registro, referto, certificato) Species: specie del documento volta a raffinare ulteriormente la categoria del genere (lettera – Dimissione Ospedaliera, verbale – Pronto Soccorso, certificato – CEDAP)

59 Esempio: “Certificato di Assistenza al Parto (Cedap)”
Document Type - 3 Ad una stessa tipologia documentaria appartengano più tempi di conservazione minimi. Esempio: “Certificato di Assistenza al Parto (Cedap)” Cartella clinica SI Cartella clinica NO 30 anni Illimitato

60 Codifica Prontuariodiscarto - 1
Attribuisce ad ogni DocumentType più istanze (“situazioni” particolari che determinano valori di tenuta diversi) Ogni istanza è caratterizzata da alcune condizioni. Condizioni: Operatore logico = Metadato PatientCurrent Location Valore specifico Paziente ricoverato Il metadato più utilizzato al fine della creazione delle condizioni è il PatientCurrentLocation (metadato sempre valorizzato dagli operatori dell’area sanitaria e quindi sempre disponibile al sistema), poiché permette di identificare se un documento è stato inserito in cartella clinica o meno, discriminante fondamentale per quanto riguarda la conservazione di documentazione sanitaria. Tempo Illimitato

61 Codifica Prontuariodiscarto – 2
Termini da cui conteggiare il tempo minimo di conservazione indicati dalla normativa: Data di creazione del documento (DocumentCreationDateTime) Data del decesso del paziente Data di erogazione della prestazione ambulatoriale Data della chiusura del fascicolo ambulatoriale Data dell’ultima visita

62 Autorizzazione allo scarto
Prontuariodiscarto permette a Scryba di creare una lista di AIP scartabili (raggiunto tempo legale minimo di conservazione) da inviare alla Soprintendenza archivistica ai fini dell’autorizzazione. La lista convertita in PDF e firmata digitalmente viene inviata mediante PEC. La richiesta presenta le seguenti informazioni: Numero degli AIP Tipologia dei documenti presenti nell’elenco Classificazione dei documenti presenti nell’elenco Consistenza documentazione in gigabyte (sostituisce i “metri lineari” propri dell’analogico). La risposta della Soprintendenza viene caricata all’interno del sistema di conservazione, corredata degli opportuni metadati.

63 Eliminazione delle strutture
Riscrittura delle strutture (prive degli AIP scartati, annotati nel RegistrodiScarto). Eliminazione strutture: alienazione vecchi VdC e AIP in essi contenuti, distruzione fisica Storage Media (mediante procedure controllate, contenendo dati sensibili). N.B= a prescindere dallo scarto, tutte le vecchie strutture informatiche e fisiche vengono comunque cancellate o distrutte, conseguentemente alla creazione di nuove strutture. Vantaggio dello scarto: nelle nuove strutture non vi saranno gli AIP scartati, con ovvi risparmi di spazio (a livello informatico e fisico).

64 DEMO VERIFICHE SCARTI E ATTUALIZZAZIONE

65 ESIBIZIONE: CONSULTAZIONE E COPIE

66 COMUNITA’ DI RIFERIMENTO
Ruolo dell’ Azienda titolare del Sistema di Conservazione: RdC: Responsabile della Conservazione RdC -delegato. Delegato del Responsabile della Gestione Documentale RGD: Responsabile Gestione Documentale RGD-delegato: Responsabile Gestione Documentale Risk Manager Risk Manager-delegato Direttore Generale Direttore Generale-delegato Direttore Sanitario Direttore Sanitario-delegato Direttore Scientifico Direttore Scientifico-delegato Direttore Amministrativo Direttore Amministrativo-delegato Producer Producer-delegato NB: Titolare e Responsabili del Trattamento dei Dati Personali, rientrano in altri ruoli Ruoli del Conservatore: Conservatore - Amministratore di Sistema Conservatore – Tecnico Conservatore - Responsabile del Servizio di Conservazione Conservatore - Responsabile della Funzione Archivistica di Conservazione Conservatore - Responsabile del Trattamento dei Dati Personali Conservatore - Responsabile della Sicurezza dei Sistemi per la Conservazione Conservatore - Responsabile dei Sistemi Informativi per la Conservazione Conservatore - Responsabile dello Sviluppo e della Manutenzione del Sistema di Conservazione COMUNITA’ DI RIFERIMENTO

67 Utenti DIRETTI Utenti INDIRETTI App 1 App 2 … Query - Retrieve
Utenti di App 1 Query - Retrieve Funzionalità: App 2 Utenti di App 2 Utenti di App … Applicazioni Certificate Scryba ESIBIZIONE DIRETTA E INDIRETTA

68 Pacchetto di Distribuzione
Visualizzazione DocLens Imagelens Pacchetto di Distribuzione PdD Standard01 PdD Cartella Clinica01 PdD Dicom01 PdD CarrieraUniversitaria01 Ricerca per Metadati Selezione Contesto Ricerca Semantica Selezione AIP Ricerca Specifica Stampa DocumentoEOverlay01 Esibizione Specifica DicomSend PROCESSO DI ESIBIZIONE DIRETTA

69 DEMO ESIBIZIONE

70 MODELLI IMPLEMENTATIVI

71 Sistema di Intermediazione
Clienti Fornitori Sistema di Intermediazione Producers Amministrativi Sistema Amministrativo Protocollo Delibere Determine Gestore Documentale Canale DAE Producers Immagini DICOM Radiologia Radioterapia Cardiologia Gastro PACS Canale PACS Canale DCE Repository Clinico Producers Documenti Clinici Radiologia Laboratorio Lett. Dimissioni Verbali PS Cartelle Cliniche Fascicolo sanitario Elettronico SISTEMA UNICO DI CONSERVAZIONE AZIENDALE

72 SCENARI DI IMPLEMENTAZIONE
DPCM Art. 5 co. 3 Le pubbliche amministrazioni realizzano i processi di conservazione all'interno della propria struttura organizzativa o affidandoli a conservatori accreditati, pubblici o privati Sede Azienda Titolare dei Documenti Gestione interna (Medas fornisce solo SW Scryba e la sua manutenzione) Sede Azienda Titolare dei Documenti Gestione esterna insourcing Sede Azienda Titolare dei Documenti Server Farm del Conservatore Gestione esterna outsourcing SCENARI DI IMPLEMENTAZIONE

73 CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI CLINICI ELETTRONICI
“Leggero, trasparente, permanente e sostenibile”: gestione e conservazione del documento digitale. Firenze Maggio 2015 CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI CLINICI ELETTRONICI Matteo SAVOLDI – Nicola CAROFIGLIO - Umberto FERRI


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