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CORSO REGIONALE DI BIBLIOTECONOMIA DI BASE

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Presentazione sul tema: "CORSO REGIONALE DI BIBLIOTECONOMIA DI BASE"— Transcript della presentazione:

1 CORSO REGIONALE DI BIBLIOTECONOMIA DI BASE
REFERENCE E PRESTITO INTERBIBLIOTECARIO: LA COOPERAZIONE Maria Teresa Sartore 18 novembre 2008

2 Indicazione di confronto e di scambio
L’argomento che verrà presentato quest’oggi, è articolato e ben conosciuto da voi in quanto il prestito è uno dei tre compiti fondamentali della Biblioteca pubblica. Tale tema non ha la pretesa di essere esauriente, ma vorrei che questo incontro fosse uno scambio, un confronto e una condivisione che nasce dall’esperienza maturata nell’ambito del nostro lavoro.

3 Società dell’apprendimento/a
Una delle principali caratteristiche della società in cui viviamo può essere individuata nelle trasformazioni che investono la circolazione della conoscenza. Le persone hanno bisogno di accedere in modo completo, affidabile e tempestivo ai documenti, ai servizi, alle informazioni per poter esercitare i propri diritti di cittadinanza, per poter partecipare alla vita collettiva, per poter utilizzare in modo intelligente il loro tempo.

4 Società dell’apprendimento/b
L’attività di studio, infatti, non si esaurisce con la fase iniziale della vita, ma è sempre più necessario un aggiornamento continuo. La stessa partecipazione alla vita associata impone a milioni di persone di accedere ad informazioni corrette, in tempi estremamente rapidi e con la ragionevole certezza di avere individuato e recuperato tutto ciò di cui hanno bisogno. Questo sapere finalizzato che caratterizza la nostra epoca, acquista al pari di altre merci un valore di scambio

5 Società dell’apprendimento/c
La consapevolezza di questa necessità, e al tempo stesso, le difficoltà che si possono incontrare nel tentare di accedere alle informazioni e ai documenti, inducono i paesi maggiormente sensibili nei confronti dell’obiettivo di offrire pari opportunità per tutti i cittadini a tenere nella massima considerazione la funzionalità delle strutture pubbliche che si occupano di trasferire conoscenze.

6 Ruolo della biblioteca/a
In questo contesto, quale ruolo viene a ricoprire la biblioteca? La biblioteca allora cerca di favorire l’incontro tra gli utenti da una parte, e i documenti che essi vorrebbero utilizzare dall’altra Essa deve quindi essere intesa come biblioteca come servizio e non più biblioteca come possesso

7 Ruolo della biblioteca/b
Non è più sufficiente immagazzinare, conservare e organizzare i documenti e informazioni, ma diviene sempre più necessaria la mediazione culturale. Non ci si può affidare unicamente agli strumenti catalografici, ma il servizio di biblioteca diviene il risultato di una combinazione tra risorse e strumenti informatici bibliografici da una parte, e attività professionali di assistenza e consulenza dall’altra, e comporta quindi uno stile di servizio attivo finalizzato alla soddisfazione dei bisogni degli utenti.

8 Reference/a Quanto affermato è svolto dal servizio di reference: l’insieme delle attività svolte in una biblioteca affinché i bisogni informativi e conoscitivi degli utenti siano soddisfatti. Queste attività riguardano l’organizzazione e l’accesso, la valutazione delle risorse informative, ma soprattutto l’assistenza e la consulenza all’utenza finale nel recupero delle informazioni allo scopo di superare il suo gap cognitivo.

9 Reference/b Il lavoro di reference è l’assistenza diretta all’utente e tutte le attività connesse svolte dal bibliotecario per dare risposta al bisogno informativo dello stesso utente. Fra queste attività sono comprese: - la selezione delle risorse informative rilevanti e pertinenti alla natura del quesito, - l’effettuazione della ricerca sulle risorse, - la valutazione del risultato, - la consegna del risultato - la modifica della ricerca se il risultato non soddisfa l’utente.

10 Reference/c Non dobbiamo pensare che questo compito spetti soltanto alle biblioteche dei centri più grandi, perché questa esigenza di aggiornamento è sentita da tutti i cittadini compresi quelli della periferia. E quindi sono coinvolte tutte le biblioteche di base.

11 Costituzione della Repubblica
Quanto precedentemente affermato trova il suo riconoscimento nell’art. 3, comma 2, della nostra Costituzione: “ E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitano di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”

12 Manifesto UNESCO E trova riferimento più vicino a noi nel Manifesto UNESCO : “La biblioteca pubbliche è il centro informativo locale che rende prontamente disponibile per i suoi utenti ogni genere di conoscenze e informazione” “Ogni fascia d’età deve trovare materiale rispondente ai propri bisogni”

13 Reference/1 Le parole chiave allora della biblioteca sono la qualità del servizio, ovvero un’offerta che stimoli, che incuriosisca, che sia rappresentativa dei diversi linguaggi della comunicazione, che si mostri effettivamente utile nella vita quotidiana di ciascuno di noi. Poste queste premesse diviene allora un falso problema l’utilità delle biblioteche e la sopravvivenza delle stesse.

14 Reference/2 L’organizzazione del servizio bibliotecario non si limita all’allestimento di una sede, alla disposizione del materiale documentario, alla preparazione degli strumenti di ricerca, diventa sempre più importante il lavoro di analisi della domanda espressa e inespressa che la biblioteca intende soddisfare nei confronti di un universo documentario vastissimo

15 Reference/3 Per fare questo bisogna innanzi tutto conoscere la realtà che ci circonda. E’ fondamentale individuare esattamente l’utenza e il bacino di riferimento la comunità in cui si va ad operare. Oggi nessuna biblioteca può bastare a se stessa, ma la sua identità è essenzialmente determinata dalle relazioni che questa instaura con il tessuto in cui la sua azione si inserisce e con la propria specifica utenza.

16 Reference/4 Quanto affermato fino a questo momento può essere sintetizzato dalle 5 leggi di Ranganathan: - I libri esistono per essere usati - a ogni libro il suo lettore - a ogni lettore il suo libro - risparmia tempo del lettore - la biblioteca è un organismo che cresce.

17 Prestito/1 L’utilizzo dei documenti e il soddisfacimento degli utenti rappresentano il culmine dei valori che guidano l’azione della biblioteca L’antica ambizione a dominare l’universo bibliografico da parte delle biblioteche è sempre più ardua vista la grandissima quantità di documenti prodotti.

18 Prestito/2 Sempre più gli utenti chiedono alla biblioteca di assicurare la registrazione, la localizzazione e la disponibilità dell’intera produzione documentaria e di mettere in comunicazione in modo efficace la totalità dell’offerta e la totalità della domanda.

19 Prestito/3 Questa organizzazione si regge su due pilastri:
1. Il controllo bibliografico: l’insieme di strategie e strumenti che consentono il controllo e lo scambio delle informazioni relative alle pubblicazioni 2. La disponibilità delle pubblicazioni: l’insieme di strategie e strumenti che consentono la fruizione effettiva delle pubblicazioni.

20 Ricerca bibliografica
… quel complesso di attività volte ad accertare l’esistenza, descrivere efficacemente e accedere al contenuto informativo di un insieme di documenti pubblici che rispondono a determinate caratteristiche, dettate di volta in volta dagli interessi e dagli obiettivi di chi ricerca Sapere quanto e cosa è disponibile sull’argomento su cui si desidera essere informati

21 Prestito/4 Come operare: - Catalogo della propria biblioteca
- Catalogo sbpv - OPAC nazionali e internazionali

22 Prestito SBPV/1 Catalogo della Biblioteca Bertoliana
In questo catalogo sono registrate tutte le opere acquisite dalla Bertoliana dal 1930 al Le opere precedenti al 1990 inizialmente registrate in cataloghi cartacei, sono state riversate su supporto elettronico. L'accesso alle pubblicazioni è consentito per autore (o per titolo quando manchi l'autore o quando gli autori siano più di 3) oppure per soggetto, cioè attraverso l'argomento del libro. Da tenere presente che le opere precedenti al 1990, recuperate dai cataloghi cartacei sono soggettate solo in parte.

23 Prestito SBPV/2 All’interno del sito della Biblioteca Bertoliana è presente un elenco delle biblioteche presenti in città:

24 Prestito SBPV/3 Il catalogo BookMark- che raccoglie dati di 24 biblioteche aderenti al Servizio Bibliotecario Provinciale Vicentino - rende disponibili le informazioni su circa testi che non sono stati catalogati né dal SBPV né dall'ex Sistema Bibliotecario di Schio.

25 Prestito SBPV/4 La Rete Bibliotecaria Scuole Vicentine è attualmente costituita dalle biblioteche di 37 istituti scolastici (9 inferiori e 28 superiori) distribuiti su tutto il territorio provinciale.

26 Prestito SBPV/5 Essere in cooperazione comporta dei vantaggi, ma anche degli obblighi nei confronti delle biblioteche cooperanti. In aiuto è stato redatto un “Vademecum del prestito interbibliotecario”

27 Prestito SBPV/6 La filosofia che sotto intende tale vademecum è:
Cercare di reperire nel minor tempo e possibilmente senza costi aggiuntivi i documenti richiesti dagli utenti. Regolamentare questo movimento di volumi cercando di essere, per esempio, precisi nelle richieste di prestito, attenti a limitare l’uso del telefono al fine di non interrompere continuamente il lavoro del bibliotecario, attenti nella riconsegna dei volumi alla scadenza.

28 Metaopac/a I metaopac sono strumenti che permettono di interrogare numerosi opac contemporaneamente: in questo modo, con una sola ricerca si può sapere se una certa opera si trova in un insieme di biblioteche. Un metaopac presenta una schermata per l'interrogazione simile a quella di un normale opac, con l'aggiunta di un elenco delle biblioteche sulle quali verrà effettuata la ricerca.

29 Metaopac/b Un metaopac si distingue da un catalogo collettivo, in quanto non è esso stesso un vero catalogo, bensì uno strumento per cercare in diversi cataloghi. I dati contenuti nei diversi opac possono avere formati piuttosto differenti. Per questo, con i metaopac risultano più affidabili le ricerche semplici, come quelle per autore o per titolo, che funzionano allo stesso modo in tutti i cataloghi; invece, l'uso di campi meno comuni e di operatori logici rischia di dare risultati fuorvianti o incompleti. Es.

30 Segni diacritici Nell’effettuare la ricerca bisogna fare attenzione ai segni diacritici. Essendo Internet nata in lingua inglese, manca quindi di accenti di caratteri particolari, alcuni OPAC non trattano correttamente gli accenti per cui nel dubbio meglio usare le lettere normali e non i caratteri accentati.

31 Opac Nazionali Esistono diversi cataloghi e diverse tipologie di biblioteche. Da dove partire?

32 Prestito nazionale/1 Come operare?
Si tratta innanzi tutto di un prestito fuori provincia che comporta il sostegno delle spese di spedizione in arrivo e in partenza. Purtroppo non esiste su questo fronte una unitarietà di tariffe e di modalità di pagamento

33 Prestito Nazionale/2 Diverse possono essere le modalità di pagamento:
- conto corrente - vaglia postale - bonifico bancario - invio di francobolli - voucher (sono delle card simili a quelle telefoniche acquistabili dall’ IFLA)

34 Prestito Nazionale/3 Sta alla singola Amministrazione decidere se fissare una tariffa unitaria a prestito oppure se far pagare le spese realmente sostenute dalla biblioteca.

35 Prestito Nazionale/4 Le richieste generalmente vengono:
effettuate via inserite nel proprio programma di ILL all’arrivo del volume si annotano, da quale biblioteca il libro è stato spedito e le spese da sostenere.

36 Prestito nazionale/5 Alla consegna del volume si richiede all’utente il rimborso spese Nel tempo in cui il volume è in prestito si procede alle operazioni di pagamento Al rientro del volume nel confezionare il pacco si allegano le ricevute dell’avvenuto pagamento

37 Prestito nazionale/6 Considerazioni:
1- I tempi di attesa variano da 10 a 15 giorni, e questo è una avvertenza da far presente agli utenti che molto spesso non sono disposti ad attendere così a lungo 2- L’esperienza insegna a selezionare le biblioteche di riferimento sia per la celerità dell’invio del prestito, sia per l’importo e/o la modalità di pagamento.

38 Prestito Internazionale
Il prestito interbibliotecario internazionale si attua tra le biblioteche che accettino i vantaggi e gli oneri della reciprocità e si impegnino a rispettare le norme che regolano il servizio. (art. 53 D.P.R. n. 417/1995) Per noi però di solito la procedura viene svolta dalla Biblioteca Bertoliana di Vicenza

39 Prestito Internazionale
Quali Biblioteche? Karlsruher Virtuelle Katalog (KVK)

40 Document Delivery Il procedimento è sostanzialmente simile al quello del prestito nazionale: - Individuazione della biblioteca che possiede la testata della rivista contenete l’articolo - Richiesta via - Inserimento dei dati nel proprio dbase locale - Consegna dell’articolo richiesto all’utente e relativo rimborso spese

41 OPAC Periodici/1 Partiamo sempre dal nostro sito di SBPV, infatti nella Home page è presente l’ elenco dei periodici correnti delle biblioteche del SBPV

42 OPAC Periodici/2 Repertorio delle liste alfabetiche disponibili via Internet di periodici posseduti da biblioteche italiane. L'elenco è curato dall'AIB (Associazione Italiana Biblioteche).

43 OPAC Periodici/3 Catalogo nazionale dei periodici. Curato dal CNR è importante anche perché consente di identificare i periodici.

44 OPAC Periodici/4 Se i siti precedenti sono delle liste alfabetiche che ci permettono di individuare quali periodici sono presenti nelle biblioteche vale la pena di ricordare, in modo molto veloce anche alcune banche dati di spoglio periodici:

45 Banche dati Periodici/1
Spoglio di articoli di periodici italiani di Scienze sociali, economia diritto e storia Banca dati dedicata al mondo femminile. Il catalogo collettivo ha oltre records e contiene monografie, relazioni, seminari, incontri e pubblicazioni a circolazione limitata. Numerosi centri donna hanno contribuito ad incrementare la banca dati, tra questi anche quello di Mestre. Attualmente si ferma al 2007.

46 Banche dati periodici/2
Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza Centro studi gruppo Abele

47 Banche dati periodici /3
una banca dati di articoli tratti da riviste educative per l'aggiornamento di docenti, ricercatori e studenti. Contiene circa articoli indicizzati con il Thesaurus Europeo dell'Educazione (TEE) Copre la produzione editoriale delle riviste educative dal 1987 in poi

48 Banche dati periodici /4
Il progetto RES si propone di intervenire nel settore dello spoglio di periodici italiani promuovendo un’azione di coordinamento delle risorse che già producono spogli di periodici on-line o su supporti fissi, di libero accesso o a pagamento. E’ curato dalla Biblioteca Nazionale centrale di Firenze.

49 VRD (Virtual Reference Desk)/1
Molti altri potrebbero essere i siti di spoglio di periodici da segnalare, ma l’argomento ci porterebbe lontano. In aiuto vengono i VRD. “Strumenti per reperire rapidamente i collegamenti ipertestuali utili per la ricerca delle informazioni di cui si necessita senza rimanere sopraffatti da migliaia di riferimenti sovente irrilevanti” (Renzo Brun)

50 VRD (Virtual Reference Desk)/2
I più importanti per noi sono: 1- Eureka 2- Segnaweb

51 Eureka Questo VRD nella sua ripartizione in “macro-aree” ricalca grossomodo la suddivisione della CDD

52 Segnaweb Segnaweb è un repertorio di siti web selezionati dai bibliotecari italiani. Le risorse scelte sono utili ai servizi informativi delle biblioteche pubbliche, ma anche direttamente ai cittadini. Sono preferite le risorse italiane.

53 Unica Un altro strumento utile per il nostro lavoro di bibliotecari è : UNICA che consente di compiere ricerche per argomento all'interno delle opere di riferimento possedute dalle biblioteche del Servizio Bibliotecario Provinciale di Vicenza.

54 Informazioni di comunità/1
Abbiamo visto come l’accesso all’informazione e alla conoscenza è, dunque, un servizio di rilevanza primaria, dovuto a tutti i cittadini. Questa esigenza non è riconducibile solo a motivazioni di squisitamente culturali e di studio, ma anche all’esigenza di informazioni e di servizi pertinenti ad una comunità locale (salute, lavoro, trasporti, casa, tempo libero, documentazione giuridica atti deliberazioni…)

55 Informazione di comunità/2
E’ un servizio che si è sviluppato nelle bp di area anglosassone a partire dagli anni Settanta. “Servizi che assistono gli individui e i gruppi nel risolvere i problemi della vita quotidiana e nella partecipazione alla vita democratica . Tali servizi si concentrano sui bisogni di quanti non abbiano facile accesso ad altre fonti di assistenza e sui più importanti problemi che le persone devono affrontare, problemi riguardanti le loro abitazioni, il loro lavoro e i loro diritti”

56 Informazioni di comunità/3
Perché in biblioteca? - Diffusione nel territorio - Orari di apertura estesi e luoghi confortevoli - Disponibilità di risorse bibliografiche - Personale preparato - Biblioteche istituzione neutrale

57 Informazione di comunità/3
Quanto visto è stata l’esperienza inglese. In Italia i compiti si sono un po’ confusi con altre due istituzioni nate nel corso degli anni: - Informagiovani - Urp

58 Informagiovani/1 L’apertura del primo centro di informazione risale alla fine degli anni sessanta quando in un quartiere periferico di Bruxelles sorse il bisogno di offrire ai figli degli emigrati concrete possibilità di ambientamento e inserimento in una realtà a loro estranea.

59 Informagiovani/2 In Italia negli anni Ottanta cresce una particolare attenzione al mondo giovanile. Il primo informagiovani italiano è quello di Torino che risale al 1982, seguirono poi quello di Milano, di Verona e di Forlì Gli informagiovani, però nascevano all’interno di un programma di politiche giovanili

60 Informagiovani/3 I servizi di tipo informativo che vengono offerti sono : Percorsi scolastici Inserimento lavorativo Interessi e tempo libero Vita sociale

61 Informagiovani/4

62 URP La riforma del pubblico impiego porta all’istituzione degli uffici per le relazioni con il pubblico: - L. 241 del 07/08/1990 - art. 11 D.Lgs. 165/2001 - L. 150 del 07/06/2000

63 Informazioni di comunità/a
Non esistono delle specifiche linee guida dell’IFLA sui servizi di comunità. Punto di riferimento rimane: - Il Manifesto UNESCO - Linee guida IFLA/UNESCO per lo sviluppo “le biblioteche pubbliche sono servizi locali a beneficio della comunità locale e devono fornire servizi di informazione di comunità”

64 Informazione di comunità/b
Come operare? Stabilire le modalità di collaborazione con gli altri enti Prevedere un piano di classificazione delle informazioni (arte, istruzione, divertimento…) Creare un data base accessibile anche on-line Ordinare le informazioni in raccoglitori che possono essere consultate liberamente dagli utenti Curare la pubblicità del servizio

65 Informazioni di Comunità/c
Comune di Bologna Comune di Modena

66 Informazioni di comunità/d
L’informazione di comunità non è diffusa come altri servizio autonomi della biblioteca, ma essa viene sempre più a rappresentare una componente implicita dell’agire quotidiano della Biblioteca Pubblica.

67 Bibliografia Giovanni Solimine
La biblioteca: scenari, culture, pratiche di servizio, Laterza, 2005 Fabio Metitieri, Riccardo Ridi, Biblioteche in rete: istruzioni per l’uso, Laterza, 2005, 4a ed. rivista e aggiornata Disponibile full – text on line Claudio Gnoli Gli opac : una guida per il pubblico all’utilizzo dei cataloghi in linea In AIB-WEB. Contributi Carlo Revelli, Il catalogo, in collaborazione con Giulia Visentin. – Nuova ed.- Milano, Bibliografica, 2004 (I manuali della biblioteca, 1) Aurelio Aghemo, Informare in biblioteca, Bibliografica, 1992 Carla Leonardi, I servizi di informazione al pubblico,: il rapporto di un utente con una biblioteca amichevole, Bibliografica, 2000 Marta Consolini, Rita Bonsi (a cura di) Progettare un servizio di informazione : come comunicare con i giovani, con quali strumenti informativi, con quale struttura organizzativa, Franco Angeli, 1993 Gli informagiovani in Veneto: Presente e futuro del sistema informativo per i giovani. Regione Veneto, 2004 Chiara Papalia, Informazione di comunità e una sua applicazione italiana: l’infomagiovani.”Bollettino AIB “n. 3 (2005), p Daniele Danesi- Silvia Ermini, L’informazione di comunità. Un servizio da scoprire. Le ipotesi della biblioteca di Scandicci, “Biblioteche Oggi”, 2 (1984), n. 2, p. 23 Manifesto UNESCO Linee guida IFLA/UNESCO Il servizio bibliotecario pubblico


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