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L’Universo è tutto ciò che esiste, lo spazio, il tempo e tutta la materia e l’energia che essi contengono. L’Universo è straordinariamente grande, non.

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Presentazione sul tema: "L’Universo è tutto ciò che esiste, lo spazio, il tempo e tutta la materia e l’energia che essi contengono. L’Universo è straordinariamente grande, non."— Transcript della presentazione:

1 L’Universo è tutto ciò che esiste, lo spazio, il tempo e tutta la materia e l’energia
che essi contengono. L’Universo è straordinariamente grande, non ne conosciamo le effettive dimensioni anche perché, da quando si è formato, ha continuato a espandersi.

2 L’Universo ha avuto inizio con il cosiddetto Big Bang circa 14 miliardi di anni fa. Allora l'intero Universo era compreso in una bolla migliaia di volte più piccola di una capocchia di spillo, ma più calda e più densa di qualsiasi cosa possiamo immaginare. Poi, improvvisamente, questa bolla esplose e nacque l‘Universo come noi lo conosciamo. Tempo, spazio e materia hanno tutti avuto inizio con il Big Bang. In una frazione di secondo, l'universo crebbe, da dimensioni inferiori a quelle di un singolo atomo, fino a superare quelle di un'intera galassia e continua a crescere, ad un ritmo incredibile, ancora oggi.

3 Quale sarà il destino dell’Universo ?
E’ difficile rispondere con certezza ad una tale domanda; le previsioni del modello del Big Bang affermano che al momento l’Universo è in espansione e la polvere di galassie che ci circonda si sparge in un volume sempre più grande.Il modello del Big Bang prevede un rallentamento di questa espansione causato dalla attrazione gravitazionale tra le galassie; una stima a priori attesta questo evento tra qualche miliardo di anni. Se l’attrazione è elevata, il rallentamento potrebbe arrestare l’espansione e ricondurre insieme le galassie, altrimenti avremo un’espansione indefinita. I dati osservativi favoriscono quest’ultima ipotesi. Le discussioni e i dibattiti su questo argomento sono innumerevoli. La risposta giusta la sapremo tra qualche miliardo di anni.

4 Una Galassia è un grande insieme di stelle, sistemi, ammassi ed associazioni stellari, gas e polveri, legati assieme dalla reciproca forza di gravità. Il nome ha origini greche (galaxìas), che significa “di latte”; è una chiara allusione alla Via Lattea, la Galassia per antonomasia, di cui fa parte il nostro sistema solare..

5 Le Galassie a spirale sono generalmente formate da due componenti: un disco largo e piatto e un centro; nel bulbo, vi sono le stelle più vecchie, mentre il disco è formato da stelle più giovani..

6 Le Galassie ellittiche hanno forma ellissoidale ed è sufficientemente assodato che generalmente sono triassiali (palloni da rugby). Non ruotano (naturalmente le stelle continuano ad orbitare intorno al nucleo). Di norma le ellittiche non hanno o hanno pochissima materia interstellare e sono formate solo da stelle: sembrano i nuclei luminosi delle spirali, senza la componente del disco.

7 In alcuni casi si parla di Galassie irregolari, in quanto, a differenza delle altre, non possiedono alcuna struttura regolare o simmetria riconoscibile; le loro forme sono tra le più strane e disparate. Le Galassie irregolari risultano essere ricche di gas, polvere e stelle formatesi recentemente. In questo tipo di Galassie la formazione di stelle è infatti molto intensa ed avviene ad un tasso più elevato delle galassie spirali. Da segnalare che la Via Lattea possiede due Galassie satellite, ovvero che orbitano attorno ad essa,  classificate come irregolari e note come la Grande e la Piccola Nube di Magellano. Distano da noi circa 200 mila anni luce, ovvero circa miliardi di anni di cammino.

8 Hanno una forma a metà strada tra quelle ellittiche e quelle spirali
Hanno una forma a metà strada tra quelle ellittiche e quelle spirali. Non posseggono dei bracci, ma solo un rigonfiamento centrale più o meno evidente

9 La stella è un corpo celeste che brilla di luce propria.
La stella più vicina alla Terra è il Sole sorgente di gran parte del nostro pianeta La classificazione stellare è generalmente basata sulla temperatura superficiale delle stelle, che può essere stimata mediante la legge di wien a partire dalla loro emissione luminosa. La temperatura superficiale è all'origine del colore della stella, che consentono di dividerle in classi, a ciascuna delle quali è assegnata una lettera maiuscola, in ordine decrescente di temperatura: O, B, A, F, G, K, M; in inglese è stata coniata una frase per ricordare facilmente questa scala: Oh Be A Fine Girl, Kiss Me. Per esempio le stelle di tipo O, di colore blu-azzurro, sono le più massicce e luminose, visibili da grandissime distanze, ma anche le più rare; quelle di tipo M, rosse e solitamente piccole sono invece le più frequenti. Ogni tipo di stella è ulteriormente suddiviso in dieci sottoclassi, da 0 (la più calda) a 9 (la meno calda).

10 Come Nasce una stella ? La vita di una stella nasce quando una grande quantità di gas disperso nello spazio, prevalentemente idrogeno, si concentra e si aggrega a causa dell'attrazione gravitazionale tra le particelle. Gli atomi di gas in questo modo collassano ed entrano tra loro in continue collisioni sempre più frequenti e veloci. Questo fenomeno genera un progressivo innalzamento della temperatura che accelera sempre maggiormente gli urti, sino a quando gli atomi, invece di rimbalzare, si fondono tra loro formando elio. La stella comincia perciò a risplendere. Questo processo dura molto tempo e si mantiene con la combustione dell'idrogeno. Poi, mano a mano che l'idrogeno si consuma e si forma l'elio, la stella si espande sempre più e diventa di colore giallo o rosso.

11 Come Muore una stella ?

12 Il destino di una stella dipende dalla sua massa
Il destino di una stella dipende dalla sua massa. Se è limitata si consuma fino a collassare trasformandosi in una nana bianca che continua a risplendere a causa del calore residuo di quando costituiva il nucleo della stella. Col passare del tempo si raffredda sino a diventare una nana nera che, progressivamente, si spegne.

13 Oppure, se la massa è sufficientemente grande, la stella può spegnersi in una rapida esplosione - che può durare da poche ore a pochi giorni - generando una nova (cioè apparentemente una nuova stella).

14 Guardando il Sole che sorge nel cielo con tutta la sua potenza non pensiamo mai al momento in cui, esaurito il suo combustibile nucleare, andrà progressivamente spegnendosi. Ma questo è il destino di tutte le stelle. Nelle stelle è proprio l’attività nucleare che, mentre mantiene acceso il loro “fuoco”, si oppone anche alla forza di gravità che tenderebbe a concentrare tutta la materia dell’astro in un volume piccolissimo. Quando una stella “muore” non c’è più alcuna forza capace di opporsi alla gravitazione che fa progressivamente addensare tutta la materia dell’astro verso il suo centro. A seconda della massa della stella originaria si hanno vari stati finali di evoluzione. Nel caso di stelle con massa superiore a tre volte la massa del nostro Sole, la gravitazione prevale senza più arrestarsi, tutto il materiale si comprime e la concentrazione nella regione centrale cresce enormemente. Le densità che si raggiungono sono per noi inconcepibili: in queste condizioni un cucchiaio di materia addensata pesa addirittura più di 10 miliardi di tonnellate! Entro una certa distanza attorno alla stella originaria ogni cosa, inclusa la luce, viene attratta e “inghiottita". 
Si è formato un buco nero!

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