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Introduzione alla democrazia occulta

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Presentazione sul tema: "Introduzione alla democrazia occulta"— Transcript della presentazione:

1 Introduzione alla democrazia occulta
Facoltà di Lettere e Filosofia Cattedra di Pedagogia della Comunicazione Tema Annuale: La formazione delle Elite Per una pedagogia della democrazia Introduzione alla democrazia occulta

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4 Sommario Quesiti introduttivi 1. Lo spirito del tempo?
2. Dietro le quinte 3. Intelligence: “ la dimensione mancante nella storia” 4. La nostra democrazia occulta? 5. Formare la classe dirigente: l’interesse nazionale Quesiti finali

5 Quesiti introduttivi “La democrazia è un destino progressivo
che le masse plasmano, oppure è il pretesto per un gioco che pochi amministrano per i propri fini?” G. Alvi, L’anima e l’economia, 2005

6 La democrazia è una possibilità
Quesiti introduttivi La democrazia è una possibilità G. Ferrara, Prefazione in’P. Buttafuoco, ‘Fogli consanguinei‘, 2003

7 Quesiti introduttivi “Anche la democrazia è un’ideologia,
e come tutte le ideologie ha dei limiti” F. Zakaria, Democrazia senza libertà, 2003

8 1. Lo spirito del tempo?

9 Lo spirito del tempo

10 Il clima culturale

11 Il Codice impazza

12 Marketing planetario I numeri Copie vendute 43.000.000 Lingue tradotte
44 Incassi per l’autore

13 I concetti chiave del Codice
Esoterismo Conoscenza che non si svela ai più attraverso l’allegoria ed i simboli Complotto Gli eventi sono a volte il risultato della manipolazione dei poteri visibili o occulti

14 Ingredienti del Codice

15 Ingredienti del Codice
Immagine dell’alcimina

16 Ingredienti calabresi del Codice?
GIOACCHINO DA FIORE Circestense come S. Bernardo Promotore della spiritualità e della perfezione come i Catari Profetico come tanti eretici dei secoli a venire

17 Ingredienti calabresi del Codice ?
Come risulta dagli annali di Orval, i monaci fondatori provenivano nel 1070 da da Castrovillari in Calabria

18 “Fuoco al Codice”

19 Le suggestioni del Codice

20 Le vane smentite della storia?
Il Concilio di Nicea nel IV secolo non inventò la fede nella divinità di Cristo, ma aggiunse un’altra modalità di confessarla, dichiarando il suo «essere di una sola sostanza con il Padre». Il «Priorato di Sion» è opera di un falsario francese, Pierre Plantard, morto nel 2000. Le sue falsificazioni sono state pienamente chiarite alla fine degli anni Ottanta. I nostri quattro Vangeli erano già riconosciuti ufficialmente a metà del II secolo, come si vede chiaramente negli scritti dei Padri della Chiesa Papia e sant’Ireneo di Lione. Gerald O’Collins S.I., Il fenomeno “Codice da Vinci”, in “Civiltà Cattolica”, 3 giugno 2006

21 L’ultima cena autenticata

22 La potenza del verosimile
CODICE DA VINCI: SONDAGGIO, UNO SU TRE CREDE A DAN BROWN Dan Brown ritiene possibile il matrimonio tra Gesù e Maddalena e la nascita di una figlia CI CREDO: oltre il 10% UN’IPOTESI SU CUI INDAGARE: 36% NON LO ESCLUDO: circa il 50% Riportato da “Panorama”, 12 maggio 2006

23 L’interpretazione della Chiesa
Il Codice da Vinci è una perfetta espressione della cultura di massa che mescola fatti e finzioni in una «realtà» sempre più «virtuale» e sempre meno «oggettiva». Gerald O’Collins S.I., Il fenomeno “Codice da Vinci”, in “Civiltà Cattolica”, 3 giugno 2006

24 2. Dietro le quinte

25 Le forze oscure? Quali forze oscure possono agitare la storia?
Adam Weishoupt Quali forze oscure possono agitare la storia? Niente è ciò che sembra? Hanno avuto davvero un ruolo le società segrete?

26 Lettura della storia

27 Caso, necessità o….? La storia viene prodotta da uomini che forgiano gli eventi o da forze occulte che utilizzano tali personaggi?

28 3.000.000 di franchi francesi dal Governo Inglese.
I Mille: fu vera gloria? A Garibaldi di franchi francesi dal Governo Inglese. Giulio De Vita, 1988

29 L’enigma Hitler

30 Il rimosso in politica « Nella costruzione della realtà, inclusa quella storica, la funzione immaginativa informa e crea la cultura. Di più: è predominante. » « Il ricorso a pratiche magiche di eminenti uomini politici ha sovente dettato imprese e cambiato la storia degli eventi tanto quanto la vittoria di una importante battaglia » G. Galli, Il ritorno del rimosso in politica, 2004

31 Il “genere” del complotto
Robert Ludlum

32 Opporsi all’irrazionale?
« Non è che l’incredulo non debba credere a nulla. Non crede a tutto. Crede a una cosa per volta, e a una seconda solo se in qualche modo discende la prima. Procede in modo miope, metodico, non azzarda orizzonti. Di due cose che non stiano insieme, crederle tutte e due, e con l’idea che da qualche parte ve ne sia una terza, occulta, che le unisce, questa è la credulità. »

33 Oscurità del potere? Copertina libro blondet, complotti vecchi e nuovi
Trilateral Commission (immagine) Tengentopoli è spontanea? (Immagine) Il processo di integrazione

34 Pochi siamo, meglio stiamo
“Il funzionamento efficace di un sistema democratico richiede una qualche misura di apatia e non coinvolgimento da parte di individui e gruppi” Rapporto sulla Governabilità delle Democrazie, Triangle Papers, New York university Press, 1975

35 Trilateral Commission
Fondata il da David Rockfeller

36 Trilateral all’italiana

37 “la dimensione mancante
3. Intelligence: “la dimensione mancante nella storia”

38 L’intelligence nella Bibbia

39 “La dimensione mancante”

40 La direttrice veneziana dell’intelligence USA
Adda Bozeman “Political Warfare in Traditional and Totalitarism Societes: a Comparition” in “Hydra of Cassage

41 Intelligence “Poiché la mentalità di Venezia sembra reincarnata nelle menti dei curatori di questo testo, e perché la posizione di Venezia nell’ambiente mondiale fra il XIII ed il XVII secolo non è diversa da quella degli Stati Uniti oggi, non esiterò a seguire alcune direttrici veneziane per mostrare la relazione tra allora e adesso, e per rivelare i legami internazionali tra le potenze principali e i loro satelliti” Adda Bozeman Libro sul terrorismo internazionale “Hydra of Cassage” “Political Warfare in Tradeitional and Totalitarism Societes: a Comparition”

42 Intelligence La Bozeman descrive poi la capacità (che secondo lei fu di Venezia e dovrebbe essere degli USA) di manipolare “entità diverse dagli Stati nazionali”. Ma per fare questo “occorre la comprensione cioè la capacità di entrare nel funzionamento della mente umana, nei processi e negli stati mentali che stanno dietro le azioni evidenti degli uomini.

43 Ed è “aspettare l’opportunità dei tempi e la maturità delle occasioni”
Intelligence “Questo tipo di comprensione - conclude il professor emeritus dell’Università Sarah Lawerence – è il tema principale della lunga storia del sistema di spionaggio veneziano, raccogliendo informazioni che sono state usate per secoli consapevolmente come strumenti di analisi poolitica per “prevedere con la più grande intelligenza l’avvenire. Ed è “aspettare l’opportunità dei tempi e la maturità delle occasioni”

44 Guerra è spionaggio

45 11 settembre: il fallimento mondiale dell’intelligence

46 11 Settembre: una nuova Pearl Harbor?
L’11 settembre 2001 come il 7 dicembre 1941?

47 Quale verità? «E’ necessario capire quale fosse lo stato della democrazia rappresentativa, negli Stati Uniti, all’inizio del Si tratta di valutare se vi fosse un interesse del “governo invisibile” per consentire che si producesse un evento traumatico, di media portata, atto a destinare una svolta politica per potenziare il ruolo imperiale degli Stati Uniti.» G. Galli, L’impero americano e la crisi della democrazia, 2002

48 4. La nostra democrazia occulta

49 Teoria del “doppio Stato”
Una congiura continua per evitare che i comunisti andassero al potere: malaffare, corruzione, connivenza, interferenze, patti sporchi con la mafia

50 Di cosa parliamo quando parliamo di Gladio?

51 Misteri d’Italia “E’ in atto un tentativo di pm, polizia giudiziaria e
servizi segreti che minacciano lo Stato di diritto e vogliono conquistare il potere". G. De Rita, 12 settembre 1996

52 Misteri d’Italia

53 I misteri italiani e l’intelligence
La presenza dei servizi è un problema di fondo delle democrazie rappresentative, come dimostrano il caso Kelly in Gran Bretagna e l’11 settembre negli Usa. Il concetto di Stato nello Stato è quello di un’istituzione necessaria ma che opera secondo una logica diversa da quella della democrazia rappresentativa. L’idea generale dei servizi non è di combattere la democrazia rappresentativa, ma di esercitare una forte influenza al suo interno per stabilizzarla. G. Galli, Per una storia del terrorismo rosso, intervista di L. Gallesi in “Studi cattolici”, luglio/agosto 2004

54 2 giugno 1992. Do you remember? Di cosa parlavano?
Di privatizzazione e partecipazioni statali? Chi c’era? Yacth Britannia a Civitavecchia

55 Le conseguenze accertate
I Governi, all’ombra dell’euro in fiore, lasciavano accrescere la spesa statale e le altre rendite che da sempre se ne nutrono I bassi tassi di interesse hanno assecondato la speculazione immobiliare in Italia Il 39% del debito pubblico già nel 2004 era posseduto all’estero

56 E’ possibile distinguere?
Tra poteri occulti semplice malaffare malgoverno e svendita degli interessi nazionali?

57 l’interesse nazionale
5. Formare la classe dirigente: l’interesse nazionale

58 L’élite non si improvvisa

59 Classe dirigente in Italia: alcune caratteristiche

60 Classe dirigente in Italia: alcune soluzioni
“Tagliare gli insostenibili ed immotivati costi della politica e trasferirli all’istruzione dei saperi di base ed alla ricerca (che produce la cultura e determina la qualità del nostro futuro). Il problema è proprio lì: “una testa ben fatta”.

61 Classe dirigente in Italia: alcune soluzioni
Percorsi universitari d’eccellenza Spazio al merito, riducendo il Principio di Peter Costituiscono una possibile alternativa a percorsi di carriera in ambito accademico

62 Cittadini e non sudditi
Media education Pensiero critico

63 Controllare chi comanda: Popper
“Uno dei temi centrali della convivenza umana è: come controllare chi comanda” “L’essenza della democrazia è il controllo di chi governa. Il cittadino non deve mai rinunciare alle sue capacità razionali di critica”

64 Educare alla democrazia: Dewey
L’educazione deve mirare principalmente ad allenare all’esercizio della democrazia per formare non solo un uomo, ma un cittadino, che sia dotato di una mentalità moderna, scientifica ed aperta alla collaborazione 

65 Comprendere il potere occulto: Chomsky
La democrazia si realizza spesso in riunioni riservate alle lobby N. Chomsky, Il golpe silenzioso, 2004

66 Tutelare l’interesse nazionale
PRIMA GLI ITALIANI

67 Quesito finale

68 La democrazia sale dal basso?

69 …e per concludere “Le scienze ci hanno fatto acquisire
molte certezze ma nel corso del XX secolo ci hanno anche rivelato innumerevoli campi d’incertezza. L’insegnamento dovrebbe comprendere un insegnamento delle incertezze che permettano di affrontare i rischi, l’inatteso e l’incerto, e di modificarne l’evoluzione grazie alle informazioni acquisite nel corso dell’azione. Bisogna apprendere a navigare in un oceano d’incertezze attraverso arcipelaghi di certezza. E. Morin, I sette saperi necessari all’educazione del futuro, 2001

70 …e per concludere “L’abbandono delle concezioni deterministe
della storia umana, che credevano di poter predire il nostro futuro, l’esame dei grandi eventi del nostro secolo che furono tutti inattesi, il carattere ormai ignoto dell’avventura umana devono incitarci a predisporre la mente ad aspettarsi l’inatteso per affrontarlo”. E. Morin, I sette saperi necessari all’educazione del futuro, 2001

71 Contatti mario.caligiuri@unical.it caligiuri@caligiuri.it 337.980189


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