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Prof. Bertolami Salvatore

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Presentazione sul tema: "Prof. Bertolami Salvatore"— Transcript della presentazione:

1 Prof. Bertolami Salvatore
AUGUSTE COMTE Isidore Marie Auguste François Xavier Comte (Montpellier 1798 –Parigi 1857) è stato un filosofo e sociologo francese, è considerato il padre del Positivismo. Auguste Comte Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Vai a: Navigazione, cerca « La storia del metodo scientifico fu intesa da Auguste Comte quasi come se fosse la filosofia stessa. » (Friedrich W. Nietzsche, Volontà di potenza, § 467) Isidore Marie Auguste François Xavier Comte (Montpellier, 19 gennaio 1798 – Parigi, 5 settembre 1857) è stato un filosofo e sociologo francese, considerato il padre del Positivismo. Discepolo di Henri de Saint-Simon, è generalmente considerato l'iniziatore del positivismo. Comte coniò il termine "fisica sociale" per indicare un nuovo campo di studi. Questa definizione era però utilizzata anche da alcuni altri intellettuali suoi rivali e così, per differenziare la propria disciplina, inventò la parola sociologia. Comte considerava questo campo disciplinare come un possibile terreno di produzione di conoscenza sociale basata su prove scientifiche. Volendo sbarazzarsi della metafisica, esalta quasi religiosamente la conoscenza scientifica che mira a osservare per conoscere senza apriorismi. Si richiama comunque a Kant e Leibniz affermando che nell'uomo esistono disposizioni mentali spontanee. Il libro che secondo la maggior parte degli storici segna l'inizio del Periodo positivista è il Corso di Filosofia Positiva. La sua citazione « Ordine e progresso » figura sulla bandiera brasiliana (Ordem e progresso). Indice [nascondi] 1 La legge dei tre stadi 2 La classificazione delle scienze 3 La sociologia, scienza dell'umanità 3.1 La nascita della sociologia 4 Opere 5 Hanno influito su di lui 6 Ha influito su 7 Altri progetti La legge dei tre stadi [modifica] Nell'opera del 1824 "Piano dei lavori scientifici necessari per riorganizzare la società" Comte aveva formulato la legge dei tre stati che riprenderà poi nel "Corso di filosofia positiva". Comte considerava la sociologia come l'ultimo risultato di uno sviluppo di scienze, quali la biologia, la chimica, la fisica. Egli credeva che lo studio di tale disciplina avrebbe portato l'umanità ad uno stato di benessere, dato dalla comprensione e dalla conseguente capacità di controllo del comportamento umano. Comte si concentrò in particolare sul tentativo di ricostruzione della società francese, all'indomani degli sconvolgimenti provocati dalla Rivoluzione Francese. Per questo motivo mise a punto una teoria sull'evoluzione della società nella storia, che è anche evoluzione del pensiero, delle facoltà dell'uomo e della sua organizzazione di vita: con la legge dei tre stadi Comte prefigurava l'avvento dell'era positiva in cui la scienza avrebbe avuto un posto centrale nella vita degli uomini. La legge articolata in tre fasi che riguardano sia lo sviluppo dell'individuo che quello dell'umanità intera: Stato teologico: chiamato anche età teologica o «fittizia», corrisponde quello dell'infanzia dell'umanità; nella quale la ricerca delle causa dei fenomeni viene attribuita ad esseri soprannaturali, dapprima ai feticci delle religioni animistiche poi alla pluralità di divinità politeista e alla fine all'unico Dio monoteista. Questa è l'età dell'immaginazione in cui gli uomini sono sottoposti a regimi come il Papato, che detiene il potere spirituale, e la casta militare, che detiene quello temporale (es. Medioevo). Stato metafisico: chiamato anche età metafisica o «astratta», corrisponde a quello dell'adolescenza o giovinezza del pensiero; in cui gli agenti soprannaturali sono rimpiazzati da forze astratte: la «Natura» di Spinoza, il «Dio geometra» di Cartesio, la «Materia» di Diderot, la «Ragione» dell'Illuminismo. Questa epoca è un'evoluzione rispetto al pensiero antropomorfico anteriore ed anche sul piano politico porta ad una maggiore consapevolezza degli uomini, con libertà di coscienza e sovranità popolare. Ma il pensiero resta prigioniero dei concetti filosofici astratti e universali. Si rapporta la realtà a dei principi primi. È il «Metodo del filosofo» di Auguste Comte. Stato positivo: chiamato anche età positiva, è descritto come «lo stato virile della nostra intelligenza», esso comporta lo sviluppo della filosofia positiva. Quindi lo spirito positivo rigetta la ricerca del «perché ultimo» delle cose per considerare i fatti, «le loro leggi effettive, cioè le loro relazioni immutabili di successione e somiglianza» (Corso, I). Il ricorso ai fatti, alla sperimentazione, alla prova della realtà, è ciò che ci permette di uscire dai discorsi speculativi e dalla ricerca dell'assoluto, accettando i limiti connaturati alla ragione e quindi la relatività della conoscenza. È il primo principio del positivismo. Allorché lo spirito metafisico ricorre a dei concetti eterni e universali che non sottomette alla realtà, lo spirito positivo confronta le ipotesi al mondo reale. Questo stato è quello ancora da realizzare e a cui tendere, regolato da leggi universali e costanti e con una società industriale organizzata razionalmente, in cui il potere spirituale è nelle mani di scienziati e tecnocrati, mentre quello temporale nelle mani degli industriali. Il fatto descritto da Comte venne letto in due modi, il primo (prevalente), lo identifica come dato della scienza, quindi come certezza indipendente da ogni trasformazione umana (determinismo); un'altra lettura, più critica, preferì guardare ad esso in termini critico-empirici, affidando alle capacità dell'uomo l'adozione di un metodo sperimentale per controllare i fatti. Comte individua 5 significati diversi del termine positivo, i quali concorrono tutti a definire il carattere della nuova concezione filosofica; positivo può significare: Reale, cioè l'ambito di conoscenza umana in opposizione al chimerico ricercare essenze ultime della metafisica. Utile, la ricerca deve esser finalizzata, invece che all'astratta speculazione, al miglioramento concreto delle condizioni umane. Certo, in opposizione all'indecisione e ai dubbi esistenziali. Un sapere, quindi, ben saldo entro i propri limiti. Preciso, cioè determinante il proprio oggetto, in contrasto con il vago del pensiero e del linguaggio teologico-metafisico. Costruttivo, a differenza della negatività distruttiva dell'illuminismo che si limitava alla critica. La classificazione delle scienze [modifica] Ogni scienza per poter esser ritenuta tale deve giungere allo stato positivo. Tale meta viene raggiunta seguendo un criterio preciso: la semplicità o altrimenti detta generalità. Comte vuol dimostrare con questa classificazione che il pensiero positivo, che si è sviluppato dapprima nelle materie semplici, prima o poi dovrà necessariamente estendersi ad altre materie quali la politica, giungendo così alla nascita di una scienza positiva della società, la sociologia. In base al criterio di semplicità/generalità la classificazione è la seguente: astronomia, fisica, chimica, biologia e sociologia. Astronomia (o fisica celeste), fisica e chimica hanno per oggetto la materia inorganica, meno complessa e più generale di quella organica, esse sono anche dette discipline sintetiche o analitiche. L'Astronomia riguarda solo il movimento matematico degli astri, la fisica il movimento meccanico dei corpi e la chimica studia la composizione degli elementi e le loro relazioni. A questa prima distinzione seguono poi le scienze che hanno per oggetto la materia organica. La biologia (o fisica organica) la quale si occupa delle strutture e del movimento degli organismi naturali e infine la sociologia (o fisica sociale) che studia invece gli organismi sociali. Dalla sua classificazione Comte esclude però tre discipline: la matematica, la quale, lungi dal non essere una disciplina, è la scienza fondamentale poiché costituisce la metodologia che consente a tutte le altre discipline di conseguire la positività. È in massimo grado semplice e generale. la psicologia, regola base del positivismo è «non si può aver scienza se non di fatti» per cui ritenendo impossibile la descrizione dei processi mentali e della psiche come indipendenti dai fatti fisiologici o da quelli sociali, Comte, riconduce la psicologia o alla biologia o alla sociologia. la filosofia, anch'essa non ha collocazione all'interno della classificazione delle scienze poiché non ha un oggetto proprio, bensì ha l'importantissima funzione di coordinare le varie discipline studiandone relazioni e principi comuni. La filosofia fornisce, oltre alla classificazione stessa delle scienze, il «sistema generale delle idee». La sociologia, scienza dell'umanità [modifica] La riorganizzazione sociale sulle basi del sapere positivo, tradotto in pratica, resta quindi sempre meta di Comte. A tale scopo è indirizzata la sociologia. Essendo al vertice della classificazione delle scienza, è la disciplina più complessa ed è l'unica a non aver ancora conseguito pienamente lo stadio positivo, questo è per Comte il compito morale, intellettuale e politico più importante del suo tempo. Alla costruzione della sociologia Comte dedica il "Corso di filosofia positiva. Tale fisica sociale si divide in due branche, nella realtà inscindibili: statica, la quale ha per oggetto le strutture permanenti nella società e quindi si basa sul concetto di ordine. dinamica, la quale ha per oggetto le trasformazioni nel tempo e quindi si basa sul concetto di progresso. Ordine e progresso quindi proseguono di pari passo, il progresso mira all'ordine e l'ordine è finalizzato al progresso. Tale teoria, per Comte, fornisce una conciliazione tra le dottrine reazionarie (dottrina dei re) e quelle rivoluzionarie (dottrina dei popoli) Come tutti i sociologi, Comte inizia le sue riflessioni studiando la società del suo tempo. La crisi del suo tempo secondo lui era determinata da ciò: un certo tipo di società (ancien régime), definita teologica e militare, sta per scomparire, mentre un altro tipo di società, scientifica e industriale, sta per nascere e sostituirsi all'esistente. Comte quindi fa proprie le posizioni del maestro Saint-Simon ma ritiene che l'auspicato passaggio alla costruenda società industriale richieda una riorganizzazione culturale e scientifica che tenga conto del processo storico attraverso cui le scienze raggiungono lo stato positivo (cioè la loro definitiva validità epistemologica). Comte riprende il concetto di Montesquieu sul determinismo dei fenomeni storici e sociali e collegandolo con l'idea del progresso di Condorcet. Ricostruendo lo sviluppo della società propone una vera e propria filosofia della storia scandita in tre momenti che rispecchiano la legge dei tre stati: epoca teologica, in cui vige una società teologico-militare (medievale), fondata sul potere spirituale della chiesa cattolica e perpetuata da preti e teologi, che si occupano degli aspetti spirituali della società, mentre il potere temporale è affidato ai guerrieri. La guerra quindi è considerata necessaria e ha come fine la conquista. epoca metafisica, è uno stadio intermedio, di transizione, con un carattere critico. epoca positiva, sede della nuova società, quella che per Comte stava affiorando in quegli anni, in cui il potere spirituale e intellettuale sarà in mano ai sociologi e agli scienziati mentre quello temporale sarà prerogativa degli industriali. Questa nuova società non sarà più finalizzata alla conquista bensì alla produzione industriale. Quindi, per Comte, la società si evolverà inevitabilmente, e la storia dell'umanità percorrerà la via del progresso. Questo progresso è inevitabile, può solo essere rallentato o accelerato, ed è compito dei sociologi accelerarlo, affinché la crisi del genere umano finisca una volte per tutte. La nascita della sociologia [modifica] È spesso attribuita a comte la nascita della moderna scienza sociale. Numerosi volumi di Storia del pensiero sociologico cominciano la loro trattazione da questo autore. Egli in realtà coniò solo il nome di questa "nuova" scienza. Il primo pensatore moderno che ragionò in termini "sociologici" fu Montesquieu, ben 100 anni prima. Fu Comte a coniare il nome per questa nuova scienza che inizalmente egli chiamò "Fisica Sociale". Questo nome fu però utilizzato inconsapevolmente da Adolphe Quetelet nel 1835 per indicare l'importanza dell'uomo medio come trascinatore della società e l'uniformità del sistema sociale. Le idee di Comte erano molto diverse, egli vedeva l'elite nelle vesti di traghettatrice dell'umanità. Così decise di coniare il termine "sociologia" per differenziarsi dal pensatore belga. Opere [modifica] Piano dei lavori scientifici necessari per riorganizzare la società, 1822, ristampato nel 1824 col titolo Politica positiva Corso di filosofia positiva, Sistema di politica positiva, Catechismo positivista Calendario positivista Prof. Bertolami Salvatore

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AUGUSTE COMTE Le scienze sociali Comte considerava la sociologia come l'ultimo risultato di uno sviluppo di scienze, quali la biologia, la chimica, la fisica. Egli credeva che lo studio di tale disciplina avrebbe portato l'umanità ad uno stato di benessere, dato dalla comprensione e dalla conseguente capacità di controllo del comportamento umano. Per questo motivo mise a punto una teoria sull'evoluzione della società nella storia, che è anche evoluzione del pensiero, delle facoltà dell'uomo e della sua organizzazione di vita: con la legge dei tre stadi Comte prefigurava l'avvento dell'era positiva in cui la scienza avrebbe avuto un posto centrale nella vita degli uomini. Convinto oppositore dell’Economia sino a dubitare che fosse una vera scienza, pensava che dovesse essere integralmente rinnovata con la matematica o meglio ancora con la Sociologia. Prof. Bertolami Salvatore

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AUGUSTE COMTE La legge dei tre stadi: Stato teologico: corrisponde a quello dell'infanzia dell'umanità; nella quale lo spirito ricerca la causa dei fenomeni sia attribuendo agli oggetti delle intenzioni (feticismo), sia supponendo l'esistenza di esseri soprannaturali (religione politeista o monoteista). Questa è l'età dell'immaginazione in cui gli uomini sono sottoposti a regimi come il Papato, che detiene il potere spirituale e la casta militare, che detiene quello temporale (es. Medioevo). Prof. Bertolami Salvatore

4 Prof. Bertolami Salvatore
AUGUSTE COMTE La legge dei tre stadi: Stato metafisico: chiamato anche età metafisica o « astratta », corrisponde quello dell'adolescenza del pensiero; in cui gli agenti soprannaturali sono rimpiazzati da forze astratte: la « Natura » di Spinoza, il « Dio geometra » di Cartesio, la « Materia » di Diderot, la « Ragione » dell'Illuminismo. Questa epoca è un'evoluzione rispetto al pensiero antropomorfico anteriore ed anche sul piano politico porta a una maggiore consapevolezza degli uomini, con libertà di coscienza e sovranità popolare. Ma il pensiero resta prigioniero dei concetti filosofici astratti e universali. Si rapporta la realtà a dei principi primi. È il « Metodo del filosofo » di Auguste Comte. Prof. Bertolami Salvatore

5 Prof. Bertolami Salvatore
AUGUSTE COMTE La legge dei tre stadi: Stato positivo: chiamato anche età positiva, è descritto come « lo stato virile della nostra intelligenza ». Lo spirito positivo rigetta la ricerca del « perché ultimo » delle cose per considerare i fatti, « le loro leggi effettive, cioè le loro relazioni immutabili di successione e somiglianza » (Corso, I). Il ricorso ai fatti, alla sperimentazione, alla prova della realtà, è ciò che ci permette di uscire dai discorsi speculativi. È il primo principio del positivismo. Allorché lo spirito metafisico' ricorre a dei concetti eterni e universali che non sottomette alla realtà, lo spirito positivo confronta le ipotesi al mondo reale. Questo stato è quello ancora da realizzare e a cui tendere, regolato da leggi universali e costanti e con una società industriale organizzata razionalmente, in cui il potere spirituale è nelle mani di scienziati e tecnocrati, mentre quello temporale nelle mani degli industriali. Prof. Bertolami Salvatore

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AUGUSTE COMTE Passando in rassegna tutte le discipline scientifiche, Comte giunge alla distinzione delle scienze come sintetiche o analitiche; le discipline semplici (per esempio la matematica, la chimica, la fisica) definite analitiche, in quanto anailizzano nei particolari le materie in questione, e le discipline più complesse, come la biologia, sono sintetiche perché complesse, tramite le quali si studia un elemento in funzione del tutto (in biologia, per esempio, si studia il cuore tenendo conto del contesto generale del corpo umano). Comte vuol dimostrare con questa classificazione che il pensiero positivo, che si è sviluppato dapprima nelle materie semplici, prima o poi dovrà necessariamente estendersi ad altre materie quali la politica, giungendo così alla nascita di una scienza positiva della società, la sociologia. Prof. Bertolami Salvatore


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