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La psicologia di chi risponde

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Presentazione sul tema: "La psicologia di chi risponde"— Transcript della presentazione:

1 La psicologia di chi risponde

2 Rispondere ad un questionario
Implica diverse fasi di un processo cognitivo Che chiama in causa prevalentemente la Mbt e la Mlt Effetto primacy e recency

3 Fasi del processo (cognitivo) di risposta Tourangeu e Rasinky, 1988
Comprendere la domanda (interpretazione significato letterale e pragmatico) Richiamare informazioni alla memoria e formulare un giudizio, valutazione, stima o selezionare un evento (recuperare informazioni  valutarne il grado di pertinenza/salienza  formulare una stima) Esprimere verbalmente il giudizio (decidere se comunicarlo e come adattarlo al formato di risposta) e usarlo per rispondere Influenzato dalla domanda, dalla modalità di risposta, dal contesto in cui la fornisce e dalle sue caratteristiche personali (è motivato e in grado di fornire una risposta?)

4 Fasi del processo (cognitivo) di risposta
Comprendere la domanda  prestare attenzione alle informazioni in entrata (es. testo della domanda): l’attenzione è un processo selettivo che dipende da vari fattori  codificare (attribuire significato) le informazioni in entrata: processo complesso che richiede vari tipi di conoscenza e tiene conto del contesto. Il significato può essere computato: Dal basso (botton-up,data-driven-processing) Dall’alto (top-down, schema driven) Richiamare informazioni alla memoria e formulare una stima/giudizio Accedere direttamente all’informazione desiderata Recuperare in una o più fasi un’informazione ad essa connessa nella rete Informazione y pre-attiva (priming) altre informazioni ad essa connesse (z, w) ed influenza il modo in cui vengono elaborate

5 Processo interpretativo: le euristiche
Essere umano come sistema cognitivo a capacità limitata (“economizzatore di risorse cognitive”) Utilizzo di forme semplificate di ragionamento, di scorciatoie cognitive, di metodi semplificati di ricerca/elaborazione delle informazioni: Euristiche Metodi che permettono, basandosi su informazioni parziali, di arrivare allo scopo desiderato nel minor tempo e con il minor dispendio di risorse cognitive possibile Possono tuttavia introdurre errori di valutazione/giudizio che dipendono dal tipo di strategia/euristica attivata

6 EURISTICA DELLA RAPPRESENTATIVITÀ: probabilità che si dia X utilizzando la somiglianza che esiste tra un certo oggetto (evento, persona) ed una certa categoria attivazione degli stereotipi EURISTICA DELLA DISPONIBILITÀ: stima di quanto frequente o probabile è un dato esemplare od evento. Sovrastima della frequenza di un evento in funzione della sua salienza attribuiamo una frequenza maggiore agli oggetti che ci vengono in mente più facilmente e velocemente EURISTICA DELL’ANCORAGGIO: di fronte ad informazioni incomplete od ambigue, gli individui spesso utilizzano l’informazione che è immediatamente disponibile come punto di ancoraggio o di riferimento desiderabilità sociale, acquiescenza

7 Processo di recupero: qualità del ricordo
Informazione non filtrata dalle teorie implicite sulla stabilità o cambiamento del sé, sul mondo (stereotipi), dai bisogni del sé (autoaccrescimento), dalla desiderabilità sociale Tempo sufficiente per recuperare l’informazione Informazioni usate spesso o con regolarità (ben radicate in memoria) Informazioni salienti (interesse personale, frequenza, distintività, costi e benefici, impatto) Eventi particolarmente rilevanti per l’intervistato o per un gruppo (landmarks: compleanno, lutto, 11 settembre, …) Eventi recenti nel tempo L’ordine delle informazioni da ricordare segue l’ordine con cui si sono verificati gli eventi ad esse relativi (indici temporali e contestuali) Presentare informazioni a cui l’informazione in oggetto è associata in memoria (es. musica o punti di ancoraggio-confronto) Somiglianza del contesto in cui avviene il processo di recupero con il contesto in cui l’informazione è stata appresa Non ambiguità e certezza dell’informazione recuperata Assenza di fattori di disturbo Variabili che influiscono sulla probabilità che un’informazione venga ricordata

8 Effetti priming, assimilazione e contrasto
La domande che precede (P) ha effetto sulla seguente (S) Assimilazione: P e S vanno nella stessa direzione. Quando una domande generale precede una specifica e l’oggetto della seconda può essere incluso nella categoria della prima domanda Contrasto: P e S vanno in direzione opposta. Quando una domanda generale precede una specifica e l’oggetto della seconda domanda viene escluso dalla categoria della prima domanda

9 Esempio Quanto sei felice del tuo matrimonio? (specifica)
Quanto sei felice della tua vita? (generale) quando la domanda Specifica precedeva quella Generale le due risposte alle due domande non erano indipendenti (assimilazione) quando la domanda Generale era prima della Specifica le due risposte erano indipendenti Se dico che sono felice nel mio matrimonio non posso dire di non esserlo nella via di coppia Se dico di essere felice in generale potrei più facilmente dire di non esserlo nell avita di coppia

10 Esempio Quanto sono bravi i guidatori giovani (specifica)
Quanto sono bravi i guidatori? (generale) Quando la domanda Specifica precedeva quella Generale le due risposte alle due domande non erano indipendenti (contrasto) Cioè chi rispondeva tendeva a pensare di dover togliere dal giudizio per la seconda domanda le informazioni della prima e quindi a valutare tutti i guidatori eccetto quelli giovani

11 Modello di Krosnik e Alwin, 1987
Processi che portano alle risposte sono due: Optimizing: il sogg cerca di dare la risposta ottimale (usa tutta l’informazione) Satisfacing: il sogg cerca di dare la risposta accettabile, plausibile (non usa tutta l’informazione)

12 Terzo modello Grice, 1989 Interviste e questionari sono:
Modalità di interazione sociale, tipi specifici di conversazione (partner reali/simbolici) soggetti al principio di cooperazione che governa la conversazione quotidiana

13 Il principio di cooperazione nella conversazione (Grice, 1993)
Quantità: un contributo deve essere informativo quanto richiesto (evitare lacune e ridondanze) Relazione: i contributi devono esser appropriati/rilevanti rispetto alle tappe della conversazione Qualità: un contributo deve essere veritiero (basato su prove sufficienti) Modalità: lo scambio non deve comportare ambiguità, oscurità (chiaro/comprensibile)

14 Non solo le domande hanno le risposte che si meritano ma anche le sequenze delle domande hanno le domande che si meritano

15 Errori o effetti di risposta (errori non casuali che rispecchiano la tendenza a rispondere alle domande in base a qualcosa di diverso dal contenuto degli item) Response bias content-free (response set) Effetti di posizione Acquiescienza /negativismo Effetti di scala Extreme/indifferent response set Response bias content-sensitive Desiderabilità sociale/indesiderabilità sociale Impression-managment Self-deception

16 Desiderabilità sociale (rsd)
Tendenza a dare risposte socialmente desiderabili/indesiderabili  nasce dal bisogno di conservare/dare un’immagine di sé positiva È in stretta relazione con le norme sociali note all’intervistato e alle pressioni sociali percepite a conformarsi ad esse (es. Comportamento di voto) SS. sovrastimano (overreporting) la frequenza dei comportamenti socialmente desiderabili; sottostimano (underreporting) la frequenza dei comportamenti socialmente indesiderabili Domande che riguardano oggetti imbarazzanti, delicati, personali o caratterizzati da precise norme sociali. Variano in intensità e direzione in funzione: Del gruppo sociale e della cultura di appartenenza Del grado personale di motivazione ad adeguarsi alle norme sociali Delle caratteristiche personali (individui ad alto o basso automonitoraggio) Delle modalità di somministrazione (questionari autosomministrati  interviste telefoniche  interviste faccia-a-faccia) Del formato della domanda: fraseggio (domande suggestive o emotivamente cariche), tipo (le domande aperte sono meno soggette), modo in cui sono formulate (precedute da un’introduzione, tono della voce; Roccato pg ) Imputabili all’interazione tra caratteristiche del compito, dell’intervistatore e dell’intervistato Deve essere controllata nella fase di pianificazione o misurata post con opportuni strumenti

17 Acquiescienza/negativismo
Tendenza a dichiarasi d’accordo con l’affermazione o a rispondere sì indipendentemente dal contenuto dell’item (content-free) o viceversa (effetti di posizione) Per lungo tempo considerata uno stile di risposta individuale o tratto di personalità legata: Deferenza nei confronti dell’autorità Accettazione acritica del punto di vista proposto in mancanza di punti di riferimento Caratteristiche legate al livello di istruzione e socio-economico del soggetto e/o al livello di sofisticazione cognitiva (caratteristiche sociali) Oggi considerata indotta dalle caratteristiche formali e strutturali del compito e/o dell’intervistatore o dall’interazione tra queste : Argomenti poco salienti per l’intervistato, gli intervistati non hanno opinioni in merito L’intervistato ha poca voglia di rispondere, ha fretta I questionari sono lunghi, noiosi, ripetitivi Le domande sono presentate in batteria, sono difficili o ambigue, sono mal formulate (domande sbilanciate e suggestive) Gli intervistatori sono frettolosi e male addestrati, il setting non è consono, gli intervistati hanno poco tempo per rispondere

18 Tendenza a dare risposte estreme (tre)
Tendenza a scegliere le modalità di risposta poste ai poli estremi della scala (o centrali) indipendentemente dal contenuto dell’item (content-free; effetti di scala) Caratteristica abbastanza stabile degli individui (ma non correlata a nessuna delle dimensioni di personalità) e indipendente dal contesto Difficoltà a distinguere questo bias dagli atteggiamenti, opinioni, comportamenti realmente estremi Caratteristiche del compito che possono indurre questo errore: Utilizzo di processi semplificati o poco motivati di risposta, ad esempio utilizzo della somministrazione telefonica (pressione temporale e difficoltà di tenere a mente le risposte) Ordine delle alternative di risposta Eccessiva uniformità dei contenuti delle domande Salienza/familiarità dell’oggetto-ambito valutato

19 Rimedi possibili per fronteggiare i response bias
Tecniche di prevenzione primaria Progettazione della ricerca Operazionalizzazione in variabili dei concetti Strutturazione del questionario Somministrazione (intervista) Tecniche di prevenzione secondaria Dopo che i dati sono stati raccolti (analisi dei dati) Tecniche di prevenzione terziaria

20 Prevenzione acquiescenza
Primaria Argomenti salienti e centrali Item chiari Questionari brevi e attraenti Tempo adeguato per rispondere Secondaria Scale di acquiescenza Regressione lineare (var dip il nostro item, var di acquiescenza, salvando i residui in una nuova var che è depurata dall’acquiesc) Correlazione parziale (corelaz fra due var inquinateinfo sul peso dell’ascquiesc) Scale bilanciate

21 Prevenzione desiderabilità
Primaria Uso di metodologia qualitative e osservative Item non giudicanti, non asserzioni presupposte anonimato Autosomministrazione, somministrazione individuale Secondaria Scale di desiderabilità sociale Item autodescrittivi fondate su item che misurano comportamenti poco occorenti e socialmente approvati e item molto frequenti ma socialmente disapprovati Se il sogg risponde in modo affermativo ai primi e negativo ai secondidesiderabilità alta

22 Tecniche di prevenzione primaria
Tecnica Response bias Pregi Limiti Progettazione della ricerca Argomenti centrali e salienti No argomenti delicati Effetti di posizione Desiderabilità sociale Agevole Limita la percezione di minaccia Limita il campo di studi I concetti di centralità/salienza e di neutralità sono relativi Operazionaliz-zazione delle variabili Scale bilanciate; Item linguistica-mente e semanti-camente semplici, non ambigui Item con valori scalari di desiderabilità sociale intermedi (non suggestivi) Infiniti reverse I concetti di semplicità e non ambiguità sono relativi Il concetto di neutralità è relativo

23 Tecniche di prevenzione primaria
Tecnica Response bias Pregi Limiti Strutturazione del questionario Questionari, brevi, attraenti, vari Compiti distrattori Garantire che non esistono risposte giuste o sbagliate Effetti di posizione Desiderabilità sociale Agevole Riduce meccaninicità Limita la percezione di minaccia Talvolta impossibile Il concetto di brevità e attrattività è relativo Allunga questionario, stanchezza Spesso poco efficace Somministrazione del questionario Fare rispondere in condizioni di anonimato Intervistare i Ss singolarmente non in gruppo Impedisce studi test-retest Procedure time consuming

24 Fonti di errore Compito Tipo di domande modalità di risposta
ordine delle domande modalità di somministrazione Soggetto intervistato Livello di istruzione Personalità Motivazione conoscenza …. Contesto interattivo: Intervistatore Contesto di somministrazione caratteristiche fisiche e socio-demografiche dell’intervistatore modo di condurre interviste/questionari

25 Tipi di errore Motivazionali
Scarsa motivazione a fornire le informazioni richieste Sociali Eccessiva sensibilità verso ciò che è socialmente desiderabile Memoria Difficoltà o incapacità di recuperare dati dalla memoria Psico-logici Salienza e disponibilità delle informazioni (euristiche) Di comunicazione Interpretazione distorta dei contenuti delle domande, incapacità di registrare accuratamente le risposte e di cogliere e risolvere le ambiguità Strutturali Questionari troppo lunghi/brevi, alternative e modalità di somministrazione non adeguate Legati alle caratteristiche del compito, del soggetto e del contesto interattivo


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