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Percorsi di e-learning

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Presentazione sul tema: "Percorsi di e-learning"— Transcript della presentazione:

1 Percorsi di e-learning
Dott. Marcello Torraco collaboratore senior LABeL Laboratorio e-learning , C.A.T.T.I.D. e cattedra editoria multimediale Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università “Sapienza” di Roma Istituto Tecnico per Geometri e Periti del Trasporto Aereo, “A. Olivetti”, Matera. Percorsi di e-learning Installare, configurare, preparare l’ambiente moodle Contatti:

2 Cosa è Moodle? Acronimo di Modular ObjectedOrientedDynamicLearningEnvironment Ambiente modulare per l’apprendimento dinamico con orientamento a oggetti Software Open Source per la realizzazione e la gestione e l’erogazione di processi formativi in modalità on linesincorna e asincrona Erogare Creare Gestire

3 Primi Passi 1)Installare la piattaforma
Cosa ci serve? Hard disk minimo 160 MB Memoria RAM minimo 256 MB Database MySql HARDWARE SOFTWARE Web server Linux o Windows PHP4 o PHP5 Database MySql Ulteriori specifiche sono reperibili all’indirizzo

4 Primi Passi 1)Installare la piattaforma
Download Moodle (scarichiamo il software) Versione 1.9 Stabile Ulteriori specifiche sono reperibili all’indirizzo

5 Primi Passi 1)Installare la piattaforma
Apriamo il pacchetto (.zip o .tgz) config.php– contiene le impostazioni di base install.php– Consente l’installazione di moodle version.php– definisce la versione corrente index.php– il forntpage del sito admin/ - contene i file per l’amministrazione del sito auth/ - il plug in del modulo per l’autenticazione degli utenti blocks/ - plugin che gestisce i blocchi dei moduli (es. il calendario) calendar/ - gestione del calendario course/ - contiene i file e i dati dei corsi creati doc/ - documentazione di supporto files/ - gestisce i file caricati lang/ - gestisce le traduzioni dei contenuti lib/ - librerie di codice per il funzionamento di alcuni applicativi login/ - contiene le pagine per la gestione del login mod/ - sono presenti i principali moduli di Moodle pix/ - immagini ed elementi grafici theme/ - contiene i temi grafici. user/ - gestione degli utenti

6 Primi Passi 1)Installare la piattaforma
Locale Apriamo la cartella moodle contenente tutti i file FTP Trasciniamo i file tramite un programma ftp sul nostro server WEB SERVER Digitiamo l’indirizzo del nostro sito seguito da install.php Carichiamo i file sul web server

7 Primi Passi 2) Configurare la piattaforma
Seguiamo la procedura guidata! sul WEB

8 Primi Passi 3) Conoscere l’ambiente
Sezioni Organizzazione di un corso Moduli Funzioni principali del sito rappresentati dalle attività e dai blocchi Blocchi Detti anche widget: applicativi visualizzabili a piacimento sulla piattaforma (es. calendario) Attività Le attività che si possono aggiungere ad un corso (Forum, Glossario, Quiz, Lezione ecc) visualizzabili attraverso i Blocchi Risorse Materiali, elementi vari per arricchire il processo formativo (File, collegamenti ecc) LA STRUTTURA Andiamo sul web

9 Primi Passi 3) Conoscere l’ambiente
MODULI Attività Blocco Sezioni Risorse

10 Primi Passi 3)Amministrazione
L’amministrazione detiene la massima autorizzazione su tutta la gestione del LCMS, in particolare può: Gestire le iscrizioni e gli utenti Creare, modificare e cancellare i corsi Configurare il sistema Cambiare l’aspetto del LCMS Editare i contenuti della prima pagina Impostare parametri per la valutazione

11 Progettiamo: (I fondamentali dell’istructional design)
Letture consigliate: Antonio Fini, Luca Vanni, Learning Object e Metadati-Quando, come e perchè avvalersene, I quaderni di Erickson 2006 Riccardo Santilli, Il mestiere dell' Istructional Designer, Azienda Moderna, Franco Angeli 2006 Valerio Eletti, Che cos’è l’e-learning, Le Bussole, Carocci 2002 Wiley, Learning object desing and sequencing theory 2000

12 Progettiamo: (I Learning Object)
I LO sono oggetti didattici digitali che perseguono un obiettivo formativo specifico e che possono essere utilizzati dai docenti e dagli studenti in modo indipendente e senza una sequenza predefinita.

13 Progettiamo: (I Learning Object)
Progettazione Sviluppo Erogazione PROGETTAZIONE SVILUPPO EROGAZIONE

14 Progettiamo: (I Learning Object)
Nel nostro caso, pertanto, la progettazione e lo sviluppo di ogni singolo LO richiede il rispetto di alcuni standard che prevedono:  la definizione di un preciso obiettivo formativo l'adozione di uno specifico modello di apprendimento (comportamentista, costruttivista) l'utilizzo di una tipologia di LO adatta all'obiettivo formativo perseguito ed al modello di apprendimento prescelto, di concerto dal docente a dal progettista formativo (Instructional Designer) la strutturazione dei contenuti all’interno di un singolo LO nel rispetto delle diverse capacità cognitive di uno studente

15 Progettiamo: (I Learning Object)
B.S.Bloom propone la costruzione di classificazioni gerarchiche degli obiettivi educativi, chiamate "tassonomie" I criteri da adottare per costruirle devono essere didattici, psicologici, logici, oggettivi e, soprattutto, articolati secondo una complessità crescente La tassonomia di Bloom considera le sfere cognitiva, affettiva, psicomotoria Quella cognitiva è articolata in sei categorie fondamentali, a loro volta ulteriormente analizzate in sequenze di complessità crescente:

16 Progettiamo: (I Learning Object)
conoscenza: capacità di richiamare alla memoria fatti, metodi e processi, modelli, strutture, ordini comprensione: conoscere quello che viene comunicato senza stabilire necessariamente rapporti fra i materiali; è il livello più elementare del capire applicazione: utilizzazione delle rappresentazioni astratte (idee generali, regole di procedimento, metodi diffusi, principi, idee, teorie) in casi concreti analisi: separazione degli elementi di una comunicazione in modo da rendere chiara la gerarchia delle idee e/o dei rapporti fra le idee espresse sintesi: riunione di elementi e parti per formare un tutto in modo da formare una struttura che prima non si distingueva chiaramente valutazione: formulazione di giudizi qualitativi e quantitativi sul valore del materiale e dei metodi utilizzati per uno scopo preciso, su criteri prestabiliti.

17 Progettiamo: (I Learning Object)
Ogni LO, pertanto, deve avere una durata media relativamente limitata: in genere si prevede di non superare mai i 10 minuti per Unità di apprendimento (Wiley, 2000, Learning object desing and sequencing theory). Per ogni singolo insegnamento l’erogazione (tempo di erogazione) di massimo 90/120 minuti di lezioni eLearning. Tempo di fruizione da considerarsi maggiore rispetto al tempo di fruizione

18 Progettiamo: (I Learning Object)
La teoria del carico cognitivo (Sweller, 1988) spiega come l'apprendimento avviene in modo più efficace se le condizioni di presentazione delle informazioni sono allineate il più possibile con le architetture cognitive umane. Obiettivi Carico cognitivo Schaffolding Durata L.O.

19 Progettiamo: (I Learning Object)
Informazioni indicative sui tempi di erogazione di una lezione Lezione modulo Unità didattica quiz 10 minuti Max 120 minuti Modello organizzazione lezione

20 Progettiamo: (I Learning Object)
La realizzazione di un L.O. non deve consistere nell’assemblaggio di informazioni ma deve rispettare una logica, una mappa concettuale! L'obiettivo è quello di aiutare gli studenti del corso ad introdurre e focalizzare l’attenzione su alcuni concetti e/o personaggi chiave. Non è quello di sostituire un capitolo o paragrafo di un libro

21 Progettiamo: (I Learning Object)
Alcune regole: Fornire indicazioni d'uso del L.O. (mappa struttura) Sapere quale è il formato di realizzazione del L.O. (tecnologia) Fornire informazioni sul L.O. (autore, fonti, argomenti ecc) Conoscere qualcosa degli standard e dell’accessibilità (w3c, scorm) Supporto (tutot, help desk) Fornire i riferimenti bibliografici del L.O.

22 Progettiamo: (I Learning Object)
Lo storyboard: Scrivere uno storyboard è un po’ come scrivere una sceneggiatura! Lo STORYBOARD è la sceneggiatura della nostra lezione, del nostro Learning Object. Vediamo un’esempio

23 Progettiamo: (I Learning Object)
Gli Strumenti Per realizzare un Learning object abbiamo a disposizione diversi supporti tecnologici: Qualsiasi editor di pagine web Power Point Exe Editor Reload editor

24 Progettiamo: (I Learning Object)
L’adozione di alcuni strumenti piuttosto che altri dipende dagli obiettivi che ci poniamo, dal target di riferimento e dalla scelta di utilizzare o meno le proprietà di una piattaforma CLMS Quali sono i nostri obiettivi primari? Realizzare un prodotto Innovativo ma semplice Per la gestione e la fruizione Economizzare la produzione Tracciare e Valutare la fruizione

25 Progettiamo: (I Learning Object)
Efficiacia Economia Tecnologia Open source Basso costo e

26 Progettiamo: (I Learning Object)
Zero spese sulle risorse moodle Editor di testi Exe editor Reload editor

27 Progettiamo: (I Learning Object)
Reperimento materiali Progettazione Storyboard Sviluppo Allestimento Ambiente CLMS Erogazione Il processo di realizzazione Costruzione ambiente macro tecnologia micro standard Learning activity

28 Progettiamo: (I Learning Object)
Macro-progettazione: analisi generale del sistema di conoscenze proprie degli argomenti trattati nel percorso formativo; creazione di una mappa concettuale che rappresenta la struttura logica dei contenuti; elaborazione dell’albero degli obiettivi didattici integrandolo con alcune informazioni utili a definire la strategia didattica generale dell’intervento.

29 Progettiamo: (I Learning Object)
Le fasi principali per creare un albero degli obiettivi sono: Analizzare i bisogni formativi individuando i meta-obiettivi del percorso formativo: si stabilisce il livello massimo di complessità del macro-obiettivo mediante il riferimento ad una tassonomia degli obiettivi. Specificare le capacità dell’utente alla fine del percorso formativo, quindi definire l’obiettivo generale. Suddividere l’obiettivo generale del corso in nuclei concettuali derivati e determinarne le relazioni logiche. Trasformare i nuclei concettuali in obiettivi didattici, quindi in obiettivi operativi corrispondenti a capacità che l’utente deve acquisire per il raggiungimento dell’obiettivo generale. Attribuire i livelli massimi di complessità (Bloom) agli obiettivi didattici appena definiti, mantenendosi al di sotto del livello massimo di complessità dell’obiettivo generale. Definire l’indice di densità semantica (per densità semantica si intende, dato un certo sistema di informazioni, il numero di elementi “non noti” e/o i concetti che lo studente deve assimilare; alto, medio, basso) di tutti gli obiettivi.


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