La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Inizio DA UN CHIODO... UNA STORIA!.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Inizio DA UN CHIODO... UNA STORIA!."— Transcript della presentazione:

1 inizio DA UN CHIODO... UNA STORIA!

2 ... PASSATO. Nessuno poteva udire le grida di aiuto, perché erano
La storia AIUTOOOO! AIUTOOO! AIUTOOOO! AIUTOOO! ... PASSATO. Nessuno poteva udire le grida di aiuto, perché erano già immersi nel..

3 LA STORIA... Tutto iniziò con una visita guidata alla torre normanna.
La giornata era splendida e anche la prof aveva una insolita luce negli occhi. Appena saliti sul ponte levatoio il tempo cambiò. Furono avvolti dalla nebbia e una raffica di maestrale chiuse la porta alle loro spalle... …

4 Erano chiusi all’interno della torre !!
Dinanzi a loro il ponte sembrava indicare la via da seguire.. Avanzavano tenendosi per mano. “Stefano e Alessandro sono scomparsi,” esclamò Fabiola “forse sono rimasti fuori quando il vento ha chiuso la porta.” Ma nessuno sentì le sue parole coperte dal grido delle taccole: “Haa-ha-haaa”

5 Fabiola non si era sbagliata.
Incautamente i due amici si erano infilati in uno stretto pertugio... Questo è il passaggio segreto che porta all’abbazia della Matina. Da li potremo chiedere aiuto per liberare i nostri compagni. Forse è meglio tornare indietro e cercare tutti uniti una via d’uscita.. Sbagli. Se seguiamo vie diverse abbiamo maggiori possibilità

6 Nel cunicolo Alex e Stefano, soli e al buio
camminavano carponi stando attenti a dove mettevano le mani... “Guarda laggiù!” gridò Alex atterrito “C’è qualcosa di bianco a terra!” “Un... saio bianco e un te..te..teschio” balbettò impaurito Stefano “...e delle botti. Forse siamo nella cantina di un monastero.” Aveva ragione. Era il saio bianco di un monaco benedettino e accanto un manoscritto..

7 “Anno millesimo sexagesimo sexto..”
iniziò a leggere Stefano “Dedicatio Sancte Marie que dicitur Matina… iubente domino Roberto duce Calabrie, Scicilie et Apulie .. cum uxore sua Syckelgaita dederunt supra dicto monasterio terras... Mentre Alex traduceva: “Dedica a Santa Maria detta della Matina … sotto il governo di Roberto duca di Calabria Sicilia e Puglia .. e la moglie Syckelgaita .. diedero al suddetto convento..” “L’atto originale di donazione di vasti territori all’abbazia della Matina!” esclamò Stefano

8 Si ricordarono che a scuola i professori
avevano parlato di Santa Maria della Matina... La storia cristiana di S. Marco inizia con il passaggio dell’apostolo Marco e con il martirio di Dominata e dei suoi figli Cassiodoro, Senatore e Viatore, ma i primi documenti risalgono all’ XI secolo con la donazione dell’abbazia della Matina ai monaci benedettini …. Ed è vero che c’era una galleria che portava dalla torre alla Matina? Non essere sciocco Stefano, come puoi credere a queste fantasticherie!! ALEX E STEFANO ERANO TESTIMONI DI QUESTA VERITA’...

9 furono investiti da una
Improvvisamente Stefano e Alessandro furono investiti da una luce abbagliante. “Guarda” disse Stefano indicando all’amico un oggetto misterioso “il chiodo d’oro!” “Forse è ….

10 Intanto gli altri si erano divisi..
Mentre i loro compagni attraversavano il ponte che conduceva alla torre, Emilia e Maria, alla ricerca di una via di uscita, entrarono nella torretta di guardia. D’improvviso la porta si chiuse e il ponte levatoio si sollevò impedendo ogni possibilità di fuga Erano ormai prigionieri del passato.

11 Senza perdersi d’animo
Luciano, Gaetano, Alex e Cristian scesero verso il fondo della torre; il gruppo delle ragazze salì verso i piani superiori. Ida e Cinzia erano indecise. D’un tratto videro Fabiola che le invitava ad entrare nella stanza centrale: “Venite, venite, qui c’è un bel fuoco acceso.” Entrarono …

12 ma la stanza si fece improvvisamente buia.
Fabiola si era trasformata ….. Je suis la femme de Robert d’Hauteville. Il est un norman mais je suis Longobarde. Voulez-vous visiter ma maison? e pronunciava parole incomprensibili

13 Un maledetto trucco... creato con Paint a nostra insaputa ??!!
Guarda come mi hanno conciata?! Temo che qualcuno stia utilizzando il mio disegno! Ora ricordo. La prof ci aveva detto: “ Immaginate di essere un personaggio storico” e aveva aggiunto “Tu, Fabiola potresti essere Sighelgaita!”

14 Aveva ragione, qualcuno stava manipolando tutta la storia …
Questa donna è SIKELGAITA, la seconda moglie di Roberto il Guiscardo. Era bionda, bella, ma ora...

15 È IMPAZZITA!! Fabiola, il volto illuminato dal riverbero della fiamma,
spiegò ad Ida e a Cinzia: “Sikelgaita attende invano il ritorno del figlio Marco Boemondo dalle crociate. Ricama tutti i giorni su questo arazzo la storia delle conquiste normanne… E ride, ride sempre!

16 Intanto Gaetano... “Si vulite mangiari duvite pagari.
che era entrato per primo nella stanza sotterranea, aveva scoperto …. un deposito alimentare. Sacchi dappertutto, con grano, vino, legumi.. e poi, tanti, tanti prosciutti appesi al soffitto. Gli amici entrando si trovarono di fronte un Gaetano diverso: vestito da oste e con un grosso coltellaccio in mano… “Si vulite mangiari duvite pagari. Pagari e mangiari. Senza pagari niente mangiari” “E ti pareva...” sospirò Luciano.

17 Pensava agli affari... Devo preparare i prosciutti e le salcicce

18 Un banchetto... Gaetano riuscì davvero a vendere i suoi prosciutti.
“A chi??” vi chiederete stupiti.. Organizzò un banchetto d’epoca. Chiamò musici, saltimbanchi, menestrelli e invitò Roberto il Guiscardo, la moglie Sikelgaita, i suoi cortigiani e inoltre cavalieri, frati, nobili.

19 date un’occhiata sotto l’arco….
..senza pagari niente mangiari

20 Gaetano ebbe un colpo di tosse e l’immagine scomparve di colpo
ma nel buio della stanza Alex, Cristian e Luciano riuscirono a vedere il pensiero di Gaetano. Tutti cominciavano a sentire fame ….

21 Gaetano pensò che poteva guadagnare...
Prese due prosciutti per venderli ai suoi compagni. “Noi ti aspettiamo qui” gli dissero Cristian e Alex “ti raccomandiamo di far mangiare tutti, se no muoiono di fame.” Cristian e Alex erano altruisti. “Un prosciutto dovrebbe bastare” aggiunse Luciano che era un po’ egoista “l’altro lascialo a me.” “Bravo, così ci perdo anche il capitale” tagliò corto Gaetano che era un affarista.

22 Gaetano apre un negozio
Nel medioevo non esisteva la calcolatrice, ma Gaetano aveva studiato un modo per non sbagliare mai! Se vendo un prosciutto a lire 2 5 Meno le lire che ho speso 5 Ho guadagnato lire 2 Gaetano scriveva i numeri cominciando sempre dalla fine! Non rivelò il suo segreto a nessuno!

23 “Messer Gaetano” disse Roberto il Guiscardo
Vossia non pote usare solo numeri grandi, ma etiam picculi et cum virgula” “Volete dire i centesimi.” rispose Gaetano “Ecco fatto.” Lire 2 1 3 , 2 9 Euro “Ho guadagnato 103 Euro e 29 centesimi spiegò Gaetano a Roberto il Guiscardo “Se non calcolo i centesimi su ogni prosciutto perdo 560 lire” Roberto aveva capito: “Allora un euro è circa 2000 lire!”

24 Marzia, Giuseppina, Fabiana e Federica..
erano salite ai piani superiori. In una grande sala circolare ardeva il fuoco di un caminetto.

25 Ognuna di loro vedeva in quelle fiamme qualcosa di diverso….
No è il mio amico... Sono io con i capelli lisci Guardate, la porta si sta aprendo Sono io dimagrita...

26 Era Lina, la bidella della scuola ...
Gradite un caffè? E’ un trucco del manipolatore della storia È vero. Il caffè non esisteva in Europa Fu importato dall’America Non è vero, in Europa era stato introdotto dagli Arabi “Grazie, signora Lina, non ora. È ancora presto..”

27 Il tono della voce era perentorio...
Sikelgaita! Ahh, la prof!!! A chi è venuto in mente questo anacronismo?!! A A I U U U T OOO Ana…che?? Professoressa, credevamo che ci avesse lasciate sole... Non mi ero preparata sul Medioevo

28 “Quante volte devo ripeterlo!” Sikelgaita
era la seconda moglie di Roberto il Guiscardo, la prima si chiamava Alberada. Erano nell’aula e la prof le stava interrogando… “Come è bella la scuola” dissero in coro abbracciandosi!

29 Intanto Emilia e Maria... Ehi, signori, uscire, siamo aiutateci ad
prigioniere! Bonjour abbè, Je suis arrivè à travers le tunnel..

30 Un pastore, due signori… e una lingua sconosciuta
Ubi clavus ibi exitus Nunc incipit historia Beh?

31 Guardarono bene e si accorsero
che il paese era diventato un borgo medievale È vero, parlano ancora in latino Maria siamo nel Medioevo

32 “Ma cosa hai scritto Maria” gridò la prof...
“E’ LA FINE” disse piangendo Emilia “NON TORNEREMO PIÙ NEL NOSTRO SECOLO” Maria cercò di consolarla: “Giochiamo a fare la poesia…” Per fare la poesia si prende una P come pialla, pietra, piastra, poi si prende una O come oro, ombra, orizzonte, poi si prende una E come erba, edera, esilio, poi si prende una S come sole,sale,Sikelgaita poi si prende una I come isola, io, innamorato, poi si prende una A come arancia, amare, astrologia, poi si mettono insieme senza fretta, senza rabbia, senza malinconia e si fa la POESIA.. “Ma cosa hai scritto Maria” gridò la prof...

33 E Maria si accorse che di fronte a lei non c’era Emilia, ma la prof
che le chiedeva spiegazioni su quella poesia. “Cosa c’entra la poesia con la storia dei Normanni?” “L’ho scritta durante la prigionia” disse Maria con un filo di voce prima di svenire!

34 Ma cosa accadeva nel frattempo al primo piano?
Sikelgaita si era avvicinata ad un grosso candelabro e guardandosi intorno con circospezione mostrò a Fabiola, Ida e Cinzia un medaglione con le iniziali …. “Francesco Vezza” esclamarono in coro le tre ragazze …. “Zitte, non pronunciate quel nome….” gridò Sikelgaita.

35 Una fiammella si staccò dal candelabro e …..
illuminò uno scheletro con un teschio in mano. Era Francesco Vezza che aveva perso la testa per Sikelgaita! “Mamma, aiutooooo” gridarono tutte assieme. E fu la loro salvezza….

36 “Non dite a nessuno ciò che avete visto.
Bevete questa pozione e ritornerete nel vostro tempo…” “Su, bevi ... bevi ... bevi”

37 Le mamme irruppero sulla scena e si ripresero le loro figlie….
“Bevi lo sciroppo che hai ancora la febbre… “ “Quale carnevale, che sei ancora convalescente!” “Ti sei addormentata con il libro di storia in mano” “Mamma, ti voglio bene” esclamarono nello stesso istante dai loro letti Ida, Fabiola e Cinzia!

38 FINE “Ehi, della regìa, siete impazziti?!
Non potete lasciarci nella torre…..” gridarono Alex Cristian e Gaetano FINE “1200 lire”...

39 “1200 lire a testa e filate a scuola che è tardi”
disse il salumaio consegnando i tre panini con il prosciutto crudo… Christian e Alex pagarono e uscirono. Gaetano si fermò a guardare tutti quei prosciutti appesi….

40 E il chiodo d’oro? QUESTA È UN’ALTRA STORIA...
Venticinque anni fa fu ritrovato un chiodo nella torre. Stefano ne ha supposto l’origine: una reliquia portata da Marco Boemondo dalle crociate in Terra Santa. Oggi esso è custodito dagli alunni della seconda C che lo tramandano di anno in anno ai loro successori perché la storia continui. “Ma è davvero d’oro?” vi chiederete QUESTA È UN’ALTRA STORIA...

41 I PROTAGONISTI DELLA STORIA
Bruno Luciano Cipolla Alessandro Crusco Antonio Fata Ida Maiera' Stefano Papa Maria Petrasso Alessandro Piraino Marzia Pisani Giuseppina Presta Fabiana Rocco Emilia Saltellino Fabiola Scorzo Cristian Storino Gaetano Tripicchio Cinzia Tripicchio Federica Il manipolatore della storia: prof. Paolo Chiaselotti

42 I loro volti…. Alessandro Fabiola Alex Luciano Emilia Ida Fabiana
Cristian Marzia Cinzia Giuseppina Stefano Federica Maria Gaetano

43 L’anno e i luoghi dal 2000 al 2001 d.C. nella scuola Vincenzo Selvaggi
e nella torre normanna a San Marco Argentano


Scaricare ppt "Inizio DA UN CHIODO... UNA STORIA!."

Presentazioni simili


Annunci Google