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7 Aprile 2008 Caratteristiche generali malattie croniche degenerative

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Presentazione sul tema: "7 Aprile 2008 Caratteristiche generali malattie croniche degenerative"— Transcript della presentazione:

1 7 Aprile 2008 Caratteristiche generali malattie croniche degenerative
Lezione di igiene 7 Aprile 2008 Caratteristiche generali malattie croniche degenerative

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3 Daly: Disability Adjusted Life Year
Daly è uguale alla somma degli anni di vita persi a causa di una morte prematura e di quelli vissuti in malattia piuttosto che in salute Un Daly può essere considerato come un anno di vita sana perduto.

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6 Eziologia Agenti eziologici (cause)
Cause: caratteristiche Unicità Specificità Sufficienza Indispensabilità Fattori favorenti (fattori di rischio) Fattori di rischio vs fattori casuali

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8 Si calcola che entro il 2015 oltre 1,5 miliardi di persone saranno in sovrappeso.

9 Prevenzione Con le conoscenze attuali, le malattie croniche si possono prevenire e controllare Servono interventi integrati e a largo spettro

10 Storie di successi

11 Storie di successi

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14 Leggi e normative

15 Interventi su tasse e prezzi

16 Migliorare l’ambiente urbano

17 Screening

18 e ancora… Interventi di comunità Interventi nelle scuole
Interventi nei luoghi di lavoro Prevenzione clinica terapie farmacologiche intervneti chirurgici

19 Obiettivi per la prevenzione delle malattie croniche
sensibilizzare l’opinione pubblica, attraverso la promozione di stili di vita sani migliorare la normativa e le politiche economiche e ambientali intervenire per modificare i fattori di rischio comportamentali coinvolgere la comunità e il mondo degli affari alleggerire l’impatto della povertà e dell’urbanizzazione sulla salute reindirizzare i sistemi sanitari Nature 450, (22 November 2007)

20 Nature 450, (22 November 2007)

21 Nature 450, (22 November 2007)

22 Piano nazionale della prevenzione 2005-2007
prevenzione del rischio cardiovascolare prevenzione del rischio oncologico prevenzione del rischio infettivo tramite vaccinazioni prevenzione degli incidenti Informazioni sul futuro del PnP su:

23 Prevenzione del rischio cardiovascolare
l’applicazione della carta del rischio cardiovascolare nella medicina generale; La carta del rischio cardiovascolare serve a stimare la probabilità di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei 10 anni successivi, conoscendo il valore di sei fattori di rischio: sesso, diabete, abitudine al fumo, età, pressione arteriosa sistolica e colesterolemia ( il disease management del diabete per la prevenzione delle complicanze; la prevenzione dell’obesità, in particolare di quella infantile e delle donne in età fertile; la prevenzione terziaria

24 Prevenzione oncologica
mira alla diffusione dei tre screening oncologici di dimostrata efficacia: - cancro della cervice uterina - cancro della mammella e - cancro colorettale

25 Storia naturale delle malattie cronico-degenerative

26 Prevenzione Secondaria
Obiettivi scoperta e guarigione dei casi di malattia prima che si manifestino clinicamente Come? diagnosi precoci (test di screening)

27 Caratteristiche del test di screening
Rapido Sicuro Economico Ben accetto Accuratezza Sensibile Specifico

28 Sensibilità Indica quanti soggetti sono risultati positivi su tutti i malati sottoposti allo screening SENSIBILITA' (in percentuale): a/a+c x 100

29 Specificità Indica quanti soggetti sono risultati negativi su tutti i sani sottoposti allo screening SPECIFICITA' (in percentuale): d/b+d x 100

30 Valore predittivo + Indica quanti soggetti positivi al test, sono effettivamente malati: il test è dunque valido nel predire la malattia VALORE PREDITTIVO DEL TEST + : a/a+b x 100

31 Valore predittivo - Indica quanti soggetti negativi al test sono effettivamente sani. Il test è valido nel predire l'assenza di malattia. VALORE PREDITTIVO DEL TEST - : d/c+d x 100

32 Screening in Italia Fenilchetonuria Ipotiroidismo congenito Fibrosi cistica - cancro della cervice uterina - cancro della mammella e - cancro colorettale In Toscana: screening neonatale metabolico allargato.

33 Educazione alla salute
Promozione della salute processo che consente alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla. Educazione alla salute

34 L’Educazione Sanitaria è:
Un processo educativo che tende a responsabilizzare i cittadini – singoli e gruppi – nella difesa della salute propria e altrui (Seppilli, 1993)

35 ES contribuisce ad obiettivi di salute (generali)
Raggiungimento di un più elevato stato di salute nella popolazione di riferimento, solitamente manifestato dalla modifica dei valori di indicatori epidemiologici (riduzione dei tassi di incidenza di malattia, di mortalità, etc.)

36 E ad obiettivi di salute (specifici)
Ciò che i discenti devono essere capaci di realizzare al termine di un periodo di insegnamento/apprendimento che non erano capaci di realizzare prima: - Conoscenze (obiettivi conoscitivi) - Atteggiamenti (obiettivi attitudinali) - Comportamenti corretti (obiettivi comportamentali)

37 i comportamenti I comportamenti sono la risultante delle
- informazioni provenienti dalle nostre passate esperienze - struttura di personalità - atteggiamenti, valori, opinioni, competenze, conoscenze

38 Fattori che intervengono nel determinare i comportamenti relativi alla salute
conoscenze sull’argomento percezione del rischio attitudine al rischio autostima (valutazione sulle informazioni riguardanti se stessi) autoefficacia (percezione della propria abilità ad attuare un comportamento) fattori ambientali (connotazione sociale, aspettative, accessibilità, convenzioni culturali rispetto alla comunicazione-negoziazione, normativa ecc.)

39 Ma…come si fa ES? Un intervento di ES si articola nelle seguenti fasi:
Fase conoscitiva: rilevamento ed analisi dei bisogni Fase di programmazione: definizione delle soluzioni appropriate cioè degli obiettivi e pianificazione del sistema di valutazione Fase operativa: attuazione dell’intervento Fase di valutazione: verifica dei risultati raggiunti

40 Metodologie di comunicazione
- Comunicazione unidirezionale o lineare - Comunicazione bidirezionale o circolare Il messaggio deve essere: - veritiero - chiaro - completo - essenziale

41 Comunicazione unidirezionale o lineare
E R emittente ricevente messaggio Comunicazione bidirezionale o circolare messaggio E R emittente ricevente feed back

42 La comunicazione di gruppo:
Strumento privilegiato per il raggiungimento di importanti obiettivi formativi, tramite: - interscambio - partecipazione attiva

43 Campi di intervento Eliminazione dei fattori di rischio
fumo, alcol, sedentarietà, cattiva alimentazione Prevenzione AIDS Partecipazione a campagne di vaccinazione Partecipazione a campagne di screening Prevenzione incidenti stradali Prevenzione incidenti sul lavoro Prevenzione incidenti domestici

44 Educazione alla salute
Promozione della salute processo che consente alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla. Educazione alla salute


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