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Metodi di costruzione ed esempi

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Presentazione sul tema: "Metodi di costruzione ed esempi"— Transcript della presentazione:

1 Metodi di costruzione ed esempi
GLI INDICATORI Metodi di costruzione ed esempi a cura di Viviana Cancellieri T&C MANUALE DI RIFERIMENTO PER IL PERSONALE SANITARIO DEGLI OSPEDALI a cura di V.Cancellieri- T&C srl

2 dr.ssa Viviana Cancellieri
Obiettivi degli slide kit Gli slide kits sono stati costruiti per essere uno strumento didattico a diposizione del Farmacista che voglia sostenere, promuovendo azioni di Formazione e l’aggiornamento sui differenti aspetti legati alla gestione complessiva del farmaco di tutto il personale, laureato e non dei Reparti e dei Servizi della propria realtà organizzativa. Gli slide kits contengono, per ogni argomento trattato, la normativa più recente di riferimento, i metodi e gli strumenti validati a livello istituzionale e internazionale ed esempi di applicazione, che sono da utilizzare come strumenti ed esercizi didattici. Nella speranza che quest’iniziativa possa essere un valido aiuto per la diffusione in tutti i professionisti sanitari delle conoscenze sulla complessa realtà della Farmacia ospedaliera e territoriale, oltre che delle competenze necessarie per agire in sicurezza, auguro a tutti Voi buon lavoro dr.ssa Viviana Cancellieri 2

3 Disclaimer Gli autori e redattori del sito “Farmacisti Janssen Cilag” sono Medici, Farmacisti, Ingegneri esperti di rischio clinico e di management sanitario. Quanto riportato deriva da fonti ufficiali del Ministero della Salute, dell’Agenzia italiana del Farmaco e altre fonti istituzionali e da affidabili studi scientifici, accompagnato dai relativi riferimenti bibliografici, oltre che dalla esperienza maturata dagli Autori in oltre 10 anni di formazione rivolta al personale sanitario ospedaliero e territoriale in tutta Italia. In ogni caso, le informazioni fornite, gli esempi costruiti su procedure organizzative e gestionali, sono da intendersi come di natura generale ed a scopo puramente divulgativo ed illustrativo. Gli Autori declinano ogni responsabilità riguardo a possibili errori, dimenticanze o erronee interpretazioni presenti in queste pagine. 3 a cura di V.Cancellieri- T&C srl

4 Cosa troviamo in questo slide Kit
La funzione di un indicatore é di segnalare dove vi può essere un problema nella nostra organizzazione, come un cane da caccia punta alla selvaggina. MISURAZIONI E INDICATORI COME PROCEDERE NELLA COSTRUZIONE DELL’INDICATORE SCEGLIAMO I NOSTRI OBIETTIVI CRITERI: DEFINIZIONE E SCELTA STANDARD: DEFINIZIONE E SCELTA INDICATORI: DEFINIZIONE E SCELTA INDICATORI: 1° DEFINIZIONE INDICATORI: 2° DEFINIZIONE INDICATORI DI PERFORMANCE: - secondo la JCAHO - secondo HEDIS - secondoil sistema australiano - secondo il Regno Unito - esempi di indicatori di performance gestionale dall’estero Kazandjiian VA, Matthes N, Wicker KG (2003). Are performance indicators generic? The international experience of the Quality Indicators Project. J Eval Clin Prat 9: 4 a cura di V.Cancellieri- T&C srl

5 Misurazioni e indicatori
I riferimenti di metodo e le definizioni sono tratti dal “2° Manuale degli indicatori in valutazione e miglioramento della qualità professionale “ a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, edizione 2005. Al prof. Pierluigi Morosini, che ne ha curato la redazione, un pensiero personale di stima e di riconoscenza per la costante opera prestata negli anni per la diffusione della cultura per la qualità nella sanità italiana Viviana Cancellieri a cura di V.Cancellieri- T&C srl

6 Misurazioni e indicatori
Definizione tecnica di un indicatore: “Misura sintetica, nella maggior parte dei casi approssimata, di un elemento quantitativo o qualitativo che si ritiene significativo per il controllo di un determinato problema” (Montaguti-Zuccatelli) a cura di V.Cancellieri- T&C srl

7 Perché serve misurare? Soprattutto in Sanità Pubblica, perché misurare gli output (le prestazioni erogate) e gli outcome (gli effetti degli output)? Nina Waters afferma che si misura per due motivi essenziali: a) per rilevare se i programmi incidono concretamente sulla vita delle persone; b) per favorire la programmazione di azioni di miglioramento dei servizi. Nina Waters: Measuring Program Outcomes: A Practical Approach, 1996 – United Way of America a cura di V.Cancellieri- T&C srl

8 Misurare consente una migliore comprensione dell’andamento dell’Azienda e della qualità delle prestazioni erogate di programmare azioni di correzione di eventuali criticità, ma anche di identificare aree di eccellenza un benchmarking con altre Aziende, nel rispetto della confrontabilità dei dati di fornire uno strumento per il decision – making della Direzione strategica, ma anche per decisioni politico – sanitarie in genere di utilizzare i dati e i risultati nella ricerca scientifica (segnatamente negli studi randomizzati e controllati) a cura di V.Cancellieri- T&C srl

9 La catena di montaggio degli indicatori
Qualificazione dell’attività nel suo contesto La catena di montaggio degli indicatori Scelta dell’obiettivo della misurazione DEFINIZIONE Quali fenomeni sono in grado di definire la buona qualità dell’attività che ho posto sotto osservazione OBIETTIVI Organizzativi, Clinici e Professionali (Medici, Infermieristici, tecnici ecc..) Comportamenti organizzativi con cui mi confronto CRITERI Misura del Criterio: Confronto tra standard e comportamento in atto STANDARD Organizzativi e Professionali INDICATORI Processo, Performance e Risultato a cura di V.Cancellieri- T&C srl

10 Come procedere nella costruzione dell’indicatore
La prima domanda da porsi é: cosa vogliamo misurare? la qualificazione dell’attività prescelta nel suo contesto a cura di V.Cancellieri- T&C srl

11 Perché vogliamo misurare? Scegliamo i nostri obiettivi
SEMPLICI MISURABILI ATTUALI RIPRODUCIBILI TEMPORALIZZATI ORGANIZZATIVI CLINICI TECNICI a cura di V.Cancellieri- T&C srl

12 I Le 7 famiglie di criteri per Donabedian accessibilità appropriatezza
adeguatezza efficacia pratica efficacia sperimentale efficienza accettabilità La metafora: I 7 nani: lavorano in gruppo, hanno ben presente gli obiettivi (strega, pietre preziose) agiscono per realizzarli ottengono il risultato a cura di V.Cancellieri- T&C srl

13 Criterio = Fenomeno da valutare (una lettura complessa)
Le 7 famiglie di criteri per Donabedian accessibilità appropriatezza adeguatezza efficacia pratica efficacia sperimentale efficienza accettabilità quando e dove: ACCESSO DEL PAZIENTE ALLA TERAPIA VALUTAZIONE DELLA PRESCRIZIONE Allestimento Consegna EDUCAZIONE DEL PAZIENTE CONTINUITÀ DELLE CURE Quando Dove a cura di V.Cancellieri- T&C srl

14 Standard: comportamenti con cui confronto il livello di raggiungimento del criterio
Prescrittivi: dettati da leggi e regolamenti (norme, leggi, regolamenti, protocolli etc.) Ideali: confronto con linee guida (best practices, OMS, EBM….) Storici: se non ho di meglio… prendo il mio comportamento storico e mi confronto con esso! (n. di prodotti galenici allestiti nel sul dato del 2007) a cura di V.Cancellieri- T&C srl

15 Concetto di “indicatore”
È necessario identificare una grandezza sintetica che rappresenti un fenomeno e che si presti a dare giudizi (ovvero che sia in grado di comprendere al suo interno i fattori che hanno determinato il fenomeno così come si è osservato). Ciò introduce il concetto di “indicatore”. Gli indicatori sono variabili ad alto contenuto informativo, che consentono una valutazione sintetica di fenomeni complessi e forniscono gli elementi necessari ad orientare le decisioni”. F. Focarile 2003 a cura di V.Cancellieri- T&C srl

16 Il rapporto deve tendere a 100%
Indicatore È il rapporto tra atteso e osservato È la misura di raggiungimento dello standard Come costruirlo: il livello misurato é posto al numeratore lo standard di confronto è al denominatore Il rapporto deve tendere a 100% a cura di V.Cancellieri- T&C srl

17 L’indicatore completo
Un indicatore “pronto” per il monitoraggio deve essere così ben descritto da permettere all’Operatore che rileva il dato di procedere senza incertezze interpretative. a cura di V.Cancellieri- T&C srl

18 Si valuta anche l’indicatore!
Riproducibile (preciso, affidabile, attendibile, ripetibile, costante) Ridotta variabilità tra e entro osservatori Accurato La rilevazione è priva di errori sistematici; il valore ottenuto corrisponde alla realtà o vi è vicino Sensibile al cambiamento Significa che l’indicatore è capace di evidenziare i cambiamenti del fenomeno nel tempo e nello spazio (tra centri o soggetti diversi) Specifico per il fenomeno indagato Il termine significa che l’indicatore è poco influenzato da fattori estranei alla qualità stessa. a cura di V.Cancellieri- T&C srl

19 L’indicatore é utile solo se chiara la sua indicazione
Esempio:”Quest’anno abbiamo speso euro di farmaci in un mese!” e allora? Deve essere esplicitato il termine di paragone (standard) e l’obiettivo della misura (perché mi interessa questo dato, come lo voglio usare?) uno standard preso dalla letteratura il risultato per lo stesso indicatore di un’altra U.O. il risultato per lo stesso indicatore nel tempo a cura di V.Cancellieri- T&C srl

20 Un indicatore utile Pertinente Misura il fenomeno che si intende misurare. Se mancano indicatori veramente Pertinenti, si possono usare indicatori “approssimati” o indiretti (es. mortalità invece di morbilità; giornate di degenza anziché costi) Scientificamente fondato Per un indicatore di processo professionale, basato su buone evidenze del Collegamento tra il processo in esame e gli esiti; per un indicatore di esito, riguardante esiti influenzabili dagli interventi in esame Inserito in un modello decisionale Valori diversi dell’indicatore dovrebbero comportare scelte diverse. A questo scopo è opportuno che sia accompagnato da una soglia Facilmente comprensibile,semplice, non inutilmente complesso Per distinguere un cavallo da un asino bastano le orecchie. a cura di V.Cancellieri- T&C srl

21 Caratteristiche degli indicatori
appropriatezza capacità discriminante completezza comprensibilità credibilità economicità essenzialità facilità di rilevazione misurabilità multidimensionalità obiettività pertinenza riproducibilità significatività tempestività … all’inizio …quando il sistema é maturo a cura di V.Cancellieri- T&C srl

22 Come rappresentarli: la scheda indicatore (fonte Joint Commission International 2000)
Codice Indicatore Area e Criterio prioritario di riferimento Indicatore: titolo__________________________________________ Focus della valutazione: (l’area specifica di uno o più fenomeni a cui la valutazione è indirizzata) Definizione del numeratore: (descrizione del campione posto al numeratore) Descrizione del numeratore: (ove necessario fornire le seguenti indicazioni) Dati: presenza di categorie, campioni, fenomeni, sequenze di processo da mettere al numeratore sorgente del dato: individuo o strumento od organizzazione interna od esterna responsabile in prima istanza dell’elaborazione e diffusione di questi popolazione inclusa:Informazioni dettagliate riguardo alla popolazione oggetto di valutazione . I dettagli possono includere informazioni specifiche su gruppi di dati .ed esempio procedure,periodi di rilevazione popolazione esclusa:informazioni dettagliate riguardanti le popolazioni di dati (categorie) che sono escluse dalla valutazione Definizione del denominatore: descrizione del campione posto al denominatore Descrizione del denominatore: (ove necessario fornire le seguenti indicazioni) Dati: presenza di categorie , campioni, fenomeni, sequenze di processo da mettere al denominatore sorgente del dato: individuo o strumento od organizzazione interna od esterna responsabile in prima istanza dell’elaborazione e diffusione di questi popolazione inclusa:Informazioni dettagliate riguardo alla popolazione oggetto di valutazione. I dettagli possono includere informazioni specifiche su gruppi di dati, ad esempio procedure,Id10Cm, periodi di rilevazione popolazione esclusa: informazioni dettagliate riguardanti le popolazioni di dati (categorie) che sono escluse dalla valutazione Informazioni aggiuntive: (eventuali note) Organizzazione promotrice: (fonte dell’indicatore, linea guida di riferimento, Istituto o Associazione promotrice, anno di pubblicazione a cura di V.Cancellieri- T&C srl

23 Come rappresentarli: il report di scheda (fonte: Joint Commission International 2000)
a cura di V.Cancellieri- T&C srl

24 Un esempio in galenica oncologica
SIFO – Standard tecnici Galenica Oncologica Rev_08_10_06.doc a cura di V.Cancellieri- T&C srl

25 Attribuzioni qualitative della qualità dell’indicatore (score)
Attribuzione Riferimento 1 insufficiente fino a 50 % 2 mediocre > 50 % fino a 65 % 3 sufficiente > 65 % fino a 80 % 4 buono > 80 % fino a 90 % 5 ottimo > 90 % a cura di V.Cancellieri- T&C srl

26 1° classificazione degli indicatori (da Donabedian)
Indicatori di: Struttura: personale, logistica, apparecchiature Processo: di dagnosi, di cura e assistenza, riabilitazione, formazione, ecc. (cosa faccio per ottenere ciò che mi sono proposto) Esito: quali risultati abbiamo raggiunto (in termini organizzativi e in termini di qualità delle cure (indice complicanze, prevenzione cadute,ecc.) a cura di V.Cancellieri- T&C srl

27 2° classificazione degli indicatori WHO
I: Indicatori aziendali II: Indicatori di risultato Pianificazione/programmazione Organizzativi/gestionali Qualità Economici Implementazione attività/prestazioni III: Indicatori di performance di azienda di unità operativa World Health Organization (WHO Regional Office for Europe, 2003) a cura di V.Cancellieri- T&C srl

28 Ricordiamoci che: Gli indicatori sono una descrizione precisa, misurabile ed oggettivamente verificabile dell’andamento di un’attività. L’indicatore ha sempre un intento “fotografico” e non giudicatorio, mentre l’indice è il rapporto fra un indicatore ed una quantità paragone, per cui esso fornisce un giudizio di valore. a cura di V.Cancellieri- T&C srl

29 Indicatori di performance
L’outcome da solo non è una misurazione della qualità sufficientemente affidabile. La sola conoscenza dell’outcome raramente permette all’utilizzatore di sapere cosa cambiare e cosa mantenere inalterato per migliorare la qualità. La qualità è strettamente correlata al processo. [Øvretveit] a cura di V.Cancellieri- T&C srl

30 Questioni epistemiologiche
Gli indicatori devono “indicare”: difficoltà di identificazione di reali indicatori di performance in Sanità. Gli indicatori di performance frequentemente non misurano la performance, bensì i suoi epifenomeni. Mentre la misurazione ha un valore “globale”, la valutazione è assoggettata ad una filosofia e ad aspettative “locali”. La performance può essere descritta come un paradigma per fasi: definizione delle misure, monitoraggio, valutazione;  se non cambia la “vision”, la misurazione della performance resta un mero esercizio accademico. La misurazione della performance non deve restare un patrimonio istituzionale; deve estendersi e riflettersi sullo stato di salute del paziente assoggettato alle prestazioni sanitarie. a cura di V.Cancellieri- T&C srl

31 Questioni metodologiche
La valutazione dei processi e degli outcome ha conseguenze insignificanti se non è associata ad una corretta analisi e interpretazione dei dati. Valutare cosa è misurabile vs. cosa è importante Soppesare gli outcome iniziali, intermedi e finali. It’s not the data … non è il dato..... It’s what you do with it! È quello che ne fai!!! (The Association of Maryland Hospitals & Health Systems) a cura di V.Cancellieri- T&C srl

32 Tipologia di processi e outcome misurabili - JCHAO
(Joint Commission on Accreditation of Healthcare Organizations): performance clinica stato di salute soddisfazione efficienza intesa come aspetti economico – finanziari a cura di V.Cancellieri- T&C srl

33 Tipologia di processi e outcome misurabili - HEDIS
(Health Employer Data Information Set National Committee for Quality Assurance): qualità delle prestazioni soddisfazione accesso ai servizi utilizzo dei servizi pianificazione manageriale aspetti economico – finanziari a cura di V.Cancellieri- T&C srl

34 Tipologia di processi e outcome misurabili
CONQUEST (Computerized Needs – Oriented Quality Measurement Evaluation System – Federal Government’s Agency for Health Care Policy and Research): 1.200 indicatori di outcome a cura di V.Cancellieri- T&C srl

35 Chi legge gli indicatori
Direzione Azienda ? Direttori di Distretto ? Committente Direttori di Presidio ? Direttori di Dipartimento ? Stakeholders istituzionali ?  analisi delle criticità ? Motivazioni  quality improuvment ?  Attribuzione di risultato? … ? a cura di V.Cancellieri- T&C srl

36 Vantaggi e svantaggi delle misure di processo
Facili da interpretare Campioni più piccoli Non intrusivi Più facilmente accettabili Dati già disponibili o più facilmente accessibili Più facile identificare azioni migliorative Tempi minori di raccolta dati e analisi Svantaggi Meno rilevanti per i pazienti Necessari continui aggiornamenti in linea con conoscenze Legame con gli esiti non sempre facile da stabilire Dubbi su rilevanza e specificità L’aderenza a processi di cura appropriati non garantisce un miglioramento degli esiti La semplice aderenza non è esauriente per una misura della qualità effettiva a cura di V.Cancellieri- T&C srl

37 Vantaggi e svantaggi delle misure di outcome
Obbligano a valutare se il sistema raggiunge i suoi obiettivi principali Stanno più a cuore ai vari stakeholders, in particolare ai pazienti I metodi di misurazione sono molto migliorati Permettono di stimolare una partecipazione più creativa dei clinici Alcuni possono essere confrontati tra condizioni e processi diversi Svantaggi Non sensibili al cambiamento in condizioni di cronicità non modificabile Possono incoraggiare la selezione dei pazienti “favorevoli” Il legame con i processi assistenziali può spesso essere solo ipotizzato I cambiamenti possono essere al di là di ciò che i clinici possono fare Possono richiedere lunghi tempi di osservazione Gli outcome più rari possono richiedere database grandi e complessi a cura di V.Cancellieri- T&C srl

38 III: Indicatori di performance
La valutazione della performance non è da considerarsi altro che una dei numerosi strumenti di Quality Improuvment oggi utilizzati quali: l’accreditamento i processi di auditing l’outcome research il managed care (report card, profiling ecc.) la guidelines dissemination and implementation a cura di V.Cancellieri- T&C srl

39 II: Indicatori di risultato
CLASSI Obiettivi di pianificazione/programmazione Obiettivi organizzativi/gestionali Obiettivi di qualità Obiettivi economici Obiettivi di implementazione di attività e prestazioni Obiettivi di formazione Altri obiettivi a cura di V.Cancellieri- T&C srl

40 Indicatori di pianificazione Farmacia
Obiettivi Indicatori Classe Categoria Pianificazione / programmazione Atti e provvedimenti adozione dell’atto/degli atti elaborazione finale dell’atto/degli atti elaborazione del progetto Informatizzazione adozione dell’atto / degli atti Programmi di prevenzione / riabilitazione numero utenti numero utenti esterni numero stakeholder numero incontri informativi percentuale popolazione target a cura di V.Cancellieri- T&C srl

41 Indicatori gestionali di Farmacia
Obiettivi Indicatori Classe Categoria Organizzativi / gestionali Atti interni di riordino delle responsabilità produzione dell’atto Applicazione di normative atto di definizione del protocollo operativo numero di incontri informativi numero di ordinatori della spesa Contenimento tempi di attesa delle prestazioni unità di tempo (giorni) percentuale di abbattimento Riduzione tempi di attesa delle risposte Aumento disponibilità oraria per utenti ore istituzionali dedicate al progetto percentuale di incremento Recupero ferie numero massimo di giorni residui a cura di V.Cancellieri- T&C srl

42 Indicatori qualità gestionale Farmacia
Obiettivi Indicatori Classe Categoria Qualità Accreditamento produzione documenti qualità approvati (manuale qualità, procedure, istruzioni operative) verbale pre-audit esterno certificazione Gruppi di miglioramento chiusura della scheda / Ufficio Qualità Appropriatezza n° linee – guida implementate percentuale campionaria cartelle esaminate mediante audit riduzione % numero prescrizioni inappropriate a cura di V.Cancellieri- T&C srl

43 Indicatori gestionali di Farmacia
Obiettivi Indicatori Classe Categoria Economici Riduzione / contenimento dei costi valore monetario percentuale Erogazione diretta volumi distribuiti Riduzione del personale numero di unità valore economico Vendita di prestazioni a cura di V.Cancellieri- T&C srl

44 Indicatori di Farmacia
Obiettivi Indicatori Classe Categoria Implementazione attività / prestazioni Nuove metodiche introdotte numero di accertamenti nell’unità di tempo Prestazioni integrative e/o di supporto numero di prestazioni nell’unità di tempo Prestazioni aggiuntive percentuale incremento dell’offerta a cura di V.Cancellieri- T&C srl

45 Indicatori Obiettivi Indicatori Classe Categoria Formazione
Sensibilizzazione percentuale target numero ore allestimento protocolli, linee guida ecc. a cura di V.Cancellieri- T&C srl


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