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Antartide Interdisciplinare

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Presentazione sul tema: "Antartide Interdisciplinare"— Transcript della presentazione:

1 Antartide Interdisciplinare
Anno scolastico 2007/2008 Scuola media Coredo Italiano Educazione artistica Istituto Comprensivo Taio - Coredo Scuola Media classi I D e I C; anno scolastico 2007 /2008 Educazione tecnica Incontro con Matteo Cattadori Tedesco/ Deutsch Inglese 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 1

2 Entstehung der Antarktis
Das Wort “Antarktis„ leitet sich von dem griechischen Wort “Arktos „ ab, das Bar bedeutet. Arktos bezeichnet den Grossen Bar, ein Sternbild in Form eines Baren, das am Sternenhimmel der nördlichen Hemisphäre zu beobachten ist. Die Antarktis war nicht immer ein vereister Kontinent. Vor 70 Millionen Jahren war das Klima wahrscheinlich subtropisch, das Land von Wäldern bedeckt und von Tieren bevölkert. Heute wird angenommen, dass Antarktika den Kern des Superkontinenten “Gondwana „ bildete der zusätzlich noch Südamerika, Australasia, Ozeanien und Indien umfasste. Der deutsche Geophysiker Alfred Wegener stellte im Jahre 1902 die Hypothese auf, dass sich die Kontinente nicht an festen Positionen befinden – aber erst 40 Jahre später gab es wissenschaftliche Daten, die diese Annahme bestätigte. Istituto Comprensivo Taio - Coredo Scuola Media classi I D e I C; anno scolastico 2007 /2008 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 2

3 Die Antarktis umfasst alle um den Südpol gelegenen Landgebiete:
Landgebiete die grosstenteils vereist sind und die angrenzenden Inseln die Antarktische Halbinsel mit angrenzenden Inseln, die Schelfeistafeln alle polaren Streuinseln das Sũdpolar Meer. Das Zentrum Antarktikas ist der geographische Südpol, von dem die Kũsten etwa 1500 bis 2500 km entfernt sind. Der Kontinent ist nahezu rund und liegt innerhalb des südlichen Polarkreises. Die Antarktis vor 280 Millionen Jahren. Antarktis war Teil von Gondwanaland. Zu dieser Zeit begann der Superkontinent nach Norden zu wandern. Der Superkontinent beginnt auseinander zu brechen. Vor 140 Millionen Jahren trennten sich Südamerika und Afrika und der Sũdatlantik begann sich zu ȍffnen. Amerika, Afrika und Indien haben sich bereits entfernt. Vor 60 Millionen Jahren begann sich Australien Antarktika langsam zu trennen. Istituto Comprensivo Taio - Coredo Scuola Media classi I D e I C; anno scolastico 2007 /2008 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 3

4 Fossilien Gliederung der Antarktis Westantarktis:
1820/21 wurden die ersten Fossilien zufällig auf South Shetlands entdeckt. Erst 1967 wurden aber Fossilien im großen Stile gefunden. Gondwanaland war ursprünglich eine Art Superkontinent, bevor er auseinanderbrach Gliederung der Antarktis Ostantarktis: Ostantarktika ist geologisch mit 300 Mio. Jahren älter, ist ein kristalliner kontinentaler Schild mit einem relativ ruhigen Relief. Westantarktis: Westantarktis ist mit 50 bis 200 Mio. Jahren geologisch jũnger. Zu Westantarktis gehört auch die Antarktische Halbinsel mit ihren zahlreichen Fjorden und den Archipelen. Kūstenverlauf und Oberflächenformen sind hier viel unruhiger gestaltet als in Ostantarktika. Die Inseln sind durch die tiefen Meeresbecken von Weddellsee, Belligshausensee und Rossmeer voneinander getrennt. Der Kontinent Antarktika besteht aus der ostantarktischen Kontinentalplatte und der kleineren Westantarktis. Die Grenzlinie verläuft vom Weddellmeer entlang desTransatarktischen Gebirges bis zum Rossmeer. Istituto Comprensivo Taio - Coredo Scuola Media classi I D e I C; anno scolastico 2007 /2008 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 4

5 Die exakte Fläche des Festlandsbereiches ist nicht bekannt.
Die Antarktis als geographisch – astronomische Polarkreiszone bis 66° 331 umfasst 21,2 Millionen km2; die geografische Region bis 50° südlicher Breite ist 52 Millionen km2 groß. Der Kontinent Antarktika ist mit fast 13,2 Millionen km2 etwa 2,7 Millionen km2 größer als Europa. Die exakte Fläche des Festlandsbereiches ist nicht bekannt. Istituto Comprensivo Taio - Coredo Scuola Media classi I D e I C; anno scolastico 2007 /2008 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 5

6 La nascita La parola “ Antartide ” deriva dalla parola greca “ Arktos ” che significa “ orso ”. Arktos significa “ grande orso ”, una costellazione con la forma di un orso, che è visibile nel cielo stellato dell’emisfero settentrionale. L’ Antartide non è sempre stato un continente ghiacciato. 70 milioni di anni fa il clima era probabilmente subtropicale, il territorio coperto di alberi e abitato da animali. Oggi viene ammesso che l’ Antartide formava il fulcro del continente superiore “ Gondwana ” che circondava: il Sudamerica, l’ Australia, l’ Oceania e l’ India. Il geografo tedesco Alfred Wegener, stabilì l’ipotesi che il continente non si trovava in una posizione definitiva – ma solo 40 anni più tardi poté stabilire con dati scientifici che l’ipotesi era vera. L’ Antartide circonda tutti i territori che si trovano Polo Sud territori che sono nella maggior parte ghiacciate e le isole adiacenti la penisola antartica, con le isole confinano con lo zoccolo continentale tutte le isole polari sono sparse per i mari mare meridionale polare. Il centro dell’Antartide è geograficamente al Polo Sud, le coste sono distanti dal Polo Sud 1500 – 2500 km. Il continente è quasi rotondo e si trova all’interno del Polo Sud meridionale. L’Antartide di 280 milioni di anni fa era parte del Gondwana. In quell’epoca il super continente incominciò a spostarsi verso nord. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 6

7 L’articolazione dell’Antartide
Il super continente incominciò a rompersi. 140 milioni di anni fa il Sud America e l’Africa si separarono e l’Atlantico meridionale incominciò ad aprirsi. L’America, l’Africa e l’India si allontanarono. 60 milioni di anni fa l’Australia e l’Antartide iniziarono lentamente a separarsi. Fossili nel 1820/21 vennero scoperti casualmente dei fossili solo nel 1967 vennero trovati grossi fossili Il Gondwana originariamente era una specie di super continente, prima esso si spezzava. L’articolazione dell’Antartide L’Antartide orientale: L’Antartide orientale è geologicamente con 300 milioni. Negli anni più vecchi, è una corazza continentale ghiacciata con un relativo rilievo calmo. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 7

8 L’Antartide occidentale:
L’Antartide occidentale è di 50 – 200 milioni, di anni fa degli anni più giovani. L’Antartide occidentale appartiene anche alla penisola antartica con i suoi innumerevoli fiordi e arcipelaghi. La forma delle coste e delle superfici sono qui molto irregolari che nell’Antartide orientale le isole sono una all’altra separate dai bacini marini di Weddellsee. Il continente antartico consiste nella piattaforma continentale dell’Antartide orientale e dell’Antartide occidentale. La linea di confine scorre dal Mar Weddell alla lunga catena montuosa Transantartica fino al Mar Ross. L’Antartide come zona geografica – astronomica del circolo polare artico fino a 66° 331 comprende 21,2 milioni di km2; la regione geografica con 50° latitudine meridionale è grande 52 milioni di km2. Il continente antartico è con quasi 13,2 milioni di km2 circa più grande dell’Europa di 2,7 milioni di km2. La superficie del territorio non è conosciuta, poiché l’Antartide è un continente in continuo movimento. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 8

9 Klima der Antarktis Die Antarktis ist der kälteste Kontinent der Erde.
Die tiefste je auf der Erde gemessene Temperaturen stammt aus der Antarktis. Am 21. Juli 1983 wurde bei der ehemals sowjetischen Station Wostok ( Vostok) – 89.2° Celsius gemessen. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 9

10 die Temperaturen Die Temperaturen sind in der Antarktis regional sehr
unterschiedlich. Auf dem Polarplateau sind die Temperaturen am tiefsten und erreichen im Sommer – 40° im Winter – 60° bis 70°. An der Küste sind die Wintertemperaturen –20° bis 30 C und erreichen im Sommer manchmal die Nullgradgrenze. Auf der Antarktischen Halbinsel werden im Sommer auch Temperaturen über dem Gefrierpunkt festgestellt. Die Niederschläge sind ebenfalls sehr unterschiedlich,fallen aber immer in Form von Schnee. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 10

11 venne misurata nella stazione
Il clima in Antartide Di “Wostok”; è – 89,2 gradi celsius. La temperatura in Antartide varia da regione a regione. Negli altopiani dell’Antartide la temperatura è di : - 40 gradi in estate e – 61/70 gradi in inverno. Nelle coste la temperatura invernale è di – 20/30 gradi e in estate raggiunge temperature limitate. Nella zona denominante “Adelieland”,per esempio ci sono 340 giorni di tempesta. L’Antartide è il continente più freddo della terra. La più bassa temperatura della terra, arrivò dall’Antartide il 21 luglio 1983, venne misurata nella stazione Le precipitazioni inoltre cadono sempre sotto forma di neve. La quantità annuale di neve è di 75/180 mm all’interno, 200/600mm ai lati, 1000/3000 mm nelle isole sub antartiche. Le stazioni di ricerca in inverno, in Antartide, sono sparse in tutto il continente e alcune sono disabitate. Nella penisola antartica in estate vengono registrate temperature oltre il punto di congelamento. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 11

12 All’ interno del paese la velocità del vento può raggiungere
i 250 kilometri all’ ora. La zona dell’Antartide è la più fredda, più ventosa, più secca di tutta la terra. Il 98% di terraferma è coperto da di Kmc di ghiaccio. Il vento può raggiungere, i 320 Km orari in estate. La banchisa che circonda questo continente in estate si estende da 4 a 20 milioni di chilometri quadrati. E’ il più isolato di tutti i continenti perché non è raggiungibile a piedi. Gli animali per raggiungerlo devono essere ottimi nuotatori o ottimi volatili, o avere una folta pelliccia. Il mare gelido porta con sé grandi quantità di cibo, e così da un contributo all’ecosistema, pullula di esseri viventi come: plancton, pinguini e foche. Il confine di questo ecosistema scorre come una linea irregolare di 50 milioni di silometri quadrati , di altezza 50. Il grado di longitudine si chiama Konfergenz Antarktische. Li si incontrano le gelide acque del polo sud con quelle calde dei 3 Oceani. Nessuna regione della terra ha un clima come l’ Antartide . Uragani,tempeste,grandine,trombe d’ aria… Mettono a soqquadro l’ intero continente. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 12

13 Der M. Vinson ist die hòchste Erhebung.
GEBIRGE DER ANTARKTIS Wenn man vom Gebirge der Antarktis spricht, denkt man in erster Linie an den Mount Vinson in der Westantarktis - mit ùber 5000 m. Der M. Vinson ist die hòchste Erhebung. In der Ostantarktis ist der Mount Erebus: er ist ein Vulkan nahe der Stationen Scott Base (NZ) und Mc Murdo (USA). Dabei wird der ganze Kontinent durch das Transantarktische Gebirge in die Ostantarktis und Westantarktis unterteilt. Dieser Gebirgszug quer durch den Kontinent und hat eine Lànge von 4800 km, aber an vielen Stellen ist er vollstàndig von Eis ùberdeckt. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 13

14 TRANSANTARCTIC MOUNTAINS
Der űber 3000 km lange Gebirgszug teilt die Westantarktis von der Ostantarktis und bildet auch den Kontinentalrand zum Ross-Schelfeis. Die hòchste Erhebung ist der Mount Kirkpatrik mit 4528 Metern. Das Gebirge ist stark vergletschert und hat reiche Rohstoffvorkommen. Die Spitzen der Transantarctic Mountains durchbrechen die Eisdecke der Antarktis und eignet sich daher besonders fűr geologische Forschungen. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 14

15 MOUNT VINSON MOUNT EREBUS
Der Mount Vinson ist mit 4897 Metern die höchste Erhebung der Antarktis und gehört zur Sentinelkette am Rande des Ronneschelfeises Westantarktis. Die Erstbesteigung gelang erst am durch amerikanische Bergsteiger. MOUNT EREBUS Der Mount Erebus ist ein tätiger Vulkan und erhebt sich 3794 m űber den nahen Meeresspiegel. Er liegt auf der “Ross-Insel“, wo auch die US-Hauptbasis Mc Murdo und die neuseeländische Scott Base liegt. Dadurch gehört er zum besten erforschten Berg der Antarktis. Im März 1908 wűrde er zum ersten Mal durch die Expedition von Shackleton bestiegen. Der Berg wurde 1841 durch den britischen Forscher Sir James Clark Ross entdeckt. In 1979 prallte ein neuseeländisches Passagienflugzeug auf den Berg, alle 279 Passagiere kamen bei diesem Rundflug ums Leben. Bei diesem Vulkan gab es am eine Eruption, als James Ross dort war. Drei seismische Stationen sind in der Zwischenzeit durch die USA, Neueseeland und Japan installiert worden, um die Aktivität dieses Vulkans zu studieren. Der Mount “Terror“, Nachbarberg des Mount Erebus, war 1841 ebenfalls aktiv. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 15

16 LE MONTAGNE TRANSANTARTICHE LE MONTAGNE
Quando si parla delle montagne dell’Antartide si pensa in primo luogo al M Vinson,nell’ Antartide dell’ovest di circa 5000 m. di altezza. E al M Erebus nell’Antartide dell’est; un vulcano vicino alla base della Nuova Zelanda (NZ) e Americana (USA) . Il continente viene suddiviso in Antartide transalpina e in est e ovest. Questo tratto di monti attraversa il continente ha una lunghezza di 4800 km ed è interamente coperto di ghiaccio . LE MONTAGNE TRANSANTARTICHE Il tratto è lungo 3000 km divide l’Antartide dell’ ovest dall’Antartide dell’est e forma il continente dello zoccolo di ghiaccio. Il rilievo più alto è il M. Kirkpatrik con 4528 m. Il monte è fortemente ghiacciato e ricco di materie prime. Le montagne transantartiche interrompono le coperture glaciali dell’Antartide e si prestano per speciali ricerche geologiche. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 16

17 IL MONTE VINSON IL MONTE EREBUS
Il monte Vinson è il rilievo più alto dell’Antartide con 4897m.e appartiene alla catena Sentinella ai bordi dello zoccolo di ghiaccio dell’Antartide occidentale. Il primo tentativo di scoperta avvenne solo nel dallo scalatore americano. IL MONTE EREBUS Il monte Erebus è un vulcano attivo e si innalza per 3794 m. sopra il livello del mare . Esso si trova vicino all’isola di Ross, alla base americana Mc Murdo e alla base Scott. Inoltre appartiene ai monti più sottoposti alle ricerche dell’Antantartide. Nel marzo del 1908 venne scalato con la spedizione di Shackleton. La montagna venne, nel 841, scoperta dal ricercatore Sir James Clark Ross. Nel 1979 un aereo neozelandese con 279 passeggeri si schiantò contro di esso. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 17

18 POLARTAG – POLARNACHT IN DER ANTARKTIS
In der Antarktis gibt es das Phānomen des Polartages und der Polarnacht. Wāhrend des Polartages geht die Sonne während 24 Stunden nie unter. Wāhrend der Polarnacht steigt sie während der gleichen Zeit nie űber den Horizont. Etwas eigenartig: geschműckter Tannenbaum und das Datum: 21. Juni, mitten im Sommer. Polartag und Polarnacht gibt es zwischen dem Sűdlichen Polarkreis (66°30’ Sűdlichen Breite) und dem Pol. Am Polarkreis dauert das Phānomen jeweils ein Tag am 21. Dezember , resp. am 21. Juni. Am Sűdpol haben wir 6 Monate Tag und 6 Monate Nacht. Im Gegensatz zur nőrdlichen Hemisphāre ist in der Antarktis der lāngste Tag am 21. Dezember, die lāngste Nacht am 21. Juni. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 18

19 DIE POLARNACHT: Die Sonne erscheint fűr 24 Stunden oder lānger nicht űber dem Horizont.
DER POLARTAG: Die Sonne geht fűr 24 Stunden oder lānger nicht unter. DIE POLARNACHT Die Polarnacht in Finnland. Sommersonnenwende : die Sonne geht fūr 6 Monate nicht unter. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 19

20 Morgengrauen von Polarnacht
Polarlicht SÜDLICHT Das Südlicht ist ein leuchtende Phänomen der Atmosphäre; es besteht aus einem gelben und purpuren Schein; das den Sonnenaufgang begleitet. Das Südlicht ist eine Lichtausstrahlung von der Hochatmosphäre der Polarregionen. Das Südlicht kann sein: Bogen Südlicht, Strahle Südlicht 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 20

21 IL GIORNO E LA NOTTE POLARE IN ANTARTIDE
In Antartide c’è il fenomeno del giorno e della notte polare. Durante il giorno polare, durante le 24 ore, il sole non tramonta mai. Durante la notte polare non sorge mai sopra l’orizzonte. Qualcosa di caratteristico: l’albero di Natale addobbato nel mezzo dell’estate. Il Natale è naturalmente anche nell’ Antartide Francese il 25.12,ma la notte più lunga è il quando da noi è estate. Il giorno polare e la notte polare sono tra il circolo polare meridionale ( 66°30’ latitudine meridionale ) e il polo. Nel circolo polare il fenomeno dura di volta in volta un giorno, il rispettivamente al Al polo sud abbiamo sei mesi giorno e sei mesi notte. Al contrario dell’emisfero nord il è il giorno più lungo e la notte più lunga è il LA NOTTE POLARE: il sole per 24 ore oppure di più non appare sopra l’orizzonte. IL GIORNO POLARE: il sole per 24 ore o di più non tramonta. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 21

22 LA NOTTE POLARE La notte polare in Finlandia.
Solstizio d’estate: il sole per 6 mesi non tramonta Solstizio d’inverno: il sole per 6 mesi non sorge Aurora polare boreale Alba della notte polare 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 22

23 AURORA AUSTRALE L’aurora australe è un fenomeno luminoso dell’atmosfera; esso consiste in un chiarore dal giallo al purpureo che accompagna il sorgere del sole; L’aurora australe è un’emissione di luce dall’alta atmosfera delle regioni polari. L’aurora australe può essere: ad arco a raggi 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 23

24 WOKABELN der Polartag = il giorno polare
die Polarnacht = la notte polare der Antarktis = l’Antartide das Phänomen = il fenomeno wahrend = durante steigen = sorgere über = sopra langste = più lunga der Polarkreis = circolo polare gegensatz = al contrario der Horizont = l’orizzonte untergehen = tramontare das Südlicht = l’aurora australe der Atmosphäre = l’atmosfera Sonnenaufgehen = il sorgere del sole die Lichtausstrahlung = emissione di luce die Polarregion = regione polare 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 24

25 Antarktis TRANSPORT Die US-amerikanische Marine unterhàlt zwei Seehàfen, McMurdo und Palmer. Die Versorgung der Festlandstationen Hercules- Lockheed-130- wird ùberwiegend von Flugzeugen der New York Air National Guard ùbernommen. 27 Stationen besitzen Flughàfen und Hubschrauberlandeplàtze. Eine Landebahn ist langer als drei Kilometer. Im Dezember 2007 begannen Linienflùge zur Casey Station. WÄHRUNG Eine Besonderheit der Antarktis ist der “Antarktische Dollar”. Er ist keine offizielle Wänhrung,sondern eine 1996 herausgegebene Sammlerserie von selbst kreierten Bankonoten des “Antartica Overseas Exchange Office”. Mit einem Groβteil des Erlòses wurden Forschungsprojekte in der Antarktis unterstùzt 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 25

26 BODENSCHȀTZE In der Antarktis wurden Erdȍl,Erdgas,Kohle,Titan-,Chrom-,Eisen- und Kupfererz sowie Uraner festgestellt. Auβerdem wurden Platin und Goldvorkommen gefunden Der Antarktisvertrag verbiettet jedoch bisher die wirtschaftliche Nutzung der Antarktis. Der Vetrag der 45 Nationen wird im Jahre 2041 auslaufen. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 26

27 TOURISMUS Obwohl die Antarktis fùr den Menschen eine lebesfeindliche Umgebung darstellt,sind touristische Reisen immer beliebter. Es gibt einige kommerzielle Angebote fùr Kreuzfahrten in die Antarktisregion. Auβerdem ist es fùr Touristen mòglich,mit einem Kleinflugzeug die US-amerikanische Amundsen-Scott-Sudpolstation zu besuchen. Fùr Volprofis gibt es auch die Gelegehneit,einige Berge auf dem antarktischen Kontinent zu besteigen.Fur Fans extremer Outdoor-Erlebnisse bietet sich ein Aufenthalt im Zeltlager “Patriot Hills”an. Der Tourismus beschrànkt sich auf die Monate November bis Februar.Wàhrend 1990/91 kamen nur 1.000Touristen in die Antarktis,2002/03 bereits Nach den USA stellt Deutschland die zweitgròβte Besuchergruppe.Beliebtester Startpunkt fùr Antarktisreisen ist “Ushuaia am Sudzipfel Argentiniens”. Von dort aus ist die Antarktische Halbinsel durch die “Drake-Passage” zu erreichen und nur ca. zwei Tagesreisen entfernt. Seit 1995 gibt es regelmàβig einen Antartktis-Marathon mit einer bregenzten Teilnehmeranzahl. Auβerdem findet jeden Sommer zu Neujahr auf “McMurdo” das “Musikfestival IceStock” statt. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 27

28 BODENSCHÀTZE/MINERALI
TRANSPORT/TRASPORTI La marina Americana mantiene due porti: McMurdo e Palmer. Il rifornimento delle stazioni è prevalentemente importato dagli aerei: ”Hercules” e “ Lokheen-c-130” della guardia aerea di New York. 27 stazioni possiedono aeroporti e piste per elicotteri. Una pista di lancio è lunga fino a 3 km. Nel dicembre 2007 hanno raggiunto la stazione-Casey. WÀHRUNG/MONETA Una caratteristica dell’Antartide è il dollaro Antartico. Non è una moneta ufficiale ma nel 1996 vengono create una serie di banconote nell’ufficio di scambio Antartico. Una buona parte del ricavato serve per sostenere il progetto Antartide BODENSCHÀTZE/MINERALI Nell’Antartide vengono estratti petrolio, gas, carbone, titanio, cromo, ferro, rame e un po’ di uranio. Vi sono dei giacimenti di platino e oro. L’Antartide non può essere sfruttato per vantaggi economici. TOURISMUS/TURISMO Sebbene l’Antartide per gli uomini sembri un ambiente ostile, i viaggi turistici sono molto amati. Ci sono delle offerte commerciali per viaggi nella regione Antartica. Inoltre per i turisti è possibile andare con un piccolo aereo della US-americana a visitare la base americana Amundsen-Scott. Per i professionisti c’è anche la possibilità di scalare alcune montagne del continente Antartico. Per i fan del rischio viene offerto un soggiorno in tenda. Il periodo adatto per i turisti è da novembre a febbraio. Durante il 1990/91 solo 1000 turisti in Antartide e nella stagione 2002/03 già Gli USA sono al 1° posto nell’organizzazione dei viaggi in Antartide, mentre al 2° posto la Germania. Un altro fatto straordinario dell'Antartide è la maratona Antartica che si svolge regolarmente dal 1995 con un numero limitato di partecipanti. Inoltre ogni estate ha luogo la festa dell'anno nuovo nella stazioni di McMurdo. La festa consiste nel festival musicale sul ghiaccio. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 28

29 Adelie pinguin Adeliepinguin Alter: 10 Jahre Grȍsse: 70cm
Adeliepinguin Alter: 10 Jahre Grȍsse: 70cm Gewicht: 4-6kg Anzahl: ca. 20 Mio Verbreitung: Antarktiskuste,insekln,SudAntarktis Nahrung: Krill und Klaine fische Der Adelpinguin ist die häufigste antarktische Pinguinart. Er ist an der kuste des antarktischen Kontinents. Sie sind 70 cm groß 4,5 bis 5,5 kg schwer sie bis zu 100 km lange Wanderungen zu ihren Brutplätzen unternehmen. Diesen Weg legen sie im Gänsemarsch zurũck, manchmal schlittern sie auch auf ihren Bäuchen daher, die Brutpflege wird ausschliesslich von den Männchen wahrgenommrn. Die AdelieKolonien sind zum Teil rising. Es sind fũnf Millionen Tiere uberwintern auf dem Packeis, weil dort die Lufttemperatur hȍher als auf dem Festland ist. Adelie pinguin 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 29

30 Il pinguino Adelia Il pinguino Adelia è la specie numerosa di pinguini in Antartide. Si trova sulle coste del continente antartico. È alto 70 cm e pesa 5 kg. Percorre 100 kg per andare dove si cova. Al viaggio di ritorno slittano sul ghiaccio con la pancia. I maschi nutrono i loro cuccioli. Le colonie sono composte da 5 milioni di pinguini. L’inverno sui Pack la temperatura è molto fredda e molto difficile. Età:10 anni Altezza:70 cm Peso: 4-6 kg Diffusione: sulle coste dell’Antartide e isole del sud Antartide Scoperti sul mare d’Umont d’Urville 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 30

31 FLORA E FAUNA Die Antarktis ist umgeben von einer riesigen Packeiszone, in der sich Okosysrteme der Welt entwickelten hat. In den Meeren wimmelt es von riesigen antarktischen Krills und anderer Kleinkrebse. Dieser Krill bildet den Anfang der Nahrungskette für die zahlreichen Merees- und Landtiere, wie Fische, Wale, Kalmare, Seelöwen, Seehunde, Pinguine und zahlreiche Meeresvögel. L’Antartide è circondato da enormi pack di ghiaccio. Qui si sviluppa l’ecosistema mondiale. Nel mare brulica plancton. Gli animali principali antartici sono: calamari, uccelli marini, pinguini leopardi, marini, foche… Sui pack di ghiaccio covano 2 tipi di pinguini quello imperatore e quello de Adelia. Altri animali come gli uccelli: gli albatros, l’uccello delle tempeste di neve e l’uccello delle tempeste argentate. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 31

32 Der Goldschopfpinguin
Der Goldschopfpinguin hat seinen Namen von den gelborangenen Federschopfen an der Seite ihres Kopfs. Ihr Vorkommen ist auf die Inseln der Antarktis und Subantarktis beschränkt. Die Goldschopfpinguine verbringen den Winter auf See und Kehren zur Paarungszeit in ihre Kolonien zuräck, wo das Weibchen zwei Eier legt, aber meinstens nur das zweiten grȍssere Ei erfolgreich ausbrȕtet. Nach dem Schlüpfen wird das junge vom Männchen beschützt, während das Weibchen auf Nahrungssuche ist und immer wieder mit Krill zum Nest zurückkehrt. Später suchen beide Elternteile nach Nahrung bis das Junge Ende des Südsommers das Nest verlasst. Alter: 10 Jahre Grösse: 55cm Gewicht: 4-5 kg Nahrung: Krill Krebstiere, Tintenfisch Verbreitung: Antarktische Halbinseln 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 32

33 Der goldschopfpinguin IL PINGUINO DELLE ROCCE
Età 20 anni Altezza 55cm Peso 3 kg nutrimento plancton e pesci Anche questo pinguino ha un ciuffo. È il pinguino più piccolo dell’Antartide. Lui cova a nord e a sud sui limiti delle coste antartiche spesso si incontra con l’eudipte dal ciuffo. È un pinguino aggressivo. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 33

34 DEN POLARSTATIONEN LEBEN
WIE DIE MENSCHEN IN DEN POLARSTATIONEN LEBEN Der Sudpol – auch Antarktis genannt –ist ein eher lebensfeindlicher Ort Bei Temperaturen zwischen -90° und+15° konnen nur wenige Tiere und Pflanzen uberleben Auch Menschen konnen hier langere Zeit nur in Polarstationen verbringen. Wahrend des antarktischen Sommers, wenn bei uns Winter ist, sind die Temperaturen am Sudpol am hochsten und das Wetter ist schoner Zu dieser Zeit leben dort ungefahr Menschen in zahlreichen Polarstationen. Sie kommen aus rund 30 verschiedenen Landern und werden mit Flugzeugen dorthin gebracht, die auf Skiern fahren. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 34

35 IL POLO SUD, detto anche Antartide,è un luogo ostile alla vita
IL POLO SUD, detto anche Antartide,è un luogo ostile alla vita. La temperatura è tra i -90 e i +15 gradi e possono sopravvivere solo pochi animali e piante. Anche gli uomini possono trascorrere tempi più lunghi solo rimanendo nelle stazioni polari Durante l'estate antartica,quando da noi è inverno, e temperature al POLO SUD sono più alte e il tempo è più bello. In questo periodo vivono circa 4000 persone in stazioni polari molto numerose. Essi provengono da oltre 30 diversi stati e vengono portati con aerei, che sotto la struttura, hanno lunghi sci. Nell'inverno antartico, quando da noi è estate, vivono in Antartide circa solo 1000 persone Loro devono principalmente preoccuparsi che sugli impianti non accada niente di brutto Per molti ricercatori è semplicemente troppo freddo. In Antartide ci sono anche dei bambini In totale ne sono nati 3: Emilio; Juan; Gisella. Malgrado il freddo i ricercatori devono sentirsi come a casa. La stazione di Amundsen-Scott si trova solo a pochi centinaia di metri nel punto più a sud del mondo. Intorno alle stazioni per proteggerle dal mal tempo, viene costruita una cupola di vetro e metallo. Questa è larga 50 metri e alta Nelle cupole vengono accolti i ricercatori e i laboratori per le loro ricerche. Qui ci sono laboratori, un soggiorno, camere da letto, una mensa, una piccola clinica e una casa adibita con una serra, dove i ricercatori coltivano verdura e ortaggi freschi La stazione di “McMurdo” non presenta nessuna cupola perché lei si trova nella periferia dell'Antartide, dove il tempo è migliore. Sono però presenti molti edifici All'interno di essi si possono trovare, per esempio, palestre per praticare sport e sale per giocare a biliardo. I biologi compiono ricerche su piante, animali e sullo sviluppo dei fenomeni particolari del ghiaccio, presenti solo in Antartide. I meteorologici studiano e cercano di chiarire gli sviluppi del tempo. Gli astronomi analizzano l’aria pulita per osservare meglio le stelle. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 35

36 DAS MADRIDER ABKOMMEN -1961 wurde die Antarktis zur
neutralen Zone und 1985 zum Welterbe der Menschheit erhoben. -1991 haben insgesamt 42 UNO-Staaten im Madrider Abkommen die Antarktis zu Einem Frieden und der Wissenschaft Naturreservat erklärt und verpflichteten sich seither zu ihrem Schutz . Antarktisch ist nicht nur durch die Klimaerwärmung bedroht, sondern auch durch wachsenden Tourismus sowie durch Abfälle und Sondermüll von 40 Forschungsstationen. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 36

37 LA BANDIERA DELL’ANTARTIDE
Poiché l’Antartide non è né una nazione né una regione,non ha una propria bandiera.Negli ultimi tempi ci furono tuttavia dei tentativi per creare una nuova bandiera per l’Antartide. Il progetto Batrams mostra la massa antartica in bianco su una sfondo blu. Questa bandiera è molto popolare in Internet. Smith mostra lo sfondo colorato di arancione con sopra una “A” di Antartide, sotto la “A” c’è disegnato il segmento della Terra, sostenuto da due mani che significano l’unione pacifica dell’Antartide. I due modelli sono stati prodotti da Graham Batram bzw. Whitney Smith. IL TRATTATO DI MADRID Nel 1961 venne definita l’Antartide come zona neutrale e nel 1985 diventa eredità mondiale per l’umanità. Nel stati hanno stipulato il trattato di Madrid e hanno stabilito che l’Antartide in seguito a questo diventi zona naturale dedicata alle ricerche. LE CONSEGUENZE DEL SURRISCALDAMENTO Il surriscaldamento terrestre, che colpisce le regioni polari, riguarda molti animali polari: in nord come in sud comporta molte sofferenze e lo scioglimento dei ghiacciai. Gli orsi polari e i pinguini devono modificare i loro ritmi di vita e le loro abitudini, se vogliono sopravvivere. Nel 2001 si sciolsero due giganteschi iceberg nel continente del mar rosso e bloccarono il percorso dei pinguini di Adelia che erano alla ricerca di cibo. Numerosi cuccioli morirono perché non sapevano nuotare. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 37

38 Pinguine der Antarktis
Die Pinguine sind 18 Arten unterschieden. Die Gemeinsamkeiten aller Pinguine sind: dem anatomischen Bau, die Fortbewegung zu lande und im wasser und die Riesenansammlung zur Brutzeit. Sie sind eine sehr gute Kletterer. Alle Arten sind schwarz am Rücken und und am Bauch weiss. Sie brüten an den Küsten. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 38

39 DIE REISE DER PINGUINE Wenn es Winter wird in der Eiswüste der Antarktis, nimmt eine bemerkenswerte Reise ihren Lauf und das seit Urzeiten. Tausende von Kaiserpinguin verlassen die Sicherheit der Meere. Klettern auf das Packeis und machen sich auf den langen Weg in eine Region, die so trostlos und so extreme ist. In einer langen Reihe schreiten die Pinguine voran, geblendet von Schneesturmen, gebeutelet aber getrieben von Wunsch, sich zu paaren und fortzupflanzen, um das Überleben ihre Spezies zu sichern. Sie Wandern zu ihren traditionellen Fortpflanzungsort, wo sie sich nach einer rituellen Balz komplizierter Tänze und zu Paaren Annährung zusammenfinden. Die Tage werden kürzer, das Wetter rauer. Die Kaiserpinguinweibchen verweilen nur so lange, Bis sie ein einziges Ei geleft haben. Danach kehren sie, erschöpft von Wochen ohne Nahrung, züruck über das Packeis in den fischreichen Ozean. Die Rückreise ist gefährlich, räuberische Seeleoparden lauern. Kaiserpinguinmännchen bleiben an Ort und Stelle, um die kostbaren Eier auszubruten, die sie auf ihren balancieren. Dabei sind sie Temperaturwen weit unter dem Gefrierpunkt ausgesetzt. Nach zwei endlosen Monaten, in denen die Männchen keine Nahrung zu sich nehmen, schlüpfen die Küke. In jener weissen neuen Welt, können die Küken nur begrenzt von den knappen Nahrungsreserven der Vater zeheren. Benötigen ihre Mütter zu lange, um mit frischer Nahrung vom Meer zurückzukeheren, müssen die Küken sterben. Die Familien sind schliesslich wiedervereint, die Mütter bleiben bei ihren Jungen, während sich ihre Partner, erschöpft und nahezu verhungert, auf den Weg ans Meer machen, um Fische zu fangen. Während die Temperaturen steigen, das Eis allmählich rissig wird und zu schmelzen beginnt, wiederholen die Erwachsenen die anstrengeden Reisen zwecks Futtersuche unzählige Male. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 39

40 I PINGUINI DELL’ANTARTIDE. I pinguini sono suddivisi in 18 specie.
Gli elementi comuni dei pinguini sono la struttura anatomica, l’avanzamento sulla terraferma e sull’acqua. Si ritrovano in colonie per covare. Covano sulle coste. Sono bravi scalatori, scalano anche le pareti più ripide. Ogni specie ha la schiena nera e il dorso bianco. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 40

41 goldschopfpinguin Der goldschopfpinguin hat seinen Namen von den gelborangenen Federschopfen an der Seite ihres Kopfs. Ihr Vorkommen ist auf die inseln der Antarktis und subantarktis beschrankt. Die goldschopfpinguine verbringen der Winter auf see und Kehren zur Paaungszeit in ihre Kolonien zuruck, wo das Weibchen zwei eier legt, aber meinstens nur das zweiten grossere . Ei golfolgrich ausbrutet. Nach dem Schüpfen wird das junge vom Männchen beschützt, während das Weibchen auf Nahrungssuche ist und immer wieder mit Krill zum Nest zurückkehrt. Später suchen beide Elternteile mach Nahrung bis das junge Ende des Südsommers das Nest verlasst. Alter: 10 jahre Grösse: 55cm Gewicht: 4-5 kg Nahrung: Krill Krebstiere, Tintenfisch Verbreitung: Antarktische Hambilsen 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 41

42 ALBATROSSE Der Name Albatros stammt vom portugiesischen „Alcatraz“ und bedeutet Schöpfeimer. Die Vögel verbringen den grössten Teil ihres Lebens in der Luft oder für die Nahrungssuche auf dem Wasser. Das Land suchen sie nur zur Brūtzeit auf. Die Flügel sind sehr schmal und gerade hervorragend zum Segeln geeignet. Er kann kilometerweit segeln, ohne ein einziges Mal mit den Flügeln zu schlagen. WANDERALBATROS Alter bis 70 Jahre Grösse: Korper 120cm, Flügelspannweite: 350cm Gewicht: bis 8- 12kg, Anzahl: 8500 Brutpaare- 28'000 Einzelvögel Nahrung: Fischen, Tintenfischen, Quallen Feinde: insbesondere der Mensch wegen der Langleinenfischerei, aber auch wegen der Umweltveränderungen. Verbreitung: Brutgebiet in der einzige wirkliche Feind der Albatrosse ist der Mensch. Währeden es früher die Treibnetzfischerei war, so ist es heute die Tribnetzfischerei Dabei werden Leinen mit einer Länge von bis über 100km Länge ausgeworfen, die mit bis zu 3000 Haken bestückt sind Mit dieser Fangmethode wird Thunfish gefangen, aber leider kommen jährlich auch mehr als 40'000 Albatrosse dabei ums Leben. Greenpeace wehrt sich gegen diese Fangmethode. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 42

43 Nahrung: Krill, Fisch, Tintenfisch Feinde: gleiche
Russalbatros: Grösse: Körper 70cm Flügelspannweite: 200cm Anzahl: 150'000, davon 25’000 Brutpaare Nahrung: Krill, Fisch, Tintenfisch Feinde: gleiche Bedrohungslage wie beim Wanderalbatros, bei Eiern und Küken die Skua Verbreitung: Südgeorgien, Bouvet, Heard, Macquarie. Der Russalbatros fliegt über den südlichen Ozeanen. Der Rücken und die Unterseite sind aschgrau und der Kopf dunkel graubraun. Der Schnabel und der Schwanz sind schwarz Beide Partner bebrüten das einzige Ei und die Entwicklung des Jungvogels dauert extrem lange. Er brüten auf Inseln wie Südgeorgien, Macquarie Heard und Bouvet und er bevorzugt dazu steile Küstenklippen. Königsalbatros Alter: bis 45 Jahre Grösse: Körper 140cm Flügelspannweite: 320cm Nahrung: fisch, Tintenfisch Bedrohungslange wie beim Wanderalbatros Verbreitung: Der Königsalbatros ist nur im Sommer während der Brutzeit in der Antarktis. Sein Lebensraum ist das offene Meer und die Inseln zum Pazifischen Ozean. Der Königsalbatros brütet in Kolonien. In der Regel hat das Elternpaar nur ein Ei, welches beide Elternteile abwechselnd während ca. 78 Tagen bebrüten. Erst nach 9 Monaten kann der kleine Albatros fliegen wird; manche Königsalbatros brüten nur alle zwei Jahre. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 43

44 Nahrung: Fische, Krebstiere, Krill
Graukopfalbatros: Alter: bis 35 Jahre Grösse: Körper 80cm Flügelspannweite: 220cm Nahrung: Fische, Krebstiere, Krill Der Graukopfalbatros brütet zusammen mit dem Schwarzbrauenalbatros. Er hat nur jedes zweite Jahr Nachwuchs. Das Nest wird aus Gras und Lehm hergestellt. Im Sommer fliegt er über dem Südpolarmeer – im Winter subtropischen Gebiete. Der Kopf und Hals sind grau, die Flügeloberseite ist braun, der Schwanz ist dunkelgrau, Seine Nahrung sind Fische und Krebstiere. Seine erste Brūtzeit ist erst nach 12 Jahren. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 44

45 Il nome Albatros deriva dal portoghese “Alcatraz” e significa secchio.
Gli uccelli trascorrono la maggior parte del tempo in aria o in acqua alla ricerca di cibo. Sulla terraferma rimangono solo per la cova. Le ali sono molto strette e diritte, adatte a veleggiare. Lui può veleggiare per chilometri, senza sbattere le ali una sola volta. LEGENDA: età: 70 anni ampiezza: 120 cm ampiezza ali: peso: 8 \ 12 kg numero: le femmine sono meno numerose nutrimento: pesce, seppie, meduse L’uomo è l’unico nemico dell’albatros. La pesca viene effettuata con l’utilizzo di corde da pesca lunghe oltre 100 km, e vengono lanciate. Su queste corde vi sono molti uncini. Con questo metodo di pesca vengono catturati molti tonni, ma purtroppo causa questo metodo annualmente muoiono 40’000 albatros. Greenplace lotta contro questo metodo di pesca. Le colonie di albatros si trovano su quasi tutto l’ Oceano meridionale e loro vanno solo raramente verso nord nei tropici. Loro covano in colonie. Depongono un solo uovo. La cova dura a lungo. I genitori si scambiano il turno di cova. I cuccioli necessitano di tanti anni per essere autonomi. ‘’Russalbatros’’ ampiezza: 70cm ampiezza ali: 200cm nutrimento: krill, pesci, seppie nemici: sono minacciati durante 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 45

46 i loro spostamenti e durante la cova
Il ‘’Russalbatros’’ vola oltre l’Oceano meridionale. Il dorso e il lato inferiore della schiena sono grigio cenere e la testa è marrone – grigio scuro. Il becco e la coda sono neri. Il maschio e la femmina covano un solo uovo e lo sviluppo dell’unico uovo dura a lungo. Lui cova sulle isole come quelle della sud Georgia e Macquarie. Albatros imperatore età: fino a 45 anni ampiezza: 140cm ampiezza ali: 320cm nutrimento: pesce, seppie nemici: sono minacciati durante L’ albatros imperatore è solo durante l’estate in Antartide per la cova. Lo spazio di vita è sul mare aperto e sull’Oceano Pacifico. L’albatros imperatore cova in colonie. Nelle loro regole la coppia ha un solo uovo. Viene covato circa 78 giorni. Il piccolo è in grado di volare solo dopo 9 mesi. Alcune coppie depongono un uovo solo ogni 2 anni. Albatros marrone – nero ampiezza: 90cm ampiezza ali: 240cm nutrimento: pesci, seppie, krill L'albatros marrone - nero trscorre praticamente tutta la sua vita sull'Oceano dell'emisfero meridionale e solo per la cova sulla terraferma. Lì si muove con difficoltà. Lui cova nel sud della Georgia..., ma anche sulle isole al di fuori dell'Antartide come Falklands. Il suo nome deriva dalle striature marroni e nere sopra l'occhio. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 46

47 Albatros dalla testa grigia: età: 35 anni ampiezza: 80cm
ampiezza ali: 220cm nutrimento: pesci, granchi, krill L’albatros dalla testa grigia cova assieme all’albatros marrone- nero. Lui solo ogni due anni produce un uovo. Il nido viene posizionato sull’erba e sul terreno argilloso. Il territorio della cova è nella sud Georgia e Macquarie. In estate vola sopra il mare polare meridionale, in inverno preferisce i luoghi sud tropicali. L’ampiezza delle ali raggiunge un’ampiezza di oltre 2m. La testa e il collo sono grigi. La parte superiore delle ali è marrone, la coda è grigia scura. La parte meridionale e superiore della coda è bianca. Si nutrono di pesci e granchi. Possono covare solo dopo 12 anni 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 47

48 Robbe der Antarktis Seeleopard
Die antarktischen Robben werden in Hundsrobben und Ohrenrobben unterteilet. Die Mehrzahl der antarktischen Robben gehȍren zu den Hundsrobben. Typisch ist das Fehlen der äusseren Ohren trotzdem haben sie ein feines Gehȍr. Zur Familie der Ohrenrobben gehȍren in der Antarktis die Hundsrobben, Pelzrobben, Seebar. Robbenarten leben auf dem Eis und im Ozean der Antarktis. Sie werden auch Sūdrobben genannt. Die Nahrung: Tintenschnecken, die Wedellrobben Fische und der Krabbenfresser. Seeleopard Alter: bis 25 Jahre Grȍsse: bis zu 3Meter Gewicht: bis 300kg Anzahl: ca. 250’000 Nahrung: Pinguine, Fische, Tintenfische, Krill Verbreitung: Packeis im Sommer, Kȕstenstrände der polaren Inseln im Winter Ihren Namen verdankt der Seeleopard ihrem gefleckten Fell und ihrer Jagdtechnik. Ausser Krill, fressen Seeleoparden, Pinguine, andere Robben, Fische und Tintenfische. Pinguine und Robben kommen als Beute während der Fortpflanzungszeit. Das durchschnittliche Kȍrpergewicht beträgt bei 300kg und kȍnnen 15Jahre leben. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 48

49 Sudlicher See-Elefant
Rossrobbe Alter: Grosse: 350cm Gewicht:450kg Anzahl: 220’000 Nahrung: Tintenfische, Fische, Krill Feinde: Killerwal, Seeleopard Verbreitung: Packeis im Sommer, Kustenstrande der polaren Inseln im Winter. Die Ross-Robbe ist ein Tintenfische-Spezialist. Ausserdem trifft man sie nur einzeln oder in Paaren an. Die Populationsgrosse liegt bei etwa nur 220’000 Tiere. Sudlicher See-Elefant Alter: Grosse: ca. 6m Gewicht: bis 3500kg Anzahl: 700’000 Nahrung: Fische, Tintenfische Verbreitung: rund um die Antarktis Der Sudlicher See-Elefant hat seinen Namen der von russelartigen Erweiterung der Nase des erwachsenen Bullen. Der massige graue Korper erinnert an einen Elefanten. Das wesentlich kleinere Weibchen erscheint dagegen zierlich. Die Sudlichen See-Elefant haben ihre Fortpflanzungsplatze uber die subantarktischen Inseln verteilt. Bullen sind bis sieben Mal schwerer als Kuhe. Sie sind 5m lang und wiegen 4 Tonnen. Er ernahrt sich von Fischen und Tintenfischen. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 49

50 Antarktischen Seebar Wedellrobben Alter: Grosse: ca. 2m Alter:
Grosse: bis 3m Gewicht: bis zu 450kg Anzahl: ca. 800’000 Nahrung: Fische, Tintenfische, Krill Verbreitung: rund um die Antarktis. Sie leben nahe der antarktischen Festlandkuste. Entweder auf dem Eis oder im Winter unter dem Eis. Festiandkuste entweder auf dem die Tiere sind sehr gross und beide Geschlechter werden bis zu 400kg bei einer Lange von 3Metern. Sie ernahren sich von Fischen und Tintenfischen und tauchen bis zu 600m tief. Manchmal bleiben sie bis zu einer Stunde unter Wasser. Im Winter lebt sie standing unter Wasser. Gewicht: 120kg die Bullen 40kg die Weibchen Anzahl: ca. 4 Millionen Nahrung: Krill, Fische und Tintenfische Verbreitung: Kustenstrande der Polaren inseln. Der Antarktischen Seebar hat einen zwieten Name: Kerguelen Seebar. Die Robbenschlagerei begann in Sudgeorgien und nach der Ausrottung wurde einfach auf den Sudshetlands, auf Macquarie und weiteren Inseln geschlachtet. Heute erholt sich die Art wieder und zieht seine. Jungen wieder sudlich der Antarktischen Konvergenz auf South Georgia, South Sandwich, South Orkneys und South Shetlands. In Jahre 1930 kannte man eine Restpopulation etwa hundert Tieren auf Bird Island/Souch Georgia. Die Bullen besetzen und verteidigen Territoren, in denen sie sich mit mehrerenWeibchen paaren. Ca. 130kg wiegen die Mannchen und die Weibchen, ca. 40kg. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 50

51 LE FOCHE DELL’ANTARTIDE
Le foche antartiche vengono suddivise in: foche cani e foche orecchie. Il maggior numero di foche in Antartide appartengono alle foche cani. Tipico è la mancanza di orecchie esterne nonostante abbiano un udito molto sviluppato. Il leopardo marino Età: fino a 25 anni Altezza: fino a 3m Peso: fino a 300kg Numero: ca. 250’000 Nutrimento: pinguini, pesci, seppie, plancton Nemici: Diffusione: in estate nelle banchise, in inverno nelle isole dell’antartide. Il nome del gheopardo marino deriva dalla sua pelliccia e dalla sua tecnica di caccia. Si nutre di plancton, pinguini, pesci, altre foche e seppie. Pinguini e foche rappresentano bottino nel periodo procreazione. Foca del mar rosso Età: Altezza: 350cm Peso: 49kg Numero: 220’000 Nutrimento: Seppie e Pesci Nemici: Balene e leopardi marini Diffusione: in estate nelle banchise, in inverno nelle Isole dell’antartide Le foche ros sono delle professioniste delle seppie. Si trovano singolarmente. La popolazione più grande e di 220'000 animali. . 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 51

52 Elefante marino del sud
Età: Altezza: 6m Peso: 3500kg Numero: 800’000 Nemici: Diffusione: intorno all’antartide L’elefante marino prende il suo nome dal suo naso a proboscide. Al contrario la femmina appare più piccola. Questi animali si trovano sulle isole vicino all’antartide. I maschi pesano fino a 7 volte di più e sono più alti di 5m. Si nutrono di pesci e seppie che si trovano fino a 300m di profondità. Vedellrobben Età: Altezza: 3m Peso: 450kg Numero: ca. 800’000 Nutrimento: Pesci, Seppie e Plancton Nemici: Diffusione: intorno all’antartide Vivono vicino all’antartide oppure nel ghiaccio e l’inverno sotto il ghiaccio. Gli animali sono molto grandi e arrivano fino a 400kg e una lunghezza di 3m. Si nutrono di pesci e di seppie. Raggiungono una profondità di 600m e in certi casi possono stare 1 ora sotto l’acqua. Ci sono pochi animali che arrivano fino a 15 anni. In inverno vivono sotto l’acqua. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 52

53 Nutrimento: Pesci, Plancton e Seppie
Orso marino Antartico Età: Altezza: 2m Peso: 450kg Numero: 800’000 Nutrimento: Pesci, Plancton e Seppie Diffusione: intorno all’antartide, su ghiaccio vicino a spaccature e buchi. L’orso marino Antartico ha un secondo nome: Kerguelen Seebar. La caccia di foche iniziò nel sud della Georgia, e dopo la distruzione di questo animale andarono in Antartide e vennero abbattute sulle isole Sudshetlands, auf Macquarie. Oggi è diverso il numero di foche è aumentato, i piccoli vengono condotti a sud della convergenta antartica. Nel 1930 si spostarono in Georgia. I maschi occupano il territorio nei quali si accoppiano con diverse femmine. I maschi pesano 130kg e le femmine 40kg. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 53

54 Walpopulation: WALE DER ANTARKTIS
Die Wale sind Säugetiere, die ausschliesslich im Wasser leben. Weltweit gibt es 100 Arten und Unterarten, davon kommen ungefähr 20 zumindest zeitweise in antarktischen Gewässern vor. . Walpopulation: Die Population der einzelnen Walarten ist nur schwer zu schätzen, weil sich die Tiere die meiste Zeit unter Wasser und deshalb nicht sichtbar sind Istituto Comprensivo Taio - Coredo Scuola Media classi I D e I C; anno scolastico 2007 /2008 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 54

55 Blauwal Alter bis 100 Jahre Grösse : bis 30 m lang
Gewicht : bis Tonnen Nahrung : Krill und andere Krebsarten. Feinde Fangverbot, keine natürlichen Feinde, Überleben Der Blauwal ist der grösste Wal der Erde, wahrscheindlich auch der grösste Wal der je auf Erden gelebt hat. Ein ausgewachsenes Tier wird 30 m lang und wiegt etwa Tonnen. Durch die intensive Bejagung ist die Population stark gesunken und man schätzt, dass es nur noch Blauwale gibt. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 55

56 Finnwal Alter Grösse : bis 15 m lang Gewicht :bis 70 Tonnen
Nahrung : Leuchtkrebse, Schwarmfische. Feinde : Verbreitung : weltweit, meidet Küstenregionen Der Finnwal ist der zweitgrösste Wal. Er ist bekannt als schneller Schwimmer. Der Rücken ist dunkelgrau bis braun. Die Unterseite ist weiss. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 56

57 Buckelwal Alter Grösse : bis 15 m lang Gewicht : bis 30 Tonnen
Nahrung : Krill, Fisch und Tintefisch Feinde : Verbreitung : alle Ozeane bis Packeisgrenze, saisonale Wanderungen Die Buckelwal erreichen eine Länge bis zu 15 meter ein Gewicht bis zu 30 Tonnen. Sie sind ungewöhnlich langsame Schwimmer mit langen Flossen-diese entsprechen etwar einem Drittel der gesamten Körperlänge. Sie sind auch bekannt für ihre langen variationsreichen Gesänge. Der Buckelwal ernährt sich von Krill, Fischen und Tintenfische. Er hat eine besondere Jagdmethode : sie tauchen unter einen Fischschwarm und umkreisen ihn von unten. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 57

58 Pottwal Alter Grösse : bis 18 Meter
Gewicht : bis 40 Tonnen bei Weibchen und 70 bei Bullen Nahrung : Fisch, Krebstire Feinde Verbreitung : alle Meere, bevorzugt tiefe Gewässer Im Südpolarmeer sind männliche Pottwale die weiblichen Tiere leben in den Meeren der Sudtropischen. Die Pottwale sind polygam – der Harem eines Bullen. umfasst Weibchen. Pottwal können sehr tief tauchen – bis 1200m,30 Minuten bis eine Stunde. Die Körperlänge beträgt bis 18 m. Das Körpergewicht beträgt bei den weiblichen Tieren 40 Tonnen, Bullen haben bis 70 Tonnen. Die Pottwale leben allein oder in kleinen Gruppen. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 58

59 Südlicher Zwergwal Alter Grösse : 8 meter Gewicht : 6 bis 8 Tonnen
Nahrung : Leuchtkrebse Feinde : Grosser Schwertwal Verbreitung : Südhalbkugel Der Zwergwal mit acht Metern ist der kleinste im Südpolarmeer. Sie haben eine Länge von 8 Metern, und ein Gewicht von 6 bis 8 Tonnen. Die Zwergwale ernähren sich von Krill. Die Weibchen gebären jedes Jahr ein Junges und paaren sich wieder nach der Geburt. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 59

60 Grosser Schwertwal Ater Grösse : 5,5 bis 10 meter
Gewicht :3 bis 9 Tonnen Nahrung : Fische, Wale, Robben, Seekühe, Meeresvögel Feinde Verbreitung : weltweit Im Südpolarmeer ist der Schwertwal eine gefürchtete Erscheinung Er ist der grösste Vertreter Delphine. Im Gegensatz zu Delphinen hat er keinen “Schnabel”, sondern eine Stirn. Seinen Namen hat der Wal von seinem “Schwert” auf dem Rücken. Sie wandern und fressen in Rudeln. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 60

61 Gabriel Sicher 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 61

62 ASTROPHYSIK Im Laufe des 20. Jahrhunderts
erkannte man die Möglichkeiten, die die Antarktis für astrophysikalische Untersuchungen bietet. 1912 entdeckte Frank Bickerton, ein Mitglied der Mawson –Exspedition, zufällig den ersten Meteoriten in der Antarktis. Seid wird systematisch nach Meteoriten gesucht, da die Antarktismeteuriten sehr gut konserviert sind und nur geringe Verwitterungsspuren zeigen. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 62

63 WALE DER ANTARKTIS = BALENE DELL'ANTRTIDE LA BALENOTTERA AZZURRA
Le balene sono mammiferi che vivono soprattutto nell’acqua antartica. In tutto il mondo esistono circa 100 specie e sottospecie di balena. Da cui circa 20 specie trovano in Antartide. La popolazione delle singole balene è difficile da stimare perché la maggior parte del tempo sono sott’acqua perciò non sono visibili LA BALENOTTERA AZZURRA CARTA DI IDENTITA’ Età: fino a 100 anni Lunghezza: fino a 30m Peso:fino a 200t Nutrimenti:plancton e altri crostacei Nemici: pescatori di balene,nessun nemico naturale. La balenottera azzurra è la più grande balena del mondo, forse anche la più grande mai esistita. Un esemplare adulto arriva a 30m e pesa circa 120t. A causa delle intense caccie la popolazione delle balene è fortemente calata e si stima che ora esistono 3000 balenottere azzurra. La balenottera azzurra mangia circa 3-4 milioni di plancton al giorno. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 63

64 Alimentazione: pesci del branco Nemici: nessuno
FINNWAL Età: sconosciuta Lunghezza: fino a 25m Peso: fino a 7t Alimentazione: pesci del branco Nemici: nessuno Le finnwal è la seconda balena più grande. È conosciuta per la sua velocità nel nuoto. La schiena è grigio scuro e marrone. La pancia è bianca. BUCHEWAL Lunghezza: fino a 15m Peso: fino a 50 tonnellate Alimentazione: plankton,pesci e polipi Espansione:tutti gli oceani Le buchewale raggiungono i 15m e pesa fino a 30t. E’ molto lento a nuotare con lunghe pinne. E’ anche conosciuta per ricche variazioni di canto;mangia plankton pesce e seppie. A uno speciale metodo di caccia:nuota sotto un branco di pesci e li circonda da sotto. POTWALE Lunghezza fino a 18m Peso: fino a 40t (per i maschi 70t) Alimentazione: crostacei Nemici: non ne ha Espansione: tutti i mari Le potwale possono nuotare molto in profondità fino a 1200m e possono stare sott’acqua da a 30m fino a un’ora, è lunga circa 18m e pesa circa 40t. Loro si muovono e mangiano in gruppo 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 64

65 Espansione: in Antartide
SULLOICHER ZWERGWAL Età: sconosciuta Lunghezza: 8m Peso:da 6 a 8t. Espansione: in Antartide Il Zwergwal è anche il più piccolo di Antartide. è lungo 8m e pesa 6 fino a 8t. Si ciba di Plancton,la femmina partorisce ogni anno un cucciolo. GROSSER SCHWERTWAL Età:sconosciuta Lunghezza: 8m Peso: da 3 a 9t Nutrimento:pesci,balene,foche Nemici:nessuno Espansione: in tutto il mondo. E’ il più grande rappresentante sei delfini. Al contrario dei delfini non a il becco però a un giogo frontale. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 65

66 BIOLOGIE Die Antarktis beherbergt Ökosysteme,die einzigartig auf
der Erde sind. Zum einen liegen sehr Extreme Umweltbedingungen vor, zum anderen ist die Region-durch Ersteres bedingt-noch Weitgehend frei von menschlichen Einflüssen. Ein ungewöhnliches und zugleich sehr einfaches Ökosystem liegt in den Trockentalern nahe der McMurdo-Station vor, das vorwiegend von Mikroorganismen, Moosen und Flechten und einigen wirbellosen Tieren bevölkert wird. Im Gegensatz zum Land ist der Ozean Reich an Leben. Hier interessiert die Forscher vor allem die Anpassung der Organismen an die niedrigen Temperaturen. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 66

67 astrofisica Nel corso del ventesimo secolo
si scoprirono le possibilità che l’Antartideoffrisse materiale per le ricerche astrofisiche. Nel 1912 Franck Biccerton, un membro della spedizione Mawson scoprì casualmente il primo meteorite in Antartide. Nel 1969 viene cercato e poi sistemato il meteorite, poiché il meteorite dell’Antartide è stato conservato molto bene e mostra delle piccole tracce in deterioramento. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 67

68 biologia L’Antartide contiene l’ecosistema ed è
straordinario della Terra. Da un lato ci sono estreme condizioni dell’ampiente, dall’altra è l’unica regione della terra libera dall’influsso dell’uomo. Un ecosistema particolare si trova nelle vallisecche vicino alla stazione Mc-Murdo prevalentemente abitata da microrganismi, muschi e licheni e da qualche animale invertebrato. È un ecosistema particolare e contemporaneamente semplice. Al contrario della terra ferma l’oceano è ricco di animali. Gli studiosi si interessano soprattutto dell’Antartide e dell’adattamentto dei microrganismi alle temperature basse. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 68

69 English Istituto Comprensivo Taio - Coredo Scuola Media classi I D e I C; anno scolastico 2007 /2008 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 69

70 HERE IS A QUIZ ABOUT THE MOVIE TI…“HAPPY FEET”
Here is a quiz the movie "HAPPY FEET". HERE IS A QUIZ ABOUT THE MOVIE TI…“HAPPY FEET” -What is Happy Feet’s first name? …Mumble. -What is Happy Feet’s special ability? …Tap Dancing. -What kind of penguins are Happy Feet and his family? …Emperor Penguins. -Which two characters does Robin Williams supply the voices for? …Ramon and Lovelace. -Which of these is NOT a name from one of “the amigos” ? …Mario. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 70

71 -What kind of object is Lovelace’s “sacred talisman” ?
…A six-pack ring -What is the name of Gloria’s Heartsong ? …Boogie Wonderland. -What causes Happy Feet to be different from all the other penguins? …He is dropped when he is an egg. -Who is taking away the penguin’s food supply? …Humans -What is a nickname that “the amigos” DON’ T give Happy Feet? ...Twinkle Toes. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 71

72 -Where does Lovelace find his “sacred talisman”? …The Forbidden Shore.
-What happens to Happy Feet after he Follows the “aliens”? …He is put in a marine park. -Approximately, how long is Happy Feet there until he finds his way back home? …Three months. -Where do the “aliens” put the tracking device on Happy Feet so they can find him again? …On his back. -What song is played at the end of the movie, just before the credits? …I Wish. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 72

73 “HAPPY FEET” MOVIE : PENGUINS
1. Penguins live …in the Southern Hemisphere 2. Penguins are excellent…swimmers and divers 3. When penguins slide on their bellies, is called…tobogganing 4. The largest species of penguins is…emperor penguins 5.A thick fur coat …. is NOT part of a penguin’s protection against the cold weather. 6. Penguins feed on…fish, cuttlefish, crustaceans and other small sea creatures 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 73

74 7. Natural predators of penguins are…leopard seals and killer whales
8. Penguins are social animals and…most are found in flocks called “rookeries” 9. Penguin chicks are cared for by…both parents 10. Penguin chicks are fed by…regurgitation of partially digested food from the parent’ s throat 11. A penguin chick can recognize its parents by…their call or “song” 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 74

75 Get “Boogie Wonderland”
(VERSE) Day-light deals of bad hand (Said) Baby uh-uh, it don’t work (Sung) Baby uh-uh-uh, uh-uh, uh-uh-uh-uh Uh-uh-uh-uh, uh-uh-uh-uh Midnight creeps so slowly into hearts of those who, need more than they get Day-light deals of bad hand, to a penguin that has laid too many bets The mirror stares you in the face, and says “baby uh-uh, IT DON’T WORK!” You say your prayers though you don’t care You sing and you shake hard Dance! (CHORUS) Boogie wonderland, uh-uh, dance! Boogie wonderland (VERSE) Midnight creeps so slowly into hearts of men (who need more that they get) Daylight deals of bad hand to a penguin (who has laid too many bets) (the mirror stares you in the face), and says “Baby uh-uh, it don’t work (you say your prayers though you don’t care), you sing and shake the hurt (CHORUS x2) (PENGUIN RAPPING) All the love in the world can’t be gone All the need to be loved can’t be wrong Oh the hearts all start sing and my heart will keep saying Boogie Wonderland, wonderland 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 75

76 Ed.Artistica Le diatomee
Istituto Comprensivo Taio - Coredo Scuola Media classi I D e I C; anno scolastico 2007 /2008 Le diatomee 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 76

77 Le nostre diatomee 77 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008
IC TAIO 77

78 Italiano Endurance: l’incredibile viaggio di Shackleton al Polo Sud
Istituto Comprensivo Taio - Coredo Scuola Media classi I D e I C; anno scolastico 2007 /2008 Riferimenti bibliografici: testi tratti da : Lansing A. , L’incredibile viaggio di Shackleton al Polo Sud, Corbaccio Shackleton E., Ghiaccio (South), Rizzoli, Milano 1999 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 78

79 ‘’Dal punto di vista sentimentale, questo è l’ ultimo grande viaggio polare che resta da compiere.
Sarà un viaggio di gran lunga più importante di quello al Polo e ritengo che sia compito dell’ Inghilterra ascriverlo alla propria storia, perché siamo stati battuti al Polo Nord e abbiamo dovuto accontentarci di un secondo posto al Polo Sud. Ora rimane soltanto il più lungo e straordinario di tutti i viaggi: la traversata del continente. ‘’ Ernest Shackleton 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 79

80 SIR ERNEST HENRY SHACKLETON
( ) Fu uno degli ultimi grandi esploratori. Andò per la prima volta in Antartide con Robert F. Scott nel 1901. Nella prima spedizione da lui comandata, nel venne scalato il monte Erebus e fu localizzato il polo magnetico; il tentativo di raggiungere il Polo Sud fallì quando mancavano solo centocinquanta chilometri alla meta. Dopo l’avventura dell’Endurance partecipò, come tutti i suoi uomini, alla prima guerra mondiale. Mentre stava salpando per la sua quarta spedizione polare, il 4 della nave Quest. Fu sepolto nel piccolo cimitero della Georgia Australe. Nonostante tutte le sue poche e le sue insufficienze, Shackleton meritò questo elogio: “ Come guida scientifica, datemi Scott; per un viaggio rapido ed efficace, Amundsen; ma se vi sia modo alcuno di scampare, buttatevi in ginocchio e pregate per Shackleton”. Fu questo l’uomo che ebbe l’idea di attraversare il Continente Antartico… a piedi. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 80

81 L’avventura L’8 agosto 1914, negli stessi giorni in cui scoppia la prima guerra mondiale, sir Ernest Shacklenton, parte da Plymouth al comando della nave ENDURANCE. La sua meta è il Continente bianco, l’Antartide. Le terre polari sono l’ultima frontiere delle esplorazioni terrestri: il Polo Sud era stato toccato per la prima volta dal norvegese Amundsen nel 1911, un mese prima del britannico Scott, morto nel viaggio di ritorno. Shacklenton vuole cogliere l’ultimo primato: attraversare a piedi il continente antartico. Il suo sogno svanisce nel gennaio 1915: il giaccio si chiude come una morsa intorno alla neve, bloccandola e trascinandola per oltre 2 mila chilometri verso nord ovest nella deriva del pack. A ottobre il ghiaccio distrugge l’Endurance: non resta che mettere in salvo poche provviste ed effetti personali e impiantare un accapamento, “Campo Oceano”. Shacklenton si sente responsabile della sorte dei 27 membri dell’equipaggio (e in più dei 60 cani da slitta, dei 2 maiali e del gatto di bordo Mrs Chippy). Nella difficile impresa di tenere unito l’equipaggiamento e di organizzare la sopravvivenza Shacklenton si rivela maestro: nell’aprile del 1916 riesce a condurre i suoi, a bordo delle tre scialuppe dell’Endurance, su un’isoletta sperduta, Elephant Island; poi prende con sé 5 marinai e raggiunge, dopo una rischiosissima traversata, la Georgia Australe; infine, il 30 agosto del 1916, al quarto tentativo, vince il pack a bordo di un rimorchiatore cileno e recupera gli uomini rimasti a Elephant Island. […] Il fatto stesso che tale impresa dopo il fallimento di Shacklenton non abbia trovato chi la ripetesse per quarant’anni, e cioè fino al , sta a dimostrare quanto fosse difficile. E’ stato il dottor Vivan E. Fuchs a guidare, dopo quarant’anni, la Spedizione Transantartica del Commonwealth, come impresa indipendente condotta nel corso dell’Anno Geofisico Internazionale. Persino Fuchs, sebbene fosse equipaggiato con veicoli riscaldati, cingolati e muniti di potenti radio e guidato da aerei ricognizione e mute di cani, fu sul punto di abbandonare l’impresa. Dopo un tormentoso viaggio durato quasi quattro mesi, Fuchs riuscì dove Shacklenton era fallito. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 81

82 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 82

83 Dal programma preparato per suscitare l’interesse dell’opinione pubblica intorno alla spedizione:
[…] “Il primo attraversamento del continente antartico, da un mare all'altro, passando per il Polo, sarà un viaggio di grandissima importanza scientifica. La distanza sarà approssimativamente di 1800 miglia, la prima metà delle quali, dal Mare di Weddell al Polo, sarà coperta su un territorio sconosciuto.” […]Due squadre su slitta opereranno dalla base sul mare di Weddell. Una viaggerà verso ovest in direzione dalla terra Graham; sarà suo compito effettuare osservazioni, raccogliere campioni di interesse geologico e dimostrare se in quella regione esistano o meno rilievi collegati a quelli che si trovano dall'altra parte del Polo. Un'altra squadra punterà a est, verso la terra di Enderby attenendosi a un programma simile, mentre una terza, che rimarrà alla base, oltre alle condizioni meteorologiche, studierà la fauna marina e terrestre. Sull'altro lato un'altra squadra aspetterà l'arrivo di quella impegnata nell’attraversamento del continente sulla cima del Ghiacciaio di Beardmore.[…] 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 83

84 LA TERRA NUOVA. “Il 20 gennaio del 1915 l'Endurance, la nave del capitano Shackleton che puntava verso il Polo Sud, era bloccata perchè circondata dai ghiacci che si erano solidificati tutt'intorno in ogni direzione. La preoccupazione cresceva: bisognava aspettare che le condizioni atmosferiche cambiassero. Il 22 febbraio si raggiunse il punto più meridionale della deriva, toccando il 77° parallelo di latitudine, a 35° di longitudine ovest. L'estate era finita, le temperature erano basse giorno e notte. Dal 24 febbraio l'Endurance divenne una stazione invernale. Tutti gli uomini erano in servizio di giorno e dormivano di notte, tranne la vedetta che badava ai cani e controllava ogni segno di movimento del pack [...]. L'equipaggio liberò uno spazio intorno al timone e all'elica, segando il ghiaccio spesso 2 piedi e sollevando i blocchi da rimuovere con un paio di tenaglie costruite dal carpentiere. Crean usò i blocchi per fare una cuccia di ghiaccio alla cagna Sally e ai suoi cuccioli. Di tanto in tanto, facevano la loro comparsa le foche che venivano uccise non solo per nutrire uomini e cani, ma anche per ottenere combustibile. Vennero controllate le provviste, in modo da conoscere esattamente quale fosse la situazione di fronte all'assedio dell'inverno antartico. Il 25 febbraio sul pack vennero sistemati i canili e i cani, abbaiando gioiosamente, furono liberati sul ghiaccio. Il pack era un ottimo terreno per l'addestramento delle mute. Tutti gli uomini partecipavano a numerose partite di hockey e di calcio, le due principali fonti di ricreazione. Il 26 Worsley fece costruire sul pack una fila di igloo e dogloo intorno alla nave. Queste piccole costruzioni furono erette, alla maniera degli eschimesi, usando grandi blocchi di ghiaccio, servendosi di strati sottili per il tetto. Sopra fu distesa una copertura di pelli di foca congelate, fu ammucchiata della neve pressandola nei punti di giuntura e infine fu gettata dell'acqua per consolidare tutta la struttura. All'interno il ghiaccio venne spianato e coperto di neve per i cani che tuttavia preferivano dormire fuori, salvo il caso in cui il tempo fosse straordinariamente rigido.” 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 84

85 MESI INVERNALI “L’avvistamento di un nuovo iceberg era qualcosa di più di un evento di interesse passeggero; in quel mare relativamente poco profondo, infatti, un grande iceberg avrebbe potuto incagliarsi. In quel caso, l’isola di ghiaccio sarebbe diventata il centro di una tremenda pressione, fonte di disturbo in mezzo al pack che andava alla deriva. Avevamo già visto qualcosa dell’effetto distruttivo di una contesa fra un iceberg e un grande banco di ghiaccio, e non avevamo alcun desiderio che l’Endurance, indifeso com’era, si trovasse coinvolta in una battaglia fra giganti. […] I membri dello staff scientifico della spedizione erano tutti impegnati nel loro lavoro. Il meteorologo aveva montato a poppa la sua stazione, dotata di un anemometro, un barografo e un termografo. Il geologo stava cercando di trarre il massimo vantaggio da quella che per lui era senz’altro che una situazione infelice; comunque, il materiale non gli mancava. I ciottoli trovati nel corpo dei pinguini erano spesso di considerevole interesse, e alcuni frammenti di roccia venivano recuperati dal fondale con il piombo dello scandaglio e la rete a strascico. […] Il sole andava calando sempre più nel cielo, la temperatura si abbassò e l’Endurance sentì stringersi attorno la morsa dell’inverno. Due burrasche da nord-est, all’inizio di aprile, contribuirono a consolidare il pack. Il ghiaccio più giovane si stava rapidamente ispessendo, e sebbene dalla nave fossero di tanto in tanto visibili dei canali, nelle nostre vicinanze non comparve alcun varco di dimensioni considerevoli.[…] I pinguini uno dopo l’altro fecero uno straordinario salto di 3 piedi fouri dall’acqua portandosi sul pack. Poi si lasciarono scivolare verso il pendio e seguirono gli uomini fuori dal canale. La loro ritirata fu subito impedita da una fila di uomini. “Andiamo verso di loro, parlando ad alta voce e assumendo un tono minaccioso. Nonostante le nostre brutte maniere, i tre uccelli si volgono dalla nostra parte, inchinandosi cerimoniosamente. Poi, dopo averci esaminato con più attenzione, concludono che non siamo conoscenze desiderabili e se la danno a gambe sui ghiacci. Li facciamo allontanare e alla fine li imbranchiamo riportandoli verso la nave. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 85

86 Un uccello dall’aria filosofica ci segue tranquillamente, guidato per un’ala.
Gli altri accennano un combattimento, ma vengono imprigionati in un igloo per una notte. […] Nel pomeriggio avvistiamo cinque pinguini e ne catturiamo uno. Kerr e Cheetham portano a segno un’intrepida azione contro due grossi uccelli. Kerr si precipita addosso a uno, lo afferra e viene prontamente sbattuto a terra dal pinguino furioso che prima di scappare gli salta sopra. Cheetham corre in aiuto di Kerr ,bloccano un altro pinguino e lo conducono alla nave. Pesa 5 kg in meno dell’animale catturato in precedenza. Lo stomaco del pinguino catturato era pieno di pesci lunghi fino a 10 pollici. Il 1° maggio gli uomini furono informati che non avrebbero più visto il sole per settanta giorni. […] La deriva dell’Endurance nella morsa del pack continuò senza incidenti per tutto giugno. Di tanto in tanto si sviluppava della pressione, ma il ghiaccio si manteneva fermo e compatto. La luce ora era pessima, tranne quando veniva la luna. Ogni giorno, alle 12 circa, una debole luce ci faceva ricordare il sole e ci aiutava nel tenere in allenamento i cani. Il movimento dei ghiacci era al di là del controllo umano, a volte era difficile evitare l’ansia, non c’era proprio nulla da guadagnare nel lasciare che la mente lottasse con il problema del futuro.” 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 86

87 LA PERDITA DELL’ ENDURANCE
Il comportamento della nostra nave nel ghiaccio è stato magnifico. Da quando i ghiacci ci hanno assaliti, la sua fedeltà e la sua resistenza sono state in varie occasioni, quasi oltre l’immaginabile. È stata sottoposta a una pressione di un milione di tonnellate e si è sollevata nobilmente, ricadendo sul ghiaccio,fuori dall’acqua. È stata lanciata su e giù come un volano, una buona dozzina di volte. È stata deformata dalla spaventosa pressione, al punto da far inarcare i bagli verso l’alto; perfino i fianchi si sono aperti e chiusi, come se davvero si fosse piegata e curvata nel senso della lunghezza, gemendo come un essere vivente. Sarebbe proprio triste se, dopo dieci mesi di lotta coraggiosa e ardita mai combattuta da una nave, una così valente imbarcazione dovesse finire schiantata nella stretta inesorabile del pack di Weddell, che lentamente la va strangolando. (…) I due grandi banchi di ghiaccio in mezzo ai quali si trovava l’Endurance cominciarono ad accostarsi ed essa fu sottoposta a forze di pressione e tensione spaventose. Nella sala macchine, il punto più debole della nave, si sentivano gemiti,schianti e tonfi simili a colpi di martello. Le piastre di ferro del pavimento si deformarono sovrapponendosi e producendo forti rumori metallici. Nel frattempo le parti sporgenti dei banchi di ghiaccio si frantumavano reciprocamente,sollevando crinali di pressione. (…) Quella sera, la cena nel quadrato ufficiali fu una strana faccenda. La maggior parte dei commensali dovette sedere sul pavimento, con i piedi puntati contro le assi e i piatti sulle ginocchia. (…) L’Endurance era sottoposta a forti sollecitazioni. Ascoltando i rumori provenienti da sotto, sentivo le ordinate gemere e scricchiolare, gli schianti, simili a colpi di pistola, che ci segnalavano il cedimento di una caviglia di legno o di un’asse, insieme ai deboli, indefinibili mormorii emessi dalla nostra nave sofferente. (…) Alle 19 si sviluppò una pressione fortissima,con forze di torsione che strangolarono la nave a prua e a poppa. (…) 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 87

88 Milioni di tonnellate di ghiaccio premevano inesorabilmente sulla piccola nave che aveva osato sfidare l’Antartico. Ora l’Endurance imbarcava acqua, e alle 21 diedi l’ordine di calare sul pack le scialuppe, l’attrezzatura, le provviste e le slitte e di spostare tutto il materiale sul banco di ghiaccio, portandolo a una certa distanza dalla nave. (…) Sebbene siamo stati costretti ad abbandonare la nave, schiacciata al punto da allontanare ogni speranza di poter mai essere riparata, ciò nondimeno noi siamo vivi e stiamo bene, e abbiamo le provviste e l’attrezzatura necessarie al compito che ci aspetta. L’obbiettivo è raggiungere la terraferma con tutti i membri. Sull’Endurance io avevo affidato ambizioni, speranze e desideri. Dopo essere andata alla deriva per più di 570 miglia in direzione nord-ovest, nel corso dei 281 giorni durante i quali è rimasta intrappolata nel pack, ora l’Endurance è annientata e abbandonata. Ora ci troviamo a 346 miglia da Paulet Island, il punto più vicino dove ci sia una qualche possibilità di trovare cibo e riparo. Una piccola baracca, costruita laggiù dalla spedizione svedese del 1902, è piena di provviste lasciate dalla nave di soccorso argentina. So tutto di queste provviste, perché fui io ad acquistarle a Londra per conto del governo argentino quando mi chiesero di equipaggiare la spedizione di salvataggio. (…) A mezzanotte stavo camminando sul pack, ascoltando il ghiaccio che strideva e i gemiti e gli schianti che mi parlavano dell’agonia mortale dell’Endurance, quando all’improvviso mi accorsi di una fenditura che correva sul pack passando proprio in mezzo al nostro campo. Al fischio d’allarme tutti gli uomini si scaraventarono fuori; le tende e i materiali che si trovavano su quella che adesso era la parte più piccola del lastrone furono portati sulla porzione di ghiaccio più estesa. (…) Tuttavia, ho la certezza che la cosa giusta da farsi sia quella di tentare la marcia, perché se riusciamo a percorrere 5 o 7 miglia al giorno verso nord-ovest le nostre possibilità di salvarci,nei mesi a venire, aumenterebbero moltissimo. Questo problema ha anche un risvolto psicologico. In generale, per gli uomini, sarà molto meglio pensare che, per quanto lentamente, stanno comunque procedendo sulla strada verso terra piuttosto che limitarsi a star lì ad aspettare che la lenta deriva ci spinga fuori da questa spietata distesa di ghiaccio. Faremo un tentativo di spostarci. Il risultato è al di là della mia capacità di previsione o di controllo. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 88

89 OCEAN CAMP “Spostammo le tende e tutta la nostra attrezzatura su uno spesso banco di ghiaccio, vecchio e pesante, e spostammo lì il nostro campo, che chiamammo Ocean Camp. Fu con enorme difficoltà che spostammo le due scialuppe. La superficie era terribile, nulla di simile a quanto nessuno di noi avesse mai visto prima. A volte affondavamo fino alle anche, e la neve era alta dappertutto due piedi.[…] Decisi di tenere da parte il più a lungo possibile le nostre preziose razioni da slitta, che sarebbero state indispensabili per l’inevitabile viaggio sulle scialuppe,e di sostenerci quasi interamente con la carne di foca e di pinguino.[…] La raccolta del cibo era adesso la considerazione più importante. Ogni giorno, la mattina presto, le mute uscivano per recarsi al relitto al comando di Wild, e gli uomini fecero ogni sforzo per salvare il salvabile. Si trattava di un compito molto difficile, dal momento che tutto il ponte di prua era sommerso.[…] Naturalmente la nostra dieta è molto carente per quanto riguarda i farinacei e di conseguenza abbiamo un certo desiderio di questi alimenti: il pane è fuori questione, e dal momento che stiamo economizzando le rimanenti scatole di gallette per il nostro futuro viaggio sulle scialuppe, stiamo centellinando la scorta di farina facendo delle focacce, tre o quattro al giorno. Esse sono preparate con farina, grasso, acqua, sale, un poco di lievito artificiale; la pasta viene stesa in sfoglie rotonde e cotta in circa dieci minuti su una superficie di ferro arroventato sulla stufa. Ogni focaccia pesa un’oncia e mezza o forse due, e si è molto fortunati a poterle preparare.[…] 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 89

90 per quasi tre mesi e mezzo, Patience Camp. (...) ”
La marcia intermedia (…)“Ogni giorno, dopo che tutti gli uomini si erano coricati, Wild e io andavamo avanti di una o 2 miglia in modo da perlustrare il percorso che ci aspettava il giorno successivo, segnandolo con pezzi di legno, lattine e bandiere. Dovevamo scegliere una pista che, per quanto un poco tortuosa, fosse la più piana possibile e avesse il minor numero di gibbosità. (...) La superficie del ghiaccio, inoltre, era molto molle, e così la nostra avanzata fu lenta e faticosa.(...) Adesso il ghiaccio tutt'intorno a noi era troppo crepato e molle per essere attraversato con la slitta; d'altra parte, non c'era sufficiente acqua aperta per consentirci di varare le scialuppe con un minimo di sicurezza. Eravamo in marcia da sette giorni; le razioni scarseggiavano e gli uomini erano deboli. Si erano sfiniti trascinando i carichi sulle superfici molli e la nostra riserva di cibo da slitta era molto esigua. Avevamo marciato per 7 miglia e mezzo in linea retta e a questa velocità avremmo impiegato trecento giorni a raggiungere terra a ovest. Poiché disponevamo di cibo solo per quarantadue giorni, non avevamo alternative se non quella di accamparci ancora una volta sul pack e armarci di tutta la pazienza di cui eravamo capaci, finchè le condizioni non fossero parse più adatte a ripetere il nostro tentativo di evasione. A tal fine, ammucchiammo le provviste in più, tenendo da parte, sulle slitte, le razioni del viaggio, e portammo tutta l'attrezzatura che potemmo da Ocean Camp, solo da poco abbandonato. Chiamammo la nostra nuova casa, che avremmo occupato per quasi tre mesi e mezzo, Patience Camp. (...) ” 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 90

91 Pantiece camp “La tristezza che si era impadronita di alcuni uomini scomparve poco a poco. La nostra dieta era molto carente di farinacei, la farina era sufficiente per dieci settimane. Avremmo dovuto ricorrere alle reazioni della slitta, quindi le squadre uscivano ogni giorno in cerca di foche e pinguini. A causa della scarsità di cibo dovetti dare l’ordine di uccidere tutte le mute tranne due. Fu l’incombenza più orribile dell’intera spedizione, ci addolorò molto. Siamo a corto di ghiaccio e ora funziona una stufa soltanto. L’unica bevanda calda era il te; per il resto della giornata acqua ghiacciata, a volte neanche quello. Il freddo si fece insopportabile, eravamo vestiti molto leggeri e quindi soffrivamo molto di quella variazione climatica, di conseguenza stavamo sempre nei sacchi a pelo e ammazzavamo il tempo chiacchierando. Oggi abbiamo visto un gabbiano, un altro segno che la terra è vicina. Siamo certi che la prima giornata limpida avvisteremo la terra. Ora le nostre speranze si accentrano su Elephant Island o Clarence Island, distanti circa cento miglia a nord. Se non riusciamo a raggiungere neanche una di queste dovremmo ripiegare sulla Georgia Australe ma le nostre speranze sono davvero poche.” 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 91

92 FUGA DAL GHIACCIO “Intorno a noi vediamo ancora il cielo scuro della settimana scorsa a sud-ovest e a ovest, tutt’intorno fino a nord-est. Ci stiamo lasciando gli iceberg a ovest e ora ne vediamo ben pochi. Il mare lungo è più accentuato e sono certo che ci troviamo sull’orlo del banco di ghiaccio. Una sola bufera seguita da bonaccia disintegrerebbe il pack e allora potremmo aprirci un banco in mezzo. Sto riflettendo molto sulle nostre prospettive. La comparsa di Clarence Island dopo tante settimane passate alla deriva sembra quasi assumere il significato di un ultimatum. L’isola è l’ultimo avamposto meridionale e la nostra ultima possibilità di sbarcare. Al di là, si estende l’immenso Atlantico. Ormai da un momento all’altro le nostre piccole imbarcazioni potranno trovarsi costrette a veleggiare in mare aperto, con almeno un migliaio di leghe a separarle dalla terra a nord e a est. Uno sbarco a Clarence Island o Elephant Island è essenziale, e benché non sappia di nessuno sbarcato su quest’ultima, è quella che più ci attrae. Il suo nome, infatti, suggerisce la presenza di popolosi e succulenti elefanti marini. Ma soprattutto, aneliamo sempre più a sentire la terraferma sotto i piedi. Il banco è stato un buon amico per noi, ma la fine del suo viaggio è prossima e da un momento all’altro può rompersi e scaraventarci in mare.” Se il nostro gruppo avesse contato non più di sei uomini, trovare una soluzione non sarebbe stato difficile, ma data la limitatezza dei mezzi a nostra disposizione, portare in salvo l’intera spedizione sarebbe stato ben più arduo. C’erano ventotto uomini sul banco che andava riducendosi sempre di più sotto l’azione dei venti, del tempo, degli urti e delle onde. Sentivo tutto il peso della responsabilità ma l’atteggiamento dei miei compagni mi rincuorava. La solitudine è l’imprescindibile compagna del comando, ma l’uomo a cui spettano le decisioni non è poi così solo se chi lo segue non dubita di lui ed esegue con fiducia i suoi ordini. La temperatura era calata, e la superficie del mare era ricoperta da una patina ghiacciata. Ci stringevamo l’uno contro l’altro in cerca di un po’ di tepore. Gli indumenti si sgelavano nei punti di contatto fra i corpi. Stavamo il più possibile immobili, esprimendoci in bisbigli, speranze e timori. Di tanto in tanto scendeva uno spruzzo di neve che cadeva silenziosa sul mare, su di noi e sulle barche. Il vento era forte e il mare scorreva impetuoso nei tratti sgombri dal ghiaccio. Dissi agli uomini di mangiare quanto volevano, pensando che una volta in mare aperto avremmo forse dovuto liberarci di una parte delle provviste per alleggerire le scialuppe. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 92

93 Sfortunatamente, alcuni soffrivano troppo il mal di mare per approfittare di quella concessione. Poveretti, era già abbastanza brutto patire il freddo senza che il mal di mare andasse ad aggiungersi al lungo elenco delle loro afflizioni. Avanzammo lungo i canali fino a mezzogiorno quando ci trovammo improvvisamente in mare aperto. Con le vele gonfie e il sole che brillava sopra le nostre teste, assaporammo per qualche ora un senso di libertà e l’incanto del mare quasi compensò le sofferenze e le difficoltà che avevano caratterizzato i giorni precedenti. Finalmente eravamo sfuggiti al ghiaccio e ci trovavamo in acque navigabili. Il pensiero della casa lontana, soffocato dal corso di lunghe, ansiose giornate d’attesa, tornò a risvegliarsi, e gli ostacoli che ancora ci aspettavano parvero scomparire. Quasi tutti versavamo ormai in condizioni pietose; avevamo le labbra talmente gonfie che quasi non riuscivamo a toccate cibo. Io aspettavo con ansia il sorgere del giorno. A intervalli regolari chiamavo gli occupanti delle altre barche,che mi rispondevano sempre con ammirevole gaiezza. “Ce la passiamo bene ma vorrei tanto un paio di guanti asciutti”, gridò qualcuno dalla Stancomb Wills. La sete si faceva sempre più tormentosa. Ricavammo qualche sollievo dal masticare carne di foca cruda e ingoiando il sangue, ma era carne salata e di lì poco la sete si faceva doppiamente intensa. Diedi quindi ordine che la carne venisse distribuita solo a intervalli stabiliti oppure quando la sete era tale da mettere a repentaglio il nostro equilibrio psichico.” All’alba costatammo di essere vicinissimi alla terra. Con nostra grande gioia, vedemmo che le altre due scialuppe stavano veleggiando nella stessa direzione. Ne fummo così felici che lanciammo tre urrà, ma il ruggito delle onde impedì ai nostri compagni di sentirci. Comunque, li raggiungemmo di lì a poco e sulla spiaggia potemmo raccontarci quanto era successo”. Di lì a pochi minuti tutte e tre le barche erano a riva. Fu uno strano spettacolo quello che mi si parò davanti quando per la seconda volta scesi a terra. Alcuni uomini vacillavano vistosamente, quasi avessero scoperto una riserva di alcolici su quella spiaggetta desolata, e ridevano fragorosamente, mentre lanciavano ciottoli e si facevano scorrere tra le dita manciate di sabbia, simili a minatori incappati in una vera aurifera. Alla ricerca di un luogo più idoneo, durante la colazione a base di carne di foca, discussi con Wild i dettagli della piccola spedizione. Speravo in una località dove poterci trattenere per giorni, forse addirittura settimane, senza dover temere il mare o le bufere. L’allestimento del campo, l’uccisione delle foche e dei leoni marini ci aveva tenuti impegnati per tutta la giornata, e quella sera ci coricammo presto. Ma per me e i miei compagni della tenda n.1 la notte non portò riposo. Presto il calore dei nostri corpi sciolse la neve e il guano, trasformando il fondo della tenda in una poltiglia gialla dall’odore nauseabondo. Inoltre, la neve caduta aveva appesantito la tenda che durante la notte venne travolta da una bufera particolarmente violenta e ci rovinò addosso. Restammo sotto la coltre di neve fino al mattino, perché con quel tempaccio rimontare la tenda sarebbe stato del tutto inutile.” […] 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 93

94 Per mare […]“Al momento, le nostre risorse comprendevano tre foche e due polli e mezzo (ancora con il grasso). Era soprattutto dal grasso che dipendevamo per l’alimentazione della stufa e, dopo un primo esame della situazione, decisi che avremmo dovuto accontentarci di un solo pasto caldo al giorno. Era necessario riprendere il mare, e senza aspettare troppo. Era una conclusione cui non potevo sottrarmi. Ma in quale direzione? Deciderlo non era facile. […] Fu quindi inevitabile che proprio sulla Georgia Australe cadesse la scelta, e a quel punto mi dedicai a mettere a punto i particolari del viaggio. […] Ci furono parecchie discussioni, dato che gli uomini non ignoravano gli enormi pericoli dell’impresa, pericoli giustificati soltanto dal nostro urgente bisogno di aiuto. E’ risaputo che a metà del mese di maggio l’oceano a sud di Cape Horn è battuto dalle tempeste come nessun altro tratto di mare al mondo. Il clima è mutevole, il cielo grigio e coperto, e le bufere si susseguono quasi senza sosta. E tutto questo avremmo dovuto affrontarlo con un’imbarcazione piccola e indebolita, noi stessi logorati dalle vicissitudini trascorse. […] Presi quindi congedo dagli uomini e pochi minuti dopo ero a bordo della James Caird. L’equipaggio della Stancomb Wills ci strinse la mano un’ultima volta e ci augurarono buona fortuna. Quindi tagliammo la fune d’ormeggio e puntammo verso nord-ovest. I compagni rimasti sulla spiaggia erano uno spettacolo davvero patetico, con alle spalle i tetri picchi dell’isola e davanti il mare ribollente, ma i loro ultimi saluti furono allegri e destinati a incoraggiarci. Nei loro cuori albergava la speranza, e confidavano di ricevere al più presto l’aiuto di cui abbisognavano. […] Un altro disagio che vale la pena menzionare era lo sfregamento sulle gambe degli indumenti bagnati che non cambiavamo ormai da sette mesi. Avevamo l’interno delle cosce piegato e il tubetto di crema Hazeline che avevamo a disposizione poteva ben poco contro il dolore, ulteriormente accresciuto dall’acqua salata. Ci sembrava di non dormire mai, ma la verità era che ci appisolavamo a tratti, e solo per essere svegliati di continuo da nuovi disagi o dalle incombenze consuete. Io, poi, soffrivo a causa della sciatica che aveva cominciato a tormentarmi mesi addietro sul ghiaccio. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 94

95 […] Ci aspettava l’ultima tappa del viaggio
[…] Ci aspettava l’ultima tappa del viaggio. Le condizioni fisiche del gruppo, e in particolare di Vincent e di McNeish, escludevano la possibilità di riprendere il mare se non in caso di emergenza. E in ogni caso, la Jamens Caird non era più integra e dubitavo che ce l’avrebbe fatta. Distavamo ancora 150 miglia dalla stazione di Stromness. L’alternativa era l’attraversamento dell’isola, e poiché non eravamo certi della sua attuabilità, era indispensabile garantirci cibo e combustibile sufficiente per tutto l’inverno. Ma a Elephant Island 22 uomini aspettavano gli aiuti che solo noi potevemo garantire, e la loro situazione era senz’altro peggiore della nostra.” […] 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 95

96 Attraverso la Georgia Australe
La giornata si preannunciava bella, e la marcia sulla neve soffice ci aiutò a scaldarci. Davanti a noi si estendevano i crinali e gli speroni di una catena montuosa, la catena trasversale che avevamo individuato dalla baia. […] Eravamo a piedi di altezza, e la notte sarebbe stata fredda. Non avevamo tende né sacchi a pelo e le traversie di quei mesi avevano logorato i nostri abiti. In lontananza, nella vallata che si apriva sotto di noi, scorgemmo chiazze erbose nei pressi della costa. Se fossimo riusciti a scendere, avremmo potuto scavare una buca nella neve e foderarla d’erba per farne un giaciglio di una qualche comodità. […] Alle 6.30 mi sembrò di sentire il fischio di una sirena a vapore. Non volevo illudermi, ma sapevo che era più o meno a quell’ora che i cacciatori di balene presenti nella stazione si svegliavano. Tornai dagli altri per avvertirli, e pieni di eccitazione aspettammo le 7, ora in cui la stazione entrava in attività. Alle 7 in punto risuonò il fischio, trasportato fino a noi dal vento che soffiava tra le rocce e la neve. Non avevamo mai udito una musica più dolce. Era il primo suono creato dall’uomo che sentivamo dal dicembre 1914, quando avevamo lasciato Stromness Bay. Quel fischio ci diceva che lì vivevano degli uomini, che le navi erano pronte e che nel giro di qualche ora saremmo stati in viaggio per Elephant Island per portare soccorso ai compagni rimasti indietro.[…] 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 96

97 IL SALVATAGGIO “La prima notte presso la stazione baleniera fu meravigliosa. Nella casa del signor Sorlle io e Crean dividevamo una bella camera, con luce elettrica e due letti caldi e morbidi. Stavamo tanto comodi da non riuscire a dormire.[...] La mia mente era alla ricerca di un modo per prestare aiuto il prima possibile alla squadra di Elephant Island.[...] Non vi erano navi adatte a disposizione. Il tempo mostrava segni di miglioramento, e pregai tutte le autorità cilene di prestarmi lo Yelcho per un ultimo tentativo di raggiungere l’isola. Si trattava di una modesta imbarcazione in acciaio, non idonea ad avanzare nel pack, ma promisi che non l’avrei condotta fra i ghiacciai. Il governo era disposto a darmi un’altra opportunità, e il 25 agosto salpammo verso sud per IL QUARTO TENTATIVO DI SALVATAGGIO. Questa volta la provvidenza fu dalla nostra parte. Il piccolo piroscafo compì un rapido viaggio in condizioni meteorologiche piuttosto buone e, quando ci avvicinammo a Elephant Island, scoprii che il ghiaccio si era aperto.[...] Procedetti verso est, e alle la vista acuta di Worsley individuò il campo, quasi invisibile sotto la coltre di neve. Gli uomini sulla terraferma ci avvistarono nello stesso istante, e scorgemmo minuscole figurine che correvano verso la spiaggia agitando le braccia.[...] Alcuni membri della squadra erano in cattive condizioni, ma Wild aveva unito il gruppo e aveva alimentato le speranza nel cuore di ciascuno.” 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 97

98 LA FASE FINALE “Sebbene sia stata un fallimento sotto un certo punto di vista, credo che l'impresa abbia rappresentato un successo sotto molti altri. Sono state condotte numerose ricerche scientifiche. Le osservazioni meteorologiche hanno una grande portata economica. Gli studiosi idrografici sul Mare di Weddell hanno contribuito a svelare il mistero di questo mare, uno dei più sconosciuti della Terra (...) 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 98

99 IL RISCALDATORE SOLARE D'ACQUA
Educazione tecnica IL RISCALDATORE SOLARE D'ACQUA È formato da una scatola quadrata di legno di 1 x 1 m interamente e di 10 cm di altezza, isolata con polistirolo espanso di 5 cm. A centro della scatola si fisserà un pezzo di tubo metallico piegato a L per l’uscita dell’acqua calda; si fisserà un pezzo di tubo metallico per quella fredda. In fine l’estremità di un tubo di plastica nera semirigido, di 2,5 cm di spessore fissare con viti sui fianchi dalla scatola al coperto di vetro. È possibile formare il coperchio di vetro con 2 pezzi uniti di vetro. Le radiazioni solari vengono assorbite dal tubo di plastica, per la riflessione interna del vetro isolante, il calore viene conservato, con un aumento della temperatura. Collettore piano MATERIALI -assetta per la legna -polistirolo colorato di nero -vetro -2 contenitori per l’ H2O. PROCEDIMENTO Prendere la cassetta per la legna, rivestirla di polistirolo colorato di nero, mettere una lastra di vetro sopra la cassetta per la legna, fare entrare il tubo elastico colorato di nero nella cassetta, poi attorcigliarlo a spirare, poi farlo uscire ed infine farlo entrare in un altro contenitore CONCLUSIONE L’H2O fredda del primo contenitore passa nel tubo nero che attrae il sole grazie al quale l’H2O diventa calda. 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 99

100 Incontro con Matteo Cattadori
ANTARTIDE: MOTORE E ARCHIVIO DEL CLIMA. L’Antartide è il motore del clima perché lo fa funzionare e muovere, è un archivio perché immagazzina ed ha informazioni interessanti. MOTORE del clima ARCHIVIO del clima Distribuzione di energia Unico continente nella in modo omogeneo stessa zona da sempre. Acqua Calore specifico Istituto Comprensivo Taio - Coredo Scuola Media classi I D e I C; anno scolastico 2007 /2008 Termoalino (sale-temperatura) Corrente circumpolare. (sistema di correnti circumpolari) 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 100

101 Alunni classe 1D AGOSTINI MICHELA CORRA’ ISABEL LEKIQI BENJAMIN
MRUK ALICE RAMPONI CRISTIANO RIZZARDI ERIKA RIZZARDI ERWIN RIZZARDI GLORIA RIZZARDI LORENZO RIZZARDI TIZIANA SICHER GABRIEL TABARELLI DE FATIS RUDY TAVONATTI DANIELE USEINI MEVLAN WIDMANN VALENTINA ZANDRON MIRIANA 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 101

102 Alunni classe 1C Istituto comprensivo Taio - Coredo Docenti:
1. BARATELLI STEFANO 2. BATTISTI VANESSA 3. BRENTARI MATTEO 4. CONCI MARIELE 5. DALLATINA ELISA 6. ERLICHER LORIS 7. INAMA CAROLINA SOLEDAD 8. JANUZI GRESA 9. MAISTRELLI MICHELE 10. MENAPACE BEATRICE 11. MIHALI ANDREEA 12. NICOLUSSI MATTEO 13. OSSANNA CATERINA 14. PANCHERI ANDREA 15. RAMPONI ALESSIA 16. ZOTTELE MARTINA Istituto comprensivo Taio - Coredo Docenti: Pomarolli Cinzia, Maggiore Maria Rosaria; Zuccali Giancarla, LuchiTosca e Dughetti Emma 1C – 1D SCUOLA MEDIA COREDO A.S. 2007/2008 IC TAIO 102


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