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I 5 linguaggi del perdono Parrocchia San Giovanni Evangelista - Verona

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Presentazione sul tema: "I 5 linguaggi del perdono Parrocchia San Giovanni Evangelista - Verona"— Transcript della presentazione:

1 I 5 linguaggi del perdono Parrocchia San Giovanni Evangelista - Verona
Gruppo Famiglie I 5 linguaggi del perdono 4° incontro Sabato 21 febbraio 2009 Parrocchia San Giovanni Evangelista - Verona

2 Preghiera iniziale - Salmo 38
Caducità della vita 2 Ho detto: "Veglierò sulla mia condotta per non peccare con la mia lingua; porrò un freno alla mia bocca mentre l`empio mi sta dinanzi". 3 Sono rimasto quieto in silenzio: tacevo privo di bene, la sua fortuna ha esasperato il mio dolore. 4 Ardeva il cuore nel mio petto, al ripensarci è divampato il fuoco; allora ho parlato: 5 Rivelami, Signore, la mia fine; quale sia la misura dei miei giorni e saprò quanto è breve la mia vita". 6 Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei giorni e la mia esistenza davanti a te è un nulla. Solo un soffio è ogni uomo che vive, 7 come ombra è l`uomo che passa; solo un soffio che si agita, accumula ricchezze e non sa chi le raccolga.

3 8 Ora, che attendo, Signore. In te la mia speranza
8 Ora, che attendo, Signore? In te la mia speranza. 9 Liberami da tutte le mie colpe, non rendermi scherno dello stolto. 10 Sto in silenzio, non apro bocca, perché sei tu che agisci. 11 Allontana da me i tuoi colpi: sono distrutto sotto il peso della tua mano. 12 Castigando il suo peccato tu correggi l`uomo, corrodi come tarlo i suoi tesori. Ogni uomo non è che un soffio. 13 Ascolta la mia preghiera, Signore, porgi l`orecchio al mio grido, non essere sordo alle mie lacrime, poiché io sono un forestiero, uno straniero come tutti i miei padri. 14 Distogli il tuo sguardo, che io respiri, prima che me ne vada e più non sia.

4 + Dal Vangelo secondo Marco (Mc 2, 1-12) Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua». Quello si alzò e subito prese la sua barella e sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

5 I 5 linguaggi del perdono
esprimere rammarico assumersi le proprie responsabilità cercare di rimediare impegnarsi sinceramente per il futuro chiedere perdono Parole e GESTI per il futuro…

6 Yuri Orlov è un trentenne ucraino immigrato con la famiglia negli Stati Uniti con tanta voglia di emergere, ma pochi mezzo per farlo. Un giorno Yuri - uno straordinario Nicolas Cage - intuisce che il traffico d'armi può diventare il suo passaporto verso la vita agiata che ha sempre sognato e infatti, in breve tempo, conquista tutto ciò che desidera: soldi, potere e la donna dei suoi sogni. Alla sua rapida ascesa si oppone però Jack Valentine, un giovane agente idealista dell'Interpool, interpretato da Ethan Hawke. La storia che Andrew Niccol porta sullo schermo è inventata, ma si ispira a fatti e persone reali, mostrando i retroscena del traffico d'armi e degli intrighi politici che lo rendono possibile. Lord of war è un film che alterna con maestria momenti drammatici e ironici, scene d'amore e d'azione, ma è soprattutto un atto di denuncia. Guardandolo si capisce perché il regista abbia incontrato tante difficoltà a reperire i fondi per il progetto, presentato nel 2004 a ridosso dell'inizio del conflitto in Iraq, sebbene Niccol non sia Michael Moore e la sua denuncia non sia rivolta solo agli Stati Uniti, ma a tutti i paesi membri permanenti del consiglio di sicurezza dell'Onu, tutt'oggi i maggiori produttori di armi al mondo. USA 2005

7 L'ebraismo "per finta" degli ucraini Orlov
La voce in sottofondo di Yuri Orlov descrive come è diventato un mercante d'armi. Il giovane Yuri e la sua famiglia arrivano negli USA come emigrati dall'Ucraina. La sua famiglia si finge ebrea per ricevere condizioni immigratorie migliori. Si stabiliscono nella periferia di New York, nella cosiddetta Little Odessa di Brooklyn. Riescono a mandare avanti un ristorante, che considerano un negozio sicuro, «visto che la gente avrà sempre la necessità di mangiare». Un giorno, Yuri assiste ad un fallito omicidio nel quale un boss della Mafia russa riesce a sopravvivere e ad eliminare i suoi inetti esecutori, per poi girarsi, guardarlo fisso negli occhi ed in pochi secondi decidere di "graziare" il giovane testimone. Così, Yuri capisce improvvisamente che il suo compito è quello di soddisfare un altro bisogno umano: le armi.

8 Visione film (ultimi 25 minuti)

9 Tuttavia a casa la situazione familiare comincia a sfaldarsi
Tuttavia a casa la situazione familiare comincia a sfaldarsi. Sua moglie (Ava – Bridget Moynahan) insospettita dalla sempre più pressante presenza della polizia che indaga sul marito, dopo una visita di Valentine (in cui egli si appoggerà al fatto che i genitori di Ava erano stati uccisi in una rapina a mano armata) scopre l'attività criminosa di Yuri, e lo implora di smettere. Yuri all'inizio accetta, investendo l'enorme fortuna accumulata in attività oneste. Alla fine però cede alla tentazione, mentre Andrè è in visita a New York al palazzo delle Nazioni Unite, e lo prega di tornare in affari con lui. Yuri riparte per andare in Sierra Leone, ma Ava, tenuta all'oscuro, lo segue di nascosto fino al porto con Nicolai, loro figlio, e scopre un container in cui, per anni, Yuri aveva tenuto tutti i suoi segreti sul lavoro e sulle sue multiple identità, nonché un quadro di Ava, ufficialmente comprato da un ignoto mecenate. Il nuovo incarico di Yuri consiste nel fornire alla Sierra Leone, con la Liberia come tramite, un'ingente quantità di armi (ad un prezzo molto alto). Quando sta per concludere la trattativa, il fratello Vitaly, venendo a sapere che la partita di armi che i due stanno vendendo servirà a sterminare un accampamento di profughi, ha però una crisi di coscienza. Cercando di distruggere il carico d'armi rimane ucciso. Per una serie di coincidenze, questo porta Yuri ad essere arrestato dall'agente Valentine, dal momento che un proiettile verrà trovato nella salma, durante un controllo aeroportuale, mentre "ufficialmente" Vitaly era morto per attacco di cuore. Ormai Yuri è in stato di fermo, con Vitaly morto, Ava e Nicolai che lo hanno abbandonato e i genitori che lo ripudiano ("entrambi i miei figli sono morti" dirà la madre). Interrogato, riferisce però che grazie ai contatti in alto loco riuscirà ad uscire di galera, ed infatti è proprio questo ciò che avviene, perché c'è bisogno di lui e, come afferma, "è un male, ma un male necessario", ed è il Presidente degli Stati Uniti il vero "mercante di morte", che esporta più armi in un giorno di quanto Yuri possa fare in un anno, ma che ogni tanto ha bisogno di uomini come Yuri, che possano farlo per lui. Alla fine, si capisce che la sua attività è condannata dalla classe dirigente solo in apparenza, perché è proprio grazie a uomini come lui che i governi di mezzo mondo possono condurre guerre e rivoluzioni a loro piacimento, e vendere armi ai "nemici dei loro nemici", ignorando i trattati e le leggi (Yuri dirà che il maggior trafficante d'armi al mondo non è lui, ma il Presidente degli Stati Uniti, che "esporta più armi in un giorno di quanto lui faccia in un anno").

10 Impegnarsi sinceramente per il futuro
Primo passo: VOGLIO cambiare Secondo passo: elaborare un piano di cambiamento Terzo passo: perfezionare e concretizzare il piano di cambiamento… tenere conto dello sforzo, non abbattersi nei fallimenti Ricostruire una VITA ma insieme…

11 Impegnarsi sinceramente per il futuro
Yuri Orlov PROVA a cambiare: lo promette alla moglie Ava. Perché non funziona? Quale piano di cambiamento aveva fatto Yuri? Quali sono gli scopi di Yuri? Più forti del cambiamento? A chi da la colpa del suo “lavoro”?

12 Impegnarsi sinceramente per il futuro
Ava si fida di Yuri… per un po’. Fa bene mettere in discussione la sua fiducia nel marito? Come prova a farlo desistere? Va bene l’abbandono del marito? Erano possibili altre chance?

13 Chiedere perdono:puoi perdonarmi?
Timori e perdono 1 Timore di perdere il controllo. Alcune persone si sentono molto a disagio, quando non hanno il controllo di una situazione. Chiedere perdono a una persona significa abbandonare il controllo e mettere il futuro del vostro rapporto nelle mani dell’altra persona. Inconsciamente, potreste avere molte difficoltà in questo senso.

14 Chiedere perdono:puoi perdonarmi?
Timori e perdono 2 Se ricercate il perdono, l’altra persona potrebbe dirvi di no; potrebbe cioè rifiutare la vostra richiesta e forse voi lo considerereste un rifiuto personale. Per alcuni di noi, l’eventualità del rifiuto è il timore più grande.

15 Chiedere perdono:puoi perdonarmi?
Timori e perdono 3 Ammettere che avete sbagliato può indurvi a pensare che avete deluso una persona, o persino che non siete riusciti a seguire le vostre convinzioni morali. Per le persone che nutrono questo timore, ammettere di aver sbagliato equivale a dire: “Io sono un fallimento”.

16 Prefazio IV di quaresima: i frutti del digiuno
E' veramente cosa buona e giusta,  nostro dovere e fonte di salvezza,  rendere grazie sempre e in ogni luogo  a te, Signore, Padre santo,  Dio onnipotente ed eterno.  Con il digiuno quaresimale tu vinci le nostre passioni, elèvi lo spirito, infondi la forza e doni il premio, per Cristo nostro Signore. Per questo mistero si allietano gli angeli e per l'eternità adorano la gloria del tuo volto. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre voci nell'inno di lode.

17 Pillola di saggezza “Non c’è il rischio che vi pentiate troppo presto, perché non sapete quando sarà troppo tardi” Thomas Fuller

18 Parrocchia San Giovanni Evangelista - Verona
Gruppo Famiglie Prossimo incontro Sabato 21 marzo Parrocchia San Giovanni Evangelista - Verona


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