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LA TEORIA DEL SISTEMA ARISTOTELICO-TOLEMAICO

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Presentazione sul tema: "LA TEORIA DEL SISTEMA ARISTOTELICO-TOLEMAICO"— Transcript della presentazione:

1 LA TEORIA DEL SISTEMA ARISTOTELICO-TOLEMAICO
COSMOLOGIA TOLEMAICA LA TEORIA DEL SISTEMA ARISTOTELICO-TOLEMAICO

2 INDICE ARGOMENTI CLAUDIO TOLOMEO ALMAGESTO OPERE MINORI COSMOLOGIA
SISTEMA GEOCENTRICO QUALE E’ LA FORMA DELLA TERRA? INCONGRUENZE TRA ARISTOTELE E TOLOMEO “EPPUR SI MUOVE” CENNI FILOSOFICI SITI E FONTI ESTERNE

3 CLAUDIO TOLOMEO Claudio Tolomeo ( d.C. circa), nacque probabilmente in Grecia sebbene il suo nome possa suggerirci altre ipotesi; ad esempio “Tolomeo” è di uso comune presso gli egizi mentre “Claudio” ci fa supporre che egli fosse un cittadino romano Tolomeo visse per gran parte della sua vita ad Alessandria d’Egitto dove svolse il suo lavoro di astrologo, astronomo e fu considerato dai contemporanei, uno dei padri della geografia Tra i suoi innumerevoli trattati scientifici, quello che riscosse più successo fu l’ Almagesto Indice

4 ALMAGESTO Almagesto è il nome del trattato astronomico di Tolomeo, che spiega i moti delle stelle, dei pianeti e della luna ponendo la Terra al centro dell’universo. Il testo originale, scritto in arabo, è sopravvissuto all’incendio che colpì la biblioteca di Alessandria d’Egitto. Di conseguenza per molti secoli le dottrine presenti all’interno di esso furono sconosciute all’intero mondo occidentale. I calcoli apportati da Tolomeo nel suo trattato, si verificarono simili alla realtà e fino alle recenti scoperte in campo astronomico, furono considerate veritiere e utili nel campo dell’astronomia e della navigazione. Indice

5 OPERE MINORI Oltre all’Almagesto, Tolomeo scrisse diverse opere di carattere astronomico e geografico Tetrabiblos: Un compendio delle nozioni astrologiche del tempo. Analemma: Descrizione di un orologio solare di sua invenzione. Planisphaerium: Un trattato sulla proiezione della sfera celeste su una superficie piana. Geographia: Un trattato di otto libri su posizioni geografiche di tante località del mondo allora conosciuto e le loro posizioni date in termini di latitudine e longitudine. L'opera apparve in Europa soltanto nel 1400 quando incominciarono le migrazioni di popolazioni bizantine. Ottica: Descrizione di esperimenti eseguiti dallo stesso Tolomeo. Ipotesi Planetarie: Descrizione di un modello meccanico del sistema planetario, costituito da sfere materiali incastonate l'una nell'altra. Indice

6 COSMOLOGIA Il termine di “cosmologia”, composto di kosmos (ordine) e logos, designa in generale le indagini di natura filosofica e scientifica aventi come oggetto l’ordine dell’universo. Per comprendere a fondo il significato di cosmologia bisogna divedere essa in astronomia e in cosmologia. L’ ASTRONOMIA è lo strumento che permette di calcolare il movimento delle stelle nella volta celeste mentre la COSMOLOGIA è lo studio della struttura fisica dell’universo. Tra i principali problemi che hanno impegnato la ricerca cosmologica, e che vengono ancora dibattuti dagli scienziati , vi sono quelli delle dimensioni e dell’origine dell’universo. Claudio Tolomeo nell’Almagesto formulò una sua teoria che vedeva la Terra al centro dell’universo. Indice

7 La teoria che si contrapponeva a quella di Tolomeo era quella “Eliocentrica”.
Aristarco fu il primo a porre il Sole al centro dell’universo (teoria poi affrontata da Copernico nel 1600), ma il più grande fautore dell’ eliocentrismo fu Galileo Galilei. Un altro massimo esponente del sistema eliocentrico oltre a Copernico e a Galileo fu Keplero. A Galileo, si attribuisce l’invenzione del telescopio, strumento che negli anni diventerà fondamentale nell’osservazione del cosmo. Con questo nuovo mezzo di osservazione, Galileo riuscì ad osservare che la superficie lunare era simile a quella terrestre poiché frastagliata. Nonostante le sue ricerche dettagliate e molto vicine alla realtà (anche oggi), Galileo fu processato come eretico dal Tribunale dell’Inquisizione. Copernico e Keplero non furono toccati dal Tribunale semplicemente perché erano distanti dall’influenza che la chiesa aveva sull’Italia. Indice

8 SISTEMA GEOCENTRICO Il sistema geocentrico (detto anche aristotelico-tolemaico) è un modello astronomico che pone la terra al centro dell’universo. Secondo la teoria geocentrica, le stelle e gli altri pianeti ruoterebbero attorno alla Terra con moti e periodi diversi a seconda della distanza da essa. Il sistema geocentrico è così schematizzato: Terra (immobile e al centro dell’universo), Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno. La terra secondo la visione tolemaica è costituita dai quattro elementi (aria, terra, fuoco e acqua) mentre le stelle sono costituite da elementi perfetti e incorruttibili. Al di là delle sfere dei pianeti, vi è l’ultima sfera detta delle stelle fisse che costituiva il limite oltre la quale non esisteva nulla se non Dio che forniva un movimento alle sfere. Indice Continua

9 Per spiegare le elongazioni massime e le retrogradazioni per pianeti come Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, si suppose che essi si muovessero di moto uniforme su circonferenze, dette epicicli, i cui centri si muovevano, sempre di moto uniforme, su altre circonferenze di diametro maggiore, chiamati deferenti. Per risolvere i problemi dovuti alle elongazioni e alle retrogradazioni, Tolomeo fu particolarmente abile a rappresentare geometricamente le varie particolarità degli epicicli. Anche la Luna ed il Sole si supponeva che si muovessero su circonferenze attorno alla Terra, ma senza epicicli; l'unico dato da spiegare era la non uniformità del moto sulla loro traiettoria sulla sfera celeste. Anche se del tutto privo di senso fisico, il sistema tolemaico, geocentrico, costituiva una grandiosa costruzione geometrica, capace di rappresentare in modo completo, particolareggiato ed anche quantitativo, tutti gli aspetti del cielo e di prevedere il corso dei pianeti. Indice

10 INCONGRUENZE TRA ARISTOTELE E TOLOMEO
Nonostante il sistema geocentrico sia conosciuto come aristotelico-tolemaico, leggendo le opere di entrambi i cosmologi, ci appaiono diverse incongruenze; e ciò che ci fa rimanere perplessi è il fatto che esso fu accettato unico e veritiero tra tutte le ipotesi formulate nel corso degli anni. Infatti osservando meglio il moto dei pianeti, entrambi furono costretti a rivedere le ipotesi formulate. Aristotele, spiegò gli strani spostamenti dei pianeti dicendo che tra tutti i movimenti regolari e perfetti talvolta qualcuno poteva risultare irregolare. Indice Continua

11 Anche Tolomeo fu costretto a rivedere le sue idee e finì col dire che il suo sistema non era più geocentrico, in quanto la Terra non era da considerarsi come l’esatto centro dell’universo. Questa affermazione però non esclude il fatto che la Terra sia la sfera più interna dell’intero sistema . La differenza più clamorosa è che Aristotele è un fisico (un filosofo della " filosofia seconda “) mentre Tolomeo è un astronomo. In Aristotele, l’oggetto della ricerca è l’intellegibile che si identifica nella forma. Aristotele rivaluta l’esperienza dei sensi sottovalutata con il concetto di idea proposto da Platone. La scienza aristotelica è una scienza che si avvale delle esperienze, ma che al contrario della scienza tolemaica non si ferma alle sole esperienze. Indice

12 QUALE E’ LA FORMA DELLA TERRA?
Tolomeo afferma che la terra è di forma sferica basandosi sul fenomeno del tramonto del Sole. Egli infatti afferma che il Sole tramonta prima ad occidente che ad oriente e giunge a dire che la Terra ha forma sferica dicendo che la differenza delle onde è proporzionale alle distanze tra le regioni. Se la terra fosse concava agli astri sorgendo apparirebbero prima alle genti più a occidente. Se fosse piatta, sorgerebbero e tramonterebbero insieme e nello stesso momento per tutti quelli che stanno sulla Terra. Se fosse piramidale, cubica o di qualche altra figura poliedrica, apparirebbero ugualmente per tutti gli abitanti dello stesso piano. Tolomeo, Almagesto Indice

13 “EPPUR SI MUOVE” In un capitolo dell’Almagesto, Tolomeo muove critiche nei confronti dei cosmologi i quali affermano che la Terra compie un movimento intorno al suo asse e che il cielo rimane fisso. Negando questa ipotesi, condivide le idee di Aristotele formulate circa quattro secoli prima. Per farsi forte della sua teoria, illustrò nel suo testo una dimostrazione per assurdo. Infatti egli accettò per veritiera l’affermazione che la Terra possedesse un moto proprio e che le perturbazioni nuvolose fossero molto più veloci dei movimenti dei corpi “terrosi”. Tolomeo in questo modo spiegò che il movimento di rotazione della Terra era sicuramente il più impetuoso tra tutti i moti che gli avvenivano attorno; di conseguenza tutti i corpi non appoggiati sulla Terra apparivano compiere un altro movimento: quello contrario alla Terra. In questa maniera, le perturbazioni nuvolose non andranno mai in direzione del movimento della Terra perché il movimento di essa li sorpasserebbe. Se invece le nuvole e i corpi che si muovono nell’aria seguissero il moto della Terra, rimarrebbero statiche. Indice Continua

14 Alcuni sostengono che non si può addurre nulla contro l’ipotesi che il cielo sia immobile e la Terra ruoti intorno al suo asse da occidente verso oriente, compiendo un giro ogni giorno[…]. Infatti concediamo pure a costoro ciò che è contro natura […]; ma costoro dovranno convenire che il movimento della Terra è assolutamente il più impetuoso, rispetto a tutti i movimenti che gli avvengono intorno, dato che compie una così grande rivoluzione in breve tempo; di conseguenza tutti i corpi non appoggiati sulla Terra appariranno compiere un solo movimento, quello contrario alla Terra, e non si vedrà mai andare verso oriente una nuvola, ne nient’altro che voli o sia scagliato […]. Se poi costoro affermassero che l’aria è portata attorno insieme alla Terra […], apparirebbero sempre statici, senza compiere una deviazione o uno spostamento […]. Tolomeo, Almagesto Indice

15 CENNI FILOSOFICI I sistemi osservati si possono spiegare in questi fenomeni? Se la risposta è si, significa che i fatti osservati sono coerenti alle ipotesi. Questi punti sottoelencati sono d’importanza fondamentale per la discussione della veridicità delle ipotesi nel campo cosmologico. La scienza della natura è inscindibile dall’esperienza e senza di essa risulterebbe sterile. L’esperienza è l’osservazione di fenomeni naturali con strumenti precisi. Non basta fare osservazioni ma essere sicuri che vi possono essere critiche giuste e costruttive al riguardo. Il tutto è studiato in chiave matematica. La nostra attenzione deve essere sviluppata su effetti quantitativi tenendo sempre in conto elementi come il tempo e lo spazio. L’esperienza è metodica e non arbitraria. Indice

16 SITI E FONTI ESTERNE TESTI TRATTI DA: www.wikipedia.it
digilander.libero.it/diogenes99/Greci/Grecia.htm ANIMAZIONI TRATTE DA: Indice Continua

17 MATERIALE VIDEO SU ARGOMENTI TRATTATI:
IMMAGINI TRATTE DA: digilander.libero.it/diogenes99/Greci/Grecia.htm MATERIALE VIDEO SU ARGOMENTI TRATTATI: Indice


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