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1. Storia della ricerca su GESÙ

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Presentazione sul tema: "1. Storia della ricerca su GESÙ"— Transcript della presentazione:

1 1. Storia della ricerca su GESÙ
Secondo le Scritture Gesù di Nazaret tra storia e fede

2 Il senso della ricerca È necessaria la critica storica su Gesù?
Sì perché i Vangeli non sembrano affidabili Sì perché i vangeli canonici non sono le uniche fonti sulla sua vita Sì perché già nel NT era vivo questo interesse Sì perché ci sono sempre state contestazioni e apologie

3 I Vangeli non sembrano affidabili
Il senso della ricerca I Vangeli non sembrano affidabili CONTRADDIZIONI La genealogia di Mt 1,1-16 è diversa da quella di Lc 3,23-38 La cronologia della morte di Gesù è diversa in Gv (giorno di pasqua) e nei sinottici (giorno dopo pasqua) VARIANTI TESTUALI Vi sono alcuni tra i presenti che non morranno prima che vedano… …il regno di Dio venire con potenza (Mc 9,1) …il Figlio dell’uomo venire nel suo regno (Mt 16,28) …il regno di Dio (Lc 9,27) REINTERPRETAZIONI Mc 10,11s: «… e se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio». Nella Palestina di Gesù era possibile solo il divorzio dell’uomo: Marco applica il detto all’ambiente romano dei suoi destinatari.

4 I Vangeli canonici non sono le uniche fonti sulla vita di Gesù
Il senso della ricerca I Vangeli canonici non sono le uniche fonti sulla vita di Gesù Fonti cristiane canoniche (Vangeli sinottici, Giovanni) extracanoniche (vangeli gnostici, vangeli giudeocristiani, testimonianze patristiche…) Fonti non cristiane giudaiche (Flavio Giuseppe, fonti rabbiniche…) pagane (Plinio il giovane, Tacito, Svetonio…) Quale valore attribuire agli scritti non canonici?

5 Il senso della ricerca Già nel NT era vivo questo interesse: vedi il Prologo del Vangelo di Luca 1 Poiché molti han posto mano a raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono com-piuti tra noi, 2 come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, 3 così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, 4 in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto (Lc 1,1-4)

6 Il senso della ricerca Ci sono sempre state contestazioni anticristiane e apologie dei cristiani CELSO (II sec.) Alethòs logos: «Gesù era dunque un uomo, e un uomo tale quale lo manifesta la verità e lo dimostra la ragione» (→ noto attraverso Origene, Contra Celsum) TAZIANO (II sec.) Diatessaron: armonia dei quattro vangeli che evita le contraddizioni (ad es. non ci sono le genealogie divergenti di Mt e Lc); in Siria sostituì nella prassi liturgica i Vangeli fino al 423 d.C. AGOSTINO, De consensu evangelistarum (400 ca.) opera composta per mostrare la coerenza degli evangelisti nonostante le contraddizioni LUDOLFO DI SASSONIA, Vita Christi (1370 ca.): testo diffusissimo; prima edizione a stampa nel 1474 Andreas OSIANDER, Harmoniae Evangelicae Libri IV (1537): racconto unitario in greco e latino, che raccoglie tutte le parole di Gesù nei Vangeli

7 Il senso della ricerca La ricerca sul “Gesù storico” prende nuovo slancio con lo sviluppo della critica storica in epoca illuministica Nel XX secolo sono stati pubblicati circa libri su Gesù (in media 1000 all’anno) Importanza delle opinioni non scientifiche divulgate su internet (gli studiosi pubblicano volumi, i dilettanti scrivono su internet…) Secondo dopo la pubblicazione de Il codice Da Vinci di Dan Brown gli italiani che dichiarano di credere all’affidabilità storica dei Vangeli canonici è passata dal 95% al 70%.

8 Cosa vuol dire “Gesù storico”?
Il senso della ricerca Cosa vuol dire “Gesù storico”? Diverse terminologie possibili: “Gesù storico” versus “Cristo kerygmatico” “Gesù prepasquale” versus “Cristo postpasquale” “Gesù reale” = fatti/eventi reali “Gesù storico” = la ricostruzione degli storici “Gesù Cristo della fede” = l’interpretazione credente della storia di Gesù Il livello 3 (la fede) non è un ostacolo per arrivare al Gesù reale; al contrario, può aiutare ad una sua comprensione più profonda e migliore, perché aiuta a superare l’illusione positivistica che il livello 2 (la ricostruzione storica) possa esaurire il livello 1 (la realtà dei fatti).

9 Sì, per diversi motivi: [cfr G. Segalla]
Il senso della ricerca La ricerca storiografica su Gesù è necessaria alla riflessione teologica (cristologia)? Sì, per diversi motivi: [cfr G. Segalla] motivo culturale: per non “chiudersi in sagrestia” e intavolare un dialogo costruttivo con la cultura laica disponibile al confronto motivo teologico: la fede nell’incarnazione chiede di ancorare Gesù alla storia (no al docetismo, che nega la storia, e allo gnosticismo, che se ne disinteressa) motivo spirituale: è bello conoscere più possibile le persone che amiamo, il loro ambiente, i loro amici, ecc.

10 Tappe della ricerca Prima fase: Old Quest (1778 - 1906)
La critica illuministica L’ottimismo della ricerca liberale Il crollo della ricerca sulla vita di Gesù Seconda fase: New Quest (1906 – 1985) Il relativo disinteresse della “no-quest” Il rilancio degli studi nel secondo dopoguerra Terza fase: Third quest (1985 – oggi) L’attenzione al contesto ambientale e la riscoperta della ebraicità di Gesù Complessità “postmoderna” degli approcci

11 Rinascimento e Riforma protestante
Prima fase: Old quest ( ) ________________________________________________________ Rinascimento e Riforma protestante Nuovo interesse per le lingue bibliche, dopo il Medioevo latino Nascita della filologia: Erasmo da Rotterdam ( ) pubblica la prima edizione critica del Nuovo Testamento (Basilea 1516) La Riforma rigetta il «quadruplice senso» * della Scrittura accolto dalla tradizione monastica (letterale, allegorico, morale, anagogico) e si basa sull’unico principio «Sacra Scriptura sui ipsius interpres» ( Flaccio Illirico, Clavis Scripture Sacrae, 1567) * «Littera gesta docet, quid credas allegoria moralis quid agas, quo tendas anagogia»

12 La temperie illuminista
Prima fase: Old quest ( ) ________________________________________________________ La temperie illuminista Il deismo inglese contesta il concetto di religione rivelata e i dogmi, affermando la possibilità di conoscere il vero Dio con la sola razionalità e riducendo la fede a morale J. TOLAND, Christianity not Mysterious: A Treatise shewing, that there is nothing in the Gospel contrary to Reason, nor above it: and that no Christian Doctrine can be properly called a Mystery (1696) Th. CHUBB, The true gospel of Jesus Christ Asserted (1738) D. HUME, Dialogues Concerning Natural Religion (1779) L’illuminismo francese e tedesco esaltano la ragione e contestano la fede cristiana che pretende di fondarsi sulla storia VOLTAIRE: «La nostra religione è senza dubbio la più ridicola, la più assurda e la più sanguinaria che abbia infettato il mondo» (Lettera a Federico II di Prussia, 1767) G. E. LESSING: impossibile saltare il «maledetto, largo fossato» della storia → uguaglianza delle religioni: Nathan il saggio (1779)

13 Prima fase: «Old quest» (1778-1906 )

14 Hermann Samuel REIMARUS (1694-1768)
Prima fase: Old quest ( ) ________________________________________________________ Hermann Samuel REIMARUS ( ) Docente di lingue orientali, scrive senza pubblicarle pagine di Apologia degli adoratori razionali di Dio, in cui presenta le tesi deiste, contestando la fede della chiesa ufficiale (luterana) e difendendo la religione razionale G. E. Lessing pubblica postumi sette Frammenti dell’Anonimo di Wolfenbüttel ( ) «Ritengo che vi siano forti motivi per TENERE BEN DISTINTO CIÒ CHE GLI APOSTOLI RACCONTANO DA CIÒ CHE GESÙ NELLA SUA VITA HA REALMENTE ESPRESSO E INSEGNATO» (Framm. 7, Sullo scopo di Gesù e dei suoi discepoli, § 3) Gesù annunciava la venuta del Regno di Dio «secondo il modo di esprimersi giudaico» (§ 4) Gesù credeva di essere il Messia e invece si è ingannato; la risurrezione è solo una «astuta invenzione» degli apostoli e degli evangelisti  il cristianesimo è un “doppio inganno”

15 Ferdinand Christian BAUR (1792 - 1860)
Prima fase: Old quest ( ) ________________________________________________________ Ferdinand Christian BAUR ( ) Allievo di G. W. F. Hegel, che aveva già pubblicato una giovanile Vita di Gesù (1795) che descriveva Gesù come uno straordinario maestro di morale Interpretò le origini del cristianesimo mediante la dialettica hegeliana: giudeocristianesimo di Pietro (tesi), cristianesimo pagano di Paolo (antitesi), elaborazione sintetica di Giovanni (sintesi). Introdusse definitivamente il metodo storico-critico nello studio del NT (“Scuola di Tubinga”) e dimostrò la priorità dei Sinottici rispetto a Giovanni

16 David Friedrich STRAUSS (1808 – 1874)
Prima fase: Old quest ( ) ________________________________________________________ David Friedrich STRAUSS (1808 – 1874) Vita di Gesù rielaborata criticamente (1864) Applica ai Vangeli il concetto di MITO, come sintesi (hegeliana) fra soprannaturalismo e razionalismo Nell’individuo storico Gesù si realizza l’idea di umanità: il mito è il “rivestimento legittimo” di questa idea. Bruno BAUER (1809 – 1882) arriva ad affermare che la stessa esistenza di Gesù è un mito! Tesi ancora non scomparsa…

17 Prima fase: Old quest (1778-1906 ) ________________________________________________________
Ernest RENAN ( ) Vita di Gesù (1863): colossale successo editoriale, circa 600 edizioni fino a oggi primato della dimensione letteraria e romanzata unita a competenza critica ostentata usa i Vangeli, spec. i sinottici, considerandoli «biografie leggendarie» e valorizzando l’ambiente geografico («quinto vangelo») scetticismo metodologico: «La fervida fantasia di Maria di Magdala ebbe in questa circostanza [la risurrezione] un ruolo capitale. Potere divino dell’amore!... La passione di una allucinata risuscita un Dio al mondo!»… opposizione al dogma e alla chiesa

18 Adolph von HARNACK (1851-1930) e l’ottimismo della ricerca liberale
Prima fase: Old quest ( ) ________________________________________________________ Adolph von HARNACK ( ) e l’ottimismo della ricerca liberale Ispiratore del “protestantesimo liberale” L’essenza del cristianesimo (1900) uso delle fonti più antiche dei Vangeli mediante critica letteraria (ipotesi di “Q” = Quelle) studio dell’ambiente giudaico coevo si rifiutano i miracoli (non possono esserci!) si elimina l’elemento escatologico a favore di quello morale e sapienziale: «la vera fede in Gesù non è questione di ortodossia dogmatica, ma consiste nel fare come egli fece». Gesù è presentato come un «maestro di morale» che predica un Dio Padre e il Regno di Dio come realtà “interiore” e spirituale. Esito finale: «Vita Iesu scribi nequit»

19 Prima fase: Old quest (1778-1906 ) ________________________________________________________
Alfred LOISY (1857 – 1940) Il Vangelo e la Chiesa (1902) Scrive contro L’essenza del cristianesimo di von Harnack «Gesù annunciava il Regno, e invece è venuta la Chiesa»: secondo Loisy Gesù non era il predicatore di una religione interiore, ma un profeta escatologico del Regno, sconfessato dai suoi seguaci che costruirono le strutture soffocanti della Chiesa Anche se von Harnack era protestante e Loisy era cattolico (ma fu scomunicato nel 1908), i due utilizzano lo stesso metodo (studio critico delle fonti, ecc…) ma giungono a conclusioni opposte!

20 Prima fase: Old quest (1778-1906 ) ________________________________________________________
Albert SCHWEITZER ( ) Storia della ricerca sulla vita di Gesù (1906) Smaschera il carattere proiettivo delle immagini tratteggiate dai diversi autori: «L’indagine storica sulla vita di Gesù non è partita dal puro interesse storico, ma ha cercato il Gesù della storia come colui che poteva aiutare nella lotta per la liberazione dal dogma… Ogni epoca successiva ha voluto trovare i suoi pensieri in Gesù… E non soltanto le epoche: ogni singolo lo creò secondo la propria personalità. Non vi è impresa più personale che scrivere una vita di Gesù… le vite di Gesù più grandiose sono scritte con odio, come quelle di Reimarus e di Strauss…»

21 Prima fase: Old quest (1778-1906 ) ________________________________________________________
In opposizione alla ricostruzione liberale che vede in Gesù solo un “maestro di morale”, la sua ricostruzione della vita di Gesù lo interpreta principalmente come un profeta apocalittico-escatologico che annuncia la venuta del Regno di Dio. Ma anche la sua è una ricostruzione soggettiva, basata su un punto di vista!… Il fallimento della Leben-Jesu-Forschung lo spinse a cambiare vita: fu organista, poi medico, missionario, premio Nobel per la pace (1952)… perché “quel che conta è agire secondo la morale evangelica”: la sua convinzione è che in fondo storicamente di Gesù non si può sapere nulla.

22 Sintesi della prima fase: il rifiuto dalla fede dogmatica in Cristo
Prima fase: Old quest ( ) ________________________________________________________ Sintesi della prima fase: il rifiuto dalla fede dogmatica in Cristo Ci si sforza di riscoprire il Gesù storico dietro il falso Cristo del dogma, immaginando il processo come un “lavoro di restauro”: rimuovendo gli strati polverosi del dogma si sarebbe giunti all’autentico volto di Gesù Questo - si immaginava - avrebbe consentito di tornare dalla religione su Gesù alla religione di Gesù Ma invece ogni restauratore ha impresso il suo personale carattere e le sue proiezioni al ritratto di Gesù che ne è scaturito. Ad esempio:

23 Sintesi della prima fase: il rifiuto dalla fede dogmatica in Cristo
Prima fase: Old quest ( ) ________________________________________________________ Sintesi della prima fase: il rifiuto dalla fede dogmatica in Cristo ragione critico storica: Gesù è solo un buon maestro di morale (illuminismo) Il mito è la chiave per capire i Vangeli e l’unica cosa che rimane dopo la critica storica (Strauss) La teologia liberale studia le fonti originarie, soprattutto i “detti” di Gesù (fonte “Q”), perché i miracoli descritti nei sinottici sono impossibili Gesù come predicatore apocalittico disilluso Impossibilità di una ricostruzione storica veritiera

24 Seconda fase: «New quest» (1906 - 1985)

25 Seconda fase: New quest (1906 - 1985) __________________________________________________
Martin KÄHLER (1835 – 1912) Reagisce da credente contro la prima fase della ricerca sulla vita di Gesù con la conferenza: Il cosiddetto Gesù storico e l’autentico Cristo biblico (1892) Distingue il «Gesù storico o degli storici» (historisch) dal «Cristo della fede biblica», storico in senso pieno (geschichtlich) I Vangeli non sono documenti storici ma TESTIMONIANZE DI FEDE (primato del soggettivismo luterano: “Christus pro nobis”) I Vangeli sono «racconti della passione con una lunga introduzione» «Il Cristo reale, cioè il Cristo efficace, quello che attraversa la storia dei popoli, col quale milioni di uomini hanno intrattenuto un rapporto di fede filiale [...], è il Cristo predicato. La storia (Historie) di Gesù e la fede cristiana scorrono l’una accanto all’altra come olio e acqua»

26 Critica letteraria e Formgeschichte
Seconda fase: New quest ( ) ________________________________________________________ Critica letteraria e Formgeschichte Hermann GUNKEL ( ) Studioso dell’Antico Testamento, fu il primo a comprendere la specificità dei numerosi generi letterari presenti nella Bibbia, cogliendo l’importanza dell’ambiente vitale (Sitz im Leben) in cui tali forme si sviluppavano per la loro corretta interpretazione. Martin DIBELIUS ( ) Applicò il metodo della “storia delle forme” (Formgeschichte) al Nuovo Testamento: La Storia della forme del Vangelo (1919)

27 Seconda fase: New quest (1906 - 1985) __________________________________________________
Rudolf BULTMANN (1884 – 1976) Al livello metodologico: studio delle forme letterarie (Formgeschichte) per risalire alla fase orale della tradizione sinottica. La storia della tradizione sinottica (1921) Ciò che viene in luce è la straordinaria creatività della comunità cristiana delle origini, che compone testi in un preciso Sitz im Leben  ciò che lo studioso raggiunge è la storia della comunità cristiana, non la storia di Gesù. Ma ciò non importa: la storia di Gesù è del tutto superflua per la fede (“sola fides”) → cosiddetta “No-quest”: la storia di Gesù è scientificamente irraggiungibile, ma in ogni caso sarebbe uno sforzo inutile: la fede non si fonda sulla storia! Gesù (1926) «Non possiamo sapere praticamente nulla della vita e della personalità di Gesù» (1926).

28 Seconda fase: New quest (1906 - 1985) __________________________________________________
Rudolf BULTMANN (1884 – 1976) Al livello teologico: influsso del pensiero di M. Heidegger (l’esistenza autentica è “decisione” presente, la storia passata e non conta) e della teologia dialettica di K. Barth (la fede viene dall’ascolto del kèrygma e non dalla ragione) Nuovo Testamento e mitologia (1941) DEMITIZZAZIONE: «Non ci si può servire della luce elettrica e della radio o far ricorso in caso di malattia ai moderni ritrovati medici e clinici e nello stesso tempo credere al mondo degli spiriti e dei miracoli del NT» (1941) FRATTURA fra il Gesù storico (ebreo, profeta escatologico, messia sconfitto) e il Signore risorto del kérygma cristiano

29 Seconda fase: New quest (1906 - 1985) __________________________________________________
Ernst Käsemann (1906 – 1998) Allievo di Bultmann, rifiuta sia la pretesa della Old quest di definire il “Gesù storico” liberandolo dalle testimonianze di fede, sia il “Cristo della fede” demitizzato e senza contatti con la storia postulato da Bultmann. Il problema del Gesù storico (1953) Individua per primo le tre tappe fondamentali della redazione dei Vangeli (cfr Dei Verbum n. 19): la VITA DI GESÙ  (detti e fatti) la TRADIZIONE ORALE  (fonte “Q”, generi letterari ecc.) la REDAZIONE dei Vangeli (intenzione teologica)

30 Seconda fase: New quest (1906 - 1985) __________________________________________________
Käsemann ricerca a ritroso la relazione tra l’identità del Risorto (tappa della tradizione orale, ben studiata da Bultmann) e la predicazione prepasquale di Gesù (tappa della vita di Gesù, cercata invano dalla Leben Jesu Forschung), riagganciando così il kèrygma alla storia. Privilegia il criterio della “DISCONTINUITÀ” secondo il quale «appartiene al Gesù storico quel che è anomalo o discontinuo rispetto al contesto giudaico o alla fede della comunità cristiana». Ma in quegli anni il giudaismo intertestamentario si conosceva ancora male (lo si confondeva con il giudaismo rabbinico post 70 d.C.)! Quindi la discontinuità non era ben “calibrata rispetto all’ambiente reale intorno a Gesù.

31 Seconda fase: New quest (1906 - 1985) __________________________________________________
Günther Bornkamm ( ) Gesù di Nazaret. I risultati di quarant’anni di ricerche sul “Gesù della storia” (1956) Il volume riassume il meglio del rinnovato interesse per la storia e il desiderio di risalire dal Risorto annunciato dalla comunità credente al Gesù predicatore prepasquale del Regno di Dio. Esprime il desiderio di raggiungere gli «ipsissima verba Iesu» (J. JEREMIAS)

32 Giuseppe Ricciotti (1890 – 1964)
Seconda fase: New quest ( ) __________________________________________________ Giuseppe Ricciotti (1890 – 1964) Vita di Gesù Cristo (1941) Esempio di uno studio “canonico” (contro il modernismo di A. Loisy) che cerca di ambientare con cura la biografia di Gesù nel contesto storico e geografico, valutando criticamente il valore delle fonti e riconoscendo la plausibilità dei Vangeli canonici, con uno stile narrativo avvincente e una utile documentazione iconografica.

33 Seconda fase: New quest (1906 - 1985) __________________________________________________
Sintesi della seconda fase: dal rifugio nella fede al recupero della storia L’esito positivo della New quest è il riconoscimento che la fede non si fonda sulla storia, ma non può farne a meno. TUTTAVIA: «L’intenzione teologica che già nella predicazione di Gesù mira a scoprire in nuce il kérygma cristologico, in connessione con il criterio della differenza, ha condotto inevitabilmente alla percezione di Gesù in contrasto con il giudaismo» (G. Theissen).

34 Terza fase: «Third quest» (1985 - oggi)

35 Scoperte archeologiche e nuova conoscenza del giudaismo del I sec.
Terza fase: Third quest (1985-oggi) ________________________________________________________ Scoperte archeologiche e nuova conoscenza del giudaismo del I sec. La scoperta della biblioteca gnostica di Nag Hammadi (1945) e dei rotoli nelle grotte di Qumran (1947) ha consentito una conoscenza molto più precisa del giudaismo del I sec. (prima lo si confondeva con il giudaismo rabbinico successivo alla distruzione del tempio nel 70 d.C.) La Third Quest mette in luce NON la discontinuità, ma la piena collocazione di Gesù nel contesto ebraico del suo tempo Nondimeno, gli orientamenti sono molto eterogenei e i risultati estremamente diversificati!!

36 Terza fase: Third quest (1985-oggi) ________________________________________________________
La fase attuale è “postmoderna” e complessa, con almeno tre filoni diversi: RISCOPERTA dell’EBRAICITÀ DI GESÙ e CONTINUITÀ con l’ambiente giudaico → accentuazione della prospettiva storica su quella teologica; collaborazione con diverse discipline ausiliarie. CRITICA ANTIDOGMATICA come proseguimento della Prima ricerca, con gusto dissacratorio, provocatore e talora sensazionalistico RISCOPERTA DELLE TRADIZIONI ORALI e della “memoria culturale”: il Gesù ricordato e testimoniato

37 Terza fase: Third quest (1985-oggi) ________________________________________________________
Ed Parish SANDERS ( ) Gesù e il giudaismo (1985): è l’opera con cui convenzionalmente si fa iniziare la Third quest. Gesù: la verità storica (1993) Rappresenta il nuovo interesse per l’ambiente giudaico del I secolo, sottolineando – all’opposto della New quest – la piena ebraicità di Gesù Relativo ottimismo sul valore storico dei vangeli, se integrati con le altre fonti coeve e la conoscenza del giudaismo: «Abbiamo una conoscenza di Gesù molto buona, al livello generale» (1993) Gesù era un ebreo che condivideva la speranza escatologica di un intervento di JHWH per Israele; proclamò imminente il Regno di Dio e si considerò come un “viceré” inviato a preparare il suo Regno.

38 Terza fase: Third quest (1985-oggi) ________________________________________________________
Un quadro delle affermazioni storiche «fuori discussione» su Gesù secondo Sanders: Nasce prima della morte di Erode il grande (4 a.C.) Trascorre l’infanzia e la giovinezza a Nazaret, in Galilea Battezzato da Giovanni il Battista Esorta alcuni discepoli a seguirlo Insegna nei villaggi della Galilea Predica il «Regno di Dio» Verso i 30 anni va a Gerusalemme per pasqua Provoca disordini nell’area del Tempio Consuma una cena finale con i discepoli Viene arrestato e interrogato dalle autorità giudaiche Viene messo a morte per ordine del prefetto romano Pilato Gesù. La verità storica (1993) pp

39 Terza fase: Third quest (1985-oggi) ________________________________________________________
John P. MEIER (1942) Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico (previsti 5 voll.) Le radici del problema e la persona (1991) Mentore, messaggio e miracoli (1994) Compagni e antagonisti (2001) Legge e amore (2009) ???? «Un modello di esegesi storico-critica, in cui si palesano sia l’importanza sia i limiti di questa disciplina» (Benedetto XVI, Gesù di Nazaret, I, p. 328). I Vangeli canonici come restano fonte primaria e affidabile; ma vanno integrati con altre fonti (apocrifi, archeologia, analisi sociologica, analisi letteraria…)

40 Terza fase: Third quest (1985-oggi) ________________________________________________________
Gerd Theissen ( ) Con Annette MERZ: Il Gesù storico. Un manuale (1996; 20114) L’ombra del Galileo. Un romanzo storico (1986) Gesù e il suo movimento (2004) Uso dell’analisi sociologica per comprendere l’ambiente palestinese e giudaico del I secolo Lo storico vuole accostarsi alla vita di Gesù, ma i dati storicamente accertabili sono molto pochi: Gesù appare come un predicatore itinerante carismatico. Il profilo biografico è quindi solamente verosimile: Gesù rimane più un’«ombra» che una persona in carne ed ossa.

41 Terza fase: Third quest (1985-oggi) ________________________________________________________
John Dominic CROSSAN Il Gesù storico. La vita di contadino ebreo mediterraneo (1991); Gesù, una biografia rivoluzionaria (1994): Gesù = hippy stravagante, spirito libero anticonformista Con Robert FUNK ha fondato il Jesus seminar, ( ) per identificare i detti e i fatti autentici della vita di Gesù, Violenta reazione antidogmatica contro il fondamentalismo cristiano dei telepredicatori. Gli studiosi votavano sui singoli detti o fatti riportati nei Vangeli canonici o nel Vangelo di Tommaso, gettando una pallina di diverso colore per qualificare fatti e parole (sicuro – probabile – improbabile – impossibile). Esiti: l’82% dei detti attribuiti a Gesù non sarebbe autentico…

42 Terza fase: Third quest (1985-oggi) ________________________________________________________
James Dunn ( ) Jesus remembered (2003) tr. it. Gli albori del cristianesimo. I: La memoria di Gesù La tradizione sinottica viene meglio compresa in termini di tradizione orale piuttosto che solo in termini di interdipendenza testuale o letteraria (teoria delle fonti). L’oralità storico-culturale non è solo la trasmissione orale meccanica di un dato racconto, proverbio, ecc., ma è da intendersi come tradizione informale (diversificata a seconda degli ambienti) ma controllata (dagli anziani, che vigilano sulla correttezza della trasmissione). Dalle diverse performance dei ricordi su Gesù si formano le prime fonti scritte, che poi vengono redazionalmente compilate  le varianti non indicano contraddizione o manipolazione redazionale, ma «sono semplicemente il marchio della tradizione orale, il modo in cui la tradizione di Gesù funzionava» (A new perspective on Jesus).

43 Per una sintesi Progressione delle fasi della ricerca
Continuità con il contesto storico-religioso giudaico (Third quest) Continuità fra storia e kérygma (New quest) Gesù della storia (Old quest) Cristo della fede (“No quest”)

44 La complessità dell’attuale fase
Diversi filoni della ricerca contemporanea: Inserimento nel contesto giudaico – palestinese del I secolo (Sanders, Meier…) Collaborazione con discipline ausiliarie (Theissen…) Ricerca sensazionalistica del “vero Gesù” (Crossan e il Jesus seminar…) Valorizzazione della memoria culturale collettiva (Dunn…) Metodo scientifico unito all’edificazione della fede (Berger, Benedetto XVI…) Sottolineando esclusivamente la continuità tra Gesù e l’ebraismo molti interpreti sono costretti a postulare una radicale discontinuità tra Gesù e la Chiesa primitiva, «se vogliamo, un tradimento del cristianesimo rispetto a Gesù» (C. Augias – M. Pesce, Inchiesta su Gesù, Milano 2006, p. 68). Ma è davvero così?

45 La complessità dell’attuale fase
DA DOVE VIENE LA «NOVITÀ CRISTIANA» che ha cambiato la storia dell’umanità? Dal Gesù terreno e dal suo annuncio? Dall’evento pasquale? Dalla predicazione della comunità cristiana? Dagli inganni della Chiesa dei primi secoli? …lo vedremo la prossima volta!


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