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Zeno Rotondi, Head of Italy Research, UniCredit Roma, 30 ottobre 2013 Supporto degli istituti di credito alle imprese di famiglia in crisi: un maxi piano.

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1 Zeno Rotondi, Head of Italy Research, UniCredit Roma, 30 ottobre 2013 Supporto degli istituti di credito alle imprese di famiglia in crisi: un maxi piano di garanzie parziali per rilanciare lo sviluppo del paese

2 2 GDP Eurozone Eurozona: inversione di tendenza ma crescita moderata Fonte: Eurostat, Markit, UniCredit Research

3 3 Si sta dunque aprendo una possibile "finestra temporale" di riaggancio di ripresa di 6-9 mesi, ma permangono dei rischi Fonte: UniCredit Research  Giappone: le prime due “frecce” della Abenomics (stimolo fiscale e monetario) stanno funzionando, ma il loro impatto sull’economia sarà temporaneo. E’ sulla terza freccia ancora da scoccare, le riforme strutturali, che si gioca la sostenibilità di medio-lungo termine della ripresa.  In Cina la transizione verso un modello di crescita più bilanciato e meno dipendente dal credito è un processo ricco di ostacoli, con rischi al ribasso per l’economia.  Emergenti: non si possono escludere ulteriori turbolenze per i paesi in via di sviluppo che registrano un alto deficit delle partite correnti.  Negli USA la politica monetaria è destinata a diventare progressivamente meno accomodante; situazione meno pericolosa, se non per il debt ceiling.

4 I volumi del credito, richiesti e concessi, sono in calo … 4  La domanda di credito da parte delle imprese rimane negativa dalla fine del 2011;  Qualche segnale positivo a luglio sui mutui – casa. Prestiti alle imprese non finanziarie 1 Domanda di credito in Italia 2 Fonte: 1 Elaborazione ABI su dati Banca d'Italia, 2 ABI su dati Bank Lending Survey della BCE. L'indice di diffusione varia tra 1 e -1 ed è pari alla differenza tra la quota ponderata di banche che indicano che la domanda di credito delle imprese è in crescita e la quota di banche che indicano che la domanda è in calo  Nel 2012, in Italia, i prestiti alle imprese non finanziarie si sono contratti del 2,2% rispetto all'anno precedente;  Anche in Germania e Francia il credito langue. (var % annuale) (Indice di diffusione)

5 … ma occorre capire bene dove e perché! 5 Imprese sane Imprese in difficoltà  La domanda di credito è moderata in media; si rinnova quello che scade;  Esiste un problema di aspettative, di poca fiducia degli attori economici nella ripresa del sistema paese;  Occorre trasformare in positivo le aspettative degli operatori economici (i.e. sblocco crediti PA, segnali forti su problemi strutturali dell'economia, politiche di sostegno per alcuni ben selezionati settori, condivisione del rischio).  La domanda di credito è elevata per consolidamento/ ristrutturazione del debito, rara per nuovi investimenti;  Esiste un problema di offerta dovuto al forte rischio di insolvenza;  Occorre promuovere nuovo credito bancario attraverso interventi di condivisione del rischio.

6 Un'idea per uscire: 50 mld/€ di garanzie parziali da porre a beneficio di molteplici settori 6 Uno shock positivo immediato sulle aspettative ristagnanti (100 mld € di possibili nuovi finanziamenti)… … del tutto compatibile con il bilancio dello Stato in quanto ha impatti trascurabili nel breve e, se ben gestita, contenuti nel medio… … che può essere articolato a beneficio soprattutto delle PMI ma anche di molti settori industriali, delle famiglie e dei giovani.

7 Shock positivo sulle aspettative grazie ad importi rilevanti di nuovo credito 7 Fonte: Stime UniCredit, ABI Monthly Outlook Stock finanziamenti imprese e famiglie Marzo 2013Stock finanziamenti imprese e famiglie Marzo 2013Stock finanziamenti imprese e famiglie Marzo 2013 1.600 100 Nuovo credito erogabile Dotazione attuale Fondo Centrale di Garanzia Garanzie Parziali stanziabili proposte 50 mld/€ x 2 Per confronto

8 Il tema garanzie è alla base dell’iniziativa “Progetto Garanzie Italia” di Alleanze Cooperative, Confindustria, Rete Imprese Italia ed ABI 8 FINALITA' Il Progetto si propone di attivare nel periodo 2014-2016, grazie alla presenza di garanzie pubbliche, un flusso di nuovi finanziamenti per almeno 100 miliardi di Euro per: −sostenere liquidità, investimenti, capitalizzazione, rafforzamento patrimoniale e miglioramento della struttura finanziaria delle PMI; −favorire la realizzazione di progetti rilevanti di investimento in ricerca e innovazione, proposti da imprese di qualunque dimensione e tipologia, anche in forma aggregata; −tutelare i nuclei familiari, per sostenerne la domanda di beni durevoli e di immobili di uso abitativo (inclusi interventi di ristrutturazione anche finalizzati all’efficientamento energetico). MODALITA' ATTUATIVE −Stanziamento di risorse per 1-1,6 mld l'anno per triennio 2014-2016, con le quali realizzare un vero e proprio "sistema" nazionale di Garanzia. Al Fondo di garanzia per le Pmi (modello di riferimento) andrebbero affiancati altri due fondi assistiti dalla garanzia di ultima istanza dello Stato, con regole definite secondo le specifiche esigenze e relative alle diverse tipologie di intervento, con la possibilità d’intervenire sia su singoli finanziamenti, sia concedendo garanzie di portafoglio. In alternativa : −Utilizzo di meccanismi di garanzia alternativi all’intervento attraverso i Fondi e con potenziale minore impatto sul debito pubblico (es. garanzia diretta dello Stato)  in questo caso l’impatto sul deficit pubblico e sul debito pubblico corrisponderebbe e sarebbe pari ai soli flussi di insolvenze da pagare ogni anno, distribuibili in un arco temporale di 7-10 anni

9 In fase attuativa, oltre agli ambiti fin qui delineati, si potrà valutare un allargamento del perimetro di azione del progetto 9  Nuove imprese e start-up  Prestiti d'onore agli studenti  Facilitazioni mercato dei capitali per PMI (e.g. credit enhancement su mini-bond)  Settori ad alto indotto da stimolare (e.g. export, risparmio energetico, turismo, rinnovo facciate centri storici, etc)  Soluzioni difficili ex art. 67

10 Questo intervento è possibile anche in considerazione del grande divario tra l’Italia e gli altri paesi europei rispetto all’entità del debito “implicito" 10 Fonte: Moog, S. and B. Raffelhüschen, Ehrbare Staaten? Tatsächliche Staatsverschuldung in Europa im Vergleich, Argumente zu Marktwirtschaft und Politik Nr. 115, Stiftung Marktwirtschaft, Dicembre 2011 e UniCredit Research Debito pubblico (% PIL, dati al 2010)  Secondo varie statistiche e studi l’Italia è paese che pur avendo un elevato livello di debito pubblico Esplicito, ha invece passività potenziali future (il debito Implicito) molto limitate, le più basse in Europa.  Sommando debito esplicito e debito implicito l’Italia si attesta al 146% del PIL, il dato migliore tra i paesi UE, mentre la Germania segue subito dopo con il 193% del PIL. Esplicito Implicito La realizzazione del Progetto Garanzie Italia porterebbe a 150

11 Notevoli differenze tra Italia e gli altri paesi europei anche per quanto riguarda gli interventi di ricapitalizzazione pubblica delle banche 11 Fonte: Commissione europea Interventi di ricapitalizzazione pubblica (% PIL, dati al 2012) Secondo i dati forniti dalla Commissione europea, gli interventi di ricapitalizzazione pubblica forniti alle banche italiane, tenuto conto del supporto addizionale fornito a Monte Paschi, sono pari ad appena lo 0,2% del PIL

12 Il progetto ha inoltre effetti positivi sia sulla crescita economica, che sulle finanze pubbliche 100 mld/€ di nuovi impieghi nel triennio 2014-2016 possono generare 1 punto di PIL nel 2014-2016 con impatto positivo anche nel successivo triennio (2017-2019) in cui il PIL aumenterebbe, in termini cumulati, di ulteriori 0,3% 12 EFFETTI SULLA CRESCITA ECONOMICA EFFETTI SULLA FINANZA PUBBLICA Il costo ipotizzato di 4,7 mdi/€ è più che compensato dal gettito cumulato indotto dalla crescita di 1 punto di PIL nel triennio 2014-2016 (grazie anche all'effetto trascinamento nei successivi tre anni, la finanza pubblica beneficerebbe di maggiori risorse cumulate per ca 2,8 mld/€) Fonte: ABI, Direzione Strategie e Mercati Finanziari/Ufficio Analisi Economiche Note: per stimare l’impatto sulla crescita economica dell’aumento dell’offerta di impieghi a famiglie e imprese è stato usato un modello di offerta, sviluppato per la valutazione degli effetti macroeconomici di Basilea3 in sede di Gruppo di lavoro IIF, in cui è esplicitamente considerato l’impatto dell’offerta di credito sulla crescita. Una volta ottenuto il profilo di crescita si è fatto ricorso al modello econometrico annuale dell’ABI usato per la predisposizione degli scenari previsivi in AFO.

13 In Germania la KfW ha da decenni il ruolo di motore e finanziatore dello sviluppo 13 GOVERNO TEDESCO MERCATO € ¥ $ Garanzia "AAA" 400 mdi/€ Banca come intermediario Banca come agente  Limitatissimo impatto su debito pubblico  Sistema consolidato da decenni PMI Famiglie Start-up Imprese settori specifici Liquidità € 400 mdi/€ garanzie flussi garanzie flussi liquidità liquidità

14 In Francia, la Banca Pubblica d'Investimento (BPI) è l’unico punto di riferimento pubblico per le aziende in cerca di denaro fresco finalizzato a nuove iniziative e alla crescita 14  La Bpi è nata dalla fusione della Caisse des Dépôts, di Oséo, banca per le start up, e del l’Fsi, il Fondo strategico d’investimento. Ha lo scopo di: incitare, sostenere e finanziare la creazione di nuovi progetti; intervenire nel capitale di aziende; tutelare e rafforzare imprese ritenute strategiche.  A livello organizzativo la Bpi mutua appunto il modello della tedesca KfW sia pure con le differenze dovute ai due diversi ordinamenti; la KfW è organizzata su base federale mentre la strategia della Bpi è decisa dal comitato di orientamento nazionale, affiancato però da un comitato d’investimento regionale.  Dati al 2012: Capitale: 21 mld/€; AUM: 22 mld/€; ASSETS UNDER FINANCING: 15 mld/€; Garanzie in essere: 12 mld/€; Progetti innovativi finanziati: 3.210; Investimenti diretti: 500; Fondi in portafoglio: 250; Fondi regionali: 90.

15 Per concludere 15 La finestra temporale per ripartire è ORA e non dura a lungo C'è bisogno di uno shock significativo positivo sugli attori dell'economia Uno schema di garanzie parziali da 50 mdi attiva lo shock positivo con oneri del tutto trascurabili per la finanza pubblica


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