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L’ETÀ DEL REALISMO Storico Fallimento moti del ’48

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Presentazione sul tema: "L’ETÀ DEL REALISMO Storico Fallimento moti del ’48"— Transcript della presentazione:

1 L’ETÀ DEL REALISMO Storico Fallimento moti del ’48
Rinnovamento società, borghesia in ascesa Urbanizzazione, alfabetizzazione Culturale Positivismo Valore ai “dati positivi” della scienza Culto del progresso Letteratura Rappresentazione fedele e oggettiva della realtà Più autori e più lettori del ceto medio Temi sociali Lo scrittore deve assecondare le esigenze dell’industria editoriale Narrativa di consumo (Appendice, infanzia, sentimentale, storico, sociale, avventura)

2 Il Positivismo Ideologia della borghesia in ascesa Valore ai “dati positivi in contrasto con l’idea romantica Culto del progresso in contrapposizione a Leopardi Cardini teorici Scienza Unica conoscenza valida. Negazione di spiritualismo, metafisica, idealismo e religione. Mondo Materialistico sottoposto a leggi universali di tipo fisico-matematico Metodo scientifico Esteso in ogni ambito Pensiero Marx Comte Darwin

3 LETTERAURA DELL’ITALIA POSTUNITARIA
Insoddisfazione negli intellettuali Classe sociale dirigente e problemi delle classi sociali deboli Intervento della Chiesa nella politica Polemica contro il Romanticismo Patriottismo superficiale ed estenuazioni sentimentali Manzoni Sviluppo dell’industria editoriale Contrasto con la cultura Cultura ridotta a merce

4 SCAPIGLIATURA Prima avanguardia letteraria italiana Ribellismo e polemica Sperimentalismo Atteggiamenti provocatori Ostilità verso i lettori CARDUCCI Anticlericalismo e denuncia della borghesia Rifiuto di Manzoni Sanità morale Poeta guida ideale del popolo Classicismo VERISMO Luigi Capuana e Giovanni Verga Narrazione oggettiva Popolazione dell’Italia meridionale

5 Milano Firenze Roma Casa editrice fratelli Treves Corriere della Sera
Casa editrice Sonzogno Firenze Casa editrice Le Monnier Roma Rivista Cronaca bizantina Attività editoriale Sommaruga

6 LA SCAPIGLIATURA Definizione (L’identità scapigliata di Cletto Arrighi) Fenomeno generazionale: Si sviluppa a Milano Pubblicazioni sui giornali Ribellismo ed opposizione ai modelli Crisi del ruolo dell’intellettuale Polemica Classe borghese Fallimento degli ideali del Risorgimento Religione cristiana Rifiuto del Romanticismo e di Manzoni

7 Preludio “Noi siamo i figli dei padri ammalati:
Riferimento ai padri letterari, soprattutto a Manzoni. Consapevolezza della fine di un’epoca alla quale non si sa ancora apporre un nuovo modello. I valori religiosi sono ormai lontani e si afferma il culto dei beni materiali. Manzoni è identificato da “Casto poeta” Ostilità verso il lettore, visto come un nemico. All’epoca infatti i lettori erano soprattutto borghesi. Elenco del programma degli scapigliati e dei temi da loro trattati. “Noi siamo i figli dei padri ammalati: Aquile al tempo di mutar le piume” (vv. 1-2) “Nebbia remota è lo splendor dell’arca, E giù all’idolo d’or torna l’umano, E dal vertice sacro il patriarca S’attende invano” (vv. 5-8) “Casto poeta che l’Italia adora” (vv. 13) “O nemico lettor, canto la Noia, L’eredità del dubbio e dell’ignoto, Il tuo re, il tuo pontefice, il tuo boia, il tuo cielo, e il tuo loto! Canto litane di martire e d’empio; Canto gli amori di sette peccati […] (vv ) Canto le ebbrezze dei bagni d’azzurro, E l’Ideale che annega nel fango…” (vv )

8 Temi Dualismo Nulla di preciso Confusione ed ambiguità Realismo
Interesse per la malattia Rappresentazione del brutto Interesse per i ceti più deboli Irrazionalità Sollevarsi dal fango del mondo nella sfera dell’ideale Interesse per il fantastico Rimpianto dell’infanzia Amore e morte Ricerca del piacere Bello = irregolare, strano Rappresentazione della morte nella sua fisicità

9 SPERIMENTALISMO GENERI LETTERARI REGISTRI LINGUAGGIO METRICA
Romanzo sociale, di costume, autobiografico, poesia, racconto fantastico REGISTRI Comico, elegiaco. Fantastico LINGUAGGIO Varietà e complessità, lessico quotidiano, neologismi METRICA Divaricazione tra ritmo e metrica, ricorso all’enjambement

10 L’albatro Spesso, per divertirsi, le ciurme Catturano degli albatri, grandi uccelli marini, che seguono, compagni di viaggio pigri, il veliero che scivola sugli amari abissi. E li hanno appena deposti sul ponte, che questi re dell’azzurro, impotenti e vergognosi, abbandonano malinconicamente le grandi ali candide come remi ai loro fianchi. Questo alato viaggiatore, com’è goffo e leggero! Lui, poco fa così bello, com’è comico e brutto! Qualcuno gli stuzzica il becco con la pipa, un altro scimmiotta, zoppicando, l’infermo che volava! Il Poeta è come il principe delle nuvole Che abituato alla tempesta ride dell’arciere; esiliato sulla terra fra gli scherni, non riesce a camminare per le sue ali di gigante.

11 Vola alto nel cielo grazie alle sue grandi ali.
Prime tre quartine → Descrizione della consuetudine dei marinai di torturare e irridere l’albatro. Ultima quartina → Similitudine albatro – poeta. Albatro Vola alto nel cielo grazie alle sue grandi ali. Non riesce a camminare a causa della grandezza di tali ali. Re dell’azzurro→ Viaggiatore alato→ Lo storpio. Poeta Si erge sopra alle contingenze terrene grazie alle sue caratteristiche eccezionali (ali). Conflitto con la società in cui vive. “Esule in terra”. Ripresa del motivo romantico di conflitto tra l’uomo eroico e il mondo esterno. Allegoria cristologica → Signore dei cieli, sceglie la compagnia degli uomini, scende In terra, viene deriso e oltraggiato.

12 Corrispondenze Dichiarazione di poetica.
La realtà non è solo esteriorità ma nasconde un significato occulto conoscibile solo dal poeta attraverso l’intuizione. Questo significato è costituito da analogie e somiglianze tra le cose che ne rivelano nuovi aspetti e contenuti. Il poeta deve poi esprimere queste corrispondenze segrete attraverso un linguaggio consono costituito da metafore e sinestesie. Rifiuto di una poesia basata sulla semplice rappresentazione. La Natura è un tempio dove incerte parole mormorano pilastri che sono vivi, una foresta di simboli che l'uomo attraversa nei raggi dei loro sguardi familiari. Come echi che a lungo e da lontano tendono a un'unità profonda e buia grande come le tenebre o la luce i suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi. Profumi freschi come la pelle d'un bambino  vellutati come l'oboe e verdi come i prati, altri d'una corrotta, trionfante ricchezza che tende a propagarsi senza fine- così l'ambra e il muschio, l'incenso e il benzoino a commentare le dolcezze estreme dello spirito e dei sensi.

13 Positivismo in Italia Il Positivismo da Parigi si diffonde anche in Italia a fine ‘800 in un Contesto di arretratezza e confusione ben diverso da quello francese. In Italia vengono a mancare le punte più radicali del pensiero ma si trovano comunque in contrasto con il pensiero hegeliano. Non si configura inoltre nella forma di dottrine teoriche e speculative quanto nell’esigenza di un approccio empirico e razionale ai problemi sociali e alle questioni scientifiche. AMBITI DI APPLICAZIONE: Antropologia criminale (Cesare Lombroso) Pedagogia (Maria Montessori) Scienze sociali Filosofia e psicologia (Roberto Ardigò)

14 Il Verismo Definizione Iniziale riferimento alle arti figurative
Applicato alla letteratura in accostamento a Naturalismo e Realismo Periodo 1875 – 1890 circa Fine con la crisi del Positivismo e sorgere dell’irrazionalismo Modelli Positivismo Naturalismo francese Parziale influsso romantico Generi Romanzo Novella Dramma

15 Verismo vs Naturalismo
Italia Attenzione rivolta ai contadini, soprattutto dell’Italia meridionale Conservatori e difensori dello status quo Più pessimista Oggetto di interesse principale è la scienza del cuore umano NATURALISMO Francia Attenzione rivolta al proletariato urbano Progressisti e animati da intento politico Stretto legame con il positivismo Letteratura come scienza della società

16 AUTORI DEL VERISMO : Capuana; elabora teoricamente i principi della poetica veristica Verga; perfetta applicazione nei Malavoglia De Roberto Narrativa regionale: Attitudine al bozzetto Fascino dell’ingenuo e del primitivo Mitizzazione della campagna e del popolo Presenza del’elemento patetico L’oggetto privilegiato da questo tipo di narrazione è il mondo popolare rappresentato dagli autori stessi che ne temono la scomparsa come conseguenza del centralismo del nuovo stato italiano. Principale autore di narrativa regionale è Emilio De Marchi, che polemizza apertamente contro il Naturalismo e il Verismo.

17 By Frego, Cecco e Bamba


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