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“NON SOLO PER I D.S.A.” - costruire la rete -
Corso di Formazione per i Docenti (scuola infanzia – primaria – secondaria di 1° e 2° grado) marzo 2012
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Struttura del corso – interventi in rete
Basi teoriche – quadro di riferimento Gli strumenti dell’apprendimento formale: sviluppo del linguaggio sviluppo psicomotorio Aspetti emotivi correlati Applicazioni: didattica compensativa piano didattico personalizzato strumenti per lo studio autonomo Conclusioni: opinioni a confronto – il parere della famiglia
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La Legge 170/'10 Definizione di DSA e caratteristiche distintive; segni predittivi del disturbo Rapporti fra abilità di scrittura, lettura, calcolo e altri sistemi (motorio, cognitivo, relazionale, sensoriale) Protocollo diagnostico integrato: le Raccomandazioni cliniche sui DSA elaborate dal Panel di aggiornamento e revisione della Consensus Conference DSA ('07) - P.A.R.C.C. '11 La collaborazione efficace e la costruzione della rete Scuola - Sanità - Famiglia
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I DSA: un’emergenza educativa (e una sfida…)
da chi li assume acriticamente nella definizione che la legge 170 ha fatto propria … … a chi li ritiene un’invenzione che facilita il percorso scolastico a chi non ha voglia di studiare “Ho sempre pensato che la scuola fosse fatta prima di tutto dagli insegnanti. In fondo, chi mi ha salvato dalla scuola se non tre o quattro insegnanti?” D. Pennac (II, 4, p. 45)
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Emergenza educativa per:
Scoperte scientifiche Aumentata attenzione verso le patologie “minori” Aggravamento della situazione scolastica
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Indirizzo dell’area tematica sui DSA del sito del MIUR: http://www
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La Normativa MIUR NOTA M.I.U.R. PROT. N. 4099/A/4 DEL 05/10/2004
E' la prima circolare emanata dal MIUR per studenti con DSA. • Indica ai Docenti di adottare strumenti compensativi e dispensativi di flessibilità didattica. • Elenca una serie di tali misure specificando che l'elenco non è esaustivo. • Suggerisce che i criteri di valutazione devono tenere conto del contenuto e non della forma. • Auspica che le istituzioni scolastiche attivino iniziative di formazione.
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Leggi a confronto: L. 170/’10 vs L. 104/’92
È persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
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HANDICAP/DISABILITA’
Distinzione fra: DISTURBI DI SVILUPPO HANDICAP/DISABILITA’ Neuropsicologici Psicopatologici Neurosensoriali Cognitivo/Relazionali
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Legge 170/'10 sui DSA: il momento delle scelte (G. Levi, '11)
Percorsi nuovi per 4 bambini su 100? Dal 3 al 6 % della popolazione in età scolare M : F = 4 : 1
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I soggetti con DSA non hanno un handicap e non sono disabili
Il percorso della loro presa in carico passa attraverso un progetto pedagogico-didattico gestito dagli insegnanti curricolari e non attraverso l'attribuzione di un insegnante di sostegno
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I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)
Non “nascono” con la Legge 170/’10, che li < riconosce > e < definisce > … …in ambito scolastico
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Legge 08/10/’10, n. 170: “Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico” (G.U. 18 /10/’10, n. 244) Art. 1 Riconosce la DISLESSIA – DISGRAFIA – DISORTOGRAFIA – DISCALCULIA … … capacità cognitive adeguate NO patologie neurologiche NO deficit sensoriali, ma che possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.
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Legge 170 Ai fini della presente legge… DISLESSIA:
difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e rapidità di lettura
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Legge 170 DISGRAFIA: difficoltà nella realizzazione grafica.
DISORTOGRAFIA: difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. DISCALCULIA: difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri.
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COME SI SVILUPPA UN’ABILITA’
PREDISPOSIZIONE: circuiti cerebrali selezionati nel corso dell’evoluzione ESPOSIZIONE (istruzione formale) ESERCIZIO-ALLENAMENTO-RIPETIZIONE AUTOMATIZZAZIONE (economia di risorse cognitive) l’interruzione dell’esercizio non determina la scomparsa o la significativa riduzione dell’abilità
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Una delle caratteristiche principali dei DSA: Sono disturbi "tempo ed attenzione" disperdenti ne conseguono elevate difficoltà quando la complessità cognitiva delle materie da apprendere esige che tutte le risorse siano impegnate nella comprensione
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Legge 170 … Nell’interpretazione delle definizioni … si tiene conto dell’evoluzione delle conoscenze scientifiche in materia.
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Che cos’è la dislessia? Non è solo una difficoltà di lettura, ma… un disturbo evolutivo complesso con una base biologica, caratterizzato da un pattern caratteristico di deficit cognitivi.
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Approccio al problema:
N T Almeno 3 livelli descrittivi: Biologico Cognitivo Comportamentale
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Modello causale della dislessia evolutiva come disturbo neurocognitivo
1) Livello biologico Fattori genetici Malformazioni corticali (ectopie e displasie perisilviane dell’emisfero sinistro) Anomalie attivazioni Pet e fMRI
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Istopatologia Displasie architettoniche (corteccia cerebrale)
Ectopie (deficit di migrazione) Asimmetria fra aree corrispondenti dei due emisferi (lobi parietali) – anomalie del corpo calloso
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Neurofisiologia ERP: alterati potenziali evocati cognitivi
P300 anomala (maggiore latenza e ridotta ampiezza)
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E quindi… In mancanza di dati certi etiologici e quindi di un marker biologico, si è tentato di definire i DSA sotto il profilo cognitivo e comportamentale
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Esempi di errori di lettura in dislessici evolutivi
SOSTITUZIONI (più frequenti): valo – salo bileggio – dileggio dorso - borso forma – forza botto – botte rendiconto – cendiconto chiodo - chiudo INVERSIONI: serdo – sedro nutto – tunto linea – liena OMISSIONI (soprattutto doppie): tucca - tuca bitto – bito attivista - attività INSERIMENTI: lona – loana vunto – vunito zato – zatto tana - tanta LESSICALIZZAZIONI (meno frequenti): arlo – altro (inversione e inserimento) binca - bianca (inserimento)
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Ipotesi Fonologica Associazione fra DA e DL
Dal 45 al 56% dei bb. con DL sviluppa difficoltà di lettura Solo una bassa percentuale di bb. con DL raggiunge un livello di lettura = o > della media Nei dislessici, frequente riscontro di bassi punteggi nelle prove linguistiche
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Ipotesi Fonologica della Dislessia
I problemi di lettura hanno origine da un deficit nella rappresentazione e manipolazione dei fonemi (Phonological core deficit) Stanovich, Snowling
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L’ipotesi di deficit visivi e di scansione oculare nella dislessia
Anomalie anatomiche e funzionali del sistema visivo transiente (magnocellulare) nei dislessici Il sistema transiente è più sensibile alle frequenze temporali alte (ritmi rapidi di cambiamento e integrazioni di informazioni fra fissazioni successive) Pattern anomali in fMRI nella percezione di stimoli in movimento Elaborazione temporale lenta Difficoltà visive nello scanning di stimoli piccoli e affollati Scansione del testo con numerose saccadi di breve ampiezza(2.5 lettere per fissazione): lettura parcellizzata (Zoccolotti, 1999).
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Ipotesi cerebellare Deficit di automatizzazione: spesso difficile acquisire e/o automatizzare abilità motorie, ad es.: Mantenersi in equilibrio su un asse ( a occhi bendati, su un piede) Difficoltà a mantenere la postura Difficoltà a eseguire contemporaneamente più compiti Difficoltà nella stima del tempo (giudizio di durata di stimoli) (Nicolson & Fawcett, ‘95)
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NON DISLESSIA, MA … … DISLESSIE (la questione non è di poco conto, poiché a seconda del modello di riferimento, muta l’approccio riabilitativo)
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Linee Guida SINPIA (DSM IV-R/ICD10)
Diagnosi se: a test standardizzati di lettura, scrittura e calcolo, il livello della competenza è < a 2 DS alla media (o < 2 anni o < 5° pc). scolarizzazione adeguata QI nella norma non altre patologie
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Criteri generali per la diagnosi
Compromissione significativa e persistente della funzione (-2DS) Capacità intellettive nella norma Assenza di deficit sensoriali Assenza di danno neurologico Assenza di disturbi relazionali Presenza di adeguate opportunità educative
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Criteri per la diagnosi - 1
Quantificazione della caduta specifica rispetto alla media nazionale per scolarità delle varie componenti (lettura, scrittura, calcolo) LOGOPEDISTA PSICOMOTRICISTA NEUROPSICOMOTRICISTA PEDAGOGISTA
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Criteri per la diagnosi - 2
Esclusione di: deficit sensoriali (vista, udito) deficit neurologici deficit cognitivi (QI nella norma) deficit emotivo-relazionali NPI PSICOLOGO
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