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CORSO di FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI anno scolastico 2015 / 16

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Presentazione sul tema: "CORSO di FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI anno scolastico 2015 / 16"— Transcript della presentazione:

1 CORSO di FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI anno scolastico 2015 / 16
I Bisogni Educativi Speciali Analisi e riflessioni Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella Direttore del corso: Prof.ssa Carolina Guardiani

2 Definire, cercare e riconoscere i Bisogni Educativi Speciali non significa «fabbricare» alunni diversi per poi emarginarli o discriminarli. (D. Ianes) “L’APPRENDIMENTO PERSONALIZZATO rappresenta oggi uno degli snodi più significativi dell’attuale dibattito educativo e scolastico. Esso offre una via d’uscita per la questione dello svantaggio e per porre ogni allievo nella condizione di realizzare tutto il suo potenziale”. (D. Hopkins)

3 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Normativa di riferimento BES (Macrocategoria) Inclusione GLI, PAI Software didattici Filmato Attività FINE Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

4 Corso Formazione Docenti Neoassunti
L. Casati 13/11/1859 – Prima legge italiana sulla scuola Riforma Gentile 1923: innalza l’obbligo scolastico fino a 14 anni (5 anni elementari + 3 anni di avviamento professionale per chi non va alle medie); rende obbligatorio l’insegnamento della religione cattolica; istituisce la fondazione delle scuole magistrali; istituisce la fondazione di scuole speciali per handicappati sensoriali (udito + vista) Costituzione Italiana (1 Gennaio 1948): Art. 3: riconosce la diversità come risorsa da valorizzare e quindi combatte l’emarginazione del disabile; Art. 38: tutti hanno diritto allo sviluppo della persona umana, anche gli inabili e i minorati; lo Stato deve rimuovere gli ostacoli che impediscono tale sviluppo. Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

5 Corso Formazione Docenti Neoassunti
L. 118/71 – Inserimento nella scuola media di mutilati e invalidi civili L. 517/77 – Integrazione delle persone disabili nella scuola pubblica . Prevede la figura del docente di sostegno nella scuola dell’obbligo. (Introduce e regolamenta il P.E.I.) Sentenza Corte Costituzionale n°215/87 – Abolizione legge 118/71, Art. 28, comma 3 La sentenza dichiara incostituzionale la legge 118/71 all’articolo 28, comma 3. Le scuole secondarie superiori non possono rifiutare l’iscrizione di nessun alunno H. C.M. 262/88 - Attuazione della  sentenza 215/87 (Definita la MAGNA CHARTA) – Iscrizione e frequenza nella scuola secondaria di II grado degli alunni portatori di handicap. Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

6 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Legge 104/92 - Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Raccoglie ed integra gli interventi legislativi divenendo il punto di riferimento normativo dell’integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità. la legge quadro prevede una particolare cura e attenzione nei confronti degli alunni con disabilità che si esplica in un percorso formativo individualizzato (PEI), al quale partecipano più soggetti istituzionali. Non c’è peggiore ingiustizia del dare cose uguali a persone che uguali non sono. Don Lorenzo Milani Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

7 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Linee Guida del M.I.U.R. Prot.n°4274/09 (Integrazione scolastica degli alunni con disabilità) Le linee guida raccolgono una serie di direttive che hanno lo scopo di migliorare il processo di integrazione degli alunni con disabilità. L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità è un processo irreversibile, e proprio per questo non può adagiarsi su pratiche disimpegnate che svuotano il senso pedagogico, culturale e sociale dell’integrazione trasformandola da un processo di crescita per gli alunni con disabilità e per i loro compagni a una procedura solamente attenta alla correttezza formale degli adempimenti burocratici. Crescere è tuttavia un avvenimento individuale che affonda le sue radici nei rapporti con gli altri e non si può parlare di sviluppo del potenziale umano o di centralità della persona considerandola avulsa da un sistema di relazioni la cui qualità e la cui ricchezza è il patrimonio fondamentale della crescita di ognuno. La scuola è una comunità educante, che accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo sviluppo. Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

8 Corso Formazione Docenti Neoassunti
A supporto di ogni norma ricordiamo: La Conferenza mondiale sui diritti umani dell’ONU che già nel 1993 ha precisato come “tutti i diritti umani e le libertà fondamentali sono universali e includono senza riserve le persone disabili”. Classificazione Internazionale del funzionamento – ICF (approvata dall’OMS nel 2001) “International Classification of Functioning”, che si propone come un modello di classificazione bio-psico-sociale decisamente attento all’interazione fra la capacità di funzionamento di una persona e il contesto sociale, culturale e personale in cui essa vive. Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

9 Corso Formazione Docenti Neoassunti
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 – Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” (GU n. 244 del ) D. M del 12 luglio 2011 – Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento » Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

10 Corso Formazione Docenti Neoassunti
TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

11 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Forse è una sigla automobilistica? “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

12 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Con la Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e la Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 trattano dei Disturbi Specifici di Apprendimento, inserendoli nell'ambito dei Bisogni Educativi Speciali. Nei B.E.S sono comprese tre grandi sotto-categorie: Disabilità (v. L. 104/1992) Disturbi evolutivi specifici (L. 170/2010) Svantaggio socio economico, linguistico, culturale (Dir ) In alcuni casi: Alunni con disturbo dell’attenzione (A.D.H.D. ) Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

13 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Direttiva e Circolare BES I BENEFICIARI Alunni con disabilità: – certificazione medico legale di disabilità ai sensi dell’art.3 della L.104/92 che definisce persona con disabilità solo quella che abbia subito nel periodo pre-peri-post natale una minorazione stabilizzata o progressiva che sia causa di emarginazione (Docente sostegno). Alunni con DSA: – diagnosi proveniente da uno specialista dell’Asl o di un centro con essa convenzionato o accreditato e che può essere correttamente effettuata solo dopo lo svolgimento della seconda classe della primaria. Alunni con altri BES: – in mancanza di diagnosi mediche, occorre far riferimento a situazioni oggettive (ad es, segnalazione dei servizi sociali o status di alunni stranieri) Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

14 Corso Formazione Docenti Neoassunti
STRUMENTI DIDATTICI Alunni con disabilità: – per questi alunni devono essere formulati da tutti i docenti, in dialogo con i familiari e gli operatori sociosanitari, il PEI, che rappresenta il progetto di vita in età scolare sul quale i soli docenti della classe predispongono il piano degli studi personalizzato. Possono essere previsti tempi più lunghi, l’uso di strumenti anche tecnologicamente avanzati e prove equipollenti. Inoltre l’art.13 della L.104/92 conferisce agli alunni certificati il diritto di avere assegnate ore di sostegno. Alunni con DSA: – Le Linee guida precisano che il Consiglio di classe deve predisporre un PDP nel quale, per ogni disciplina deve indicare l’eventuale strumento compensativo o dispensativo da usare nel caso di prestazioni didattiche particolarmente difficili a causa della dislessia, disgrafia, discalculia o disortografia dell’alunno. Alunni con altri BES: – vengono estesi gli strumenti compensativi e dispensativi che vanno indicati nel PDP che deve essere formulato. Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

15 Corso Formazione Docenti Neoassunti
“Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” DIVERSABILI DSA/ BES Legge 104/92 Legge 170/10 Dir PDP PEI Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

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ELEMENTI INDISPENSABILI PER REDIGERE IL PEI E IL PDP PEI PDP per alunni con DSA PDP per alunni con altri BES È obbligatorio? Sì, in base alla L.104/92 e al DPR 24/2/92 Obbligo implicito dalla L.170/10 e indicato dalla Linee Guida La stesura del PDP è contestuale all’individuazione dell’alunno con BES. Non vi è obbligo ma atto di discrezionalità della scuola Chi lo redige? Chi ne è responsabile? Scuola e Servizi socio-sanitari Scuola, che può chiedere il contributo di esperti Quali vincoli? Il PEI deve essere in linea con quanto espresso nella certificazione, DF e PDF Il PDP coerente con le indicazioni presenti nella certificazione di DSA Il PDP tiene conto di eventuali diagnosi o relazioni cliniche consegnate alla scuola Ruolo della famiglia Collabora per la stesura del PEI (DPR 24/2/94) Il PDP viene redatto in raccordo con la famiglia (Linee Guida 2011) Il PDP è il risultato dello sforzo tra scuola-famiglia (CM n. 8 del 6/3/13) Sono definiti i contenuti dalla normativa? Solo negli obiettivi generali. Un’articolazione dettagliata può avvenire a livello locale I contenuti minimi del PDP sono nelle Linee Guida sui DSA del 2011 No Chi costruisce modelli per la compilazione? E’ competenza della scuola e dei servizi che ne hanno pari responsabilità La scuola è libera di scegliere i modelli più efficaci Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

17 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Un piano efficace Deve contenere indicazioni: Significative, ovvero individuare e selezionare le attività e modalità più significative in grado di determinare un cambiamento. Realistiche, vanno considerate subito le risorse disponibili e i limiti in cui si deve operare e calibrare il progetto in base ad essi (es: la classe numerosa, la presenza di altri alunni con BES, la mancanza di ore di compresenza…). Coerenti, concrete e verificabili, quanto viene previsto nel PDP deve essere effettivamente messo in pratica. Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

18 Corso Formazione Docenti Neoassunti
TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

19 Corso Formazione Docenti Neoassunti
“ un’arte universale di insegnare tutto a tutti; di insegnare in modo certo, sì da conseguire effetti; di insegnare in modo facile, quindi senza molestia, o noia, di docenti e discenti, anzi con loro grande diletto; di insegnare in modo solido, non superficialmente, tanto per fare, ma per condurre a una vera cultura, a costumi gentili, a una pietà più intima”. Comenio, Didactica Magna (1657), Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

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La normativa garantisce a questi alunni la possibilità di ricevere la giusta attenzione in ambito scolastico.  INCLUSIONE Dal concetto di INTEGRAZIONE a quello di INCLUSIONE per rispondere ai bisogni educativi di tutti quegli alunni che si segnalano per diversità senza essere “disabili”. (M.Gelati, 2004) Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

21 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Perché l’inclusione? . Se nell’integrazione il riferimento è alla disabilità e ai bisogni speciali, cioè a situazioni deficitarie, nell’inclusione il riferimento è l’insieme delle abilità differenti. L’educazione inclusiva propone di modificare sistemi e pratiche di insegnamento in modo da farle corrispondere alle differenze di tutti gli studenti. dall’adattamento dell’alunno all’adattamento richiesto all’istituzione e agli insegnanti. Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

22 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Integrazione Inclusione INTEGRAZIONE Guarda al singolo alunno Interviene prima sul soggetto, poi sul contesto Incrementa una risposta speciale INCLUSIONE Guarda tutti gli alunni Interviene prima sul contesto, poi sul soggetto Trasforma la risposta speciale in normalità Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

23 Strategie metodologiche e didattiche per FAVORIRE l’INCLUSIONE
Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuate le metodologie più adatte ad assicurare l’apprendimento dell’allievo in relazione alle sue specifiche condizioni. Un'ampia varietà di strategie può aiutare a valorizzare i punti forti riducendo le difficoltà degli studenti . Fondamentale in questo senso è fare una riflessione seria su chi apprende, sulla didattica, sulle strategie adeguando e utilizzando: metodologie didattiche flessibilità didattica apprendimento cooperativo

24 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Il gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) E’ nominato dal Dirigente e formato da tutte le risorse specifiche e di coordinamento: Funzioni strumentali Insegnanti specializzati sul sostegno AEC Assistenti alla comunicazione Docenti con esperienza specifica e/o coordinamento delle classi Genitori Esperti Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

25 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Il gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) Cosa fa? Rilevazione dei BES (tutti) presenti a scuola Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativo Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLHO Si incontra periodicamente Elabora una proposta di Piano Annuale per l’inclusività Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

26 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Il Piano annuale per l’Inclusivita’ (PAI) E’ un documento-proposta che si realizza dopo un’analisi dei punti di forza e debolezza degli interventi inclusivi realizzati nell’anno Ha l’obiettivo di migliorare l’azione educativa della scuola per tutti gli alunni Va presentato entro giugno al Collegio dei docenti e se approvato all’Ufficio Scolastico Regionale, al Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale o Regionale per la presa in carico delle richieste presentate Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

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Cosa inserire nel PAI . Dati quantitativi: Rilevazione alunni tutelati L.104/92 Rilevazione alunni tutelati L.170/2010 (DSA, ADHD, ecc) E’ necessario accompagnare con analisi dei PEI e PDP Elementi Qualitativi, per valutare l’inclusione: Organizzazione e gestione Spazi e Tempi Modalità di lavoro (lezione frontale,tutoring,cooperative,) Risorse da attivare in base ai bisogni: Impiego di personale con competenze specifiche Strumenti che agevolino apprendimento e autonomia Iniziative che rispondano ai bisogni formativi della scuola TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

28 Corso Formazione Docenti Neoassunti
TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

29 Corso Formazione Docenti Neoassunti
STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE Le scuole con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico, possono avvalersi per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge. Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

30 Corso Formazione Docenti Neoassunti
COMPENSARE E DISPENSARE Interventi di tipo ABILITATIVO: finalizzati a dare abilità (insegnamento, autonomia, abilità trasversale, ..) Interventi di tipo COMPENSATIVO: quando l’intervento abilitativo non è efficace si può individuare un sistema alternativo per raggiungere, anche parzialmente, risultati funzionalmente equivalenti. Interventi di tipo DISPENSATIVO: se non ha funzionato l’intervento abilitativo e non sono stati individuati sistemi compensativi efficaci, è possibile prevedere anche una strategia che non risolve i problemi esistenti ma almeno ne evita di nuovi. Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

31 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Gli studenti con diagnosi di disortografia e/o disgrafia con l’ausilio di strumenti compensativi e/o di misure dispensative (computer, correttore ortografico, ….) possono raggiungere l’obiettivo vero del “saper scrivere” che consiste nella capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, fatti e opinioni, relazionarsi e interagire con gli altri Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

32 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Le abilità numeriche e di calcolo, sono distinte dalle abilità logico-matematiche impegnate nella soluzione dei problemi. Gli alunni con diagnosi di discalculia, pur essendo in possesso di capacità logico-matematiche, hanno difficoltà legate alle abilità numeriche e di calcolo, per cui l’unico modo di aggirare queste difficoltà è l’uso consapevole e motivato di strumenti compensativi e / o misure dispensative : calcolatrici , computer ecc. , che deve essere incoraggiato opportunamente fin dai primi anni della scuola primaria, ad esempio per verificare la correttezza di calcoli mentali e scritti e per esplorare i fenomeni del mondo dei numeri e delle forme. TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

33 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

34 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Individuazione di eventuali modifiche all’interno degli obiettivi disciplinari per il conseguimento delle competenze fondamentali. Pensare alla individuazione di modifiche negli obiettivi disciplinari vuol dire considerare l’insegnamento non come accumulo di nozioni, di memorizzazioni di regole, di semplice esposizione di contenuti immagazzinati, ma come capacità di sollecitare processi di apprendimento significativo, di favorire la ristrutturazione attiva della mappa personale, di sostenere la disponibilità al compito, di stimolare il coinvolgimento cognitivo e affettivo degli alunni. Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

35 Corso Formazione Docenti Neoassunti
DIAGNOSI FUNZIONALE DIAGNOSI CLINICO-MEDICA VALUTAZIONE PSICOLOGICA E SOCIALE E’ REDATTA DALL’UNITA’ MULTIDISCIPLINARE TERRITORIALE IN COLLABORAZIONE CON LA SCUOLA E CON LA FAMIGLIA TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

36 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Il profilo Dinamico Funzionale Definisce la situazione di partenza e le tappe di sviluppo da conseguire E’ realizzato sulla base del contributo dato da ogni componenti del GLH Si rivolge alle aree degli apprendimenti, della socializzazione e delle autonomie (difficoltà e potenzialità) Va compilato nei mesi di marzo/aprile a.s. precedente Dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

37 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

38 Corso Formazione Docenti Neoassunti
L’ICF classifica la salute e gli stati di salute ad essa correlati. Il punto importante è che l’ICF non è né uno strumento di misurazione, né di valutazione. E’ una classificazione. L’ICF è una classificazione della salute e degli stati ad essa correlati – è uno strumento per effettuare un ritratto dello stato di salute generale della persona, così come delle caratteristiche associate alla sua esperienza di vita. Possiamo anche dire che l’ICF presenta un vocabolario completo del funzionamento umano e della disabilità. In quanto classificazione di funzionamento e disabilità, l’ICF compie il primo passo essenziale verso la misurazione e la valutazione, effettuando così la piena descrizione scientifica del funzionamento e della disabilità Il prossimo passo scientifico, già effettuato dall’OMS preparando il WHO-DAS, è quello di sviluppare strumenti di misurazione e assessment basati sull’ICF. È UNA CLASSIFICAZIONE Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

39 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Nel 2001 viene pubblicata la classificazione ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) Pone l’accento sulla salute e sul funzionamento piuttosto che sulla disabilità È uno strumento per misurare il funzionamento delle persone nella società, indipendentemente dalle menomazioni È uno strumento che si applica ad un’area più vasta rispetto alla classificazione della salute e della malattia Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

40 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Pone enfasi sulla salute e non sulla disabilità Riconosce che ogni persona può sperimentare un decremento di salute e un certo tipo di disabilità L’esperienza della disabilità non riguarda più una minoranza, ma sta al centro della vita di tutti Non focalizza più la causa, ma l’impatto Pone tutte le condizioni di salute possibili allo stesso livello, in modo che possano essere comparate sulla base di una metrica comune, il misuratore di salute e disabilità Scopi dell’ICF Fornire una base scientifica per la comprensione e lo studio della salute, delle condizioni, conseguenze e cause determinanti ad essa correlate Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

41 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Stabilire un linguaggio comune per la descrizione della salute e delle condizioni ad essa correlate allo scopo di migliorare la comunicazione tra i diversi utilizzatori (operatori sanitari, ricercatori, esponenti politici, popolazione, incluse persone con disabilità) Rendere possibile il confronto tra dati raccolti in Paesi, discipline sanitarie, servizi e in periodi diversi Fornire uno schema di codifica sistematico per i sistemi informativi sanitari Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

42 Corso Formazione Docenti Neoassunti
RIASSUMENDO: Nel 2001, l’Assemblea Mondiale della Sanità dell’OMS ha approvato la nuova Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (International Classification of Functioning, Disability and Health – ICF), raccomandandone l’uso negli Stati parti. L’ICF recepisce pienamente il modello sociale della disabilità, considerando la persona non soltanto dal punto di vista “sanitario”, ma promuovendone un approccio globale, attento alle potenzialità complessive, alle varie risorse del soggetto, tenendo ben presente che il contesto, personale, naturale, sociale e culturale, incide decisamente nella possibilità che tali risorse hanno di esprimersi. Fondamentale, dunque, la capacità di tale classificatore di descrivere tanto le capacità possedute quanto le performance possibili intervenendo sui fattori contestuali. Nella prospettiva dell’ICF, la partecipazione alle attività sociali di una persona con disabilità è determinata dall’interazione della sua condizione di salute (a livello di strutture e di funzioni corporee) con le condizioni ambientali, culturali, sociali e personali (definite fattori contestuali) in cui essa vive. Il modello introdotto dall’ICF, bio-psico-sociale, prende dunque in considerazione i molteplici aspetti della persona, correlando la condizione di salute e il suo contesto, pervenendo così ad una definizione di “disabilità” come ad “una condizione di salute in un ambiente sfavorevole”. TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

43 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Il docente assegnato alle attività di sostegno L'assegnazione dell'insegnante per le attività di sostegno alla classe, così come previsto dal Testo Unico L. 297/94 rappresenta la “vera” natura del ruolo che egli svolge nel processo di integrazione. Infatti è l'intera comunità scolastica che deve essere coinvolta nel processo in questione e non solo una figura professionale specifica a cui demandare in modo esclusivo il compito dell'integrazione. Il limite maggiore di tale impostazione risiede nel fatto che nelle ore in cui non è presente il docente per le attività di sostegno esiste il concreto rischio che per l'alunno con disabilità non vi sia la necessaria tutela in ordine al diritto allo studio. La logica deve essere invece sistemica, ovvero quella secondo cui il docente in questione è “assegnato alla classe per le attività di sostegno”, nel senso che oltre a intervenire sulla base di una preparazione specifica nelle ore in classe collabora con l'insegnante curricolare e con il Consiglio di Classe affinché l'iter formativo dell'alunno possa continuare anche in sua assenza. Questa logica deve informare il lavoro dei gruppi previsti dalle norme e la programmazione integrata. TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

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Che cos’è il PDP? DIDATTICO: lo scopo è il miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dell'apprendimento dell‘allievo, che comporta, quindi, una diminuzione dei tempi di studio e del dispendio di energie dell'insegnamento del docente. PIANO: “studio mirante a predisporre un'azione in tutti i suoi sviluppi”: un programma, un progetto, una strategia. PDP PERSONALIZZATO: indica la diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione del lavoro della classe. TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

46 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Che cos’è il PEI? EDUCATIVO Perché contribuisce alla crescita: nella comunicazione nella socializzazione nelle relazioni PIANO: “studio mirante a predisporre un'azione in tutti i suoi sviluppi”: un programma, un progetto, una strategia. PEI INDIVIDUALIZZATO Attraverso l’individuazione di finalità e obiettivi didattici individualizzati TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

47 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Bisogni Educativi Speciali da “CONDIZIONI FISICHE ” • ospedalizzazioni • malattie acute/croniche(diabete,allergie..) • lesioni • fragilità • anomalie cromosomiche(Sindrome di down) • ecc. TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

48 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Bisogni Educativi Speciali da ostacoli presenti nei “FATTORI CONTESTUALI AMBIENTALI” : • famiglia problematica • pregiudizi ed ostilità culturali • difficoltà socioeconomiche • ambienti deprivati/devianti • scarsità di servizi Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

49 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Bisogni Educativi Speciali da ostacoli presenti nei “FATTORI CONTESTUALI PERSONALI” : • problemi emozionali e comportamentali • scarsa autostima • scarsa autoefficacia • stili attributivi distorti • scarsa motivazione • scarsa curiosità • difficoltà nell’identità e nel progetto di Sé TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

50 Corso Formazione Docenti Neoassunti
. Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

51 Corso Formazione Docenti Neoassunti
METODOLOGIE DIDATTICHE Le metodologie didattiche devono essere volte a: ridurre al minimo i modi tradizionali “di fare scuola” (lezione frontale, completamento di schede che richiedono ripetizione di nozioni o applicazioni di regole memorizzate, successione di spiegazione – studio - interrogazioni… ). sfruttare i punti di forza di ciascun alunno, adattando i compiti agli stili di apprendimento degli studenti e dando varietà e opzioni nei materiali e nelle strategie d’insegnamento utilizzare mediatori didattici diversificati (mappe, schemi, immagini…..) collegare l’apprendimento alle esperienze e alle conoscenze pregresse degli studenti Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

52 Corso Formazione Docenti Neoassunti
favorire l’utilizzazione immediata e sistematica delle conoscenze e abilità, mediante attività di tipo laboratoriale. sollecitare la rappresentazione di idee sotto forma di mappe da utilizzare come facilitatori procedurali nella produzione di un compito. ridurre il carico esecutivo implicato nella realizzazione di un compito. Sollecitare la motivazione nello studente , facendogli percepire di avere la capacità di raggiungere un obiettivo e di poter svolgere un compito. TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

53 Corso Formazione Docenti Neoassunti
La flessibilità didattica La flessibilità didattica è da intendersi come capacità da parte del docente, sia in fase di progettazione che durante il percorso didattico, di adattare l’insegnamento alle reali possibilità di apprendimento di ogni studente. TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

54 Corso Formazione Docenti Neoassunti
L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO COME STRATEGIA COMPENSATIVA PER I BES TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

55 Corso Formazione Docenti Neoassunti
IL COOPERATIVE LEARNING Definizioni: “É un metodo di apprendimento-insegnamento in cui la variabile significativa è la cooperazione tra gli studenti " (M.Comoglio, 1996).  " É un insieme di tecniche di classe nelle quali gli studenti lavorano in piccoli gruppi per attività di apprendimento e ricevono valutazioni in base ai risultati conseguiti" (Johnson, Slavin, Kagan, Cohen).  TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

56 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Si impara meglio se si lavora insieme per portare a termine compiti in modo cooperativo, perché si realizza la costruzione condivisa, interattiva e sociale del sapere. Tale impostazione metodologica comporta una modifica del: ruolo dello studente che diventa costruttore di conoscenze, esplora il sapere ed è invitato a risolvere situazioni problematiche. ruolo dell’insegnante che diventa quello di facilitatore e organizzatore delle attività di apprendimento Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

57 Corso Formazione Docenti Neoassunti
La specificità del cooperative learning sta : a) nell' enfasi posta sul coinvolgimento attivo degli studenti in lavori di gruppo e sul successo scolastico di tutti i componenti del gruppo; b) nella presenza nel lavoro di gruppo dei seguenti elementi: interdipendenza positiva; responsabilità individuale; interazione faccia a faccia; uso appropriato delle proprie abilità; valutazione del proprio lavoro. TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

58 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Interdipendenza positiva. I componenti del gruppo fanno affidamento gli uni sugli altri per raggiungere lo scopo. Se qualcuno nel gruppo non fa la propria parte, anche gli altri ne subiscono le conseguenze. Gli studenti si devono sentire responsabili del loro personale apprendimento e dell'apprendimento degli altri componenti del gruppo . Uso appropriato delle abilità nella collaborazione. Gli studenti nel gruppo vengono incoraggiati e aiutati a sviluppare la fiducia nelle proprie capacità, la leadership, la comunicazione, il prendere delle decisioni e il difenderle, la gestione dei conflitti nei rapporti interpersonali. Responsabilità individuale: E’ richiesta la padronanza di tutti i contenuti/materiali da parte di tutti.  Valutazione del lavoro. I componenti, periodicamente valutano l'efficacia del loro lavoro e il funzionamento del gruppo, e individuano i cambiamenti necessari per migliorarne l'efficienza. Interazione faccia a faccia. Benché parte del lavoro di gruppo possa essere spartita e svolta individualmente, è necessario che i componenti il gruppo lavorino in modo interattivo, verificando gli uni con gli altri la catena del ragionamento, le conclusioni, le difficoltà e fornendosi il feedback. In questo modo si ottiene anche un altro vantaggio: gli studenti si aiutano a vicenda. TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

59 Corso Formazione Docenti Neoassunti
“ L’interdipendenza positiva è da considerarsi raggiunta quando i membri del gruppo comprendono che il rapporto di collaborazione che li unisce è tale per cui non può esistere successo individuale senza successo collettivo. Il fallimento del singolo è il fallimento del gruppo ”. (Johnson, Johnson e Holubec) TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI! TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

60 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Nel gruppo è necessario che ognuno sappia relazionarsi con gli altri. I membri del gruppo devono: saper sostenere un ruolo di guida prendere decisioni creare un clima di fiducia comunicare gestire i conflitti che vanno affrontati in modo costruttivo e no aggressivo e passivo. TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

61 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Riassumendo: Si può definire il Cooperative Learning come un insieme di tecniche di conduzione della classe, grazie alle quali gli studenti lavorano in piccoli gruppi per attività di apprendimento e ricevono valutazioni in base ai risultati acquisiti. Il Cooperative Learning si pone l’obiettivo di migliorare l'apprendimento scolastico insegnando contemporaneamente agli studenti a lavorare in modo cooperativo. I teorici del Cooperative Learning partono dal presupposto che la complessità della società post‑moderna, non può essere affrontata utilizzando esclusivamente competenze individualistiche o competenze competitive. C’è bisogno di persone in grado di creare una interdipendenza positiva all’interno dei gruppi in cui lavorano, perché solo una situazione di interdipendenza positiva favorisce la soluzione di quei problemi complessi che, oggi, singoli e aziende devono affrontare. L’interdipendenza positiva si realizza quando, all’interno di un gruppo, si risolve un problema con il contributo effettivo di tutti i suoi componenti, impegnati con mansioni diverse a perseguire il medesimo obiettivo. Per creare interdipendenza positiva, per fare in modo cioè che i gruppi‑lavoro riescano a perseguire i loro obiettivi in modo cooperativo, le persone che li compongono devono essere in grado di mettere in atto un repertorio di comportamenti verbali e non verbali che viene definito come insieme delle competenze sociali; ovvero l’insieme dei comportamenti che una persona deve imparare ad adottare per poter lavorare in gruppo in modo costruttivo. TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

62 Corso Formazione Docenti Neoassunti
OBIETTIVI Trasformare il gruppo in una squadra Incentivare lo spirito di appartenenza Favorire l’incoraggiamento reciproco Sviluppare lo spirito di squadra Migliorare l’immagine di sé TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

63 Corso Formazione Docenti Neoassunti
METODOLOGIA Formare gruppi di lavoro da un minimo di 4 ad un massimo di 8 componenti Fattori determinanti Condividere con gli altri lo stesso impegno Collaborare e correggersi a vicenda Decisione collettiva:non è necessario essere d’accordo su tutto TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

64 Corso Formazione Docenti Neoassunti
IL FORMATORE Definisce gli obiettivi Decide quanti e chi saranno i componenti del gruppo Assegna i ruoli Spiega il compito e l’approccio educativo Educa all’interdipendenza Interviene per migliorare il lavoro del gruppo TORNA Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

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66 SITI UTILI/SOFTWARE DIDATTICI
sito con software didattici gratuiti per italiano, matematica, logica, geografia.   Elenco del software Avvio alla letto-scrittura Frase Argomenti vari - Percorsi e labirinti - Puzzle - Gioca figure - Memoria - Percezione Matematica LIM Logica Geometria

67 SITI UTILI/SOFTWARE DIDATTICI
L’AIRIPA, Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia  dell’Apprendimento, nasce nel 1991 come Onlus e riunisce studiosi, esperti e professionisti che operano nel campo della psicopatologia dell’apprendimento. ESEMPIO: Software Dal suono al segno: training per l’ortografia di Imparare facile è il software riabilitativo, realizzato su idea di P.E. Tressoldi, M.L. Tretti, C. Vio che intende favorire l’apprendimento del processo di scrittura nei bambini in fase di acquisizione ed in coloro che riscontrano difficoltà o veri e propri DSA di scrittura (Disortografia, Disturbo specifico di apprendimento della scrittura).

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RACCOLTE SOFTWARE FREE ES: i programmi free  compatibili con la sintesi vocale  ScriviImmagini video scrittura che associa le parole alle immagini (scuola primaria) LeggiXmeJunior scuola primaria: per scrivere e leggere un documento, internet, calcolatrice vocale (una volta scaricato il file va decompresso e poi eseguito ‘setup.exe’)       (scuola primaria)

69 SITI UTILI/SOFTWARE DIDATTICI
Alphacentauri - ospita materiali di vario tipo: tutorial su programmi da utilizzare a scuola, consigli sulle attività di laboratorio e sui siti scolastici, schede su Internet, normativa didattica, e tanto altro ancora. vbscuola si rivolge a insegnanti e genitori interessati all'uso attivo delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione in campo educativo Oggi il sito presenta 534 software, ripartiti in 55 sezioni.  TORNA

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71 Corso Formazione Docenti Neoassunti
Programmazione per l’alunno (per obiettivi minimi o differenziata): viene redatta dal consiglio di classe e va fatta con riferimento al P.E.I. e alla programmazione della classe (la programmazione per obiettivi minimi non si deve discostare molto dalla programmazione della classe); la famiglia deve autorizzare la programmazione differenziata, altrimenti si va per obiettivi minimi. Nel caso di programmazione differenziata va scritto in calce alla pagella “la presente votazione è riferita al P.E.I. e non ai programmi ministeriali ed è adottata ai sensi dell’O.M. 80 del 09 Marzo 1995”. Diagnosi funzionale: va fatta una sola volta nella vita dell’alunno dai neuropsichiatri. Certificazione amministrativa: viene rilasciata ogni anno dal neuropsichiatra, dopo che l’alunno H è stato sottoposto alla visita (accompagnato dalla famiglia); Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

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riporta in via sintetica la diagnosi; va richiesto alla famiglia entro novembre; il neuropsichiatra deve riportare la connotazione di gravità ai sensi dell’Art. 3, comma 3, della legge 104/92. Profilo dinamico funzionale (P.D.F.): viene redatto dal GLIS (Gruppo Misto: composto dall’equipe medica, dalla famiglia, dal docente di sostegno, da un docente curricolare (solitamente il coordinatore) e dal DS) entro febbraio e riporta ciò che sa fare l’alunno nel sociale. In genere viene redatto alla scuola materna, in II elementare, IV elementare, in II media, in II superiore, in IV superiore e tutte le volte in cui si presentino degli elementi rilevanti per modificarlo. Progetto educativo individualizzato (P.E.I. o P.E.P.): viene redatto ogni anno entro giugno dal GLIS e riguarda la programmazione per l’alunno relativa all’anno scolastico successivo; materialmente viene redatto dal docente di sostegno. Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

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NORMATIVA «Fermo restando quanto previsto dall’art. 15 comma 2 della L. 104/92, i compiti del Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GLHI) si estendono alle problematiche relative a tutti i BES. A tale scopo i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, AEC [assistenti educativi culturali], assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola), in modo da assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi. Tale Gruppo di lavoro assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI)». Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

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Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) L’ICD-10 viene incontro alla necessità di una definizione della malattia, in senso categoriale (la malattia c’è o non c’è) Manca però della dimensione funzionale, che descriva quindi l’impatto della malattia sul funzionamento di un settore corporeo nell’insieme del corpo stesso, e della persona all’interno della sua quotidianità. Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

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Dal 1972 l’OMS iniziò a sviluppare uno schema preliminare riguardante le conseguenze delle malattie, gradualmente reso più esaustivo nella distinzione tra menomazione e sue conseguenze sociali e funzionali. Nel 1974 vennero circolate classificazioni separate per le menomazioni e gli handicap. Nel 1980 nasce dunque la classificazione ICIDH, tradotta in Italia come ‘Classificazione internazionale delle menomazioni, delle disabilità e degli svantaggi esistenziali” Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella

77 CORSO di FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI ANNO SCOLASTICO 2015 / 16
ARRIVEDERCI E GRAZIE PER L’ATTENZIONE Relatori: Prof.ssa Francesca Coppeta Prof.ssa Rosa Maria Apicella Direttore del corso: Prof.ssa Carolina Guardiani I Bisogni Educativi Speciali I materiali presenti nelle slide sono tratti da vari siti web


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