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Obblighi antiriciclaggio L’adeguata verifica della clientela Dott. Claudia Scuderi 19/04/2012.

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1 Obblighi antiriciclaggio L’adeguata verifica della clientela Dott. Claudia Scuderi 19/04/2012

2 Conoscere il cliente per arginare le attività criminose

3 Adeguata verifica della clientela Declinazione italiana del principio: “Know your customer”. Il Procedimento, introdotto dal D. Lgs 231/2007, si traduce non più nella semplice identificazione anagrafica del cliente, ma nella richiesta di ulteriori dati su scopo e natura della prestazione, sul titolare effettivo, nella attribuzione di un “profilo di rischio” al cliente e nel monitoraggio costante della sua posizione.

4 L’ ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA art. 16 d.lgs. 231/2007 per le prestazioni professionali aventi ad oggetto mezzi di pagamento, beni o utilità di valore pari o superiore a 15.000 euro; per le prestazioni professionali occasionali che comportino la trasmissione o la movimentazione di mezzi di pagamento di importo pari o superiore 15.000 euro, in un'unica operazione o con più operazioni collegate tra loro per realizzare il frazionamento di un'operazione unitaria sotto il profilo economico ; per le prestazioni di valore indeterminato o indeterminabile; se vi è un sospetto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo (indipendentemente da qualsiasi deroga, esenzione o soglia applicabile); se vi sono dubbi sui dati ottenuti ai fini dell’identificazione del cliente.

5 LINEE GUIDA PER L’ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA EMANATE DAL CNDCEC A LUGLIO 2011 Prestazioni oggetto di adeguata verifica della clientela

6 LINEE GUIDA PER L’ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA EMANATE DAL CNDCEC A LUGLIO 2011 Prestazioni oggetto di adeguata verifica della clientela

7 LINEE GUIDA PER L’ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA EMANATE DAL CNDCEC A LUGLIO 2011 Prestazioni oggetto di adeguata verifica della clientela

8 LINEE GUIDA PER L’ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA EMANATE DAL CNDCEC A LUGLIO 2011 Prestazioni escluse dall'adeguata verifica della clientela

9 LINEE GUIDA PER L’ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA EMANATE DAL CNDCEC A LUGLIO 2011 Prestazioni escluse dall'adeguata verifica della clientela Mediazione ai sensi dell’art. 60 I. n. 69/2009 (ex art. 10, co. 2, lett. e), d.lgs. 231/2007) 12

10 ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA ATTIVITA’ DA SVOLGERE -IDENTIFICAZIONE E VERIFICA DELL’IDENTITA’ DEL CLIENTE ( carta d’identità - patente di guida – passaporto- porto d’armi ) -EVENTUALE VERIFICA DEI POTERI DI RAPPRESENTANZA ( certificato camerale )

11 ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA ATTIVITA’ DA SVOLGERE IDENTIFICAZIONE E VERIFICA DELL’IDENTITA’ DEL TITOLARE EFFETTIVO ( su dichiarazione del cliente oppure anche tramite registri o altri documenti pubblici )

12

13 ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA ATTIVITA’ DA SVOLGERE ACQUISIZIONE DI INFORMAZIONI SULLO SCOPO E SULLA NATURA DELLA PRESTAZIONE PROFESSIONALE

14 ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA ATTIVITA’ DA SVOLGERE CONTROLLO COSTANTE NEL CORSO DELLA PRESTAZIONE PROFESSIONALE

15 DICHIARAZIONE DEL CLIENTE AI SENSI DELL’ART. 21 D.LGS. N. 231/2007 Il sottoscritto ________ nato a __________ il _______________ e residente in ____________ via ____________________ codice fiscale ___________________ in relazione all’incarico professionale richiesto in data odierna al Dr. ____________________ con studio in __________ __________ via _________________________________________ DICHIARA SOTTO MIA RESPONSABILITA’  di agire in proprio;  di agire nella qualità di ___________________ della ditta/società con sede in ___________ via ___________ Partita Iva ______________ codice fiscale ______________;  di essere l’unico titolare effettivo così come previsto e definito dal d.lgs. 231/2007;

16  Di essere titolare effettivo unitamente a: oppure   Di agire per conto dei seguenti titolari effettivi: cognome e nome _______________________________ luogo e data di nascita _______________________________ indirizzo di residenza _______________________________ codice fiscale _______________________________ estremi doc.identificativo _______________________________ cognome e nome _______________________________ luogo e data di nascita _______________________________ indirizzo di residenza _______________________________ codice fiscale _______________________________ estremi doc.identificativo _______________________________  di non essere in grado di indicare il titolare effettivo così come previsto e definito dal d.lgs. 231/2007

17  di costituire di non costituire “PERSONA POLITICAMENTE ESPOSTA” ai sensi della lettera o), articolo 1, d.lgs. n. 231/2007 e dell’articolo 1 dell’Allegato tecnico al medesimo d.lgs. n. 231/2007  che lo scopo e la natura della prestazione professionale di cui al presente mandato professionale sono: ___________________. se necessario  che i fondi per eseguire l’operazione oggetto della prestazione professionale richiesta provengono da____________________________________________________ _____________, li ___________ Firma del Dichiarante __________________

18 Valutazione del profilo di rischio Esame del cliente e delle operazioni secondo: Criteri generali (art. 20 D.Lgs 231/2007) Indicatori di anomalia (DM Giustizia del 16/04/2010) Schemi e Modelli di Anomalia emanati dalla UIF

19 19 19 ART. 20 APPROCCIO BASATO SUL RISCHIO - NATURA GIURIDICA - PREVALENTE ATTIVITA’ SVOLTA - COMPORTAMENTO AL MOMENTO DELL’OPERAZIO NE O DELL’INIZIO DEL RAPPORTO PROFESSIONALE - AREA GEOGRAFICA DI RESIDENZA O DELLA SEDE ASPETTI CONNESSI AL CLIENTE ASPETTI CONNESSI ALL’OPERAZIONE - TIPOLOGIA O DELL’OPERAZIONE O DELLA PRESTAZIONE PROFESSIONALE - MODALITA’ DI SVOLGIMENTO - AMMONTARE - FREQUENZA E DURATA - RAGIONEVOLEZZA - AREA GEOGRAFICA DI DESTINAZIONE

20 PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE DELLE SCHEDE DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA - LINEE GUIDA DEL CNDCEC A. ASPETTI CONNESSI AL CLIENTE a.1. Natura giuridica Totale a.1. Ditta individuale – professionista – privato Associazione professionale Società di persone Società di capitali Trust Società fiduciaria Altro _________ Livello di rischio _________ Nominativo _________________________________________________ _________

21 PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE DELLE SCHEDE DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA - LINEE GUIDA DEL CNDCEC A. ASPETTI CONNESSI AL CLIENTE a.2. Prevalente attività svolta Totale a.2. Operazioni “normali” Operazioni di particolare rilevanza Operazioni “anomale” _________ Livello di rischio _________ a.3. Comportamento tenuto al momento dell’operazione Totale a.3. Nella norma (cliente collaborativo/trasparente) Fuori della norma (cliente reticente/poco trasparente) _________

22 PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE DELLE SCHEDE DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA - LINEE GUIDA DEL CNDCEC A. ASPETTI CONNESSI AL CLIENTE a.4. Area geografica di residenza Totale a.4. Italia Paesi UE Paesi extra UE Territori off shore _________ Livello di rischio _________ TOTALE PUNTEGGIO (A) _________

23 PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE DELLE SCHEDE DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA - LINEE GUIDA DEL CNDCEC B. ASPETTI CONNESSI ALL’OPERAZIONE b.1. Tipologia Totale b.1. Ordinaria Straordinaria Con banche Tra soggetti privati _________ Livello di rischio _________ Nominativo _________________________________________________ _________ b.2. Modalità di svolgimento Totale b.2. _________

24 PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE DELLE SCHEDE DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA - LINEE GUIDA DEL CNDCEC B. ASPETTI CONNESSI ALL’OPERAZIONE b.3. Ammontare Totale b.3. Basso Medio Occasionale Poco frequente _________ Livello di rischio _________ b.4. Frequenza e durata Totale b.4. _________ Alto _________ Frequente _________

25 PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE DELLE SCHEDE DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA - LINEE GUIDA DEL CNDCEC B. ASPETTI CONNESSI ALL’OPERAZIONE b.5. Ragionevolezza Totale b.5. Congrua Non congrua _________ Livello di rischio _________

26 PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE DELLE SCHEDE DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA - LINEE GUIDA DEL CNDCEC B. ASPETTI CONNESSI ALL’OPERAZIONE Italia Paesi UE Livello di rischio _________ b.6. Area geografica di destinazione Totale b.6. _________ Paesi extra-UE _________ Territori off shore _________ TOTALE PUNTEGGIO (B) _________

27 PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE DELLE SCHEDE DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA - LINEE GUIDA DEL CNDCEC Valutazione finale del rischio di riciclaggio/finanziamento del terrorismo C. Rischio totale di riciclaggio/finanziamento del terrorismo _________ TOTALE COMPLESSIVO (C) _________ Totale punteggio B Totale punteggio A

28 PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE DELLE SCHEDE DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA - LINEE GUIDA DEL CNDCEC Legenda dei punteggi parziali e del punteggio totale per la determinazione del rischio di riciclaggio: A. Aspetti connessi al cliente MinimoMassimo 115 215 315 415 Totale A420 Rischio legato al cliente: basso da 4 a 12 medio da 13 a 16 alto da 17 a 20

29 PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE DELLE SCHEDE DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA - LINEE GUIDA DEL CNDCEC Legenda dei punteggi parziali e del punteggio totale per la determinazione del rischio di riciclaggio: B. Aspetti connessi all’operazione MinimoMassimo 115 215 315 415 515 615 Totale B630 Rischio legato all’operazione: basso da 6 a 18 medio da 19 a 24 alto da 25 a 30

30 PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE DELLE SCHEDE DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA - LINEE GUIDA DEL CNDCEC Legenda dei punteggi parziali e del punteggio totale per la determinazione del rischio di riciclaggio: Valutazione finale (A+B) Totale A + B1050 Rischio di riciclaggio/finanziamento del terrorismo: basso da 10 a 30 medio da 31 a 40 alto da 41 a 50

31 31 31 INDICATORI DI ANOMALIA DM 16/04/2010 A.Indicatori di anomalia connessi al cliente; B.Indicatori di anomalia connessi alle modalità di esecuzione delle prestazioni professionali; C.Indicatori di anomalia relativi alle modalità di pagamento dell’operazione; D.Indicatori di anomalia relativi alla costituzione e all’amministrazione di imprese, società, trust ed enti analoghi; E.Indicatori di anomalia relativi ad operazioni aventi a oggetto beni immobili o mobili registrati; F.Indicatori di anomalia relativi ad operazioni contabili e finanziarie.

32 L’esame degli indizi di anomalia

33 A - Indicatori di anomalia connessi al cliente Alcuni esempi Il cliente fornisce informazioni palesemente inesatte ovvero false Il cliente si mostra riluttante a fornire informazioni Il cliente mostra una inusuale familiarità con i presidi previsti dalla normativa in tema di antiriciclaggio Il cliente è accompagnato da altre persone - il cui ruolo non è stato accertato - che sembrano avere un interesse diretto nell’operazione Il cliente opera in Paesi con regime antiriciclaggio non equivalente e richiede assistenza su operazioni di costituzione o trasferimento, nei predetti paesi, di diritti reali su beni immobili, trasferimento di partecipazioni ecc.

34 B - Indicatori di anomalia connessi alle modalità di esecuzione delle prestazioni - Alcuni esempi Acquisto di disponibilità a diverso titolo di beni, anche di lusso, di elevato valore, a fronte di un patrimonio, anche di gruppo, di importo ridotto Richiesta di prestazione professionale a un professionista dislocato in località distante dalla zona di residenza o dalla sede effettiva dell’attività del cliente in assenza di plausibili ragioni Ricorso a caselle postali o a indirizzi postali diversi dal domicilio fiscale Frequente rilascio da parte di persone fisiche di deleghe o procure al fine di evitare contatti diretti con il professionista.

35 C - Indicatori di anomalia connessi alle modalità di pagamento dell’operazione - Alcuni esempi Ricorso per importi rilevanti al contante, a libretti di deposito al portatore ovvero ad altri titoli al portatore, nonché a valuta estera e all’oro. Proposta di regolare i pagamenti secondo modalità tali da suscitare il dubbio che si intenda ricorrere a tecniche di frazionamento

36 D - Indicatori di anomalia connessi alla costituzione ed amministrazione di imprese, società, trust ed enti analoghi - Alcuni esempi Frequenti e ingiustificati cambiamenti nella titolarità o nella denominazione di società e aziende. Costituzione e/o impiego di strutture di gruppo artificiosamente complesse e articolate Costituzione e/o impiego di società partecipate da incapaci, salvo si tratti di imprese a conduzione familiare, ovvero conferimento di incarichi di responsabilità in società o enti a persone palesemente sprovviste delle necessarie capacità

37 E - Indicatori di anomalia relativi ad operazioni aventi a oggetto beni immobili o mobili registrati - Alcuni esempi Acquisto di beni a un prezzo molto elevato rispetto al profilo economico-patrimoniale del cliente in assenza di ragionevoli motivi Acquisto o vendita di beni a un prezzo palesemente sproporzionato rispetto al valore di mercato degli stessi in assenza di ragionevoli motivi Investimento in beni immobili in assenza di qualsivoglia legame con la località di ubicazione degli stessi e/o di convenienza economica dell’investimento

38 F - Indicatori di anomalia relativi ad operazioni contabili e finanziarie - Alcuni esempi Operazioni contabili aventi come scopo o come effetto quello di occultare disponibilità finanziarie, soprattutto se per importi rilevanti. Esecuzione, in assenza di giustificati motivi legati all’attività esercitata, di successive operazioni di apertura e chiusura di conti, soprattutto se in Paesi con regime antiriciclaggio non equivalente Utilizzo di conti di soggetti terzi, in particolare di società o enti, per l’impiego di disponibilità personali del cliente, ovvero utilizzo di conti personali del cliente per l’impiego di disponibilità di terzi, in particolare di società o enti, tali da suscitare il dubbio che siano perseguiti intenti dissimulatori.

39 39 39 SCHEMI E MODELLI DI ANOMALIA UIF - Comunicazione UIF del 24.09.2009 - Imprese in crisi e usura; - Comunicazione UIF del 13.10.2009 - Conti dedicati; - Comunicazione UIF del 05.02.2010 - Frodi informatiche; - Comunicazione UIF del 15.02.2010 - Operatività connessa con il rischio di frode della iva intracomunitaria; - Comunicazione UIF del 24 Febbraio del 24-02-2010 - (cd. “scudo fiscale”). - Comunicazione UIF del 08.07.2010 - Operatività connessa con l’abuso di finanziamenti pubblici. - Comunicazione UIF del 18-01-2011 - Operatività connessa con le frodi nel leasing - Comunicazione UIF del 09-08-2011 - Operatività riconducibile all'usura - Comunicazione UIF del 16-03-2012 - Operatività connessa con le frodi nel factoring

40 ADEGUATA VERIFICA SEMPLIFICATA ORDINARIA RAFFORZATA

41 41 ADEGUATA VERIFICA SEMPLIFICATA Intermediari finanziari ( banche e confidi ) Poste italiane spa Imprese di assicurazione che operano nel ramo vita Uffici della pubblica amministrazione Istituzioni o organismi che svolgono funzioni pubbliche conformemente al diritto comunitario

42 ADEGUATA VERIFICA RAFFORZATA IN PRESENZA DI UN RISCHIO PIU’ ELEVATO DI RICICLAGGIO O FINANZIAMENTO AL TERRORISMO QUANDO IL CLIENTE NON E’ FISICAMENTE PRESENTE FATTA ECCEZIONE PER: Cliente già identificato I dati identificativi risultano da atti notarili I dati identificativi risultano da dichiarazione autorità consolare italiana Idonea attestazione Enti creditizi e finanziari o altri Professionisti IN CASO DI PRESTAZIONE PROFESSIONALE NEI CONFRONTI DI PERSONE POLITICAMENTE ESPOSTE RESIDENTI IN UN ALTRO STATO EUROPEO O EXTRAEUROPEO

43 L’ESECUZIONE DA PARTE DI TERZI ( artt. 29 – 35 d.lgs. 231/2007 ) 1)banche ed enti creditizi e finanziari; 2)professionisti e revisori dei conti. ESCLUSO IL controllo costante nel corso della prestazione professionale GLI OBBLIGHI DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA possono essere assolti facendo riferimento a quanto già espletato da: La responsabilità per l’adempimento dell’obbligo permane in capo al professionista obbligato.

44 Esiti esame profilo di rischio Rischio basso (cliente o prestazione art. 25 D.Lgs 231/2007) Rischio basso Rischio medio Rischio alto Impossibilità valutare Si -> identificare cliente Modalità ordinarie Modalità rafforzate Astensione No -> identificare tit.effettivo Controllo costante Controllo costante più frequente Controllo costante continuo e rafforzato No -> richiesta info su scopo e natura prestazione No -> controllo costante

45 Grazie per l’attenzione!! Dott. Claudia Scuderi


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