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PROPOSTA DI REVISIONE DELLA DIRETTIVA VIA – COM(2012)628 Modifica della Direttiva 2011/92/EU Milano, 28 Novembre 2012 Jonathan Parker Cohesion Policy and.

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1 PROPOSTA DI REVISIONE DELLA DIRETTIVA VIA – COM(2012)628 Modifica della Direttiva 2011/92/EU Milano, 28 Novembre 2012 Jonathan Parker Cohesion Policy and Environmental Impact Assessment DG Environment, European Commission E-mail: jonathan.parker@ec.europa.eu 1

2 Struttura della presentazione Fasi principali del processo di revisione Valutazione di Impatto (VI) della proposta Panoramica sull’applicazione della VIA Definizione del problema Diritto di azione dell’UE Obiettivi (generale, specifici, operativi) Opzioni politiche considerate Valutazione degli impatti Confronto tra le diverse opzioni politiche Modifica del testo legislativo Presentatione articolo per articolo Ragioni/background 2

3 Il quadro UE per le valutazioni ambientali 3

4 Esempio: progetto di inceneritore – valutazione ambientale / condizioni di autorizzazione - Valutazione ambientale - Consultazioni (pubblico + autorità competenti) Direttiva VIA Autorizzazione Piano di gestione dei rifiuti Direttiva sui rifiuti VAS - Relazione ambientale - Consultazioni (pubblico + autorità competenti) Decisione di adottare un piano di gestione dei rifiuti - Raccolta di informazioni tecniche / ambientali - Consultazione pubblica Direttiva IPPC Autorizzazione IPPC - Consultazione pubblica sulla domanda di autorizzazione Direttiva sull’incenerimento Autorizzazione inceneritore Se il progetto può avere impatti su un sito Natura 2000 e/o modificare un corpo idrico Direttiva quadro sulle acque Valutazione ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 7, per esaminare soluzioni alternative Direttive “Habitat” e “Uccelli” Decisione ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 3 – opportuna valutazione (soluzioni alternative, misure di mitigazione, misure compensative)

5 Directiva VIA  Si applica alla valutazione dell’impatto ambientale dei progetti pubblici e privati che possono avere un impatto ambientale significativo  Due classe di progetti:  Allegato I – VIA valutazione obbligatorio  Allegato II – “screening” 5

6 La procedura di valutazione ambientale nell’ambito delle direttiva VIA Ambito e livello di dettaglio La “relazione” (compresa una sintesi non tecnica) Pubblico, autorità competenti, altri SM. Tiene conto della relazione ambientale e delle consultazioni Conclusione del processo VIA Delimitazione campo indagine (scoping) Decisione Informazioni sulla decisione Relazione/studio ambientale Verifica assoggettabilità (screening) Informazione e consultazione Per progetti esclusi(procedura abbreviata) Applicazione dei criteri di screening

7 Fasi principali del processo di revisione(1) VIA identificata come uno strumento per una possibile semplificazione (COM(2009)15) 4° rapporto sull’applicazione (COM(2009)378) Costituzione di un Gruppo per la Valutazione di Impatto 14 servizi (ENV, SG, LS, AGRI, ECFIN, EMPL, ENTR, MARE, MARKT, REGIO, MOVE, ENER, CLIMA, ECHO). 7 meetings (in 2011 & 2012). Esperti esterni Gruppo della Commissione di esperti nazionali VIA/VAS Studi commissionati per la raccolta dati. 7

8 Fasi principali del processo di revisione(2) 2010: Consultazione delle parti interessate  Ampia consultazione pubblica (questionario tradotto sul web).  Conferenza per gli Stakeholders a Leuven. 2011: Preparazione del report sulla Valutazione d’Impatto 2012: Consultazione del Tavolo per la Valutazione d’Impatto  Migliore presentazione delle ragioni che sono dietro il comportamento evasivo dei proponenti e la sua applicazione limitata.  Migliore presentazione delle opzioni politiche.  Rafforzamento della valutazione degli impatti (soprattutto socio- economici, es. impatti sulla competitività/PMI). 8

9 Valutazione d’Impatto: panoramica sull’applicazione della VIA (dati principali a livello UE)  Numero medio di VIA all’anno: da 15.000 a 26.000.  Numero medio di screening all’anno: da 27.400 a 33.800.  Numero medio di screening positivi all’anno : da 1.370 a 3.380.  Durata media della procedura di VIA: 11,6 mesi. Fasi del processo di VIADurata media Screening1,2 mesi Scoping1,3 mesi Informazioni ambientali (rapporto ambientale)5,5 mesi Consultazioni (pubblico, autorità, altri Stati Membri…)1,6 mesi Decisione finale2 mesi Totale 11,6 mesi 9

10 Valutazione d’Impatto: panoramica sull’applicazione della VIA (costi medi per proponente)  I costi medi dipendono dalla dimensione del progetto.  Stimati per 1 % del costo totale del progetto.  € 41.000 per VIA.  Costi totali VIA per proponenti UE: da € 558 a 846 milioni/anno. Fasi del processo di VIA Percentuale del costo totale VIA Costo (€) per fase VIA Studi preliminari (precedenti alla VIA) 1 %425 Screening e scoping2 %850 Informazione e impatti ambientali80 %32.715 Revisione del rapporto ambientale (se necessario) 17 %7.010 100 %41.000 10

11 Valutazione d’Impatto: panoramica sull’applicazione della VIA (costi medi per le autorità pubbliche)  Assunzione: una giornata media di lavoro comporta 7,5 ore lavorative  Costi complessivi VIA per le autorità pubbliche: da € 146 a 215 milioni.  Casi studio: un maggiore sforzo durante la fase di scoping comporta un minore sforzo durante la fase finale del processo decisionale. Fasi del processo di VIAPercentuale del costo VIA Screening3 % Scoping8 % Revisione delle informazioni sugli impatti ambientali e decisionali 89 % 100 % 11

12 Valutazione d’Impatto: panoramica sull’applicazione della VIA(benefici) Benefici ambientali  Le considerazioni ambientali sono integrate il più presto possibile nel processo decisionale,  Progetti più sostenibilii (prevenzione/mitigatione degli impatti ambientali).  Maggiore conoscenza/consapevolezza ambientale del pubblico.  I proponenti anticipano le questioni di conformità addirittura prima dell’applicazione del progetto. Più ampi benefici socio-economici  Si evitano i costi per i danni all’ambiente e alla salute (strumento di costi-efficacia; i costi della VIA sono “irrilevanti” comparati ai potenziali alti costi di imprevisti danni e responsabilità ambientali).  Miglioramento del funzionamento del mercato interno (requisiti minimi delle valutazioni ambientali)  Miglioramento del profilo ambientale e della reputazione dei proponenti.  Creazione/conservazione di posti lavoro (maggior parte con alte qualifiche).  Benefici per la Governance (aumento della partecipazione pubblica, approvazione sociale, sviluppo della ‘società civile’, possibilità per il pubblico di sfidare la legalità delle decisioni finali). 12

13 Valutazione d’Impatto: panoramica sull’applicazione della VIA (debolezze e costi) Presunti fattori che limitano i benefici  Nessuna gerarchia tra prevenzione, mitigazione e compensazione (la VIA si focalizza piuttosto sui cambiamenti minori in relazione alla mitigazione e alla compensazione, senza cambiamenti significativi alla struttura del progetto).  E’ essenzialmente una Direttiva procedurale senza standard di qualità.  Le tematiche ambientali emergenti (es. cambiamento climatico, rischi, biodiversità ed efficienza delle risorse) non sono adeguatamente coperte.  Problemi di attuazione in tutta l’UE. Costi economici  Il business è interessato dai costi derivanti dai ritardi delle VIA (es. energia) e dalle controversie legali.  I costi della VIA colpiscono più le PMI (impatto relativamente superiore).  Impatti negativi sulla competitività a causa di un’attuazione ineguale (livello del campo di applicazione). 13

14 Valutazione d’Impatto: definizione del problema (1. Processo di screening insufficiente) I progetti con impatti ambientali significativi sfuggono alla VIA Progetti che non hanno significativi impatti ambientali sono soggetti alla VIA Decisioni di screening non giustificate da parte delle autorità Criteri di screening dell’Allegato III non sono così dettagliati Non è richiesta una giustificazione della decisione relativa allo screening Largo margine di discrezione lasciato agli Stati Membri di decidere se la VIA sia necessaria per i progetti dell’Allegato II 14

15 Valutazione d’Impatto: definizione del problema(2. Carenza di analisi e qualità della VIA) Rapporti VIA che non si focalizzano sugli impatti più significativi Rapporti VIA con analisi e dati ambientali di scarsa qualità Requisiti non stringenti per la valutazione delle alternative di progetto Assenza di requisiti specifici relativi all’ambito e alla qualità delle informazioni fornite Nessun requisito per la motivazione delle decisioni delle autorità compententi Nessun requisito per il monitoraggio post-VIA Divario tra gli impatti previsti nei report VIA e gli impatti reali Decisioni delle autorità non giustificate Insufficiente considerazione degli impatti delle alternative di progetto Incongruenz e tra i requisiti della direttiva VIA e altre legislazione UE e convenzioni internaziona li La VIA non copre i nuovi temi ambientali Gli impatti dei progetti sulle nuove tematiche) non sufficientement e coperte E la mancanza di armonizzazione della legislazione sulla valutazione ambientale della UE E la mancanza di esperienza delle autorità di alcuni SM Gli impatti dei progetti sulle nuove tematiche ambientali (es. Cambiamen to climatico) non sono sufficientem ente coperte Mancanza di esperienza delle autorità di alcuni SM Mancanza di esperienza dei proponenti e dei consultenti che intraprendo no la VIA 15

16 Valutazione d’Impatto: definizione del problema (3. Rischi di incongruenza) Sovrapposizioni e duplicazioni con altre valutazioni ambientali UE Consultazioni pubbliche troppo corte o troppo lunghe Tempi eccessi delle autorità per i procedimenti di VIA La durata delle varie fasi del processo di VIA non sono specificate o non sono sufficientemente specifiche Mancanza di esperienza dei proponenti e dei consulenti che intraprendono la VIA Manca armonizzazione della legislazione UE sulle valutazioni ambientali Mancanza di esperienza delle autorità di alcuni Stati Membri 16

17 Valutazione d’Impatto: necessità dell’azione dell’UE  Necessità di procedure più snelle, ulteriore armonizazzione delle pratiche e indirizzare le incongruenze a livello UE.  L’UE si è allargata e il campo delle tematiche ambientali da affrontare ed il numero dei grandi progetti è aumentato (es. quelli settori energia e trasporti).  La natura trasnfrontaliera delle tematiche ambientali e di alcuni progetti.  L’azione dell’UE ha il potere di indirizzare le tematiche globali che sono importanti nell’UE (es. Cambiamento climatico, biodiversità e prevenzione dei disastri), e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020.  Assicura la coerenza con le Convenzioni di Espoo e Aarhus. 17

18 Valutazione d’Impatto: obiettivi Dopo 25 anni di applicazione, la Direttiva VIA non è cambiata significativamente, mentre le politiche, il contesto politico e legislativo si sono evoluti considerevolmente. Obiettivo generale: modificare la direttiva VIA al fine di  Identificazione corretta delle scorciatoie persistenti.  Riflettere le priorità e le sfide ambientali e socio-economiche.  Allinearsi con i principi di “smart regulation”.  Riflettere le sentenze della Corte di Giustizia Europea. 18

19 Valutazione d’Impatto: obiettivi specifici e operativi Precisare contenuto e motivazione delle decisioni di screening Precisare contenuto e motivazione della relazione di VIA e della decisione definitiva Adeguare la direttiva alle nuove sfide ambientali Introdurre e/o rafforzare elementi inerenti la qualità della direttiva VIA Razionalizzare le valutazioni ambientali Specificare le scadenze per le diverse fasi di procedure di VIA Rafforzare la coerenza e le sinergie con altre politiche UE e del diritto internazionale e semplificare le procedure 19

20 Valutazione d’Impatto: opzioni politiche scartate Fusione delle direttive VIA e VAS Nessuna valutazione congiunta per le procedure di piani e progetti. Significativi cambiamenti istituzionali/amministrativi (differenti il campo di azione e le autorità coinvolte). Nuova direttiva di valutazione ambientale Necessario prioritariamente un’approfondita valutazione e un test di idoneità di tutta la legislazione esistente. Necessari maggiori cambiamenti istituzionali/amministrativi nelle procedure UE e nazionali. Opzione sprorzionata (modifica di direttive modificate ed adottate recentemente). Ricorso ad un Regolamento Molteplicità dei progetti e diversità del progetto a seconda delle circostanze. Necessari considerevoli cambiamenti istituzionali/amministrativi.  Le suddette opzioni non hanno trovato il consenso di nessuno dei gruppi di stakeholders. 20

21 Valutazione d’Impatto: opzioni politiche selezionate Opzione 0+: approccio di orientamento  Per fasi della procedura di VIA (es. Screening, scoping…).  Per tematiche ambientali specifiche (es. clima, biodiversità…).  Per tipi di progetti (es. Progetti settore energetico). Adeguamento tecnico (Opzione 1)  Adeguare la direttiva VIA (soprattutto i suoi allegati) con un numero minimo di cambiamenti.  Aggiornamento delle categorie di progetto (Allegati I e II).  Precisazione del processo di screening/criteri (Allegato III).  Contenuto del rapporto di VIA (Allegato IV). Modifiche sostanziali (Opzione 2)  Costruita sull’opzione 1 ed ha un grande potenziale per il cambiamento (3 sotto-opzioni).  Le sotto-opzioni riflettono i vari gradi di modifiche alla VIA attuale ed i vari livelli di ambizione politica.  Le opzioni riflettono le risposte della consultazione pubblica (54% favorevoli a modifiche alla direttiva vigente, mentre il 41% contrario). 21

22 Contenuto delle opzioni politiche selezionate: emendamenti possibili Adeguamento degli Allegati I e II Modifica Allegato III Procedura alternativa per progetti Allegato II Motivazione delle decisioni di screening negative Valutazione obbligatoria delle alternative ragionevoli Ulteriori tematiche ambientali Scoping obbligatorio Controllo di qualità delle informazioni Motivazione delle decisioni finali Monitoraggio post-VIA obbligatorio Procedura coordinata/integrata (‘sportello unico’ di VIA) Tempistica specifica per la consultazione pubblica Tempistica massima per le decisioni pubbliche Screening Analisi e qualità VIA Rischio di incongruenze 22

23 Contenuto delle opzioni politiche selezionate: emendamenti possibili Opzione 1 Adeguamento Allegati I e II Modifica Allegato III Procedura alternativa progetti Allegato II Valutazione obbligatoria delle alternative Ulteriori temi ambientali Opzione 2a Modifica Allegato III Procedura alternativa progetti Allegato II Motivazione decisioni di screening negative Motivazione decisioni finali Procedura coordinata/integrata (‘sportello unico’ VIA) Specifica tempistica per la consultazione pubblica Tempistica massima per le decisioni pubbliche Opzione 2b Tutte le modifiche dell’opzione 2a Valutazione obbligatoria delle alternative Ulteriori temi ambientali Scoping obbligatorio Controllo di qualità delle informazioni VIA Monitoraggio obbligatorio post-VIA Opzione 2c Tutti gli emendamenti Opzione 2b Adeguamento Allegati I e II 23

24 Benefici ambientali degli emendamenti/opzioni ALTA Modifica criteri Allegato III Valutazione obbligatoria delle alternative Ulteriori temi ambientali Monitoraggio post- VIA obbligatorio [Adeguamento degli Allegati I e II] MODERATA Scoping obbligatorio Controllo di qualità delle informazioni VIA LIMITATA Motivazione degli screening negativi Motivazione delle decisioni finali Calendari specifici per le consultazione pubblica Procedura coordinata o integrata (‘sportello unico’ VIA) ZERO Procedura alternativa per i progetti Allegato II Limite massimo per l’emissione delle decisioni Opzione 2b Opzione 2c Opzione 1 Opzione 2a Opzione 0+ 24

25 Emendamenti: costi amministrativi diretti e risparmi per le autorità pubbliche COSTI MEDIO/ALTI Adeguamento Allegati I e II Tematiche ambientali aggiuntive COSTI LIMITATI Valutazione obbligatoria delle alternative COSTI ZERO Motivazione degli screening negativi Motivazione delle decisioni finali Tempistica massima per le decisioni pubbliche Calendari specifici per le consultazioni pubbliche Scoping obbligatorio Controllo di qulità sulle informazioni VIA Monitoraggio post-VIA obbligatorio Modifica criteri Allegato III RISPARMI LIMITATI/MODERATI Procedura alternativa per i progetti Allegato II Procedura coordinata o integrata (“sportello unico“ VIA) 25

26 Emendamenti: costi amministrativi diretti e risparmi per i proponenti COSTI MEDIO/ALTI Adeguamento Allegati I e II Tematiche ambientali aggiuntive COSTI MEDI Valutazione obbligatoria delle alternative Monitoraggio post-VIA obbligatorio ZERO COSTI Motivazione degli screening negativi Motivazione delle decisioni finali Tempistica massima delle decisioni pubbliche Calendari specifici per le consultazioni pubbliche Scoping obbligatorio Controllo sulla qualità delle informazioni di VIA Modifica dei criteri Allegato III RISPARMI LIMITATI/MODERATI Procedura alternativa per i progetti Allegato II Procedura coordinata o integrata (“sportello unico VIA”) 26

27 Opzioni: costi amministrativi diretti e risparmi RISPARMI COSTI ZERO COSTI MODESTI COSTI ALTI COSTI MOLTO ALTI Opzione 0+ Opzione 1 Opzione 2a Opzione 2b Opzione 2c 27

28 Benefici socio-economici di più ampia portata comuni a tutti gli emedamenti  Evitato il rischio di danni ambientali e risparmio sui costi evitati impatti negativi salute pubblica, sicurezza e qualità della vita (principalmente collegati alle modifiche che apportabno benefici ambientali).  Migliorato il funzionamento e l’efficienza del mercato interno (aumentato il grado di armonizzazione).  Si guadagna in termini di competitività grazie ad un quadro legislativo e di business più chiaro/sicuro (almeno 8 emendamenti chiariscono i requisiti amministrativi).  Riduzione dei costi collegati ai ritardi e alle controversie legali (dagli emendamenti snellire e migliorare la qualità della procedura di VIA).  Molto probabilmente le PMI beneficieranno più dalle suddette modifiche.  Benefici per la Governance (maggiore imparzialità e trasparenza). 28

29 Ulteriori benefici socio-economici di ampia portata degli emendamenti  Maggiore carico di lavoro derivante dalle nuove disposizioni (alternative, monitoraggio, nuovi temi ambientali, adeguamento Allegati I/II) può portare alla creazione di posti di lavoro (maggiore necessità di esperti ).  Valutazione delle alternative e nuovi temi ambientali implica un guadagno in termini di innovazione.  Procedura alternativa dei progetti dell’Allegato II potrebbe essere particolarmente rilevante per le PMI.  La motivazione degli screening negativi e delle decisioni finali dovrebbe ridurre il rischio di errori di interpretazione che spesso portano a controversie legali ed avere un forte effetto positivo sulla governance.  L’obbligatorietà dello scoping molto probabilemnte porterà alla riduzione dell’intera durata delle procedure di VIA e del numero di controversie legali (effetti più sinergici dalla sua attuazione combinata con la richiesta della valutazione delle alternative e l’aggiunta di nuovi temi ambientali). 29

30 Benefici socio-economici di ampia portata per opzione politica 30

31 Confronto tra opzioni politiche: impatti  Opzione 0+: nessun costo e benefici ambientali marginali.  Opzione 1: modesti benefici ambientali e socio-economici, ma si prevedono alti costi per le autortità pubbliche e i proponenti e risparmi limitati.  Opzione 2a: risparmi limitati per i proponenti e le autorità pubbliche e modesti benefici ambientali e socio-economici.  Opzione 2b: i costi per le autorità pubbliche ed i proponenti vanno da modesti ad alti, ma ci sono risparmi medi e significativi benefici ambientali e socio-economici.  Opzione 2c: costi molto alti per le autorità pubbliche ed i proponenti, ma risparmi medi, significativi benefici economici di più ampia portata, così come maggiorni benefici ambientali e più ampi benefici sociali. 31

32 Confronto tra opzioni politiche: raggiungimento degli obiettivi 32

33 Confronto tra le opzioni politiche: efficacia, efficienza e coerenza  Opzione 0+: nè efficace nè coerente.  Opzione 1: non efficiente (obiettivi parzialmente raggiunti ad alto costo e solo con moderati benefici ambientali e socio-economici).  Opzione 2a: efficiente ma basso lovello di coerenza ed efficacia  Opzione 2b: efficace e coerente. In termini di effcienza, i suoi alti benefici comportano dei costi moderato/alti  Opzione 2c: è efficace e coerente, ma non efficiente ( gli alti benefici aggiuntivi sono superati da costi molto alti). Opzione 2b è preferibile Include tutte le modifiche che generano modesti risparmi. I costi sono legati a 3 modifiche (assunzioni moderate fatte e possibilità di riduzione dei costi debitamente verificate). I vantaggi ambientali e socio-economici significativi hanno la potenzialità di superare i costi amministrativi. 33

34 Collegamento tra le modfiche e gli articoli/allegati Modifica Allegato III Procedura alternativa per i progetti Allegato II Motivazione delle decisioni di screening negative Valutazione obbligatoria delle alternativa Ulteriori tematiche ambientali Scoping obbligatorio Controllo di qualità delle informazioni VIA Motivazione delle decisioni finali Monitoraggio post-VIA obbligatorio Procedura coordinata/integrata Calendari specifici per le consultazioni pubbliche Tempistica per l’assunzione delle decisioni Screening Analisi e qualità VIA Rischio di incongruenze Articolo 4 Allegato III Allegato II.A Articolo 3 Articolo 5 Articolo 8 Articolo 9 Allegato III Allegato IV Articolo 2.3 Articoli 6/7 Articolo 4.6 Articolo 8.3

35 Altri cambiamenti– disposizioni invariate Lezioni dalla giurisprudenza:  Lavori di demolizione parte della definizione del progetto (C-50/09).  Progetti esclusivamente finalizzati alla difesa nazionale (C-435/97).  Progetti approvati in dettaglio dalla legge (C-128/09). Lezioni dalla attuazione:  Definizione di VIA.  Progetti rispondenti esclusivamente ad emergenze.  Raccolta dati (obbligo da report VA).  Atti delegati per l’aggiornamento degli allegati II.A, III and IV.  Disposizioni transitorie (Articolo 3 della direttiva). Nessuna modifica: Articoli 10, 11 e Allegati I-II Modifiche lievi: Articoli 2, 6, 7, 9 e 12 35

36 Modifiche Articolo 1 Definizione  Cambiamenti minimi.  Articolo 1(2)a: lavori di demolizione esplicitamente aggiunti nella defizione del progetto (C-50/09).  Definizione di VIA inserito nell’Articolo 1(2)g (basato sulla formulazione della VAS). Casi speciali  Articolo 1(3): progetti finalizzati esclusivamente alla difesa nazionale (C-435/97).  Progetti esclusivamente rispondenti ad emergenze nell’Articolo 1(3); vedi anche disposizione 13.  Articolo 1(4): progetti approvati nei dettagli mediante atto legislativo nazionale(C-128/09). 36

37 Modifica Articolo 2(3): VIA “sportello unico”  Obbligo principale: procedura coordinata/integrata.  Strumenti principalmente ambientali: VAS, Uccelli/Hbitat, Direttiva quadro acqua, IPPC/IED (vedi anche disposto 23).  Breve definizione dello schema coordinato/integrato.  Collegamento con il regolamento TEN-E  Disposizione orientata alla sussidiarietà. 37

38 Modifiche Articolo 3 Adattamento alle nuove tematiche ambientali  Uso delle risorse naturali (biodiversità, suolo, acqua, aria).  Biodiversità con focus su specie e habitat protetti sotto le direttive Natura.  Cambiamento climatico.  Rischi (punto e).  Considerando dal 3 al 11. Coerenza con altre disposizioni  Popolazione e salute (in luogo di esseri umani).  Riferimento ad effetti ‘significativi’, es. Obiettivo dell’articolo 2(1).  Allegato IV.4. 38

39 Screening: modifiche Art.4 & Allegati II.A and III Disposizioni modificate  Articolo 4(4): uso di atti delegati.  Allegato III (soprattutto criteri sulle caratteristiche dei progetti e sui principali impatti). Nuovi punti  Articolo 4(3) e allegato II.A: uso di atti delegati.  Articolo 4(5): screening decision-making: Sulla base delle informazioni fornite dal committente Tiene in considerazione, dove rilevante, i risultati degli studi, le verifiche preliminari o le valutazioni ambientali  Articolo 4(5): contenuto delle decisioni di screening. Uso dei criteri dell’Allegato III (C-87/02 and C-75/08). Misure per evitare, prevenire e ridurre impatti significativi (se non VIA).  Articolo 4(6): calendario per le decisioni di screening. 3 mesi (dalla domanda di autorizzazione e a condizione che il committente abbia presentato tutte le informazioni necessarie). Possibilità di estensione ulteriori 3 mesi.  Articolo 4(6): collegamento tra screening e scoping (se VIA necessaria ). 39

40 Rapporto VIA: modifiche Articolo 5 e Allegato IV Articolo 5(1) – Rapporto ambientale  Informazioni che possono essere ragionevolmente richieste per prendere decisioni informate.  Diversi fattori da prendere in considerazione.  Collegamento con altri livelli di valutazione/pianificazione (“estenzione a taluni aspetti (inclusa la valutazione delle alternative) possano essere più adeguatamento valutati a livelli diversi, invi compreso il livello della pianificazione, o sulla base di altri requisiti di valutazione")  Uso di atti delegati per l’Allegato IV. Allegato IV – contenuto del rapporto ambientale  Alternative, incluso scenario di base (IV.2 eIV.3).  Adattamento a nuove tematiche ambientali (IV.4, IV.5 and IV.8).  Monitoraggio (IV.7).  Aspetti collegati alla VIA (IV.6 e IV.10) 40

41 Rapporto VIA : modifica Articolo 5 e Allegato IV Articolo 5(2) – Scoping (obbligatorio)  Diventato obbligatorio (non dipende più dal committente).  Autorità competente in stretta collaborazione con le autorità ambientali e il proponente.  Ampliamento contenuto decisione di scoping. Articolo 5(3) – Qualità del rapporto ambientale  Garantire completezza e sufficiente qualità del rapporto ambientale.  Due possibilità: Esperti accreditati e tecnicamente competenti o comitati nazionali di esperti.  Situazioni di conflitto di interesse (es. Laddove gli esperti accreditati e tecnicamente competenti assistono l’autorità compentente nella preparazione della decisione di scoping, gli stessi esperti non possono essere utilizzati dal committente per la preparazione del rapporto ambientale). 41

42 Consultazione pubblica: modifica Articoli 6 e 7 Articolo 6  Calendario per le consultazioni pubbliche del rapporto ambientale: Da 30 a 60 giorni (Aarhus convenzione: 45 giorni). Possibilità di estendere per ulteriori 30 giorni. Condizioni per l’estenzione : o In casi eccezionali, dove la natura, la complessità la locazione o la grandezza del progetto proposto lo richiedano. o L’autortià competente informa il committente delle ragioni.  Tempo sufficiente per le autortià ambientali di essere informate e consultate (Article 6(6)). Articolo 7  Obbligo (shall) di definire disposizioni dettagliate.  Calendari per la consultazione pubblica evidenziati. 42

43 Decisione finale: modifica Articolo 8 Articolo 8(1) – contenuto della decisione più concreto: a)la valutazione ambientale dell’autorità competente e le condizioni ambientali allegate alla decisione (incluse le misure per evitare, ridurre e compensare gli effetti negativi significativi). b)Le ragioni per la selezione del progetto così come approvato, alla luce di altre alternative considerate. c)Una sintesi dei commenti pervenuti durante la consultazione. d)Una dichiarazione che riassume come le considerazioni ambientali sono state integrate nella definizione dell’autorizzazione e come i risultati delle consultazioni e del rapporto di VIA sono stati integrati o altrimenti presi in considerazione.  Progetti con significativi effetti negativi a livello transfrontaliero : obbligo dell’autorità competente di fornire le informazioni sulle ragioni per cui non ha preso in considerazione le osservazioni formulate dallo Stato Membro interessato. 43

44 Decisione finale: modifica Articolo 8 Article 8(2) – monitoraggio (nuova disposizione) Punto di partenza: rapporto ambientale e consultazioni confermano gli affetti ambientali significativi+negativi. 1.Rivedere progetto/rapporto ambientale e aggiungere misure di mitigazione e compensazione. 2.Introdurre misure per il monitoraggio:  Obiettivo/portata: Valutare l’attuazione delle misure di mitigazione e compensazione. Valutare l’efficacia attesa delle misure di mitigazione e compensazione. Identificare qualsiasi effetto negativo imprevedibile.  Tipo di parametri e durata del monitoraggio proporzionata a: La natura, l’ubicazione e le dimensioni del progetto proposto. L’importanza degli effetti ambientali del progetto proposto.  Uso di meccanismi di monitoraggio esistenti derivanti da altre normative UE (no alla duplicazione). 44

45 Decisione finale: modifica Articolo 8 Articolo 8(3) – calendario (nuova disposizione)  3 mesi – 3 condizioni: Tutte le necessarie informazioni raccolte (rapporto ambientale+ consultazioni). Laddove rilevante, le valutazioni specifche richieste ai sensi di altre normative (es. Direttiva Habitat). Consultazioni (pubblico, autortià ambientali, transfontaliere) completate.  Possibilità di estendere di ulteriori 3 mesi; condizioni per l’estensione: Dipende dalla natura, dalla complessità, dall’ubicazione e dalla dimensione del progetto proposto. L’autorità competente chiarisce le ragioni e informa in merito alla data per la quale la decisione è attesa. Articolo 8(4) – valitidà dei dati VIA (nuova disposizione)  Ultimo controllo (es. Prima di prendere la decisione in merito all’autorizzazione).  Verificare se il rapporto ambientale è aggiornato (principalmente le misure che prevedono di prevenire, ridurre e compensare ogni effetto negativo significativo). 45

46 Informazioni sulla decisione finale : emedamenti Articolo 9 Articolo 9(1): modifiche minori che assicurano coerenza- chiarezza  Informare le autorità ambientali (come il pubblico).  Punto b): rapporto ambientale aggiunto.  Punto c): « significativo" sostituisce maggiore".  Punto d): monitoraggio => coerenza con articolo 8(2). Article 9(3): opzione per le informazioni di cui sopra  Non è un obbligo (“può").  Informazioni di cui al 9(1) disponibili a conclusione della VIA (....).  Rilevanti per i progetti UE co-finanziati (Coesione + politiche TEN trasporti energia). 46

47 Raccolta dati: modifica articolo 12(2)  Le modifiche riflettono le richieste relative a monitoraggio/valutazione del rapporto relativo alla Valutazione d’Impatto.  Rapporti di valutazione della Commissione ogni 6 anni.  Parametri rilevanti: a)Numero di VIA. b)Analisi dettagliata delle VIA per le categorie di progetto disposte negli Allegati I & II. c)Analisi dettagliata delle VIA per tipo di committente (es. Pubblico/privato, PMI). d)Numero di screening. e)Durata media delle procedure di VIA. f)Costo medio delle procedure di VIA. 47

48 Poteri delegati : nuovi articoli 12a e 12b Articolo 12a  Atti delegati per adattare la VIA ai progressi tecnici e scientifici.  Atti delegati integrazione/modifica di alcuni elementi non essenziali dell’atto legislativo principale.  Atti delegati per: Allegato III (criteri di screening ), allegato IV (rapporto ambientale), allegato II.A (informazioni sulla screening da parte del committente).  Allegati I e II non inclusi. Articolo 12b  Disposizioni standard (condizioni per la delega).  Delega per un periodo di tempo indeterminato. 48

49 Disposizioni transitorie: Articolo 3  Portata temporale VIA: ampia giurisprudenza(sentenze C- 431/92, C-81/96).  Criterio: data di presentazione delle domanda di autorizzazione.  La data dell’autorizzazione non è presa in considerazione.  In pratica? Lunghi periodi tra il rapporto di VIA e/o la “decisione di VIA” e l’autorizzazione (permesso di avvio lavori).  Nuova regola: obbligazione chiara, per progetti per i quali la domanda di autorizzazione è stata presentata prima della data entrata in applicazione della nuova Direttiva, e per i quali la l’impatto ambientale non è stata conclusa prima di tale data sono soggetti agli obblighi di direttiva 2011/92/UE come modificata dalla nuova direttiva. = Rilevanza dei progetti co-finanziati da fondi UE. 49

50 Grazie per l’attenzione! 50


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