La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Conoscere il PEI (PDF-PIS), sostenerne la stesura e sperimentarne

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Conoscere il PEI (PDF-PIS), sostenerne la stesura e sperimentarne"— Transcript della presentazione:

1 Conoscere il PEI (PDF-PIS), sostenerne la stesura e sperimentarne
Un aiuto per Conoscere il PEI (PDF-PIS), sostenerne la stesura e sperimentarne l’utilità

2 CHIARIAMOCI ……………. Quali sono i BES? SINTESI NORMATIVA Riferimenti:
DIRETTIVA MINISTERIALE del 27 dicembre 2012; CIRCOLARE MINISTERIALE n.8 del 6 marzo 2013;

3 BES

4 Cosa cambia? NELLA SCUOLA
Il GLHI viene sostituito dal GLI coordinato dal Dirigente Scolastico, ne fanno parte tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola e nel territorio (ASL EELL Ass…..) Il GLI si occupa di tutte le problematiche riferite ai BES.

5 PAI (Piano Annuale per l’Inclusività)
Secondo la C. M. n.8 del 6 marzo 2013, ….da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno). per sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno per realizzare obiettivi comuni e di miglioramento, attraverso la trasversalità negli ambiti dell’insegnamento curricolare, nella gestione delle classi, nell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, nelle relazioni tra docenti, alunni e famiglie.

6 A LIVELLO TERRITORIALE
I CTS (Centri Territoriali di supporto) I CTS sono Centri collocati presso scuole polo: informano i docenti, gli alunni, gli studenti e i loro genitori delle risorse tecnologiche disponibili, sia gratuite sia commerciali per tutti i BES. CTI (Centri Territoriali per l’Inclusione) I CTI, di livello distrettuale, sono affiancati dai CTS. Svolgono la funzione di reti territoriali per la gestione ottimale delle risorse umane, strumentali per l'integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali e la formazione permanente.

7 Perchè ha un linguaggio comune sulla salute e sulla disabilità
E PERCHE’ L’ICF? (International Classification of Functioning) dell’OMS, Perchè ha un linguaggio comune sulla salute e sulla disabilità Perchè considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale, Perché salute non significa solo assenza di malattia, ma tensione verso un equilibrio da un punto di vista fisico, psicologico, spirituale. Perché la salute non può essere separata dal contesto o ambiente in cui la persona vive. La salute interagisce con l’ambiente e l’ambiente interagisce con la salute. Perché costruire un profilo ICF è come disegnare una carta geografica (NPI Dottor Guido Fusaro) .

8 Grazie a questo strumento è possibile descrivere:
- il funzionamento, cioè gli aspetti che vengono considerati “positivi” di una persona, ovvero ciò che quella persona è in grado di fare; - la disabilità, cioè gli aspetti “negativi” del funzionamento, ciò che una persona ha difficoltà a fare; - la presenza o l’assenza di menomazioni riguardanti le funzioni e/o le strutture corporee; - i fattori contestuali, vale a dire l’influenza positiva o negativa che l’ambiente in cui vive la persona può avere sul funzionamento stesso della persona.

9 DUNQUE L’ICF CONSENTE DI:
MISURARE VALUTARE COMPRENDERE DESCRIVERE PROGRAMMARE CONOSCERE

10 L’ICF valuta quattro differenti componenti della salute individuale
LE STRUTTURE CORPOREE occhi braccia.. s LE FUNZIONI CORPORRE vista motricità orientamento …b LE ATTIVITÀ di un individuo e la sua PARTECIPAZIONE a contesti sociali d I FATTORI AMBIENTALI come l’ambiente naturale e quello scolastico e

11 Si incontrano termini come
Capacità cioè quella che una persona sa fare in un ambiente sconosciuto, senza nessun tipo di aiuto. Perfomance è quello che la stessa persona riesce a fare nel suo abituale, e generalmente adattato, ambiente di vita. Barriere Fattori ambientali che potrebbero ostacolare il funzionamento della persona e compromettere l’intervento Facilitatori Fattori ambientali che, mediante la loro presenza, migliorano il funzionamento della persona e rendono più probabile l’efficacia dell’intervento.

12 PASSO DOPO PASSO… NON DA SOLI ….MA CONDIVIDENDO TUTTO IL PERCORSO.

13 Dalla DISABILITÀ CERTIFICATA
Certificazione ai sensi della L. n.104/92 art. 3 commi 1 o 3 (gravità) Alla formazione del GRUPPO LAVORO HANDICAP OPERATIVO G.L.H.O. dove sono presenti tutte le professionalità necessarie per individuare un'adeguata destinazione di risorse e consentire di realizzare il Piano Educativo Individualizzato

14 Dalla DISABILITÀ CERTIFICATA
Alla DIAGNOSI FUNZIONALE Dalla DIAGNOSI FUNZIONALE AL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

15 Compilazione e/o revisione del PDF annuale frutto del lavoro:
-di tutti gli insegnanti (dopo aver fatto le osservazioni iniziali, le prove di ingresso, aver preso visione del PDF dell’anno passato, usato gli indicatori messi a disposizione) -delle osservazioni degli assistenti/educatori -dei suggerimenti dati dalla famiglia -da una D.F. comprensibile ed esplicativa. DA CONDIVIDERE AL PRIMO GLHO

16 ISTITUTO COMPRENSIVO DI ……………………..
(Timbro) PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (P. D. F .) Alunno/a ________________________________ nato/a il ________________________________________ residente in___________________Via ____________________ telefono ____________________ iscritto/a per la prima volta sì___ no__ o trattenuto sì___ no____per n°___ anni per l'anno scolastico __________ alla Scuola Primaria di ___________________ classe __________ Sezione______________ numero alunni della classe ____ di cui alunni disabili n°_____ Azienda U S.L. N°__________________ DIA GNOSI SANITARIA ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Rilasciata il_____________________ Firmata dal dott. _____________

17 AREA COGNITIVA E DELL’APPRENDIMENTO
SITUAZIONE ATTUALE Come funziona l’asse cognitivo  riguardo all’attenzione alla memoria all’associazione…………. come funziona l’apprendimento nell’ambito linguistico logico-matematico ludico-espressivo…. riguardo alla capacita’ di fare esperienze, di operare, di trasferire le competenze…… POSSIBILE EVOLUZIONE (OBIETTIVI PRIORITARI) Elaborare un obiettivo equivale a prospettare un´azione da compiere o una conoscenza da acquisire non in modo approssimativo, ma preciso, concreto, determinato e controllabile. Usare verbi specifici per ogni azione abbinare/ raccogliere/ applicare/ scrivere/ disegnare/ selezionare/ nominare/ usare/raggruppare/ memorizzare/ classificare/ identificare/ produrre/ distinguere /scegliere/eseguire/ trovare/ seriare

18 OSSERVAZIONI, SUGGERIMENTI (BARRIERE E FACILITATORI)
ELIMINARE LE BARRIERE ED INTRODURRE FACILITATORI CHE PERMETTANO DI RAGGIUNGERE LA PERFORMANCE Facilitatori INFORMATICI: software, tastiere ingrandite, puntatori, mouse particolari, computer… COMUNICATIVI: protesi sensoriali, comunicatori per immagini, sintesi vocale… PER L'APPRENDIMENTO: mappe, lettura dell’insegnante, schemi, testo semplificato… PER LA MOBILITA': tutore, stabilizzatore, girello, tappeto… Barriere SPOSTAMENTO (mancanza di spazio tra i banchi per una carrozzina, … COMUNICAZIONE (mancanza di comunicatore, rumore eccessivo nell’aula, … DIDATTICA (mancanza di sussidi strutturati e adeguati per la tipologia di difficoltà, …) APPRENDIMENTO (hardware e software non adattati, …)

19 ESPRESSIONI DA EVITARE
Apprezzare, potenziare, migliorare, sviluppare, implementare, aumentare, Manifestare, capire, mostrarsi, Cogliere, pensare, interiorizzare, Perfezionare, credere, percepire, essere consapevole, sapere, Interessarsi, sentire…

20 Verbale dell’incontro finale Verbale dell’incontro intermedio
Ore di sostegno assegnate: tot. ore ore educatore assegnate: tot. ore Si passa alla stesura del PDF avendo cura di condividere collegialmente la situazione iniziale, gli obiettivi prioritari, facilitatori e barriere. Qui di seguito sono riportate eventuali decisioni e/o considerazioni emerse Data dell’incontro successivo. Verbale dell’incontro intermedio (Se necessario )

21 Verbale dell’ultimo incontro
Il GLHO si riunisce per la verifica finale del PEI (PDF-PIS) (Copiare e incollare la verifica finale del PIS) Riportare di seguito eventuali decisioni e/o considerazioni emerse durante l’incontro in merito agli eventuali impegni per il periodo estivo, accoglienza per il prossimo anno (scelta di un gruppo, laboratori, orario ridotto, richiesta di un educatore…) Si passa quindi a redigere e definire congiuntamente le IPOTESI PER IL PROSSIMO ANNO (foglio del PIS da allegare) Chiedere agli operatori sanitari se sono d’accordo dato che il PIS e’ solo sperimentale.

22 IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE VA CONSEGNATO ENTRO il 30 novembre in segreteria completo con le firme

23 DAL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
AL PIANO D’INCLUSIONE SCOLASTICA (PIS)

24 di tutti gli insegnanti Degli assistenti/educatori
Compilazione del PIS frutto del lavoro: di tutti gli insegnanti Degli assistenti/educatori viene letto e approvato dal Consiglio di classe o in sede di programmazione. In caso di alunni in stato di gravità anche l’assistente di base deve essere messo al corrente delle barriere e dei facilitatori . L’insegnante di sostegno è il coordinatore .

25 Prima pagina LOGO DELLA SCUOLA P.E.I. DPR24/02/1994

26 PIANO DI INCLUSIONE SCOLASTICA
Seconda pagina PIS PIANO DI INCLUSIONE SCOLASTICA Di …………………………………………………. Scuola dell’Infanzia di………………….. Anno Scolastico

27 Seguono le pagine per i dati generali gli orari le strategie di emergenza le risorse i progetti, EPISODI SIGNIFICATIVI DA EVIDENZIARE NEL CORSO DELL’ANNO

28 OBIETTIVI TRASVERSALI
Area cognitiva Obiettivi prioritari di sviluppo rilevati dal DPF 1Esegue semplici consegne Rif. ICF d 2104 2 Sottobiettivi 1.1 Rivolge lo sguardo e/o l’attenzione verso l’interlocutore (insegnante). 1.2 Comprende la sequenza di azioni da compiere 1.3Esegue la consegna (in modo corretto, in modo approssimativo, in totale autonomia, in parziale autonomia, solo se guidato).

29 INTERVENTI sottobiettivo n° …………. AZIONE (che cosa fare) LUOGO (classe/ laboratorio/ ecc.) MATERIALI (strumenti utilizzati) FACILITATORI BARRIERE CHI LO FA

30 MONITORAGGIO E VERIFICA IN ITINERE DATA VERIFICA
(indicare concretamente i momenti significativi del percorso) Verifica finale in data … DATA VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI raggiunto Parz. raggiunto non raggiunto Ob □ □ □ Ob □ □ □ ………. In caso di raggiungimento parziale o nullo, motivare.

31 Area degli apprendimenti
(questa scheda va compilata da ogni docente disciplinare, per le singole materie, o gruppi di docenti, per area) DISCIPLINA/AREA: ……………………………………………………………………… Obiettivi specifici Attività / Contenuti MODALITA’ DI VERIFICA  [ ] domande a risposta aperta [ ] questionario semi-strutturato [ ] questionario strutturato [ ] tema [ ] interrogazione orale [ ] altro …………………………………………….. EVENTUALI OSSERVAZIONI   

32 Gli insegnanti di ogni disciplina indicheranno (in una apposita scheda predisposta) gli obiettivi e i contenuti . utili per compilare l’AREA DEGLI APPRENDIMENTI (da riconsegnare all’insegnante di sostegno entro il 30 di ottobre)

33 BIBLIOGRAFIA SITOGRAFIA E SOFTWARE UTILIZZATI
Seguono le pagine BIBLIOGRAFIA SITOGRAFIA E SOFTWARE UTILIZZATI  VERIFICA E VALUTAZIONE FINALE IPOTESI PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO  FIRME

34 Entro il 30 novembre il PIS
deve essere compilato. il PIS ci accompagna come un registro … può essere modificato in qualsiasi momento e va consegnato all’ultimo incontro. Tutti gli operatori sul “caso” devono potervi accedere con facilità

35 Vi ricordo che si deve portare al
1° incontro : PDF compilato e fare verbale 1°incontro da inserire nel PDF con firme Incontro intermedio ( se necessario) : fare verbale da inserire nel PDF con firme e portare il PIS Incontro finale :si consegna il PIS compilato in ogni sua parte ad eccezione delle IPOTESI PER IL PROSSIMO ANNO che vanno completate collegialmente, fare verbale da inserire nel PDF con firme

36 Grazie !


Scaricare ppt "Conoscere il PEI (PDF-PIS), sostenerne la stesura e sperimentarne"

Presentazioni simili


Annunci Google