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I METALLI Un po' di storia.

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Presentazione sul tema: "I METALLI Un po' di storia."— Transcript della presentazione:

1 I METALLI Un po' di storia

2 L'ETÀ DEI METALLI FU PRECEDUTA DALL'ETÀ DELLA PIETRA
CON ETÀ DEI METALLI SI DESIGNA UN PERIODO IN CUI GLI UOMINI INIZIARONO LA LAVORAZIONE DEI METALLI PER COSTRUIRE I PRIMI UTENSILI ABBANDONANDO PROGRESSIVAMENTE L'UTILIZZO DELLA PIETRA. gli storici hanno usato il nome di leghe e metalli per distinguere le grandi epoche dell’umanità: ETÀ DEL RAME ETÀ DEL BRONZO ETÀ DEL FERRO Mestoli d’impasto con lunga impugnatura forata. Tombe di Abealzu. Prima Età Dei Metalli, 2800 a.C. Museo Archeologico Nazionale G.A. Sanna, Sassari.

3 Verso la fine del Neolitico, circa settemila anni fa, si verificarono due fatti importanti: fu inventata la ruota e si iniziò a utilizzare il rame. ETA’ DEL RAME Gli oggetti in pietra erano di difficile lavorazione invece il rame ha un basso punto di fusione e buona lavorabilità. I giacimenti di minerali ricchi di rame sono abbondanti. Nell'area del Mediterraneo, si trovava allo stato nativo , cioè puro e non unito ad altre sostanze. All’inizio le "pietre" di rame venivano battute fino a quando si modellavano a piacimento.

4 Verso il 4000 a.C. alcuni artigiani scoprirono che alcune "pietre", se riscaldate al punto giusto, si liquefacevano: fu così che l'uomo venne a contatto con i metalli. Poi l’uomo imparò a lavorare a caldo il rame nativo.

5 In origine i grumi di rame nativo tenero e malleabile venivano martellati a freddo e modellati in utensili piccoli e semplici. A poco a poco si appresero le tecniche di estrazione, di arricchimento del minerale di rame, la fusione e infine la colata del metallo nella forma per ottenere l'oggetto desiderato. I minerali che servono per produrre e lavorare il metallo si trovano in montagna. Chi sapeva lavorare il metallo dopo aver cercato tra le pietre dei fiumi le tracce dei minerali, risaliva in montagna fino a scoprire i filoni affioranti. Qui gli uomini estraevano il minerale e già sul posto, in piccoli rudimentali forni, lo fondevano e lo trasformavano in "pani" più facili da trasportare nel fondovalle. Qui i pani venivano di nuovo fusi e posti in stampi per produrre oggetti o venivano usati per barattare.

6 Verso il 3000 a.C. però il rame nativo si esaurì e fu necessario utilizzare rocce che contenevano, oltre al rame, altri minerali. Questo rese più difficoltoso il processo di estrazione e lavorazione del rame, ma le difficoltà vennero via via superate, mentre la richiesta di oggetti di rame aumentava, tanto che cominciarono a essere organizzate spedizioni marittime per andare a rifornirsi di rame ovunque fosse possibile.

7 Tra il IV e l’inizio del III millennio, in diverse aree, alcuni metalli come l’ oro, l’argento e il rame erano già noti da tempo, ma venivano utilizzati prevalentemente per la produzione di ornamenti o di oggetti di rappresentanza Trovato in una tomba del IV secolo a.C. nei pressi di Taranto questo monile in oro a navicella con pendagli mostra una straordinaria perizia orafa nell’impiego di svariate tecniche di lavorazione del materiale, come lo stampo, la granulazione (in cui minuscole sferette vengono saldate alla superficie) e la filigrana (sottilissimi fili d’oro intrecciati e ritorti). . Questa collana con pendenti - realizzata in oro, onice, ambra e pietre - è un bell'esempio di oreficeria etrusca di età preromana. Risalente al a.C., è conservata al British Museum di Londra. L’oro e l’argento furono in un primo tempo impiegati per usi religiosi, nella produzione di oggetti destinati ai templi o di gioielli e accessori cerimoniali per figure semidivine (i faraoni egizi, i re-sacerdoti mediorientali, i capotribù europei).

8 In seguito essi trovarono impiego nella realizzazione di ornamenti personali, armi, attrezzature varie, specchi, sostegni per lampade, sedie, letti. All’inizio del VII secolo a.C. oro e argento furono infine usati per il conio delle prime monete, in Asia Minore; da queste regioni le monete si diffusero ben presto in tutto il Medio Oriente e in Grecia, diventando oggetti ambiti non solo per il loro valore, ma anche per la loro bellezza. Le Coppe di Vafión, che risalgono al XV secolo a.C., sono una testimonianza della raffinata tecnica di lavorazione dei metalli dell'età micenea. Le coppe, realizzate con sottili lamine d'oro lavorate a sbalzo, vennero rinvenute in una tomba a Vafión, una località della Laconia nei pressi di Sparta; attualmente sono conservate al Museo archeologico di Atene. La sontuosa maschera funeraria del faraone egizio Tutankhamon, risalente alla metà del XIV secolo a.C., è uno straordinario lavoro di oreficeria e intarsio di pietre dure (lapislazzuli e cornalina).

9 L’ETA’ DEL BRONZO Alcune armi risalenti all'età del Bronzo europea. Il grado di elaborazione di questi oggetti rivela una fattura accurata e una attenta ricerca della forma più funzionale all'uso, Il primo metallo scoperto fu il rame e poi lo stagno. Successivamente si scoprì il bronzo, lega ottenuta dall'unione del rame e dello stagno. Probabilmente questa lega si formò casualmente nel crogiolo di un forno dove si stava fondendo rame, per l’aggiunta involontaria di stagno. Questa scoperta ebbe grande importanza tecnica, perché con la lega fu possibile ottenere un metallo più resistente a temperatura di fusione più bassa.

10 La roccia contenente il metallo veniva frantumata e gettata sul carbone ardente.

11 Fu scoperto, che, se invece di usare un solo metallo, se ne fondevano assieme due, si otteneva una lega, più resistente e quindi adatta a produrre oggetti prima non fabbricabili. Questo piatto di bronzo, proveniente da una necropoli di Tarquinia, presso Viterbo, riproduce la testa del dio etrusco dei fiumi e risale al V secolo a.C. La prima lega scoperta dall’uomo fu il bronzo, una lega di rame e stagno. Il procedimento per fabbricare oggetti di bronzo era identico a quello usato per fabbricare oggetti in rame; lo stagno era però poco o per nulla presente nell’area del Mediterraneo orientale, quindi fu necessario organizzare spedizioni marittime verso la Spagna e l’Inghilterra, dove questo metallo era presente in grande quantità.

12 Il bronzo non venne quasi mai usato produrre oggetti di uso comune: i contadini, a causa dei prezzi elevati dei metalli, continuarono per molto tempo ad utilizzare strumenti in pietra. Il bronzo diede invece inizio allo sviluppo delle tecniche di fusione con l’utilizzo di stampi di materiali diversi dalla pietra, come la cera: questo permise la costruzione di oggetti sempre più complicati ed elaborati, spesso a scopo artistico ed ornamentale.

13 Oetzi e la sua ascia

14 IL FERRO Intorno al 1200 a.C. gli Hittiti, popolo della Mesopotamia, misero a punto la prima tecnica metallurgica del ferro: l’uso del ferro per armi più resistenti consentì agli Hittiti un periodo di superiorità bellica nei confronti di tutti gli altri popoli dell’Asia Minore. Nonostante la sua maggior resistenza, il ferro fu a lungo considerato un materiale raro a causa delle difficoltà di estrazione e di lavorazione Questo popolo già 4000 anni prima di Cristo lo usava per piccoli oggetti come punte di lancia e gioielli ricavati dal ferro recuperato da METEORITI. Poiché le meteoriti cadono dal cielo, gli antichi greci chiamarono Sider = stelle il ferro e quel ch'era ad esso legato SIDERURGICO.

15 Verso il 1400 a.C. i Calibei, sudditi dei re ittiti e abitanti dell’attuale Turchia, scoprirono l’acciaiatura. Essa consisteva nel martellare il ferro, dopo averlo riscaldato, immergendolo poi subito in acqua fredda. In questo modo l’oggetto di ferro si indurisce e le lame diventano resistenti e taglienti. Fino al 1200 a.C. questo procedimento rimase segreto, per cui solo gli Ittiti ebbero la possibilità di avere spade di ferro.

16 Con il crollo dell’impero ittita, invece, la tecnica dell’acciaiatura venne diffusa e praticata in tutta l’area del Mediterraneo. L’utilizzo dei metalli, dapprima limitato ad armi e ad oggetti costosi, si estese a tutti gli altri oggetti di uso comuni

17 Bronzetti nuragici, l'arte dell'età del Ferro in Sardegna

18 Gli Etruschi e il ferro Una grande produzione di ferro si verificò, più tardi, da parte degli Etruschi che sfruttarono le miniere dell’isola d’Elba. Il ferro veniva ottenuto in piccoli forni a cumulo, costituiti da minerali e carbone di legna, ricoperti con paglia e argilla. Alla base veniva praticata un’apertura per l’accensione, mentre altri fori servivano per creare le correnti d’aria per attivare la combustione. Al termine di essa, nel fondo del forno, si formava una specie di spugna di ferro, che veniva battuta a martello o a mazza per ottenere ferro compatto.

19 La diffusione della metallurgia
I metalli non si trovano quasi mai puri in natura, ma mescolati ad altri minerali: necessitano, quindi, di laboriosi e complicati processi di lavorazione che costituiscono la metallurgia. Dagli Etruschi ai giorni nostri, per la metallurgia è stato un susseguirsi di piccole o grandi innovazioni tecnologiche, con la scoperta di nuovi metalli, nuovi giacimenti e tecniche di lavorazione sempre più efficaci. Durante il Rinascimento, oltre a continuare la produzione di attrezzi e utensili, la metallurgia fornì agli scultori nuove tecniche di fusione del bronzo, che permisero la fabbricazione di capolavori artistici che ancora oggi possiamo ammirare.

20 L’industria siderurgica
L’ uso dei metalli ebbe la sua definitiva affermazione con la Rivoluzione industriale, a partire dalla metà del XVIII secolo. L’ industria siderurgica (ferro, ghisa, acciaio) diede un notevole impulso sia alla meccanica, con la costruzione di macchine utensili più resistenti e potenti, sia all’edilizia, con la possibilità di costruire nuove strutture, sempre più alte e complesse, come la Torre Eiffel a Parigi. La disponibilità di grandi quantitativi di minerali metalliferi costituì, per alcune nazioni, l’opportunità di accumulare immense fortune economiche e potere politico.

21 Piatto in peltro, XVI secolo
Centrotavola in stile impero raffigurante quattro cherubini, realizzato in argento dall'orefice Charles Christofle. Piatto in peltro, XVI secolo A partire dal XVI secolo fino agli inizi del XIX, il peltro era il materiale con cui si producevano le stoviglie da tavola comuni. Questo piatto fu realizzato in Francia nel XVI secolo: la figura incisa, probabilmente, raffigura il proprietario dell'oggetto.

22 Questa scultura in bronzo, raffigurante un felino che attacca un cervo, risale all'epoca della dinastia Shang ( ca. a.C.). La lavorazione dei metalli nella Cina dell'epoca era già molto evoluta, e prediligeva soggetti naturalistici elaborati con eleganti forme stilizzate. A partire dal XVIII secolo, l'argento iniziò a essere ampiamente utilizzato nella produzione di vasellame da tavola. Questa teiera dal manico in legno fu realizzata nel dall'argentiere inglese Hester Bateman. La decorazione e la forma, semplice ed elegante, ne fanno un tipico esempio di argenteria di gusto neoclassico.


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