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I media audiovisivi classici Teorie e tecnica del linguaggio audiovisivo (aa.aa. 2015/16) 1.

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Presentazione sul tema: "I media audiovisivi classici Teorie e tecnica del linguaggio audiovisivo (aa.aa. 2015/16) 1."— Transcript della presentazione:

1 I media audiovisivi classici giovanni.ganino@unife.it Teorie e tecnica del linguaggio audiovisivo (aa.aa. 2015/16) 1

2 Centralità immagine in movimento Aumenta la conoscenza (informazione accessibile) Supporto alla ricerca Nascita di un nuovo linguaggio Rapporto reale/virtuale Epoca “post alfabetica” Da tecnologia per registrare immagini a linguaggio Regia e combinazione intenzionale di segni Le applicazioni: fiction o documentario Cinema come linguaggio Il processo di registrazione e proiezione Dal bianco e nero al colore Dal muto al sonoro Dal 2D al 4D Il cinema digitale Cinema come tecnica

3 Scelte economiche e di mercato Rapporto produzione economica e creativa Rapporto con la televisione Rapporto con i nuovi media Cinema come industria Spettacolo pubblico Fruizione in differita e su pellicola Fruizione coinvolgente ma passiva Dal futurama al cinema 4D Modalità di fruizione

4 4 Quando queste macchine saranno a disposizione di tutti, quando tutti potranno fotografare gli esseri a loro cari, non più nella forma immobile ma nel loro movimento, nella loro azione, nei loro gesti familiari, con la parola sulle labbra, la morte cesserà di essere assoluta. 30 dicembre 1895, La Poste Rapporto reale-virtuale

5 Riproduzione del movimento: il cinema consente di vedere meglio! Dal precinema … … a discovery channel Ricchezza del linguaggio audiovisivo

6 6 Il linguaggio filmicoParte I – Il precinema (Dvd) E. J. Marey - La Vague (1891)http://www.youtube.com/watch?v=9IW1iYtylsk E. J. Marey – Body motionshttps://www.youtube.com/watch?v=11lKItGNuiY E. Muybridgehttps://www.youtube.com/watch?v=FYKZif9ooxs Emile Reynaudhttps://www.youtube.com/watch?v=A5MXcxaRXNc Rallenty bulletshttp://www.youtube.com/watch?v=QfDoQwIAaXg Slow motionhttps://www.youtube.com/watch?v=-omSfXB912U https://www.youtube.com/watch?v=90VyvOhPmA0&i ndex=6&list=PL9A7377D11F047397 Discovery – Time Warphttps://www.youtube.com/watch?v=Oe4Rm8mVZy8 https://www.youtube.com/watch?v=A_Zht9HvIi8 Time lapse – Vancouver cityhttp://www.youtube.com/watch?v=_xMz2SnSWS4 Microcosmos - Trailerhttp://www.youtube.com/watch?v=76R2EKEnoJQ Il cinema consente di vedere meglio Cinema CASE HISTORY: dal precinema a discovery channel/alla tv divulgativa

7 pre-cinema: analisi del movimento: https://drive.google.com/a/unife.it/file/d/0B7O3GpXE8AQg cFFyQ3BlVzhaZkU/view?usp=sharing https://drive.google.com/a/unife.it/file/d/0B7O3GpXE8AQg cFFyQ3BlVzhaZkU/view?usp=sharing nascita del linguaggio cinematografico https://drive.google.com/a/unife.it/file/d/0B7O3GpXE8AQg dmZZQl9qa21rRm8/view?usp=sharing https://drive.google.com/a/unife.it/file/d/0B7O3GpXE8AQg dmZZQl9qa21rRm8/view?usp=sharing v=q9ehuB8-IcA il linguaggio dell'inquadratura: https://drive.google.com/a/unife.it/file/d/0B7O3GpXE8A QgSWlsSEVueWtJamc/view?usp=sharing ​ il linguaggio del montaggio: https://drive.google.com/a/unife.it/file/d/0B7O3GpXE8A QgZjA0dmotX2JGSjg/view?usp=sharing v=gz-0n6aMrDQ ​

8 L’audiovisivo come linguaggio che consente di vedere meglio: dal precinema a discovery channel Cercare su YouTube video relativi all’analisi del movimento: reale, rallentato, accelerato Con l’obiettivo di, comprendere il valore di YouTube come archivio, indagare il processo storico relativo alla nascita delle tecnologie cinematografiche, comprendere le finalità comunicative del cinema (scientifico)… 1.Film di E.J. Marey 2.Film di E. Muybridge 3.Il movimento delle piante 4.Effetti balistici o spettacolari … 1.Film di Reynaud (cartoni animati) 2.Tra scienza, divulgazione e videoarte 3.Televisione divulgativa E’ possibile inoltre mettere in pratica modalità realizzative e sviluppare capacità creative 1.Con finalità di studio: dalla fotografia seriale all’animazione 2.Con finalità di sperimentazione: dall’animazione al gioco sul tempo (dimensione temporale), alla videoarte 3.Con finalità divulgative: fare televisione (Time warp-Discovery); cartoon … Attività didattica

9 9 RADIO

10 Comunicazione sonora ed epoca post alfabetica Trasmissione in diretta e concetto di rappresentazione Radio e altri media Radio come mezzo di comunicazione di massa Trasmissione secondo una rete piramidale discendente Broadcasting (semina larga) Modelli di business: americano vs modello europeo Comunicazione broadcasting Medium della sfera privata Ma ad una dimensione (vedi Bertold Brecht) Modalità di fruizione radio

11 11 Dal broadcasting (al social casting) Il broadcast come soluzione tecnologica non rende conto della complessità sociale che tale strategia porta con sé (Silverstone, 2000). Il broadcast come forma culturale a tutti gli effetti, il cui ruolo è stato quello di fornire uno strumento istituzionalizzato, prima, per la trasmissione delle notizie e poi, per l'approvvigionamento sociale, che tra le altre conseguenze ha avuto quella di trasformarsi in un sistema di controllo sociale (Raymond Williams, 2000). Quindi il broadcast è una forma culturale caratterizzata da una precisa architettura trasmissiva con delle specifiche componenti sociologiche (Fidler, 2000). radio

12 E’ potuto accadere che la tecnica fosse tanto progredita da produrre la radio in un’epoca in cui la società non era ancora tanto progredita da poterla accogliere. (…) D’improvviso si aveva la possibilità di dire tutto a tutti, ma, a pensarci bene, non si aveva nulla da dire. E chi erano poi questi tutti? All’inizio ci si arrangiò rinunciando a pensare. Ci si guardò intorno per vedere in quali posti qualcuno diceva a qualcun altro e si tentò di intrufolarsi, semplicemente entrando in concorrenza e dicendo qualcosa a qualcuno. Questa fu la radio nella sua prima fase, quando svolgeva la funzione di sostituto. Sostituto del teatro, dell’opera, del concerto, delle conferenze, del caffè concerto, della cronaca cittadina dei giornali, ecc. Fin dall’inizio la radio ha imitato, più o meno, tutte le istituzioni esistenti che avessero in qualche modo a che fare con la diffusione di ciò che si può dire o cantare: da questa torre di Babele venne fuori un incrociarsi e accavallarsi di suoni che non era possibile ignorare. (…) (B. Brecht) Radio e funzione di sostituto radio

13 Ma, anche a prescindere completamente da questa sua equivoca funzione (chi dà molto, non dà niente a nessuno), la radio ha una sola dimensione, mentre dovrebbe averne due. Essa è soltanto uno strumento di distribuzione, si limita a ripartire. Adesso cerchiamo di diventare positivi, di scoprire ossia ciò che di positivo c’è nella radio; ecco qui una proposta per modificare il funzionamento della radio: si dovrebbe trasformare la radio da mezzo di distribuzione in mezzo di comunicazione. La radio potrebbe essere per la vita pubblica il più grandioso mezzo di comunicazione che si possa immaginare, uno straordinario sistema di canali, cioè potrebbe esserlo se fosse in grado non solo di trasmettere ma anche di ricevere, non solo di far sentire qualcosa all’ascoltatore ma anche di farlo parlare, non di isolarlo ma di metterlo in relazione con altri. La radio dovrebbe di conseguenza abbandonare il suo ruolo di fornitrice e far sì che l’ascoltatore diventasse fornitore. (…) La radio deve rendere possibile questo scambio. (B. Brecht) Radio come mezzo di distribuzione radio

14 14 LA GUERRA DEI MONDI DI ORSON WELLES Cronaca di un radiogramma che gettò nel panico gli Stati Uniti E’ conosciuta come la più grande beffa mediatica del nostro secolo. Una farsa capace di gettare nel panico migliaia di americani provenienti da ogni strato sociale. Un radiodramma che cambiò tutto lo studio sociologico sugli effetti dell’esposizione ai contenuti massmediatici. Da quel giorno in poi fu assai più evidente da una parte l’enorme potenzialità dei mezzi di comunicazione di massa, dall’altra quanto fosse presente il rischio di manipolazione e canalizzazione dell’opinione pubblica da parte di coloro che controllano e posseggono tali mezzi. radio

15 Ascolto radiofonico come pratica sociale Funzioni connettiveQuando svolgiamo un’attività, nel lavoro come nel tempo libero, spesso proviamo il desiderio di essere accompagnati da suoni e voci che ci danno l’idea di non essere isolati e lasciati a noi stessi, ma di essere connessi in modo flessibile alle altre persone. 15 radio Funzioni identitarie Le persone conformano i loro stili di vita sulla base di nicchie e tribù, che richiedono continui “aggiornamenti” e non c’è nulla di meglio della radio perché possano riconoscersi nell’identità che hanno scelto e apportare impercettibili, continue modifiche alle proprie scelte culturali e di consumo. Funzioni partecipative La radio ci fornisce buona parte delle informazioni – di cronaca e istituzionali, aggiornamenti, previsioni metereologiche, bollettini del traffico - che ci servono per affrontare la vita sociale e svolge in questo senso funzioni partecipative.

16 Visione video: 100 anni di radio (YouTube) http://www.youtube.com/watch?v=syOjpaBXQHU 16 radio

17 17 TELEVISIONE

18 Televisione Oggi i bambini viaggiano con la TV in ogni parte del mondo prima ancora di avere il permesso di attraversare la strada Qualche numero 1.5 miliardi di televisori 200 satelliti 2 miliardi di spettatori al giorno Non c’è episodio o scelta della nostra vita quotidiana e del nostro sistema sociale che non passi attraverso la TV. Non c’è estetica o etica, ideologia o politica, passione o conflitto, che non agiscano televisivamente. Al suo linguaggio debbono conformarsi amici e nemici, deboli e potenti, poveri e ricchi, ignoranti o sapienti (Abruzzese, 1995, p. 17) – LINK Light from the box- 18

19 Tempo medio ascolto TV nel mondo (per giorno) 20042005 Giappone 5h 11’ Stati Uniti 4h 8’4h 11’ Asia 2h 33’2h 34’ Pakistan 3h 17’ Libano 3h 30’3h 37’ Israele 3h 10’3h 17’ Africa sud 3h 17’ Sud America 3h 16’ Media mondiale 3h 4’ Fonte: Eurodata TV Worldwide, 2006 - Campione: 64 paesi 19 Televisione Il consumo dei contenuti è oggi diverso ma la televisione mantiene la sua centralità… Bisogna inoltre considerare il ruolo della televisione come medium nella convergenza…

20 Programmi più visti (% ascolti 2005) Fiction44% Varietà38% Informazione18% Fonte: Eurodata TV Worldwide, 2006 - Campione: 64 paesi Fiction (% ascolti 2005) Telefilm e serie a episodi 64% Film16% Altri generi20% Fonte: Eurodata TV Worldwide, 2006 - Campione: 64 paesi Televisione 20 Tv e strategie editoriali

21 Televisione come tecnologia  Trasmissione immateriale e diretta  Logica broadcasting  Produzione-post produzione-distribuzione  Televisione digitale terrestre  Innovazioni tecnologiche  Rapporto costruttivo tra tecnologie e linguaggio Televisione 21

22 Televisione 22 Audio e video: completezza comunicativa Televisione e cultura di massa Il ruolo della semiotica La grammatica televisiva Televisione e comunicazione Diretta e status di evento reale Diretta e successo televisivo attuale (rispetto alla personalizzazione) Mito della diretta e fabbrica televisiva Diretta televisiva ed eventi reali Broadcasting (gestione del palinsesto) Produzione contenuti (dal palinsesto alla personalizzazione) Trasmissione Strategie editoriali e attività televisiva

23 Generalista Tematico MODELLO Narrowcasting Broadcasting LINEA EDITORIALE TECNOLOGIE Analogiche Pay per view On demand Interattivo Personal tv Digitali PRATICHE CULTURALI Consumo di massa Consumo personaliz. modalita’ di fruizione 23

24 Reti generaliste, giorno medio Quota di ascolto in % Reti generaliste, prime-time ore 20:30-22:30 Quota di ascolto in % Dal 2000 al 2005 - 5,13 % Dal 2000 al 2005 - 4,80 % 4,80 % di share= un milione e 375 mila telespettatori Curva d’ascolto delle reti televisive generaliste italiane (dati auditel) 24

25 Tv come old medium Nonostante la sua giovane età la televisione viene considerata un old medium e contrapposta ai new media. Ne conseguono nuove sfide comunicative che costringono i broadcaster televisivi a mettere in discussione posizioni acquisite in regime di oligopolio nell’epoca della scarsità delle frequenze e delle marmoree barriere d’accesso. C’è chi prevede la fine dello strapotere della tv broadcast - “farà la fine dei dinosauri” (Gilder, 1995) - e dei grossi gruppi editoriali a favore di una “informazione personalizzata” (Negroponte, 1995) e libera “ dall’influenza centralizzata dei mass media ” (Gilder, 1995), di una comunicazione televisiva bidirezionale, più in generale della costruzione di “ uno spazio del sapere sociale ” (Lévy, 1994). 25

26 Il quadro della situazione attuale Televisione come old medium La tv sta perdendo il suo appeal sul pubblico giovane Modello push sostituito da quello pull e relativa diffusione di generi di nicchia Atteggiamento channel agnostic Errata la tesi che dava centralità alla couch viewing Banda larga e disaffezione al mezzo televisivo (vedi grafico) Aumento dei luoghi e dei contesti di visione Social tv Televisione e transmedialità 26

27 Da quando hai un accesso veloce a Internet, consumi più (more) o meno (less) televisione? 27 Giovanni Ganino

28 28 TELEVISIONE 04 a NUOVI MEDIA

29 Vai a: principi ispiratori dei nuovi media Scenario contemporaneo è contraddistinto dall’emergere dei nuovi media intesi non come dispositivi tecnici ma come strumenti che hanno un impatto sulle nostre pratiche sociali, culturali, comunicative, professionali.

30 Grazie per l’attenzione!!! 30


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