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1 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DIPARTIMENTO PER L’IMPRESA E L’INTERNAZIONALIZZAZIONE Direzione Generale per la Politica Industriale e la Competitività.

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1 1 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DIPARTIMENTO PER L’IMPRESA E L’INTERNAZIONALIZZAZIONE Direzione Generale per la Politica Industriale e la Competitività La revisione delle Linee Guida dell'OCSE: valutazione del rischio e istanze presso i Punti di Contatto Nazionali Maria Ludovica Agrò - Punto di Contatto Nazionale italiano – OCSE Convegno Valore Sociale“La valutazione di impatto sui diritti umani: uno strumento concreto per promuovere l’etica nell’impresa” Università degli Studi di Milano - Bicocca 13 maggio 2011

2 2 Le Linee Guida OCSE e il Punto di Contatto Nazionale (PCN) Cos’è il Punto di Contatto Nazionale? E’ l’organismo istituzionalmente deputato a promuovere, diffondere e garantire la corretta applicazione delle “Linee Guida OCSE destinate alle imprese multinazionali” Principi ispiratori dell’azione del PCN: Visibilità, Accessibilità, Trasparenza, Responsabilità, Equivalenza funzionale Cosa sono Le Linee Guida? Sono Raccomandazioni indirizzate dai Governi alle proprie imprese multinazionali. Esse enunciano principi e standard volontari per il comportamento responsabile delle imprese Governi Aderenti: 42 Governi OCSE e non OCSE (Argentina, Brasile, Egitto, Lettonia, Lituania, Marocco, Perù, Romania) Dove si applicano?: non sussistono limiti territoriali. Sono destinate a tutte le imprese operanti nei territori dei Paesi firmatari, o a partire da tali territori ovunque esercitino la loro attività A chi si applicano?: non sussistono limiti soggettivi. Sono dirette alle imprese multinazionali, prescindendo dalla specifica natura giuridica e struttura organizzativa, e si rivolgono anche alle PMI, nei limiti delle capacità

3  Le Linee Guida OCSE  Il processo di aggiornamento delle Linee Guida in corso  Il Punto di Contatto Nazionale  Il meccanismo delle istanze Temi

4 4 Le Linee Guida Contesto OCSE Comitato Investimenti dell’OCSE: sviluppo di regole internazionali per favorire il movimento dei capitali, gli investimenti internazionali e il commercio dei servizi, quali: Codici per la liberalizzazione del movimento dei capitali e delle transazioni immateriali “Convezione per la lotta alla corruzione dei funzionari esteri nel corso di transazioni di affari internazionali”, “Policy Framework for Investments”, strumento per assistere i Governi nei processi di riforma macroeconomica e di regolamentazione degli investimenti, “Dichiarazione OCSE sugli investimenti internazionali e le multinazionali” con allegate le Linee Guida OCSE Declaration on Propriety and Transparency for the Conduct of International business and Finance Approvata su iniziativa dell’Italia alla Ministeriale OCSE 2010: nuovo impeto al lavoro dell’OCSE in materia di corporate governance, fiscalità, concorrenza, responsabilità sociale d’impresa e anti corruzione.

5 1976 - I governi OCSE firmano la “Dichiarazione sugli investimenti internazionali e le imprese multinazionali” che li impegna a Rendere il clima più favorevole agli investimenti internazionali e Incoraggiare il contributo favorevole che le multinazionali possono dare al progresso economico e sociale, minimizzando le criticità insite nel loro agire Perché le Linee Guida dell’OCSE? Problema: Come influenzare la condotta delle multinazionali in senso conforme a tali obiettivi considerato che A)Non esistono, per esse forme efficaci di regolamentazione cogente a livello internazionale B) Il ricorso eccessivo a forme di regolamentazione cogente sarebbe comunque contrario allo spirito della “Dichiarazione” strumento…

6 Le Linee Guida dell’OCSE per… Proporre alle multinazionali una sistema di comportamenti responsabili che consentano loro di agire in un mercato globale aperto, senza compromettere, ma anzi favorendo lo sviluppo sostenibile I Governi firmatari della “Dichiarazione…” allegano alla stessa le “Linee Guida destinate alle imprese multinazionali” un insieme organico di raccomandazioni rivolto alle imprese multinazionali contenente "principi e norme volontari per un comportamento responsabile delle imprese, conforme alle leggi applicabili e si impegnano a promuoverne la diffusione …strumento

7 7 Le Linee Guida Contenuti Parte I Comportamenti e modalità operative Parte II Struttura ed attività degli organismi strumentali alla corretta diffusione ed applicazione delle Linee Guida OCSE (PCN) Parte III Commento alle sezioni precedenti (ragioni e finalità delle raccomandazioni) Occupazione e Relazioni industriali Ambiente Pubblicazione di informazioni Lotta alla Corruzione Scienza e Tecnologia Concorrenza Fiscalità Interessi dei consumatori

8  Le Linee Guida OCSE  Il processo di aggiornamento delle Linee Guida in corso Il Punto di Contatto Nazionale  Il Punto di Contatto Nazionale  Il meccanismo delle istanze Temi

9 9 Aggiornamento delle Linee Guida OCSE Perché − mutamenti dello scenario economico internazionale e crisi economico-finanziaria (nuove istanze etiche) − maggior tutela dei diritti umani, inclusi i diritti del lavoro, in linea con gli standard internazionali più avanzati (Ruggie framework) − ruolo crescente delle catene di fornitura globali − potenziamento della collaborazione tra i PCN e con il Comitato Investimenti − miglioramento dell’organizzazione dei PCN e delle procedure per le istanze Temi della posizione italiana  tutela dei diritti umani e dei lavoratori conforme agli standard internazionali più avanzati  applicazione alle catene di fornitura della due diligence  promozione delle LG presso le PMI e coordinamento tra multinazionali e PMI, per stimolare l’adozione della RSI  lotta alla corruzione e trasparenza (“Lecce framework” e Dichiarazione ministeriale OCSE 2010)  maggior cooperazione tra PCN nei casi che coinvolgono più di un PCN  maggior incisività del Comitato Investimenti nelle questioni sollevate dai PCN o dagli stakeholders

10 Aggiornamento delle Linee Guida OCSE Modifiche proposte (1) In generale Rispetto dei diritti umani: –Inserimento di un capitolo (IV) ad essi riservato –Espressa responsabilità dell’impresa e dei suoi partners di rispettarli nelle proprie attività e richiamo del Franework di Ruggie e dei principali standards internazionali, –Espressa responsabilità dell’impresa di attuare la due diligence per la prevenzione e la mitigazione dei rischi dandone conto in un policy statement e di attivare meccanismi compensatori per le vittime di violazioni –Rafforzamento della lotta al lavoro forzato e minorile –Maggior legame tra i diritti dei lavoratori (definiti non più employees” ma “workers employed") e i diritti umani Aggiornamento degli strumenti e standards richiamati nelle LG Responsabilità dell’impresa di implementare un sistema di due diligence per la prevenzione dei rischi nelle materie delle LG (escluasa fiscalità, Scienza e tecnologia,concorrenza) Responsabilità delle imprese per le attività della propria catena di fornitura con effetti sulle materie delle LG Responsabilità dell’impresa di promuovere un comportamento responsabile nei propri partners di affari Responsabilità dell’impresa di un rapporto corretto con gli stakeholders

11 Aggiornamento delle Linee Guida OCSE Modifiche proposte (2) Nei singoli capitoli (sintesi) Trasparenza –Maggior definizione delle informazioni da fornire e degli strumenti di report da adottare Diritti umani –Inserimento di un capitolo elle LG ad essi dedicato (ad oggi, cap. IV) Occupazione e relazioni industriali (in linea con le Convenzioni ILO) –Sostituzione del termine “employee” con “worker whom they employ”, estendendo il concetto di “dipendente” –Responsabilità dell’impresa, oltre che “di contribuire alla effettiva abolizione” del lavoro minorile, di adottare misure di prevenzione per la proibizione ed eliminazione delle sue forme peggiori –condizioni minime da garantire al lavoratore nei paesi in via di sviluppo Ambiente –Espresso richiamo alle informazioni sui prodotti e agli obiettivi di sostenibilità internazionalmente riconosciuti Lotta alla corruzione –“Lotta alla corruzione, alla concussione ed alla estorsione”, con espressa menzione delle ultime due Interessi del consumatore –Riconoscimento del ruolo crescente del consumatore informato, anche in relazione alle scelte sociali ed ambientali delle imprese –Maggior dettaglio e riferimento anche ai servizi oltre che ai beni Fiscalità –Richiamo al rispetto “dello spirito”, oltre che “della lettera” delle norme dei pesi interessati ed invito alla cooperazione con le autorità dei vari Paesi

12 Aggiornamento delle Linee Guida OCSE Modifiche proposte (3) Sulle procedure Più requisiti e principi in materia di organizzazione dei PCN Coordinamento e peer learning tra PCN Gestione delle istanze specifiche secondo i criteri di imparzialità, prevedibilità, equità e compatibilità con le LG Definizione delle modalità di informazione e trasparenza e dei contenuti minimi degli esiti delle istanze specifiche Orientamenti per il caso di parallel proceeding Definizione di una tempistica di massima per la gestione di una istanza Rafforzamento dei ruolo di coordinamento del Comitato Investimenti (OCSE)

13  Le Linee Guida OCSE  Il processo di aggiornamento delle Linee Guida in corso Il Punto di Contatto Nazionale  Il Punto di Contatto Nazionale  Il meccanismo delle istanze Temi

14 14 Perché il PCN nel MiSE? La responsabilità sociale nella politica industriale  impegno del Governo nel favorire un clima di investimenti internazionali libero, concorrenziale e non discriminatorio  ruolo della RSI nella qualificazione dei processi e delle produzioni italiane e nella permanenza nel medio-lungo periodo delle imprese sui mercati globali  ruolo cruciale degli investimenti in risorse umane e conoscenze, buone relazioni industriali, rapporto con il territorio e gli stakeholders e legalità, nel favorire la competitività  radicamento territoriale delle imprese italiane e dimensione sociale tipica (relazioni industriali, impegno sociale)  coinvolgimento delle Amministrazioni e organismi pubblici e privati coinvolti nelle azioni di sostegno alle imprese, per la promozione e attuazione delle LG MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DIPARTIMENTO PER L’IMPRESA E L’INTERNAZIONALIZZAZIONE Direzione Generale per la Politica Industriale e la Competitività

15 * Membri del Comitato: Istituzioni: MSE, Esteri, Ambiente, Economia e Finanze, Lavoro, Giustizia, Politiche Agricole, Salute Conferenza Stato-Regioni, Unioncamere, CNUC Sindacati: CGIL, CISL, UIL Associazioni: Confindustria, ABI, PMI [ CNA-Confartigianato, CONFAPI] Struttura del PCN italiano istituito con Legge 273 del 12 dicembre 2002, art. 39 e con successivo D.M. del 16 agosto 2004 (emendato nel 2011) Comitato PCN* Direttore Generale D.G.P.I.C. Segretariato PCN + eventuali esperti esterni

16 16 Compiti del PCN favorire l’attuazione delle Linee Guida OCSE diffondendone la conoscenza attuare azioni di sensibilizzazione sulle Linee Guida OCSE gestire le istanze specifiche ( comporre eventuali controversie) rispondere alle domande di informazione cooperare con i PCN OCSE degli altri Stati firmatari predisporre i rapporti annuali destinati al Comitato Investimenti OCSE partecipare agli incontri, nazionali ed internazionali promuovere ed affrontare i temi della responsabilità sociale ed etica delle imprese nel quadro della crescente globalizzazione diffondere le informazioni sulle attività del PCN

17 17 Il PCN: obiettivi 1 Rilanciare il PCN e fare del MiSE il luogo di confronto sulla RSI e il collante delle politiche industriali per la competitività delle imprese e del Made in Italy. Operare attraverso azioni sistemiche e di contesto per favorire la diffusione della RSI

18 18 Il PCN: obiettivi 2 1.rafforzare la collaborazione con il Comitato PCN 2.rilanciare il meccanismo delle istanze 3.accrescere la visibilità del PCN 4.consolidare le sinergie tra il MiSE e le Istituzioni centrali e regionali nella diffusione e attuazione delle Linee Guida 5.favorire la diffusione e l’applicazione delle LG, focus PMI 6.Favorire l’applicazione delle Linee Guida presso i “sistemi di imprese” (reti, filiere, catene di fornitura) e strumenti di gestione (due diligence) 7.Migliorare l’efficacia della diffusione delle LG presso gli stakeholders e la società 8.rafforzare la dimensione internazionale delle attività del PCN italiano

19 19 Il PCN: programma di attività 2011 Il ruolo guida delle istituzioni MiSE in collaborazione con le Istituzioni coinvolte nel Comitato Agenzie per l’Internazionalizzazione Ambasciate all’estero Imprese Sindacati INAIL Imprese Lavoro Investimenti internazionali Territorio Protocolli d’intesa MiSE Regioni: Puglia, Campania, Lombardia..

20 20 Il PCN: programma di attività 2011 Strutturare l’approccio alla divulgazione Territorio Centro – Nord Sud Divulgazione LG Org. Sindacali Ass. imprese ONG Consumatori Stakeholders Orafa Nautica Settori di punta Filiera Istituzioni Centrali Locali Cittadini Ordini professionali Società civile

21  Le Linee Guida OCSE  Il Punto di Contatto Nazionale  Il processo di aggiornamento delle Linee Guida in corso  Il meccanismo delle istanze Temi

22 quando uno stakeholder ritiene che un’impresa abbia adottato un comportamento difforme rispetto alle LG, può rivolgere un’istanza al PCN Il PCN, se ritiene che l’istanza meriti approfondimento, avvia una procedura di mediazione tra le parti che si conclude con un accordo tra le stesse, ovvero con delle raccomandazioni ad esse rivolte sul comportamento da tenere, conforme alle LG. La procedura e i suoi esiti non hanno carattere vincolante Il PCN e il meccanismo di gestione delle istanze specifiche Si tratta… … del meccanismo non giudiziale di composizione delle controversie previsto dalle Linee Guida OCSE

23 23 Il PCN: obiettivi 2 1.rafforzare la collaborazione con il Comitato PCN 2.rilanciare il meccanismo delle istanze 3.accrescere la visibilità del PCN 4.consolidare le sinergie tra il MiSE e le Istituzioni centrali e regionali nella diffusione e attuazione delle Linee Guida 5.favorire la diffusione e l’applicazione delle LG, focus PMI 6.Favorire l’applicazione delle Linee Guida presso i “sistemi di imprese” (reti, filiere, catene di fornitura) e strumenti di gestione (due diligence) 7.Migliorare l’efficacia della diffusione delle LG presso gli stakeholders e la società 8.rafforzare la dimensione internazionale delle attività del PCN italiano

24 Eventuali contatti con le parti Il meccanismo delle istanze Sguardo d’insieme Istanza al PCN Valutazione Preliminare l’istanza è inammissibile (non merita di essere esaminata) la procedura non ha seguito l’istanza è ammissibile (merita di essere esaminata) avvio dell’istruttoria repliche delle controparti Attività istruttoria Fine istruttoria Parere del Comitato Costante ricerca di una soluzione consensuale Accordo delle parti Comunicazione di chiusura del caso Non accordo delle parti Dichiarazione finale del PCN (c.d. “final statement”) Nel computo a giorni dei termini della presente procedura, si esclude il giorno iniziale. I giorni festivi si computano nel termine. Se il giorno di scadenza è festivo, la scadenza è prorogata al primo giorno seguente non festivo.

25 Il meccanismo delle istanze Valutazione preliminare Istanza al PCN Entro 30gg dalla ricezione dell’istanza, il PCN comunica l’esito della valutazione preliminare effettuata dal Segretariato in base a: Identità dell’istante, Interesse dell’istante, Pertinenza delle norme applicabili, Trattazione di casi analoghi, Rilevanza e pertinenza della questione rispetto alle finalità delle Linee Guida. Esito negativo l’istanza è inammissibile (non merita di essere esaminata). Il PCN comunica al proponente che la procedura non ha avuto seguito e le relative motivazioni. Entro 20 gg dalla ricezione della comunicazione, il proponente ha diritto di presentare per iscritto le sue osservazioni. A tali osservazioni il PCN risponde entro 20 gg. Esito positivo l’istanza è ammissibile (merita di essere esaminata). Il PCN comunica all’istante, alle controparti e ad eventuali terzi, individuati dal Segretariato, prioritariamente in base a quanto indicato nell’istanza, l’avvio dell’istruttoria, fornendo gli estremi della istanza. le controparti presentano le repliche nel termine massimo di 30gg proro- gabile su richiesta sino ad ulteriori 30 gg. Per eventuali memorie integrative la tempestività è onere delle parti, salvo il rispetto dei termini indicati Entro 7gg dalla ricezione il Segretariato ne dà conferma al proponente Il Segretariato nel corso della valutazione preliminare può richiedere al proponente di integrare la documentazione prodotta, concedendogli un termine massimo di 30gg, prorogabile, su sua richiesta, sino ad ulteriori 30 gg. In tal caso l’esito della valutazione va comunicata entro 30 gg dalla ricezione delle integrazioni.

26 Il meccanismo delle istanze Istruttoria - Parere del Comitato ISTRUTTORIA Il Segretariato del PCN effettua la necessaria istruttoria sul caso proposto al PCN ed all’uopo: consulta le parti interessate e può convocarle anche separatamente; esamina i mezzi di prova forniti o indicati dalle parti che ritiene rilevanti e può acquisirne di ulteriori; acquisisce tutte le informazioni che ritiene utili; può procedere ad ispezioni e visite in loco, anche avvalendosi della collaborazione di altri soggetti; può sollecitare il parere delle autorità competenti e/o dei membri del Comitato e/o dei rappresentanti degli ambienti imprenditoriali, delle organizzazioni sindacali, del Global Compact e di altre organizzazioni governative e non governative e di esperti; può consultare i PCN degli altri Paesi interessati e/o in mancanza, i Governi di tali Paesi; può consultare il Comitato Investimenti dell’OCSE nel caso di dubbi sull'interpretazione delle Linee Guida; può fare ricorso a consulenti esterni. Fermo il rispetto del termine complessivo per la procedura, quando valuta il caso debitamente istruito, il Segretariato chiude l’istruttoria e ne informa il Direttore Generale che sottopone il caso al parere del Comitato nella prima riunione successiva. Il Comitato del PCN analizza e dibatte l’istanza esprimendo il relativo parere o richiedendo, eventualmente, un supplemento di istruttoria Lungo tutta l’istruttoria, il PCN incoraggia la soluzione consensuale delle questioni. A tal fine offre e facilita l'accesso delle parti a strumenti consensuali ed a procedure non contenziose. In qualunque momento, su iniziativa di una delle parti o del PCN è possibile concordare un incontro o più incontri tra le parti ed il PCN, per ricercare un‘intesa che risolva in tutto o in parte le questioni.

27 Il meccanismo delle istanze Conclusione e Pubblicazione Entro 12 mesi dall’avvio dell’istruttoria salvo proroga motivata Accordo delle parti Dichiarazione finale che tiene conto del Parere del Comitato e contiene, succintamente: gli estremi identificativi del caso; l’oggetto dell’istanza e le argomentazioni delle parti; l’indicazione delle disposizioni delle Linee Guida rilevanti; i motivi dell’eventuale difformità dal parere del Comitato; le eventuali raccomandazioni rivolte alle parti. Pubblicazione Nel corso dell’istruttoria è mantenuto il carattere confidenziale dei lavori. Gli esiti del procedimento sono resi pubblici sul sito web del PCN (www.pcnitalia.it) nei modi concordati dal PCN e dalle parti o, in mancanza, contemperando trasparenza, accessibilità e riservatezza, nel rispetto della vigente normativa. Comunicazione di chiusura del caso che contiene, succintamente: gli estremi identificativi del caso; l’oggetto dell’istanza e le argomentazioni delle parti; una sintesi dell’accordo conclusivo; l’indicazione delle disposizioni delle Linee Guida rilevanti. Mancato accordo delle parti Il Direttore Generale del PCN adotta gli atti definitivi, tenendo conto dei pareri espressi dal Comitato

28 Grazie MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione Direzione generale per la politica industriale e la competitività PUNTO DI CONTATTO NAZIONALE OCSE Via Molise, n. 2 00187 Roma www.pcnitalia.it pcn1@sviluppoeconomico.gov.it


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