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1 ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA D’INERTI UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI.

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1 1 ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA D’INERTI UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA ANNO ACCADEMICO 2012-2013 ERNESTO CRAVERO 10

2 2 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 2 Nella periferia Nord del Comune di Napoli sono ubicate diverse cave di pietra tufacea rimaste attive fin dopo gli anni settanta del 1900. La posizione e la destinazione urbanistica delle cave di Chiaiano sono state oggetto di discussione in precedenti interventi (vedi Geopianificazione 3 e Geopianificazione 6). Un altro polo di cave, nutrito e importante, si rinviene nell’area del Vallone San Rocco la maggior parte delle quali sono state realizzate con la tecnica si scavo in galleria e pertanto non sono facilmente individuabili in una prospezione veloce; altre invece sono state realizzate con la tecnica dello scavo a fossa e con quella del taglio a fronte aperto a partite da un versante esposto. Nella parte apicale del Vallone San Rocco è ubicata una cava con fronte di attacco a versante esposto in seguito utilizzata come discarica di inerti in forza ad un progetto di recupero ambientale : la Cava Suarez.

3 3 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI La Cava Suarez nel contesto di Napoli Nord

4 4 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 1. Il Vallone San Rocco 2. La Cava Suarez 1 1 2

5 5 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI

6 6 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI

7 7 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 7 Rilievo aereo dell’area del Fondo Suarez prima dell’attività di estrazione per cava. 1954

8 8 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 8 La cava Suarez. Topografia del Comune di Napoli 1:1000 - 1997

9 9 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI

10 10 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI

11 11 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI PROGETTO DI RECUPERO ANNO 2005 - 1

12 12 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI PROGETTO DI RECUPERO ANNO 2005 - 2

13 13 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI PROGETTO DI RECUPERO ANNO 2005 - 3

14 14 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 14 Nel 1960 viene accordata la coltivazione della pietra tufacea e soprastante pozzolana su una porzione di circa 89.000 mq dietro autorizzazione dell’Ufficio Cave e Miniere competente in forza al R.D. 29 luglio 1927 n° 1443/27 che disciplinava le attività di cava. L’attività di cava con estrazione di pietra tufacea prosegue dal 1960 al 1988 anno in cui viene cessata. 14 Nel 1975 l’accumulo dello sfrido di lavorazione (taglime) ha costituito sul lato Est della cava un rilevato subpianeggiante che raggiunge la quota topografica di m. 209,50. Nel 1985 con il trasferimento delle competenze sulle attività di cava alle Regioni, viene emanata la Legge Regionale n. 54/85 sulla disciplina delle attività delle cave e delle torbiere. Il concessionario Canditone Antonio si adegua presentando una domanda di prosecuzione. Nel 1989 viene emanata la Legge n. 183/89 (Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo).

15 15 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 15 Nel 1995 viene emanata la Legge Regionale n. 17/95, ‘Disciplina della coltivazione di cave e torbiere. Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 13 dicembre 1985, n. 54, concernente la disciplina della coltivazione delle cave e delle torbiere nella Regione Campania’. Nel 1996 viene emanata la Legge Regionale n. 11/96, ‘Delega in materia di economia, bonifica montana e difesa del suolo’. Nel 1999 la Polizia Municipale Settore Collinare stende un verbale di sequestro preventivo per esercizio di discarica. La Guardia di Finanza redige un verbale di sequestro per esercizio di discarica abusiva sulla base del D.L. 22/97. Il GIP ordina il sequestro dell’area. 1515 Nel 2001 il Dirigente dell’Area Tutela Ambientale della Provincia di Napoli segnalava che non erano state effettuate le necessarie bonifiche e attuava un utilizzo improprio dell’immobile. Per di più la ditta interessata non era iscritta nel registro delle imprese per il ripristino ambientale. Nel 2002 la cava fu soggetta a provvedimento di sequestro penale seguito da successivi dissequestri temporanei finalizzati alla bonifica del fondo. Nel 2006 viene emanata la Legge Regionale 14/2006, ‘Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 7 maggio 1996, n. 11 concernente la delega in materia di economia, bonifica montana e difesa del suolo’.

16 16 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 16 Nel 2006 il Corpo di Polizia Provinciale di Napoli procedeva al sequestro di circa 10.000 mq di area occupata da rifiuti non pericolosi lì conferiti senza la necessaria autorizzazione al recupero ambientale. Il GIP convalidava il sequestro. Nel 2007 viene emanata la Legge Regionale n. 4 del 28 marzo 2007. ‘Norme in materia di gestione, trasformazione, riutilizzo dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati’. Nel 2008 la Polizia Provinciale di Napoli e il Servizio Autonomo Polizia Locale di Napoli, all’unisono, sequestravano l’intera area cava di 30.000 mq. Sequestro convalidato dal GIP. La Guardia di Finanza effettuava il sequestro penale di un’area di 293.088 mq compresa l’area di cava perchè contenitrice di circa 1 milione di mc di rifiuti pericolosi e non pericolosi alterando in maniera evidente la natura e la morfologia dell’alveo S.Rocco. Il GIP del Tribunale di Napoli convalidava il sequestro.

17 17 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 17 Da quanto ricostruito si evince un quadro del genere: - fino al 1988 si è cavato materiale tufaceo dalla pendice del Fondo Suarez che tributava verso il Vallone San Rocco; - in un periodo circa trentennale le pendici che degradavano verso il Vallone San Rocco sono arretrate progressivamente fino all’attuale situazione di parete subverticale che limita a sud l’area di cava con raccordi, sempre verticalizzati, a ovest e ad est della stessa; - nello stesso periodo è aumentata progressivamente la cubatura d’invaso della cavea tranne che nell’area Est dove nel periodo 1972-1975 vi viene conferito l’accumulo dello sfrido di lavorazione della pietra tufacea (taglime) ottenendo un rilevato subpianeggiante che sarà ricolmato con terreno agrario e sistemato a frutteto; - a partire presumibilmente dal 1988 si è andata progressivamente riducendo la cubatura d’invaso della cavea conferendovi, in disordine, inerti da demolizione di varia origine. L’attività è proseguita fino al 2008 anno del definitivo sequestro operato dagli organi di Polizia giudiziaria e convalidato dall’Autorità giudiziaria.

18 18 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 18 Alla luce di questo quadro ricostruttivo, considerati i rilievi e le eccezioni che a più riprese gli Organi di polizia hanno contestato al concessionario, s’impone una chiarezza su modalità e tipologia dei materiali conferiti nella cava a titolo di recupero ambientale a partire dal 1988. Da ciò scaturiscono differenti problematiche d’interesse ambientale: - cosa è stato conferito - quanto è stato conferito - come è stato conferito a questi interrogativi primari si aggiungono altre problematiche: - verifica degli equilibri geometrici fra il conferito e il paesaggio a contorno (impatto ambientale) - verifica della stabilità dei rilevati - verifica del decorso delle acque di ruscellamento - verifica di potenziale inquinamento ambientale

19 19 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 19 La conoscenza sul primo punto (voce 1: ‘cosa è stato conferito’) può essere ragionevolmente affidata a : 1.1 rilevamento diretto sul terreno degli ammassi di inerti conferiti e loro caratterizzazione; 1.2 sondaggi geognostici diretti di tipo meccanico con prelievo di campioni a varie profondità; 1.3 sondaggi geognostici indiretti di tipo geofisico; 1.4 scarificazione del terreno, a campione, con benna frantoio di cantiere e prelievo di campioni; 1.5 analisi di laboratorio geotecnico per i campioni prelevati dai rilievi 1.1, 1.2, 1.4; 1.6 analisi di laboratorio chimico per i campioni prelevati dai rilievi 1.1, 1.2, 1.4.

20 20 PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 20 La conoscenza del secondo punto (voce 2 ‘quanto è stato conferito’) può essere desunta da : 2.1 analisi fotointerpretativa su riprese da piattaforme aeree e aerospaziali; 2.2 dati ricavati dai sondaggi geognostici del punto 1.2; 2.3 rilievo topografico di dettaglio dell’attuale situazione di cava. 20 La conoscenza del terzo punto (voce 3 ‘come è stato conferito’) può essere ricostruita da : 3.1 rilevamento di campagna come da punto 1.1; 3.2 analisi fotointerpretativa come da punto 2.1; 3.3 rilievo topografico di dettaglio come da punto 2.3. E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA

21 21 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 21 La conoscenza del quarto punto (voce 4 ‘verifica degli equilibri geometrici tra il conferito e il paesaggio a contorno, impatto ambientale) può essere desunta da : 4.1 rilevamento di campagna di cui al punto 1.1; 4.2 rilievo topografico di dettaglio di cui al punto 2.3; 4.3 modellazione digitale in 3D del Fondo Suarez con riferimento al 1954 e all’attuale. 21 21 La conoscenza del quinto punto (voce 5 ‘verifica della stabilità dei rilevati) può essere accertata da : 5.1 rilevamento geomorfologico di campagna; 5.2 analisi geotecnica dei rilevati; 5.3 analisi geotecnica dei campioni di laboratorio di cui al punto 1.5.

22 22 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 22 La conoscenza del sesto punto (voce 6 ‘verifica del decorso delle acque di ruscellamento’) può essere verificata da : 6.1 rilevamento di campagna di cui al punto 1.1; 6.2 rilievo topografico di dettaglio di cui al punto 2.3; 6.3 rilevamento geomorfologico di cui al punto 5.1. 22 La conoscenza del settimo punto (voce 7 ‘verifica di un potenziale inquinamento ambientale’) può essere verificata da : 7.1 rilevamento di campagna di cui al punto 1.1; 7.2 rilevamento geomorfologico di cui al punto 5.1; 7.3 caratterizzazione idrogeologica dei terreni e degli inerti; 7.4 analisi dei dati di laboratorio di cui al punto 1.5 e 1.6; 7.5 analisi delle acque defluenti lungo la cupa che tributa nel vallone San Rocco.

23 23 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 23 Rilievo satellitare della cava Suarez al 20 aprile 2008. La cavea misura circa 90.000 mq

24 24 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 24 Rilievo satellitare della cava Suarez al 13 settembre 2007. Immagine di default del browser Google Earth.

25 25 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 25 PROTOCOLLO DELLE INDAGINI ESEGUIBILI Per la voce 1.1 rilevamento di campagna degli ammassi di inerti conferiti e loro caratterizzazione è previsto il rilievo di dettaglio con analisi geologica da parte di geologo professionista su una superficie stimata di almeno 100.000 mq, con restituzione cartografica in formato cartaceo e digitale accompagnata da relazione esplicativa. Descrizione dell’uso reale del suolo con caratterizzazione dei materiali. Integra il rilievo per la caratterizzazione geomorfologica e idrogeologica dell’area investigata di cui alle voci 5.1 e 7.3. La restituzione cartografica dovrà essere effettuata in formato digitale vettoriale sulla base topografica ottenuta con il rilievo STL di cui al punto 2.3.

26 26 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 26 Per la voce 1.2 sondaggi diretti di tipo meccanico a carotaggio continuo (CC) con prelievo di campioni a varie profondità. I sondaggi geognostici basati sul metodo della perforazione a carotaggio continuo vengono utilizzati per ottenere: - la stratigrafia dell’intervallo di sottosuolo indagato; - la struttura dell’intervallo di sottosuolo indagato; - il recupero di una colonna di materiali (carota) rappresentativa del terreno investigato; - il recupero a profondità programmate di campioni di terreno potenzialmente indisturbati da avviare in laboratorio per le analisi specifiche; - l’analisi qualitativa e quantitativa dei materiali attraversati. I sondaggi a carotaggio continuo vengono eseguiti mediante perforazione a rotazione con diverse macchine terebratrici come CMV K800, CMV MK 900, FRANZE 800, ecc.. Le carote estratte nel corso della perforazione vengono sistemate in cassette raccoglitrici di legno. I campioni indisturbati vengono prelevati e sigillati in apposite fustelle e inviati al laboratorio geotecnico o geochimico. Vantaggi del metodo Conoscenza diretta dei materiali che caratterizzano il sottosuolo. Possibilità di recupero in facies indisturbata di campioni di terreno. Possibilità di eseguire analisi integrative in foro. Limiti del metodo L’indagine è puntuale e caratterizza il terreno solo nel punto di sonda. Considerate le finalità di questa indagine, i sondaggi verranno effettuati solo a secco.

27 27 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 27 SONDAGGI A ROTAZIONE

28 28 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 28 Per la voce 1.3 sondaggi indiretti di tipo geofisico è possibile fare ricorso alle seguenti metodologie: 1.3.1 – prospezione geoelettrica; 1.3.2 - prospezione sismica; 1.3.3 - prospezione elettromagnetica; 1.3.4 - prospezione radioattiva. N.B.: In questa proposta d’indagine non è stato contemplato il ricorso al GEORADAR (Ground-penetrating radar) per i limiti che, nel caso specifico, l’indagine avrebbe riscontrato: - superficie di rilevazione accidentata non favorevole allo scorrimento regolare delle antenne - trasformazione della sezione-tempo in sezione-profondità potenzialmente critica per l’oggettiva difficoltà ad effettuare una taratura non tanto con saggi diretti quanto con oggetti a profondità nota.

29 29 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 29 La prospezione geoelettrica (1.3.1) consiste nella determinazione sperimentale del parametro della resistività apparente, attraverso misure congiunte di intensità di corrente elettrica, inviata nel sottosuolo. La resistività dei terreni è una complessa funzione di porosità, permeabilità, contenuto ionico dei fluidi di ritenzione, mineralizzazione argillosa. Il metodo consiste nell’immettere una corrente continua nel terreno per mezzo di due o più elettrodi, detti appunto “elettrodi di corrente”, e nel misurare la differenza di potenziale (d.d.p.), creata dalla circolazione di corrente, a mezzo di due “elettrodi di potenziale”. La distribuzione del potenziale elettrico sul piano di campagna, ricavata dalle misure di d.d.p. eseguite, permette di ricostruire l’andamento della corrente nel sottosuolo e quindi la geometria delle varie strutture a differente resistività elettrica. L’analisi geoelettrica contempla l’elaborazione di tomografie in 2D e 3D. I sondaggi geognostici basati sul metodo della prospezione geoelettrica vengono utilizzati per ottenere: - condizioni fisiche dei materiali del sottosuolo; - presenza di superfici di discontinuità strutturale; - presenza e andamento delle falde acquifere nel sottosuolo; - individuazione e definizione di volumi contaminati nei suoli e nelle falde. Vantaggi del metodo Ampia applicabilità. Possibilità di ottenere informazioni sul sottosuolo anche a grande profondità. Valutazione di parametri idrogeologici. Elevato dettaglio nei rilievi 2d e 3d. Limiti del metodo I SEV sono sensibili alle variazioni laterali della resistività dovute alle ondulazioni del rilievo topografico. Necessitano di ampi spazi per poter indagare in profondità (lunghezza dello stendimento circa 10 volte la profondità di indagine). Le mappe ed i profili di resistività sono impegnativi nell’impiego di personale e lenti nell’esecuzione.

30 30 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 30 PROSPEZIONE GEOELETTRICA

31 31 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 31 La prospezione sismica (1.3.2) appartiene al settore delle indagini indirette che si occupano dell’esplorazione del sottosuolo attraverso lo studio della propagazione di onde elastiche appositamente generate in superficie. La metodologia si basa sulla tecnica di generare onde sismiche in un punto del terreno (tramite una massa battente o altro) e di rilevarne il percorso nel sottosuolo mediante sensori (geofoni). Attraverso lo studio delle velocità si può risalire alla disposizione geometrica e alle caratteristiche meccanico-elastiche dei litotipi presenti nel sottosuolo investigato. La realizzazione di indagini sismiche basate sulla tecnica a rifrazione richiede il posizionamento in superficie di uno stendimento lineare di geofoni che registrano le vibrazioni prodotte da una sorgente di sollecitazione dinamica: di tipo verticale per il rilievo delle onde di compressione (P) e di tipo orizzontale per l’analisi delle onde di taglio polarizzate orizzontalmente (SH). Scopo della sismica a rifrazione è l’individuazione dei parametri sismici di sismostrati omogenei presenti nei primi 10-20 metri di sottosuolo; tali parametri sono necessari per la quantificazione della risposta sismica locale dei terreni. La profondità di investigazione è collegata alla lunghezza dello stendimento sismico e all’intensità di energizzazione artificiale del terreno; lo stendimento sismico viene predisposto tenendo conto di fattori geometrici e/o geologici. Con questo metodo raramente si supera una profondità di prospezione di 15-20 metri.

32 32 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 32 Il campo di utilizzo della sismica a rifrazione è piuttosto vasto e comprende: - studi di geologia-ambientale (frane e risanamento di zone dissestate, cave, discariche, microzonazioni sismiche); - studi di carattere geotecnico e di idrogeologia (ricerca di falde idriche, ubicazione di pozzi). - determinazione del substrato in zone di riempimento alluvionale, detritico o di riporto; - definizione delle coperture di alterazione e delle zone fratturate in un substrato; - localizzazione di cavità sepolte ecc.. Vantaggi del metodo Ampia applicabilità. Possibilità di ottenere informazioni sul sottosuolo. I risultati sono correlati a importanti parametri geomeccanici e geotecnici. Consente di valutare alcune caratteristiche fondamentali per il calcolo della risposta sismica di un sito. Limiti del metodo Le velocità sismiche dei terreni interessati dall’indagine devono crescere con la profondità. Gli strati debbono possedere uno spessore sufficiente per essere rilevati. Le interfacce degli strati devono essere nettamente distinte, senza passaggi graduali. Rilievi eseguiti su terreni di riporto o in aree adibite a discariche in presenza di forte rumore antropico conducono spesso a risultati non affidabili.

33 33 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 33 PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONE

34 34 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 34 Le prove sismiche in foro (down-hole) sono tra le più utili per la caratterizzazione geomeccanica delle terre e delle rocce; vengono effettuate in fori appositamente predisposti (generalmente nei fori ottenuti nei corso dei sondaggi geognostici a rotazione) e forniscono le velocità sismiche (fasi P ed S) dei terreni. Attraverso queste è possibile calcolare i moduli elastici dinamici. Con questo metodo è anche possibile risolvere casi particolari quali la presenza di inversioni di velocità o di strati molto sottili, per i quali la sismica di superficie non permette risultati molto attendibili. I campi di applicazione sono gli stessi della sismica di superficie, ma consentono un maggiore dettaglio puntuale dei parametri elastici indagati. Risultano quindi molto utili nel determinare la stratigrafia delle coperture alluvionali e detritiche sul bedrock. PROSPEZIONE SISMICA IN FORO

35 35 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 35 La prospezione elettromagnetica (1.3.3) utilizza la generazione di un campo elettromagnetico, detto primario, che si trasmette intorno ad una bobina emittente. Questa induce nel terreno una circolazione di corrente che darà origine ad un campo elettromagnetico secondario, la cui intensità è proporzionale alla conduttività del materiale. Con la prospezione elettromagnetica si tende a riconoscere zone anomale “conduttive”, dal punto di vista elettrico, dell’area investigata. Questa tecnica di investigazione si contraddistingue dal classico metodo geoelettrico soprattutto per la rapidità d’esecuzione delle misure. La conduttività elettrica (l’inverso della resistività) dei suoli e delle rocce dipende da vari fattori quali il grado di saturazione, la salinità dell’acqua dei pori, la composizione mineralogica. I rilievi risultano economici e speditivi e presentano facilità di utilizzo anche in ambienti con morfologia accidentata. Il segnale registrato è funzione dello spessore dei terreni di copertura, della conduttività del suolo e della direzione e inclinazione delle fratture. I rilievi elettromagnetici danno risultati a secondo della strumentazione adottata: fino a 5- 6 metri circa di profondità si utilizza il GEONICS EM-31 MK2. Per investigare a maggiore profondità (fino a un max di 60 m) si utilizza il GEONICS EM34-3.

36 36 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 36 36 L’ applicazione della prospezione elettromagnetica è indicata per: - Ricerche archeologiche. - Mappatura di zone di inquinamento dei suoli e delle falde idriche superficiali. - Individuazione e delimitazione di aree di discarica, discariche sepolte e zone di scavo del terreno. - Individuazione di corpi interrati (cisterne in ferro/c.a., fusti e latte metalliche, in plastica se pieni di materiale conduttivo, tubazioni di ferro in profondità, ecc.). - Individuazione di cavità. - Localizzazione di fratture e faglie riempite di materiale conduttivo. - Collaudo di omogeneità delle argille in discariche in costruzione; - Caratterizzazione degli spessori di coperture di terreno, detritiche e di depositi alluvionali previa taratura con stratigrafie. Vantaggi del metodo - Rilievi economici e speditivi. - Facilità di utilizzo anche in ambienti con morfologia accidentata. - Valutazione di parametri correlati come la salinità e la conducibilità dei suoli. - Estrema sensibilità nell’individuazione di zone di inquinamento superficiale dei suoli e delle acque di falda. Limiti del metodo - Le misure sono sensibili alla presenza di linee di tensione, cancellate metalliche, condutture. - In relazione all’ampiezza del volume indagato non rilevano in generale variazioni di conduttività legati ad oggetti di piccola dimensione. - L’individuazione delle fratture è funzione dello spessore dei terreni di copertura, della conduttività del suolo, della direzione e inclinazione delle fratture.

37 37 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 37 PROSPEZIONE ELETTROMAGNETICA

38 38 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 38 La prospezione radioattiva (1.3.4) indaga sulla presenza nell’ambiente di un possibile campo di rilascio radioattivo. Questo viene originato da radiazioni ionizzanti attivate da sostanze instabili. Le radiazioni ionizzanti consistono nell’emissione di particelle e di energia da parte di radionuclidi, elementi naturali instabili. Possono essere di origine naturale o risultare da attività umane. La contaminazione radioattiva, ovvero l’immissione nell’ambiente di sostanze radioattive artificiali, può avere diverse origini connesse con i diversi utilizzi dei materiali radioattivi da parte dell’uomo quali quelli in medicina per la diagnostica o per la terapia, quelli in campo industriale o nella ricerca, quelli in agrobiologia, in archeologia, in geologia, nella prospezione mineraria o in campo militare. L’uso di sorgenti radioattive nelle tecnologie industriali e mediche genera due tipologie di problematiche: una connessa con il trasporto, la dismissione e lo smaltimento delle sorgenti sigillate e l’altra connessa con le sorgenti non sigillate quali i rifiuti radioattivi a bassa attività, allo stato solido o liquido (gli scarichi ospedalieri controllati, le deiezioni dei pazienti sottoposti ad indagine con sostanze radioattive). Le radiazioni, in natura, si dividono in ionizzanti e non ionizzanti.

39 39 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 39 Le radiazioni ionizzanti sono pericolose; possono dividersi in elettromagnetiche e corpuscolate. Sono costituite da particelle e onde elettromagnetiche dotate di elevato contenuto energetico in grado di modificare le componenti della materia e degli esseri viventi. Se ne individuano di tre tipi: alfa α, beta β, gamma γ. Le radiazioni alfa (2 protoni+2 neutroni) possiedono un’elevata capacità ionizzante e una limitata capacità di diffusione in aria; possono essere bloccate con un foglio di carta o un guanto di gomma. Sono pericolose per l’organismo se si ingeriscono o inalano sostanze in grado di produrle. Le radiazioni beta (elettroni) sono più penetranti rispetto a quelle alfa (circa un metro in aria e un cm sulla pelle); possono essere fermate da sottili spessori di metallo, come un foglio di alluminio, o da una tavoletta di legno di pochi centimetri. Le radiazioni X e gamma (fotoni emessi per eccitazione all’interno del nucleo o all’interno dell’atomo) attraversano i tessuti a seconda della loro energia e richiedono, per essere bloccate, schermature spesse in ferro, piombo e calcestruzzo. RILEVATORI GEIGER

40 40 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 40 RILIEVO DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI [ β, γ] Per la valutazione delle concentrazioni possono essere adottati diversi metodi, anche indiretti, purché di dimostrata affidabilità. PRINCIPIO FISICO Si basa sulla misura quantitativa delle radiazioni ionizzanti (β, γ) emesse da elementi attivi. La misura si effettua mediante Contatore Geiger (Röntgen/ora). E’ possibile ottenere cartografie o mappe che illustrano, in planimetria, la radiazione misurata attraverso isolinee di emissione rilasciata. APPLICAZIONI - Individuazione e delimitazione di sorgenti radioattive - Profondità d’esplorazione: dipende dall’intensità di emissione. VANTAGGI E SVANTAGGI - L’indagine è limitata esclusivamente all’individuazione di elementi e composti sorgenti di radioattività. MODALITA’ ESECUTIVE E CONDIZIONI AMBIENTALI IDONEE Mobilitazione della strumentazione lungo linee di misura equidistanti (es. griglia 2x2; 4x4; 10x10 m), a seconda della risoluzione richiesta. La sonda è sospesa sul terreno.

41 41 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 41 STRUMENTI DI MISURA Gli strumenti di misura possono essere divisi in due grandi categorie: strumenti utilizzati per le rivelazioni sul campo; attrezzature di laboratorio. Gli strumenti più diffusi, generalmente i Geiger-Mueller, rilevano l’intensità di dose di radiazione gamma in aria. Le attrezzature maggiormente utilizzate sono i sistemi di rilevazione per spettrometria gamma, basati su sonda al germanio, che consentono di determinare il tipo di radionuclide e la relativa concentrazione di attività nei campioni analizzati. I contatori sono gli strumenti adatti a rilevare e a misurare la radioattività nell’ambiente, nelle cose e nelle persone; sono sostanzialmente di due tipi: a scintillazione e a ionizzazione. In diverse circostanze, l’attenzione ad una possibile contaminazione radioattiva di entità non molto bassa viene segnalata nella fase di primo monitoraggio dal livello di radiazione emergente dei materiali investigati. Le discariche ambientali hanno spesso dimensioni talmente estese da dover essere rilevate, per un primo esame di eventuale contaminazione radioattiva, con misure del livello della radiazione emergente. Mediante queste misure viene effettuata una mappa delle parti della discarica che emettono radiazioni a livelli superiori alla norma (anche con un dettaglio topografico dell’ordine di un metro). Successivamente sulle aree critiche così segnalate si può intervenire sia con spettrometria campale che con prelievi da avviare alla spettrometria di laboratorio.

42 42 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 42 STRUMENTI DI MISURA Gli strumenti di misura possono essere divisi in due grandi categorie: strumenti utilizzati per le rivelazioni sul campo; attrezzature di laboratorio. Gli strumenti più diffusi, generalmente i Geiger-Mueller, rilevano l’intensità di dose di radiazione gamma in aria. Le attrezzature maggiormente utilizzate sono i sistemi di rilevazione per spettrometria gamma, basati su sonda al germanio, che consentono di determinare il tipo di radionuclide e la relativa concentrazione di attività nei campioni analizzati. I contatori sono gli strumenti adatti a rilevare e a misurare la radioattività nell’ambiente, nelle cose e nelle persone; sono sostanzialmente di due tipi: a scintillazione e a ionizzazione. In diverse circostanze, l’attenzione ad una possibile contaminazione radioattiva di entità non molto bassa viene segnalata nella fase di primo monitoraggio dal livello di radiazione emergente dei materiali investigati. Le discariche ambientali hanno spesso dimensioni talmente estese da dover essere rilevate, per un primo esame di eventuale contaminazione radioattiva, con misure del livello della radiazione emergente. Mediante queste misure viene effettuata una mappa delle parti della discarica che emettono radiazioni a livelli superiori alla norma (anche con un dettaglio topografico dell’ordine di un metro). Successivamente sulle aree critiche così segnalate si può intervenire sia con spettrometria campale che con prelievi da avviare alla spettrometria di laboratorio.

43 43 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 43 Per la voce 1.4 scarificazione del terreno, si prevede di eseguire saggi a campione sui rilevati di discarica con prelievo di materiale da inviare in laboratorio per accertarne la natura, composizione e farne stima quantitativa. I prelievi a campione saranno prelevati in superficie, nell’immediato sottosuolo e lungo le scarpate dei rilevati con l’ausilio di macchine escavatrici di cantiere armate con benna frantoio. L’uso della benna frantoio è indicata non solo per prelevare il materiale inerte ma all’occorrenza anche frantumarlo per farne vagliatura ai fini del prelievo ragionato di campioni dedicati. Il campionamento sarà effettuato secondo la metodologia casuale sui cumuli esposti sull’attuale superficie di cantiere e secondo il metodo rappresentativo per tutte le altre campionature. Questo secondo metodo (rappresentativo perché tenderà a riflettere le caratteristiche specifiche dei depositi accumulati) prevede la formazione di un cono di materiale prelevato con benna e accumulato per gravità. Questo sarà successivamente tagliato a 1/3 della sua altezza ricavandone un tronco di cono. Da questo saranno prelevati, secondo le norme UNI 10802, incrementi, cioè porzioni di materiale raccolto nel medesimo aggregato ad intervalli spaziali fissi, il cui accumulo andrà a costituire, per sommatoria, il campione primario composito. La quartatura di questo campione primario composito produrrà campioni secondari da inviare al laboratorio geotecnico e, previa setacciatura attraverso un vaglio a maglia quadrata di 10 mm, il campione da avviare al laboratorio chimico.

44 44 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 44 CAMPIONATURA PER SCARIFICAZIONE SCARIFICAZIONE

45 45 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 45 Per la voce 1.5 analisi di laboratorio geotecnico verrà espletata l’analisi di laboratorio su campioni indisturbati prelevati nel corso dell’esecuzione dei sondaggi geognostici a rotazione. Le prove di laboratorio vengono effettuate su campioni prelevati in condizione ‘indisturbata’ secondo le procedure strumentali standard che si adottano nella tecnica del perforo a carotaggio continuo. Vengono prelevati in apposite fustelle della lunghezza di 50 cm (sigillate con paraffina al momento del recupero) e avviati alle analisi di laboratorio. Queste ci forniscono la caratterizzazione geotecnica del campione di terreno analizzato. Le analisi- tipo prevedono : Caratteristiche generali: consistono nella determinazione delle caratteristiche fisiche naturali del campione. Ci forniscono informazioni sulle condizioni dei terreni in situ al momento del prelievo. Analisi granulometrica: ci fornisce informazioni sulla ripartizione per classi dimensionali dei granuli che compongono il sedimento, permettendo di classificarlo come argilla, limo, sabbia, ghiaia, ciottoli o a cavallo di due o più classi dimensionali. Viene effettuata con la tecnica della setacciatura secondo lo standard ASTM – UNI a secco o anche in via umida per le frazioni più sottili. LABORATORIO GEOTECNICO

46 46 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 46 Taglio diretto: la prova viene effettuata su tre provini dello stesso campione, generalmente delle dimensioni di 6 x 6 x 2.5 cm e sottoposti a pressioni verticali  diversi e crescenti e portati a rottura. I valori a rottura con le rispettive  formano 3 coppie di valori che, diagrammati, permettono di ricavare la coesione c e l’angolo di attrito  del materiale sottoposto a pressione. La prova viene effettuata con l’apparecchio di Casagrande. In terreni incoerenti di varia granulometria l’indice misurato è determinato dalla presenza della matrice fine, parametro significativo nel caso specifico. Permeabilità: la permeabilità può essere valutata indirettamente in laboratorio attraverso la granulometria. Sperimentalmente è più efficace la misura nei fori di sondaggio attraverso la prova Lefranc-Lugeon. Verrà inoltre espletata l’analisi di laboratorio su campioni prelevati nel corso dei prelievi di scarificazione dei riporti dopo loro quartatura. LABORATORIO GEOTECNICO

47 47 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 47 Per la voce 1.6 analisi di laboratorio chimico o geochimico verrà espletata l’analisi su campioni prelevati nel corso della scarificazione dei riporti, dopo loro quartatura e vagliatura con setaccio 10 mm di vaglio, secondo il protocollo che segue. Nelle indagini ambientali risulta importante conoscere “dove” si trova l’eventuale fonte inquinante e quale entità possiede. In base al D.Lgs n.152/2006 i rifiuti vengono classificati: in base alla provenienza in rifiuti urbani e rifiuti speciali in base alla pericolosità in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi. Analisi eseguibili Determinazioni di carattere generale. Analisi Analisi infrarossa. Ammine aromatiche. Clorofenoli. Chinone idrochinone. Composti aromatici policiclici. Test di cessione (norma italiana UNI 10802) per rifiuti liquidi, granulari, pastosi e fanghi per la determinazione di metalli pesanti, azoto ammoniacale, nitrico, nitroso,pH, cloruri, solfati, fluoruri, cianuri, COD. Test di cessione con acido acetico. Saggi di tossicità. Determinazione quali- quantitativa sostanze organiche. Determinazione quali-quantitativa metalli tossici. Estratto in etere di petrolio. Fenolo e cresoli. Formaldeide. Monomeri residui. Policlorobifenili. Solventi clorurati e aromatici. Solventi organici. Determinazione di amianto. Classificazione dei rifiuti tramite attribuzione CER ai fini del loro smaltimento. Oppure per lo specifico di inerti : Componenti da individuare: As ; Ba ; Cd ; Cr totale ; Cu ; Hg ;Mo ; Ni ; Pb ; Sb ; Se ; Zn ; Cloruri ; Fluoruri ; Solfati ; Indice Fenolo ; DOC ; TDS ; TOC ; BTEX ; Olio minerale (da C10 a C40).

48 48 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 48 TEST DI LABORATORIO CHIMICO

49 49 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 49 Per la voce 2.1 analisi fotointerpetrativa dell’evoluzione nel tempo del sito di discarica e delle aree contermini, si ritiene di reperire tutti i dati fotografici o elettromagnetici provenienti tanto dalle levate aerofotografiche operate dall’Istituto Geografico Militare nel corso degli ultimi 50 anni, quanto dalle levate operate da ditte private per la redazione di carte tecniche d’interesse locale, quanto ancora dai dati provenienti da piattaforme aerospaziali nell’ultimo decennio. La fotointerpretazione è una metodologia di indagine, attraverso la quale è possibile ricavare informazioni dall’analisi di immagini telerilevate. L’interpretazione delle immagini telerilevate si fonda sullo studio dei suoi parametri spettrali e geometrici (tono o colore, forma, dimensione, ombra, tessitura, struttura e particolari associati), sviluppata attraverso le fasi successive della individuazione, identificazione, classificazione e deduzione. Tali informazioni vengono poi gestite all`interno di un Sistema Informativo Geografico (GIS). Per le levate aerofotografiche dell’Istituto Geografico Militare, dopo attenta valutazione e cernita si è ritenuto utile poter disporre di alcuni rilievi riferentisi ai sorvoli 1954, 1956, 1974, 1981, 1990, 1996, 2003 secondo l’identificazione qui di seguito precisata:

50 50 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 50 Identificazione Fotogramma:4509 Strisciata:112 Foglio 100K:183-4 Dati Essenziali Data:1954-09-24 Quota:6000 Scala:33000 Dati Fotogramma Supporto:PELLICOLA Diapositiva: Negativo:C2/98 Focale:153,01 Macc. Presa:FAIRCHILD Formato:23X23 Ripresa:BN Identificazione Fotogramma:2064 Strisciata:XIX Foglio 100K:183-4 Dati Essenziali Data:1956-05-13 Quota:2900 Scala:17000 Dati Fotogramma Supporto:PELLICOLA Diapositiva: Negativo:D8/192 Focale:152,27 Macc. Presa:WILD Formato:23X23 Ripresa:BN Identificazione Fotogramma:826 Strisciata:XV Foglio 100K:183-4 Dati Essenziali Data:1974-05-16 Quota:2300 Scala:13000 Dati Fotogramma Supporto:PELLICOLA Diapositiva: Negativo:G7/419 Focale:152,55 Macc. Presa:ZEISS Formato:23X23 Ripresa:BN

51 51 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 51 Identificazione Fotogramma:387 Strisciata:5 Foglio 100K:183-4 Dati Essenziali Data:1981-06-11 Quota:1400 Scala:9000 Dati Fotogramma Supporto:PELLICOLA Diapositiva: Negativo:I1/517 Focale:152,95 Macc. Presa:ZEISS Formato:23X23 Ripresa:BN Identificazione Fotogramma:122° Strisciata:11 Foglio 100K:183-4 Dati Essenziali Data:1990-09-04 Quota:5800 Scala:35000 Dati Fotogramma Supporto:PELLICOLA Diapositiva: Negativo:M6/725 Focale:153,22 Macc. Presa:WILD Formato:23X23 Ripresa:BN Identificazione Fotogramma:4335 Strisciata:94 Foglio 100K:183-4 Dati Essenziali Data:2003-06-23 Quota:4400 Scala:29000 Dati Fotogramma Supporto:PELLICOLA Diapositiva: Negativo:Q4/1039 Focale:152,82 Macc. Presa:WILD Formato:23x23 Ripresa:BN Identificazione Fotogramma:2383 Strisciata:107 Foglio 100K:183-4 Dati Essenziali Data:1996-05-31 Quota:5850 Scala:40000 Dati Fotogramma Supporto:PELLICOLA Diapositiva: Negativo:PA/908 Focale:153,22 Macc. Presa:WILD Formato:23X23 Ripresa:BN

52 52 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 52 E’ quindi prevista l’acquisizione di n° 7 fotogrammi complessivi da richiedersi tanto nel formato ad alta definizione quanto nel formato quick look per una loro più agevole importazione negli ambienti elettronici di lavoro dedicati alle elaborazioni di carattere territoriale (Autodesk MAP 3D 2009, ArcGIS 9.3). Per un totale di 14 CD. Per le levate aerofotografiche eseguite da ditte private ci riferiremo in particolare alle levate del 1996 e del 2004, effettuata per conto della Regione Campania e fornite in formato ortofotoimmagine. Per le riprese aerospaziali effettuare da diversi satelliti orbitanti a varia quota, ci riferiremo a quelle liberamente accessibili sul browser Google Earth, che riprendono, sia pure con diversa risoluzione e qualità d’immagine, la situazione di fatto del sito di cava al 13. set 2007 (default) e poi ancora digitando in ‘Mostra immagini storiche’ le situazioni al 18 mar 2003, 28 apr 2004, 25 nov 2004, 08 mar 2005, 30 lug 2005, 20 nov 2005, 16 feb 2007, 10 lug 2007, 13 ott 2007, 19 gen 2008, 20 apr 2008 (utilizzata come immagine di riferimento in questa nota). Non sono invece resi ancora disponibili i rilievi registrati nel 01.2009, 09.2009, 11.2009 e 01 2010.

53 53 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 53 Rilievo satellitare della cava Suarez al 18 marzo 2003.

54 54 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 54 Rilievo satellitare della cava Suarez al 30 luglio 2005.

55 55 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 55 Rilievo satellitare della cava Suarez al 16 febbraio 2007.

56 56 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 56 Rilievo satellitare della cava Suarez al 10 luglio 2007.

57 57 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 57 Rilievo satellitare della cava Suarez al 20 aprile 2008. Ultimo disponibile

58 58 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 58 Per la voce 2.2 dati ricavati dai sondaggi geognostici si rinvia a quanto descritto nella voce 1.2. Per la voce 2.3 rilievo topografico di dettaglio, si richiede l’esecuzione di un rilievo accurato dell’area di cava per avere un’ indicazione di dettaglio sui riporti volumetrici che sono stati riversati in area di cava nel corso di quasi un trentennio. La restituzione topografica di dettaglio agganciata alla rete GPS dovrà essere effettuata con stazione totale laser. L'uso della Stazione Totale Laser (STL) risulta particolarmente efficace nella topografia terrestre per effettuare il rilievo planimetrico di precisione. Dopo l'acquisizione dei punti i dati vengono elaborati (così da ottenere layer vettoriali di poligonali, punti quotati e linee) e georeferenziati sulla base dei capisaldi precedentemente acquisiti con il GPS. Rilievo fototeodolitico per la misura delle pareti subverticali di cava con punti di appoggio al ciglio e ricostruzione del modello ottico tridimensionale. Il rilievo topografico restituirà la cartografia vettoriale da utilizzare all’interno del GIS di lavoro integrandolo con le ortofoto, le immagini satellitari e i dati raccolti con la tcnica GPS. Il rilievo sarà confrontato con il rilievo De Simone effettuato nell’anno 2005 e con la cartografia in scala 1:1000 del Comune di Napoli che data 1997. I punti quotati riferiti al sistema di coordinate verranno utilizzati per la modellizzazione digitale del terreno (DTM) dell’area di cava.

59 59 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 59 RILIEVO TOPOGRAFICO

60 60 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 60 Per la voce 3.1 rilevamento di campagna si rinvia a quanto descritto nella voce 1.1. Per la voce 3.2 analisi fotointerpetrativa si rinvia a quanto descritto nella voce 2.1. Per la voce 3.3 rilievo topografico di dettaglio si rinvia a quanto descritto nella voce 2.3. Per la voce 4.1 rilevamento di campagna si rinvia a quanto descritto nella voce 1.1. Per la voce 4.2 rilievo topografico di dettaglio si rinvia a quanto descritto nella voce 2.3. Per la voce 4.3 modellazione digitale in 3D dell’area di cava potrà essere realizzato un modello grafico con la ricostruzione delle volumetrie asportate e/o riportate nell’area di cava a partire dai rilievi aerofotogrammetrici, ortofotogrammetrici, satellitari e topografici che saranno reperibili. La previsione di riuscita di questa indagine è legata alla densità dei punti quotati ricavabili dalle restituzioni fotogrammetriche. MODELLAZIONE DIGITALE 3D

61 61 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 61 Per la voce 5.1 rilevamento geomorfologico di campagna il fine è il riconoscimento tipologico dei corpi di riporto anche in funzione del loro accumulo storico analizzandone disposizione spaziale e loro interrelazione; il rapporto con il paesaggio a contorno; l’individuazione dei corpi di rilevato potenzialmente instabili; l’analisi strutturale e geometrica dei rilevati; la caratterizzazione delle aree a contorno; l’analisi dei versanti che racchiudono l’area di cava. Integra il rilievo per la caratterizzazione geologica e idrogeologica dell’area investigata di cui alle voci 1.1 e 7.3. La restituzione cartografica dovrà essere effettuata in formato digitale vettoriale sulla base topografica ottenuta con il rilievo STL di cui al punto 2.3. Per la voce 5.2 analisi geotecnica dei rilevati si richiede la caratterizzazione dei riporti in funzione della loro granulometria, tessitura, struttura, colore, odore, natura, consistenza, compattazione, permeabilità. Verifica di stabilità dei rilevati di riporto. Il rilievo integra e contempla i dati delle prove di laboratorio di cui alla voce 1.5 e dei sondaggi meccanici di cui alla voce 1.2. Per la voce 5.3 analisi geotecnica dei campioni di laboratorio si rinvia a quanto descritto nella voce 1.5.

62 62 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 62 Per la voce 6.1 rilevamento di campagna si rinvia a quanto descritto nella voce 1.1. Per la voce 6.2 rilievo topografico di dettaglio si rinvia a quanto descritto nella voce 2.3. Per la voce 6.3 rilievo geomorfologico si rinvia a quanto descritto nella voce 5.1. Per la voce 7.1 rilevamento di campagna si rinvia a quanto descritto nella voce 1.1. Per la voce 7.2 rilievo geomorfologico si rinvia a quanto descritto nella voce 5.1.

63 63 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 63 Augustissima Arciconfraternita ed Ospedali della SS. Trinità dei Pellegrini e Convalescenti Napoli Per la voce 7.3 rilievo della caratterizzazione idrogeologica dei terreni e dei riporti con indicizzazione della vulnerabilità, della loro permeabilità media, capacità di drenaggio e quant’altro. Modellizzazione delle acque di deflusso superficiale con individuazione delle loro aree di tributo e del reticolo superficiale delle acque. Analisi delle possibili interferenze con le acque sotterranee. Individuazione della superficie piezometrica e del bacino di alimentazione. Analisi climatologica. Verifica delle zone di rispetto ai fini idrologici. Integra il rilievo per la caratterizzazione geologica e geomorfologica dell’area investigata di cui alle voci 1.1 e 5.1. La restituzione cartografica dovrà essere effettuata in formato digitale vettoriale sulla base topografica ottenuta con il rilievo STL di cui al punto 2.3. Per la voce 7.4 analisi dei dati di laboratorio di cui ai punti 1.5 e 1.6 si rinvia a quanto descritto nella rispettive voci. Per la voce 7.5 analisi delle acque defluenti lungo la Cupa delle Noci che tributa nel vallone San Rocco, dovrà essere accertata la qualità delle acque reflue che vengono immesse nel Vallone delle Noci che costeggia l’area di cava, per l’individuazione di possibili fonti inquinanti indipendenti dai rilasci eventuali dei riporti di cava. I rilievi e le analisi saranno effettuati secondo le norme ISO 5667 in presenza di acqua defluente.

64 64 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 64 STRATEGIA D’INDAGINE E RISULTATI ATTESI La campagna d’indagine di realizza in quattro fasi ciascuna propedeutica alla successiva. La FASE 1 può essere definita fase d’indagine primaria. Con essa s’intendono acquisire quelle necessarie informazioni di base che sono mancanti o incomplete oppure ipotizzate. Si articola in tre azioni autonome che riguardano: 1 – l’indicazione indiretta dello stato fisico del sottosuolo individuando quelle aree a diversa risposta energetica che potrebbero essere indicative di situazioni di attenzione. Si diversificano in: lineari (prospezione geoelettrica); areali (prospezione elettromagnetica); puntuali (prospezione prospezione radioattiva). L’incrocio dei loro dati permette di ubicare con maggiore efficacia le postazioni di sondaggio meccanico da utilizzare per il recupero dei materiali del sottosuolo e il prelievo di campioni indisturbati; 2 – la ricostruzione storica delle fasi di estrazione della pietra tufacea e del successivo riempimento del bacino di cava, registrando e valutando le rispettive variazioni nel tempo. Fornisce indicazioni utili sulla progressione volumetrica dei corpi d’accumulo; 3 – l’esatta conformazione topografica dello stato di fatto attuale da utilizzare tanto nella fase d’indagine quanto nella successiva fase di recupero.

65 65 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 65 La FASE 2 può essere definita fase di conoscenza di primo livello. Attraverso il rilevamento tecnico-scientifico di superficie viene registrata natura, qualità e assetto dei materiali che affiorano tanto nell’interno della cava quanto nelle immediate vicinanze. Risulta molto utile anche per il necessario raccordo di valutazione paesaggistico-ambientale. Grande efficacia rivestono i sondaggi geognostici a carotaggio continuo perchè hanno la capacità di prelevare direttamente elementi continui e finiti dal sottosuolo, offrendo la possibilità di riconoscerli e analizzarli nel dettaglio. Lo svantaggio è che costituiscono indagini puntuali ; pertanto evidenziano con certezza la natura del sottosuolo esattamente nei punti di perforo ma possono non accertare la presenza di situazioni particolari nelle immediate vicinanze. Un’indagine a campione esaustiva può prevedere il ricorso a 15 stazioni di sondaggio geomeccanico; una ragionevole ne può prevedere 8 - 10 se confortata da una buona campagna di prospezione indiretta come previsto nella fase 1. L’attivazione dei fori di sondaggio permetterà il ricorso ad analisi integrative in situ: fra queste le indagini SPT (Standard Penetration Test) che permetteranno di saggiare la consistenza dei materiali a profondità diverse e le DH (Down Hole, sismica in foro) che permetteranno di individuare, in stazioni campione, i parametri geosismici dei materiali riversati ai fini di una loro risposta meccanica nei confronti di un evento sismico. Altrettanto utile per la conoscenza della tipologia dei materiali è il prelievo di campioni disturbati prelevati con benna frantoio, quartati, selezionati e avviati ai laboratori geotecnico e chimico per le rispettive analisi. Sono previsti 20 punti di campionamento in corrispondenza di scarpate recenti e stabilizzate per un totale 20-40 campioni.

66 66 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 66 La FASE 3 è definita fase di conoscenza approfondita. Prevede il ricorso a indagini e analisi specifiche al fine di individuare con adeguata consapevolezza la natura e le caratteristiche fisiche dei materiali riversati in cava e il loro possibile inquinamento ad opera di agenti chimici. I dati del laboratorio geotecnico forniranno informazioni su costituzione e assetto dei materiali e sulle loro possibili risposte geomeccaniche anche in funzione di un recupero ambientale. Le analisi chimiche accerteranno o fugheranno ipotesi di indebito riversamento di materiali considerati non pertinenti se non addirittura nocivi. L’analisi sulle acque defluenti del Fosso delle Noci tenderanno invece a riconoscere il possibile inquinamento derivante da fonti esterne al bacino di cava. Questi prelievi potranno essere effettuati solo in concomitanza di deflusso delle acque. La FASE 4 o di sintesi, infine, è quella di raccordo fra tutte le osservazioni e informazioni raccolte e registrate nelle fasi precedenti. Chiarirà attraverso una relazione finale il quadro della situazione della cava Suarez allo stato attuale e specificarne l’eventuale livello di sofferenza ambientale.

67 67 E. CRAVERO - ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E GEOAMBIENTALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA 2012 - 2013 - UNINA PIANIFICAZIONE GEOAMBIENTALE : CARATTERIZZAZIONE DI UNA CAVA DI INERTI 67 LA CAVA SUAREZ


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