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«Il tutto abbraccia la parte» L’Azione Cattolica nel cammino della Chiesa Ambito sociopolitico Domus Pacis, Roma, 30 aprile 2016 1 Giacomo Costa SJ, Aggiornamenti.

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1 «Il tutto abbraccia la parte» L’Azione Cattolica nel cammino della Chiesa Ambito sociopolitico Domus Pacis, Roma, 30 aprile 2016 1 Giacomo Costa SJ, Aggiornamenti Sociali

2 Analogamente al Concilio Vaticano II: storicizzare la «scelta religiosa» Riconoscere la distanza storica che ci separa dal Concilio e dalla «scelta religiosa» permette di valorizzarli come punti di riferimento imprescindibili per capire e impostare i nodi cruciali della vita associativa nella Chiesa e nel mondo di oggi

3 la «scelta religiosa» come DNA associativo (specie nell’ambito sociopolitico): -Non collateralismo -Impegno di evangelizzazione, assumendo la missione della Chiesa nella sua globalità -In unione con le Gerarchie (corresponsabili) -Stile: incidere nella realtà (non spiritualismo) con una testimonianza «non appariscente» e mezzi semplici

4 4 1. Papa Francesco: « Il mio appello» « La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare Laudato Si’ « Alla luce dei grandi postulati della Dottrina Sociale desidero ora proporre questi 4 principi che orientano… lo sviluppo della convivenza sociale e la costruzione di un popolo in cui le differenze si armonizzino all’interno di un progetto comune. Lo faccio nella convinzione che la loro applicazione può rappresentare un’autentica via verso la pace all’interno di ciascuna nazione e nel mondo intero » Evangelii Gaudium

5 A chi è rivolto questo appello? 5 «In questa Enciclica, mi propongo specialmente di entrare in dialogo con tutti riguardo alla nostra casa comune» (LS, n. 3) «In questa Esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani, per invitarli a una nuova tappa evangelizzatrice marcata da questa gioia e indicare vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni» (EG, n. 1) Tutti i cristiani, anche i Pastori, sono chiamati a preoccuparsi della costruzione di un mondo migliore (EG n. 190).

6 EG 191. In ogni luogo e circostanza i cristiani, incoraggiati dai loro Pastori, sono chiamati ad ascoltare il grido dei poveri

7 7 Uniti da una stessa preoccupazione LS raccoglie « la riflessione di innumerevoli scienziati, filosofi, teologi e organizzazioni sociali». «Non possiamo però ignorare le preziose riflessioni di … altre Chiese e Comunità cristiane – come pure altre religioni».

8 8 Gli ostacoli «Basta […] guardare la realtà con sincerità per vedere che c’è un grande deterioramento della nostra casa comune» (LS, n. 63). Ma:  «negazione del problema  Indifferenza  rassegnazione comoda  fiducia cieca nelle soluzioni tecniche» (LS, n. 14) Dentro e fuori la Chiesa!!!

9 9 C’è una «intima connessione tra evangelizzazione e promozione umana, che deve necessariamente esprimersi e svilupparsi in tutta l’azione evangelizzatrice» (EG, n. 178) «il servizio della carità è una dimensione costitutiva della missione della Chiesa ed è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza» (EG, n. 179). Esso «implica sia la collaborazione per risolvere le cause strutturali della povertà e per promuovere lo sviluppo integrale dei poveri, sia i gesti più semplici e quotidiani di solidarietà di fronte alle miserie molto concrete che incontriamo» (EG, n. 188)

10 « Il clericalismo porta a una omologazione del laicato; trattandolo come “mandatario” limita le diverse iniziative e sforzi e, oserei dire, le audacie necessarie per poter portare la Buona Novella del Vangelo a tutti gli ambiti dell’attività sociale e soprattutto politica ».

11 « Che cosa significa per noi pastori il fatto che i laici stiano lavorando nella vita pubblica? Significa cercare il modo per poter incoraggiare, accompagnare e stimolare tutti i tentativi e gli sforzi che oggi già si fanno per mantenere viva la speranza e la fede in un mondo pieno di contraddizioni, specialmente per i più poveri, specialmente con i più poveri »

12 236. Il modello non è la sfera, che non è superiore alle parti, dove ogni punto è equidistante dal centro e non vi sono differenze tra un punto e l’altro. Il modello è il poliedro, che riflette la confluenza di tutte le parzialità che in esso mantengono la loro originalità. 2. Relazioni: il tutto e le parti

13 L’altra faccia del poliedro Un’immagine

14 i 6 capitoli della LS C APITOLO PRIMO (SCIENZE): QUELLO CHE STA ACCADENDO ALLA NOSTRA CASA [17-61] C APITOLO SECONDO (BIBBIA): IL VANGELO DELLA CREAZIONE [62-100] C APITOLO TERZO (SCIENZE SOCIALI): LA RADICE UMANA DELLA CRISI ECOLOGICA [101-136] C APITOLO QUARTO (LA PROPOSTA): UN’ECOLOGIA INTEGRALE [137-162] C APITOLO QUINTO (POLITICA ED ECONOMIA): ALCUNE LINEE DI ORIENTAMENTO E DI AZIONE [163-201] C APITOLO SESTO : (FORMAZIONE) EDUCAZIONE E SPIRITUALITÀ ECOLOGICA [202-246] POLIEDRO/1

15 15 Sono interpellati scienziati e tecnici, attivisti e militanti, ricercatori e insegnanti, operatori sociali e funzionari pubblici, imprenditori e politici; genitori e parroci, cittadini… a ciascuno è rivolto l’invito a mettersi in gioco, in RELAZIONE con gli altri, con tutte le proprie capacità, risorse e competenze intellettuali e professionali, affettive e spirituali. POLIEDRO/2

16 16 la Chiesa è concepita come parte di un mondo più ampio, che l’enciclica chiama «casa comune», di cui fa parte e con cui entra in relazione. «né il Papa né la Chiesa posseggono il monopolio dell’interpretazione della realtà sociale o della proposta di soluzioni per i problemi contemporanei» (EG, n. 184). “Non voglio una Chiesa preoccupata di essere il centro” Evangelii Gaudium POLIEDRO/3

17 17 Sia l’azione pastorale sia l’azione politica cercano di raccogliere in tale poliedro il meglio di ciascuno. Lì sono inseriti i poveri, con la loro cultura, i loro progetti e le loro proprie potenzialità. POLIEDRO/4

18 18 - Avvia e accompagna processi assumendone la responsabilità - Riconosce con gratitudine l’impegno di tanti - Offre un contributo specifico alla comprensione della situazione - Combatte contro i riduzionismi - Partecipa con altri nelle «facce» della società - … Se non al centro, DOVE STA LA CHIESA?

19 3. Percorsi e processi 19

20 20 Dialogo: elaborare insieme. Può produrre frutti duraturi solo un dialogo deve onesto e trasparente, inclusivo, che integra tutte le diverse prospettive. (DISCERNIMENTO) Gli strumenti «Su molte questioni concrete la Chiesa non ha motivo di proporre una parola definitiva»

21 21 «abbiamo riflettuto poco su come accompagnare un battezzato nella sua vita pubblica e quotidiana; su come, nella sua attività quotidiana, con le responsabilità che ha, s’impegna come cristiano nella vita pubblica»

22 22 «dobbiamo stare dalla parte della nostra gente, accompagnandola nelle sue ricerche e stimolando quell’immaginazione capace di rispondere alla problematica attuale. E questo discernendo con la nostra gente e mai per la nostra gente o senza la nostra gente (…) “secondo le necessità di luoghi, tempi e persone”. Ossia non uniformando. L’inculturazione è un processo che noi pastori siamo chiamati a stimolare, incoraggiando la gente a vivere la propria fede dove sta e con chi sta».

23 23 Contemplazione: dedicare un po’ di tempo per recuperare la serena armonia con il creato, per riflettere sul nostro stile di vita e i nostri ideali, per contemplare il Creatore, che vive tra di noi e in ciò che ci circonda» (226) e «tornare a riconoscere i diritti degli altri» (237) Gli strumenti/2 214. Alla politica e alle varie associazioni compete uno sforzo di formazione delle coscienze. Compete anche alla Chiesa. Tutte le comunità cristiane hanno un ruolo importante da compiere in questa educazione.

24 24 «Dobbiamo pertanto riconoscere che il laico per la sua realtà, per la sua identità, perché immerso nel cuore della vita sociale, pubblica e politica, perché partecipe di forme culturali che si generano costantemente, ha bisogno di nuove forme di organizzazione e di celebrazione della fede».

25 25 la pedagogia dei piccoli gesti quotidiani: ogni singolo gesto è carico di valore e « non bisogna pensare che questi sforzi non cambieranno il mondo» (212) “lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che li circonda”. Percorsi di conversione ecologica

26 26 232. Non tutti sono chiamati a lavorare in maniera diretta nella politica, ma in seno alla società fiorisce una innumerevole varietà di associazioni che intervengono a favore del bene comune, difendendo l’ambiente naturale e urbano. Per esempio, si preoccupano di un luogo pubblico (un edificio, una fontana, un monumento abbandonato, un paesaggio, una piazza), per proteggere, risanare, migliorare o abbellire qualcosa che è di tutti. Intorno a loro si sviluppano o si recuperano legami e sorge un nuovo tessuto sociale locale. Così una comunità si libera dall’indifferenza consumistica. Questo vuol dire anche coltivare un’identità comune, una storia che si conserva e si trasmette. […] Queste azioni comunitarie, quando esprimono un amore che si dona, possono trasformarsi in intense esperienze spirituali.

27 27 L’azione politica è cruciale per arginare logiche tecnocratiche e speculative e rimettere al centro la prospettiva del bene comune Ma l’azione politica richiede anche la partecipazione di tutti, una vera e propria «cittadinanza ecologica» (211) in grado di esercitare «una sana pressione su coloro che detengono il potere politico, economico e sociale» “Il tempo è superiore allo spazio” Evangelii Gaudium «Un’unione di forze»

28 «Camminiamo cantando! Che le nostre lotte e la nostra preoccupazione per questo pianeta non ci tolgano la gioia della speranza» (LS, n. 244).

29 29 - al disinteresse e alla sfiducia verso la politica si associa il rifiuto di collocarsi sull’asse destra-sinistra - In assenza di riferimenti a un quadro ideale e ideologico sulla cui base redigere i programmi, il meccanismo di rappresentanza si inceppa, diventa un mandato senza delega - il fattore alla base dell’assunzione di una posizione pare diventare l’interesse personale. Non tanto e non solo nel senso di tornaconto individualistico, ma di ciò che mi sta a cuore, perché si lega a motivazioni profonde o a una simpatia superficiale 4. La politica in un mondo postideologico/a

30 30 -rifare i conti con la realtà del carico emotivo della politica -rischi di manipolazione e leaderismo --Si perde in capacità di cogliere i legami tra le diverse questioni e aumenta il rischio che le posizioni, apparentemente assunte sulla base di una maggiore autonomia individuale, rispondano in realtà alle logiche riduzionistiche La politica in un mondo postideologico/b

31 31 -Saper distinguere tra indignazione e invidia, tra ira e risentimento, speranza e illusione, partecipazione o manipolazione consente di orientarsi tra azioni politiche e sociali frutto di interessi parziali ed egoistici e progetti che scaturiscono dal desiderio di dignità e di uguaglianza. -La strada poi può aprirsi progressivamente se ci abituiamo a cogliere il “gusto” profondo della libertà di costruire qualcosa insieme, di rispettare veramente se stessi e gli altri La politica in un mondo postideologico/c

32 32 «Spetta a voi decidere: popolo e pastori, insieme»

33 Per approfondire: «Speciale Enciclica» www.aggiornamentisociali.it

34 34 Dio Onnipotente, che sei presente in tutto l’universo e nella più piccola delle tue creature, Tu che circondi con la tua tenerezza tutto quanto esiste, riversa in noi la forza del tuo amore affinché ci prendiamo cura della vita e della bellezza. Inondaci di pace, perché viviamo come fratelli e sorelle senza nuocere a nessuno. O Dio dei poveri, aiutaci a riscattare gli abbandonati e i dimenticati di questa terra che tanto valgono ai tuoi occhi. Risana la nostra vita, affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo, affinché seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione. Tocca i cuori di quanti cercano solo vantaggi a spese dei poveri e della terra. Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa, a contemplare con stupore, a riconoscere che siamo profondamente uniti con tutte le creature nel nostro cammino verso la tua luce infinita. Grazie perché sei con noi tutti i giorni. Sostienici, per favore, nella nostra lotta per la giustizia, l’amore e la pace. Preghiera per la nostra terra


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