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Marina di Massa, 23 aprile 2016 Laudato si’ Enciclica sulla cura della casa comune padre Maurizio P. Faggioni, ofm.

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1 Marina di Massa, 23 aprile 2016 Laudato si’ Enciclica sulla cura della casa comune padre Maurizio P. Faggioni, ofm

2 Un’enciclica che è ricca di “parole” e “temi” interconnessi, che si rivolge a destinatari diversi, che permette molteplici livelli e percorsi di lettura.

3 Il titolo Laudato si’

4 "Piccoli ma forti nell’amore di Dio, come san Francesco d’Assisi, tutti i cristiani siamo chiamati a prenderci cura della fragilità del popolo e del mondo in cui viviamo" (EG 216).

5 Il sottotitolo Enciclica sulla cura della casa comune

6 cura /custodia casa comune oikos = casa

7 Enciclica sull’ecologia. Ma quale ecologia, quale ambiente? Ecologia integrale: ambientale e umana. Sociale, economica, culturale…

8 La struttura dell’enciclica  Introduzione  I. Quello che sta accadendo alla nostra casa  II. Il Vangelo della creazione  III. La radice umana della crisi ecologica  IV. Un’ecologia integrale  V. Alcune linee di orientamento e di azione  VI. Educazione e spiritualità ecologica  Conclusione

9 Un’enciclica di convocazione a vasto raggio (ecumene cristiana, mondo delle religioni, credenti e non credenti). Un’enciclica di contemplazione e annuncio, radicata nella Scrittura e nella Tradizione con un accentuazione francescana Un’enciclica di responsabilità e impegno fattivo a più livelli

10 Metodo di lettura 16. Ogni capitolo, sebbene abbia una sua tematica propria e una metodologia specifica, riprende a sua volta, da una nuova prospettiva, questioni importanti affrontate nei capitoli precedenti. Questo riguarda specialmente alcuni assi portanti che attraversano tutta l’Enciclica … Questi temi non vengono mai chiusi o abbandonati, ma anzi costantemente ripresi e arricchiti.

11 -intima relazione tra i poveri e la fragilità del pianeta; - convinzione che tutto nel mondo è connesso; - critica al nuovo paradigma e alle forme di potere che derivano dalla tecnologia; - invito a cercare altri modi di intendere economia e progresso; - valore proprio di ogni creatura; - senso umano dell’ecologia; - necessità di dibattiti sinceri e onesti; - responsabilità della politica internazionale e locale; - la cultura dello scarto e la proposta di un nuovo stile di vita (LS 16)

12 INTRODUZIONE

13 Un’esperienza di contrasto…

14 stupore dinanzi alla bellezza e ascolto del gemito

15 1.«Laudato si’, mi’ Signore», cantava san Francesco d’Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: «Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba ».

16 2. Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra, che « geme e soffre le doglie del parto » (Rm 8,22).

17 RACHEL CARSON, Silent Spring, Boston 1962

18 Una preoccupazione della Chiesa Come papa Giovanni XXIII chiese a tutti gli uomini di impegnarsi per la pace, oggi Francesco si propone “di entrare in dialogo con tutti riguardo alla nostra casa comune” (LS 3).

19  Paolo VI (LS 4)  Giovanni Paolo II (LS 5)  Benedetto XVI (LS 6)

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21 Nel segno di Francesco: "esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità (…) un mistico e un pellegrino che viveva con semplicità e in una meravigliosa armonia con Dio, con gli altri, con la natura e con se stesso" (LS 10).

22 Nel segno di Francesco chiamati a “diventare gli strumenti di Dio Padre perché il nostro pianeta sia quello che Egli ha sognato nel crearlo e risponda al Suo progetto di pace, bellezza e pienezza” (LS 53).

23 L’esperienza di contrasto enunciata nell’introduzione viene articolata nella dialettica tra i primi due capitoli

24  Cap I: «Quello che sta accadendo alla nostra casa» il grido della terra e il grido dei poveri degrado ambientale e «inequità» di un sistema  Cap. II: «Il Vangelo della creazione» buon annuncio per il mondo creato la creazione stessa come buon annuncio

25 Cap. I Quello che sta accadendo alla nostra casa

26 « In primo luogo, farò un breve percorso attraverso vari aspetti dell’attuale crisi ecologica allo scopo di assumere i migliori frutti della ricerca scientifica oggi disponibile, lasciarcene toccare in profondità e dare una base di concretezza al percorso etico e spirituale che segue. » (LS 15)

27 Inquinamento

28 Piogge acide

29 Cambiamenti climatici

30 Questione dell’acqua

31 Perdita della biodiversità

32 deterioramento della qualità della vita umana e degradazione sociale

33 In-equità planetaria

34  La debolezza delle reazioni internazionali  Opinioni diverse ed estreme: dalla fiducia cieca nella tecnologia alla sfiducia totale nell’uomo.

35 Ascoltare il grido della terra e e il grido dei poveri (LS 49)

36 Cap. II Il Vangelo della creazione

37 A partire da questa panoramica, riprenderò alcune argomentazioni che scaturiscono dalla Tradizione giudeo-cristiana, al fine di dare maggiore coerenza al nostro impegno per l’ambiente (LS 15).

38 1. La luce che viene dalla fede

39  Le scienze non bastano … un approccio integrale che tenga conto della sapienza delle religioni  Qui il cuore teologico del testo  Una lettura del Canone biblico nel segno del Padre Creatore e della sua tenerezza per ogni creatura che si manifesta pienamente in Gesù.

40 2. La sapienza dei racconti biblici

41 L’uomo frutto di creazione. L’uomo è “persona”, creato a immagine di Dio

42 L’uomo è stato fatto per vivere in relazione armoniosa con Dio, con il prossimo, con la terra.

43 Dio li benedisse e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra Gen. 1, 28

44 Il termine kâbash in ebraico ha il significato di “mettere il piede su qualcosa” e può assumere, a seconda dei contesti, un significato violento oppure pacifico, nel qual caso indica una semplice presa di possesso. Analogamente il verbo râdâh significa dominare, ma anche regnare, stare a capo e talvolta si applica anche all’atto del pastore di accompagnare o guidare un gregge.

45 “Il Signore prese Adamo e lo pose nel giardino per coltivarlo e custodirlo” (Gen 2, 15)

46 Il ruolo dell’uomo “Noi non siamo Dio. La terra ci precede e ci è stata data” (LS 67) La critica dell’antropocentrismo distorto (LS 68) e deviato (LS 69)

47 Una presentazione inadeguata dell’antropologia cristiana (…) ha finito per promuovere una concezione errata della relazione dell’essere umano con il mondo. Molte volte è stato trasmesso un sogno prometeico di dominio sul mondo che ha provocato l’impressione che la cura della natura sia cosa da deboli. Invece l’interpretazione corretta del concetto dell’essere umano come signore dell’universo è quella di intenderlo come amministratore responsabile» (LS cap.III, 117).

48 3. Il mistero dell’universo

49 “Creazione” vuol dire più che “natura” Ogni creatura è “oggetto della tenerezza del Padre che le assegna un posto nel mondo” (LS 77).

50 4. Il messaggio di ogni creatura nell’armonia del creato

51 “Tutto l’universo materiale è un linguaggio dell’amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi. Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio” (LS 84).

52 “Il creato come luogo di manifestazione di Dio, è “continua sorgente di meraviglia e di reverenza” (LS 85) ed invita alla contemplazione.

53 La molteplicità sterminata e interconnessa del cosmo è espressione della “ricchezza inesauribile di Dio”, che non si lascia racchiudere in una singola creatura (LS 86).

54  Il valore proprio/intrinseco di ogni creatura e della creazione.  Le cose create prima di essere utili, sono buone.

55 CANTICO DI FRATE SOLE 1 Altissimu, onnipotente, bon Signore, Tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione. 2 Ad Te solo, Altissimo, se konfane, et nullu homo ène dignu Te mentovare. 3 Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le Tue creature, spetialmente messor lo frate Sole, lo quale è iorno et allumini noi per lui. 4 Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significatione. 5 Laudato si’, mi’ Signore, per sora Luna e le stelle: in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.

56 6 Laudato si’, mi’ Signore, per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le Tue creature dài sustentamento. 7 Laudato si’, mi’ Signore, per sor’Acqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. 8 Laudato si’, mi’ Signore, per frate Focu, per lo quale ennallumini la nocte: ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte. 9 Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba.

57 5. Una comunione universale

58 “Tu tto è in relazione, e tutti noi esseri umani siamo uniti come fratelli e sorelle in un meraviglioso pellegrinaggio, legati dall’amore che Dio ha per ciascuna delle sue creature e che ci unisce anche tra noi, con tenero affetto, al fratello sole, alla sorella luna, al fratello fiume e alla madre terra” (LS 92).

59 6. La destinazione comune dei beni

60 La terra è di Dio, unico Signore ed Egli l’ha data all’umanità perché ogni uomo viva della madre terra.

61 7. Lo sguardo di Gesù

62 Guardate gli uccelli del cielo

63 Guardate i gigli nei campi

64 Questa prospettiva teologica ci invita a saper comporre due valori essenziali:  il “valore peculiare” dell’essere umano, con la “tremenda responsabilità” che esso implica (n.90)…  … e la “famiglia universale” del creato, la “comunione sublime che ci spinge ad un rispetto sacro, amorevole ed umile” (LS 89).

65 RESPONSABILITA’ e CURA «Questa responsabilità di fronte ad una terra che è di Dio, implica che l’essere umano, dotato di intelligenza, rispetti le leggi della natura e i delicati equilibri tra gli esseri di questo mondo» (LS 69) Ci sono 48 occorrenze di responsabilità o correlati, sia in contesti etico-teologici, sia politico-ecologico-sociali

66 L’uomo è chiamato ad una pratica di cura (92 occorrenze!) a vasto raggio e rivolta, per esempio, a ecosistemi (LS 36, 139) biodiversità (LS 37-39) specie a rischio (LS 42) diversità culturale (LS 143-146) vita umana (LS 136)

67 cura della casa comune, cura del mondo...tra giustizia e sostenibilità.

68 Cap. III Le radici umane della crisi

69 La sfida di Lynn White LYNN WHITE jr., The Historical Roots of Our Ecological Crisis, “Science” 155 (1967), 1203-1207.  Responsabilità del giudeo-cristianesimo  Abisso fra uomo e creature  “Dominium terrae” come mandato divino.

70 L’enciclica dà voce a diffuse preoccupazioni su un uso distorto della scienza e della tecnica … conseguenze di un paradigma riduzionista ed efficientista.

71 “All’origine di molte difficoltà del mondo attuale vi è anzitutto la tendenza, non sempre cosciente, a impostare la metodologia e gli obiettivi della tecnoscienza secondo un paradigma di comprensione che condiziona la vita delle persone e il funzionamento della società» (n.107).

72 Occorre una nuova teologia del lavoro come equilibrata sintesi di custodia e coltivazione del creato

73 Cap. IV Ecologia integrale

74 «Dal momento che tutto è intimamente relazionato e che gli attuali problemi richiedono uno sguardo che tenga conto di tutti gli aspetti della crisi mondiale, propongo di soffermarci adesso a riflettere sui diversi elementi di una ecologia integrale, che comprenda chiaramente le dimensioni umane e sociali» (LS 137).

75 «Tutto è connesso. Il tempo e lo spazio non sono tra loro indipendenti, e neppure gli atomi o le particelle subatomiche si possono considerare separatamente. Come i diversi componenti del pianeta – fisici, chimici e biologici – sono relazionati tra loro, così anche le specie viventi formano una rete che non finiamo mai di riconoscere e comprendere» (LS 138). «Quando parliamo di "ambiente" facciamo riferimento anche a una particolare relazione: quella tra la natura e la società che la abita. Questo ci impedisce di considerare la natura come qualcosa di separato da noi o come una mera cornice della nostra vita. Siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati» (LS 139).

76 Una ecologia che sia veramente "integrale" deve saper abbracciare con un unico sguardo l’ambiente nella sua complessità e le realtà umane e sociali, considerandole non separatamente, ma nelle loro interazioni.

77 … per ritrovare quella funzione tradizionalmente assunta dalla nozione di bene comune (nn.156-158; 28 occorrenze) (“L’ambiente è un bene collettivo, patrimonio dell’umanità e responsabilità di tutti” (LS 95)… …per dispiegare uno spazio condiviso delle ragioni, in cui si possa dialogare sulla sostenibilità (17 occorrenze), sul vissuto nelle città e sulla responsabilità per le future generazioni( LS 147-155), ma anche per riflettere sulla relazionalità interpersonale (LS 6, 119, 148) e persino sulle identità personali (incluse quelle di genere) (LS155).

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79 Cap. V Alcune linee di orientamento e di azione

80  il dialogo sull'ambiente nella politica internazionale  il dialogo per nuove politiche nazionali e locali  dialogo e trasparenza nei processi decisionali  politica ed economia in dialogo per la pienezza umana  le religioni nel dialogo con le scienze.

81 LAVORARE INSIEME PER QUESTA NOSTRA TERRA

82 Cap. VI Educazione e spiritualità ecologica

83 « Infine, poiché sono convinto che ogni cambiamento ha bisogno di motivazioni e di un cammino educativo, proporrò alcune linee di maturazione umana ispirate al tesoro dell’esperienza spirituale cristiana. » (LS 15)

84

85 “ Se noi non parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo, i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali” (LS 11)

86  Conversione ecologica: una spiritualità concreta, “perché ciò che il Vangelo ci insegna ha conseguenze sul nostro modo di pensare, di sentire e di vivere” (LS 216)  motivazioni vitali, capaci di “alimentare una passione per la cura del mondo” (LS 216),  spingendoci a “lavorare con generosità e tenerezza per proteggere questo mondo che Dio ci ha affidato” (LS 242).

87 “Il Figlio di Dio, nella sua Incarnazione, ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezza”. (Ev Gaudium 88)

88 “ “Stiamo parlando di un atteggiamento del cuore, che vive tutto con serena attenzione … che si consegna ad ogni momento come dono divino da vivere in pienezza (LS 226 )

89 “Beati i misericordiosi Perché troveranno misericordia” (Mt 5, 7)

90 Camminiamo cantando! Che le nostre lotte e la nostra preoccupazione per questo pianeta non ci tolgano la gioia della speranza (LS 244)

91 GRAZIE

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