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TAVOLO ANZIANI Congiunto IRIS - CISSABO Cosa è stato previsto? 1. Individuare FORME DI SOSTENIBILITÀ DEL COSTO DELLE RETTE per anziani inseriti in struttura,

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1 TAVOLO ANZIANI Congiunto IRIS - CISSABO Cosa è stato previsto? 1. Individuare FORME DI SOSTENIBILITÀ DEL COSTO DELLE RETTE per anziani inseriti in struttura, anche attraverso forme di tutela e utilizzo del patrimonio personale degli anziani 3. Favorire la costruzione di SINERGIE e COLLABORAZIONI tra strutture residenziali e semiresidenziali 2. Mantenere lo SPORTELLO UNICO SOCIO SANITARIO 4. Individuare i supporti adeguati alle famiglie per FAVORIRE LA DOMICILIARITÀ

2 TAVOLO ANZIANI congiunto IRIS - CISSABO 1. Al fine di rendere sostenibile il sistema della residenzialità in struttura degli anziani, sono state individuate a livello locale FORME DI SOSTENIBILITÀ AL COSTO DELLE RETTE anche attraverso la tutela e l'utilizzo del patrimonio personale degli anziani, (disapplicando parzialmente la D.G.R. 37/07) HA CONSENTITO DI "RECUPERARE RISORSE" CHE SONO STATE RICONVERTITE IN NUOVI INTERVENTI. Cosa è stato fatto?

3 Nello specifico, rispetto a: 1. Franchigia sul reddito2. Franchigia mobiliare3. Franchigia immobiliare

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5 NUMERO DI CASI (aggiornati a marzo 2013) IN CUI SI È EVIDENZIATA LA PRESENZA DI PATRIMONIO IMMOBILIARE DELLA PERSONA, DA POTER EVENTUALMENTE UTILIZZARE PER IL PAGAMENTO DELLA RETTA (vendita, locazione): Per IRIS n. 3 Per CISSABO n. 5 C) FRANCHIGIA IMMOBILIARE Se le persone sono sole non viene utilizzata la franchigia e si utilizza il patrimonio immobiliare per le necessità assistenziali. Altrimenti l’utilizzo viene concordato con i parenti RECUPERO RISORSE PREVISTO DA FRANCHIGIA: Per IRIS 38.159,00 € Per CISSABO20.400,00 €

6 2. Mantenimento dei due SPORTELLI UNICI SOCIO SANITARI 3. Attivato un Laboratorio al fine di COSTRUIRE SINERGIE E COLLABORAZIONI TRA STRUTTURE RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI PER ANZIANI che si è configurato come "osservatorio". E' stato inoltre sviluppato il tema della "riconversione" (da erogazione servizi residenziali a erogazione servizi domiciliari) che ha permesso di avviare l'azione successiva. 4. I Consorzi hanno dato avvio a due Laboratori disgiunti, in base alle peculiarità di ogni territorio, al fine di individuare SUPPORTI ADEGUATI ALLE FAMIGLIE PER FAVORIRE LA PERMANENZA A CASA DELL’ANZIANO

7 CONVENZIONE CON LE STRUTTURE RESIDENZIALI al fine di ampliare l’offerta di prestazioni volte a sostenere e prolungare la permanenza degli anziani presso il proprio domicilio : CISSABO: Convenzione sottoscritta il 19.02.2013 coinvolte 7 strutture del territorio su 11 in n. 8 mesi avviati n. 51 Progetti IRIS : Disponibilita di 9 strutture del territorio su 25 Con 6 sottoscritto accordo avviati n. 54 Progetti

8 TAVOLO DISABILI Congiunto IRIS - CISSABO Cosa è stato previsto? 1. Ripensare ad una COMPARTECIPAZIONE equa e sostenibile per i servizi semiresidenziali e territoriali 2. Ottimizzare i TRASPORTI attraverso la condivisione di mezzi attrezzati 3. Creare un modello che permetta di attivare programmi di attività non sanitarie: ATTIVITA' FISICA ADATTATA 4. Ripensare i PROGETTI SOCIALI IN AMBITO LAVORATIVO

9 TAVOLO DISABILI congiunto IRIS - CISSABO FORME DI COMPARTECIPAZIONE EQUA E SOSTENIBILE AI SERVIZI SEMIRESIDENZIALI E TERRITORIALI 1. Al fine di rendere sostenibile il sistema dei servizi, sono state individuate, con il coinvolgimento di tutti gli attori sociali (servizi pubblici, associazioni di famiglie e terzo settore) CONSENTIRA' DI "RECUPERARE RISORSE" CHE VERRANNO RICONVERTITE IN NUOVI INTERVENTI. Cosa è stato fatto?

10 Rispetto ai Servizi Semiresidenziali: la compartecipazione viene applicata sui servizi accessori di MENSA e TRASPORTO LA PREVISIONE PRUDENZIALE DI RECUPERO RISORSE PER IL 2013: Per IRIS 14.214,47 € Per CISSABO 6.269,13 € Correlata ai giorni di frequenza GRADUALE Applicazione GRADUALE in base al reddito per i titolari di sola pensione di invalidità fino ad un massimo del 30% per i titolari di indennità di accompagnamento fino ad un massimo dell'80%

11 Si tratta di un MODELLO INNOVATIVO per il nostro territorio per il quale è necessario ampliare il bacino degli interventi, oltre a quelli già accreditati in base alle normative vigenti Le risorse liberate verranno erogate a persone che attualmente non fruiscono di interventi pubblici che potranno rivolgersi alle Organizzazioni che offrono interventi Attualmente si stanno quindi RILEVANDO LE ATTIVITA' svolte sul territorio alle quali verrà riconosciuta una certificazione locale di qualità

12 2. I Consorzi, considerata la conformazione territoriale biellese, hanno adottato strategie nel tentativo di OTTIMIZZARE LA GESTIONE DEI TRASPORTI per l'accompagnamento delle persone ad un centro diurno. In prospettiva ci si auspica di ottimizzare la gestione dei trasporti di persone disabili per tutto il territorio provinciale Le azioni n.4 e n. 5 previste rispetto alle Attività Fisiche Adattate e ai Progetti Sociali in ambito lavorativo sono in parte già soddisfatte all'interno dell'attività svolta dai Consorzi e dal privato sociale.

13 TAVOLO ADULTI Cosa è stato previsto? 1. Rendere PERMANENTE IL TAVOLO ADULTI sulle tematiche CASA, LAVORO e REDDITO 2. ripensare il ruolo dello Sportello Unico Socio Sanitario 3. Promuovere PERCORSI DI INCLUSIONE per persone emarginate 4. Progettare e attivare il CENTRO ANTIVIOLENZA 5. promuovere e diffondere la cultura dell'ACCOGLIENZA, attraverso la creazione di una rete e la diffusione di buone prassi, congiuntamente con il Tavolo Minori

14 TAVOLO ADULTI ANALISI E VALUTAZIONE PERMANENTE rappresenta un luogo di ANALISI E VALUTAZIONE PERMANENTE (non sono stati costituiti laboratori specifici, i componenti hanno portato all’interno delle loro organizzazioni o in gruppi di lavoro le riflessioni condivise nel tavolo che si incontra con cadenza bimestrale 1. Prima esperienza territoriale di TAVOLO PERMANENTE con tre focus di attenzione CASA LAVORO REDDITO

15 TAVOLO ADULTI PRODUCE RIFLESSIONI PARTENDO DA SGUARDI DIFFERENTI INDIVIDUA ESPERIENZE CHE POSSONO ESSERE CONSIDERATE BUONE PRASSI DIFFONDE LA CONOSCENZA DI ESPERIENZE, INIZIATIVE SENSIBILIZZA LA COMUNITA’ VERSO CAMBIAMENTI CULTURALI E' stato organizzato un incontro che ha coinvolto gli amministatori locali nella presentazione e condivisione di alcune BUONE PRASSI messe in atto, spesso in collaborazione con il terzo settore, per tentare di contrastare la povertà. E' stato sollevato il problema CASA, come problema emergente, su cui è necessario avviare riflessioni congiunte sinergiche.

16 TAVOLO ADULTI NEWSLETTER DEL BIELLESE ORIENTALE E' stata creata la NEWSLETTER DEL BIELLESE ORIENTALE, un opuscolo periodico che contiene informazioni, notizie, riflessioni, riguardanti principalmente i tre temi più che mai attuali: CASA, LAVORO, REDDITO. Le notizie inserite provengono da tutti gli attori del territorio (Comuni, Servizi, cooperative sociali, associazioni di volontariato, parrocchie, ecc.) Un tentativo per condividere, confrontarsi e stimolare idee, nuove risposte

17 1. Consolidamento dello Sportello Unico Socio Sanitario che ha esteso la propria attività di informazione e supporto agli adulti in situazione di vulnerabilità e alle famiglie relativamente alle funzioni genitoriali 2. Congiuntamente al Consorzio IRIS, è stato avviato un Laboratorio che ha ripensato ai servizi di bassa soglia, come precedentemente illustrati 3.Sono state individuate e sperimentate modalità per razionalizzare le risorse messe in atto per sostenere percorsi di inclusione ( tirocini lavorativi – progetti di integrazione sociale)

18 l'azione n.5 prevista congiuntamente al Tavolo Minori, che prevede la promozione e diffusione della cultura dell'ACCOGLIENZA, non è ancora stata attivata 4. Progetto e avvio della CASA RIFUGIO aperta a maggio 2013

19 TAVOLO MINORI Cosa è stato previsto? 1. analizzare il percorso dell' AFFIDO: la preparazione e la cura dell'affidamento con la famiglia naturale e la famiglia affidataria 2. promuovere e diffondere la cultura dell'ACCOGLIENZA, attraverso la creazione di una rete e la diffusione di buone prassi 3. Attivare un percorso di formazione- ricerca per la costruzione di un NETWORK SCUOLA - TERRITORIO 4. avviare un confronto sul problema della DISPERSIONE SCOLASTICA 5. potenziare il coinvolgimento delle MAMME STRANIERE, per favorire l'integrazione sociale dei minori 6. Rilevare le RICADUTE SULLE FAMIGLIE e sui minori derivanti dalla riduzione dei servizi scolastici 7. Mantenere il CONSULTORIO PER LE FAMIGLIE

20 Cosa è stato fatto? 1. ANALISI DEL PERCORSO DI AFFIDO IN TUTTE LE SUE FASI, al fine di migliorare l'avvio e la cura dell'affidamento familiare. Azione in corso di realizzazione Dal punto di vista del BAMBINO, attraverso la voce dei Servizi Dal punto di vista della FAMIGLIA AFFIDATARIA attraverso la voce di rappresentanti Dal punto di vista della FAMIGLIA DI ORIGINE, attraverso la testimonianza diretta di famiglie naturali che sono state INTERVISTATE

21 Cosa è stato fatto? l'azione n.2, che prevede la promozione e diffusione della cultura dell'ACCOGLIENZA, congiuntamente al Tavolo Adulti, non è ancora stata attivata 3. Progetto NETWORK SCUOLA - TERRITORIO, verrà di seguito illustrato 4. avviato un confronto sulla DISPERSIONE SCOLASTICA, che ha consentito di individuare tutte le azioni che i diversi attori del territorio possono mettere in atto per aiutare i ragazzi che sono in dispersione scolastica o in una situazione di rischio 5. Nell'ambito del progetto "Lontano da Dove" finanziato dalla Provincia di Biella, sono stati realizzati n.2 Focus Group con donne immigrate attraverso i quali sono stati raccolti i loro vissuti rispetto al rapporto con la scuola. Gli esiti sono stati presentati alle scuole.

22 TAVOLO MINORI Cosa è stato fatto? 6. Sono state rilevate le iniziative e strategie messe in atto dalle scuole per far fronte alla riduzione dei servizi scolastici volte a limitare le ricadute sulle famiglie. Al termine di una prima rilevazione si è condiviso con le scuole di non proseguire l'azione, non essendo il problema percepito dalle scuole stesse come emergente e d urgente. 7. Sono proseguite le attività del CONSULTORIO PER LE FAMIGLIE attraverso interventi di sostegno alla genitorialità ed inoltre: - conversazioni tra genitori - gruppo di sostegno per genitori di adolescenti

23 CON QUALI RISORSE Partecipazione a 2 bandi del Dipartimento Pari Opportunità Finanziato il progetto presentato a gennaio 2012 € 399.419,00 Da novembre 2012 a marzo 2013 20 incontri con punti rete per definire collaborazioni e procedure Maggio –ottobre 14 incontri di gestione e manutenzione del progetto inserite n. 9 donne con complessivi n. 7 bambini

24 Territorio ricco di risorse sociali Patti di sussidiarietà Le collaborazioni sono “generative” Casa Rifugio Mantenimento dei servizi avviati con finanziamento regionale CRITICITÀ PUNTI DI FORZA Il tema della compartecipazione


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