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DIRETTIVA 94/9/CE - ATEX Stabilisce i requisiti essenziali di sicurezza per apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera.

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Presentazione sul tema: "DIRETTIVA 94/9/CE - ATEX Stabilisce i requisiti essenziali di sicurezza per apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera."— Transcript della presentazione:

1 DIRETTIVA 94/9/CE - ATEX Stabilisce i requisiti essenziali di sicurezza per apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva

2 GENERALITÀ: Scopo Definizioni Ambito applicativo

3 Stabilisce requisiti univoci a cui devono rispondere gli apparecchi, rimuovendo le vecchie disparità tra le legislazioni nazionali che erano di impedimento alla libera circolazione dei prodotti all’interno dell’Unione Europea. Integra e sostituisce tutte le precedenti Direttive in materia, riducendone così il numero. Recepita in Italia con il DPR 126 del 23/3/98 (GURI n. 101 del 4/5/98), essa è entrata definitivamente in vigore a partire dallo scorso 1/7/03. Da quella data non possono più essere commercializzati prodotti non conformi a questa nuova norma.

4 NOVITÀ INTRODOTTE Si applica ai prodotti sia elettrici che non elettrici. Considera tutte le possibili sorgenti di innesco. Considera le atmosfere esplosive dovute anche alle polveri. Estende i controlli anche in produzione. “NUOVO APPROCCIO” Stabilisce soltanto i requisiti essenziali, affidando alle norme il compito di dare espressione tecnica ai requisiti prescritti. È aperta all’innovazione tecnologica, in quanto il fabbricante è il responsabile ultimo dell’approccio tecnico prescelto per garantire la sicurezza.

5 IL FABBRICANTE È il soggetto principale, unico e definitivo responsabile: di verificare se il suo prodotto rientra nella Direttiva e con quali requisiti; di progettare e costruire il prodotto conformemente ai requisiti essenziali; di seguire le procedure di valutazione della conformità; Solo se esso non risiede nell’UE, i suoi obblighi ricadono su chi immette il prodotto sul mercato comunitario.

6 QUANDO SI APPLICA? La Direttiva classifica così i prodotti: Apparecchi Sistemi di protezione Componenti Dispositivi di sicurezza, controllo, regolazione La Direttiva è applicabile se valgono le seguenti condizioni: Sono destinati ad operare in atmosfere potenzialmente esplosive o in relazione ad esse. Sono dotati di potenziali sorgenti di innesco proprie.

7 ATMOSFERA ESPLOSIVA È una miscela di: sostanze infiammabili (gas, vapori, nebbie, polveri); con aria; in condizioni standard (-20÷40°C ; 0.8÷1.1 bar); in cui, dopo l’innesco, la combustione si propaga a tutto l’assieme. Altrimenti, la Direttiva non è applicabile. Si noti che possono essere richiesti requisiti più stringenti della stessa.

8 SORGENTI DI INNESCO Potenziale: una qualsiasi sorgente di accensione che può essere presente nell’apparecchio, se utilizzato come prescritto e tenendo conto dei possibili guasti. Efficace: quando essa è in grado di accendere l’atmosfera esplosiva. Le sorgenti efficaci richiedono la predisposizione di adeguati sistemi di protezione.

9 APPARECCHI Si intendono le macchine, i materiali, i dispositivi fissi o mobili, gli organi di comando, la strumentazione e i sistemi di rilevazione e di prevenzione... che, per via delle potenziali sorgenti di innesco che sono loro proprie, rischiano di provocare una esplosione. Sono soggetti alla Direttiva quelli destinati all’impiego in atmosfera esplosiva “esterna”; quella eventualmente presente all’interno, in generale, non è rilevante, salvo che siano a loro volta contenuti altri apparecchi (esempio parti mobili in un serbatoio). Spesso è l’apparecchio stesso a formare l’atmosfera esplosiva nel suo intorno, per esempio a causa di perdite.

10 SISTEMI DI PROTEZIONE Dispositivi la cui funzione è bloccare sul nascere le esplosioni e/o circoscrivere la zona da esse colpita, che sono immessi separatamente sul mercato come sistemi con funzioni autonome. Sono soggetti alla Direttiva indipendentemente dalla presenza di sorgenti di innesco proprie.

11 COMPONENTI Pezzi essenziali per il funzionamento sicuro degli apparecchi, privi tuttavia di funzione autonoma (es. carrelli, serbatoi, leve, staffe, componenti elettronici, eccetera). Di solito non sono componenti “ATEX”, per cui sono valutati assieme all’apparecchio nel quale sono inseriti, dal produttore di quest’ultimo. Se invece sono venduti con questa intenzione esplicita, essi saranno valutati separatamente e corredati di un attestato scritto di conformità. In questo caso è spesso “commercialmente” conveniente trattarli come apparecchi con funzione autonoma, quindi apporre la marcatura.

12 DISPOSITIVI DI SICUREZZA, CONTROLLO E REGOLAZIONE Quando utili o necessari per il funzionamento sicuro degli apparecchi e sistemi di protezione per quanto riguarda i rischi di esplosione... Sono disciplinati dalla Direttiva. Ciò vale anche quando tali dispositivi sono collocati al di fuori dalla atmosfera potenzialmente esplosiva. Esempi: barriere “zener”, salvamotori, ecc.

13 ASSIEMI Combinazioni di più parti, commercializzate sotto forma di una singola unità funzionale. Deve essere considerato un prodotto, soggetto quindi alla Direttiva. Se tutte le parti sono già conformi singolarmente, il fabbricante limita la propria valutazione dei rischi a quelli eventuali aggiuntivi che assumono rilevanza a causa della combinazione finale. Altrimenti, la sua valutazione della conformità dell’assieme dovrà riguardare anche le parti in questione.

14 IMPIANTI Risultano dalla combinazione di più parti già certificate, installate presso la sede dell’utente. Questa attività non è considerata produzione, quindi non si applica la Direttiva. L’installatore deve assicurare che tutte le parti siano ancora conformi al momento della messa in servizio, seguendo scrupolosamente tute le istruzioni dei fabbricanti

15 ESCLUSIONI ESPLICITE Apparecchiature mediche Apparecchi in cui il pericolo è dovuto ad esplosivi o materiali instabili Apparecchi per ambiente domestico e non commerciale (fughe di gas) Dispositivi di protezione individuale Navi marittime ed unità mobili offshore Mezzi di trasporto, tranne quando usati in atmosfera esplosiva. In generale, questi tipi di apparecchi sono regolati da apposite normative specifiche.

16 CLASSIFICAZIONE E PROCEDURE Gruppi e categorie degli apparecchi Procedure di valutazione

17 Gruppo I – apparecchi per miniere Categoria M1 – protezione molto elevata Categoria M2 – protezione normale Gruppo 2 – tutte le altre installazioni Categoria 1 – protezione molto elevata, per aree con permanenza od elevata probabilità di atmosfera esplosiva (zona 0 e 20) Categoria 2 – protezione elevata, per aree con probabilità di atmosfera esplosiva (zona 1 e 21) Categoria 3 – protezione normale, per aree con scarsa probabilità di atmosfera esplosiva (zona 2 e 22)

18 SCELTA DELLA CATEGORIA Al variare della categoria, cambiano sia i requisiti tecnici che l’iter procedurale. La scelta è effettuata dal committente, che cerca sul mercato un apparecchio di categoria idonea alla sua zona di installazione. Il costruttore di serie decide la categoria in base ad analisi del suo mercato ed ai requisiti che è in grado di soddisfare. Un apparecchio di categoria elevata può essere installato al posto di altri con categoria inferiore.

19 PROCEDURE GRUPPO II - CATEGORIA 1 TUTTI I TIPI DI APPARECCHI, ELETTRICI E NON 1 - Esame CE del tipo (allegato III) Esame documentale e/o di laboratorio da parte di organismo notificato 2 - Garanzia qualità produzione (allegato IV) Certificazione sistema di qualità aziendale simile a ISO9000, da parte di organismo notificato oppure 2 - Verifica su prodotto (allegato V) Verifica apparecchi di corrente produzione da parte di organismo notificato

20 PROCEDURE GRUPPO II - CATEGORIA 2 APPARECCHI ELETTRICI E MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA 1 - Esame CE del tipo (allegato III) Esame documentale e/o di laboratorio da parte di organismo notificato 2 – Conformità al tipo (allegato VI) Collaudi e prove su ogni apparecchio, ad opera del fabbricante ma sotto la responsabilità di organismo notificato oppure 2 – Garanzia qualità prodotti (allegato VII) Sistema di qualità semplificato, sorvegliato da organismo notificato

21 PROCEDURE GRUPPO II - CATEGORIA 2 ALTRI APPARECCHI NON ELETTRICI 1 – Controllo di fabbricazione interno (allegato VIII) Il fabbricante predispone la propria documentazione (fascicolo tecnico) e la rispetta in produzione 2 – Deposito documentazione Il fascicolo tecnico viene depositato e conservato per 10 anni presso organismo notificato, che funge da “notaio”

22 PROCEDURE GRUPPO II - CATEGORIA 3 TUTTI I TIPI DI APPARECCHI, ELETTRICI E NON 1 – Controllo di fabbricazione interno (allegato VIII) Il fabbricante predispone la propria documentazione (fascicolo tecnico) e la rispetta in produzione

23 PROCEDURA ALTERNATIVA GRUPPO II - CATEGORIA 1-2-3 TUTTI I TIPI DI APPARECCHI, ELETTRICI E NON 1 – Verifica CE di un unico prodotto (allegato IX) L’organismo notificato verifica la conformità di ogni singolo apparecchio prodotto (utile per i pezzi unici) Nota: i sistemi di protezione vengono sempre classificati in categoria 1.

24 REQUISITI TECNICI Allegato II della Direttiva

25 DIRETTIVA ATEX – ALLEGATO II L’allegato II della Direttiva prescrive i requisiti minimi di sicurezza e salute. Trattasi di prescrizioni di carattere generale, valide per tutti i tipi di apparecchi. Sono prescrizioni “di legge”, quindi di natura cogente. L’applicazione delle norme tecniche armonizzate (EN...) consente di presumere la conformità tecnica a questi requisiti minimi.

26 ALLEGATO II – REQUISITI GENERALI Sicurezza integrata contro le esplosioni: Evitare la creazione di atmosfera esplosiva Evitarne, nel caso, l’innesco Contenere, nel caso, le esplosioni Vanno previste anche le situazioni di guasto e di manutenzione. Obbliga e descrive la marcatura e le istruzioni per l’uso, illustrate oltre.

27 ALLEGATO II – REQUISITI TECNICI COMUNI Selezione dei materiali Idonei, resistenti, compatibili, durevoli Progettazione e fabbricazione Applicazione delle più recenti conoscenze tecnologiche Attenzione a polveri, aperture incontrollate, sovraccarichi, altri rischi diversi Sorgenti potenziali di innesco di esplosione Evitare scintille, fiamme, archi elettrici, temperature elevate, radiazioni ottiche, onde elettromagnetiche, elettricità statica, correnti elettriche, onde d’urto, compressioni, eccetera.

28 ALLEGATO II – REQUISITI TECNICI COMUNI Pericoli derivanti da perturbazioni esterne Attenzione all’ambiente circostante: umidità, vibrazioni, aggressione chimica. Requisiti delle attrezzature di sicurezza Debbono funzionare in modo indipendente, a sicurezza positiva e senza software Integrazione dei requisiti di sicurezza del sistema Attenzione agli accumuli di energia, alle interruzioni di corrente, agli allacciamenti, ai dispositivi di allarme.

29 ALLEGATO II – REQUISITI SUPPLEMENTARI PER APPARECCHI Categoria 1 Almeno due strumenti di protezione indipendenti Protezione in caso di due anomalie indipendenti Attenzione anche alle anomalie eccezionali. Categoria 2 Attenzione solo alle anomalie e difetti abituali. Categoria 3 Attenzione solo al funzionamento normale.

30 ALLEGATO II – REQUISITI PER SISTEMI DI PROTEZIONE Evitano esplosioni a catena e detonazioni. Funzionano anche senza alimentazione. Reggono le pressioni e temperature di esplosione. Scaricano in condizioni di sicurezza. Soffocano anche alla massima pressione di esplosione. Isolano l’esplosione con brevi tempi di risposta anche con elevate sollecitazioni meccaniche.

31 IDENTIFICAZIONE Marcatura Dichiarazione di conformità Manuale di istruzioni

32 MARCATURA Sono previste alcune indicazioni obbligatorie: Nome ed indirizzo del fabbricante Marcatura CE Designazione della serie e del tipo Numero di serie (se esiste) Anno di costruzione Marcatura specifica ATEX

33 ESEMPIO DI MARCATURA SPECIFICA II 2 G/D c T4 X Simbolo di protezione dalle esplosioni Gruppo (I o II) Categoria (1, 2, 3) Gas / Dust Tipo di protezione utilizzata Classe di temperatura Condizioni particolari per un utilizzo sicuro

34 TIPI DI PROTEZIONE Lettera che identifica il tipo di protezione utilizzato per l’apparecchio fr = involucro limitante il flusso d = involucro ignifugo c = sicurezza costruttiva b = controllo sorgente di accensione p = apparecchi pressurizzati k = immersione in liquidi g = sicurezza intrinseca

35 CLASSI DI TEMPERATURA Identificano la massima temperatura superficiale T1 = 450 °CT2 = 300 °C T3 = 200 °CT4 = 135 °C T5 = 100 °CT6 = 85 °C Può essere anche scritta per esteso in °C. Dove la massima temperatura di superficie effettiva dipende dalle condizioni operative, nelle istruzioni per l’uso devono essere fornite le relative informazioni. La temperatura ambiente normale è considerata da -20°C a +40°C; se diversa, deve essere specificata così: -40 °C Ta +80°C

36 DICHIARAZIONE CE DI CONFORMITÀ Il fabbricante redige la dichiarazione CE di conformità, che accompagna ogni prodotto e viene conservata per 10 anni. Essa contiene: nome o marchio ed indirizzo del fabbricante o del suo mandatario descrizione dell’apparecchio tutte le pertinenti disposizioni cui soddisfa l’apparecchio nome ed identificazione dell’organismo notificato coinvolto eventuale riferimento alle norme armonizzate le norme e le specifiche tecniche utilizzate il riferimento alle altre direttive comunitarie applicate identificazione del firmatario

37 MANUALE DI ISTRUZIONI - 1 Accompagna sempre l’apparecchio ed ha alcuni contenuti obbligatori: una ricapitolazione delle informazioni con le quali gli apparecchi sono marcati, tranne il numero di serie, unitamente a ogni ulteriore informazione appropriata per facilitare la manutenzione (per esempio l’indirizzo dell’importatore, del riparatore, ecc); istruzioni per effettuare quanto segue in condizioni di sicurezza: messa in servizio, utilizzo, assemblaggio e smontaggio, manutenzione, riparazioni di emergenza, installazione, regolazione; dove necessario, un’indicazione di qualsiasi pericolo derivante dall’utilizzo degli apparecchi;

38 MANUALE DI ISTRUZIONI - 2 dove necessario istruzioni di formazione; dati che consentano di prendere una decisione al di fuori di ogni dubbio in merito alla possibilità o meno di utilizzare in condizioni di sicurezza, nell’area prevista ed alle condizioni operative previste un apparecchio di categoria specifica; parametri della pressione, massime temperature di superficie ed altri valori limite – anche in relazione alle particolari condizioni di esercizio, ad esempio veicolazione di fluidi caldi; dove necessario, condizioni particolari di utilizzo, inclusi particolari sull’ utilizzo errato che l’esperienza ha dimostrato che potrebbe verificarsi;

39 MANUALE DI ISTRUZIONI - 3 dove necessario, le caratteristiche essenziali degli accessori che potrebbero essere installati negli apparecchi. Le istruzioni devono contenere il testo, i disegni e i diagrammi necessari per la messa in servizio, la manutenzione, l’ispezione, il controllo del corretto funzionamento e, dove appropriato, la riparazione degli apparecchi, unitamente a tutte le istruzioni utili, in particolare riguardo la sicurezza. Qualora l’apparecchio sia soggetto, oltre che alla ATEX, anche a diverse Direttive che danno prescrizioni specifiche (es. PED), le istruzioni per l’uso dovranno naturalmente contenere tutte le ulteriori indicazioni necessarie, integrate in un unico documento.

40 FASCICOLO TECNICO

41 CONTENUTI FASCICOLO TECNICO - 1 Trattasi del documento che comprova il corretto adempimento di tutti gli obblighi progettuali e di verifica. Viene approntato dal produttore e conservato per 10 anni. La Direttiva ne elenca il contenuto obbligatorio: descrizione generale dell’apparecchio; disegni di progettazione e fabbricazione nonché schemi di componenti, sottounità, circuiti, ecc.;

42 CONTENUTI FASCICOLO TECNICO - 2 le descrizioni e le spiegazioni necessarie per comprendere tali disegni e schemi e il funzionamento dell’apparecchio; un elenco delle norme applicate completamente o in parte e la descrizione delle soluzioni adottate per soddisfare i requisiti di sicurezza della presente direttiva qualora non siano state applicate norme i risultati dei calcoli di progetto e dei controlli svolti, ecc.; i rapporti sulle prove effettuate; analisi dei rischi.

43 ANALISI DEI RISCHI Metodo Norme tecniche

44 METODO - 1 Per soddisfare la direttiva 94/9/CE è necessario effettuare una valutazione dei rischi. Gli apparecchi... devono essere progettati secondo il principio della sicurezza integrata contro le esplosioni... tenendo presenti eventuali difetti di funzionamento.... e anche l’eventualità di un impiego errato, ragionevolmente prevedibile. (04/9/CE – allegato II – punto 1). Una buona tecnica di identificazione possiede le seguenti caratteristiche [Guida alla Atex-2000]: è sistematica, cioè guida a considerare tutte le parti del sistema, tutte le fasi di utilizzo e tutti i pericoli ragionevolmente prevedibili; utilizza il metodo del “brainstorming”;

45 METODO - 2 È suggerito l’uso di un prospetto di valutazione, in cui vengono elencati tutti i rischi esaminati con le relative precauzioni utilizzate: SORGENTE DI ACCENSIONE POTENZIALE Funzionamento normale Disfunzione prevista Disfunzione rara MISURE APPLICATE PER IMPEDIRE CHE DIVENTI EFFICACE PROTEZIONE UTILIZZATA CONTRO L’ACCENSIONE (rif. Normativo)

46 NORME ARMONIZZATE - 1 La Direttiva consente ai fabbricanti di scegliere se conformarsi direttamente ai requisiti essenziali o alle norme armonizzate specifiche. In caso di controversia, prevalgono i requisiti essenziali della Direttiva. In mancanza di norme armonizzate, i fabbricanti possono decidere di utilizzare norme nazionali ed europee esistenti, nonché altre norme e specifiche tecniche ritenuti importanti. L’analisi dei rischi può essere convenientemente condotta facendosi guidare dalle prescrizioni di una norma tecnica armonizzata. La lista delle norme tecniche armonizzate, valida ai sensi della Direttiva, viene aggiornata periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

47 NORME ARMONIZZATE - 2 Per apparecchi non elettrici vengono di solito seguite le seguenti norme: EN13463-1 Attrezzatura non elettrica per atmosfere potenzialmente esplosive – Metodo di base e requisiti EN1127-1 Atmosfere esplosive - Prevenzione dell’esplosione e protezione contro l’esplosione – Parte 1: concetti fondamentali e metodologia. È anche utile la prEN13463-5.

48 NORME ARMONIZZATE - 3 Per apparecchi elettrici vengono di solito seguite le seguenti norme: EN50014 - Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive – Regole generali EN50018 – Idem – Custodie e prova di esplosione “d” EN50020 – Idem – Sicurezza intrinseca “i” Oltre a numerose altre per mezzi di protezione meno frequenti.


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